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mercoledì 27 gennaio 2010

Moana Lisa Cyberpunk Video a Portogruaro-Venezia

 *da InformaGiovani Veneto  ***from The Scientist Video Festival 2009  V-Art 2009 (a cura di Filippo Landini)

Venerdì 11 dicembre 2009 - ore 21.00 al Porto dei Benandanti di Portogruaro (VE) piazzetta Sant'Andrea, 2 Serata video con la proiezione di V-art 2009

*9. Roberto Futur Guerra –


Moana Lisa Cyberpunk – 1’57”
Produzione AIT, Associazione Italiana Transumanisti.

Moana Lisa Cyberpunk è un omaggio a un’ideologia umanista scientifica e alla nuova era libera e seducente di Internet, filtrata attraverso la porno diva Moana Pozzi.

**14. Graziano Cecchini – Poggioreale, il Paese che non c’è – 4’17”
Video iperrealista, minisinfonia sulla Sicilia del 2009, tra virus mafioso e hacker futurista capace paradossalmente di disintossicare il corpo malato.(* con Simonetta Agnell)

Programma completo

http://informagiovani.forumattivo.com/spettacoli-eventi-f19/serata-v-art-t712.htm

venerdì 22 gennaio 2010

Avanguardia a Ferrara La Città Lunare eBook recensione da Estense Com

da ESTENSE COM Quotidiano on Line Ferrara

Nuova release per il microdizionario dell’avanguardia ferrarese


di Redazione


Nel 2006 per Este Edition pubblicò “La Città Lunare”, originale e futuribile microdizionario dell’avanguardia ferrarese da fine anni ‘80 a inizio Duemila. Ora Roberto Guerra, per l’editing neofuturista on line Futurist Editions ha rilanciato il saggio ampliandolo a oltre cento artisiti o scrittori o personaggi secondo l’autore rivolti al futuro, secondo le teorie futuribili di cui è promotore.


Nomi illustri e meno noti, in una cifra di parola, anticonvenzionale e atipica per Ferrara: da Vittorio Sgarbi e Roberto Pazzi a Riccardo Roversi e Vitaliano Teti, ai giovani talenti Eugenio Squarcia e Zairo Ferrante.


Con interviste a nomi altrettanto noti in certo modo coinvolti con l’avanguardia ferrarese o residenti a Ferrara: tra cui Rosso Trevi e il connettivista Marco Milani o l’italo danese Ms Larsen. Oppure, tra le interviste lo stesso Francesco Bettin del Jaz Club Ferrara. E anche qualche politico eretico: da Tavolazzi a Barbieri a Ronchi.


Guerra è tra i promotori del futurismo contemporaneo, coordinatore per Ferrara dell’Associazione Italiana Transumanisti con sede a Milano, e guida di Controcultura per il network on line di SuperEva.


Da quest’ultimo sito-blog diversi i contributi inseriti come novità, rispetto al cartaceo del 2006.


Il tutto è scaricabile all’indirizzo
http://futurismo2009.myblog.it/  voce menu Ferrara La Città Lunare...

sabato 9 gennaio 2010

Neofuturismo: Futurist Editions on line 2009 13 eBook


NEOFUTURISMO FERRARA-ROMA 
a Ferrara in sinergia con Azione Futurista (Roma) di Graziano Cecchini la sede della casa editrice on line-


Tra le parole fatti del futurismo contemporaneo, spicca certamente l'editing o– leggi Ebook o meglio Fbook (futurbook), i libri on line di Futurist Ediitons (come le storiche Edizioni Futuriste del movimento), lanciato da Ferrara da chi scrive, in sinergia con Rosso Trevi, Maurizio Ganzaroli, Lamberto Donegà e Zairo Ferrante (Sylvia Forty ufficio stampa).


Dal gennaio 2009, ben 13 E(F) Book, tra neofuturismo e avanguardia, produzioni tutte bel segnalate da quotidiani on line, eccetera, vedi Estense Com. 3 collane, futurismo 2009, sands from mars, poeticamente, idealmente connesse alle 2 webzine omonime e alla storica rivista (Poeticamente) cartacea ed editoriale, testimonianza del neofuturismo ferrarese degli anni 80 e 90 scorso, a suo tempo ben evidenziata dallo stesso Alberto Bertoni (curatore anche dei Taccuini di Marinetti).

Futurismo 2009 contiene lavori saggistici specifici sul futurismo contemporaneo.


Su tutti le biografie dei futuristi/avanguardisti attuali (da Antonio Fiore a Graziano Cecchini a Giovanni Tuzet a Riccardo Campa allo stesso Paolo Ruffilli), poi i manifesti sempre del neofuturismo nelle sue diverse voci polifoniche (concrete anche off line), dai transumanisti a netfuturismo, a futurismo oggi all'arte elettronica. Ovvero Futurismo 100 e + e Transfuturismo (i manifesti presentati al centenario ferrarese curato da scrive.). Poi, Rosso Trevi on the Moon, la prima webgrafia autorizzata su Graziano Cecchini, a cura sempre di chi scrive, autore, infine dei saggi futurologici La Poetica di Internet e La Casta Ferrara.


Per Sands From Mars, collana:

invece opere narrative fantafuturistiche, vale a dire Premio Pulitzer di Ganzaroli, Il Centenario dell'Azzurro AA:VV. Racconti neofuruistici dedicati a Luce Marinetti, a cura di Gianluca D'Aquino di Alessandria(con- tra gli autori- oltre a quest'ultimo- gli stessi Manuela Vio- Venezia e il multimediale Claudio Braggio), L'Asino Rosso Dinanimismi (dedicato al primo compleanno del giornale blog d'avanguardia ferrarese omonimo ma 'orizzonti nazionali), curato sempre da Guerra, con Ferrante, con la presenza dei vari Sandro Battisti, Antonio Saccoccio eccetera, non ultimo la suite multimediale dedicata a Moana Pozzi (Futurguerra).


Infine per la collana lirica e antilirica... Poeticamente:

il noto multimediale e scrittore alternativo Filippo Landini con il poemetto cyberpunk TehnoTeppa, la poetessa sarda Lorena Melis, lo stesso Ferrante con Dinanimismo, sulla poesia dinanimista da lui brevettata, Riccardo Roversi con il noto Periplo di Millennio (versione on line).


Brevemente, un curriculum prezioso e significativo.

Sito Blog Vetrina


www.myspace.com/edizionifuturiste


vedi anche in home page Recensioni e le singole collane con link diretti sugli E(F)Book, - su Virgilio My Blog- liberamente scaricabili.

http://futurismo2000.myblog.it
http://sandsfrommars.myblog.it/
http://poeticamente.myblog.it/

*trailer ebook Futurist Editions canale Futurguerra You Tube
(Rosso Trevi On The Moon)

giovedì 7 gennaio 2010

Storia del Neofuturismo da Futurismo Oggi ai Transumanisti


Storia del neofuturismo (1950-2009) di Roberto Guerra

La cosiddetta storia del neofuturismo (cosiddetto anch'esso- come vedremo) in realtà, alla luce sia delle conoscenze storiche sia del centenario del 2009, dopo decenni di oblio spesso in malafede degli storici dell'arte oppure per disinformazione e assenza di .. download e aggiornamenti, in realtà altro non puo' essere che la storia della continuità futurista, dopo Marinetti, dopo la scomparsa di Marinetti e la fine del Movimento “storico” del 1944 del secolo scorso.



Neo, post, trans o altri “neologismi” associati alla parola futurismo ....ha un mero valore relativo, per evidenziare, nell'arco dell'unica avanguardia capace, piaccia o meno, di riprodursi e quasi (con una metafora) clonarsi per un secolo intero, semplicemente certo divenire storico, necessariamente in progress e con variabili autonome ed originali, ma sempre innestate nella matrice del Futurismo storico di Marinetti e dei Manifesti fondatori.


Basti pensare, che persino “accademicamente, si è spesso parlato di secondo o anche terzo futurismo, persino di neofuturismo, anche per quel che riguarda il futurismo degli anni 20, 30, 40 sempre del Novecento.


Dati storici verificabili e documentabili, non soltanto in documenti on line, ma nell'editoria italiana e negli archivi di quotidiani e riviste, possiamo distinguere, fermo restando la premessa succitata, i seguenti neofuturismi.


A partire dagli anni '50 del Novecento, dopo alcuni tentativi di rilanciare il movimento, subito dopo la seconda guerra mondiale, l'esperienza neofuturista più significativa, concreta e organizzata, va individuata nel gruppo di Enzo Benedetto (detto Record), autore tra l'altro del fondamentale volume autobiografico Futurismo CentoX1OO, 1975-r1990, incredibilmente mai ristampato dalla grande editoria nazionale! Prova persino popperiana della continuità futurista del secondo novecento...): mostre, iniziative culturali ed editoriali e riviste testimoniano l'attività dei futuristi cosiddetti “sopravvissuti” alla presunta fine dell'avanguardia storica futurista.


Benedetto, infatti, rilanciò (con il coinvolgimento e l'adesione di molti futuristi dell'ultima generazione dell'era “fascista”) il futurismo, coagulandolo, prima attorno alla rivista Arte Viva, soprattutto dal 1967 al 1993 con Futurismo Oggi, periodico dei giovani futuristi italiani, con tanto di Manifesto Dichiarazione (1967).


