domenica 26 gennaio 2014
venerdì 27 dicembre 2013
2014 Il Manifesto del Futurismo download/MANIFEST 2.0 des FUTURISMUS 2014 download HEUTE
Ecco il manifesto 2.0 del futurismo contemporaneo, nei tempi nuovi postumani e transumanisti come forse lo scriverebbe Marinetti, oggi, dopo un lungo sonno crionico, al risveglio… un remix, download del celebre Manifesto de 1909. Un gioco naturalmente, o No?
di Roby Guerra (curatore Laboratorio Letteratura Futurista, AIT), autore di “Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti …” per Armando Editore (Roma, 2012)
- Noi vogliamo cantare l’amor del futuro, la mai abitudine all’energia e alla libertà.
- Il coraggio, l’audacia, la ribellione, sono elementi essenziali della nostra poesia e della nostra scienza.
- La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento creatore, l’insonnia visionaria, il passo di corsa e danza, il salto immortale, la parola- pensiero-azione!
- Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un’astronave in volo col suo metallo adorno di grandi neuroni simili a serpenti dall’alito esplosivo… un’ astronave ruggente, che sembra correre sulle comete, è più bella della Divina Commedia di Dante e Benigni.
- Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita e della Via Lattea.
- Bisogna che il poeta e lo scienziato si prodighino con ardore, conoscenza e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali e dal futuro.
- Non v’è più bellezza se non nella verità. Nessuna opera che non abbia un carattere rivoluzionario può essere un capolavoro. La poesia e la scienza devono essere concepite come un meraviglioso assalto contro le forze ignote, per ridurle a sognare davanti all’uomo.
- Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!… Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nella Relatività di Einstein, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità liberatrice, Internet. Noi siamo la Rete!
- Noi vogliamo glorificare la Terra – sola igiene del mondo – il Futuro , il patriottismo terrestre, il gesto distruttore/costruttore dei libertari, le belle idee per cui si vive e l’opera d’arte della donna.10. Noi vogliamo liberare i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il conformismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal sogno, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne e postumane; canteremo il vibrante fervore non stop dei robot e del web, incendiati da erotiche lune elettriche; le stazioni spaziali sazie, divoratrici di meteore d’oro che brillano ; le officine digitali appese alle nuvole senza fili e smog ; gli Avatar simili a ginnasti giganti che scavalcano gli oceani, balenanti al sole con un luccichio di sinapsi in libertà ; gli hackers antigravità avventurosi che fiutano l’orizzonte, le macchine immateriali dall’ampio petto ad alta velocità , che scalpitano/danzano sulle rotaie di elettroni, come invisibili Ippogrifi d’acciaio imbrigliati di nanotubi, e il volo galattico degli Shuttles senzienti , il cui cuore di silicio batte nel vento spaziale come una Stella innamorata e applaude come una (post) umanità entusiasta.
È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di libertà travolgente e incendiaria col quale rifondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di politicanti, pennivendoli, usurai e zombi. Già per un altro secolo… l’Italia è stata un mercato di maiali ignoranti democratici, fascisti e comunisti. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli cimiteri che la coprono tutta di lacrime. Noi sconfiggeremo la Morte!
*from KlausPeterSchneegass
carissimi amici netfuturisti intercontemporanei avanguardisti21,
ormai stiamo sull'estremo promontorio posteriore dell‘anno verdiwagneriano MMXIII in pieno tardotonno posto postautunnale nebuloso della mente: corpore insano in mens insana!
Ed eccoci prestissimo entrati nell‘anno nuovo DADAfuturista MMXIV, che sta subito volando verso le creature creAttive noi tutti quanti omuncoli alati volanti invitandoci a ripensare le antiPresentAzioni di anti-collage decollanti perferenzAnti perforAnti sConcerTanti enArmonici aTonali paroliberaMente tritaModaioli. Adunque ci spetterà la grandiosissima avventura interdisciplinAria della ninna nanna dell'arte con la “a“ nana e la “r“ megalòmanEroica: e questa sorta di audicissima ricostruzione interFuturista dell‘universo DADAnostro sarà interaMente intervenzione intervenuta invenzione noStrana:
E finalMente ci spetterà il fine finale dell‘imboscata DADAfuturista anno creAttivo MMXIV!
E … eccola qua, la traduzione tedescoRana del “Manifesto 2.0 download Futurismo 2014 contemporaneo“ di Roby!!!
--- Nero secundus dixit ---
“MANIFEST 2.0 des FUTURISMUS 2014 download HEUTE“ (Roby Guerra – Nero Nevini)
1.) Wir wollen die Liebe zur Zukunft, zur freien Energie und zur universellen Freiheit besingen.
2.) Mut, Kühnheit, und Rebellion sind wesentliche Bestandteile unserer Poesie und Wissenschaft.
