Roberto Guerra non è nuovo ai lettori di Luuk Magazine. Intellettuale poliedrico di “fede” neofuturista ma consapevole della necessità di un perpetuo movimento di autosuperamento culturale e dell’esigenza di nuove sintesi, Roby Guerra è sin dagli anni ’80 promotore del nuovo futurismo e di una poetica prossima al futurismo, alla poesia totale di Adriano Spatola e alla computer art. Ha pubblicato alcune raccolte poetiche, romanzi di fantascienza, CD di poesia sonora e computerpoesia, video e alcuni saggi, fra cui il decisivo “Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia” (Armando Editore, 2011).
Guerra ha recentemente partecipato attraverso una videoperformance al Convegno Internazionale “Eredità e attualità del Futurismo”, organizzato a Roma presso il Centro Culturale “Elsa Morante” in data 11-12 aprile 2013, occasione di riflessione sul portato epocale del movimento artistico.
Perché percepire la necessità del Futurismo nel Ventunesimo secolo?
Come ho analizzato fin dal 1991 a livello saggistico con “Il Futuro del Villaggio” (Liberty House di Lucio Scardino), “Marinetti e il Duemila” e “L’Immaginario Futurista” (Schifanoia), “Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti” (Este Edition, eBook), non ultimo appunto per Armando editore, l’esplorazione finale con “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti…” (2012) e – anteprima – “Gramsci e il 2000 – per un futurismo rottamatore” (La Carmelina, giugno 2013), il Futurismo tutt’oggi, aggiornato, è necessario sia dal punto di vista estetico che sociale. É una risposta possibile, creativa, sia vs l’arte contemporanea, spesso degenerata e reificata (direbbero Marx e Nietzsche) sia un baluardo alla finanzocrazia liquida, a certo ecocattofasciocomunismo incombente neoluddista, ostile a scienza, tecnologia, futuro, alle netgeneration, “scorrettamente” intese in senso neoumanistico radicale, ideale, plurale, libertario. Oggi Marinetti e Majakowskij in Italia sarebbero con Matteo Renzi e Beppe Grillo (nel mondo con… Steve Jobs, Bill Gates… e i pirati – hackers più geniali).
Qual è il suo bilancio del Convegno romano, primo ed audace tentativo di affrontare con serietà l’eredità di un movimento spesso tradito dalla reificante prassi di “imbalsamazione” operata da parte della critica?
La storia dell’arte convenzionale italiana è inutile o fuorviante, riduttiva, anche se – a volte – brillante.
I paradigmi giusti sono diversi: non quelli storicistico-estetologi “standard” ma nuovi, scientifici, invocati fin dal futurismo storico, la sua grande News epistemologica quasi sempre rimossa: nessuno si farebbe operare di una semplice appendicite da storici e critici della medicina. Per il futurismo (ma non solo) storici e critici pretendono ancora questo. Marinetti invece fu… per l’arte moderna, oggi contemporanea, come Darwin, Freud, Einstein, Norbert Wiener, per la teoria dell’evoluzione, psicologia, fisica, sociologia (o cibernetica sociale). Il convegno di Roma recente curato anche dal “nostro” Antonio Saccoccio, (anche Tallarico, Conte e Campa, protagonisti, noi e Cecchini nel menu focus artistico video e nella mostra) leader giovane dell’era digitale e postInternet ha superbamente innestato il virus tecno-futurista nel mondo accademico-universitario-istituzionale: per la prima volta dalla scomparsa di Marinetti. Tra molti contributi rilevanti, ha forse spiccato il tributo della eccellente Miroslava Hajek al grande Munari, con Schifano e Lodola (area Renato Barilli) futuristi pre-Internet doc (altrove anche certamente Nam June Paik, Kraftwerk, David Bowie, Asimov. Kubrick, Dick…). Non è stato però il primo convegno neofuturista. Il 20-2-2009 a Ferrara noi, Graziano Cecchini e Ferrara Video&Arte (Vitaliano Teti e Filippo Landini, curatori di The Scientist Video International, oggi tra i più rilevanti in Italia) abbiamo festeggiato uno dei rarissimi centenari (compleanni) del Futurismo con futuristi o futuribili viventi, attivi da tutta Italia (circa 30, conferenze e videomenu ad esempio); oltre al sottoscritto e RossoTrevi, Stefano Vaj, lo stesso Campa, Baldo Savonari, Lamberto Donegà in live set; via video invece Antonio Fiore Ufagrà (già con Enzo Benedetto e Futurismo-Oggi), Paolo Ruffilli, Miss Mykela-In Sintesi, Maurizio Ganzaroli, Massimo Croce, Andrea Forlani, Dino Marsan, Ale Fabbri, Riccardo Roversi (quest’ultimo con il sottoscritto, già del giro di Futurismo Oggi).
