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mercoledì 3 novembre 2010

Italian futurist and transhumanist movements


Transhumanist Science, Futurist Art, Telepresence and Cosmic Visions of the Future at TransVision 2010



November 2, 2010 by Giulio Prisco from Ray Kurzweil AI site


.The transhumanist conference and community convention TransVision 2010, which took place in Milan October 22 to October 24, 2010, was very intense, informative, and scientific, as well as an entertaining tour de force in contemporary transhumanist thinking, activism, science, technology, and innovation, and grand visionary dreams.
Over 40 talks over the three days explored the scientific, technological, cultural, artistic and social trends that could change our world beyond recognition and may result in a Singularity in only a few decades.
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Italian futurist and transhumanist movements



The sociologist Riccardo Campa, founder and President of the Italian Transhumanist Association, offered a sensible analysis of today’s transhumanist community in a wider cultural, societal and political context. In another talk, Campa traced the origins of modern transhumanism to the Italian Futurist movement of the early 20th century


The second half of the first day was dedicated to the current Italian “neo-Futurist” literary and artistic movement (but we should actually not call it “neo” because Futurism is always Neo, by definition). The Italian Futurist artists who made waves last year with celebrations of the first centenary of the publication of Filippo Tommaso Marinetti’s “Futurist Manifesto” — Graziano Cecchini, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio and Vitaliano Teti — showned samples of their work after Campa’s introduction to Futurism. Cecchini summarizes Futurism as “Action, speed, technology, creativity, communication. ‘Futurist Action’ is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world, at gigabyte speed.”

.......articolo completo KURZWEILAIT.NET

La Terra Top Model: recensione di Marco Teti

….A proposito del video di Guerra- La Terra Top Model (LaboratorioLetteraturaFuturista AIT production) il responsabile dell’apparato critico del festival internazionale di videoarte “The Scientist 2010” (presentato nella sezione internazionale) Marco Teti, dichiara:


"Opera certamente originale sul piano visivo per quel che concerne l’uso degli effetti grafici prodotti attraverso la tecnologia elettronica. Anche a livello sonoro è possibile riscontrare un utilizzo innovativo e audace delle apparecchiature a disposizione, costituite a quanto pare dalla storica console “Commodore 64”.

Nonostante gli intenti dell’autore appaiono soprattutto ludici, il cortometraggio sembra deciso ad affrontare argomenti piuttosto complessi e controversi quali l’assoggettamento della cultura da parte del Potere «istituzionale» e la (neanche tanto metaforica) prostituzione dell’arte.

martedì 12 ottobre 2010

Transvision 2010 a Milano: congresso mondiale transumanista e futurista


Si terra’ a Milano, nel penultimo weekend di ottobre, il congresso mondiale dei transumanisti: TransVision 2010.


Sarà un intenso, rapido e appassionante percorso nel pensiero transumanista contemporaneo, le tecnologie in via di sviluppo, e quelle più visionarie basate su conquiste scientifiche ancora lontane. La conferenza, che avrà luogo da venerdì 22 a domenica 24 di Ottobre alla Sala Carmagnola dell’ Hotel dei Cavalieri a Milano, esplorerà le tendenze scientifiche, tecnologiche, culturali, artistiche e sociali che promettono di cambiare il nostro mondo al di là di ogni aspettativa e potrebbero risultare in una “Singolarità” in solo poche decine di anni.


La precedente edizione si è tenuta negli Stati Uniti d’America, con la partecipazione del futurologo milionario Ray Kurzweil e di William Shatner, il celebre capitano Kirk della serie Star Trek. Si annunciano nomi importanti anche per questa edizione italiana della kermesse.


Uno dei principali relatori sarà Aubrey de Grey, il profeta del prolungamento radicale della vita, noto per aver affermato che “la prima persona che vivrà più di mille anni è già nata”. Sembrerebbe una provocazione difficile da prendere sul serio se de Grey, direttore del progetto SENS a Cambridge, non avesse un’ impressionante serie di sviluppi teorici e risultati sperimentali su animali da laboratorio da esibire a sostegno delle sue idee rivoluzionarie.


Non si tratterà di un raduno di soli scienziati e ricercatori, ma anche di filosofi come gli italiani Riccardo Campa e Roberto Marchesini, autori di numerosi saggi sul transumanesimo e il postumano, nonche’ l’inglese trapiantato negli Stati Uniti Max More, Direttore dell’ associazione transumanista globale Humanity+ e riconosciuto come uno dei padri fondatori del transumanismo contemporaneo. Prevista anche la partecipazione di artisti: i futuristi Graziano Cecchini, noto per aver dipinto di rosso futurista la fontana di Trevi, il video-poeta Roberto Guerra, il Net.artista Antonio Saccoccio saranno affiancati da una coppia di artisti olandesi: Khannea Suntzu e Simon Deering con una scultura dinamica intesa a celebrare il nostro futuro nello spazio. Quest’ opera è stata voluta dalla geniale Martine Rothblatt, transessuale, miliardaria grazie alle sue scoperte scientifiche nei settori dello spazio e della medicina di frontiera e proprietaria di un’importante casa farmaceutica.


Rothblatt sarà fra i numerosi relatori che parleranno di una delle prospettive più affascinanti: l’ immortalità. Non solo grazie al prolungamento della vita biologica sviluppato dal progetto SENS di Aubrey de Grey, ma anche grazie al lavoro d’avanguardia della “nouvelle vague” di ricercatori che si occupano di immortalità cibernetica: il trasferimento del contenuto della mente umana a computer avanzatissimi, il cosidetto “Mind Uploading” che potrebbe offrire una vera e propria imortalità post-biologica alla generazione dei nostri nipoti. E ci sono quelli che si spingono ancora più oltre e ipotizzano la realizzazione, attraverso la scienza e la tecnologia, di tutte le promesse delle religioni. Nell’ultima giornata della conferenza, si parlerà anche di nuove religioni transumaniste basate sulla scienza.


Come è naturale per una conferenza dedicata a tecnologie tanto avanzate, TransVision 2010 sarà aperta anche a coloro che non possono essere presenti fisicamente grazie all’uso delle più avanzate tecnologie di realtà virtuale.


Sito web: http://transvision.cc/

martedì 14 settembre 2010

Transvision 2010 Toward Scientic Futurism (a cura di Giulio Prisco)

TRANSVISION 2010 Toward Scientific Futurism



Published July 28, 2010 english 


Some translated excerpts of Roberto Guerra’s TRANSVISION 2010 Verso il Futurismo Scientifico (original in Italian), with comments. Roberto is one of the leading Italian Futurist (not Neo-Futurist: Futurism is always Neo) artists and, like all Futurist writers, he uses language in a mercurial and unconventional way which makes his writings a pleasure to read, but difficult to translate. My translation is understandable, but does not have the futurist sparks of the original, and I encourage those who read Italian to read the original.

“Soon (October 2010, Milano) starts Transvision 2010, the periodic event of the Transhumanist Movement, the futurology of the age of Internet, globally disseminated. A Great Event once promoted by the Humanity + (ex W.T.A) mother-ship. This edition is organized by the Italian Transhumanist Association (AIT).”


Of course, the “mother-ship” Humanity+ will be represented by many participants and speakers, including the Chair David Orban, the Vice Chair Ben Goertzel and the Executive Director Alex Lightman. From this article is evident that TransVision 2010 will not be focused only on contemporary and future scientific advances, but also on the synergies between Science and Art, of which contemporary Italian Futurism represents one of the best examples.


“The AIT, in a recent and very significant turn of the movement toward activism in the media, collaborates with the promoters of contemporary Futurism: Graziano Cecchini (well known for the Red Fountain performance and other futurist actions, the only italian artist in the Taschen Usa 2010 catalog), Antonio Saccoccio (the net-futurist digital natives of the web), Giovanni Tuzet (teacher at the Bocconi in Milano, theorist of logic futurism) and the author [Roberto] (writer and electronic poet). A futurology-transhumanism-neofuturism synergy, officially defined in the year of the futurist centenary, with the live centenary in Ferrara-emphasized by Rai Due [Italian television] in The Future of Futurism… and the book published by the AIT Divenire 3 Futurismo: the re-invention of futurism in its essence, dynamic and techno-scientific ante litteram….”


Transhumanists of the world, unite and come to Milan to meet Italian Futurists! Many of the Futurist artists, writers and theorists above will participate in TransVision 2010. Issue 3 of the AIT’s print magazine Divenire, dedicated to Futurism, is available online.


“[Riccardo] Campa [in his recent book Mutare o Perire (Change or Perish - The Challenge of Transhumanism)] emphasizes also the need for the collaboration of the artists more attuned to the new cyber-cultures (for example the writers- in Italy, the young connectivists like Verso, Battisti and others- science-fiction film makers, even the still leading futurist aesthetics) to facilitate overcoming a certain future shock, whose neo-obscurantist symptoms are often clearly evident in old media (like the printed press), in Italy, in certain cultural circles historically entrenched in obsolete epistemologies, para-religious or para-secular and ideological (right/left together… not surprisingly!), the well known gap between the national humanistic tradition and… the Earth rapidly spinning in the universe. The urgency of new paradigms, also social and cultural, and especially institutional and economic, insists Campa, appears even more urgent in view of the most advanced frontiers of contemporary science, which is now close, beginning in the second half of this century, to make reality of apparently science fictional ideas like human hibernation, cloning, Artificial Intelligence, Mind-Up Loading (that is, the transfer of human consciousness in cloned, robotic or even virtual bodies, practically a form of semi-immortality), the so-called technological Singularity, not to speak of very current and “vulgar” developments like cognitive science, education after Internet, online information, eBooks, domotics, cybersex, almost total autimation, space travel, GMO and nanotechnology for medical and other applications (and similar things behind the corner…).”


Mind-Up Loading is Roberto’s Futurist version of the more frequent Mind Uploading, which will be extensively discussed at the conference in all its scientific, technical and philosophical aspects.


