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lunedì 4 luglio 2011

Moana Lisa cyberpunk videoset a High Foundation: intervista a Filippo Landini

Video Art a High Foundation 2011 (Ferrara) a cura di Filippo Landini: intervista‏

*Serata Anarcofuturista 3 luglio 2011 (h 21.30) Moana Lisa Cyberpunk (videoset RobyGuerra- EDS)

Con "Ferrara sotto le Stelle" è il grande evento pop estivo per Ferrara Città d'arte: ovvero "High Foundation 2011" (11° edizione), dal 24 giugno al 17 luglio. Le migliori band internazionali elettroniche in live concert e session nel bel parco urbano Giorgio Bassani della città estense. Ma anche ogni domenica video arte, particolare, tra musica e poesia. Alcune domande più in profondità e specifiche sul bonus Video al curatore Filippo Landini.

D- V-Art anno 2011- e nel cuore di High Foundation con Impact e La Centrale della Luce Elettrica (Vasco Brondi) in versione video clip:
(Landini)HF è all'undicesima edizione, grazie al geniale D.J.Afghan e amici, tra i festival d'arte elettronica più rilevanti. Musica soprattutto, electro e Jungle e Raggae e Hip Hop eccetera. Appunto, anche video con V-Art. Quest'anno uno zoom proprio su Videoclip musicali, in collaborazione con Giacomo Marighelli. Ferraresi, dai pionieri punk Impact al celebre Vasco Brondi, oppure note band italiane, Tre Allegri Ragazzi Morti (e altri) e straniere cult.


D- I video clip musicali, video arte o avanguardia di massa?
(Landini)Il video clip nasce con prospettiva commerciale, ma spesso si rivelato un testo videoartstico (per esempio Chris Cunningam) e allo stesso tempo avangiardia di massa. al riguardo uscirà un antologia di saggi in cui parlo del video clip militante nel quale in effetti si annoverano le categorie citate nella domanda. Il video come tecnologia è un veicolo enormemente di massa, quindi il video clip e il nuovo murales dell'era elettronica.
D- Prossimi set video a High Foundation 2011
(Landini)Il 3 luglio la session anarco-futurista di roby FUTUR guerra, videoset *del suo libro di pornofantascienza Moana Lisa Cyberpunk (Edizioni Diversa Sintonia), un noto esponente dell' arte elettronica e e della letteratura sperimentale. La domenica successiva il documentario di Filippo Vendemmiati sulla morte di Federico Aldrovandi a Ferrara. E il musicista elettronico Ozky/Massimo Croce, ben noto a High Foundation.
D- Landini videomaker, news?
(Landini) Sto curando il book trailer della casa editrice Linea BN. Per il resto scrivo.
D- Ferrara capitale video?(Landini) Sicuramente con High Foundation e il Festival THE SCIENTIST dal 2007, curato da Vitaliano Teti, Filippo Landini e Marco Teti (dallo stesso Guerra alle origini), Ferrara è tornata fra le maggiori città europee di erogazione video artistica


*Moana Lisa Cyberpunk videoset (**youtube canale futurguerra)
1 Ninnananna di Marinetti (Netfuturismo tribute) 2 Moana Lisa cyberpunk 3. Eve cyberpunk 4 Remember and Worm (tribute Ms Larsen) 5 Moon Girl 6 New Dance Pop (featuring F.Landini-A.Forlani) 7 La Terra Top Model (Associazione Italiana Transumanisti "Milano"- Ferrara production) 8 Cybernova (featuring TerzoMillennio/R.Roversi) 9 Moana Lisa ciberpunk 2 (featuring M.Ganzaroli) 10 Paperinetti 11 RossoTrevi tribute (1 maggio futurista)

* Filippo Landini, nato a Ferrara nel 1969.
Ha pubblicato le raccolte di poesie Fuoco et flow in AA.VV, Frrr (Comune di Ferrara, 2001), Nodo Sottile 3 (Crocetti Editore, 2003) e il romanzo Ferrara Game Over (Mantova, 2000) da cui è stato realizzato il il lungometraggio omonimo (diretto e interpretato dallo stesso Landini e da Max Czertok). Ha pubblicato per Linea BN Edizioni
Red Red Play Balck. Cura dal 2007 (con altri) The Scientist International Video Art e "V-Art" per High Foundation, Festival controculturale di musica elettronica.


