domenica 29 gennaio 2023

Roby Guerra, la morte del petrolio (fantascienza)

 da Paperino su Marte (fantascienza, inedito, 2023)

 


LA MORTE DEL PETROLIO


Da milioni di anni quegli atomi disintegrati, un tempo maestosi monumenti cellulari di dinosauri o altre supercreature, vegetavano nel limbo dell’Evoluzione, sospesi al di là del Tempo e delle Orbite, strano cimitero di zombies-idrocarburi semiviventi, prigionieri nel ventre della Terra

Poi un ancora più strano esploratore, tale Giulio Verne, pioniere della geonautica, narra l’antica, superstiziosa e spiritosa Storia, si spinse fino al centro della Terra e naturalmente riportò in superficie alcuni di quegli sconosciuti, fino allora, fossili semiviventi!

Pochi giri del Sole (in ottanta giorni circa) dopo, la Terra in superficie era stracolma di nuovi dinosauri meccanici e d’acciaio, che aspiravano 25 ore al giorno la più terrificante e imponente biblioteca biologica della Storia della Vita: nacque la celebre epoca industriale, dall’età dell’oro giallo all’era dell’Oro Nero che innestò la Religione del Progresso e la Scienza della Civiltà, fino alla conquista dello Spazio!

MRHyde, capo fondatore della MicroSun corporation, osservava i dati finali e fatali comunicati dal supercomputer del quadrante americano: il bellissimo oro nero si stava esaurendo, secoli di estrazioni selvagge avevano causato pure alcuni effetti collaterali sul clima poco desiderabili: ma nessun ambientalismo fuori moda e suicidale (come avevano vagheggiato, per fortuna inascoltate, alcune sette fanatiche fino al secolo precedente).

MR Hyde da ormai alcuni giri del Sole (in 80 ore circa) aveva ufficialmente lanciato l’alternativa solare e molti pannelli erano sbocciati come funghi in cima a parecchi grattacieli del quadrante americano e anche dei quadranti eurasiatico e australiano…

Ma MR Hyde conosceva appieno i limiti della sopravvalutata energia solare: fin dall’inizio il suo obiettivo era assai più radicale e rivoluzionario, la MicroSun era senz’altro un contributo alternativo importante, ma soprattutto una straordinario specchio segreto per celare l’arma energetica segreta che quel genio sperimentava in assoluta solitudine nei laboratori sconosciuti da tutti… installati quasi al centro della Terra, sotto il suo grattacielo situato al centro di Manhattan…

Il gran giorno era ormai imminente: scese con l’ascensore cyber fino ai suoi laboratori preferiti e consultò il Computer oracolo vivente! Le pillole rivoluzionarie avevano superato con successo per miliardi di volte tutti i test necessari! Molto più che il Sole o l’Uranio! Tutte le decine di scimmie testate, quasi centrifugate nel vortice delle quattro stagioni, tra 40 gradi sopra e sotto zero, simulate ed accelerate per centinaia di orbite lunari, godevano di ottima salute fisica e – effetto collaterale imprevisto - straordinaria serenità e creatività psichica: dipingevano persino quadri o scrivevano piccoli trattati di etologia, si erano naturalmente evolute!

MR Hyde immaginò il mondo di lì a pochi giri del Sole (80 minuti circa): le pillole omeostatiche già navigavano in tutta la rete idrica planetaria, tutto gratis per l’umanità, volendo un incredibile investimento di marketing (i profitti sarebbero stati immensi assai presto), ma per quel benefattore- già ultramiliardario - era irrilevante…

MR Hyde era felice così: aveva donato all’umanità forse la più importante e benefica delle invenzioni, dribblando tutte le multinazionali del Petrolio o del Gas o del Metano che – se avessero saputo - l’avrebbero spezzettato e trasformato all’istante lui stesso in idrocarburo…

Le pillole omeostatiche sfruttavano semplicemente un meccanismo naturale già geneticamente presente negli organismi viventi e negli umani: la capacità naturale di autoadatttarsi - entro limiti assai ristretti - ai mutamenti climatici o semplicemente alla normali variazioni di temperatura: MR Hyde aveva creato pillole omeostatiche, capaci di estendere tali capacità ai limiti della sopravvivenza possibile tra - come accennato - circa 80 gradi sopra e sotto zero…

Banalissime pillole che rendevano superflui per sempre impianti di riscaldamento e condizionatori, cappotti e guanti, petrolio, gas e metano e multinazionali e inquinamento nel settore energetico….