Periodico, per la cronaca, avallato, tra i suoi aderenti, persino dal MoMa di New York, dal Centre Pompidou..., dall'Electro Institute del musicista bruitista J.M. Vivenza, oltre che da figure autorevoli della cultura italiana del secondo novecento, quali Luigi Tallarico, Francesco Grisi, Marzio Pinottini, Gino Agnese, oppure lo stesso Giovanni Lista (Francia) e altri collaboratori noti. Oltre a nuovi giovani o giovanissimi futuristi, tra cui Antonio Fiore Ufagrà, Baldo Savonari, gli stessi Roberto Guerra (chi scrive), Riccardo Roversi e Luigi Picchi, lo stesso celebre poeta visivo Michele Perfetti (e altri), tutt'oggi attivissimi, alcuni, ora, tra i principali promotori del cosiddetto neofuturismo contemporaneo.


Nell'anno del centenario, da segnalare, per quel che riguarda Benedetto, due significative retrospettive a Reggio Calabria e a Roma (Galleria Marzocco). Antonio Fiore, detto Ufagrà, parallelamente in quegli anni eroici (per le censure di certa casta culturale, ma non di certa stampa nazionale, né dei critici di cui sopra e altri- tra cui Giorgio Di Genova) promosse con Sante Monachesi (altro futurista storico....), il cosiddetto Movimento Agrà (Arte Gravitazionale).


Per il centenario Ufagrà è stato quasi in tour: a Febbraio una personale straordinaria a Roma, poi a Lecce con Tallarico, infine presso Macerata...


Baldo Savonari, inoltre, a suo tempo lanciò il cosiddetto Terzo Futurismo (manifesti compresi), coinvolgendo altri neofuturisti, diverse mostre come esperienze concrete di tale continuità (aggiornata) futurista. Guerra, attivo fin dagli anni ottanta, promosse a Ferrara, la rivista editoriale Poeticamente (diretta dal critico e scrittore Lamberto Donegà) e con altri (tra cui il videomaker Franco Ferioli), il gruppo Thc Polimedia, cosiddetto postatomico.

Esperienze neofuturiste culminate in produzioni editoriali, inziative culturali, tra letteratura e arte elettronica. Del 1983 è il manifesto Microchip neofuturista dello stesso Guerra, edito nel volume poetico Fiori della Scienza, da cui un omonimo video clip realizzato da Ferioli e presentato alla prestigiosa rassegna U-Tape del celebre Centro Video Arte di Ferrara. Donegà pubblicò un saggio su Dino Campana.


Negli anni 90 poi, Poeticamente promosse un'antologia della poesia d'avanguardia ferrarese di fine novecento dedicata proprio a Corrado Govoni. Roversi, infine, come editore ha poi pubblicato negli anni duemila i saggi La Città Lunare e Futurismo Manifesti Scientifici dello stesso Guerra. Dopo Roma, con Benedetto e poi Fiore, oggi gli stessi Rosso Trevi e i Netfuturisti (Latina come sede virtuale in quanto presenti anche all'estero), e Milano con i Transumanisti, anch'essi e ancor di più disseminati in Italia e a livello internazionale, Ferrara è uno dei luoghi attivi del cosiddetto neofuturismo.


Link culminato, poi, proprio nel 2009 con il centenario ferrarese, curato dallo stesso Guerra (Convegno + Video), con un certo Rosso Trevi....e l'Associazione Ferrara Video&Arte (diretta dagli stessi Vitaliano Teti e Filippo Landini) che ha coinvolto i diversi neofuturismi concretamente attivi, gli stessi Fiore, Savonari, Donegà, Roversi, oltre ai più giovani Filippo Landini e Giovanni Tuzet.


Di quest'ultimo per integrare il discorso sul cosiddetto neofuturismo ferrarese da segnalare il saggio A Regola d'Arte (edito proprio da Roversi), tra i più significativi sul futurismo contemporaneo, quantomeno letterario.


A Ferrara furono protagonisti anche Graziano Cecchini, Riccardo Campa e i transumanisti e i cosiddetti Connettivisti, presentati da Marco Milani, il bolognese Valerio Zekkini, musicista e scrittore.. (Centenario mediaticamente boom, in quanto evidenziato dai RaiDue nello speciale il Futuro del Futurismo- Palco e Retropalco). Centenario per la cronaca.. dedicato anche a Enzo Benedetto.


Futurismo Oggi si chiuse con appunto la scomparsa di Benedetto. Per qualche tempo, Sergio Lotti, uno dei collaboratori, promosse la rivista Simultaneità, come seguito di Futurismo Oggi, esperienza poi trasformata in ambito multimediale. In fine anni novanta, intanto, Riccardo Campa promosse a Mantova un altro percorso Neofuturista, prima dell'evoluzione transumanista.


Sempre nel secondo novecento, da segnalare, qua e là esperienze neofuturiste, per iniziative alcune anche molto autorevoli, ma di carattere soprattutto individuale. Su tutti, l'italiano-francese Daniele Schinasi (Manifesto del 1966-1970), pittore. Lo stesso notissimo Enrico Baj lanciò a cavallo del duemila un nuovo manifesto, d'ispirazione persino ecologica. Testimonianza- in contro luce- anche di parecchia cosiddetta avanguardia (o anche trans-avanguardia o pop art italiana) visiva spesso etichettata con altro nome, dall'informale stesso , soprattutto certi cosiddetti spazio-nucleari, debitrice proprio del futurismo (anche riconosciuto spesso dai protagonisti artisti, Schifano o Crippa, poco dagli...storici d'arte)

Inoltre, più marinettiano, già citato pocanzi, il brillantissimo e iconoclastico poeta, performer, musicista, tutt'oggi attivissimo, Valerio Zekkini, promotore con la band PCC del cosiddetto futurismo postcontemporaneo, sorta di risposta italiana... al neofuturismo “russo” degli stessi più noti CCCP di Lindo Ferretti o al neodadadaismo degli Skiantos o dello stesso Battiato.


A partire dal duemila, al passo con la vigilia del centenario e dell'avvento di Internet, il futurismo è stato rilanciato on line, spesso da parecchi giovani neofuturisti. Numerosi i vari manifesti individuali o anche collettivi. Parecchi anche i link derivanti dall'arte elettronica, video, musica eccetera, ancora poco indagati nelle connessioni futuriste, nonostante fin dalle origini ...chiari e anche consapevoli gli input futuristi (Nam June Paik ad esempio, in Italia lo stesso Giorgio Cattani).

Solo alcuni nomi come segnali, Roberto Carraro per Second Life (e Aviador Dro in Spagna...) , l'italo belga Claudio Castelli – video- lo stesso The Scientist Video Festival, sempre a Ferrara- attraversato da certo neofuturismo, i vari InSintesi, Lombardi, Nuovo Futurismo, D.J. Afghan, per la Techno e molti altri, spesso sullo sfondo quasi neocostruttivista dei tedeschi Kraftwerk


Non ultimo, anzi, detonatore clamoroso, off line è esploso il fenomeno Rosso Trevi (Graziano Cecchini, Roma), la ben nota performance blitz de La Fontana di Trevi, colorata di Rosso, poi le 500000 palline colorate di Piazza di Spagna, il cosiddetto futurismo dei diritti umani (Free Tibet), news neofuturiste che hanno bucato i media a livello internazionale. Esperienza poi da Rosso Trevi innestata dallo stesso Vittorio Sgarbi in quel di Salemi (Cecchini anche assessore con lo stesso celebre pubblicitario Oliviero Toscani), tutt'oggi attivissima, di matrice certamente neofuturistica...


Su tutti, tornando alle news on line, da segnalare, i nuovi manifesti e blog dello stesso Guerra (2005), soprattutto Antonio Saccoccio (Latina, 2005 eccetera), il massimo promotore del futurismo nel web.


Il futurismo ferrarese nel duemila, in sinergia con Rosso Trevi, oltre a Guerra, ha tra i suoi animatori i vari Maurizio Ganzaroli (scrittore multimediale), Zairo Ferrante (scrittore di origini salernitane fautore del Dinanimismo), la poetessa Sylvia Forty, il pittore Marco Jannotta, lo scrittore David Palada, gli stessi multimediali Landini e Eugenio Squarcia, lo scrittore Giovanni Tuzet e la fotografa Ms Larsen (italo-danese).

Oltre al centenario, sono attive le webzine Futurismo 2009, Sands From Mars, Recensione Dinanimista, il netquotidiano L'Asino Rosso e la casa editrice on line Futurist Editions (13 ebook nel 2009, tra cui le biografie e i manifesti dei neofuturisti contemporanei, due volumi su certo neofuturismo letterario a più voci, curati dagli stessi Zairo Ferrante e Gianluca D'Aquino – di Alessandria, con la presenza della nota scrittrice veneziana, tra gli altri, Manuela Vio).

Da segnalare off line, oltre al centenario, off line la rassegna multimediale Tiffany Art Club (culminata con un anteprima del centenario futurista Futurismo Renaissance nel 2008, oltre alla personale Spazio Tempo di Ganzaroli), video partecipazioni al video festival The Scientist (2009- Guerra, prodotto dai Transumanisti e -2008-l'anteprima sempre del centenario Futurismo Marinetti 100, con lo stesso Rosso Trevi, Guerra, oltre a Croce dei netfuturisti).


Saccoccio, dal canto suo, ha poi lanciato Netfuturismo, coagulando attorno a sé numerosi altri neofuturisti. A tutt'oggi Netfuturismo è la rete neofuturista più organizzata (a parte i Transumanisti), disseminata in Italia e anche all'estero. Con ulteriori manifesti, una rivista on line ma anche off line, distribuita nelle università e nelle biblioteche- Ad Futurum POST, il primo periodico futurista cartaceo degli anni duemila, erede concreto di Futurismo Oggi.