“Another plane of the human condition is already surfacing with the post- and trans- human, perhaps a new phase of evolution, which requires entirely new mental paradigms, even more complex and revolutionary, almost multitasking brains to answer with speed… beauty and truth (and well-being) to such new challenges of modernity…”


Speed is a quintessential Futurist meme. From the current version of the Wikipedia article on Futurism: “the ideals of futurism remain as significant components of modern Western culture; the emphasis on youth, speed, power and technology finding expression in much of modern commercial cinema and culture.” The article defines and characterizes Futurism as “Futurism was an artistic and social movement that originated in Italy in the early 20th century… The founder of Futurism and its most influential personality was the Italian writer Filippo Tommaso Marinetti. Marinetti launched the movement in his Futurist Manifesto, which he published for the first time on 5 February 1909 in La gazzetta dell’Emilia, an article then reproduced in the French daily newspaper Le Figaro on 20 February 1909. He was soon joined by the painters Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini and the composer Luigi Russolo. Marinetti expressed a passionate loathing of everything old, especially political and artistic tradition. “We want no part of it, the past”, he wrote, “we the young and strong Futurists!” The Futurists admired speed, technology, youth and violence, the car, the airplane and the industrial city, all that represented the technological triumph of humanity over nature, and they were passionate nationalists. They repudiated the cult of the past and all imitation, praised originality, “however daring, however violent”, bore proudly “the smear of madness”, dismissed art critics as useless, rebelled against harmony and good taste, swept away all the themes and subjects of all previous art, and gloried in science… Marinetti’s legacy is also obvious in philosophical ingredients of transhumanism, especially in Europe.” Modern transhumanists who may find something objectionable in this description should bear in mind that the strongly unPC language of Marinetti was typical of the artistic circles of his times, and that some historically inaccurate allegations written by the winners (like most of history) are not correct. Come to Milan to learn about Futurism – at TransVision 2010 many different interpretations of Transhumanism will be represented, including its most radical and hardcore interpretations.


“In the healthy crisis of ideologies, beyond future shock in Italy, evident in the historic and cultural stagnation (even political…) facing the evolution of contemporary science, Transvision 2010, in summary, announces the arrival in the field of the new italian futuribiles- marching with the global movement- hoping in new synergies with possible scientific and cultural movements as a fundamental means to re-futurize XXI century’s Italy and cast it into new, strong, humanist and post-humanist, net-modern scenarios.”


Eppur si vola


Roberto Guerra: writer and video poet. His published works include, among other writings, “Marinetti e il Duemila” (in AA.VV. “Divenire 3 Futurismo” edited by AIT, 2009, Sestante Edizioni) and “Moana Lisa Cyberpunk” (Edizioni Diversa Sintonia, 2010). He participated in “The Scientist International Videoart Festival” organized by Ferrara Video&Arte. In 2009 he organized, with Graziano Cecchini “Futurismo 100 live”, dedicated to 100 years of Futurism. Since 2010 he is the coordinator of the Laboratory

http://transvision2010.wordpress.com/2010/07/28/transvision-2010-toward-scientific-futurism/

Transvision 2010 verso il futurismo scientifico di Roberto Guerra

TRANSVISION 2010 Verso il Futurismo Scientifico, di Roberto Guerra


-Italia: da Galileo a Marinetti ai Transumanisti-


Tra breve (ottobre 2010, Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci-Milano) scocca Transvision 2010, l’evento periodico del Movimento Transumanista, ovvero la futurologia dell’era di Internet, disseminato a livello internazionale. Grande Evento a suo tempo promosso dall’astronave madre anglosassone di Humanity + (ex W.T.A), tra i fondatori e-o ricercatori figure, filosofi, scienziati del calibro mondiale di Nick Bostrom, David Orban, Max More e Natasha Vita More, Ben Goertzel, Aubrey de Grey, gli scrittori stessi William Gibson e Bruce Sterling, padri del cyberpunk.

Questa edizione è a cura degli Italiani, dell’Associazione Italiana Transumanisti dei vari Riccardo Campa (Presidente AIT, saggista e sociologo della scienza) , Stefano Vaj (filosofo) Giulio Prisco (Fisico e Informatico), sede centrale Milano. Per il Transumanesimo italiano doverosa segnalazione anche per -tra altri- Ugo Spezza (Giornalista Informatico); l’indipendente e a modo suo, peculiare e trasversale, Gianni Vattimo (notissimo filosofo italiano); gli stessi Giuseppe Vatinno (Fisico teorico); Bruno Lenzi (pioniere della crionica); e “Estropico” (primo divulgatore on line in Italia del Transumanesimo) del secondo Network Transumanisti attivo in Italia.


Più nello specifico l’AIT, in certa recente e significativa svolta più mediatica e attivistica del movimento, coinvolge anche i promotori di certo stesso futurismo contemporaneo, ovvero i vari Graziano Cecchini (celebre per la Fontana Rossa performance e altre azioni futuriste, unico artista italiano nel catalogo Taschen Usa 2010), Antonio Saccoccio (i netfuturisti nativi digitali del web), Giovanni Tuzet (docente alla Bocconi di Milano, teorico del futurismo logico) e chi scrive (poeta elettronico e saggista). Sinergia futurologia-transumanesimo-neofuturismo codificata ufficialmente proprio nell’anno del centenario futurista, con il centenario live di Ferrara-evdienziato dai Rai Due in Il Futuro del Futurismo… e il volume a cura AIT, AA.VV. Divenire 3 Futurismo): la reinvenzione del futurismo nella sua essenza dinamica tecnoscientifica ante litteram….


Questo volume sul futurismo (la revisione futurista senz’altro più autorevole), il precedente libro stesso mediatico , “Transumanesimo: Cronache di una rivoluzione annunciata”, a cura dello stesso Campa, florilegio dalla stampa nazionale sulla new wave futurologica e futurista transumanista, e soprattutto il più recente (2010) volume esclusivamente di Riccardo Campa, Mutare o Perire sono certamente preludio e introduzione al grande evento prossimo internazionale di cui prima. (che per la cronaca fa seguito- prova di una significativa accelerazione in Italia del movimento- al recente importante Congresso di Caserta- “Evoluzione Autodiretta…” del Network parallelo di Vatinno, Estropico, De Biase, Stile… eccetera del giugno scorso- scienziati come Edoardo Boncinelli tra i relatori).


La più recente editorialistica transumanista AIT è una specie di superbollettino, download aggiornato al 2010 del divenire di certo post-umanesimo scientifico, culturale e finanche estetico, di cui i Transumanisti sono certamente una delle avanguardie mondiali più attive e consapevoli. Divenire- questa forse la scommessa più radicale di Transvision 2010- del movimento stesso verso una specie di futurismo scientifico rivoluzionario, metapolitico, alla luce delle potenzialità comunicative del web stesso, ormai (leggi Obama stesso primo Presidente postInternet) figura sfondo oggettiva della stessa dimensione strettamente politica (Il Web è il Messaggio!).


Mutare o Perire in particolare ha un titolo esplicito e indicativo: o le istituzioni e le unità umane si adattano in fretta alla nuova era della conoscenza e della scienza anche applicata, accettandone non solo i supergadget spettacolari, o le ricadute tecnologiche di massa nella vita di tutti i giorni (dal computer ai telefoni ai robot per l’industria e le nanopillole per la medicina) oppure all’orizzonte, tra appena qualche decennio, anziché un mondo planetario più giusto e equilibrato, in temi di benessere e sicurezza, più ricco di creatività e libertà individuale, più longevo in buone condizioni, anche l’Occidente rischia non un nuovo rinascimento ma certo medioevo prossimo venturo, paventato dallo stesso Roberto Vacca (certa analisi recente dello stesso Jacques Attali).


Nonostante certa crisi strutturale contemporanea, la scienza e la tecnologia hanno le ricette per un salto quasi quantico possibile per gli umani del XXI secolo: certamente, uno dei sensi neppure taciti del volume., altre soluzioni verosimili non esistono… Campa, con parole trasparenti, scorrevoli narra, da un punto di vista libertario e radicale dichiarato, la storia della futurologia più recente, la sua sincronia e orizzonti nient’ affatto utopistici ma possibili, potenziali, prospettici, previsionali probabili, nonché tutti i gap psicosociali, chiaramente irrazionalisti, oggi persino new age e pseudoambientalisti, che frenano il nuovo progresso possibile postinformatico e postecologico.


Campa evidenza anche la necessaria complicità degli artisti più sensibili alle nuove ciberculture nascenti (ad esempio gli scrittori- in Italia gli stessi giovani connettivisti quali Verso e Battisti e altri- o cineasti di science-fiction, finanche certa estetica futuristica tutt’oggi propulsiva) per favorire il superamento di certo attuale choc del futuro, i cui sintomi di neo-oscurantismo appaiono lampanti spesso in certi old media (tipo la stampa), in Italia in certa casta culturale storicamente arroccata su epistemologie arcaiche parareligiose o paralaiche ed ideologiche (destra/sinistra assieme…non a caso!), il ben noto iato tra tradizione umanistica nazionale e ormai… la Terra che gira veloce nell’universo. L’urgenza di nuovi paradigmi anche sociali e culturali, soprattutto istituzionali ed economici, sottolinea infine Campa, appare ancora più urgente alla luce delle frontiere più avanzate della scienza contemporanea, ormai prossima a partire dalla seconda metà di questo secolo a concretizzare temi apparentemente fantascientifici. Quali l’ibernazione umana, la clonazione, l’Intelligenza Artificiale, il Mind-Up Loading (ovvero il trasferimento della coscienza umana in corpi cloni robotici o persino virtuali, in pratica la semi-immortalità), la cosiddetta Singolarità tecnologica, per non parlare di temi già presentissimi e “profani” quali le scienze cognitive, la scuola dopo Internet, l’informazione on line, gli eBook, la domotica, il cybersex, l’automazione semi-totale, i viaggi interstellari, OGM e nanotecnologie mediche e no ( e temi affini o avanti l’angolo…).


Un altro livello della condizione umana è già affiorato a livello appunto del post o del transumano, forse una nuova tappa dell’evoluzione, che domanda veri e propri nuovi paradigmi mentali, ancor più rivoluzionari e complessi, quasi cervelli multitasking per rispondere con velocità… bellezza e verità (e benessere) a tali ulteriori sfide della netmodernità… Riformattazioni mentali basate su sguardi al mondo e al suo divenire simili alle pupille… per così dire di fisici, matematici e anche artisti contemporanei, oltre l’illusione classica del tempo lineare, causa-effetto, nel cuore invece della complessità postmoderna e postumana, netmoderna, più prossima a scansioni esistenziali (nelle sue ricadute sulla condizione umana) aleatorie,stocastiche, relativistiche: nello stesso tempo però ostili al nichilismo e alla necrofilia, capaci di parlare le verità dinamiche del nostro tempo come ipotesi verosimili, secondo il linguaggio della scienza e delle scienze umane…


Il movimento transumanista italiano dopo Transvision 2010, che ospita significativamente oltre agli italiani, molti dei leaders mondiali anglosassoni del movimento, in certo senso, dopo anni di esperimenti culturali e -nella metafora- di tac del Pianeta Terra- Regione Italia- atterra… nei cieli cari a Leonardo… Galileo, Volta, Meucci, Marconi, Fermi, Maiorana e… Marinetti. (e Rubbia, Dulbecco, Montalcini, Hack..).