3.) Die Weltliteratur hat bis HEUTE die nachdenkliche Unbeweglichkeit, die Ekstase und den Schlaf gepriesen. Wir hingegen wollen die schöpferische Bewegung, die visionäre Schlaflosigkeit, den Sturmschritt und den Tanz, den unsterblichen Sprung des “Salto immortale“, das Heldenwort, den genialen Gedanken und die demonstrative Aktion der propagandistischen Tat lobpreisen.
4.) Wir behaupten, dass die Herrlichkeit der Welt durch eine neue Schönheit bereichert worden ist: die Schönheit der Geschwindigkeit. Ein im Sternenflug befindliches Raumschiff mit seinem von großen Neuronen geschmückten Metall, welche wiederum eine starke Ähnlichkeit mit diversem Schlangengetier explosivsten Atems aufweisen dürften, ein in seiner Lichtgeschwindigkeit brüllendes Raumschiff, das die Kometen rasend hinter sich liegen lässt, ist weitaus schöner als die Neunte Symphonie von Beethoven!
5.) Wir wollen den Menschen lobpreisen, der das Steuerrad in der Hand hält, dessen ideale Achse die Erde geometrisch präzise durchschneidet – und der bis zur äußersten Beschleunigung mit hyperdynamischem Schwung in der Umlaufbahn seines Orbits im nassforsch-kühnen Wettlauf durch die Milchstraße rast.
6.) Es wird notwendig sein, dass der Dichter und der Wissenschaftler sich in gelehriger Glut, eifriger Kenntnisnahme und großzügiger Freigebigkeit aufopfern, um so die begeisterungstrunkene Inbrunst für die Urgewalten der Zukunft bis ins Unermessliche zu steigern.
7.) Es gibt keine größere Schönheit als diejenige, die die Wahrheit beinhaltet. Kein schöpferisches Werk, das nicht von revolutionärem Charakter sei, kann ein Meisterwerk darstellen. Poesie und Wissenschaft müssen wie ein einziger Sturmangriff gegen die unbekannten dunklen Kräfte konzepiert werden. Nur mittels dieser anti-obskurantistischen Vorgehensweise werden die unbewussten Träume des Menschen zur vollen Erfüllung gelangen!
8.) Wir stehen auf dem höchsten Vorgebirge der Jahrhunderte – ja, wir stehen gar auf dem HÖCHSTEN VORGEBIRGE DER JAHRTAUSENDE! … Warum sollten wir uns jetzt ängstlich umschauen, wenn wir heute noch die geheimnisvollen Türen des Unmöglichen einrennen wollen? ZEIT UND RAUM SIND GESTERN GESTORBEN. Und schon leben wir in der RELATIVITÄT eines Einstein, denn wir haben bereits die befreiende EWIGE GESCHWINDIGKEIT geschaffen: Wir sind das INTERNET!
9.) Wir wollen die Erde verherrlichen, die uns die einzige Hygiene der Welt bereitet, den terrestrischen Patriotismus der Erdenbürgerinnen und -bürger, die schöpferische Zerstörungstat der Anarchistinnen und Anarchisten, die schönen Ideen, für die man lebt – sowie die Frau als Kunstwerk.
10.) Wir wollen die Welt von den Museen, den Bibliotheken und den Akademien jeglicher Unart befreien sowie gleichzeitig gegen moralistische Heuchelei, konformistische Trittbrettfahrermentalität, jedwede opportunistische Feigheit und billig-utilitaristisches Mitläufertum kämpfen.
11.) Wir werden die großen Menschenansammlungen besingen, die durch den Traum, durch die Volksbelustigung, durch die Spaßgesellschaft und durch den Aufruhr bis aufs Äußerste fieberhaft erregt aufgewiegelt werden: Wir werden die vielfarbige Polyphonie der permanenten Revolutionen in den modernen Hauptstädten und posthumanistischen Metropolen besingen; wir werden die vibrierende Non-Stop-Inbrunst des weltweiten INTERNET und der Roboter, die von elektrifizierten erotischen Monden aufgereizt sind, besingen; wir werden die satten Raumstationen, die heißhungrige Verschlinger strahlend goldener Meteore sind, besingen; wir werden die digitalen Denkfabriken, die im Stratosphären-Smog an den Wolken hängen, besingen; wir werden die Avatare, die gigantischen Gymnasten gleich über die Ozeane ziehen und an der Sonne in freischwebenden Synapsen glitzernd aufblitzen, besingen; wir werden die Computer-Hackers, die mit drahtloser Antigravitation unendliche Horizonte hinter dem Horizont wittern, besingen; wir werden die weitbrüstigen materielosen Hochgeschwindigkeitsmaschinen, die wie unsichtbare mit Nanoröhren aufgezäumte stählerne Hippogryphen auf den Elektronenschienen stampfend tanzen, besingen; wir werden den galaktischen Expressflug der mitfühlend empfindenden Shuttles, deren Silikonherzen wie verliebte Sterne im Sonnenwind erregt schlagen und einer posthumanistischen Restmenschheit begeistert Beifall zollen, besingen.