Numerosi, poi, i centenari curati o con la partecipazione di Netfuturismo, supportato anche dalla giovane storica dell'arte Francesca Barbi, ultima giovane nipote di Marinetti: e Saccoccio anche presente in un volume collettivo importante sulla cultura contemporanea italiana (con un saggio sul web) e ad un importante convegno a Madrid in Spagna con alcuni dei più autorevoli “intellettuali” iberici e non solo attuali. (Oltre a Saccoccio, da segnalare tra i netfuturisti, i vari Giorgetti, performer, Ballarani, scrittore visivo e artista multimediale, gli stessi Mattia, Balice, Zappa, Peterlin, Croce e altri).


Sempre, dopo il duemila, il neofuturismo è stato persino quasi codificato da ambienti culturali scientifici. Vale a dire dai futurologi transumanisti, noti a livello internazionale, AIT (Milano), diretti dal sociologo della scienza, saggista e anche musicista elettronico Riccardo Campa. Oltre alla presenza significativa ferrarese al centenario ferrarese, Campa e Stefano Vaj, sempre nel 2009 i transumanisti hanno edito il saggio più autorevole e culturalmente ineccepibile dedicato al Futurismo, non come celebrazione, ma proprio come continuità e discontinuità aggiornata, alla luce anche del movimento transumanista (gli stessi Giulio Prisco e Ugo Spezza) che ha riscoperto consapevolemente la propria matrice italiana e futurista, marinettiana e no.


Inclusi non caso lo stesso Guerra (con il saggio integrale Marinetti e il Duemila, già edito nel 2000), Rosso Trevi (con il Manifesto futurista per il centenario), oltre agli stessi Vaj, Campa, il celebre sovraumanista francese Guilamme Faye, altri intellettuali italiani neofuturisti già ben noti quali Adriano Scianca, Andrea Arguzzi, Matilde Grandi, Francesco Boco.


Infine, in questa breve storia (anche cronaca...) del cosiddetto neofuturismo (succintamente dal 1950 ad oggi) da menzionare il contributo trasversale, in quanto provenienti da altri background originari, ma in controluce molto significativi per confermare la continuità del futurismo).


Da un lato il movimento letterario e fantascientifico italiano dei Connettivisti, dei vari Marco Milani, Sandro Battisti, Francesco Verso, Giovanni De Matteo , Alessandro Vitali e molti altri (Roma, Bologna, Milano). Presenti nel centenario di Ferrara, curatori a Bergamo proprio di un centenario futurista (Futuri Connessi), produttori con uno dei loro link editoriali (ben noti a livello nazionale) dell'iniziativa letteraria Avanti Sfida Veloce, dedicata alla nuova scrittura neofuturista.


Dall'altro, l'adesione (e la videopartecipazione) al centenario di Ferrara e certa sinergia con il futurismo ferrarese, del celebre scrittore Paolo Ruffilli, proveniente dalle neoavanguardie letterarie del secondo novecento più note (post Zanzotto e Adriano Spatola), già suo tempo intrise di neofuturismo anche dichiarato (Gruppo 63, lo stesso Gruppo 70).


I fatti e le parole-fatti, per dirla con Wittengstein o lo stesso Jonesco (e anche Lacan), dimostrano il futurismo degli anni duemila, come laboratorio ormai estetico-scientifico attualissimo e in divenire, interfacciato con l'evoluzione scientifica e culturale contemporanea.


Il futurismo insomma come scienza umana, non soltanto un gioco estetico, come lo intendeva originariamente proprio Marinetti.


La domanda, molto significativa e persino preveggente di uno dei primi critici che riportò alla luce l'avanguardia futurista in tempi di inquisizione culturale, ovvero Luciano De Maria (Marinetti e il futurismo): la filosofia futurista è stata poca analizzata... ha oggi avuto ed ha dai cosiddetti neofuturismi attivi, risposte chiare ed esaurienti.


Ora la palla passa alla casta culturale italiana: ufficializzare o meno il cosiddetto neofuturismo contemporaneo (vale a dire la continuità “elettronica” aggiornata e in divenire del Futurismo!) nelle sue voci polifoniche, spesso anche interfacciate, spetta ai Professori di ruolo...storici e critici d'arte, più inclini, nonostante i fatti e la storia dell'arte stessa a storicizzare ed archiviare (ora luminosamente, quasi in un Museo d'avanguardia permanente, ma museo!) il centenario e il futurismo.


Uno degli effetti di quest'ultimo, mai viste tante celebrazioni e iniziative almeno in Italia per un evento culturale (persino più di Darwin 200!) è comunque chiaro e... futuribile.


Tra 100 anni, nel bicentenario, i futuristi ci saranno ancora. Storici e critici d'arte “contemporanei” certamente no!


1+1, in Italia, fa ancora 2?

www.myspace.com/edizionifuturiste
www.netfuturismo.it
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=72582
http://www.arte-argomenti.org/manifesti/oggi.htm
http://www.transumanisti.it/
www.myspace.com/azionefuturista

*video Paolo Ruffilli Futurismo 100 Live Ferrara 20 2 2009
http://www.pjoon.com/web/9099841/7 

lunedì 4 gennaio 2010

Neofuturismo L'Asino Rosso Dinanimismi ebook


*da Estense Com


L'Asino Rosso Futurista Ebook

Futurist Editions, l'editing neofuturista (sitoblog vetrina su myspace) a cura dei neofuturisti ferraresi Roby Guerra,, Maurizio Ganzaroli, Lamberto Donegà, oltre al celebre Rosso Trevi (Roma), il giovane Zairo Ferrante (Salerno) e David Palada (italo-francese spesso a Ferrara), ha appena edito on line l'ebook(numero 13) L'Asino Rosso: Dinanimismi (titolo ispirato dallo stesso Ferrante), dedicato al primo compleanno del blog giornale di Ferrara d'avanguardia e di orizzonti nazionali, che vanta il buon audience di circa 10000 visite al mese, curato dallo stesso Guerra. E l'ebook, con anche due clip trailer, già su YouTube canale futurguerraè una sintesi dei contributi culturali più rilevanti appunto del primo anno di presenza su Internet. Scritti dai collaboratori diretti o indiretti del blog., oltre allo stesso Guerra (su Rosso Trevi) e Cecchini (Manifesto in francese per il centenario), Ferrante sulla poetessa Barbara Cannetti, la scrittrice veneziana Manuela Vio (recensione al celebre scrittore Paolo Ruffilli e sullo scrittore Brigazzi prefato da Tinto Brass) lo scrittore di Alessandria Gianluca D'Aquino (sul giovane scrittore Claudio Braggio), il noto leader netfuturista Antonio Saccoccio (sull'arte del futuro), lo scrittore ligure Pierluigi Casalino (su William Blake), Ganzaroli sulla videopoetessa bolognese Valentina Gaglione, il noto scrittore e critico centese Giovanni Tuzet (docente alla Bocconi di Milano) ancora sul centenario, il noto scrittore di fantascienza Sandro Battisti sul connettivista Marco Milani, Palada, infine con una poesia dedica al blog. Da segnalare interviste anche al leader della futurologia italiana Riccardo Campa (sociologo della scienza a Cracovia), alla poetessa Sylvia Forty, una poesia del celebre Vittorio Zanella (Teatrino dell'ES). Prefazioni degli stessi Ferrante e Guerra che evidenziano l'ebook come esempio concreto di neofuturismo letterario e dinanimista del duemila. Con alcuni, infatti, dei protagonisti dell'attuale futurismo renaissance, tutti collaboratori e ospiti periodici appunto de L'Asino Rosso.

Ebook liberamente scaricabile all'indirizzo:
http://sandsfrommars.myblog.it  voce menu L'Asino Rosso Dinanimismi...

martedì 29 dicembre 2009

Neofuturismo e Arte Elettronica di Roberto Guerra (2003-2008)

Futurismo Neofuturismo e Arte Elettronica

2003 - POESIA SONORA - TOTALE
* Circolo Culturale Zuni, Ferrara.

"Vi è anche una specie di microbi necessaria alla vitalità dell'arte, questo prolungamento delle nostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo"
FILIPPO TOMMASO MARINETTI


Nel primo novecento Marinetti e i futuristi inventarono la cosiddetta poesia sonora basata sull'abbandono del supporto cartaceo e sull'utilizzo delle nuove tecnologie - all'epoca la radio e radiodrammi furono chiamati tali esperimenti futuristi. In seguito verso il 1940, Carlo Belloli ha elaborato il pionierismo futurista in tale nuova poetica, infine negli e dagli anni sessanta, sempre del secolo scorso, le neoavanguardie - da Umberto Eco a Sanguineti a Zanzotto a Adriano Spatola e Enzo Minarelli - hanno codificato le sperimentazioni futuriste adattate alle nuove tecnologie, dal magnetofono infine al computer e al digitale. ispirati non più dalla rivoluzione artistica e no ma da nuove scienze quali, cibernetica, semiotica e linguistica. Due sono attualmente le rotte principali della nuova poetrica sonora anticartacea: 1. la poesia sonora neoprimitiva un poco come i graffiti di Basquiat neopop; 2. la poesia sonora cibernetica basata sulle nuove tecnologie del XX-XXI secolo, dal futurismo all'arte programmata fino all'arte elettronica... video... computer art, compresa la tecno music da discoteca e generi affini. A partire dagli anni ottanta a Ferrara, oltre al centese Enzo Minarelli (tra i nomi più prestigiosi internazionali), poeti sperimentali come Federica Manfredini, Trentini, Luciana Arbizzani, Sergio Altafini, Marco Tessaro, fino -oggi- a Giuseppe Calò, Futurguerra, con tape, volumi, cd e performance (Sala Polivalente... Centro Video Arte, eccetera) hanno espresso con interesse anche internazionale la nuova poetica cosiddetta sonora. Va da sé il ruolo pionieristico e forse ineguagliato dello stesso Minarelli (le stesse "rivista" sonore Baobab e V3/Tre di Reggio Emilia e Cento, il suo lavoro autobiografico Polipoesia mon Amour) dove la parola, tra neofuturismo e neodadaismo, appare definitivamente filtrata dalla ricerca scientifica, sorta di linguistica o semiotica immaginaria con esiti pure sorprendentemente ironici e freddamente "micidiali" per le poetiche cartacee...