Rilancia, in vettori paralleli a certa stessa cultura o movimento scientifico nazionale (da Erice Città della Scienza al C.I.C.A.P. di Piero Angela alle varie fondazioni scientifiche diffuse sul territorio – tipo quella di Umberto Veronesi, al CRN stesso, a certe eccellenze scientifico-culturali anche accademiche- Bocconi- La Sapienza (eccetera) finanche nuove risorse organizzate nate nel web, ad esempio Agorà Digitale e molte altre), la futurologia in Italia, finalmente “scientifica”, sulla scia di pionieri stessi quali gli stessi Roberto Vacca, Silvio Ceccato, il Club di Roma di Aurelio Peccei, da angolazioni specifiche consapevolemente più radicali e futuribili e complementari.


Nella crisi anche salutare delle ideologie, oltre lo stesso choc del futuro in Italia, trasparente in certo impasse storico culturale (finanche politico…) rispetto all’evoluzione scientifica contemporanea , Transvision 2010, riassumendo, annuncia la discesa in campo, dei nuovi futuribili italiani- al passo con il movimento mondiale- auspica future sinergie stesse con i movimenti scientifico-culturali possibili, più specifici, paralleli di cui prima ed altri, quale ricetta fondamentale per re-futurizzare l’Italia del XXI secolo e proiettarla in nuovi scenari forti umanistici e postumanistici, netmoderni.

Parafrasando un recente stupendo libro di Autino, l’Italia è incinta… da troppo tempo: le doglie ancora dolorose, ma i Figli di Galileo pronti all’Eresia finale vincente… a innestare il virus della tecnoscienza nella biochimica degli scimpanzé al potere che inquinano il futuro venuto alla luce (nella cultura, la politica, la religione, l’informazione, l’università, l’arte stesse).

“Eppur si vola”


Roberto Guerra: scrittore e videopoeta. Ha pubblicato, tra l’altro, “Marinetti e il Duemila” (in AA.VV. “Divenire 3 Futurismo” a cura dell’AIT, 2009, Sestante Edizioni) e “Moana Lisa Cyberpunk” (Edizioni Diversa Sintonia, 2010). Ha partecipato a “The Scientist International Videoart Festival”a cura di Ferrara Video&Arte. Ha curato nel 2009 con Graziano Cecchini “Futurismo 100 live”, centenario del futurismo. Dal 2010 è coordinatore del Laboratorio di letteratura futurista per l’AIT.

martedì 29 giugno 2010

Divenire IV transumanisti recensione da estense com

Il futurista ferrarese Roberto Guerra nell'ultima produzione "Divenire 4"



Roberto Guerra, coordinatore del laboratorio futurista per l’Associazione Italiana Transumanisti è stato incluso nell’ultima produzione ”Divenire 4″ (Sestante Edizioni, Bergamo), dedicato all’impatto delle nuove tecnologie sulla modernità.


Con un breve saggio su Karl Marx “recuperandolo nella veste di pioniere del nuovo futurismo “scientifico”, inteso come stile di pensiero volto a migliorare la società industriale della Macchina-macchina meccanica nel passato ed elettronica ai nostri giorni. Dunque, Marx non più ideologo del comunismo, ma “Marx, il futurologo”, così è scritto nella presentazione.


In “Divenire” 4 diverse firme prestigiose, italiane e straniere: oltre a Riccardo Campa (sociologo della scienza), Gianni Vattimo, Alberto Schiavone (già direttore dell’Istituto Gramsci), il filosofo americano Max More e altri.


Per ulteriori informazioni: http://transumanisti.wordpress.com/2010/05/13/divenire-4/

Recensione Estense Com

domenica 18 aprile 2010

Giulio Prisco Transumanesimo scientifico interview

intervista a Giulio Prisco di R.Guerra da controcultura supereva e transumanisti blog

.......D- La società aperta di Popper: utopia o possibilità postdemocratica?



R-(GIULIO PRISCO) ” Se la società aperta di Popper è un’ utopia, è una bella utopia che dobbiamo cercare di realizzare. Chi ha detto che le utopie sono irrealizzabili? Sulla democrazia, mi riconosco in due affermazioni che stanno diventando luoghi comuni, ma che non per questo sono meno vere. La democrazia è la peggiore di tutte le forme di governo… tranne tutte le altre. E anche, la democrazia sono due lupi e un agnello che decidono, con un voto di maggioranza, cosa mangiare per cena. Come Winston Churchill, non vedo in questo momento alternative credibili alla democrazia. Ma penso anche che la democrazia abbia una forte tendenza a diventare una dittatura della maggioranza che spesso, adducendo motivi “etici” o “morali” privi di qualsiasi fondamento pratico, opprime le minoranze per il solo gusto di opprimerle.






È la pratica a dimostrare che una società non funziona senza regole e leggi, ed è giusto che queste regole e leggi siano decise, in un certo modo e in una certa misura, dalla maggioranza. Le limitazioni dell’autonomia personale sono accettabili — ma niente di più. Vanno considerate come un male necessario, e sono accettabili soltanto se, quando e nella misura in cui l’ esercizio dell’ autonomia individuale da parte di alcuni può impedire ad altri di esercitare lo stesso diritto. Questo lo stiamo dicendo da secoli, ma non siamo ancora riusciti a metterlo in pratica a livello politico. Una società aperta deve essere basata su un sano principio di vivi e lascia vivere e non dimenticare mai che, se non ci sono vittime, non ci sono crimini. Quindi, cerchiamo di basare la società e l’ economia su regole sempre più giuste, ma lasciamo in pace i cittadini nella sfera privata. “

articolo completo
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/04/umanesimo-scientifico-intervista-a-giulio-prisco



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giovedì 18 febbraio 2010

Robotismo: Video Transumanisti


Futurismo e Transumanesimo è sinergia recentemente codificata, nelle sue articolazioni polifoniche e plurali: Archeofuturismo (o Sovraumanismo), Stefano Vaj, Guillame Faye, Mafalda Grandi, Francesco Boco. Connettivismo (Milani, Battisti, De Matteo, presenti nella rivista Divenire, il blog bellissimo Supernova Express in home page nel sito AIT). Netfuturismo (Antonio Saccoccio e Paolo Ciccioli), nel nascente laboratorio dedicato ai New Media. Non ultimo, anzi, la sinergia in certo senso più più diretta, tra Neofuturismo, Dinanimismo e Robotismo (Rosso Trevi, Ferrante, Ganzaroli e chi scrive, Roby Futur Guerra).


L'ala neofuturista robotista, in particolare, da noi curata, sperimenta il transumanismo come arte elettronica, meglio, poetica elettronica, la video arte come graffitti della nuova civiltà netmoderna e postumana ancora sconosciuta, poesia e video, sulla scia degli input teorici che provengono sia dal futurismo storico, sia dai più recenti contributi prospettici e futuribili, (in Italia) quali Adriano Spatola, Lamberto Pignotti, Giovanni Tuzet, lo stesso Saccoccio e noi stessi,


A parte, pertanto, globalmente il nostro Canale Futurguerra su You Tube, abbiamo già lanciato un paio di istigazioni/manifesti robotisti in merito, un blog specifico su Windows Space: soprattutto prodotto alcuni clip.


Lo scorso luglio per l'anniversario dello sbarco sulla Luna, una suite, tra cui il programmatico Electro Transhuman, presentato a High Foundations, Ferrara, (a cura di Landini, rassegna a cura del semimittico D.J. Afghan); il fortunatissimo Moana Lisa Cyberpunk, dedicato a Moana Pozzi, lanciato al Video Festival The Scientist 3 (a cura di Ferrara Video&Arte), cliccatissimo su You Tube (oltre 2000 visions). Infine, cronaca live: un book trailer per Riccardo Campa ispirato al suo ultimo libro fondamentale e programmatico sul Transumanesimo; e un cip sovraumanista quasi dedicato all'eretico Stefano Vaj, al suo libro Biopolitica.


In questi due clip, in particolare, abbiamo evidenziato due modulazioni: nel primo caso quella tecnoestetica, sorta di estetismo electro e transhuman di memoria anche...Arte Programmata, Costruttivista, Suprematista; nel secondo quella iconoclastica, polemista, atomica..., bordo rebel rebel (per dirla con David Bowie), sempre fondamentale e necessario per il futurismo, di ieri, oggi e domani, nella guerra inevitabile contro passatismi e neopassatismi, sempre in agguato per frenare la rivoluzione degli uomini del futuro.


Da un lato certo disincanto d'eco archetipale umanista e transumanista (da dove viene la matrice del movimento); dall'altro il necessario tributo al cosiddetto Male, parte di quella Forza..che sempre crea il Bene (per dirla con il brevetto...di Goethe, poi amplificata da Nietzsche e i futuristi e certa cultura europea del Novecento) inclassificabile dal punto di vista meramente sociologico e politico, semplicemente perturbante, rilanciato per il duemila dalla stessa frattura postmoderna, tra Baudrillard, A.de Benoiste, Delouze (straordinario in merito il saggio su Bergson e la...Nuova Fisica!), lo stesso Vaj. Ulteriormente, nel secondo clip (Europa Endlos, attraversato anche dalla miglior musica technopop dei Kraftwerk remixati), tra i pixels, abbiamo in certo senso celato, la necessità futura di articolazioni sulla condizione netmoderna del sapere e della Bellezza, alla luce della Rete. La necessità di codificare alla luce del Sole, i due bordi stessi opposti del fare netcultura e netpoesia, certa password creativa: in pillole, Internet è anche purtroppo container di allucinati blogger e trolls...che si ergono a pontefici di chissà quale purezza..., senza alcun input Reale (anche nel Virtuale!). La prassi del puro blogger è lecita purchè circoscritta al gioco linguistico specifico:quando deborda, sparando giudizi vantandosi quasi d'ignorare la mera lettura, ABC della conoscenza, del soggetto x in questione, va da sé, l'interfaccia è impossibile. Gli esobiologi non possono dialogare con ufologi convinti senza prove concrete dei marziani sbarcati in Egitto!
Questa la logica del senso e della Bellezza technopop di Europa Endlos.

