lunedì 24 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
La Singolarità Tecnologica è già cominciata?
da Blasting News
di Roby Guerra articoli Blasting News
di Roby Guerra articoli Blasting News
(estratto)
Google di Larry Page diventa Alphabet
Verso la Singolarità Tecnologica prevista da Raymond Kurzweil, o è già successo?
Il più celebre è Raymond Kurzweil, futurologo, collaboratore di Larry Page (Google) e la Nasa, famoso per la teoria della Singolarità Tecnologica: l'evoluzione del Web, forse entro la metà del secolo generarà una Rete cosciente e senziente.Come in molta fantascienza: la recente trilogia di Robert J. Sawyer con Webmind; scienziati radicali come P. Teilhard Chardin e la sua visione della Noosfera, Nick Bostrom e la sua teoria del nostro stesso mondo, generato da un Super Dio programmatore universale elettronico......
continua Blasting News
Google, Alfabeth, verso la Supercoscienza di Internet - Alla luce della della storia della conoscenza scientifica, tale evento mutante, pur assai contestato, risulta probabile.
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Futurismo per la nuova umanità.... Teilhard de Chardin segnalazioni
INSTITUTO HUMATINAS UNISOS
di Luciano Mazzoni Benoni, vice-presidente da Associação Italiana Teilhard de Chardin
Sexta, 10 de abril de 2015
Teilhard de Chardin, místico da matéria
...."No campo do debate, sempre aberto, entre fé e ciência: comentando O futuro do homem de Pierre Teilhard de Chardin, Roberto Guerra (Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, Ed. Armando, 2012) escreve: "Einstein já sonhava com uma nova religiosidade cósmica, para além das ambiguidades literais e históricas de todo Credo, certamente necessidade legítima de devoção, mas depois da Ciência: mais recentemente, figuras como C. G. Jung, N. Wiener (Dio & Golem...), E. Fromm, M. McLuhan, J. Guitton, F. Capra, muitos cientistas e os próprios físicos (em relação ao Big Bang, as perguntas "metafísicas" parecem "fatais"), na Itália, o próprio A. Zichichi, até mesmo teólogos, assinalam perspectivas de reflexão (senão, talvez, até de insuspeitas explorações científicas) no sentido de uma possível metassíntese entre Ciência e Deus (...) Para a atual geração da internet e na era da informática, talvez a figura histórica mais célebre – em debates em curso constantemente – seja precisamente o filósofo paleontólogo jesuíta Pierre Teilhard de Chardin, considerado praticamente um precursor, até mesmo desconcertante, da Rede. A chamada Netsfera é muitas vezes comparada à Noosfera prevista pelo grande cientista místico. E especificamente: paradoxalmente, no século XX, o mais genial voo poético no futuro, síntese extraordinária entre a tradição cristã e o futurismo modernista, talvez tenha o nome do padre Pierre Teilhard de Chardin, cientista e jesuíta (...) As mais recentes descobertas científicas (sobretudo em física e matemática, mas também na genética e na tecnologia, além das viagens espaciais e da internet (...) a Rede por ele adivinhada como Noosfera) evidenciam atualmente as intuições sensacionais de Teilhard, quase como – também – uma espécie de obras-primas da arte sacra renascentista ou tardo-medieval em versão científica ou computadorizada! (...) Em suma, a obra de Teilhard parece ser maravilhosa no seu impulso futurista de longo prazo, também pela sua formação aparentemente conservadora, religiosa: Teilhard praticamente traduziu em chave científica – em nome de Jesus e, portanto, do Ocidente – o celebérrimo poema místico-cósmico do Cântico dos Cânticos"!"