The day after… Wall Street, la Borsa di Tokyio e tutte quante chiusero per sempre: nuovi link della posttfinanza sorsero ovunque finalmente basati sull’Intelligenza scientifica anziché sull’Istinto primordiale! Gli umani, come le scimmie, continuarono ancora magari a guerreggiare, ma soltanto come Orazi e Curiazi robot, si erano finalmente evoluti…



lunedì 23 gennaio 2023

Bugs Bunny Transumanista!

  di Roby Guerra, fantascienza (2023)

 


Pochi microeoni dopo il capolavoro di Kubrick in versione steampunk alla rovescia, dal duemila comprai un sublime giocattolo da Toys.

Un coniglio, e che coniglio, Bugs Bunny, in versione pupazzo animato e giocattolo.

Oggi dopo circa 20 compleanni del Duemila, è ancora accovacciato sulla sedia a dondolo della mia bambola fata animata e nessuna ruga!

Già, strano e invidiabile destino i cosiddetti pupazzi, non invecchiano, lo regalai proprio alla mia fata viva bambola, lo vidi e lo comprai istantaneamente quasi, irresitibile quel dono!

E siamo tutti e tre ancora in quella stanza azzurra...

Bugs Bunny è diventato transumanista!

Se non immortale, certamente, più ancora dei favolosi esperimenti di Aubrey o Dorian de Grey, sui Topolino e Minnie che già oggi invertono e viceversa l'orologio biologico secondo anche il Professor Sinclair.., quel pupazzo ha raggiunto la longevità quasi estrema...

E nessun problema di risorse bioartificiali, la carota di Bugs Bunny e anch' essa longeva, il sogno di ogni baby: si clona automaticamente come ogni aurora, meglio delle stampanti 3D...

E Bugs Bunny transumanista ha già fatto scuola di scienza...

Virtualmente immortali anche Roger Rabbit e Gatto Silvestro peoluche e tutti gli altri che continuano come una realtà aumentata a sognare o dormire o ibernati quasi tutto il giorno come i gatti, Silvestrino, Titti, Paperino, Topo Remigio, Rospino boy eccetera...

E più in occhi azzurri o versi pensanti stile però Sofia senza pesantezze filosofiche... direbbe l'amico A.G. , seguace di Parmenide inventore della scienza, strana la vita degli umani.

Da sempre in sfida eroica con il Nulla, quando proprio per i pupazzi o gli oggetti (Logica docet..) è un semplice superfluo cosmico desiderante e prezioso proprio alla Dorian Gray, l'Immortalità o meglio la Vera Vitalità!

Nel frattempo la fata Biancaneve 2.0, poetessa cosmica, sulla sedia cavallo a dondolo, sempre come amazzone bambina, capta la rotazione della Terra e il nostro Tempo...

Leggendo la settimana enigmistica, risolvendo le parole crociate, tra un rossetto e l'altro, un maquillage o l'altro, un vestito o-e l'altro, sempre accanto al suo Bugs Bunny futurista!

mercoledì 4 gennaio 2023

Guerra Climatica (fantascienza) di Roby Guerra (Inedito, 2023)

 


 da Paperino su Marte, microracconti di fantascienza, inedito di Roby Guerra 

GUERRA CLIMATICA…

Robbie desiderava le stelle, il pianeta Marte: da neonato rifiutava il latte materno, preferiva il biberon al solito ermo colle naturale consigliato dal Dottor Leopardi…: tre anni dopo si vendicava - Robbie - pubblicizzandolo come “il felino gobbo di Recanati” … all’asilo Microsoft applaudito dai suoi soldatini di silicio-stagno!

Insomma, dopo la rivoluzione verde.., Robbie, ancora infante, mentre pregustava con l’amico Turingo l’ennesima “electro-caramella” destinata a rompere… parecchio la Central Bank degli Adulti (i due a 7 anni, come i poeti di Rimbaud 01, si dilettavano come baby-hackers!), aveva una idea fissa, assoluta e innocente come soltanto le menti fanciulle possono concepire…

Robbie desiderava il pianeta Marte, le stelle… ma i programmi spaziali, dopo quella terribile data di ormai troppi decenni prima, erano stati sospesi! E fu soltanto il primo grande veto dei Monaci verdi al Potere contro il futuro ed il progresso!

I monaci verdi adoratori di Natura, uno spirito primitivo gay di quasi due millenni fa…, avevano persino smantellato Disneyland e Paperinotown, tra la solita mollezza dell’Europa e l’incredibile anoressia cerebrale dei suoi capi di governo, ricattati da una razza – quella europea – ormai prossima all’estinzione come gli Eurosauri di milioni di eoni fa… altrettanto impazzita e semiautistica!