Von Italien aus schleudern wir dieses unsere Manifest der umwälzenden und umstürzlerisch aufreizenden universellen Freiheit der Welt entgegen. Hiermit proklamieren wir HEUTE den FUTURISMUS 2.0 DOWNLOAD 2014, weil wir dieses unsere Land von seinem stinkenden Wundbrand an politikasternden Politikdarstellerinnen und -darstellern, pedantischen Federfuchsern, zinslüsternen Wucherern und Amok laufenden Zombies BEFREIEN wollen.
Bereits während des Zeitraums eines geschlagenen vollen Jahrhunderts ist Italien ein fruchtloser Marktplatz sich dort tummelnder demokratischer, faschistischer und kommunistischer Ignoranten gewesen: Wir wollen Italien – und auch Europa! – endlich von den unzähligen Friedhöfen befreien, die ganze Länder und Kontinente mit tragisch vergossenen Tränen bedecken.
WIR WERDEN DEN TOD BESIEGEN!
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Futurismo, avanguardia italiana dell'anno 2013
2013? quale la vera news per l’arte e la cultura italiana? Certamente lasciate perdere i principali old media o le principali riviste patinate o paralternative più note d’arte…. Per captare flagranti e sublimi eccezioni nella crisi dell’arte italiana, oltre l’abusata società liquida e le abusate litanie di certa casta culturale, sempre filo assistenzialista e incapace di fare “change”, di cambiare lo stato delle cose con autonomia e libertà, trovando sponsor (come si fa all’estero) o con azioni da hackers quasi ma legalissime, al passo con le enormi potenzialità del web, appunto, dalla Rete la vera sorgente d’informazione doc, al massimo i channel official qualche segnalazione (pur già significativa).
Ma, sia on che off topic, il rank o trend almeno in controluce rivelatore, viene dagli Usa: dove il FUTURISMO spopola come non mai in quel del Museo Guggenheim, per la prima volta articolato e promosso almeno nella sua dimensione storica originaria, fino al 1944, con la scomparsa di Marinetti.
E il Futurismo post 1944 (neo) la vera News 2013 per l’arte e la cultura italiana! Il 2013 ha consacrato, piaccia o meno a storici, giornalisti, addetti alla cultura attardati, ignoranti 1.0 se non in malafede, anche certa stessa obsoleta prossimità futurista, il ritorno del Futurismo in Italia senza se e senza ma! Divenire già in atto fin dal centenario fatidico del 2009…
Solo alcuni fatti molto rilevanti del 2013, il resto basta fare un giro nel web… Molto rilevanti anche almeno microstoricamente perché hanno già consegnato all’archeologia della criptica d’arte… certe X che finora avevano sempre penalizzato il fu e oggi rinascente Movimento Futurista storico, oggi, ovviamente, dopo 100 e futur anni, 2.0 e aggiornato, dall’era industriale all’era di Internet.
Il futurismo di destra? Balle in gran parte anche storicamente, ora nel febbraio e nel giugno 2013, due iniziative alla Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), terra natale di Antonio Gramsci lo confutano definitivamente, rilanciando l’essenza tecnoanarchica e progressista del Futurismo: chi scrive, in tal senso esplicito, ha presentato ”Futurismo per la nuova umanità, Dopo Marinetti ..”(Armando editore) la storia del futurismo post 1944, dimostrandone certa dis-continuità ben poco discutibile , se certa critica fosse “scientifica” anziché veteroestetologica, incapace di orizzonti e paradigmi on topic semplicemente alla luce solare degli anni duemila, della necessaria password arte-tecnologia, arte-scienza, come se il computermondo odierno fosse una mera decorazione manieristica. E successivamente, ancora più programmatico in chiave persino metapolitica, “Gramsci e il 2000…” (La Carmelina).
Il futurismo solo avanguardia e iconoclasta? Balle, anche storicamente in parte, ora non più: nell’aprile 2013 a Roma, in collaborazione con l’università.., il giovane leader del gruppo “nativo digitale” Netfuturismo per eccellenza, Antonio Saccoccio (Tor Vergata, Roma) ha curato con altri persino un convegno a Roma Capitale, Eredità e attualità del Futurismo, coinvolgendo oltre a tutti i neofuturisti oggi attivi, da Riccardo Campa a Vitaldo Conte, da Graziano Cecchini a Antonio Fiore Ufagrà e chi scrive, a certa stessa new wave elettro-digitale (Stefano Balice e altri), anche critici di fama accademica quali Luigi Tallarico, Massimo Duranti, Miroslava Hayek, Giancarlo Carpi e altri. Vale a dire, penetrazione ex novo solida e significativa del Futurismo. Non ultimo integrata la pubblicistica, sempre nel 2013, dopo lo stesso Manifesti Netfuturisti del 2011, con il volume “A che serve il denaro? Pound e Marinetti ……” scritto con A. Pantano.