Centenario di Ferrara, rilanciato alla vigilia in Il Futuro del Futurismo, Palco e Retropalco, RaiDue, a cura di Felice Cappa, accanto alle grandi celebrazioni del Mart, Casa Depero, Le Scuderie, Milano, Firenze…
Quale arte in un’era che pare aver abdicato tanto alla ricerca del Bello quanto dell’avanguardia, preferendo attestarsi su una paradossale logica di reiterazione acritica di modelli che nel tentativo di sbarazzarsi dell’Arte ne rimangono inevitabilmente invischiati?
Come accennato, questione di paradigmi nuovi conoscitivi per superare i limiti trash, mistificatori del postmoderno e rilanciare nuove estetiche “memetiche” contemporanee riconoscibili, non effimere, condivisibili, cifra s-oggettiva peculiare del nostro tempo. Dai graffiti al computer, magari con i contrometodi… evoluti di McLuhan, Jung, Feyerabend, Baudrillard, Gremais, Enzensberger, nomi qua interscambiabili ad personam (mai più Marconi….subordinato ai Manzoni, quello di Don Abbondio o delle feci d’artista…), nuove estetiche sono possibili, reinventandole, sia ex novo figlie della Rete, dall’arte rupestre primordica a Lady Gaga ai nuovi talenti geniali appunto dal web. Il futurismo semplicemente una di queste oggi nuovamente in primo piano.
Progetti prossimi e futuri?
Come accennato, una revisione futuribile di Gramsci, grande massmediologo ante litteram misconosciuto (come noto stuprato da certa vulgata comunista totalitaria) in occasione di un prossimo evento a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (luogo prestigioso e natale dello stesso Gramsci) con Graziano Cecchini; vi presenterò in futuro anche “Futurismo per la nuova umanità. Per il futurismo come avanguardia e rivoluzione”. RossoTrevi ribadirà simbolicamente la celebre “bomba” futurista decisiva (19-10-2007) della Fontana Rossa di Trevi: senza di essa tutto oggi sarebbe più difficile e diverso. In pillole, il Futurismo e… Gramsci! Scacco matto a ogni criptica ideologico o accademica.
Inoltre con il Movimento Nuova Oggettività (Giovannini, Vaj, Sessa, Lami, ecc.) usciranno due nuovi volumi collettivi. Nel 2014/15 ho in programma l’inedito “Fiori del Computer”: un ritorno definitivo alla Poesia d’avanguardia e futurista doc…per poi una coerente, direbbe Marinetti, autorottamazione dopo 30 anni al fronte. E largo ai neo/net/post/trans-futurismi o alle superavanguardie digitali-naturali che verranno, come proclamano, futurismo o meno (ogni ismo è morto!) con cognizione di causa e effetto, oltre a Saccoccio, Vitaldo Conte e Stefano Balice, giovani ricercatori quali Marcello Francolini, Roberto Bonuglia, Maria Antonietta Pinna, Zairo Ferrante, Sandro Battisti, Andrea Scarabelli, Luca Siniscalco, e altri, gli stessi già molto noti Alessandro Amaducci, Mimmo Centonze (lanciato da Vittorio Sgarbi, raro artista della critica), Giuseppe Manias, Giuseppe Casale, Mauro Biuzzi (ultimo raro complice di una certa Moana Pozzi, nuova Valentine de Saint Point) ecc.
Intervista a cura di Luca Siniscalco
domenica 26 maggio 2013
Biblioteca Gramsciana 20 2 2013 Videopresentazione Futurismo per la Nuova Umanità ...
*LA NUOVA SARDEGNA
Da Marinetti a Guerra: sguardi sul futurismo
di Tigellio Sebis
ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi». Questo era il pensiero di Antonio Gramsci sul movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, che ha poi influenzato tutta l’arte d’avanguardia del Novecento italiano, che ebbe nel Marinetti il suo idealista e vate, la sua punta di diamante. Un giudizio per certi versi sorprendente su un movimento culturale e artistico molto distante dalle posizioni gramsciane.
Ecco così che la Biblioteca Gramsciana Onlus, in collaborazione con l’associazione Fitzcarraldo e la Nur, società per servizi culturali, in occasione del 104° anniversario della pubblicazione del Manifesto Futurista domani pomeriggio alle 19, presso il Museo Cinematografico (ex stalla caserma carabinieri) manderà in scena la videopresentazione di “Futurismo per la nuova umanità” di Roby Guerra.
