https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=1801311
Nel ...nov-1957 sembrava che lìUnione Sovietica fosse sul punto di far esplodere la prima bomba
nucleare sulla Luna. La data sarebbe stata il 7 novembre, il
quarantesimo anniversario della Rivoluzione bolscevica: un modo per
dimostrare al mondo la propria superiorità tecnologica. Quel giorno,
centinaia di astrofili americani puntarono i loro telescopi verso il
nostro satellite nella speranza di vedere il bagliore generato
dall’evento, ma non accadde nulla. Lo Sputnik 1 era stato lanciato
appena un mese prima, il più prestante Sputnik 2 era decollato il 3
novembre, ma la Russia non aveva né i mezzi né le competenze per
compiere un’impresa del genere.
Nel clima rovente della corsa
allo spazio, però, la voce suonava plausibile, e si inseriva in una
lunga serie di bufale, scherzi e falsi avvistamenti a tema spaziale che
in quel periodo toccarono anche l’Italia. Buchi insoliti nei campi, come
a Tromello (Pavia) o Cassago Brianza (Lecco), furono scambiati per
testimonianze dello schianto del primo Sputnik sul territorio italiano,
mentre a Brescia si vendevano tute antiradiazione contro l’eventuale
caduta dei satelliti. E a Cerano (Novara), un gruppo di giovani diede
corpo alle voci, facendo trovare in un campo una damigiana dipinta con
strani simboli sopra: dovette intervenire il comando militare
territoriale per confermare che era una beffa e riportare la calma tra
le centinaia di curiosi accorsi sul posto.
Queste sono solo alcune tra le tantissime fake news
sul nostro satellite che hanno costellato la storia dell’astronomia e
delle imprese spaziali: si va dalle teorie del complotto sulle missioni
Apollo alle presunte influenze della Luna sul corpo umano o
sull’agricoltura, fino alle storie sugli alieni che abiterebbero nei
crateri o sorvolerebbero i mari lunari.
Per contrastare queste e
altre bufale, il CICAP ha lanciato per il mese di settembre
un’iniziativa di divulgazione scientifica in collaborazione con l’Unione
Astrofili Italiani (UAI).