Pubblicistica che sempre nel 2013 evidenziano lo stesso Riccardo Campa, transumanista e docente di sociologia della scienza a Cracovia in Polonia, con il suo “Trattato di Filosofia futurista” (Avanguardia 21, Roma, e pagine anche sul neo futurismo contemporaneo), opera che lo stesso Luciano De Maria attendeva da decenni… e il superdinamico e attivissimo Vitaldo Conte/VitalDix, con numerose azioni performative e – quest’anno, dopo (2011 e 2012) i vari “Pulsional Gender Art” e “Pulsional Trans Art” (Avanguardia 21 e Gepas edizoni) anche “Pulsional Ritual” (Gepas) con lo stesso filosofo Giovanni Sessa.
Ulteriormente, il 2013 segna il decollo della new wave più giovane, elettronica, rumorista e vaporizzatrice del MAV, tecnoanarchici futuristici, i vari Stefano Balice, Tommaso Busatto, Massimiliano Scordamaglia, Fabio Rosho, Laika FacSimile (Video) e altri e la MAV records: netproduzioni oltresonore e oltreartistiche 2.0 doc, giovani ex novo clono magari della/dalla grande elettronica sperimentale anni 70, Kraftwerk, Schulze, Tangerine Dream, lo stesso Lou Reed del leggendario Metal Machine Music (1975!), dall'avanguardia storica di Russolo e Pratella, futurando.. anche post Stockhausen e John Cage, eccetera.
Inoltre, da segnalare anche, con lo stesso Sessa (Scuola romana di Filosofia politica, area Univ. La Sapienza), protagonista con il poeta e filosofo Sandro Giovannini, anche la news urfuturistica collettiva (nell’ambito del progetto Nuova Oggettività) “Al di là della destra e della sinistra….”, ala per così dire romantronica e neotradizionale ma 2.0… del nuovo movimento futurista.
Infine, ma cronologia 2013 solo qua essenziale, minima, lo stesso Vitaldo Conte, anche poeta totale dagli anni 80, alla Spatola o Pignotti, in questi mesi sempre a Roma, come artista non a caso nella retrospettiva florilegio dedicata a un certo Enrico Crispolti, noto esperto “storico” del futurismo.
Ecco, Crispolti, come lo stesso Giordano Bruno Guerri e altri (gli stessi Renato Barilli e Vittorio Sgarbi) attenti anche – come veri scienziati dell’arte (e non da salotti alla Baumann) al divenire contemporaneo del futurismo ( doveroso segnalare anche sempre dagli Usa, l’intervista al neofuturista transumanista Stefano Vaj, pubblicata recentemente sul magazione di Humanity +,” hPlus”, sul futurismo –storico e contemporaneo- della volontà….. ).
Un futurismo libertario e rivoluzionario ancora troppo perturbante, come accennato, in Italia per certi addetti ai lavori, come direbbe Battiato, da pensionare o rottamare se proprio vogliono fare gli struzzi: figure mica banali, sia ben chiaro, ma eppur si muove…. Vale a dire gli stessi Salaris e Echaurren, regrediti o meglio cristallizzati ormai su revisionismi da collezionisti immensi ma parmanidei per intenderci… quasi traumatizzati dalla semplice Realtà di certa continuità del Futurismo del duemila (mica discutono comparativamente il valore estetico e sociale del nuovo futurismo, sarebbe dialettico e legittimo, né i neo futuristi rivendicano chissà quale superiorità concettuale, semplicemente, come esistono i neodarwinisti… esistono – e non potrebbe essere altrimenti dopo 100 anni – i neo futuristi!). Oppure, vano rimuoverlo, figure pur non banali ma anche manieristiche, come Sylos Labini, Francesca Barbi e altre più avvezze agli old media…., seminostalgiche almeno… idem fanno gli struzzi, per inerzie estinte ideologiche alla rovescia!!!
Ma come direbbero Marx e Rimbaud, la storia va avanti e il mondo è da cambiare, anche se sempra im-probabile nell’era del default… Replay docet: esistono i Neodarwinisti nell’anno 2013, esistono i Neo Futuristi!
Roby Guerra
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Futurismo contro Casa Pound
by ECCOLANOTIZIA QUOTIDIANA, ROMA
*FUTURISMO E CASAPOUND BINOMIO IMPOSSIBILE!
BY ESTROPICO BLOG
Di tanto in tanto ci riprovano, anche con iniziative non necessariamente banali, ma tempo di una presa di posizione ufficiale neofuturista rispetto a certi input provenienti dalla Destra più o meno estrema di Casa Pound. Purtoppo gli old media in particolare poi foraggiano vecchie e obsolete equazioni e già la farsa finiana di alcuni anni fa ha generato mistificazioni letteralmente orwelliane.