In Italiano
PARMA REPORTER
6 GIUGNO 2015
TEILHARD DE CHARDIN sacerdote del mondo mistico della materia
di Luciano Mazzoni Benoni
Sul terreno del confronto, sempre aperto, tra fede e scienza: commentando “L’avvenire dell’uomo” di Pierre Teilhard de Chardin (ripubblicato da Jacabook) Roberto Guerra (Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, Armando, 2012) scrive: “Già Einstein sognava una nuova religiosità cosmica, oltre le ambiguità letterali e storiche di ogni Credo, certo legittimo bisogno di devozione, ma dopo la Scienza: Più relativamente recentemente, figure come C. G. Jung, N. Wiener (Dio &Golem…), E. Fromm, M. McLuhan J. Guitton, F. Capra, molti scienziati e fisici stessi (verso il Big Bang le domande “metafisiche” sembrano “fatali”), in Italia lo stesso A. Zichichi, anche teologi, segnalano prospettive di riflessione (se non forse anche insospettate esplorazioni scientifiche) verso una possibile metasintesi tra Scienza e Dio … Per l’attuale generazione di Internet e nell’era informatica, forse la figura già storica” più celebre, dibattiti in corso costantemente, è appunto il filosofo paleontologo gesuita Pierre Teilhard de Chardin, considerato praticamente un precursore, anche sconcertante, della Rete. La cosiddetta Netsfera è spesso paragonata alla Noosfera prevista dal grande scienziato mistico. E nello specifico: paradossalmente, nel novecento, il più geniale volo poetico nel futuro, sintesi straordinaria tra la tradizione cristiana e il futurismo modernista, forse ha il nome di Padre Pierre Teilhard de Chardin, scienziato e gesuita… Le più recenti scoperte scientifiche (soprattutto in fisica e matematica ma pure nella genetica e nella tecnologia, oltre ai viaggi spaziali e ad… Internet… la Rete da lui divinata come Noosfera!) evidenziano attualmente le intuizioni clamorose di Teilhard, quasi – pure -una sorta di capolavori dell’arte sacra rinascimentale o tardomedievale in versione scientifica o computerizzata!… In breve, l’opera di Teilhard appare meravigliosa nel suo slancio futuribile a lungo termine, anche per la sua formazione apparentemente conservatrice, religiosa: Teilhard ha praticamente tradotto in chiave scientifica – nel nome di Gesù e quindi dell’Occidente…- il celeberrimo poema mistico-cosmico Il Cantico dei Cantici !”
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Paperinetti recensione La Notiziah24
Roma, Roby Guerra lancia Paperinetti
giugno 23, 2015 • Cultura e Spettacolo
Nella raccolta collettiva di Fiabe “Racconti di Stelle alla Luna”, appena edito a
cura del Centro Culturale Arianna di Napoli, nello specifico della
pittrice Vanessa Pignalosa e dello scrittore Lorenzo Basile, (edizioni
Viva Liber. Vedi link in fondo elenco completo autori e info), tra gli
autori, da tutta Italia, anche il futurista Roby o Roberto Guerra-
Lo scrittore ben noto anche a Roma Capitale (pubblica con Armando
editore e membro dei gruppi d’ avanguardia Netfuturismo, Movimento Arte
Vaporizzata e Nuova Oggettività), ha edito nella raccolta, la fiaba
Paperinetti… un racconto breve che mixa idealmente due dei grandi
“maestri” dichiarati dell’eclettico poeta e saggista, ovvero Marinetti,
fondatore del futurismo, e …Paperino, l’eroe disneyano. Nel racconto, Paperinetti ( personaggio già apparso nella produzione video del ferrarese con un clip anche presentato a The Scientist Video Festival 2008), ovvero un papero robot, è protagonista come incitatore all’ozio e alla poesia futura grazie ad un mondo progranmmato da macchine intelligenti capaci di liberare i bambini (e anche gli adulti) dalla preistoria totalitaria del Mondo del Lavoro alienato. Insomma una favola per bambini, ma bambini del futuro….