*clip Futurguerra  Europa Endlos  - Mutare Perire...

http://www.youtube.com/watch?v=DcOBvJ1I82U
http://www.youtube.com/watch?v=Esbtdt6AMkI

venerdì 29 gennaio 2010

Primo Manifesto del Robotismo di Futurguerra

Neofuturismo e arte elettronica: Robotismo.


 2005 - FUTURISMO 2000


* 2005-www.blogger.it/futurguerra. blogdrop




“Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita”


FILIPPO TOMMASO MARINETTI


FUTURISTI-DI-TUTTA-ITALIA-UNITEVI!


I am not a man - I am a robot - ultimo futurista ex collaboratore dell’ultima rivista ufficiale dell’avanguardia italiana rivoluzionaria fondata dal genio di Marinetti nel 1909!

Fratelli di carne metallo oggi l’Italia è alla deriva affondata da scimpanze politici! Voglio inaugurare questo mio primo blog con una rivista virtualissima di fantapolitica! Ritengo urgentissimo immaginare soluzioni alternative al declino italiano! Quindi inizio ricordandovi un sublime racconto di un futurista geniale del secondo novecento Isaac Asimov: il grande scrittore di fantascienza immaginava un mondo futuro dove macchine pensanti sostituiranno gli umani politici oltre che nell’economia! Ecco tale scenario ora da me liberamente elaborato…

Ad un certo punto sulla terra, l’inquinamento raggiungerà livelli incontrollabili - naturalmente tutte le cassandre pseudoecologiche brinderanno convinte di assicurarsi il potere e condannare l’umanità alla staticità irreversibile, al salutismo più noioso ed ipocrita, in poche parole alla pace eterna dei camposanti, anche se puri e in coma mentale come le vette del Tibet, per buddisti rintronati! Ma difficilmente la razza umana sarà realmente disposta a regredire al medioevo, a rinunciare al piacere assolutamente moderno dei dvd, dei telefonini, dei computer e di ogni altra meraviglia del progresso!

Al contrario la gente domanderà agli scienziati soluzioni vincenti, parallelamente al rifiuto definitivo di qualsiasi partito politico e al disprezzo generalizzato verso gli scimpanzè politici. Come solo gli analfabeti scientifici non sanno, le soluzioni per un progresso rivoluzionario in armonia con la vera ecologia non passatista esistono da un pezzo: da molti decenni gli scienziati le annunciano, ma gli scimpanzè politici di tutte le ideologie fanno sempre i sordi - forse neppure è questione di udito ma proprio di difetti genetici nell’area cerebrale dell’intelligenza!

Non a caso attualmente, tutti gli scimpanzè politici ruffianano tutti i nuovi guru pseudoecologici - la personalità è, infatti, simile, pseudoecologisti e scimpanzè politici odiano entrambi la scienza ed il futuro, i primi perché nell’era della scienza sono già anacronismi viventi, i secondi sfruttano la vera ecologia come alibi per le loro personalità fossili, destinati all’estinzione, mossi solo dal risentimento tipico delle personalità gregarie. Pseudorivoluzionari che mirano esclusivamente alla conquista del potere per instaurare regimi autoritari (sempre basati sul culto della natura ed il disprezzo della scienza): la pseudoecologia è o sembra la nuova classe dirigente futura destinata a salvare il mondo!

Al contrario la gente non si farà abbindolare dalle ultime caricature delle buffonate di Woodstook, oggi spesso no global tecnoidioti più falsi dei loro padri ultraborghesi, anche se ferocemente antiamericani. Insomma, la gente si affiderà agli scienziati- gli affiderà l’antico potere politico- si aprono ora scenari diversi: in ogni caso gli scienziati avranno come obiettivo finale a medio-lungo termine (ma assai meno remoto di quel che si pensa) di risolvere una volta per tutte l’economia mondiale ed umana, nonché il disastro ambientale dovuto alle follie di scimpanzè politici e dei loro sedicenti esperti pseudoeconomisti (in realtà le loro banane!).

Come nel racconto di Asimov di partenza, avremo un mondo scientifico concertato dal genio umano evoluto, grazie ad un’economia completamente automatizzata; alla fine (diciamo tra un secolo) tale scenario sarà letterale… robot e computer gestiranno l’economia ed il controllo ambientale quasi in piena autonomia, finalizzati al massimo benessere umano per la maggior parte degli umani (e anche per i nostri eredi imminenti robot d’altro tipo cloni e forse alieni). Una minoranza di idioti passatisti certamente esisterà sempre, ma saranno trovate soluzioni democratiche!




“Grazie a noi verrà il tempo in cui la vita non sarà più schiavitù o ozio ma sarà opera d’arte!”.

Così… profetizzavamo noi futuristi e tutti gli scienziati da Galileo Galilei in poi! Ognuno si dedicherà ai suoi sogni d’arte e scienza o magari del non fare nulla se non divertirsi, se proprio ci tiene! Il ricatto eterno della sopravvivenza e dell’ignoranza nevrotica, la strategia eterna di ogni potere-lavoro-croce-piramide-moschea… tipica di ogni potere in nome di dio o del partito sarà finalmente consegnata alla paleontologia - solo allora saremo realmente nella civiltà, sconfiggendo finalmente anche la nostra preistoria tecnologica! Ma trattasi solamente dello scenario ultimo! Molte fasi intermedie saranno necessarie! alla prossima puntata- e fatevi vivi fratelli futuristi di tutta Italia!

Futurguerra

http://roboterguerra.spaces.live.com/  blog robotismo

sabato 12 dicembre 2009

Riviste Neofuturiste on off line


 RIVISTE FUTURISTE ON E OFF LINE

Il centenario futurista del 2009 non soltanto ha rilanciato certa continuità futurista aggiornata al postduemila e all'era di Internet: Neofuturisti, Transumanisti, Netfuturisti e Connettivisti... oltre a diversi altri segni "minori". Fin dalla vigilia... storica, sono apparse nuovamente magazine on e off line dichiaratamente o indirettamente legate alla grande avanguardia italiana di Marinetti.

Una novità rilevante, dopo lo stop dell'ultima rivista ufficiale del secondo novecento, attiva dagli anni sessanta al 1993, vale a dire la mitica ormai Futurismo Oggi (Roma) dell'aeropittore del secondo futurismo storico (!) Enzo Benedetto che riunì a suo tempo - appunto- gli ultimi futuristi cosiddetti ufficiali, promuovendo inoltre nuovi futuristi, quali ad esempio Antonio Fiore Ufagrà e anche chi scrive.

Calato il sipario con la scomparsa di Benedetto, per alcuni anni un suo seguace G. Lotti curò la rivista Simultaneità.... poi paradossalmente quasi il silenzio.

Finalmente con l'esplosione di Internet nuovi magazine e webzine raccolgono oggi l'eredità futurista: on line Futurismo 2009 e Sands From Mars di chi scrive e dello scrittore di fantascienza Maurizio Ganzaroli; anche  in sinergia la prima con FTM Azione Futurista di Graziano Cecchini, quindicinale attiva dalla primavera 2008, sorta di bollettino di tutti i futurismi contemporanei attualmente attivi. La seconda, mensile, attiva dal gennaio 2008 è più specializzata nell'arte alternativa, dal futurismo alla musica dark wave e-o gothic...industrial alla fantascienza a certa letteratura sperimentale. Entrambe le webzine sono prodotte a Ferrara, tra le capitali del neofuturismo.

Più recentemente un altro giovane neofuturista neoromantico, con la nuova etichetta Dinanimismo ha lanciato una nuova webzine squisitamente letteraria e poetica Dinanimismo: ovvero il giovane talento letterario Zairo Ferrante, tra Salerno e la stessa Ferrara.

Chiude il cerchio tra i neofuturisti o futuristi post1944 (il neo è puramente "temporale") lo stesso Rosso Trevi con una webzine aperiodica irregolare specifica all'Azione Futurista di Cecchini.

I transumanisti di Riccardo Campa, sempre on line, hanno recentemente ufficializzato il magazine H+ magazine direttamente nel sito ufficiale, specializzato sulle tematiche d'area futurista strettamente scientifiche o estetico tecnologiche.

Off line già dal 2007, invece il magazine Next dei Connettivisti di Battisti, Milani, De Matteo, dedicato alla fantascienza e indirettamente al futurismo.

Infine, finalmente a partire proprio dal 2009, i Netfuturisti di Saccoccio e Giorgetti pubblicano la prima nuova rivista squisitamente futurista dell'era del web, dopo praticamente Futurismo Oggi : Ad Futurum Post. Cadenza irregolare, ma assai costante, già ben 4 numeri distribuiti in molte università e biblioteche italiane, anche in versione on line direttamente nel sito Netfuturismo.

Riassumendo, altre prove solide, concrete e oggettive non solo del futurismo post1944, ma anche postcentenario, oltre la moda contingente, software non rimuovobili da parte della storia dell'arte e del futurismo, finora, tranne eccezioni, pigra e fannnullona nel constatare e studiare, anzi prendere atto, del fenomeno futurista, nelle sue voci polifoniche (e a volte anche complementari e interfacciate).

http://futurismo2009.myblog.it/  voci menu Futurismo 100 e + e Trans-Futurismo
www.myspace.com/futurismo2009
http://www.netfuturismo.it/
www.myspace.com/sandsfrommars
www.myspace.com/azionefuturista
http://www.transumanisti.it/
http://recensionedinanimista.myblog.it/
http://www.next-station.org/

RG

giovedì 10 dicembre 2009

RE-VISIONI Futurismo e Donne 2 da Divenire 3 Futurismo


Futurismo e femminismo di Roberto Guerra
*da Marinetti e il 2000 in Divenire 3 Futurismo (Sestante Edizioni, 2009) a cura di Riccardo Campa  Associazione Italiana Transumanisti (AIT)

 «Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d‟ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria… In questo sforzo di liberazione, le suffra-gette sono le nostre migliori collaboratrici….» (F. T. Marinetti). La questione “femminista” al pari di quella politica ha sollevato nume-rosi equivoci ancor oggi non dissipati (nonostante ad esempio i bei libri di Claudia Salaris). Eppure, una straordinaria Valentine de Saint Point, di-chiaratamente futurista e amica di Marinetti, pubblicò a suo tempo mani-festi tipo Elogio della Lussuria a dir poco indicativi e chiarificatori. Que-sta donna intellettuale e futurista inneggiò provocatoriamente e realistica-mente alla massima libertà e sessualità femminile: lo stile, il linguaggio è tutt‟oggi ben più persuasivo e seducente della generazione femminista che sarebbe venuta. I futuristi – insomma – (e le futuriste) contrariamente a stereotipi e menzogne ideologiche, rifiutavano nettamente il femminismo come reli-gione neo-matriarcale e bugiarda da un lato; dall‟altro la donna passatista, bigotta o piccolo borghese, incapace di libertà e piacere sessuale. Amava-no persino – i futuristi – la donna “amazzone” ma sensuale, forte e dina-mica capace di combattere per la battaglia del futuro e il rinnovamento totale della vita quotidiana e i costumi, al passo (di corsa) con l‟accelerazione e la velocità moderne: insomma i futuristi apprezzavano... le eroiche suffragette semmai ottocentesche o d‟inizio novecento, ancora, un altro tipo di donna, di cui i futuristi furono sorprendentemente precur-sori, erroneamente accomunate alle femministe di Woodstock o altri “mo-nasteri” degli anni „60/70.