Roby Guerra

(*da Futurismo Manifesti Scientifici .Este Edition, 2008)


2006 - VIDEOPOETRY - MANIFESTO SCIENTIFICO
di Roby Guerra
* Circolo Culturale Zuni, The Scientist Festival Video 2007, Ferrara-controfirmato da Filippo Landini e Andrea Forlani.


"La filosofia e la religione sono per noi futuristi due questure create dalla paura dell'al di qua... (guerra o rivoluzione) e dalla paura dell'al di là..."
FILIPPO TOMMASO MARINETTI

Anni 2000: qual è stato il segno di mutamento culturale più significativo e rivoluzionario a Ferrara dei decenni scorsi? A livello di sperimentazione artistica certamente la generazione dei vari Giorgio Cattani, Maurizio Camerani, Fabrizio Plessi, Emidio De Stefano, Gianni Toti, Franco Ferioli, ecc., attraverso il Centro Video Arte, quando Ferrara fu capitale video con Kassel (Germania), New York e Tokio... "Recentemente" il Circolo Arci Zuni (anche High Foundations e Renfe) ha raccolto quella difficile eredità video e-o arte elettronica: i vari, Andrea Forlani, Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Massimo Croce, oppure... Max Czertok, Seba Zuccatelli, DJ. Afghan, Alfonso Santimone, Calò, Futurguerra, Parma, Tuzet, Calò, Giorgio Felloni, Vitaliano Teti, Andrea Durante, Farg, Marinella Rescigno, Luvi Lu, Giacomo Verdoia, lo stesso scrittore Riccardo Roversi. E oggi la Video Arte electro suggerisce nuove mosse ultrascientifiche, il medium video come nuovo dna; nessun segno, significante, logica del senso, purissime macchine desideranti, parole, suoni, numeri, colori, immagini alineari, spaziali, stocastiche, caotiche... stringhe vibratorie, corpi frattali, virtuali, nessun romanticismo, l'arte come scienza dell'immaginario. Le avanguardie storiche hanno ucciso e distrutto il Passato! Quelle del secondo novecento hanno eseguito l'autopsia del Passato!Il Primo Duemila compone nuovi corpi mutanti, cyborg, il Futuro come cibo-cibernetica ossigeno del nascente Homo Technologicus, postumano, oltre le impronte dell'ormai estinto homo sapiens. L'avanguardia come Libertà dell'Homo Sapiens! Computer Darwin!

(*da Roby Guerra Futurismo-Manifesti Scientifici-Este Edition, 2008)

2008 Video Computer Art

*The Scientist Video Festival Internazionale 2008

Negli anni Sessanta (quelli del boom economico internazionale, della televisione, della pop music, della guerra fredda, dello sbarco sulla Luna, dei primi esperimenti elettronici destinati a modificare radicalmente la vita quotidiana), sperimentando tecnologie e mezzi espressivi, alcuni pionieri danno vita alla video-arte, ovvero la forma espressiva che più efficacemente rappresenta la società contemporanea. Tecniche primitive e spesso ibride mutuate dal cinema, dalla-fotografia e dalla televisione (utilizzate da Maestri del calibro di Nam June Paik e Fabrizio Plessi) inaugurano l’epoca elettronica dell’arte. Umberto Eco (Cfr. soprattutto U. Eco, Apocalittici e integrati, Milano, Bompiani, 1964), Marshall McLuhan (Cfr. in particolare M. McLuhan, Understanding Media, London, Routledge & K.Paul, 1964), il primo, provocatorio Baudrillard, i cosiddetti futurologi, Alvin Toffler, Roberto Vacca e Silvio Ceccato, sono gli studiosi che ispirano e sostengono la prima avanguardia dichiaratamente “post-umana”, la quale recupera (i contenuti e) l’estetica futurista incentrata sul dinamismo e sull’artificialità. Uno dei maggiori centri italiani di diffusione della video-art è Ferrara, città nella quale operano, tra gli altri, Giorgio Cattani, il già citato Plessi, Maurizio Camerani e Gianni Toti. I loro lavori suscitano ammirazione nella critica specializzata, la quale a causa del retaggio borghese e di un congenito conservatorismo (e al pari di alcuni degli stessi videoartisti) non ne comprende pienamente il significato e la portata. In flagrante contrasto con le più elementari regole della comunicazione, numerose opere si rivelano inoltre velleitari, cervellotici e sterili esercizi di stile degni del Ghezzi più neoaccademico e antipopolare. Caratterizzata dalla contaminazione linguistica più radicale e dall’uso di sofisticate tecnologie, l’attuale video arte (italiana ma non solo) appare invece maggiormente consapevole, libera e capace di rinnovarsi ed evolvere. Tra le fila dei più quotati (e dotati) dei suoi esponenti nazionali vanno di sicuro annoverati i ferraresi Andrea Forlani, Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Massimo Croce e… FuturGuerra

Roby Guerra
(* da Arte in Movimento Este Edition, 2008)
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=336

VIDEO YOU TUBE CANALE FUTURGUERRA

Sandro Battisti Connettivismo e Neofuturismo Interview di Roberto Guerra


da Controcultura Supereva

....Oggi si parla, sulla scia degli sviluppi della computer science, ormai di Homme Robot: Sandro Battisti è senz’altro in Italia uno dei tecnovisionari cantori della contemporanea e prossima fusione Uomo-Macchina, dove le Macchine diventeranno, forse, più umane degli umani.



E dall’A.I (Intelligenza Artificiale), paradossalmente, nella scienza e nell’arte, inclusa la nuova fantascienza, è già fiorita una nuova poetica, etichettabile come Sensibilità Artificiale o Intelligenza emotiva: non a caso gli scrittori i suoi messaggeri. E Battisti, tra i più chiari e analitici nella Parola (e poetici).

L’abbiamo intervistato:


D- Dopo pochi anni il Connettivismo, in questo 2009, è decollato, tra partecipazioni a centenari futuristi, compleaanni connettivisti, antologie, Premi Urania, Tv >, Radio e partecipazioni a festival Jazz prestigiosi: una sintesi?


R- Una sintesi? Poco fattibile, anzi io espanderei il campo d’azione perché accanto a tutto quello che hai elencato te, che vede protagonista ogni componente del collettivo con il proprio percorso artistico, aggiungerei anche la creazione di una casa editrice (EDS) di Marco “pykmil” Milani e di una etichetta (Avatar, curata da Francesco “Xabaras” Verso, il vincitore del Premio Urania 2008, e da me) per un’altra casa editrice (Kipple Officine Librarie, del Kremo) altra entità storica del Connettivismo.


Significa che il Movimento vuole espandersi pure nell’editoria, non solo letteraria ma multimediale, anche se ciò non vuol dire che si pubblicheranno solo opere connettiviste: significa, più propriamente, che il Connettivismo non vuole isolamenti ma si propone come interlocutore verso la cosiddetta cultura mainstream, perché il flusso degli eventi è uno solo e noi tutti vi siamo dentro, densi di passato ma anche pregni di aspettative per il futuro.


D- Connettivismo, Futurismo e Transumanesimo…


R- I Movimenti che hai citato sono, in realtà, frutti del Futurismo stesso. Il Connettivismo non annovera tra i suoi padri, però, solo il vulcanico ensemble ideato da Marinetti, ma anche altre idee derivate e pure non affini - vedi Surrealismo - oppure i Crepuscolari, o discipline interiori ed energetiche come l’esoterismo. Connettere le varie culture, le varie discipline scientifiche o filosofiche al fine di ottenere una visione unitaria e superiore, proiettata direttamente nel kernel del Futuro, è un po’ la missione che ci siamo posti cinque anni fa quando fondammo, la notte del solstizio buio, il Connettivismo.cinque anni fa ....