Più nello specifico: proprio recentemente a Trento, CP ha curato un omaggio a Depero, in tal caso oggettivamente decente e interessante…. e risaltato dagli old media…. A Roma e dintorni, se non erriamo è anche addirittura attivo un Circolo Futurista tutt’uno o quasi con CP. Questo andazzo deve finire:
se a suo tempo la questione fascismo e futurismo fu certamente molto più complessa della vulgata ben nota che ha ibernato i futuristi per poi mezzo secolo, questo non significa avallare una nuova destra futuristica negli anni duemila. Ma neppure per mera tattica, ora che il neofuturismo contemporaneo opta – punto di non ritorno in ottiche dichiaratamente neoprogressiste, libertarie, tecnoanarchiche se non anche come dis-continuità culturale della sinistra storica, pur non ideologica e aperta e dinamica (come in particolare proprio chi scrive).
Premesso che- alla luce anche di una visione più complessa di CP stessa, non demonizziamo quest’ultima (secondo noi e anche certa pubblicistica non banale …soprattutto speculare ai famosi centri sociali di estrema sinistra… che si fa si chiude gli uni e gli altri secondo coerenti dogmi novecenteschi ideologici?) dal punto di vista critico culturale certa presunta sinergia CP futurismo non esiste, è una – ripetiamo- mistificazione orwelliana quasi. Né basta curare oggi eventuali iniziative futuristiche per subappaltarne il nuovo brevetto,,,
Semplicemente: in questi anni 2000 Casa Pound, a dispetto di un paio di manifesti formalmente interessanti, in cui si proclamava la fine della destra e della sinistra, nei fatti globali movimentistici politici e metaculturali è rimasta neppure a metà del guado.
CP è di destra eccome…. ancora nostalgica, esattamente…. specularmente (ribadiamo) come molti Centri sociali.
Ora, sia un particolare insito nella Costituzione italiana stessa, poco noto o in malafede sempre ignorato ( il famoso reato di fascismo… era -così scritto- clausola provvisoria-), sia la storiografia contemporanea europea (se non anche italiana) più accreditata (da Nolte e Mauss a De Felice e lo stesso Gentile in certo senso, ecc. non 4 gatti ma la maggioranza) non delegittimano affatto né il fascismo né il socialcomunismo, piuttosto – e giustamente come dopo la Resistenza- il nazismo- e giustamente- dopo e già da Stalin- anche il comunismo internazionale (sovietico e maoista in primis ma tutti quanti… certa eccezione almeno parziale e complessa italiana è solo oggi una rondine che non farà neppure mai più primavera, semmai Praga….).
Nello specifico di CP, tuttavia, anche in ottiche anti-ideologiche, neppure nei fatti è lecito parlare di fascisti di sinistra, come nelle lontane origini, solo in parte già all’epoca futuristiche!
Quel che chiariamo oggi è il binomio impossibile tra CP e Futurismo: legittimo, nel menu culturale di CP parlare semmai di neo d’annunzianesimo, pur anche qua con molte X: meglio di neodecadentismo liquido. Nessuno criticamente parlando può demonizzare CP, negando anche certa operatività legittima metaculturale, ma il futurismo non c’entra nulla, è un falso storico 2.0, anzi il neofuturismo e il futuro sono- per quel che ci riguarda (ovvio spottizzando e semplificando) di Sinistra 2.0!
Anche perchè, al limite, ma ora in percorsi consolidati realmente al di là della destra e della sinistra oltre la destra sinistra, pur in rotte neoideali e anche neotradizionali evolute e mai più ideologiche, nell’ambito del neofuturismo contemporaneo, esiste già, semmai, comunque derivante da certa matrice non minimale o liquida europea e italiana post Nouvelle Droite francese di 2/3 decenni fa, genericamente anche ma già rivelatore- già postmoderna, altra ala/direzione metaculturale di spicco prossima all’area cosiddetta (in gran parte romana) di Nuova Oggettività (ex Letteratura e Tradizione): al limite in democrazia pluralistica legittima. Diciamo un bordo, laddove tuttavia, piaccia o meno, nei fatti comprovati sia a livelli editoriali che operativi che persino ormai di informazione, il razzo neofuturista oggi multiplo esita già in volo verso orizzonti, riassumendo, magari dialettici con certa neotradizione 2.0, ma l’energia nucleare e solare, downloadata, altro non può essere che l’essenza originaria già tecnoanarchica e d’avanguardia, per taluni ad esempio chi scrive (e non solo) finanche e trasparentemente neoprogressista, libertaria, netsocialista!
by Roby Guerra, scrittore
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Roby Guerra futurista "profeta" di Matteo Renzi
Estense com...
Roby Guerra ‘profeta’ di Matteo Renzi
Con il suo giornale blog Asino Rosso il futurista ferrarese sostiene il nuovo leader del Pd
Ora è ufficiale anche nel web o meglio nella testata. Asino Rosso (http://lasinorossomyblog.it), giornale blog futurista (di sinistra) di Ferrara (ma di respiro nazionale) a cura di Roby Guerra e dal 2008, già segnalato più volte dalla stampa anche nazionale, è dalla parte di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, rottamatore e nuovo leader del Pd.