Il futurismo, riguardo la questione femminile, decretò con grande lun-gimiranza la morte del femminismo e il trionfo della Donna! D‟altra parte erano – i futuristi – artisti e poeti, individui e tipi umani in sé ben predi-sposti verso il femminile, ma quello appunto creativo, al di là di
quell‟artificio innato che caratterizza i poeti. Una “menzogna” se si vuole quella “estetica” che peraltro ad un certo livello della guerra dei sessi (non comune...) trae comunque vitalità dal conflitto e la differenza “anatomi-ca”: diventando per via squisitamente poetica...superiore verità e amore: Uomini speciali i futuristi, così la Donna, speciale!

martedì 8 dicembre 2009

Transumanesimo Futurismo e ..Storia



FUTURISMO, TRANSUMANESIMO E STORIA... estratto da Riccardo Campa



in “Il superuomo del futurismo: tra biomeccanica e socialismo rivoluzionario”


(da AA.VV. Divenire 3 Futurismo (Sestante Edizioni) a cura dell'Associazione Italiana Transumanisti)


....Quando viene chiesto dalla Dabbous allo storico Emilio Gentile, autore di  “La nostra sfida alle stelle”. Futuristi in politica, Laterza, Bari 2009,  se «c‟è qualcosa di futurista nell‟odierna società veloce, dinamica e tecnologica», lo storico risponde così: «Di quei miti non rimane più nulla. I futuristi era-no entusiasti del progresso, noi ne siamo spaventati, loro non avrebbero mai accettato l‟idea di un uomo succube della velocità. La concezione che in particolare aveva Marinetti era quella di un essere trasformato attraver-so l‟innesto della macchina. L‟uomo moltiplicato, tecnologico, privato dei sentimenti è molto diverso dalla smarrita creatura romantica di oggi. Se il futurismo avesse realizzato la sua rivoluzione si sarebbe arrivati all‟antropoide meccanico, un‟autentica bestia moderna, fatta di pura vitali-tà, che avrebbe accettato tutto quello che oggi ci fa orrore nella modernità, compresa la sperimentazione biologica sui corpi umani. Noi, per fortuna, siamo molto più cauti».


Ecco, sul fatto che di quei miti non rimane più nulla non siamo affatto d‟accordo.


Evidentemente.....Gentile non ha mai sentito parlare dei transumanisti. È lecito allora chiedersi: che cosa indica quel “noi”? Se “noi” in-dica la maggioranza degli italiani, può anche darsi che l‟autore abbia ra-gione. Glielo possiamo concedere anche in assenza di un sondaggio. Ma i futuristi erano forse maggioranza alla loro epoca? Non c‟era anche allora una forte resistenza del mondo tradizionale nei confronti del nuovo mondo tecnologico e industriale? Non credo che Gentile non si renda conto di questo aspetto. Dunque, è probabile che voglia dire che oggi non c‟è più nessuno che sogna l‟uomo moltiplicato, la fusione tra uomo e macchina, la sperimentazione sui corpi umani, per sconfiggere l‟invecchiamento e la morte. E qui si sbaglia. Tra l‟altro, non sa che – aldilà dei transumanisti – * esiste tuttora un movimento nominalmente futurista, nato per filiazione diretta da quello di Marinetti, che è ancora vitale e non ha affatto preso le distante dai programmi del suo progenitore.*** Per questo, a differenza di altri critici, quando parliamo del movimento di Marinetti, parliamo di “fu-turismo del XX secolo” o “futurismo storico” e non di futurismo tout court. Aggiungiamo infine che la sola lettura delle pagine dedicate alla scienza, nei quotidiani e nelle riviste, avrebbe aiutato Gentile a riconosce-re che proprio ora – grazie allo sviluppo dell‟elettronica digitale, della ro-botica, della nanotecnologia, dell‟ingegneria genetica – sembra realizzabi-le la rivoluzione antropologica profetizzata da Marinetti. Dunque, è sull‟attualità del futurismo che batteremo il chiodo, ma lo faremo sgomberando sin dall‟inizio il campo da alcuni possibili malintesi. Si può ritenere attuale il futurismo in due sensi alquanto diversi, a seconda che si ponga l‟accento sulle forme espressive o sui contenuti espressi. Co-sì, vi sono oggi artisti che si definiscono futuristi perché scrivono o dipin-gono alla maniera dei futuristi storici, pur proponendo contenuti nuovi o addirittura opposti a quelli originari. Nel contempo, vi sono intellettuali e artisti che ripropongono quelle che considerano le idee basilari del futuri-smo storico, utilizzando nuove forme espressive e nuovi strumenti di crea-zione e comunicazione, come il computer. (.....)


*** Uno degli esponenti più attivi di questo movimento è senza dubbio il poeta Roberto Guerra, autore del saggio Marinetti e il Duemila, già pubblicato da Schifanoia Editore (Ferrara 2000) e riproposto integralmente in questo volume.(Divenire 3 Futurismo).

martedì 17 novembre 2009

Futurismo Prossimo Venturo


FUTURISMO: SCIENZA SOLA IGIENE DEL MONDO



(Contro Bonito Oliva presentista)


Il centenario futurista, volge al termine.... Tra celebrazioni di indubbio valore mediatico, compleanni di ...futuristi e futurismi contemporanei, tutt'oggi attivi, meno giovani e giovani che confermano e dimostrano la continuità aggiornata del Movimento (pur nell'accezione contemporanea postmoderna più liquida e immateriale e sinergica che rigida e militante...): tra l'altrettanto mediatica pretesa commemorazione liturgica e storicizzante tipologia burocratica archiviante.


Archiviazione, censure più o meno volontarie o per analfabetismo o scarsa volontà d' informazione (parzialmente anche casuale, dovuto alla velocità incontrollabile dell'informazione stessa attuale) da parte dei grandi quotidiani cartacei, delle riviste e delle istituzioni anche “ufficiali”, di molti critici contemporanei.


Tra quest'ultimi, l'improbabile Bonito Oliva del recente centenario fiorentino e non solo... da combattere negli anni a venire (Bonito Oliva non è un cretino, noi futuristi siamo oggettivi, scientifici e aperti,.idem lo staff del Mart di Trento, sede anche di archivio importante, ma....

Noi vogliamo la codificazione ufficiale senza se e senza ma o qualsivoglia altra congiunzione del Futurismo post1944 (Futurismo Oggi) post2005(Liberi dalla Forma blog Netfuturismo) post2007 (la Fontana Rossadi ...Rosso Trevi) e post2009 (Futurismo 100! neofuturisti, transumanisti, connettivisti) nell'interesse nazionale e dell'avanguardia -futurista- che ha rivoluzionato l'arte e la cultura moderna, finanche oggi, postmoderna o neomoderna e postumana!


Alcune realtà neofuturiste organizzate comunque sono dati di fatto a volte interfacciate.


Il neofuturismo quasi accademico(ma in senso assolutamente atipico, anzi rivoluzionario..dall'Accademia all'Avanguardia delle Scienze) Transumanista (sede a Milano) dei vari Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, Guillame Faye, Adriano Scianca, Mafalda Grandi,Emanuele Pilia, e altri, associazione culturale scientifica, sezione italiana di un movimento internazionale ben noto, che coinvolge centinaia di scienziati di chiara fama o anche artisti, quali Nick Bostrom, Natasha Vita More e Max More, Marvin Minsky, lo stesso Bruce Sterling e molti scrittori di science fiction.








I transumanisti hanno codificato il futurismo e la sua attualità persino ciberporfetica e postumana in uno dei centenari compleanni del 2009, evidenziato persino nello special mediatico (Rai Due) più importante dedicato al Centenario: Il Futuro del Futurismo. E non ultimo il volume più importante Divenire Futurismo 3 recentemente uscito, sull'avanguardia futurista appunto, oggi e nelle sue prospettive postumane.


Il neofuturismo d'avanguardia di FTM Azione Futurista, Roma, Ferrara--- di Graziano Cecchini Rosso Trevi Roberto Guerra (chi scrive) Maurizio Ganzaroli e altri, lo stesso Giovanni Tuzet: appunto intrecciato con il movimento transumanista sia per il centenario ferrarese Futurismo Live che per la pubblicazione significativa di cui prima.

Ancora: il performer poeta musicista e saggista di Bologna Valerio Zekkini e i PCCORP, il cosiddetto Futurismo Postcontemporaneo, molto noti nell'underground.


Oppure le astronavi più giovani: i fantascientifici cosiddetti Connettivisti (centenario di Bergamo, diverse antologie, un imminente volume letterario dedicato proprio al futurismo), i vari Sandro Battisti, Marco Milani, Kremo Baroncini, Francesca Fuochi (e molti altri), fino a Giovanni De Matteo e Francesco Verso, vincitori persino del Premio Urania Mondadori-Fantascienza, anch'essi in sinergia con i Transumanisti.