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/lhomme-robot-intervista-a-sandro-battisti

http://cybergoth.splinder.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=o0PPozAfiUA

martedì 15 dicembre 2009

Neofuturismo letterario Schegge di Utopia INTERVISTA (2007)

«Ferrara città di scrittori» Zoom plurigenerazionale



la Nuova Ferrara — 27 agosto 2007 pagina 17 sezione: CULTURA E SPETTACOLI

di Vincenzo Iannuzzo

FERRARA. Con un brillante dibattito fuori programma che ha coinvolto alcuni dei protagonisti più noti della cultura ferrarese, è stato presentato al Bar Tiffany il libro «Ferrara città di scrittori-Schegge di Utopia» (edizioni La Carmelina). A fare da padroni di casa il curatore dell’opera Roberto Guerra e l’editore Federico Felloni, per presentare questo zoom plurigenerazionale sul fare scrittura a Ferrara, composto da 250 pagine e 37 scrittori. Un’operazione ampia, di ottimo livello globale della quale abbiamo voluto saperne di più intervistando i due protagonisti. Una città di scrittori è il sottotitolo programmatico, quali sono stati i criteri di scelta? Felloni: «Nessuna antologia scolastica, una libera carrellata, ovvio non esauriente e discutibile, coinvolgendo scrittori tutti operativi a partire dagli anni ottanta sul territorio e non solo. Inoltre nessuna banale raccolta tematica, se non sguardi nuovi al e dal futuro: scrivere è comunque desiderio, sogno e utopia, anche nell’era postmoderna». Infatti sono presenti scrittori e poeti di più generazioni? Guerra: «Quasi tutti autori gravitanti in diverse situazioni culturali. Collaboratori di riviste quali Giocare in Libertà, Poeticamente, Luci della Città o lavori tratti da case editrici davvero ardite a Ferrara, poco o nulla sostenute dalle istituzioni quali: Liberty House, Este Edition, la stessa Carmelina oppure da iniziative persino istituzionali creative degli anni novanta e del 2000 - Fuoriluogo, Zooculture, Sguardi Consonanti - Insomma la Ferrara soprattutto underground più autentica! Da anni desideravo questo progetto che ho condiviso con Marco Felloni». Dopo questa presentazione che cosa bolle nel... microonde per usare il vostro linguaggio? Felloni: «La prima edizione va bene: però non amiamo ripeterci, quindi procederemo l’anno prossimo con un nuovo progetto più mirato e selezionato. Sono previste altre presentazioni live a Ferrara e altrove ed un videoclip. Inoltre per alcuni degli autori più giovani o d’avanguardia è aperta una trattativa con una nota casa editrice nazionale». Guerra: «Siamo comunque già soddisfatti: tanti giovani di talento, ben pilotati da alcuni prestigiosi irriducibili eretici. Però è operazione difficile a Ferrara dove esistono troppi orticelli culturali di retroguardia, preda di quella “sindrome di Gutenberg’’ di cui hanno brillantemente parlato la Scuola di Palo Alto (L’istituto di psicologia e comunicazione americana guidato a suo tempo da Paul Watlavichtz, ndr) o lo stesso grande scrittore e saggista Enzensberger».

Neofuturismo AAVV.SCHEGGE DI UTOPIA da Emilio Diedo

AA.VV. Schegge di Utopia Ferrara Città di Scrittori (La Carmelina, 2007)

da Literary

a cura di R.Guerra e postfazione
prefazione di M. Felloni

L’opera ora in disamina è l’antologica performance d’un nutrito numero – ben 37 sono gli autori aderenti –, di scrittori ferraresi, nella doppia tipologia prosa e poesia. Narratori e poeti, sia al maschile sia al femminile, di un’età media relativamente giovane.



Come mi è solito procedere, nel rispetto di tutti, elenco i nominativi nell’esatto ordine di presentazione del libro: Enrico Astolfi, Fausto Bassini, Giuliana Berengan, Teresa Calabria, Antonella Chinaglia, Elisabetta Chinarelli, lo scrivente, Lamberto Donegà, Marco Felloni, Sergio Fortini, Michele Frabetti, Maurizio Ganzaroli, Oscar Ghesini, Roberto Guerra, Stefano Marcolini, Lorenzo Mazzoni, Giuseppe Muscardini, Giovanni Ricci, Riccardo Roversi, Claudio Strano, Gabriele Turola, Alex Gezzi (tutti questi per la prosa); Simone Bavia, Paola Bellini, Emanuela Calura, Sylvia Forty, Aster Hope, Filippo Landini, Luvi Lu, Cristina Malaguti, Luigi Perfetti, Lucio Scardino, Eugenio Squarcia, Marco Tani, Gian Pietro Testa, Giovanni Tuzet, Debora Villani (per la poesia).


Inutile dire, considerata la numerosità dei partecipanti, senza peraltro sottovalutarne la prospettiva d’azione – in quanto nessun tema era stato prefissato –, quale varietà di stili, d’argomentazioni e finalismi… di stimoli interpretativi esprima l’antologia.


Ma, in un così eterogeneo ambito, un concetto in ogni caso emerge nitido, uniformemente eloquente. È l’originalità d’una ricerca del linguaggio, che, pur nel suo differenziato, musivo ensemble, ravvisa un carattere certamente non passatista. Sono modelli preminentemente avanguardisti il leitmotiv di questa ricca collezione d’idee. Non solo nella versione poetica, che più si addice a tale sollecitazione, bensì, ed in modo inaspettatamente intenso, nella propensione narrativa. Il rilievo sulla predetta sperimentazione è bene sintetizzato dalla nota di copertina (nell’aletta in quarta) di Roberto Guerra, autore e critico a cui non sfugge il benché minimo indice d’intenti neofuturisti. Anzi, ne ravvisa in primis i sintomi più reconditi, che, ne sono certo, sfuggirebbero, alla più ordinaria critica.


La rappresentazione che la metafora della raccolta richiama, nella poetica accessione del titolo, Schegge di utopia, è il più appropriato input per addentrarne il lettore. È una duplice manifestazione allegorica, nel senso di radiante penetrazione, quanto alle schegge; e di profonda proposta creativa, allargata sino agli estremi di un’appetibilità sempre e comunque ideale e purtuttavia non ideologica, straripante quell’orizzonte semantico e teoretico aduso alla definizione più stretta dell’utopia. L’utopia qui esce dal guscio dell’ideologia per adagiarsi nell’afflato di vita estrapolato dall’invenzione creativa, già di per sé improbabile realtà, frutto della fantasia prestata dalla quasi totalità dei 37 scrittori, nella demiurgica simulazione che annerisce e rende opera d’arte la pagina scritta.

Emilio Diedo
 
http://librerialacarmelina.com/index.php?catid=6
 
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/08/20/UTYPO_UTY03.html

martedì 17 novembre 2009

Futurismo Prossimo Venturo


FUTURISMO: SCIENZA SOLA IGIENE DEL MONDO



(Contro Bonito Oliva presentista)


Il centenario futurista, volge al termine.... Tra celebrazioni di indubbio valore mediatico, compleanni di ...futuristi e futurismi contemporanei, tutt'oggi attivi, meno giovani e giovani che confermano e dimostrano la continuità aggiornata del Movimento (pur nell'accezione contemporanea postmoderna più liquida e immateriale e sinergica che rigida e militante...): tra l'altrettanto mediatica pretesa commemorazione liturgica e storicizzante tipologia burocratica archiviante.


Archiviazione, censure più o meno volontarie o per analfabetismo o scarsa volontà d' informazione (parzialmente anche casuale, dovuto alla velocità incontrollabile dell'informazione stessa attuale) da parte dei grandi quotidiani cartacei, delle riviste e delle istituzioni anche “ufficiali”, di molti critici contemporanei.


Tra quest'ultimi, l'improbabile Bonito Oliva del recente centenario fiorentino e non solo... da combattere negli anni a venire (Bonito Oliva non è un cretino, noi futuristi siamo oggettivi, scientifici e aperti,.idem lo staff del Mart di Trento, sede anche di archivio importante, ma....

Noi vogliamo la codificazione ufficiale senza se e senza ma o qualsivoglia altra congiunzione del Futurismo post1944 (Futurismo Oggi) post2005(Liberi dalla Forma blog Netfuturismo) post2007 (la Fontana Rossadi ...Rosso Trevi) e post2009 (Futurismo 100! neofuturisti, transumanisti, connettivisti) nell'interesse nazionale e dell'avanguardia -futurista- che ha rivoluzionato l'arte e la cultura moderna, finanche oggi, postmoderna o neomoderna e postumana!


Alcune realtà neofuturiste organizzate comunque sono dati di fatto a volte interfacciate.


Il neofuturismo quasi accademico(ma in senso assolutamente atipico, anzi rivoluzionario..dall'Accademia all'Avanguardia delle Scienze) Transumanista (sede a Milano) dei vari Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, Guillame Faye, Adriano Scianca, Mafalda Grandi,Emanuele Pilia, e altri, associazione culturale scientifica, sezione italiana di un movimento internazionale ben noto, che coinvolge centinaia di scienziati di chiara fama o anche artisti, quali Nick Bostrom, Natasha Vita More e Max More, Marvin Minsky, lo stesso Bruce Sterling e molti scrittori di science fiction.








I transumanisti hanno codificato il futurismo e la sua attualità persino ciberporfetica e postumana in uno dei centenari compleanni del 2009, evidenziato persino nello special mediatico (Rai Due) più importante dedicato al Centenario: Il Futuro del Futurismo. E non ultimo il volume più importante Divenire Futurismo 3 recentemente uscito, sull'avanguardia futurista appunto, oggi e nelle sue prospettive postumane.


Il neofuturismo d'avanguardia di FTM Azione Futurista, Roma, Ferrara--- di Graziano Cecchini Rosso Trevi Roberto Guerra (chi scrive) Maurizio Ganzaroli e altri, lo stesso Giovanni Tuzet: appunto intrecciato con il movimento transumanista sia per il centenario ferrarese Futurismo Live che per la pubblicazione significativa di cui prima.

Ancora: il performer poeta musicista e saggista di Bologna Valerio Zekkini e i PCCORP, il cosiddetto Futurismo Postcontemporaneo, molto noti nell'underground.


Oppure le astronavi più giovani: i fantascientifici cosiddetti Connettivisti (centenario di Bergamo, diverse antologie, un imminente volume letterario dedicato proprio al futurismo), i vari Sandro Battisti, Marco Milani, Kremo Baroncini, Francesca Fuochi (e molti altri), fino a Giovanni De Matteo e Francesco Verso, vincitori persino del Premio Urania Mondadori-Fantascienza, anch'essi in sinergia con i Transumanisti.


