giovedì 15 settembre 2022

Moana Pozzi (15 9-1994-2022 anniversario)

*Photo di repertorio, eBook cover V. Conte


......L'AUTUNNO FATALE DELLA PORNOSTELLA MOANA POZZI di Roby Guerra

Il 15 settembre 1994, quasi all'improvviso (pochi lo sapevano) moriva Moana Pozzi , sex simbol dell'Italia del secondo novecento, capace nell'Immaginario erotico e sociale di superare anche magari Lucrezia Borgia e Edwige Fenech, la stessa Stefania Sandrelli (al di là di evidenti differenze iconiche e contestuali).

Fu una fine estate particolarmente fresca quel "94: Moana gravemente ammalata e ricoverata segretamente a Lione, secondo la leggenda cadde come le prime foglie premature ungarettiane, leggendo Sant'Agostino, sorta di specchio in certo senso della prima porno star italiana capace di bucare i media con autorevolezza ineguagliata. E civettò con l'Autunno dietro la porta…chiudendo le ciglia per sempre.

Ad un certo punto, infatti, dopo anni di scandali, provocazioni, film a luci rosse mai visti in Italia, ovvio supertrash ma con un "non so che" archetipico, poi decisivo per la percezione diversa di Moana, la prima dama dell'erotismo moderno italiano divenne quasi ospite fissa persino della Tv pubblica, invitata a dibattiti e talk show (anche seri): un rara breccia controculturale… (a costo di scandalizzare i puristi) nei copioni canovacci convenzionali, monodimensionali, bianco o nero, manichei, dei salotti nazionali; finalmente una TV o uno schermo… a tinte forti multicolori.


Valentine de Saint Point (futurista e autrice de il Manifesto della Lussuria), Anna Kulisioff, le stesse Rosa Luxemburg, Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, eccetera probabilmente l'avrebbero apprezzata, come appunto, quasi la famiglia stessa media italiana negli ultimi anni: in Televisione o sui media e giornali, nelle interviste, Moana, stupiva per la naturalezza sincerissima, genetica e fluida come magari il fiume classico di Eraclito trasformato in sorgente femmina inesauribile..

Una parola geneticamente erotica e sensuale quella di Moana, ben poco ocalinghevole (magari alla Marini, ma nulla di male dopo il duemila, anzi), persino intelligente e d'avanguardia: piaccia o meno Moana nelle parole e nella vita (ma anche nei film porno naturalmente tra gli intersttzi e certi witz in lei riflessi, al di là delle trame e dei soggetti prevedibili) era una donna-femmmina-bambola-pornostella libera!


Per la rivoluzione femminile e femminista del novecento, anzi ben più autentica, credibile ed efficace Moana di tante ciarle e parodie di illustri sindacaliste… del movimento delle donne stesso: più di quest'ultimo Moana ha probabilmente mutato i costumi e la percezione della sessualità in Italia, un poco come Marylin Monroe e Brigitte Bardot o la stessa Mary Quant delle minigonne. A zig zag le vie e le civetterie della rivoluzione, parola femminile, non sempre a suo agio quando comparata con modelli maschili…

Oggi, ragazze stupende (e anche carine) di 18 anni le fanno il verso quantomeno nel look, un progresso in Italia, checchè ne dicano certi bacchettoni eterni teocratici o laici.

Persino nella finzione Moana Pozzi amava trasparentemente l'erotismo e la sessualità! Come una rosa postmoderna, fuggita dalle solite serre o vasi o giardini, emanava nel Bel Paese profumi di rivoluzione appunto sessuale: viva anche nella fiction del cinema , realtà virtuale ante litteram, insomma una futuristica precorritrice, come una Vestale o Sibilla ma dionisiaca, come una Geisha ma occidentale, la stessa Innnocenza provocatoria di memoria dannunziana…

Tra le sante fasulle e bambole libertarie-edonistiche come Moana (non solo boutade le sue simpatie ricambiate radicali) , persino Goethe "parte di quella forza il male (il peccato..) che sempre crea il bene, o Nietszche (una nuova Lou Salomé avrebbe osato…. ), nel sublime e arduo miracolo della Vita – e della natura umana per sua essenza paradossale e contradditoria, salvo eccezioni appunto beate e rarissime, le avrebbero chiesto sia la mano sia: "da quale pianeta è caduta sulla Terra?"