Non ultimo,anzi..(a medio lungo termine tra i più autorevoli). i giovani futuristi del web di Antonio Saccoccio, (anche Getto, NetaBalla e altri.  Ovvero, Netfuturismo, un 2009 esplosivo,  dopo molte web sperimentazioni, ricco di iniziative (Cagliari, Latina, Viterbo eccetera) anche all'estero (Spagna), autentici figli di Internet, flotta dalla rotta più singolare, ma non per nicchia avanguardistica, ma per la partcolare navigazione sperimentale (con Netfuturismo..il Web è il Messaggio.. autentici Nativi Digitali, Saccoccio il primo a lanciare scientificamente e sistematicamente il Futurismo nel web). Significativa anche una intrevista di Saccoccio  con Luce Marinetti, scomparsa incredibilmente proprio nel fatidico 2009 futurismo 100! (e contatti Netfuturismo anche con gli stessi Guerra, Scianca, Tallarico e i transumanisti).


Inoltre, il gruppo storico di Futurismo Oggi, letterario pittorico del compianto eroe del secondo novecento Enzo Benedetto, i vari Antonio Fiore, lo stesso Tallarico, anche in certa misura Baldo Savonari, eredi di Balla e Boccioni, con centenari personali e collettivi a Roma, Lecce e anche, via clip o convegno (Fiore e Savonari), per lo stesso centenario ferrarese.


Oppure, come sempre, artisti e scrittori, disseminatti in tutta Italia che a modo loro attraversano il futurismo, meno giovani e molto giovani.


Ad esempio, i giovani scrittori di Alesandria (o anche Venezia) del gruppo aperto di Gian Luca D'Aquino, tra cui Manuela Vio, Alessia Baldi, Massimo Leitembregher e altri. Lo scrittore, giovanissimo, di Salerno Zairo Ferrante (promotore del cosiddetto Dinanimismo letterario) Gli stessi Riccardo Roversi, Lamberto Donegà, Alex Gezzi, ferraresi. I cosiddetti, anche, Transavveristi.


I musicisti Daniele Lombardi, Nuovo Futurismo, Funkman, Massimo Croce (italo-egiziano prossimo a Netfuturismo, Alfonso Santimone, Rebecca (prossimi a FTM Azione Futurista di Rosso Trevi), BioBietaBunker, InSintesi, oltre ai PCCORP e Zekkini.


I video artisti o multimediali Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Alessandra Fabbri, Andrea Forlani, D.J. Afghan, Ms Larsen (italo-danese): gli stessi celebri Roberto Carraro, Claudio Castelli (italo-belga), la straordinaria Laurina Paperina, Ms Larsen.


Da segnalare anche l'importante complicità di un certo Paolo Ruffilli, erede della migliore neoavanguardia italiana, la generazione di Adriano Spatola e Andrea Zanzotto, che ha aderito al centenario ferrarese curato da Guerra e Rosso Trevi. E lo stesso Vittorio Sgarbi, con l'esperimento quasi dannunziano politico-culturale di Salemi (con lo stesso Cecchini). Il celebre critico d'arte, certamente futuristico.


Concreta inoltre, nel nuovo futurismo l'attività editoriale:pubblicazioni continue singolari e collettive, i transumanisti, Guerra e altri, riviste on line e off line, da Ad Futurum Post dei Netfuturisti e Next dei Connetivisti, a Futurismo 2009 e Sands From Mars di FTM Azione Futurista, persino quest'ultima editing on line..; H+ Magazine dei Transumanisti, Connettivismo e l'asse editoriale Diversa Sintonia/Kaleidos di Milani e Alessandro Vitali, un volume anche dedicato al futurismo con gli stessi, tra altri D'Aquino, Vio, Ganzaroli, Sylvia Forty, Alberto Rizzi, Guerra e Ferrante. E Antonio Fiore, regolari prestigiosi cataloghi ogni personale, spesso a cura del critico d'area Giorgio Di Genova.


Sinergie anche con Video Festival Internazionali o d'avanguardia urbana (Guerra e i transumanisti, Cecchini, Landini- The Scientist e High Foundations a Ferrara)...partecipazioni individuali o collettive a mostre o performance importanti: la già citata equipe postfuturismo oggi di Fiore e Tallarico ( Roma., Lecce eccetera), idem i netfuturisti (vedi sopra i luoghi), Ms Larsen ancora a Roma, Maurizio Ganzaroli a Milano (New Ars Italica a cura di Kristina Snajder), ovvio Rosso Trevi, tra Salemi (dove è assessore) e la Sicilia a Firenze, Catanzaro eccetera, in particolare la mostra fotografica sul Tibet libero e i Karen in Birmania, esito di un reportage live, trasmesso a suo tempo anche dalla celebre Radio Radicale. Infine, a Ferrara, Guerra con Ganzaroli, la stessa poetessa Sylvia Forty il writer pittore Marco Jannotta, gli stessi Gezzi e Squarcia con la rassegna multimediale Tiffany Art Club quest'ultimi anche a Milano.


Per il futuro: al di là delle differenze, a volte non interfacciabili per contingenze storiche, resta il fatto della necessità probabile di una campagna continua sistematica, alternativamente hard e soft, provocatoria e scientifica, mediatica, nel web e off line on the road performance e editoriale, verso la generazione dei Bonito Olivo e di certa casta della cultura e della criptica d'arte nazionale, casta dei giornalisti d'arte... compresa. .


Il futurismo, oggi, come Scienza sola Igiene del Mondo (d'Italia nello specifico), per creare nel nome del futuro, dell'etica e dell'estetica della conoscenza scientifica, fondamentalmente condivisa da tutte le astronavi futuriste post1944 e post2009..., nuovi scenari possibili e desideranti anche metapolitici e ciberculturali.


Una sfida alle stelle sulla Terra e in Italia destinata comunque a vincere, in quanto nei fatti il Futurismo, la più complessa e geniale e ineguagliata avanguardia culturale italiana che ha semplicemente fondato l'avanguardia contemporanea e che, oggi, grazie anche al web eccetera, lancia nuovamente le sue bombe intelligenti e innamorate, o le sue parole colori numeri chip algoritmi digitali, umani e postumani, nell'agorà di certa stessa arte contemporanea, sempre propulsiva, ma fortemente inquinata da mediocrazia, consumismo deteriore e defuturizzazione.


L'esercito del Futuro è tornato, cari Bonito Oliva! From 1909 to Eternity!



WE SHALL BE GOD/ IMMORTALITY?


Welcome webcame new cyber generation
sperma rosa+azzurro cielo turchese lilla
all'assalto degli astri e le stelle


Dio Serial Killer nei secoli dei millenni


“We start for your lager big bang”

In principio era il Verbo?
Liberemo dai tuoi neutrini di parole mai in libertà
miliardi e miliardi di cellule e molecole e esseri viventi
trucidati dalla Parola di Dio
dalla Terra palla di Lava alla nostra Astronave Terra
finalmente in volo fly to eternity!


Webcame Nuova Generazione biotech MIND uploading
unica opera d'arte singolare tecnologica


Umanità staminale digitale pronta alla Rivoluzione Finale Interstellare!


E ruberemo una gioiosa aurora immortale immorale
senza mai più crepuscolo criminale
le comete
ne faremo trecce x liberare le Stelle!


Dalla Terra alla Luna al Sole a Andromeda alla Via Lattea al big bang!

Dopo finalmente canteremo la Libera Creazione.


Dio e la Morte l'equazione maledetta risolta!

“E m'incanto d'incantesimo!”


COMPUTER DARWIN?

www.myspace.com/edizionifuturiste

lunedì 28 settembre 2009

CONTROCULTURA DUEMILA! a cura di Roberto Guerra


CONTROCULTURA SUPEREVA LA GUIDA...Roberto Guerra


Biografia
Scrittore futurista: pubblicazioni Opere Futuriste Complete (Nomade Psichico, 2000, Mantova); L'Immaginario Futurista (Schifanoia, 2000, Ferrara); La Città Lunare (Este Edition, 2006, Ferrara); AA.VV. Divenire 3 Speciale Futurismo a cura dell'Associazione Transumanisti Italiani-AIT, Milano- Sestante Edizioni, 2009, Begamo); Ha collaborato con le riviste culturali Poeticamente (Ferrara); Futurismo Oggi (Roma). Collabora con la rivista culturale on line Spigoli&Culture/Spigolature, Ferrara; Ha curato con l'Associazione Culturale Ferrara Video&Arte Futurismo100 LIve-Centenario del Futurismo, Ferrara, 20 2 2009 e The Scientist 2007 e 2008 Video Festival Internazionale. Cura la webzine Futurismo 2009 su My Space. E' membro dell'AIT e di Azione Futurista/Graziano Cecchini......


domenica 23 agosto 2009

MARINETTI POST1944


*da CONTROCULTURA7SUPEREVA

MARINETTI post1944: la continuità futuristaE’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009), celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa[...]
E’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009),
celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa continuità futurista, oggettivamente ininterrotta, fin dall’immediato secondo dopoguerra, dopo la scomparsa di Marinetti?
Come noto,
critici e storici dell’arte, spesso fino a pochi anni orsono francamente per motivi soprattutto ideologici, hanno archiviato l’avanguardia futurista proprio con la scomparsa del fondatore Filippo Tommaso Marinetti: peraltro, già ben prima del centenario altri critici e storici, minoritari nel panorama “accademico”, ma pur sempre autorevoli, hanno chi direttamente chi tacitamente rivendicato, al contrario la continuità del futurismo, se non come movimento organizzato, quanto meno sia come Idea ancora attuale, sia come esperienza concreta e documentabile di alcuni gruppi d’artisti, attivi anche dopo la scomparsa pretesa del futurismo.
Ci riferiamo ai critici e storici d’area futuristica: De Maria, Apollonio, Tallarico, Verdone, Grisi, Salaris, Di Genova, Crispolti, Scudiero, nonché ad artisti critici significativi quali Enzo Benedetto Record (cosiddetto dallo stesso Marinetti), Antonio Fiore, Baldo Savonari, finanche più recentemente a certa nuova ondata neofuturista (ma i suoi promotori rifiutano tale suffisso se non per convenzione), rappresentata dal celebre e spettacolare Graziano Cecchini, dai più giovani simultaneamente scrittori e saggisti Futurguerra e Giovanni Tuzet, fino a futurologi di fama internazionale, i cosiddetti transumanisti di Riccardo Campa (e anche altri storici o artisti, di cui ci scusiamo per eventuali omissioni).
Collateralmente anche i cosidetti Connettivisti, new wave della fantascienza italiana, rivendicano certa continuità futuristica, quantomeno come una delle matrici.
Infine: per dirla con Bloom, il futurismo è stato chiaramente rivendicato come matrice da parte delle più importanti cosiddette neovanguardie del secondo novecento: in Italia dallo stesso Gruppo 63 (la generazione dei vari Zanzotto, Eco, Sanguineti, Balestrini, lo stesso giovane all’epoca Ruffilli- e quest’ultimo ha aderito anche a certo neofuturismo contemporaneo). Finanche autori notissimi, in ambiti diversi: Nam June Paik per la video arte o arte elettronica, lo stesso Baj e gli stessi John Cage o Kraftwerk e Brian Eno nella musica elettronica, colta cosiddetta o tecnopop.
In ogni caso due fatti indiscutibili segnalano la continuità del futurismo, pur anche in certa ovviadi-scontinuità che, a ben vedere, appare trasparentemente una delle evoluzioni persino prevedibili del futurismo stesso storico (secondo la critica convenzionale): la continuità futurista si è sviluppata soprattutto sul versante filosofico-estetico modernista e postmoderno; insomma l’estetica della macchina futurista, il futurismo come futurologia quasi utopica.
Tale paradigma caratterizza, tra bordi più umanistici e altri più “scientisti” le aree neofuturiste sopraindicate. E attualmente quasi il Futurismo, alla luce proprio di certa futurologia italiana, appare quasi tutt’uno con il Transumanismo dell’
AIT di Riccardo Campa, quasi una codifica contemporanea ufficiale---