Roby Guerra, con tutta probabilità ritornerà ad Ales nel mese di giugno in compagnia di quello che oggi può essere considerato il futurista del terzo millennio, Graziano Cecchini, l’artista salito alla ribalta della cronaca per alcune sue “realizzazioni” che hanno destato le più disparate reazioni nell’opinione pubblica.
Performance spettacolari e “chiassose”: per tutte si ricordi la Fontana di Trevi a Roma che si tinge di rosso e le migliaia di palline che caracollano dalla scalinata di piazza Navona invadendola in ogni suo dove.
Artista al quale Roby Guerra nel suo video dedica un tributo particolare, Primo maggio futurista-artista per strada: “Noi trasformiamo il ‘68 perdente nel computer vincente”. A seguire i video “Dizionario letteratura ferrarese contemporanea”, promo Netfuturista con Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte, Futurismo e Renaissance e La Città Volante.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2013/02/19/news/da-marinetti-a-guerra-sguardo-sul-futurismo-1.6566304
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mercoledì 23 gennaio 2013
Biblioteca Gramsciana: Roby Guerra e il futurismo di sinistra, 20 2 2013
ROBY GUERRA E IL FUTURISMO DI SINISTRA
Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte società e tecnologia (Armando, Roma, 2012)
2. Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina eBook, 2012)
Biblioteca Gramsciana-
Ales-Oristano
20-2-2013 Presentazione
1. Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte società e tecnologia (Armando, Roma, 2012)
2. Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina eBook, 2012)
*Emilio Diedo da Literary magazine: (2012) …. “colpisce, almeno nelle intenzioni dell'autore, una progettualità politica esplicitamente neoprogressista, se non ancora più marcatamente di sinistra. Cosa che per il futurismo è sorprendente. Non si dimentichi come regredì il futurismo storico!
Oltre ad evidenziare i diversi gruppi attuali attivi (Neofuturismo, Netfuturismo, Azione Futurista, Transumanisti, Connettivisti ecc.), in quanto espressioni libertarie e talora tecno-anarchiche,v’è un indubbio fulcro futurista al 100%....”
FUTURISMO 100+4
PRESENTAZIONE VIDEO ore 16-19
*MENU VIDEO- Promo Netfuturista (con Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte) Roby Guerra- 1.Futurismo e Renaissance- 2.Futurismo Nuova Umanità (film con Roby Guerra) book trailer official dell'autore (musica Riccardo Campa)- Dizionario letteratura ferrararese contemporanea *book trailer official La Città Volante dell'autore e Renaissance 2000 di Guerra-Roversi-Verdoia (musica Eugenio Squarcia) -1 maggio futurista/artista per strada -tributo a Graziano Cecchini- dell'autore
20 2 2013- anniversario 100+4 o 200- 96 per il futurismo italiano. E Roby Guerra, tra i principali promotori contemporanei, dagli anni '80 del secondo novecento, oggi non a caso in un luogo storico per il progressismo italiano, lancia programmaticamente il suo Futurismo di sinistra: scongelando l'essenza rivoluzionaria anche sociale, non solo artistica, finora ambigua di Marinetti e i futuristi storici. D'ora in poi, gli storici attardati non potranno più etichettare il futurismo dalle parti del fascismo. E l'avanguardia italiana riparte secondo DNA: nuova arte per l'uomo netmoderno e rivoluzione sociale. Il futurismo come nuovo umanesimo digitale e neoprogressista.
“Noi trasformiamo il '68 perdente nel computer vincente” Roby Guerra (1983..2013...)
Karl Marx futurologo * da AA.VV. Divenire 4 (Sestante edizioni, 2010), Roby Guerra
“ ...Nel duemila, il celebre Manifesto del fu Partito Comunista, ora in crisi profonda, domanda di essere compreso come il primo manuale di futurismo politico: esso oggi ribadisce la necessità dell’azzeramento del Passato, suggerisce ricette e scenari postindustriali per marciare individualmente verso il regno della necessità-libertà, un’alternativa non anti ma post-capitalista, di cui gli umani percepiscono ancora confusamente il destino darwiniano.
La società high tech riscoprirà Marx tra i propri precursori, la supertecnologia cibernetica e transgenetica (e transumanista) ci condurrà al punto omega… della rivoluzione umana, liberata dal ricatto millenario della sopravvivenza, con buona pace dell’ecologia passatista ancora dominante. La democrazia elettronica e postcapitalista, immaginata recentemente dal futurista americano Alvin Toffler e da altri intellettuali futuribili, sembra quasi incarnare il sogno di un Marx redivivo e aggiornato...”lunedì 24 dicembre 2012
Gesu nell'età di Internet
I fanciulli: il grande evento dei bambini, il Santo Natale, a livelli magari perduti nella memoria.