In fine estate del 1994, Moana, consapevole della malattia fatale, ancora nel fiore del piacere e della Bellezza (e della fama persino seria!), leggendo Sant'Agostino, secondo le leggende temeva l'Autunno incombente preludio dell 'Inverno: l'ha beffato di pochi secondi luce, durante la luna piena, cara anche ad un'altra figura immaginale a lei affine , la Lilith luna nera, seconda luna di certa tradizione ebraica ( e secondo ques

t'ultima ..prima la ribelle e sensuale Lilith  che la "melomane…" Eva).

Moana…. ha preso…il toro per le corna, chiuso gli occhi per sempre, dribblando, Lei donna del duemila, il suo Autunno del Medioevo pronto metaforicamente a .. bruciarla!

E Moana a quel suo 'Autunno Inquisitore imprevisto e prematuro, senza scampo, dalle parti di Rennes-les Chateau, a Lione, dove forse fuggì una certa Maria Maddalena, il suo Sacro Graal moderno, intriso di tutto il mistero dell'Eros, l'ha negato!

E' stata (e da allora anche prima stella indiscussa luminosa dell' Immaginario erotico italiano), invece, la prima foglia ungarettiana di quell'Autunno 1994.



sabato 10 settembre 2022

Angelo Giubileo blog, Transumanesimo Italiano e Transumanesimo della Vita Quotidiana

*2018 e 2019, segnalazioni  R. Guerra e Zoltan Istvan

PER UNA SCIENZA SOCIALE DEL XXI SECOLO

… Se certi umanistici tradizionalisti e ecologistici fossero vissuti ai tempi di Neandertal, con una iperbole, non si sarebbe scoperto il fuoco … Qualsiasi antivirus o principio di precauzione, ha senso mai a priori in genere, ma solo nel divenire della libera ricerca scientifica … Se le "scimmie" gestiranno (come avviene già … e si vede osservando la schizofrenia sociale oggi prevalente e il sintomo conclamato della ben nota crisi contemporanea), il postumano nascente e la nuova società informatizzata …, allora le nuove tecnologie genereranno 2084 … o il New Brave World. Il transumanesimo –inteso in senso culturale e sociale …, al contrario indica scenari alternativi desideranti e rivoluzionari: neppure è in contrasto per forza con la Tradizione …: un certo T. de Chardin, considerato dalla netgeneration un profeta della Rete indica la sintesi …

(Tratto da: R. Guerra, Il Transumanesimo Italiano. Una nuova scienza sociale del XXI secolo, Asino Rosso-Street Lib 2018)



POLVERE DI STELLE

… Certamente, la sfida con tale progresso è la domanda se ci stiamo lasciando alle spalle la nostra umanità. E' una bella domanda!

Tuttavia, non dovremmo dimenticare che la nostra sensazione di esseri umani è in definitiva basata su milioni di anni di evoluzione. Alla fine, piaccia o no, siamo ancora polvere di stelle da milioni di anni fa, e non solo da esseri umani biologici. Forse nel profondo, l'essenza del nostro essere e il cablaggio del nostro cervello comprendono che in un modo spirituale non possiamo ancora capire razionalmente. Dopo tutto, il nostro patrimonio evolutivo è la pietra angolare del perché gli esseri umani sono ciò che sono: i mammiferi che stanno diventando essenzialmente dei.

Qualunque cosa accada, lungo il modo in cui gli umani e le loro tecnologie avanzate creeranno percorsi e progetti del nostro universo che ci trasformano in altre entità, in esseri transumani. Siamo alle porte di un nuovo mondo e sperimentiamo; e la ciotola del pugno transumanista è solo la nostra prima bevanda del futuro.

(Tratto da: Zoltan Istvan, Are you ready for the future of transhumanism?,  in AA.VV., T-Day. Transumanesimo della vita quotidiana, a cura di R. Guerra e P. Bruni, Armando editore)