Da ragazzo, un ‘estate al mare, un’ edicola sottocasa, vendeva fumetti d’epoca a poco prezzo.
E scoprii, per me rari e lo erano anche, i vecchi fascicoli di Nembo Kid, il Superman autarchico… in italian version.
Ne comprai parecchi, già da bambino appassionato di fantascienza; non mi perdevo una partenza dei Viaggi Apollo che la Tv all’epoca e anche intelligente (non lo schifo emerso sempre più dal duemila, tranne il grande Piero Angela) trasmetteva in diretta, il babbo mi aveva regalato pochi anni prima persino una favolosa Porsche bianca giocattolo, telecomandata e persino “robotizzata”, le mitiche schede computer “originarie”, mi spiace non averla conservata.
Mica male, certamente, il grande Superman, incluso il primo film con Marlon Brando, una pietra miliare del secolo progressista XX, protoimmaginario tecnologico, eppure, il suo clone che parlava in certo senso italiano, Nembo Kid più affascinante.
E mi spiace, come altri bellissimi giocattoli “marziani” averli praticamente anni dopo, persi, rotti o prima abbandonati in cantina e anche per caso smarriti per sempre.
Con il senno di poi, anche il nome , Nembo Kid, in certo senso politik, più azzeccato: Superman evoca sempre alle menti deboli, rozze (anche se colte fiction…), innegoziabili per certo autoritarismo, le volgarizzazioni follli nel novecento/duemila di un certo Zarathustra.
Ragazzo… o simile, era è invece Nembo Kid, da insegnare alle antiche elementari, assieme o in sostituzione delle guerra puniche preistoriche umane, vera sublime e avveniristica azione per farla finita con la gerentocrazia (non la longevità sana…quando ci sarà…)e la fake news del cosiddetto Mondo degli adulti.
Nell’adolescenza, con Nembo Kid e molti altri veri input vero scientifici (la “Romantica Scienza” se si vuole…) si capterebbe il Reale con cognizione e connettivismo.. di causa ed effetto o viceversa.
Unico abc predifinito per, chi lo desidera, mutare il Reale e il Virtuale o viceversa, in futuro, se ci sarà…, anche il Metaverso!