IO PAPERINETTI Gli psicologi dell’infanzia s’inchinarono commossi davanti al primordiale cartoons (così li chiamavano); robot psicologi e cantastelle confermarono l’esperimento tecnomagico affettivo, il viaggio azzurro di Alice e la macchina rosa di Asimov si rivelavano già dimostrati da un Papero virtuale, secoli e secoli fa…Fu l’idolo nell’era atomica per generazioni e generazioni di bambini ed adolescenti ribelli: Donald Duck o Paperino, nemico acerrimo del demone Lavoro, calciatore dell’Ozio e della Corsa Onirica, nonché inventore dei materassi permaflex a sogni integrati e dell’astroamaca per dormire in sintonia con le 4 stagioni del Pianeta Terra. Quel Papero-genio diffuse il giovane Sole del Futuro attraverso una sorta di giocattoli a fumetti o disegni animati quasi clandestini, apparentemente innocui, roba per ragazzi.., gli Adulti ultrapelosi lo prendevano in giro , invece…angelicamente programmati dall’Hacker di 7 anni marziani Walt Disney, fondatore delle attuali Play-Station-City… Paperopoli e Topolinia. Paperino… passeggiava come superspia con Peter Pan e il Monello e tutti i bambini visionari di tutti i tempi. Donald Duck – alias Paperino – fu il folletto più divertente per tutti i computer del Mondo stanco e malato ridotti a servitù dalle forze delle Scimmie che avevano sostituito gli uomini nel bruttissimo XX/XXI secolo Orchi e Arpie di ferro che oggi condanniamo all’unanimità (compresa l’ONSU, l’antica ONU): avevano chiuso per 100 +100 anni interi tutta la Fantasia in una lampada di Aladino modificata. Si erano mangiati tutti i fiori e i sogni e i desideri e obbligavano tutti i bambini del mondo a lavorare per alimentare la catena meccanica perpetua. Proibito era guardare verso il cielo e vedere i cristalli luminosi splendenti la notte.Come detto, fu un certo Asimov, il primo dei cantastelle a immaginare parallelamente un mondo del Lavoro futuro pilotato da Robot e Macchine ma con il Cuore per liberare la Razza Umana dal sortilegio delle lacrime e le cicatrici di sudore perenni. Poi, altrove, una fanciulla considerata immaginaria e una strega giovane come Grethel , cominciò a raccontare danzando senza parole di un’altra Informagica , senza saperlo formula viva per la nostra Corsa Onirica! Hansel, Robbie robottino, Harry P. e ET la scoprirono ma non capivano come farla emofunzionare.Ma fu Paperino – alias Donald Duck -che oggi chiamiamo Paperinetti! con la sua forza onirica che oggi chiamiamo Paperina – la sua bambina innamorata che innestò nei cuori degli automi umani la mutazione incantata. Ad un certo punto, ad una certa piuma… persino Rockerduck e Capitan Uncino, i Salvadanai delle Arpie e degli Orchi si vergognarono delle loro complicità con quei Gorillacci industriali: la meditazione e l’amore di Donald Duck per Paperina … era invece rivoluzionario!Ora, finalmente tutto il Sistema Solare (compresa l’Organizzazione delle Nazioni Solari Unite…) potrà godere i pochi minuti di filmato che la Storia,i ci ha permesso fortunatamente di ritrovare (uno stranissimo chip film reperto che va anche alla rovescia). You love you Paperino!
INFO
6 GIUGNO SARNO (Salerno)
Presentazione del libro di fiabe “Racconti di stelle alla luna”
http://allevents.in/events/racconti-di-stelle-alla-luna/1544983182404936#5 LUGLIO POZZUOLI (NAPOLI)
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/06/17/news/a_pozzuoli_la_mostra_dialoghi_culture_a_confronto_-117089810/
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Futurismo per la nuova umanità live set per Autori a Corte 2015, Ferrara
Estense com
Una piccola maratona di letture
mercoledì 8 luglio per la rassegna Autori a Corte 2015 svoltasi
all’interno di un Giardino delle Duchesse quasi stracolmo durante tutta
la serata.
L’attesa era tutta per Marcello Simoni,
“l’uomo da un milione di copie” così definito da Marco Zavagli,
moderatore dell’incontro e direttore di Estense.com. Salito sul palco
fra gli applausi Simoni ha snocciolato pillole di sapere per inaugurare
la lunga fila di presentazioni che lo porterà un po’ in ogni città
italiana con “L’abbazia dei cento delitti”(Newton Compton editore) sua
ultima fatica e libro già in vetta alle vendite a meno di una settimana
dalla sua uscita.
Per lui, a fine serata un’infinita fila
di lettori in procinto di ricevere la dedica con un Simoni sempre
gentilissimo e disponibilissimo con tutti.
La serata è iniziata alle 19,45 e inframmezzate dalle sempre gradite
degustazioni gratuite delle Ditte Panificio Dellepiane e Azienda
Vinicola Zanatta. Si sono alternati sul palco: Roberto Guerra con una performance futurista per la presentazione del suo volume
Futurismo per la nuova umanità (Armando Editore). Guerra, dopo anni di
polemiche a tutto tondo ha trovato la sua riappacificazione con la città
ricevendo i complimenti anche del sindaco Tiziano Tagliani presente
alla serata.
........