Neppure la clamorosa autarchia planetaria degli UYUSA, i Giovani Stati Uniti d’America, decretata in diretta via Internet e via Satellite appena due lune prima, stanchi di fare da ombrello a popoli in fase terminale o addestrare le scimmie afroasiatiche alla Democrazia, la Scienza e la Libertà, aveva destato l’Europa, la Bella Addormentata del Futuro, senza avvenire!

I Giovani Americani, figli di Internet, della Scienza e del computer, l’avevano letteralmente messo nel culo ai fossili verdi e a tutti i loro paleoregni umano-vegetariani

I Giovani Americani si erano rotti il cazzo! Avevano segretamente e rapidamente convertito tutta la supereconomia americana dal Petrolio all’Idrogeno ed alla fusione solare, mentre in Europa discutevano se gli americani erano per la Natura o per le Macchine!

Ed avevano lasciato finalmente la vecchia senile moribonda Europa al suo destino neomedievale! La cosiddetta rivoluzione verde europea era finita come tutte le rivoluzioni! La più ferrea dittatura di tutti i tempi, inventori e scienziati perseguitati e massacrati nei gulag verdi; proibita la scienza e distrutte le macchine ovunque! Ritorno all’agricoltura neolitica con - assai presto - il ritorno al feudalesimo - ora ecocollettivo - e relativi regni vegetali e città-serre!

Ma Robbie, in Europa, voleva Marte e le Stelle! Con il suo leggendario Commodore 64, mutato milioni di volte grazie al genio involontario del giovane amico Turingo, come un incredibile bambolotto pitagorico, aveva alla fine scoperto la formula tecnomagica per vincere la guerra finale!

E il nano-ordigno virus tech s’insinuò come l’Aids in tutta la Matrix di Europa e le capitali sia d’Europa - il Grande Albero del Green Power sia afroasiatiche.. quei popoli primitivi tutti alleatasi con la Nuova Europa Verde e antiamericana! Uno, dieci tsunami naturalissimi, uno, dieci terremoti naturalissimi in un paio d’ore cancellarono persempre dalla faccia dalla Terra le Gestapo di Natura, tutti i regni verdi e le città serra che comandavano Eurasia e Eurafrica…

A proposito, Robbie era un piccolo robot, i bambini in Europa si erano da un pezzo estinti, non nascevano più dal grande esperimento celebrato per festeggiare la rivoluzione verde, alcuni eoni prima: un asteroide aveva colpito la Terra, osannato dai Monaci Verdi che anziché deviarlo con l’ultima riserva di missili nucleari rimasta, vedevano nell’evento la giusta cerimonia per decretare la morte dell’era industriale, convinti che si abbattesse in America!

Invece, l’asteroide colpì in pieno Roma… deviato all’ultimo momento dai giovani americani! L’impatto fu così attenuato, ma le radiazioni resero sterili i nuovi europei, i pelleverde…, e bambini non ne nacquero più!

Un secondo prima Robbie aveva clonato sé stesso in un piccolo robot per completare l’ultima opera d’arte occidentale e scientifica. La Guerra climatica della Libertà!

Ed ora Robbie, il piccolo robot, contemplava sul proprio monitor il nuovo Oceano PROGRESSO!

martedì 3 gennaio 2023

Appenninia 2.0 city di Roby Guerra su Pensa Libero

Significativa e molto bella recensione del filosofo e giornalista Angelo Giubileo per Appenninia 2.0 del futurista ferrarese Roberto o Roby Guerra su Pensa Libero , media on line di Firenze.  " DICEMBRE 2022
 

Roberto Guerra continua lo scavo di se stesso, proiettando nel mondo attuale e quindi futuro, che egli ancora auspica, il prototipo alieno e transumanista di sé medesimo. Protagonista sullo sfondo la "sua" Ferrara, fatta di pochi amici e lo spettro di molti nemici, che egli tuttavia considera pur soltanto avversari, d'impronta neanderthaliana e nient'affatto pitagorica.Guerra non è un sognatore, è un fanciullo che da adulto scopre la noia e gli inganni di un'adolescenza rivoluzionaria e di una maturità nazionalcomunista, nient'altro che una sinistra finzione sfociata in una malsana deriva tecnocratica. In attesa che gli alieni, piuttosto che i sapiens, vengano a liberarci di noi stessi.

Angelo Giubileo Appenninia City 2.0 Una recensione » Pensalibero.it