da Controcultura SuperEva di R. Guerra
Dal 10 al 15 a Milano, è di scena Vittorio Sgarbi con le performance “teatrali” Sgarbi e l’Altro: per 5 giorni al Teatro del Vapore…. il celebre e futuristico critico d’arte, nonché sindaco in quel di Salemi, esempio non frequente di creatività istituzionale, nonostante una gestalt biogeografica notoriamente e anche pericolosamente ostile (in Sicilia…), rilanciato anche dalla stampa internazionale per una serie sorprendente e costante di iniziative culturali (e anche strettamente politiche).
Ora Sgarbi, lancia a Milano, a metà tra teatro d’ avanguardia e arte situazionista, la succitata iniziativa, destinata senz’altro a lanciare trend riproducibili poi altrove nel prossimo futuro.
"Sgarbi racconterà la sua visione del mondo, proiettando filmati e fotografie con un sottofondo musicale da lui scelto: Mozart, Rossini e Alberto Bruni Tedeschi, compositore padre di Carla Bruni, ex-modella ed attuale moglie di Nicolas Sarkozy, presidente francese. Si parlerà di attualità e di cronaca italiana ed internazionale: il crollo del muro di Berlino, che il 9 novembre celebrerà il ventesimo anniversario; l’abbattimento ignobile della villa liberty di Morazzone; l’artista contestatore Graziano Cecchini che dipinse di rosso l’acqua della fontana di Trevi e che Sgarbi ha nominato “assessore al Nulla” del comune di Salemi, città della provincia di Trapani di cui è sindaco.“Sgarbi, l’altro” è uno spettacolo che sarà diverso ogni serata, uno show fatto di parole, musica e arte e immagini” (da amosgitai blog)
E sempre ospiti quasi a sorpresa, ogni sera, personalità dell’arte e della cultura italiana in certo modo affini come cifra e spirito a Sgarbi, tra cui il celebre Graziano Cecchini Rosso Trevi, l’uomo della fontana rossa di Trevi (ottobre 2007) e delle battaglie per il futurismo dei diritti umani in Cina, Tibet e Birmania e che ha nei fatti rifondato il futurismo nell’era di Internet e dei media elettronici.
Tra la lava linguistica di Sgarbi e il cromatismo in libertà di Rosso Trevi, oltre alle parole libere degli altri ospiti, proprio Milano, capitale storica del Futurismo Marinettiano e della modernità indiscussa italiana, rilancia finalmente, anche contro certa reataurazione recente almeno spitiruale Morattiana, la sua innata vocazione di città del futuro e della provocazione e-o sperimentazione intelligente….