domenica 15 marzo 2015

Marinetti 70 Recensione Presentazione

da METEOWEB

edieuropa_Marinetti70
Presentato a Roma il libro “Marinetti 70. Sintesi della Critica Futurista”
martedì 10 febbraio 2015, 17:15 di

Domenica 8 febbraio 2015, presentato presso  la Galleria Edieuropa QUI arte contemporanea (Roma, Piazza Cenci 56), il libro “Marinetti 70. Sintesi della Critica Futurista”, a cura di Antonio Saccoccio e Roberto Guerra (Armando Editore). La revisione più recente sul fondatore del Futurismo, oggi riletto come autentico precursore dell’era informatica, dei tempi postmoderni e della Internet Revolution. Per l’occasione sono intervenuti : Giovanni Antonucci, Francesca Barbi Marinetti, Giancarlo Carpi, Simona Cigliana, Vitaldo Conte,  Massimo Prampolini, Antonio Saccoccio, Luigi Tallarico. A settant’anni dalla morte, il fondatore del futurismo Filippo Tommaso Marinetti continua a essere una delle figure più discusse e controverse della cultura italiana. In questa pubblicazione alcuni tra i maggiori studiosi viventi dell’artista esplorano aspetti fondamentali della sua opera: il culto della modernità, le ricerche poetiche e parolibere, i rapporti con la politica (nazionalismo, socialismo, anarchismo, fascismo), l’influenza sulle avanguardie europee, l’attualità delle sue intuizioni nel XXI secolo. Il volume, a cura di Antonio Saccoccio e Roberto Guerra, contiene contributi  (oltre agli stessi curatori) di Enrico Crispolti, Paolo Valesio, Simona Cigliana, Günter Berghaus, Gino Agnese, Giordano Bruno Guerri, Giorgio Di Genova, Riccardo Campa, Pierfranco Bruni, Vitaldo Conte, Massimo Prampolini, Patrizio Ceccagnoli, Giancarlo Carpi, Luigi Tallarico, Miroslava Hajek, Giovanni Antonucci, Massimo Duranti, Francesca Barbi Marinetti.

Antonio Saccoccio  è studioso delle avanguardie e del futurismo, collabora con l’Università Tor Vergata di Roma, già curatore del convegno Eredità e Attualità del Futurismo (Roma, 2013) e coautore di Manifesti Net.futuristi (Avanguardia 21, 2012.) Roberto Guerra è poeta e attivista futurista, già autore di Futurismo per la Nuova Umanità (Armando editore, 2012) e Futurismo e Transumanesimo, la poetica di Internet (La Carmelina, 2014). E cosi i curatori e Vitaldo Conte (tra gli autori e relatori) rileggono il futurismo contemporaneo, in chiave, oggi, non più “vitalistica”, ma umanistico-scientifica,  al passo  -auspicato- con la nascente società della conoscenza e della rivoluzione digitale post Internet.
Guerra, in un’intervista rilasciata a Ferrara Italia, ha dichiarato che ” Marinetti 70′ sintetizza l’attuale livello critico e operativo. Analisi eclettiche tra i bordi della storia dell’arte e del nuovo futurismo operativo: da un lato il paradigma strettamente estetico o estetico sociale, come gli interventi di Di Genova, Duranti, Prampolini, Ceccagnoli, Antonucci, la Barbi Marinetti, oppure Crispolti, Tallarico, Valesio, Conte, Bruni, dall’altro paradigmi dopo la scienza e internet. In ogni caso come fare anima o ‘brain’ nel mondo computer, registro di sistema condiviso, più o meno, da tutti gli autori.” Saccoccio, ad un’intervista di Asino Rosso, ha dichiarato che “l’idea di base del Futurismo fondato da Marinetti è un’idea intramontabile, è la sfida nei confronti di chi non si accorge che la realtà si trasforma e va continuamente reinterpretata, è la sfida per una costante evoluzione. I futuristi, un secolo fa, ebbero il compito di testimoniare la trasformazione della sensibilità umana per mezzo delle grandi innovazioni tecnologiche (telegrafo, telefono, cinema, automobile, treno, aereo). Il Net.Futurismo, oggi, deve essere interprete dello straordinario rinnovamento della nostra sensibilità, avvenuto in seguito alla rivoluzione neo-tecnologica. E la “rete” (net) è assunta come paradigma in grado di riassumere la sensibilità contemporanea. ”
Vitaldo Conte ha detto  “Marinetti 70, con il suo variegato panorama di interventi, risulta un qualificante “mettere in circuito” focalizzazioni storiche insieme a ipotesi e proposte. Queste ultime vertono sulla presenza del futurismo marinettiano nel corpo dell’attualità, sia come pensiero e sia come creazione a tutto campo, confrontandosi con le seduzioni di ogni possibile avanguardia di arte-vita...