Lo spazio outsider è stata una vera rivelazione per il pubblico
ferarrese, la presentazione de Il sangue dei Sibillini (Capponi Editore)
di Francesco Eleuteri ha portato alla ribalta un autore istrionico e
capace che ha ammaliato la vasta platea con un fiume di parole.
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domenica 10 maggio 2015
Zoltan Istvan interview: Transhumanist Party
hPlus magazine Usa
Meteoweb
The Transhumanist Party: intervista a Zoltan Istvan, candidato presidenziale Usa 2016: Per un partito della scienza? a cura /intervista di Roberto Guerra (inglese e italiano, traduzione di R.G.)
1 maggio 2015 11:53 - Redazione MeteoWeb
*(Wikipedia) … Zoltan Istvan è uno
scrittore americano, futurista, e filosofo transumanista, ha collaborato
e scrive per Psychology Today [4] “Transhumanist Futuro, National
Geographic The Huffington Post.Egli è l’autore di The Transhumanist
Wager, E’ candidato come Indipendente e con il neonato Partito
Transhumanist alle presidenziali degli Stati Uniti, 2016
D- Zoltan, Transhumanist Party, un partito di / dalla scienza?
R -Il Partito transumanista è un’organizzazione politica che mira a mettere, innestare, programmare la tecnologia, la salute, e la scienza in prima linea nella politica degli Stati Uniti. Siamo il primo partito politico di matrice strettamente scientifica, “vera scienza”, negli Stati Uniti.
R -Il Partito transumanista è un’organizzazione politica che mira a mettere, innestare, programmare la tecnologia, la salute, e la scienza in prima linea nella politica degli Stati Uniti. Siamo il primo partito politico di matrice strettamente scientifica, “vera scienza”, negli Stati Uniti.
D- Zoltan, la conoscenza è il cibo mentale … per il nuovo uomo degli anni 2000?
R- Il nuovo modo essenziale per gli esseri umani di andare avanti e progredire è per via cyborgism, dove si integrano creativamente parti della macchina con il corpo umano. Tale fusione.. . potrebbe includere cuori robotici, arti artificiali e cuffie per leggere la mente. Queste sono le nuove tecnologie che andranno a caratterizzare l’uomo moderno che si muove in avanti, nel/dal futuro.
D- Zoltan, Stati Uniti del mondo, progetto o utopia?
R- L’obiettivo del partito Transhumanist e il mio obiettivo personale è quello di creare un mondo con una mente-coscienza transumanista Vogliamo che tutti abbraccino il transumanesimo. Vogliamo che tutti vogliano liberamente migliorare se stessi con la tecnologia. Questo può sembrare che ci stiamo battendo per un’utopia, e in effetti, è vero. Noi “siamo” l’utopia del(dal presente. Vogliamo creare un mondo perfetto.
R- L’obiettivo del partito Transhumanist e il mio obiettivo personale è quello di creare un mondo con una mente-coscienza transumanista Vogliamo che tutti abbraccino il transumanesimo. Vogliamo che tutti vogliano liberamente migliorare se stessi con la tecnologia. Questo può sembrare che ci stiamo battendo per un’utopia, e in effetti, è vero. Noi “siamo” l’utopia del(dal presente. Vogliamo creare un mondo perfetto.
D- Zoltan, Più nello specifico e pragrmaticamente: quali le politiche in programma del nuovo Partito Transhumanist?
R – Oltre a sostenere i valori americani, la prosperità e la sicurezza, le tre cose principali che vorrei fare se diventerò presidente… sono:
1) Cercare di fare tutto il possibile per fare in modo che scienziati e tecnologi creativi americani dispongano di risorse per superare la morte umana e l’invecchiamento entro 15-20 anni – un obiettivo che con un numero crescente di scienziati leader e nelle stanze dei bottoni credo sia raggiungibile.
2) Creare una mentalità culturale in America, per promuovere la produzione di tecnologia radicale e la scienza : è nel migliore interesse della nostra nazione e specie.
3) Creazione di garanzie e programmi che proteggano le persone contro la tecnologia abusiva e altri pericoli planetari possibili che potremmo affrontare durante la transizione verso l’era transumanista americana, nazionali e globali.
R – Oltre a sostenere i valori americani, la prosperità e la sicurezza, le tre cose principali che vorrei fare se diventerò presidente… sono:
1) Cercare di fare tutto il possibile per fare in modo che scienziati e tecnologi creativi americani dispongano di risorse per superare la morte umana e l’invecchiamento entro 15-20 anni – un obiettivo che con un numero crescente di scienziati leader e nelle stanze dei bottoni credo sia raggiungibile.