Non ultimo,anzi..(a medio lungo termine tra i più autorevoli). i giovani futuristi del web di Antonio Saccoccio, (anche Getto, NetaBalla e altri.  Ovvero, Netfuturismo, un 2009 esplosivo,  dopo molte web sperimentazioni, ricco di iniziative (Cagliari, Latina, Viterbo eccetera) anche all'estero (Spagna), autentici figli di Internet, flotta dalla rotta più singolare, ma non per nicchia avanguardistica, ma per la partcolare navigazione sperimentale (con Netfuturismo..il Web è il Messaggio.. autentici Nativi Digitali, Saccoccio il primo a lanciare scientificamente e sistematicamente il Futurismo nel web). Significativa anche una intrevista di Saccoccio  con Luce Marinetti, scomparsa incredibilmente proprio nel fatidico 2009 futurismo 100! (e contatti Netfuturismo anche con gli stessi Guerra, Scianca, Tallarico e i transumanisti).


Inoltre, il gruppo storico di Futurismo Oggi, letterario pittorico del compianto eroe del secondo novecento Enzo Benedetto, i vari Antonio Fiore, lo stesso Tallarico, anche in certa misura Baldo Savonari, eredi di Balla e Boccioni, con centenari personali e collettivi a Roma, Lecce e anche, via clip o convegno (Fiore e Savonari), per lo stesso centenario ferrarese.


Oppure, come sempre, artisti e scrittori, disseminatti in tutta Italia che a modo loro attraversano il futurismo, meno giovani e molto giovani.


Ad esempio, i giovani scrittori di Alesandria (o anche Venezia) del gruppo aperto di Gian Luca D'Aquino, tra cui Manuela Vio, Alessia Baldi, Massimo Leitembregher e altri. Lo scrittore, giovanissimo, di Salerno Zairo Ferrante (promotore del cosiddetto Dinanimismo letterario) Gli stessi Riccardo Roversi, Lamberto Donegà, Alex Gezzi, ferraresi. I cosiddetti, anche, Transavveristi.


I musicisti Daniele Lombardi, Nuovo Futurismo, Funkman, Massimo Croce (italo-egiziano prossimo a Netfuturismo, Alfonso Santimone, Rebecca (prossimi a FTM Azione Futurista di Rosso Trevi), BioBietaBunker, InSintesi, oltre ai PCCORP e Zekkini.


I video artisti o multimediali Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Alessandra Fabbri, Andrea Forlani, D.J. Afghan, Ms Larsen (italo-danese): gli stessi celebri Roberto Carraro, Claudio Castelli (italo-belga), la straordinaria Laurina Paperina, Ms Larsen.


Da segnalare anche l'importante complicità di un certo Paolo Ruffilli, erede della migliore neoavanguardia italiana, la generazione di Adriano Spatola e Andrea Zanzotto, che ha aderito al centenario ferrarese curato da Guerra e Rosso Trevi. E lo stesso Vittorio Sgarbi, con l'esperimento quasi dannunziano politico-culturale di Salemi (con lo stesso Cecchini). Il celebre critico d'arte, certamente futuristico.


Concreta inoltre, nel nuovo futurismo l'attività editoriale:pubblicazioni continue singolari e collettive, i transumanisti, Guerra e altri, riviste on line e off line, da Ad Futurum Post dei Netfuturisti e Next dei Connetivisti, a Futurismo 2009 e Sands From Mars di FTM Azione Futurista, persino quest'ultima editing on line..; H+ Magazine dei Transumanisti, Connettivismo e l'asse editoriale Diversa Sintonia/Kaleidos di Milani e Alessandro Vitali, un volume anche dedicato al futurismo con gli stessi, tra altri D'Aquino, Vio, Ganzaroli, Sylvia Forty, Alberto Rizzi, Guerra e Ferrante. E Antonio Fiore, regolari prestigiosi cataloghi ogni personale, spesso a cura del critico d'area Giorgio Di Genova.


Sinergie anche con Video Festival Internazionali o d'avanguardia urbana (Guerra e i transumanisti, Cecchini, Landini- The Scientist e High Foundations a Ferrara)...partecipazioni individuali o collettive a mostre o performance importanti: la già citata equipe postfuturismo oggi di Fiore e Tallarico ( Roma., Lecce eccetera), idem i netfuturisti (vedi sopra i luoghi), Ms Larsen ancora a Roma, Maurizio Ganzaroli a Milano (New Ars Italica a cura di Kristina Snajder), ovvio Rosso Trevi, tra Salemi (dove è assessore) e la Sicilia a Firenze, Catanzaro eccetera, in particolare la mostra fotografica sul Tibet libero e i Karen in Birmania, esito di un reportage live, trasmesso a suo tempo anche dalla celebre Radio Radicale. Infine, a Ferrara, Guerra con Ganzaroli, la stessa poetessa Sylvia Forty il writer pittore Marco Jannotta, gli stessi Gezzi e Squarcia con la rassegna multimediale Tiffany Art Club quest'ultimi anche a Milano.


Per il futuro: al di là delle differenze, a volte non interfacciabili per contingenze storiche, resta il fatto della necessità probabile di una campagna continua sistematica, alternativamente hard e soft, provocatoria e scientifica, mediatica, nel web e off line on the road performance e editoriale, verso la generazione dei Bonito Olivo e di certa casta della cultura e della criptica d'arte nazionale, casta dei giornalisti d'arte... compresa. .


Il futurismo, oggi, come Scienza sola Igiene del Mondo (d'Italia nello specifico), per creare nel nome del futuro, dell'etica e dell'estetica della conoscenza scientifica, fondamentalmente condivisa da tutte le astronavi futuriste post1944 e post2009..., nuovi scenari possibili e desideranti anche metapolitici e ciberculturali.


Una sfida alle stelle sulla Terra e in Italia destinata comunque a vincere, in quanto nei fatti il Futurismo, la più complessa e geniale e ineguagliata avanguardia culturale italiana che ha semplicemente fondato l'avanguardia contemporanea e che, oggi, grazie anche al web eccetera, lancia nuovamente le sue bombe intelligenti e innamorate, o le sue parole colori numeri chip algoritmi digitali, umani e postumani, nell'agorà di certa stessa arte contemporanea, sempre propulsiva, ma fortemente inquinata da mediocrazia, consumismo deteriore e defuturizzazione.


L'esercito del Futuro è tornato, cari Bonito Oliva! From 1909 to Eternity!



WE SHALL BE GOD/ IMMORTALITY?


Welcome webcame new cyber generation
sperma rosa+azzurro cielo turchese lilla
all'assalto degli astri e le stelle


Dio Serial Killer nei secoli dei millenni


“We start for your lager big bang”

In principio era il Verbo?
Liberemo dai tuoi neutrini di parole mai in libertà
miliardi e miliardi di cellule e molecole e esseri viventi
trucidati dalla Parola di Dio
dalla Terra palla di Lava alla nostra Astronave Terra
finalmente in volo fly to eternity!


Webcame Nuova Generazione biotech MIND uploading
unica opera d'arte singolare tecnologica


Umanità staminale digitale pronta alla Rivoluzione Finale Interstellare!


E ruberemo una gioiosa aurora immortale immorale
senza mai più crepuscolo criminale
le comete
ne faremo trecce x liberare le Stelle!


Dalla Terra alla Luna al Sole a Andromeda alla Via Lattea al big bang!

Dopo finalmente canteremo la Libera Creazione.


Dio e la Morte l'equazione maledetta risolta!

“E m'incanto d'incantesimo!”


COMPUTER DARWIN?

www.myspace.com/edizionifuturiste

giovedì 12 novembre 2009

Sgarbi e Rosso Trevi ... a Milano Fabbrica del Vapore


da Controcultura SuperEva di R. Guerra

Dal 10 al 15 a Milano, è di scena Vittorio Sgarbi con le performance “teatrali” Sgarbi e l’Altro: per 5 giorni al Teatro del Vapore…. il celebre e futuristico critico d’arte, nonché sindaco in quel di Salemi, esempio non frequente di creatività istituzionale, nonostante una gestalt biogeografica notoriamente e anche pericolosamente ostile (in Sicilia…), rilanciato anche dalla stampa internazionale per una serie sorprendente e costante di iniziative culturali (e anche strettamente politiche).


Ora Sgarbi, lancia a Milano, a metà tra teatro d’ avanguardia e arte situazionista, la succitata iniziativa, destinata senz’altro a lanciare trend riproducibili poi altrove nel prossimo futuro.

"Sgarbi racconterà la sua visione del mondo, proiettando filmati e fotografie con un sottofondo musicale da lui scelto: Mozart, Rossini e Alberto Bruni Tedeschi, compositore padre di Carla Bruni, ex-modella ed attuale moglie di Nicolas Sarkozy, presidente francese. Si parlerà di attualità e di cronaca italiana ed internazionale: il crollo del muro di Berlino, che il 9 novembre celebrerà il ventesimo anniversario; l’abbattimento ignobile della villa liberty di Morazzone; l’artista contestatore Graziano Cecchini che dipinse di rosso l’acqua della fontana di Trevi e che Sgarbi ha nominato “assessore al Nulla” del comune di Salemi, città della provincia di Trapani di cui è sindaco.“Sgarbi, l’altro” è uno spettacolo che sarà diverso ogni serata, uno show fatto di parole, musica e arte e immagini” (da amosgitai blog)

E sempre ospiti quasi a sorpresa, ogni sera, personalità dell’arte e della cultura italiana in certo modo affini come cifra e spirito a Sgarbi, tra cui il celebre Graziano Cecchini Rosso Trevi, l’uomo della fontana rossa di Trevi (ottobre 2007) e delle battaglie per il futurismo dei diritti umani in Cina, Tibet e Birmania e che ha nei fatti rifondato il futurismo nell’era di Internet e dei media elettronici.