Roberto Guerra

domenica 5 luglio 2009

MARINETTI E IL 2000 in DIVENIRE 3 FUTURISMO


ROBERTO GUERRA: MARINETTI E IL 2000 in DIVENIRE 3 FUTURISMO

from Estense Com

Presente nell'importante ''Divenire - Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano''
Transumanisti, Guerra e il saggio su Marinetti
La produzione futuristica ferrarese procede senza sosta. E' uscito di recente un importante volume dei Transumanisti futurologi, dove il futurista locale Roberto Guerra è presente con un saggio completo su Marinetti (ristampato dopo 10 anni, già edito a Ferrara con Schifanoia editore) ed anche i due manfesti per il centenario di Ferrara, uno di Guerra e uno di Graziano Cecchini.
Il terzo volume di Divenire - Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano - è dedicato interamente al futurismo. Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita di questo movimento culturale e non poteva presentarsi occasione migliore per mettere in luce le non poche affinità tra il futurismo storico e il transumanesimo contemporaneo. In particolare, gli autori del volume si sono concetrati - partendo da diverse prospettive ideologiche e disciplinari - su aspetti comuni ai due movimenti, come il culto della tecnologia, l’idea di uomo moltiplicato, la neofilia, l’esaltazione della giovinezza e della vitalità, la guerra all’invecchiamento e alla morte, la sfida alle stelle, il sogno di ricostruire l’universo, l’innovazione radicale degli ambienti e delle forme di comunicazione, lo spirito rivoluzionario.
Dopo l’introduzione di Stefano Vaj, che indica nella rinascita del futurismo la chiave per il “ritorno sul promontorio dei secoli” delle attuali generazioni, per la sezione Attualità, abbiamo un lungo e intenso saggio del politologo di fama internazionale Guillaume Faye (“Futurismo e modernità”), che invita gli europei a ritrovare le proprie radici storiche nel paganesimo e a far proprio lo spirito futurista per tornare a costruire la propria storia. Chiudono la sezione due manifesti scritti in occasione delle celebrazioni del 20 febbraio scorso: il primo del celebre Graziano Cecchini, al secolo “Rosso Trevi”, e il secondo redatto dai futuristi Roberto Guerra.....



*from ADNKRONOS

DIVENIRE 3 IL FUTURISMO AIT news
A cura di Riccardo Campa e i transumansiti ialiani, la nuova futurologia nazionale e internazionale, l'AIT di Campa è la sezione Italia di H+ del Professor Bostrom, è appena uscito il volume DIVENIRE 3 FUTURISMO, per Sestante edizioni. Non a caso nell'anno del centenario, è forse il volume programmatico e significativo del Futurismo odierno più autorevole e organizzato. Saggi dello stesso Campa, S.Vaj, G.Faye. M.Grandi (postilla sullo storico E.Gentile), A.Arguzzi, F.Boco, G.Cecchini e R.Guerra (i manifesti del centenario di Ferrara (a cura Ferrara Video&Arte) dove i transumanisti hanno ufficialmente rilanciato-aggiornata all'era scientifica- l'avanguardia di Marinetti e Majakowskij, profetica sul nostro tempo e sul futuro prossimo.