2) Creare una mentalità culturale in America, per promuovere la produzione di tecnologia radicale e la scienza : è nel migliore interesse della nostra nazione e specie.
3) Creazione di garanzie e programmi che proteggano le persone contro la tecnologia abusiva e altri pericoli planetari possibili che potremmo affrontare durante la transizione verso l’era transumanista americana, nazionali e globali.
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Marinetti e il Futurismo? Cuore+cervello+libertà
FERRARA ITALIA, 25 gennaio 2015
di R. Dalbuoni
intervista a Roberto Guerra
“Il nuovo futurismo ha cuore, cervello e libertà”
Roberto Guerra, poeta futurista, futurologo e blogger, attivo tra Ferrara e l’Italia dagli anni Ottanta, è curatore, assieme a Antonio Saccoccio, di “Marinetti 70. Sintesi della critica futurista” (Armando, Roma, 2015), un testo che a settant’anni dalla morte di Marinetti, ma a un secolo di distanza dalla nascita del futurismo, ripensa alla figura chiave del movimento attraverso una raccolta di saggi e approfondimenti curati, appunto, da Guerra e Saccoccio.
I futuristi precursori e innovatori, cibernauti ante litteram e promotori di un nuovo gusto estetico, ma anche di un nuovo umanesimo fiducioso della creatività dell’uomo in tutti i suoi campi, dalla macchina alla pubblicità, come sono interpretati oggi nel 2015?
“Marinetti 70″ sintetizza l’attuale livello critico e operativo. Analisi eclettiche tra i bordi della storia dell’arte e del nuovo futurismo operativo: da un lato il paradigma strettamente estetico o estetico sociale, come gli interventi di Di Genova, Duranti, Prampolini, Ceccagnoli, Antonucci, la Barbi Marinetti, oppure Crispolti, Tallarico, Valesio, Conte, Bruni, dall’altro paradigmi dopo la scienza e internet. In ogni caso come fare anima o ‘brain’ nel mondo computer, registro di sistema condiviso, più o meno, da tutti gli autori.
Il futur-ibile di Marinetti potrebbe coincidere con il nostro virtuale? Intendendo virtuale come qualcosa che nasce dalla virtus e che qui ha la forza per diventare qualcosa…
I contributi dei vari Berghaus, Cigliana, Hajek, Carpi, Campa, Saccoccio in particolare per il focus italiano, rispondono verosimilmente. Noi futuristi o futuribili oggi parliamo di immaginario tecnologico, sistema operativo al passo con il divenire della conoscenza, forza di scienza controintuitiva rispetto all’infame buon senso ancora dominante, infatti il mondo è in crisi, per radicali cambiamenti sociali. Oltre lo shock del futuro o il complesso di Frankenstein, per dirla con Toffler e Asimov, se si vuole un umanesimo, anche post, estetico-scientifico del ventunesimo secolo.
Superando i travisamenti che ci sono stati della filosofia futurista che, in maniera riduttiva, hanno spesso equiparato i futuristi alla macchina, come possiamo spiegare la ‘sensibilità’ futurista verso un futuro desiderabile?
La macchina e i computer sono nuovi simboli della rivoluzione scientifica, industriale, informatica. Nell’Ottocento emersero Liberalismo, Socialismo e Positivismo, i primi due, storicamente dominanti, non funzionano più. Noi ripartiamo dal Positivismo ovviamente dopo l’evoluzione umanista della scienza contemporanea, da Einstein e Russell a Popper e Kurzweil. Oltre l’ideologismo storico, sottolinea con volontà di bellezza Giordano Bruno Guerri (altro celebre autore nel volume), con cuore-cervello-libertà… il sottoscritto.
Sappiamo che la pubblicità è legata ai futuristi. Lasciando da parte il marketing, com’è cambiato il messaggio pubblicitario che da espresssione di un movimento culturale, artistico e filosofico si è fatto, in certi casi, più ‘sensoriale’ ed ‘evocativo’? Penso alle pubblicità mute delle auto o dei profumi dove nessuna voce ci sta spiegando il prodotto, ma noi vediamo immagini o sentiamo una musica e immaginiamo.