vedi:http://www.high-foundation.com
http://www.estense.com/?p=153236
http://www.lineabn.com/autori/filippo-landini
http://www.edizionidiversasintonia.it/page008.htm
http://transvision2010.wordpress.com/program/speakers/


 

martedì 15 dicembre 2009

Neofuturismo AAVV.SCHEGGE DI UTOPIA da Emilio Diedo

AA.VV. Schegge di Utopia Ferrara Città di Scrittori (La Carmelina, 2007)

da Literary

a cura di R.Guerra e postfazione
prefazione di M. Felloni

L’opera ora in disamina è l’antologica performance d’un nutrito numero – ben 37 sono gli autori aderenti –, di scrittori ferraresi, nella doppia tipologia prosa e poesia. Narratori e poeti, sia al maschile sia al femminile, di un’età media relativamente giovane.



Come mi è solito procedere, nel rispetto di tutti, elenco i nominativi nell’esatto ordine di presentazione del libro: Enrico Astolfi, Fausto Bassini, Giuliana Berengan, Teresa Calabria, Antonella Chinaglia, Elisabetta Chinarelli, lo scrivente, Lamberto Donegà, Marco Felloni, Sergio Fortini, Michele Frabetti, Maurizio Ganzaroli, Oscar Ghesini, Roberto Guerra, Stefano Marcolini, Lorenzo Mazzoni, Giuseppe Muscardini, Giovanni Ricci, Riccardo Roversi, Claudio Strano, Gabriele Turola, Alex Gezzi (tutti questi per la prosa); Simone Bavia, Paola Bellini, Emanuela Calura, Sylvia Forty, Aster Hope, Filippo Landini, Luvi Lu, Cristina Malaguti, Luigi Perfetti, Lucio Scardino, Eugenio Squarcia, Marco Tani, Gian Pietro Testa, Giovanni Tuzet, Debora Villani (per la poesia).


Inutile dire, considerata la numerosità dei partecipanti, senza peraltro sottovalutarne la prospettiva d’azione – in quanto nessun tema era stato prefissato –, quale varietà di stili, d’argomentazioni e finalismi… di stimoli interpretativi esprima l’antologia.


Ma, in un così eterogeneo ambito, un concetto in ogni caso emerge nitido, uniformemente eloquente. È l’originalità d’una ricerca del linguaggio, che, pur nel suo differenziato, musivo ensemble, ravvisa un carattere certamente non passatista. Sono modelli preminentemente avanguardisti il leitmotiv di questa ricca collezione d’idee. Non solo nella versione poetica, che più si addice a tale sollecitazione, bensì, ed in modo inaspettatamente intenso, nella propensione narrativa. Il rilievo sulla predetta sperimentazione è bene sintetizzato dalla nota di copertina (nell’aletta in quarta) di Roberto Guerra, autore e critico a cui non sfugge il benché minimo indice d’intenti neofuturisti. Anzi, ne ravvisa in primis i sintomi più reconditi, che, ne sono certo, sfuggirebbero, alla più ordinaria critica.


La rappresentazione che la metafora della raccolta richiama, nella poetica accessione del titolo, Schegge di utopia, è il più appropriato input per addentrarne il lettore. È una duplice manifestazione allegorica, nel senso di radiante penetrazione, quanto alle schegge; e di profonda proposta creativa, allargata sino agli estremi di un’appetibilità sempre e comunque ideale e purtuttavia non ideologica, straripante quell’orizzonte semantico e teoretico aduso alla definizione più stretta dell’utopia. L’utopia qui esce dal guscio dell’ideologia per adagiarsi nell’afflato di vita estrapolato dall’invenzione creativa, già di per sé improbabile realtà, frutto della fantasia prestata dalla quasi totalità dei 37 scrittori, nella demiurgica simulazione che annerisce e rende opera d’arte la pagina scritta.

Emilio Diedo
 
http://librerialacarmelina.com/index.php?catid=6
 
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/08/20/UTYPO_UTY03.html