Come il senso, unico, non clonabile, non comparabile della nascità di Gesù, il primo Uomo-Dio nella storia non solo dei miti e delle religioni, ma degli umani.
Un archetipo, quello del Fanciullo Divino , del Puer Aeternus, per dirla con Jung e Hillman , persino preesistente (i misteri pagani dionisiaci ad esempio), ma alla luce del Sole e nell’evoluzione proprio dell’Uomo come Dio, creatore, peculiare all’iconologia e alla mitologia cristiana: dal significato dirompente nell’era della scienza e di Internet… paradossale per profani e laici o credenti stessi involuti, eppure scienza dei cieli sconosciuta a qualsivoglia altra religione o monoteismo.
Non tutte le religioni sono uguali, nonostante certo relativismo o antropologia culturale più ormai new age o vetero ideologica che scientifica (Levi Strauss o Malinowsly o Maed, intendevano ben altro nell’assimilazione sacrosanta di certa diversità culturale….).
Solo il cristianesimo è alla luce del sole, religione dell’amore, dei fanciulli e dell’Uomo-Dio creatore, con il libero arbitrio, la libertà di scegliere tra il Bene e il Male…
Ovvio, l’Aurora… spesso inquinata dagli eventi terreni, dalla Chiesa stessa di Roma, dal tribunale dell’inquisizione, dal disprezzo della carne, a Gesù e Maria Maddalena anche nella metafora -al contrario-sconosciuto eccetera….. Ma il medium messaggio resta, anzi, potenzialmente più forte negli anni duemila….
Certa psicologia del novecento, anche provocatoria e poco ascoltata dai contemporanei, l’ha anche riscoperto: le pagine psicologiche scientifiche di Erich Fromm, quelle rivoluzionarie di Reich, quelle poetiche di un meno noto Lewinter (con un grande piccolo libro tra il genio di Bosch e il Paradiso e il Regno dei Fanciulli, di Gesù Re dei Bambini). Oltre alla psicologia futuribile, ancora incompresa, di uno Jung, semplicemente destinato ai posteri, dopo la scienza!
Gesù archetipo della postumanità persino, secondo il genio di Teilhard de Chardin, la noosfera come .. Internet? La scienza stessa non poggia forse sui suoi vagiti? Alle frontiere del DNA e del big bang, fisici e genetisti e matematici ad una certa stella, o atomo, o elettrone, o transfinito, quando scoprono la grande meccanica celeste o persino rosa (La poesia è linguaggio necessario a volte), non captano,s coprono, forse Dio o se si vuole gli Dei?
“Dio in persona inventò i numeri” disse un celebre matematico… oppure Jean Guitton, Paul Davies, l’italiano Antonino Zichichi (quasi osteggiato in Italia per la sua fede scientifica e cristiana). E molti altri.
Dove certamente, in tale Olimpo della Scienza del XXI secolo possibile, proprio Gesù è la stella cometa che solca non più, nel 2000, solo Betlemme, ma l’intero pianeta Terra in volo nell’universo, che riflette i suoi primi vagiti luminosi e eterni.
In fondo recentemente persino le massime autorità cattoliche son finalmente distanti anni luce dal rogo di Giordano Bruno (reo di immaginare altri esseri intelligenti nell’universo), dal semirogo di Galileo, finalmente in certo senso assolto dopo secoli di scomunica…): Cardinali vari ammettono altre creature di Dio, anche tra le stelle, nessun contrasto con la “Tradizione”; “Internet è un dono di Dio” ha detto anche il raffinato intellettuale Benedetto XVI (persino cyberpapa con Twitter…; e il troppo umano Papa Wojtjla non fu forse un geniale papa persino televisivo, più perspicace e lungimirante Lui rispetto ai media di tanti intellettuali italiani ancora convinti della dannazione delle onde elettromagnetiche e dell’etere?
Lo stesso McLuhan, guru dei media e profeta della Rete, cattolico, non scrisse (con Babin) un meraviglioso Uomo nuovo, cristiano nuovo nell’era elettronica? Recentemente anche Vittorio Sgarbi , con un sorprendente e semplicemente sublime, Nel nome del figlio?
Nessun altra religione, potenzialmente, attraversa la complessità delle cose umane e celesti, persino, nel suo divenire storico e nell’evoluzione sociale…. Soltanto con Gesù, l’Uomo è anche libero e rivolto al futuro, in interfaccia con il Divino, ma non suo suddito, come, invece, nell’ebraismo o l’Islam, persino rispetto alla Bellezza immaginale degli Dei pagani dei nostri antenati greci.