Nella grande retrospettiva al Guggenheim di New Work del 2014, Vivien Greene ha descritto Marinetti come precursore di Andy Warhol: nel libro con riferimento a McLuhan, Gino Agnese suggerisce certa decifrazione. Il cosiddetto marketing e i file mitici sensuali sono sempre esistiti, dai segnali di fumo e la parola come medium ai satelliti e il wireless. La pubblicità oggi è arte elettronica. Oggi ne siamo vagamente consapevoli. L’uomo è animale economico, meglio tecnoeconomico, ma per fortuna sempre desiderante.
Roberto Guerra ha pubblicato raccolte poetiche, fantascienza e diversi saggi futuribili. Tra essi segnaliamo: Il futuro del villaggio. Ferrara città d’arte del 2000 (Liberty House, Ferrara,1991), Futurismo per la nuova umanità… Armando, Roma, 2012). Collabora con riviste (MeteoWeb.eu) e case editrici (La Carmelina). Cura il Laboratorio Letteratura Futurista per l’AIT (Associszione Italiana Transumanisti, Milano).
http://www.ferraraitalia.it/lintervista-roberto-guerra-il-nuovo-futurismo-ha-cuore-cervello-e-liberta-32460.html
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FUTURISMO,
MARINETTI,
Roby Guerra
Laura Biagiotti, Moda e Futurismo, intervista a Roberto Guerra
DARING TO DO
*a c. di L. Siniscalco e V. Iannuzzo
Moda futurista, un ritorno all’avanguardia
L’anno 2014 ha visto un grande ritorno alla ribalta internazionale del futurismo con la famosa retrospettiva al Guggenheim di New York, a cura di Vivien Greene. In Italia, invece, è forse nella moda che il futurismo è tornato principalmente in auge, con una firma d’eccezione: Laura Biagiotti (come arcinoto casa di moda di Roma Capitale e fiore all’occhiello del Made in Italy) ha recentemente presentato e dedicato all’avaguardia futurista a Milano la sua ultima collezione targata SS 2015; dedicata in particolare a Giacomo Balla, a un secolo esatto dalla pubblicazione del suo manifesto sulla Moda. La celebre stilista è da sempre ammiratrice del futurismo, custodisce persino un centinaio di opere dello stesso Balla e già nel 1986, al Museo Puskin di Mosca, nell’ex Urss, presentò una sua collezione ispirata alla moda futurista.
Abbiamo interpellato il futurista Roberto Guerra, figura di punta del nuovo futurismo italiano insieme ad Antonio Saccoccio, Vitaldo Conte, Graziano Cecchini e il Gruppo Netfuturismo, che ha proprio Roma come nuova capitale artistica, per saperne di più. Lo stesso Netfuturismo si è già segnalato (come si leggerà) nella sua revisione digitale del futurismo storico anche e proprio per la nuova moda futurista.
Roberto Guerra, anche Laura Biagiotti è futurista?
Nel preambolo hai già citato tu l’influenza esplicita del futurismo sulla grande stilista Made In Italy. Come io stesso e altri netfuturisti abbiamo scritto in diversi libri, il futurismo fu un’arte anche eminentemente di massa e pubblicitaria ante litteram. La stessa Vivien Greene ha definito Marinetti un precursore di Andy Warhol. Così il cerchio si chiude
Più nello specifico, quali futuristi lanciarono l’arte come Moda?
Oltre a Balla e ai suoi gilet, già persino iperrealisti, gli stessi Depero, Prampolini, Delaunay, Thayaht: in particolare, dopo il mitico manifesto Il Vestito Antineutrale (1914), sempre di Balla (tanto per ricordare anche il centenario della prima guerra mondiale), nel cosiddetto secondo futurismo l’attenzione al valore innovativo della Moda e della nuova cultura di massa, all’epoca nascente, dopo la Radio e la Pubblicità, fu costante. E Laura Biagiotti, oggi, reinventa con grande link mediatico la memoria stessa futurista, il futurismo non solo come avanguardia tutt’oggi propulsiva, ma – per dirla con lo stesso McLuhan – avanguardia di massa, di cui la Moda assurge a linguaggio peculiare. Per la cronaca, proprio il collega Saccoccio, fondatore del Netfuturismo, in tempi recenti ha promosso nell’avanguardia pura gadget d’arte/moda significativi, con il marchio SIVOGA!
http://www.daringtodo.com/lang/it/2015/04/13/moda-futurista-un-ritorno-allavanguardia-lintervista-roberto-guerra/
.