Tra la lava linguistica di Sgarbi e il cromatismo in libertà di Rosso Trevi, oltre alle parole libere degli altri ospiti, proprio Milano, capitale storica del Futurismo Marinettiano e della modernità indiscussa italiana, rilancia finalmente, anche contro certa reataurazione recente almeno spitiruale Morattiana, la sua innata vocazione di città del futuro e della provocazione e-o sperimentazione intelligente….

martedì 3 novembre 2009

Moana Pozzi Futurpunk



***da Moana Moana   Associazione Moana Pozzi AMP

"Monna Lisa futur-punk. Riceviamo, da qualche astrogalera persa ai confini del cyberImpero, un tragicomico omaggio.chiamiamolo.omaggio ad una Moana punk italianizzata dal paroliberissimo Dottor FuturGuerra.

Se non altro, una risposta anti-narrativa alle mega.fiction ottocentesche, passatiste e di massa. Cmq l'immagine fissa del video in questa pagina ci sta tutta (il resto un po' meno ma va bene uguale)"
 
(* Nota graditissima dal sito ufficiale dedicato a Moana Pozzi e - dal Dottor M. Biuzzi- per il nostro clip Moana Lisa Cyberpunk  che ringraziamo con questo rilancio su questo nostro blog neofuturista linkato su Wikipedia alla Voce Transumanesimo Italiano).
 
Video Moana Lisa Cyberpunk

mercoledì 28 ottobre 2009

Graziano Cecchini interview 2 anni dopo la Fontana di Trevi


da Controcultura Supereva

Intervista di Roberto.Guerra a Graziano Cecchini

19 ottobre 2007: due anni fa Graziano Cecchini rilanciò il futurismo con una performance storica; la celebre Fontana Rossa di Trevi. Rosso Trevi… dapprima fu etichettato come vandalo ad esempio da Rutelli, poi, alla luce, dell’ecovernice usata- studiata per mesi- nell’operazione (nessun danno alla Fontana) rilanciato dagli stessi Toscani e Sgarbi, tutt’oggi assessore a Salemi con quest’ultimo.



D- La Fontana Rossa, due anni dopo:


R- E’ ancora una grande evento, se ne parla ancora, nonostante oggi, era elettronica, 1 anno equivalga a 10; ogni anno ad esempio aumenta del 30% circa la pubblicazione di ricerche scientifiche… Festeggerò questo non anniversario ma compleanno… della Fontana Rossa e del nuovo futurismo…. con una piccola grande sorpresa: due anni fa fu una protesta contro la giunta Veltroni e l’immobilismo politico-culturale romano. Ora la dedica è per Alemanno. Nulla di nuovo sotto il Sole Romano, altro che libero e giocondo… I giovani a Roma sono costretti ad una esistenza virtuale, praticamente non esistono. La cultura è tornata nelle catacombe! Roma è soltanto una capitale abitata da fantasmi di Pietra!” ROSSO TREVI

D- L’Informazione in Italia, oggi:


R- Recentemente han fatto, come noto una grande manifestazione per la libera stampa e la libera informazione. Ma è un bluff, un simulacro. Libera ..da che cosa? Un gatto che si morde la coda- Le persone libere non hanno bisogno di gridare e urlare… Il controllo dei Media è assoluto, ma in forme meno primordiali di quanto dicano giornalisti di sinistra e anche di destra cosiddette… Libertà di stampa e d’informazione da Berlusconi, per sostituirlo con un altro big Brother? In realtà, i quotidiani sono sottomenu del potere editoriale e quest’ultimo delle Banche, in Italia comandano le Banche…. Il vero Regime esoterico e segreto (ma alla luce del Sole!). In realtà quando si è liberi di urlare e gridare in televisione o in piazza per la libertà di parola, stampa, informazione è anche un controsenso evidente…. In profondità il conflitto è individuale.. tra l’Imbecillità e la Creatività. GRAZIANO CECCHINI...

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/la-fontana-rossa-di-trevi-2-anni-dopo-intervista-a-graziano-cecchini

martedì 6 ottobre 2009

NEOFUTURISTI AL VIDEO FESTIVAL INTERNAZIONALE


ROSSO TREVI E FUTURGUERRA A THE SCIENTIST 2009 FERRARA


Dal 9 all’11 ottobre Ferrara ospita un interessante festival di video arte. L’evento, giunto alla terza edizione, ha le radici nel Centro Video Arte del Comune di Ferrara, attivo dal 1972 al 1994. Nella Sala Estense in Piazza Municipio, 3 va in scena The Scientist 2009, diretto da Vitaliano.
Cinque sezioni, quella internazionale, quella storica, la video danza, la selezione universitaria e quella dedicata ad artisti ferraresi. Fra gli italiani presenti Masbedo, Laurina Paperina, Graziano Cecchini, Andreco, Luca Matti, Roby Guerra e Tecnologo Crew. Prevista anche una Vjing Special Night per sabato 10 ottobre alle 23.00 presso il Circolo Arci Bolognesi e Loop Visions ’09 da Barcellona.


giovedì 29 gennaio 2009

CENTENARIO DEL FUTURISMO LIVE A FERRARA



CENTENARIO DEL FUTURISMO L I VE A FERRARA (IL 20 2)
a cura dei futuristi contemporanei...-
CON GRAZIANO CECCHINI PAOLO RUFFILLI RICCARDO CAMPA ROBY GUERRA ALESSIO BRUGNOLI ANTONIO FIORE BALDO SAVONARI MARCO MILANI e altri 40 futurists
Futurismo 100? La Parola ai Futuristi! Centenario del Futurismo “LIVE” a Ferrara, proprio il fatidico 20 2. E un centenario a quanto pare unico nelle infinite attuali celebrazioni tutte encomiabili. Già le dediche sorprendenti: a Marinetti, ma anche Majakowskij; a Enzo Benedetto (il principale promotore del futurismo post1944 (link di Giorgio Di Genova),con la rivista Futurismo Oggi (il Moma di New York e il Centre Pompidou, tra gli aderenti), fin quasi al duemila. Ma- in omaggio al nuovo futurismo dei diritti umani, umanista e scientifica che caratterizza i futuristi del duemila, dedicato questo centenario vivente... a John e Bob Kennedy e a Obama..Barak, fin nel logo! Nessuna celebrazione a Ferrara: anzi a cura (e presenti...) dei futuristi attuali contemporanei, vivi e vegeti e ultraproduttivi, alcuni molto celebri. Graziano Cecchini Rosso Trevi, Antonio Fiore, il transumanista epistemologo Riccardo Campa, Baldo Savonari, Valerio Zekkini, i cyberpunk scrittori del gruppo Connettivista (Marco Milani, Giovanni De Matteo, Sandro Battisti, già del giro Mondadori Urania), il giovane intellettuale e scrittore neofuturista Giovanni Tuzet (docente alla Bocconi di Milano), il videomaker Filippo Landini, persino un video-omaggio ai celeberrimi Kraftwerk, maestri futuristi della techno generation. Oppure simpatizzanti, il noto poeta Paolo Ruffilli su tutti. In carne ed ossa, alcuni via audio, alcuni via video, un intervento futuristissimo a sorpresa annunciato dallo stesso Rosso Trevi, un centenario – questo di Ferrara, in sinergia proprio con FTM Azione Futurista, Salemi/Trapani, patrocinato dal Comune di Ferrara e a cura dell'Associazione Culturale Ferrara Video&Arte (presidente Vitaliano Teti, Università di Ferrara), già curatrice lo scorso settembre di The Scientist Video Festival). Circa 30 i futuristi futuribili coinvolti. A cura nello specifico di Roby Guerra, futurista ferrarese e di Alessio Brugnoli (celebre blogger romano), tra principali promotori di certo neo-futurismo nel/dal web, e di Lamberto Donegà, scrittore recentemente presentato dallo storico del futurismo Alberto Bertoni,. Nonché delle stesse riviste futuristiche attualmente attive cartaceee e nel web, vale a dire La Voce Futurista (di Armando di Carlo e lo stesso Brugnoli), Futurismo 2009, Sands From Mars (del blogger scrittore Maurizio Ganzaroli), Divenire (Transumanista, diretta da R. Campa, grafica E. Pilia), Next (i Connettivisti). L'evento, multimediale, si svolgerà presso la Sala Estense (pieno Centro Storico della città d'arte estense) il 20 2 dalle 18 alle 23, in due fasi come indica il programma ufficiale già in circolazione nel web, un convegno nel tardo pomeriggio e proiezione Video in serata:
Ore 18 Collaudo: Primo Centenario del Futurismo-
intervengono (oltre ai tre curatori): Graziano Cecchini, Paolo Ruffilli, Baldo Savonari, Riccardo Campa, Stefano Vaj, Emmanuele Pilia Valerio Zekkini, Marco Milani, Giovanni Tuzet, Filippo Landini, Marco Teti, Raffaella Picello, Maria Cristina Nascosi, StefanoGargioni, Mario Zamorani,, Riccardo Roversi, Alberto Canetto.
Ore 20 (optional) futubuffet Bar Tiffany/proiezione video FuturismoRenaissance(2007-2008)*
*from The Scientist 2008 Video Festival -Ferrara/Festival del Cinema Indipendente 2007, Roma
(a cura di RobyGuerra/Eugenio Squarcia)
Ore 21-23 FUTURISMO 100 E + LIVE! FUTURVIDEO
clip di Graziano Cecchini Vitaliano Teti Giulia Fontanini Marinella Rescigno Riccardo Campa Connettivisti Antonio Fiore Baldo Savonari Alessio Brugnoli Kraftwerk Insintesi PCCorp, Alberghi di Carne, Pietro Puccio Giacomo Verdoia Riccardo Roversi Filippo Landini Andrea Forlani Luvi Lu Alberto Rizzi Savina Scavo Eugenio e Alberto Squarcia Dino Marsan Silvia Donini Maurizio Ganzaroli Terzo Millennio Sylvia Forty Ms Larsen Futurguerra
Ore 23 Futursaluti.
ROBERTO GUERRA ALESSIO BRUGNOLI – Associazione Ferrara Video & Arte
www.thescientistvideo.net
www.myspace.com/futurismo2009
www.futurzig.it
www.lavOcefuturista.splinder.com
www.transumanisti.it
www.next-station.org
www.antoniofiore.i
www.myspace.com/edizionifuturiste

martedì 11 novembre 2008

IL LIBRO NERO DEL PASSATISMO SPECIAL LUCA VERDONE


FESTIVAL DEL FILM DI ROMA, LUCA VERDONE:




"IGNORANTE LEGARE FASCISMO A FUTURISMO"


«Chi lega il fascismo al futurismo è un ignorante» parola di Luca Verdone, fratello di Carlo, che sul movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti sta realizzando una docu-fiction «Futurismo. Movimento di arte/vita» presentata i nello spazio della Film Commission allestito all'interno del Festival Internazionale del Film di Roma. Un contributo ancora in fase di produzione ma che secondo Verdone avrà anche il compito «di sgombrare il campo da inganni di natura politica che hanno creato fraintendimenti». «Il movimento futurista - ha continuato - non ha nulla a che vedere con il fascismo se non il fatto di averci convissuto storicamente». Partendo dalla vita di Marinetti, la docu-fiction di Verdone dedicherà anche uno spazio al «complesso rapporto» come l'ha definito il regista, tra Mussolini ed il fondatore del futurismo, colui che il 20 febbraio del 1909 firmò il «Manifesto». Quanto a chi oggi si dichiara un moderno futurista come l'autore del «Rosso di Trevi» Graziano Cecchini, Verdone non ha dubbi: «Il futurismo finisce con la morte di Marinetti, tutto il resto è un'invenzione». «Cecchini? Un teatrante, un bravo attore» ha detto.

A nome dei neofuturisti italiani tutt'oggi attivi ci dispiace persino di catalogare il bravissimo Luca Verdone in questo live Libro nero del Passatismo non stop... fratello del più celebre Carlo, uno tra gli attori e cineasti più squisitamente italiani e per fortuna post-realisti, capaci di esprimere cose intelligenti con homour tutto italiano, appunto, degno erede del più grande di tutti, l'Albertone nazionale, il compianto Alberto Sordi, persino sindaco virtuale a Roma per un giorno, a suo tempo. Tra l'altro la boutade del fratello del Coatto (lo diciamo affettuosamente) è simultaneamente futuristissima. Da un lato demolisce l'equazione da cabalisti.. futurismo-fascismo che ha caratterizzato per decenni certa sconcertante pseudocritica ideologica, ancora viva in Italia peraltro, nonostante le revisioni dei vari Salaris, Scudiero, Tallarico, Agnese, Pinottini, Grisi, Benedetto, De Maria, Lista, gli stessi Curi, Bertoni e molti altri. ...Della cui omissione ci scusiamo, perchè tutti -scrostando e purificando certa masochista anche pseudocritica nazionale- restano tutt'oggi esempi di libero pensiero in certa involuzione regressiva della storia e della critica d'arte (e anche parzialmente nelle postavanguardie artistiche ..) in Italia nel secondo novecento.

Tra i molti altri, più o meno noti, uno famoso è certamente Mario Verdone, padre proprio di Carlo e Luca Verdone, specializzato sul cinema futurista... quindi figli d'arte, quasi. Va da sé, la stessa maggiore complessità dell'interfaccia futurismo-fascismo, alla luce della storiografia più recente dei vari Nolte, De Felice, Gentile: ma nel contesto (il Festival ex del Cinema a Roma) non discutiamo certo Luca Verdone per tale omissione, anzi questo aspetto della sua "boutade creativa" dal punto di vista mediatico, come accennato è una grande chiarificazione efficacissima.
Quel che non va è -sempre nello stesso contesto - un medium caldo!- fare il verso ai pappagalli passatisti persistenti dichiarando morto il Futurismo con la scomparsa di Marinetti nel 1944, bollando pure il nuovo futurismo mediatico e pubblicitario (ma non solo, se si è informati, anzi!) di un certo Graziano Cecchini Rosso Trevi, che con un sol gesto clamoroso- il noto blitz alla Fontana di Trevi (colorata di Rosso), un anno fa ha riportato il Futurismo in prima pagina, ecc. (poi le battaglie per il Futurismo dei Diritti Umani, con reportage live trasmessi dalla Birmania da Radio Radicale... non da Santoro o altri zombies rosso antico...). La censura ... di Verdone alla vigilia del centenario è un grave errore. Anche perché proprio il futurismo di Cecchini,il post Fontana Rosso Trevi nei fatti non significano solo -come accennato- il ritorno di certo futurismo neoumanista (al passo con certe revisioni di cui prima e in seguito), ma anche affinità intellettuali non indifferenti di Graziano con ... Vittorio Sgarbi, Oliviero Toscani, (tutti a Salemi-Trapani persino a livello istituzionale), ecc., performance più autentiche e davvero futuriste del duemila magari dello stesso Cattelan (peraltro nientaffatto un bluff!), anche video arte (Cecchini ha partecipato anche a un Video Festival Internazionale con un bel video programmatico sul Futurismo... festival con in scaletta- tanto per informazione- anche un certo Naim June Paick ("la video arte è ispirata dal futurismo", a suo tempo disse forse il più grande dei video artisti elettronici).
Il Rosso Trevi... ha riportato l'attenzione pure su certo neofuturismo del secondo novecento, certamente diverso da quello storico (primo o secondo o... terzo che dir si voglia), successivo alla scomparsa di Marinetti. Neofuturismo attivo..sempre tacito nei critici di cui prima, ma alcuni (Benedetto e Grisi ad esempio), promotori nel secondo novecento anche della continuità del futurismo, con opere, mostre, iniziative e riviste: si pensi alla rivista Futurismo Oggi di Benedetto, attiva da fine anni '60 al 1993, che raccolse tutti i cosiddetti futuristi del/dal secondo dopoguerra fin quasi ai giorni nostri, con nuovi artisti, che stanchi magari di neoposttrans etichette, si accorgevano semplicemente di essere semplicemente futuristi, se non altro perché la miglior verifica quasi popperiana del futurismo come "estetica" possibile degli anni duemila è proprio la nuova era informatica, la nuova net-cultura nascente: Internet... è il regno della Macchina sognata da Marinetti e i futuristi.
E ulteriormente, alcuni proprio prendendo le mosse dall'esperienza di Futurismo Oggi (tra gli aderenti della rivista di Enzo Benedetto.. gli stessi MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi...), non proprio sconosciuti, tutt'oggi sono promotori di certa dis-coninuità futurista, nuovi scrittori e critici, autori di libri e saggi regolarmente in commercio, finanche noti e assai attivi nel web., con tanto di riviste on line dichiaratamente futuriste. Ci riferiamo ai vari Alessio Brugnoli, Armando Di Carlo, Cosimo Zecchi , Antares, del giro de La Voce Futurista, blog rivista on line (Roma-Milano-Catania, ecc); a... chi scrive (Roby Guerra), ex collaboratore di Futurismo Oggi e Maurizio Ganzaroli, curatori rispettivamente delle riviste on line Futurismo 2009 e del Video Festival The Scientist (Ferrara) - e Sands From Mars, a Giovanni Tuzet (scrittore e saggista - docente alla Bocconi di Milano..), Eugenio Squarcia , Alberto Canetto e altri (futuristi di Ferrara); agli stessi neofuturisti del web di Antonio Saccoccio (Latina, Roma, ecc.); ai vari cosiddetti Transumanisti, Connettivisti ecc. dei vari Schinasi, Cioni; a musicisti d'area futurist quali Massimo Croce (italo-egiziano), INSINTESI (Francesco Andreani De Vito) e Funkman e Klaus D.J (Lecce); a Nuovo Futurismo (Davide Grosso- Roma-Catania); a video artisti o del web (Second Life) quali Giorgio Castelli e Roberto Carraro. E molti altri di cui mi scuso per l'omissione. Tutti artisti e intellettuali futuristi, spesso interfacciati: basta navigare un poco, evidentemente certa cultura ancora dominante in Italia (magari come D'Alema o Fazio) snobba incredibilmente ancora la Rete!
Ebbene: nei fatti il Futurismo in Italia, e non solo, è più vivo che mai, l'unica avanguardia storica ancora attiva. Certamente nella dis-continuità postmoderna; su basi oggi che estraggono dal futurismo storico soprattutto la sua "filosofia" centrale, il Futurismo come arte-scienza, come estetica scientifica d'anticipazione e eretica, estetica peculiare e possibile, tra altre, senza più il dogma dell'ismo, ma nientaffatto un corpo morto. Verdone e altri critici hanno ragione solo su un punto: il Futurismo come movimento è morto nel 1944; ma non come Idea, vettore, estetica possibile degli anni duemila. Perchè sono i fatti a dimostrare le parole, e i fatti esistono! La cultura italiana ha bisogno di ... aggiornamenti, qualsivoglia sistema operativo desideri!
"FIORIRE NON MARCIRE" !