Poi, spazio e ciberspazio anche per la diversità religiosa.. ma insomma il Fanciullo Divino Gesù resta opera d’arte superiore!
info:
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/gesu-nellera-di-internet
http://bompiani.rcslibri.corriere.it/libro/7146_nel_nome_del_figlio_nativita_f_sgarbi.html
http://opac.provincia.brescia.it/opac/detail/view/test:catalog:239489
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La letteratura ferrarese contemporanea - rubrica dal 30 ottobre in Eccolanotiziaquotidiana-Roma...
(*30 ottobre 2012) Eccolanotiziaquotidiana come piccolo e virtuale contributo culturale per Ferrara città terremotata (meno colpita dal noto sisma del 20 maggio scorso, ma con ingenti danni storico-culturali per la città emiliana estense, già capitale del Rinascimento, oggi tra le città d’arte d’Italia – celebrata anche dall’Unesco) presenta – in esclusiva nazionale- da oggi e per circa 30 puntate settimanali- ogni lunedì-venerdì l’eBook (cartaceo anche nel 2013) di Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, appena edito da La Carmelina/Este Edition (Ferrara-Roma).
Opera inedita nel panorama “neoestense” editoriale contemporaneo. Per Ferrara città d’arte e di scrittori (dall’Ariosto a Giorgio Bassani)..: basta questo dato significativo come presentazione per il Dizionario… , a cura di Roby Guerra, scrittore e critico letterario, con all’attivo pubblicazioni con Armando Editore, Roma, la rivista editoriale Divenire (Milano), Heliopolis (Pesaro-Roma) per il libro manifesto Nuova Oggettività a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, eccetera, membro dell’avanguardia netfuturista della Capitale (Antonio Saccoccio, Unversità Tor Vergata, Vitaldo Conte, Accademia Belle Arti di Roma, il celebre Graziano Cecchini). Più noto come promotore del futurismo contemporaneo, Guerra per il dizionario presente, ha optato ovviamente per una cifra neutra, oggettiva, selezionando (e spesso aggiornando) anni di promozione della stessa letteratura ferrarese del nostro tempo, tra scrittori lineari e-o sperimentali (video e “trans-poeti”inclusi) distillata in riviste, ecc., ferraresi e nazionali. Futurista qua ..soltanto per l’opzione esclusivamente creativa e meritocratica, audience o meno dei nomi e degli scrittori “storicizzati” e per lo stile atipico, creativo e certamente non meramente “tipografico”. Ecco l’elenco completo, oltre 90 protagonisti:
Andrea Amaducci-Alberto AmorelliIvano Artioli-Guido Barbujani-Federico Benedetti-Giuliana Berengan-Sandro Bevilacqua-Daria Bignardi-Andrea Biscaro-Francesca Boari-Davide Bregola-Debora Bubalini-Emanuela Calura-Antonio Caggiano-Giuseppe Calò-Alberto Canetto-Barbara Cannetti-Giorgio Cattani-Franco Cavazzini-Marisa Cecchetti-Elisabetta Chinarelli-Luca Chizzoni-Gaia Conventi-Caterina Costanzo-Alexandra Dadier-Luigi Dal Cin-Fabio De Luigi-Antonio Di Bartolomeo-Emilio Diedo-Lamberto Donegà-Luca Duò-Giorgio Felloni-Marco Felloni-Zairo Ferrante-Andrea Forlani-Arturo Forti-Sylvia Forty-Sergio Fortini-Maurizio Ganzaroli-Raimondo Galante-Federico Garberoglio-Alex Gezzi-Enrico Gherardi-Dario Gigli-Corrado Govoni-Caterina Gruber-Roby Futur Guerra-Ennio Guirrini-Vincenzo Iannuzzo-Marc Kober-Filippo Landini-Federica Manfredini-Diego Marani-Stefano Marcolini-Carlo Mascellani-Luvi Lu-Lorenzo Mazzoni-Marco Milani-Enzo Minarelli-Matteo Musacci-Andrea Pagani-David Palada-Franco Patruno-Matteo Pazzi-Roberto Pazzi-Monica Pavani-Michele Perfetti-Marco Piron-Ivan Plivelic-Carlo Rambaldi-Fabrizio Resca-Alberto Rizzi-Piermaria Romani-Gianfranco Rossi-Riccardo Roversi-Lucio Scardino-Seba-Eugenio Squarcia-Vittorio Sgarbi-Marcello Simoni-Giorgio Stefani-Claudio Strano-Guido Tagliati-Ilaria Tani-Marco Tani-Stefano Tassinari-Gianpietro Testa-Vitaliano Teti-Selim Tietto-Gianni Toti-Maurizio Tumiati-Giovanni Tuzet-Gianna Vancini-Cristina Venturini-Debora Villani-Matteo Zagagnoni-Zizzo Magic
Tutti contemporanei, eccetto pochissimi, selezionati per certo ruolo archetipico fondamentali per la letteratura ferrarese (e non solo) di fine secolo e del primo Duemila. A partire da Corrado Govoni….