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domenica 15 marzo 2015
Marinetti 70 Recensione Presentazione
da METEOWEB
Presentato a Roma il libro “Marinetti 70. Sintesi della Critica Futurista”
METEOWEB.EU
Presentato a Roma il libro “Marinetti 70. Sintesi della Critica Futurista”
martedì 10 febbraio 2015, 17:15 di
Redazione MeteoWeb
Domenica 8 febbraio 2015, presentato presso la Galleria Edieuropa QUI
arte contemporanea (Roma, Piazza Cenci 56), il libro “Marinetti 70.
Sintesi della Critica Futurista”, a cura di Antonio Saccoccio e Roberto
Guerra (Armando Editore). La revisione più recente sul fondatore del
Futurismo, oggi riletto come autentico precursore dell’era informatica,
dei tempi postmoderni e della Internet Revolution. Per l’occasione sono
intervenuti : Giovanni Antonucci, Francesca Barbi Marinetti, Giancarlo
Carpi, Simona Cigliana, Vitaldo Conte, Massimo Prampolini, Antonio
Saccoccio, Luigi Tallarico. A settant’anni dalla morte, il fondatore del
futurismo Filippo Tommaso Marinetti continua a essere una delle figure
più discusse e controverse della cultura italiana. In questa
pubblicazione alcuni tra i maggiori studiosi viventi dell’artista
esplorano aspetti fondamentali della sua opera: il culto della
modernità, le ricerche poetiche e parolibere, i rapporti con la politica
(nazionalismo, socialismo, anarchismo, fascismo), l’influenza sulle
avanguardie europee, l’attualità delle sue intuizioni nel XXI secolo. Il
volume, a cura di Antonio Saccoccio e Roberto Guerra, contiene
contributi (oltre agli stessi curatori) di Enrico Crispolti, Paolo
Valesio, Simona Cigliana, Günter Berghaus, Gino Agnese, Giordano Bruno
Guerri, Giorgio Di Genova, Riccardo Campa, Pierfranco Bruni, Vitaldo
Conte, Massimo Prampolini, Patrizio Ceccagnoli, Giancarlo Carpi, Luigi
Tallarico, Miroslava Hajek, Giovanni Antonucci, Massimo Duranti,
Francesca Barbi Marinetti.
Antonio Saccoccio
è studioso delle avanguardie e del futurismo, collabora con
l’Università Tor Vergata di Roma, già curatore del convegno Eredità e
Attualità del Futurismo (Roma, 2013) e coautore di Manifesti
Net.futuristi (Avanguardia 21, 2012.) Roberto Guerra è
poeta e attivista futurista, già autore di Futurismo per la Nuova
Umanità (Armando editore, 2012) e Futurismo e Transumanesimo, la poetica
di Internet (La Carmelina, 2014). E cosi i curatori e Vitaldo Conte
(tra gli autori e relatori) rileggono il futurismo contemporaneo, in
chiave, oggi, non più “vitalistica”, ma umanistico-scientifica, al
passo -auspicato- con la nascente società della conoscenza e della
rivoluzione digitale post Internet.