Guerra da tempi non sospetti ha promosso e promuove spesso Matteo Renzi, manifesti, articoli sia in network rilevanti (Controcultura/Supereva, che curava) che quotidiani on line (Eccolanotiziaquotidiana, area Roma), sia nelle sue pubblicazioni, Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti (ebook Este Edition) e nel programmatico Gramsci e il 2000 (La Carmelina, 2013), già presentato alla Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano) con Matteo Renzi visto “profeticamente” già come nuovo leader per la sinistra 2.0 possibile.
Ebbene, ora persino la testata di Asino Rosso è per Matteo Renzi (una poesia visiva dell’autore) mixato con la statua Ludovico Ariosto di Piazza Ariostea e nell’home page un link diretto alle News Matteo Renzi da Google. Per la cronaca, a Ferrara, a parte il politico Dario Franceschini, è l’unico scrittore e intellettuale (Guerra cura il laboratorio letterario futurista per i Futurologi Transumanisti italiani di Milano, e membro del gruppo romano Nuova Oggettività/Scuola romana di Filosofia politica, area La Sapienza, Univ. Roma) dichiaratamente Renziano. Nel giornale blog stesso collaborano puntualmente, i neofuturisti Antonio Saccoccio, Stefano Vaj e lo stesso Sandro Giovannini, oltre agli scrittori di Ferrara, Zairo Ferrante, Emilio Diedo e altri.
lunedì 9 dicembre 2013
Gramsci e il 2000. E Matteo Renzi * recensione
ROMA - La sinistra 2.0 di Roby Guerra, tra Gramsci e... Matteo Renzi. "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina edizioni-Ferrara-Roma, 2013) è il titolo intrigante dell'ultimo saggio di Roby Guerra, più noto come scrittore neofuturista: ha già edito tra l'altro, "Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti" per Armando editore di Roma e cura il laboratorio letterario futurista per l'Associazione Italiana Transumanisti - di Milano (una sezione italiana di un Movimento futurologico scientifico internazionale) a cura di R. Campa, S. Vaj, G. Vatinno e altri.
E' un breve trattato futuribile, infatti, arditamente fin dai titoli, con l'obiettivo di indicare una via nuova politico-culturale per la sinistra storica italiana.
Già presentato in anteprima, con un filmato molto 2.0, recentemente a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (a c. di Giuseppe Manias e sua una delle note critiche, le altre di Graziano Cecchini, Zairo Ferrante e Luca Siniscalco), terra natale dello stesso... Gramsci, Guerra rilegge in chiave appunto sintetica e presentistica il grande leader storico progressista, articolando il discorso, alla luce di certo divenire e futurismo sociale, in chiave certamente atipica e collegandolo ulteriormente vuoi con certa psicologia sociale in voga nel secondo novecento (il "vecchio" umanesimo socialista dei vari Reich, Fromm, Marcuse, finanche poi Deleuze e Baudrillard già postmoderni), vuoi - come accennato - con certa futurologia (da Mc Luhan a Toffler ai più recenti artisti V. Conte, A Saccoccio, gli stessi Campa e Vaj, colleghi oggi neofuturisti), non ultimo con sguardi diretti da Berlinguer a Cacciari a Beppe Grillo e soprattutto Matteo Renzi (un manifesto del 2011, tempi non sospetti).
Ne esita un lavoro certamente discutibile e peraltro affascinante, oseremo dire diversamente utopico, discutibile per il non metodo storicistico, semmai, nel bene e nel male, letterario. A tratti dispersivo e spiazzante: già un neofuturismo di sinistra e rottamatore suona probabilmente insolito (i futuristi si sa, anche se molti equivoci, storicamente, nonostante - vero - insospettati consensi da Gramsci stesso - percepiti come anarchici di destra, se non peggio...), non ultimo, quasi come una provocazione ulteriore appare un rimando finale al Wilde socialista utopico di un saggio - di Wilde - altrettanto atipico anche se del consueto talento.
Va da sé, ferme queste ed altre riserve, Guerra viene dalla letteratura e in tempi liquidi e di gran confusione nel progressismo italiano, un libello certamente innovativo e stimolante, da riflettere, pur nella sua intenzionale leggerezza spettacolare.
di Fabio Scorza by CINQUEW
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Roby Guerra segnalato su hPlus Magazine, Usa
Prestigiosa segnalazione per il futurista ferrarese Roby Guerra, scrittore e blogger di ampiezza nazionale. Ora Hplus (Humanity+) magazine di Los Angeles (Usa), ovvero la rivista on line ufficiale del cosiddetto Transumanesimo internazionale (movimento scientifico culturale che vanta tra i membri figure come Ray Kurzweil, Max More, Natasha Vita More, Nick Bostrom, David Peirce, Aubrey de Gray, gli stessi Bruce Sterling e Dan Brown, gli italiani Riccardo Campa, Giuseppe Vatinno e altri) ha rilanciato tradotta l’intervista di Guerra al transumanista italiano, Stefano Vaj (in italiano sul quotidiano web romano Eccolanotizia.it dove il ferrarese collabora).