CORRADO GOVONI la poesia elettrica
(Poeticamente, Ferrara, 1996)
Corrado Govoni, nato a Ferrara (Tamara di Copparo, 1884), spirato a Roma (Anzio, 1965) resta tutt’oggi il più geniale poeta ferrarese del XX secolo, uno dei più grandi della letteratura italiana contemporanea. Dopo anni di relativo oblio… a partire dal trentennale della morte l’editoria e l’ambiente poetico nazionale hanno riportato all’attenzione Corrado Govoni, capace di assurgere a suo tempo fra i protagonisti del futurismo e tra i più fedeli amici (almeno nella fase eroica dei primi tempi) di Marinetti e Palazzeschi: il carteggio di quest’ultimo con Govoni appare significativo e altrettanto un eloquente tributo postumo del poeta al fondatore Marinetti (citato da De Maria in Marinetti e il futurismo). Tale riscoperta segue la riscoperta stessa del Futurismo, di cui sono stati recentemente promotori i vari Benedetto, Grisi, Agnese, Tallarico, Verdone e De Maria (ecc.):
Nel trentennale stesso della morte (1995), Ferrara stessa con la rivista Poeticamente gli ha dedicato un omaggio contemporaneo, Elettriche Poesie, ricordandolo come poeta vivo e vitale di questi anni duemila (anche in Rete a Ferrara in versione trailer).. Invece negli anni Ottanta la città dedicò al Poeta un importante Convegno (centenario della nascita) ben puntualizzato anche da Antonio Caggiano, il noto critico e scrittore nonché cronista d’arte del Resto del Carlino. Corrado Govoni fu autenticamente futurista, cavalcò la rivoluzione della poesia italiana e mondiale, scoprì lo spirito moderno con colori squisitamente artistici. Al passo con i futuristi e con le avanguardie, Corrado Govoni immaginò e sperimentò un rinascimento moderno in netta polemica con il modernismo volgare e materialista che ha poi dominato l’intero secolo 20: Corrado Govoni anticipò – pure – con esiti raramente uguagliati la Poesia Visiva e le Neoavanguardie del secondo novecento; e i vari Spatola, Sanguineti e Perfetti provengono tutti dalla lezione govoniana. Alle soglie del 2000, in particolare, i toni non solo aggressivi, ma aurorali, sereni e cosmici della poesia govoniana, rispetto alla”tradizione” futurista (ad esempio, tra l’anarchismo letterario di Marinetti e il lirismo meccanico di Soffici), ci indicano autentiche preveggenze ecologiche di ovvia importanza: in Govoni, l’utopia futurista diventa un’utopia verde, futuribile, come è evidente anche in certo suo crepuscolarismo, una visione della macchina, tra i bordi di Spengler e lo stesso Marinetti.
Letto oggi, in Govoni non vibrano più soltanto virilismo guerriero, automobili, aeroplani e radio bellicose, ma anche auto elettriche, centrali solari e sensualità: la poesia del futuro come ecologia dirompente…
info:
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Govoni
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=751
ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA Rubrica non stop
domenica 23 dicembre 2012
Dizionario letteratura ferrarese contemporanea *recensione Luuk Magazine
Ferrara caput mundi: la rivincita della letteratura
O deserta bellezza di Ferrara.”(Gabriele D’Annunzio)
Il verso del Vate esprime sinteticamente il fulgido splendore solitario di un centro cittadino dalla storia inesausta. Governata dalla famiglia d’Este, fu città fiorente e improntata al mecenatismo nel Basso Medioevo ed ancor più nel Rinascimento, tanto da ospitare figure del calibro di Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Niccolò Copernico, Paracelso, Andrea Mantegna, Tiziano, Pico della Mirandola e Pietro Bembo.
Riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità sin dal 1995, Ferrara non cessa di generare ampi stimoli culturali ed artistici, ben conscia dell’attualissima “inattuale” lezione nietzscheana sui rischi connessi ad un improvvido adagiarsi su fondamenta storiche non più propulsive. Ferrara pare districarsi con successo nei punti nodali del dibattito culturale italiano e Roby Guerra, futurista e futurologo ferrarese, ha inteso fornirne una diagnosi quanto mai estesa ed accurata. Il “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea” include articoli dell’intellettuale, lievemente riveduti ma già apparsi su diverse riviste, cartacee ed on-line, ferraresi e nazionali, tra gli anni ’90 ed il 2012; sono comprese anche alcune note critiche inedite ideate quest’anno.
I protagonisti dell’attualità ferrarese presentati al pubblico da Guerra si distinguono per qualità e settori di impegno differenti. Ne risulta un quadro variegato e policromo, un arcobaleno affascinante e labirintico, privo di una strutturazione sistematica ma ricco di suggestioni. Fra le oltre 90 figure tratteggiate spiccano Marcello Simoni, Luigi Dal Cin, Roberto Pazzi, Diego Marani, Vittorio Sgarbi, Lucio Scardino, Daria Bignardi, Giuliana Berengan e Guido Barbujani.
La passione di Guerra per il web, integralmente vissuta come nuovo luogo di soggiorno di un’umanità sempre più sradicata, l’ha spinto a collaborare con Eccolanotiziaquotidiana, quotidiano on line di Roma e Provincia, per presentare in esclusiva nazionale, mediante circa 30 puntate settimanali, il proprio eBook (destinato a divenire anche cartaceo nel 2013). Un progetto, questo, inteso come un piccolo contributo virtuale per il sostegno a Ferrara in quanto città terremotata.
Un invito a concepire la crisi come apertura di possibilità, gettando un ponte di consapevolezza, emozione ed esperienza fra passato e futuro: questo il messaggio fondamentale della lente utopica e futurista attraverso cui il Dizionario delinea orizzonti in divenire.
Luca Siniscalco Luuk Magazine Milano
“Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea” di Roberto Guerra, La Carmelina/Este Edition, 2012 eBook
Moana Lisa Cyberpunk *recensione Luuk Magazine
La fantascienza pornosof di Roby Guerra
FuturGuerra continua a stupire con iniziative ed opere neofuturiste tese a sconvolgere il panorama culturale italiano mediante una vis polemica che ben rispecchia il futuristissimo cognome dell’autore.Roberto Guerra convoglia la riflessione artistica del futurismo italiano del nuovo millennio in un romanzo -o meglio un collage di storie- non certo aderente al perbenismo ed al political correct, ma appunto determinato a minare quell’ormai “umano, troppo umano” modo di sentire radicato nell’Occidente moderno.
Un testo costituito da una cinquantina di “fiabe wireless antifemministe”, così definite dal futurista ferrarese in quanto capaci di far sorgere un ologramma di un mondo fantascientifico e cybernetico decisamente distante dagli stereotipi femministi; un volume che rivendica come padri nobili Philip K. Dick, Oscar Wilde, Valentine De Saint Point e Friedrich Nietzsche, in un’ alchemia talmente esplosiva da suggerire realmente l’icastica affermazione nietzscheana, “Io sono dinamite”; una simbiosi fra arte, scienza e poesia calata in una narrativa lirica e sagace; un’opera organica, insomma, che le recensioni dell’artista futurista Graziano Cecchini e di Sandro Battisti inseriscono in una tradizione dinamica inesausta, connessa ai Manifesti sulla Donna Futurista, alla fantascienza cyberpunk di Gibson, all’estetica punk, fino ad arrivare alle riflessioni di Calvino sulla cibernetica.
Tale portato culturale trova una inedita veste inserendosi in un filone dai chiari toni pornografici, dove sensualità, erotismo e lussuria vengono trasfigurati nel mondo ipertecnologico delle macchine e degli androidi, in un Matrix leviatanico ove l’eros può jungerianamente assurgere ad oasi a cui abbeverarsi contro il nichilismo moderno. L’amore è abbozzato con crudezza e al limite dell’oscenità, ma è sempre tratteggiato in modo simbolizzato, come forma di unione sintetica e propositiva.
Una “metafisica del sesso” compendiata in un un micro-inno al femminile archetipico, ad un nuovo odi et amo tra maschi e femmine, naturalmente sensuale, a ricordare come fra un volgare maschilismo presuntuoso ed un livellatore femminismo radical chic si giochi una partita destinata alla sconfitta di una dimensione ben più autentica del vivere umano.
Un edonismo che può suscitare critiche ragionevoli, ma a cui va il merito di suggerire scenari artistici nuovi, in cui icone pop del trash moderno dialogano con giganti del passato in un gioco ironico per nulla banale, il cui filo conduttore è una Moana Pozzi esibita come sexy prototipo futurista.