Guerra, in un’intervista rilasciata a
Ferrara Italia, ha dichiarato che ” Marinetti 70′ sintetizza l’attuale
livello critico e operativo. Analisi eclettiche tra i bordi della storia
dell’arte e del nuovo futurismo operativo: da un lato il paradigma
strettamente estetico o estetico sociale, come gli interventi di Di
Genova, Duranti, Prampolini, Ceccagnoli, Antonucci, la Barbi Marinetti,
oppure Crispolti, Tallarico, Valesio, Conte, Bruni, dall’altro paradigmi
dopo la scienza e internet. In ogni caso come fare anima o ‘brain’ nel
mondo computer, registro di sistema condiviso, più o meno, da tutti gli
autori.” Saccoccio, ad un’intervista di Asino Rosso, ha dichiarato che
“l’idea di base del Futurismo fondato da Marinetti è un’idea
intramontabile, è la sfida nei confronti di chi non si accorge che la
realtà si trasforma e va continuamente reinterpretata, è la sfida per
una costante evoluzione. I futuristi, un secolo fa, ebbero il compito di
testimoniare la trasformazione della sensibilità umana per mezzo delle
grandi innovazioni tecnologiche (telegrafo, telefono, cinema,
automobile, treno, aereo). Il Net.Futurismo, oggi, deve essere
interprete dello straordinario rinnovamento della nostra sensibilità,
avvenuto in seguito alla rivoluzione neo-tecnologica. E la “rete” (net) è
assunta come paradigma in grado di riassumere la sensibilità
contemporanea. ”
Vitaldo Conte ha detto “Marinetti
70, con il suo variegato panorama di interventi, risulta un
qualificante “mettere in circuito” focalizzazioni storiche insieme a
ipotesi e proposte. Queste ultime vertono sulla presenza del futurismo
marinettiano nel corpo dell’attualità, sia come pensiero e sia come
creazione a tutto campo, confrontandosi con le seduzioni di ogni
possibile avanguardia di arte-vita...METEOWEB.EU
Futurismo e Transumanesimo, recensione (Meteo Web)
da METEOWEB
Il fenomeno transumanista
martedì 9 settembre 2014, 19:48 di
Redazione MeteoWeb
Un eBook recente, “Futurismo e Transumanesimo. La Poetica di Internet”
(La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma, 2014) fa il punto sul
controverso movimento culturale d’ispirazione scientifica che da tempo
segnala una nuova fiducia verso la scienza e tecnologia come risposta
alla crisi contemporanea. Il poeta saggista Roberto Guerra
(anche transumanista) l’autore. Il movimento nato in Usa verso il
duemila, diffuso anche in Italia con le associazioni culturali AIT e
Network Transumanisti, da un lato appare favorevole alla libera ricerca
scientifica anche radicale, longevità estrema e potenziamenti
tecnologici (innesti cyborg, medicina d’avanguardia e crionica inclusi) e
alle nuove tecnologie per il cambiamento sociale, dall’altro – da cui
molte polemiche- appare radicalmente critico verso certo ambientalismo
culturale – da esso definito neoluddista – oggi prevalente almeno in
Italia e Europa.
Note negli anni scorsi le polemiche con il celebre storico Fukujama che definì il movimento “L’idea più pericolosa al mondo”, forti le critiche bioetiche degli stessi Giuliano Ferrara e Marcello Veneziani,
dall’ambiente cattolico e “conservatore”. Guerra chiarisce un poco le
questioni. Il transumanesimo o semplicemente postumanesimo o nuova
futurologia scientifica, è nato in ambito praticamente
accademico e coinvolge soprattutto ricercatori in molti laboratori
ufficiali (Il biochimico inglese Aubrey de Grey) o figure ineccepibili come Ray Kurzweil che collabora con Nasa e Google, lo stesso Larry Page… anche Marvin Minsky,
storico padre dell’Intelligenza Artificiale. Pare sconfinare con la
fantascienza perchè supportato da celebri scrittori come gli stessi Bruce Sterling, Robert Sawyer e Dan Brown (!).
Guerra chiarisce un poco le questioni evidenziando certo substrato del
movimento, sia con riferimenti a certa psicanalisi culturale e appunto
futurologia (lo stesso Asimov), sia l’attuale pubblicistica italiana,
segnalata proprio in questo 2014 anche da media di forte audience quali Focus, Espresso, Panorama (nel 2010 a Milano anche un convegno internazionale transumanista).
Negli ultimi tempi si segnalano i libri di Riccardo Campa, sociologo della scienza a Carcovia, “Mutare o Perire” (Sestante edizioni) e “La specie artificiale” (Deleyva); Giuseppe Vatinno, “Il Transumanesimo.., (Armando editore), fisico e già parlamentare, Roberto Manzocco, “Essere Umani 2.0” (Springer), non ultimo- almeno lateralmente- il recente IIF
(Italian Institute for the future di Roberto Paura, Napoli). Nuove
direzioni che dimostrano, almeno secondo Guerra, il postumanesimo al
passo con certa stessa ecologia ma scientifica, certaeredità attuale del famoso Club di Roma di Aurelio Peccei , di pionieri italiani quali Silvio Ceccato e Roberto Vacca, più in generale con l’Umanesimo ma scientifico contemporaneo, prossimo alla società aperta e della conoscenza promossa dallo stesso Popper.
Info: Transumanesimo in Italia wikipedia
(Photo da Transvision 2010, Milano, convegno internazionale transumanista)*
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