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Futurismo e Transumanesimo, recensione (Meteo Web)


da METEOWEB

 transvision 2010

Il fenomeno transumanista

martedì 9 settembre 2014, 19:48 di


Un eBook recente, “Futurismo e Transumanesimo. La Poetica di Internet” (La  Carmelina edizioni, Ferrara-Roma, 2014) fa il punto sul controverso movimento culturale d’ispirazione scientifica che da tempo segnala una nuova fiducia verso la scienza e tecnologia come risposta alla crisi contemporanea.  Il poeta saggista Roberto Guerra (anche transumanista) l’autore. Il movimento nato in Usa verso il duemila, diffuso anche in Italia con le associazioni culturali AIT e Network Transumanisti,  da un lato appare favorevole alla libera ricerca scientifica anche radicale, longevità estrema e potenziamenti tecnologici (innesti cyborg, medicina d’avanguardia e crionica inclusi) e alle nuove tecnologie per il cambiamento sociale, dall’altro – da cui molte polemiche-  appare radicalmente critico verso certo ambientalismo culturale – da esso definito neoluddista – oggi prevalente almeno in Italia e Europa.
Note negli anni scorsi le polemiche con il celebre storico Fukujama che definì il movimento “L’idea più pericolosa al mondo”, forti le critiche bioetiche degli stessi Giuliano Ferrara e Marcello Veneziani, dall’ambiente cattolico e “conservatore”.  Guerra chiarisce un poco le questioni. Il transumanesimo o semplicemente postumanesimo o nuova futurologia scientifica, è nato in ambito praticamente accademico e coinvolge soprattutto ricercatori in molti laboratori ufficiali  (Il biochimico inglese Aubrey de Grey) o figure ineccepibili come Ray Kurzweil che collabora con Nasa e Google, lo stesso Larry Page… anche Marvin Minsky, storico padre dell’Intelligenza Artificiale. Pare sconfinare con la fantascienza perchè supportato da celebri scrittori come gli stessi Bruce Sterling, Robert Sawyer e Dan Brown (!). Guerra chiarisce un poco le questioni evidenziando certo substrato del movimento, sia con riferimenti a certa psicanalisi culturale e appunto futurologia (lo stesso Asimov), sia l’attuale pubblicistica italiana, segnalata proprio in questo 2014 anche da media di forte audience quali Focus, Espresso, Panorama (nel 2010  a Milano anche un convegno internazionale transumanista).
Negli ultimi tempi si segnalano i libri di Riccardo Campa, sociologo della scienza a Carcovia, “Mutare o Perire” (Sestante edizioni) e “La specie artificiale” (Deleyva); Giuseppe Vatinno, “Il Transumanesimo.., (Armando editore), fisico e già parlamentare, Roberto Manzocco, “Essere Umani 2.0” (Springer), non ultimo- almeno lateralmente-  il recente IIF (Italian Institute for the future di Roberto Paura, Napoli). Nuove direzioni  che dimostrano, almeno secondo Guerra, il postumanesimo  al passo con certa stessa ecologia ma scientifica, certaeredità attuale del famoso Club di Roma di Aurelio Peccei , di pionieri italiani quali Silvio Ceccato e  Roberto Vacca, più in generale con l’Umanesimo ma scientifico contemporaneo, prossimo alla società aperta e della conoscenza promossa dallo stesso Popper.
Info: Transumanesimo in Italia  wikipedia
(Photo da Transvision 2010, Milano, convegno internazionale transumanista)*