Un efficace schiaffo alla pruderie ipocrita ed al moralismo piccolo-borghese dunque, ma anche una sessualità transumanista parecchio inquietante; d’altro canto, compito di una letteratura che abbia ancora qualcosa da dire è proprio suscitare inquietudine, non certo alleggerire coscienze.
“Moana Lisa Cyberpunk”, di Roberto Guerra, Edizioni Diversa Sintonia, 2012 eBook, 2010 prima edizione cartacea
Luca Siniscalco LUUK MAGAZINE Milano
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FUTURISMO ROBY GUERRA
domenica 4 novembre 2012
Futurismo Nuova Umanità... recensione Rivista Totalità
Roberto Guerra, Futurismo per la nuova umanità – Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando Editore, pagg. 96, Euro 10,00)
La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l’autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.
Da Futurismo Oggi (Roma) di Enzo Benedetto, Luigi Tallarico, Francesco Grisi, Antonio Fiore e Vitaldo Conte, all’ala culturale futuribile di Riccardo Campa, Stefano Vaj (Milano); a nativi digitali (net art e fantascienza) quali Antonio Saccoccio, Sandro Battisti , Marco Milani, Francesco Verso, Alessio Bugnoli, Maurizio Ganzaroli; al celebre Graziano Cecchini (Roma), l’uomo della Fontana Rossa di Trevi e altri blitz futuristici; allo stesso postcontemporaneo, performer e musicista postpunk Valerio Zekkini (Bologna) e ai video artisti .Alessandro Amaducci (Torino) e Filippo Landini (Ferrara). Capitoli speciali anche a figure molto celebri futuristiche quali i tedeschi elettronici Kraftwerk, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la rock star Vasco Rossi, il nuovo futurismo stesso promosso dal critico d’arte Renat Barillii (e dall’artista contemporaneo Marco Lodola, sua la cover del volume) proprio l’inverno scorso celebrato al Mart della Rovereto di Depero.
Nello specifico del volume, in particolare, come accennato Guerra ha evidenziato il gruppo storico romano del secondo novecento Futurismo Oggi che- nonostante certa sottovalutazione per le vecchie questioni ideologiche sul futurismo, esita oggi come vera e propria arca di Noè per la più grande avanguardia italiana. Pure – fu avallato il neofuturismo del secondo novecento da critici anche ben noti, come appunto Grisi e Tallarico (nel 2002 benemerito di stato per la sua attività culturale) ed ebbe tra i suoi aderenti persino il celebre MoMa di New York
rivista TOTALITA' NOVEMBRE
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Futurismo Nuova Umanità: presentazione a The Scientist 2012 * by Luuk Magazine
del video.
Ecco da Riccardo Campa, un commento su questa iniziativa, certamente significativa sul transumanesimo oggi in Italia in uno dei video festival più rilevanti (a cura di Ferrara Video&Arte, Vitaliano Teti, Filippo Landini e altri, Comune e Università di Ferrara, 6-12/14 ottobre 2012):
D- Con il Campa tecnomusicista il book trailer per Guerra, il futurismo come nuova… Aurora (il sound del clip)?
R-L’aurora, la nascita del nuovo giorno e’ forse la metafora più incisiva per rappresentare il futurismo. Il futurismo e’ una filosofia solare, ottimistica, coraggiosa, vitalistica, in cui si respira l’aria salutare del mattino.
Link al video: www.youtube.com/watch?v=2BgAS7lm58A&feature=youtu.be
LUUK MAGAZINE MILANO
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martedì 11 settembre 2012
Roby Guerra in Trans Art di Vitaldo Conte
FERRARA. Dopo Pulsional Gender Art (Avanguardia 21, Roma), indagine sulle avanguardie contemporanee, dove il futurista ferrarese Roberto Guerra (che pubblica per Armando editore e cura il Laboratorio di letteratura futurista) è stato evidenziato fra i promotori principali italiani del postfuturismo attuale, Vitaldo Conte, scrittore e storico d’arte, ha appena edito Pulsional Trans Art per la Gepas. Un volume complementare quasi biografico e con tanti contributi critici. Tra essi anche i netfuturisti come il ferrarese Roberto Guerra con due interventi: un’intervista a Conte e una recensione all’opera intellettuale di quest’ultimo, mirata sulla reinvenzione futurdada di Conte stesso. Nel volume citazione della Nuova Ferrara, estratto da un articolo su Pulsional Gender della primavera scorsa. Trans Art sarà corso di studio all’Accademia delle Belle arti di Catania nel 2012/2013.
la Nuova Ferrara
*cartaceo e ebook
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