lunedì 25 maggio 2009

FUTURISMO E ROBOTISMO



ELOGIO DEL ROBOTISMO

Dopo il centenario futurista è tempo di andare oltre: 20 2 2009 il futurismo è più vivo che mai, ma i tempi son ancora acerbi (o impossibili..) per il rilancio del Movimento: le sinergie sono latitanti., oppure quasi una diaspora, futuristi o neofuturisti esistenti ma tranne eccezioni non connessi neppure nel Reale, tra essi..
Oppure quando certi link culturali esistono al massimo possono spottizzare il Futurismo, ma da percorsi legittimamente autonomi e già giustamente altamente differenziati, vedi il Transumanesimo o il Connettivismo stesso.
Nel cosiddetto dibattito specifico, strettamente neofuturista, sono tutt'oggi attivissimi con performance, videoclip, ebook editoriali, webzine soprattutto Graziano Cecchini Rosso Trevi, chi scrive e pochi altri.
I meno giovani aeropittori ex Futurismo Oggi, tutt'oggi attivi, futuristi dichiarati, pur complici in caso d'iniziative sono squisitamente artisti, distanti da azioni movimentistiche possibili.
Tallarico stesso, prossimo a quest'area ancora ex Futurismo Oggi fa quel che può, ormai alle soglie dei 100 anni quasi...Nè spetta a lui tirare le fila della presunta Rete codificata a Ferrara il 20 2 2009.
In realtà la Rete esiste ma priva di organisation, troppo pochi appunto i neofuturisti attivi, per giunta qualcuno ha assunto più o meno recentemente anche posizioni neoconservatrici e neoclassiche..quasi (sic!), persino antiscientifiche.
Velleitarismo tipo Ismo, fuori luogo nell'era dei futurismi, nessun ismo dominante, tra l'altro da parte di soggetti intellettuali certamente dotati e interessanti, ma - disarmante- nessuna o quasi prova scientifica, leggi pubblicazioni cartacee o ebook elettronici, molto pensiero poca azione ..futurista, molte parole nel web feticizzato quasi...
Noi non amiamo dilungarci sulle querelle, soprattutto quando mancano prove scientifiche di confronto.. Ci limitiamo ad alcune considerazioni.
Sul futurismo secondo chi scrive appunto valgano i volumi editi dagli anni ottanta: diciamo, già selezionando, i saggi Marinetti e il Duemila, L'Immaginario Futurista (Schifanoia edizioni), Futurismo Manifesti Scientifici (Este Edition on line) e La Poetica di Internet (Futurist Editions on line): il Futurismo come Umanesimo Scientifico, su uno sfondo espistemico che spazia da Jacques Monod a Marvin Minsky a Francoise Jacob a Marshall McLuhan a Jacques Lacan fino a Paul K.Feyarabend ...e persino Pierre Tehilard de Chardin..
Indifferentemente dalle combinazioni infinite possibili in tali vettori, discutibili a livello strettamente scientifico (ma nessuno ha Dio..in tasca!), in ogni caso pur nell'interfaccia, nell'ambito dell'Estetica come Scienza Umana, non riducibile alle cosiddette scienze esatte..
E senza dimenticare, per limitarci a possibili hardware per il futurismo contemporaneo altri eretici quali Gremais, Baudrillard, Lyotard eccetera eccetera...
Nomi hardware semplicemente soggettivi, a ciascuno a seconda dei propri neurodreams e neurochips... purchè nel taglio irreversibile della rivoluzione scientifica generale che differenzia nelle sue ricadute estetiche artistiche sociali l'avanguardia da qualcos'altro, l'arte rivoluzionaria dall'arte conservatrice (non necessariamente negativa, come nel caso appunto di certe ali neofuturiste – ma ne esiste un'altra anche invece giovane e dinamica- ripetiamo, soprattutto circoscritte al web e alla teoria) ..
Quest'ultimi stessi hanno anche ragione a immaginare rotte neofuturiste conservatrici eminentemente letterarie e filosofiche, neoaccademiche (un'ala da anni inneggia anche alla cosiddetta Scuola net-futurista) : circoscritte senza abnormi voli globali, sono 'altre direzioni possibili...
Resta il fatto che brevemente il Movimento futurista ( extra transumanisti e connettivisti) nei fatti è oggi una fenomeno soprattutto virtuale, più sinergico a volte.... nel web che nei fatti concreti, al di là di personalità esplosive quali appunto Rosso Trevi, o tecnovisionarie meno spettacolari e più elitarie (chi scrive), e pochi o anche molti altri, appunto spesso neppure connessi...
Insomma, se il Futurismo strettamente parlando è sempre in Progress, mai più riducibile a qualsivoglia ismo, l'attuale scoglio di rilancio concreto del Movimento (senza parlare che tra i grossi nomi della cultura italiana, sono pochissimi coloro che avallano certa continuità futurista, ad esempio Paolo Ruffilli, oltre a taluni transumanisti e qualche futurologo) domanda nuove mosse in avanti anche clamorose.
Sbeffeggiando anche certa critica superficiale e priva di prove scientifiche (provenienti dalle 'aree poco produttive di cui prima), forse è necessario simultaneamente e contemporaneamente un nuovo link a metà tra futurismi contemporanei e già al di là: chiamamolo Robotismo, una estetica scientifica dichiaratamente neopositivista, neoscientista figlia questa delle intuizioni più cosiddette meccanicistiche di Marinetti, Majakowskij, il futurismo e le altre avanguardie, macchina bomba “militare” dichiaratamente estranea ad ogni formalismo-unico messaggio: l'avvento della civiltà scientifica, il passaggio dalla democrazia ancora metafisica alla Tecnecrazia democratica..
E ogni forma estetica lecita purchè finalizzato al messaggio dichiarato e consapevole, alla combinazione in certa misura comunicativa sul senso e la Logica programmatica del Robotismo!
Poi, siccome la Scienza, anzhe quella cosiddetta neopositivista è libera, diciamo l'umanesimo scientifico radicale, chiariamo subito i relativissmi.... nemici e i complici.
Il Robotismo, prende nome dall'archetipo forse originario della Scienza moderna contemporanea: il Robot, i robot più precisamente di cui ha parlato Isaac Asimov, non a caso scrittore ma anche scienziato, e le sue leggi immaginarie della robotica sono oggi realtà nella Robotica scientifica o in certe Computer Sciences. Il simbolo segno sogno parola significante, cifra, archetipo, vettore, Robot, polifonico nel suo campo linguistico e concreto che spazia dalla fantascienza alla futurologia alla psicologia all'economia alla fisica....
In ogni caso la base di partenza altro non può essere che il bordo di Jacques Monod proprio de Il Caso e la Necessità con la sua critica radicale a qualsivoglia metafisica, qualsivoglia umanesimo prescientifico, comprese filosofie e arti varie..: oppure, anche via Norbert Wiener, un certo Marvin Minsky, da mezzo secolo ormai Padre fondatore dell' AI forte (la Società della Mente, altro link culturale fondamentale).
Inoltre, il Robotismo prende nome anche dall'uso linguistico negativo che ne fece lo psicologo sociologo postfreudiano e assai noto al grande pubblico Eric Fromm per designare l'alienazione contemporanea. Fromm, tutt'oggi interessante per certe intuizioni, tuttavia nello stesso tempo reo involontario di molti equivoci umanistici.
Non ultimo, anzi quasi anno zero, link decisivo è il celebre e "storico" futurologo Alvin Toffler, già chiarissimo fin dagli annni '70 (!) con il rivoluzionario Lo Choc del Futuro...
Dev'essere chiaro, lo Scientismo preteso dalle resistenze umanistiche tradizionali liberali fasciste e socialiste stesse, appunto, non è mai esistito: anzi lo Scientismo è rivoluzione scientifica e basta... Così il Robotismo: al contrario dell'accezione paleoumanistica, la parola.. da sempre esprime un novum nascente della cultura contemporanea.
Un simbolo segno sogno... parola nuove, positive, sempre effetto della rivoluzione scientifica: ora (Robotismo...) noi lo usiamo come sinonimo di estetica scientifica, nulla di originale l'arte come scienza (come vettore) esiste fin dai futuristi, solo volgarizziamo intenzionalmente e comunichiamo senza più sensi di colpi falsi veteroumanistici veterofilosofici veteroartistci.
L'estetica scientifica è scienza liberamente applicata alla dimensione anzi alla multidimensione estetica. Dal futurismo ad oggi il Robotismo è disseminato ovunque: oltre alle opere teoriche e no di Marinetti, Boccioni e tutti i manifesti fututristi, i manifesti surrealisti, dadaisti, tutti i manifesti delle avanguardie sono già hardware del programma robotista.
E' l'estetica tecnologica di cui han parlato anche Renato Barilli e Marshall McLuhan , Abraham Moles, Lea Vergine quando si diffuse l'arte programmata, cinetica, fino all'arte pubblictaria della Pop Art alla Video Art, Computer Art, Musica elettronica, Net-Art , Transhuman Art, eccetera contemporanea.
Ma ancor più di ieri... il Robotismo chiarisce le questioni: distinguiamo due moduli primordiali, ora di Robotismo. Robotismo Hard e Robotismo soft: l'Hard è distinguibile poichè l'artista scienziato utilizza solo e soltanto tecnologie elettroniche di qualsivoglia natura, quindi dalla fotografia al computer è robotismo hard.
Robotismo soft è il Robotista che(fermo restando la chiarezza del messaggio scientista rivoluzionario) utilizza medium pre elettronici e persino premeccanici. Grande Libertà espressiva ma chiarezza consapevole del soggetto artista-scienziato-robotista: opera, ovvio, sempre aperta, ma romanticismo terminale, oltre il mistero.. romantico..., nel senso che il robotista comunica sempre le caratteristiche tecniche del prodotto opera d'arte!
Nel senso funzionale esplicito di cui prima (altra questione è l'esito strettamente estetico, ma ciò non riguarda più il creativo, ma i destinatari soggetti utenti e critici eccetera).
In ogni caso: negazione del valore, oggi, della parola Filosofia o Religione o Poesia, salviamo solo in attesa di parole più evolute per mera comunicazione le parole Arte e Estetica. Non è solo un capriccio: fermo restando nell'hardware gli antimaestri delle avanguardie di cui prima, per andare avanti bisogna finirla di parlare di filosofia , poesia anche moderne.. e altre idee ed emozioni obsolete, anzi pericolose: è l'umanesimo antiscientifico il virus letale che disumanizza, esattamente il contrario di quanto delirarano ancora filosofi, scrittori e certi umanisti.
Qua seguiamo anche il geniale Enzensberger di Elisir della Scienza, lo stesso geniale De Kerckove, cibernetici e futurologi e transumanisti, in Italia da Silvio Ceccato e Roberto Vacca in poi... .
Ad esempio anche l'Arte è di origine meccanica-elettronica-biochimica-genetica-sociobiologica eccetera... e certamente qualcosa d'altro ancora sconosciuto che però è ora pericolso chiamare con concetti antiquati (se non in senso operativo e consapevole...) che magari esprimevamo ed esprimono intuizioni sulla X , anzi le X del futuro e delle future scoperte sulla mente umana e sulla dimensione estetica, ma che ora fungono da resistenze! Abbattiamole!
La vecchia poesia chiamiamola Pubblicità (e l'analogia non è solo letterale, Gruppo 70 eccetera): il vecchio Romanzo chiamiamalo Scrittura Totale (alla Spatola) la pittura .. Cromatismo o qualcosa del genere, ma questo vale per il Robotismo Soft; il Robotismo Hard ci dice già: l'ex Pittura si è evoluta in fotografia, cinema, video, Computer Grafica, l'ex Musica in Computer Music, la Poesia in Poesia Sonora, Totale... Computerpoesia , la scultura in Installzioni...e così via; purtroppo il linguaggio è ancora quel che è, dovremo convivere con parole vecchie assieme a quelle nuove (ma è così fin dai futuristi). Semplicemente, se non secondariamente e come intuizioni e null'altro (si pensi magari a certo Jung .scientifico) come per la scienza Tolomeo e Ermegisto hanno solo un valore secondario e quasi esclusivamente storico (come si vede lo scientismo applicato è apertissimo, ,più di ogni ismo filosofico o artistico a pensiero unico!), così tutta la filosofia e in certa misura anche l'arte... prescientitfica c'interessano solo secondariamente: non certamente per criticare qualsivoglia avanguardia, figurarsi l'avanguardia del XXI secolo, neonato robotismo incluso.
In fondo chi lo desidera può occuparsi di archeologia in quest'epoca; l'avanguardia opta per la futurologia e se si vuole il Robotismo è sarà il frutto di certo futurismo dopo il Transumanismo.
Ma facciamola finita con predicatori (ci riferiamo a certo neofuturismo) ormai pullulanti anche nel web, che non sanno distinguere il Virtuale dal Reale, le loro Resistenze soggettive e limiti letterari.. dalla scienza e il Mondo Nuovo, già nato, basato sulla rivoluzione scientifcia, sulla tecnologia e sull'arte capace di amplificare la scienza ed il futuro nel cuore e nella neocorteccia dei popoli,( ripetiamo sogetti anche talentuosi ma che criticano il Futurismo Verso la Scienza senza prove scientifiche, pubblicazioni!!!).
Un mondo nuovo da divulgare da irradiare tra le masse intimorite dal Passatismo ancora al potere, un passatismo che viene sempre da Atene, da Gerusalemme, dal Nilo... da Roma, dall'Uomo di..Neandhrtal o di ...Heidelberg...
Un Cibermondo nuovo, nel XXI secolo, senza più complessi di Platone, da eseguire.. nel Reale: anche con estetiche finalmente scientifiche, , certo futurismo contemporaneo, certo Transumanismo, certo Connettivismo, oggi anche il Robotismo ( e tutte le avanguardie parallele che fioriranno dalla rete e fuori dalla rete in questo secolo) macchine di ricerca e propaganda simultaneamente dell'Uomo Nuovo scientifico o technologicus o Robot, figlio della rivoluzione scientifica.
Macchine combattenti per accelerare il NuovoDis-Ordine della Scienza finalmente al Potere secondo i sogni non alla Artemidoro, neppure alla Freud (grandi intuizioni però il maestro di Vienna), ma proprio di Galileo, di tutti gli scienziati, dei diabolici positivisti e scienziati di ieri e di oggi.
WE ARE THE ROBOTS..lo slogan anche provocatorio del Robotismo, nello specifico. .L'attuale aggiornamento postfuturista, sia ben chiaro, non ha alcuna pretesa oggettiva, unilaterale, sui cosiddetti futurismi contemporanei.
E' semplicemente il nostro sistema operativo, di per sé già multiplo: chips poetronici, questo è oggettivo, peraltro, disseminati e documentati fin dal nostro esordio letterario del 1983: Fiori della Scienza; chips futuristici come frammenti protorobotisti già presenti nei brevi saggi editi sulla rivista Futurismo Oggi, l'ultima ufficiale cartacea dei futuristi (diretta da Enzo Benedetto), tra il 1989 e il 1993 , nei saggi come accennato editi, in particolare anche un clip presentato a The Scientist 2008 Video Festival Internazionale, interfaccia live tra il sottoscritto e il giovane intellettuale futurista Giovanni Tuzet, dove sollecitati sull'umanesimo scientifico abbiamo proprio sottolineato figure quali Monod e Minsky .
Soprattutto, l'ultimo nostro E-book, la Poetica di Internet, è forse già star gate tra il futurismo e il robotismo, (tra futurismo e psicoanalisi alla Freud+Lacan e Transumanismo eclettico) basato sul Freud soprattutto de L'Avvenire di un Illusione (il suo testo forse più inconclasta e scientista), e la rilettura epistemica di Lacan, anche qua, mera operazione soggettiva e soggettuale....
Dal Futurismo al Robotismo...
ROBERTO GUERRA


www.este-edition.com libri on line Futurismo e Arte in Movimento
http://futurismo2009.myblog.it vedi La Poetica di Internet
http://www.youtube.com/watch?v=vkwWgDovc-s CLIP


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