Vaj fu ospite anche a Ferrara nel 2009 per il centenario futurista alla Sala Estense.
Guerra stesso da tempo cura per i transumanisti italiani il Laboratorio di Letteratura Futurista.
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sabato 19 ottobre 2013
19 10 2007 2013 la rivoluzione futurista 2.0
NEW YORK TIMES
19 10 2007 INTERVISTA A GRAZIANO CECCHINI dopo l'azione della Fontana Rossa futurista di Trevi a Roma
6 anni fa, il ritorno del Futurismo in prima pagina, con il famoso blitz di Graziano Cecchini, da allora ROSSO TREVI. Si scomodò persino il NEW YORK TIMES.
Dopo Marinetti e dopo Graziano Cecchini, il futurismo contemporaneo è testimoniato da diverse pubblicazioni rilevanti, convegni rilevanti, altre azioni performative rilevanti, artisti o oltre artisti o persino sociologi, futurologi rilevanti... Ma la cultura italiana nel suo complesso?
Quest'ultima, e non a caso lo proclamiamo nel compleanno numero 6, continua a fare schifo, esattamente come nel 1909 con il Manifesto fondatore di Marinetti: dopo 100 anni e + la cultura italiana continua - vera e propria cloaca di zombi, a esorcizzare, rimuovere, non comprendere, la rivoluzione futurista che continua, l'unica stagione concreta di modernizzazione e di evoluzione socioculturale per la Nazione Italia...
Qua, nel 2013 comandano ancora i nipotini idioti e imbecilli di Dante Alighieri, Manzoni, Croce, d'Annunzio, Gramsci... sia ben chiaro, figure tutt'oggi rilevanti, ma essi stessi stuprati da un umanaio di glossatori.... campioni italiani di mediocrità ai vertici della cultura, della politica, dei media, dell'economia.
E i risultati in Italia sono alla luce del Sole: abbiamo combattuto una guerra mondiale (e l'abbiamo anche vinta!) per liberarci di certa tirannide anti-italiana, germanica.. ma oggi l'Italia ha perso con l'Eurogeramania uber alles, la sua sovranità...
Che fare?
Dobbiamo ricordarci che Noi abbiamo ormai 104 anni di azione rivoluzionaria, moderna, postmoderna e anche postumana, al passo di corsa, gigabyte, alta velocità con la forza rivoluzionaria della Scienza e della Tecnologia: oggi i nostri scienziati hanno quasi scoperto l'elisir scientifico della quasi eterna giovinezza..
Noi futuristi siamo, piaccia o meno, alla vecchia cultura italiana terminale, compresi certi storici stessi prossimi al futurismo che vergognosamente sembrano sottovalutarci, già ultracentenari ma sempre la meglio gioventù italiana....
Tra breve, sarà il centenario della prima guerra mondiale, che forse non a caso cadrà nel cuore della più grave crisi epocale contemporanea strutturale dell'Occidente.
Il futurismo, la rivoluzione futurista è tutt'oggi un AUT AUT..... testate nucleari democrazia e artecrazia prossima ventura...
O gli zombi che circondano Noi futuristi, si svegliano o replichiamo, per dirla con scienziati militari, ingegneri genetici, cibernetici, la grande antiprofezia di Marinetti:
Molti cadaveri esige il progresso! (Bleriot... per gli ultimi accademici terminali)
Scienza sola igiene del Mondo (Marinetti remix ...per gli ultimi accademici terminali)
Una macchia di colore vi seppellirà (Graziano Cecchini)
"Vi ringrazio" ci diranno le nuove generazioni futuriste nativo digitali (WEBMIND)
RobyGuerra futurista 19 10 2013
Etichette:futurismo
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Roby Guerra
domenica 22 settembre 2013
Politica Mente: Roma, Nuova Oggettività il 27 9: presentazione de Al d là della destra e della sinistra e Perchè Israele...?
POLITICAMENTE ANNO VIII,
N. 85 – settembre 2013
Nuova Oggettività project
*
*i volumi Al di là della Destra e
della Sinistra...e Perchè Israele...? saranno presentati a Roma il 27 settembre prossimo, ore 21, presso
la Libreria/Galleria Universale – con Giovanni Sessa,
Sandro Giovannini, Vitaldo Conte,
Matteo Marconi e Roby Guerra
−
4 pubblicazioni nel 2013 per una kultur
non ideologica 2.0 -in Italia
Nel 2011, dopo una lunga gestazione,
uscì nel panorama culturale italiano, un volume
programmatico a cura di noti
intellettuali (almeno in certa ambito) dell'area di Roma (ma non
solo) atipico e controcorrente, ovvero Sandro
Giovannini,Gianfranco Lami, Stefano Vaj, Claudio
Bonvecchio e altri:
Il Libro Manifesto “Per una Nuova
Oggettività”
, oltre 80 contributi, tra estetica,
geopolitca, filosofia, persino futurismo,
per Heliopolis edizioni. Editore
prezioso e dalla storia anche incredibile (
persino ospite anni fa alla Fiera di
Francoforte del Libro), purtroppo paradigma di certo andazzo
pubblicistico che, come fin troppo noto, penalizza, per la
distribuzione, percorsi controculturali (si diceva una volta) che- almeno alcuni –
smentiscono – almeno potenzialmente- il disco rotto prevalente nei dibattiti sulla fine
della cultura e-o di certa alternativa di Idee, in Italia.
Al contrario, proprio il Libro
Manifesto in questione, programmaticamente anti-ideologico, dis-integrato e dis-organico, laddove,
per dirla con Ionesco, “le parole sono fatti”, segnalava già
benefici certificati di morte su certo
Novecento ideologico che ancora infetta il libero pensiero in
Italia, lanciando sguardi e pensieri
persino diversamente diversi, resettando certa coazione a ripetere sia paraprogressista che passatista
antifuturibile si auspicava la possibilità di orizzonti capaci d
i connettere creativamente, anche con
spregiudicati witz contraddittori elevati quasi a assioma, Tradizionalità e Futuro, oltre i
limiti fin troppo solari dell'abusata società liquida alla Baumann,
della frattura postmoderna stessa. Non
ultimo questi temi, oggi, quasi neopostplatonici (con tutta l'autoironia ad personam
che si desidera), si presentavano nel libro manifesto, perfino articolati in una sorta di libro
software alla luce degli effetti di Internet nella sfera della parola e della cosiddetta Kultur.
La critica più attenta, nonostante
certa indifferenza e rimozione dei giornali e i media culturalchic..., notava anche una chiara
dialettica danzante (per così dire) tra l'overground Nuova
Oggettività project e il radical chic
parallelo progetto New Realism discusso dai vari Eco, Ferraris,
Vattimo .
Ebbene, in questo 2013, il progetto
Nuova Oggettivi tà ha ulteriormente sdoppiato le cellule,trasformandosi e puntualizzando alcune
delle pro-vocazioni del libro manifesto: in ben 4 nuove
esplorazioni pubblicistiche, edite
dalla ferrarese underground La Carmelina (ma attiva anche a
Roma Capitale) che vanta operazioni
culturali anche con figure quali il guru ambientalista Moni
Ovadia e il comico Paolo Rossi .
Nello specifico due volumi collettivi:
Al di là della Destra e
della Sinistra (Per l'Italia del XXI secolo). Dopo il libro
manifesto
,
Perché Israele può avere
400 testate atomiche e
l'Iran nessuna.? L'impero interiore
quasi superpostille divulgative e
pop-filosofiche del Libro Manifesto stesso,
rispettivamente tra interviste mirate
sul New Realism stesso, il neofuturismo e la cibercultura nascente a cura di Sandro Giovannini e
Roby Guerra,
e interventi in libertà
strutturalmente depistanti rispetto al titolo “logo” esca, a cura
dello stesso Giovannini, Laura Pesante,
Luigi Sgroi, Gianni Bertuccioli, Paolo Silvestri.
Complessivamente altri circa 80 autori,
dalle matrici culturali trasversali, eclettiche, come nel libro manifesto nomi noti o emergenti,
plurigenerazionali, giovani e postgiovani..., tra scrittori, filosofi, sociologi, ricercatori scientifici o
digitali che facilmente confutano certo imprinting apparente, pur tacitamente anche riformattato..,
inferibile dai sottotitoli che rimandano ovviamente a certo dibattito di fine secondo novecento, europeo e
italiano prossimo alla famigerata e sublime incompiuta
Nouvelle Droite (Alain de Benoist e
molti altri).
(Nei link finali tutti gli autori, qua
segnaliamo soltanto i vari Luigi Tallarico, Antonio Saccoccio,Giuseppe Manias- curatore della
Biblioteca Gramsciana in Sardegna!), Luca Siniscalco, Giuseppe
Casale, Vitaldo Conte, Andrea
Scarabelli, Francesco Franci, Mauro Biuzzi- curatore ufficiale
Associazione Moaana Pozzi, Maria
Antonietta Pinna, Daco, Graziano Cecchini- l'artista romano
della Fontana Rossa di Trevi!),
Ludovico Ellena, Claudio Mutti, Matteo Marconi, Giovanni
Sessa.........................
continua Politica Mente rivista
Info:
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613 LA CARMELINA
POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 85 –
settembre 2013
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