sabato 5 giugno 2021

Roberto Guerra, Futurismo Duemila: Breve storia del Neofuturismo.... Lucrezia Borgia cyberlove (1)


 (Tiemme/TED digitali, 2021) eBook  
 

La cosiddetta Storia del Neofuturismo (cosiddetto anch'esso, come vedremo) in realtà, alla luce sia delle conoscenze storiche sia del centenario del 2009, dopo decenni di oblio spesso in malafede degli storici dell'arte oppure per disinformazione e assenza di... download e aggiornamenti, in realtà altro non può essere che la storia della continuità futurista, dopo Marinetti, dopo la scomparsa di Marinetti e la fine del Movimento "storico" del 1944 del secolo scorso. Riccardo Roversi

Estratto dal libro, dal poemetto incluso Lucrezia Cyberlove 

 

LA PASSEGGIATRICE DEL TEMPO 

L'elisir aveva perfettamente funzionato, il Mago Chiozzino e Paracelso, suoi ultimi amanti e vittime felici, contrariamente al solito, non avevano mentito. 

Lucrezia con la palpebra destra e le labbra bagnate, con il mignolo destro e la coscia sinistra, con il piede sinistro dondolante e l'anca destra danzante, animò lo specchio magico per osservare, strizzando simultaneamente l'occhio azzurro sinistro e l'occhio verde destro, com'era il mondo e il suo regno, Ferraria, nel nuovo Tempo in cui si era svegliata. 

A Ferraria, come previsto, si celebrava il suo Anniversario. Naturalmente, Lucrezia s'irritò subito con un sublime attacco isterico: come osavano quei suoi indiscreti discendenti e pronipoti postmoderni svelare a tutti la sua età? 

Soprattutto, come osavano… presentarla noiosa, pudica e verginale come quelle deliziose smorfiose di Isabella e Marfisa, proprio Lei, libera e meravigliosa damigella-veleno, capace di fare girare la testa e abbracciare tutto il Rinascimento, primadama indiscussa del femminismo e della rivoluzione delle bambole? 

… Era necessario, sentenziò Lucrezia,   rimettere la Storia al suo posto, smascherare i suoi nipotini revisionisti ancora timorati di Dio e le sue nipotine frigide ancora incapaci di godere la vertigine dell'Amore. 

Con la solita intelligenza e velocità con cui inventava intrighi di corte, l'ex bella addormentata nel tempo, Lucrezia Borgia, primadama e primastella  primo rinascimento, ispirò subito a un poeta neoestense tutti i suoi antidoti in versi al virus di Ferraria città d'arte e al revisionismo delle sue sconcertanti celebrazioni… abbracciandolo in sogno.


Roby Guerra 

  


 

 

venerdì 4 giugno 2021

Hypnos La Fantascienza di J. C. Casalini by Neofuturismo



 
 

   

HYPNOS - DI JEAN CHRISTOPHE CASALINI - ED. DEI MERANGOLI (MAGGIO 2021)


intervista di Roby Guerra


    D- Dopo originali Noir Fantasy (Otto, ecc.) una produzione fantascientifica appena uscita, anche una anteprima persino premiata in un concorso notevole, uno zoom?  

 

HYPNOS (Ed. dei Merangoli) è il titolo definitivo dell'opera premiata a Firenze al Premio Pergola 2018, quando era ancora inedito e dal titolo provvisorio 'Generazione Arcobaleno'. Contattato da Claudia Bisceglia (editore), ho sentito sin da subito una grande affinità narrativa. Ne è venuta fuori una splendida e paziente collaborazione nell'editing durato oltre un anno, di pari passi alla mia ricerca interiore. Ho sentito la necessità di scremare il racconto da ogni infiltrazione 'new age' per meglio focalizzarci in un mondo in decadenza, in cui la tecnologia fintamente al servizio dell'umanità si rivela essere lo strumento per piegare ogni sognatore al volere di una casta finanziaria, militare e politica. Adam, il personaggio principale, è il ribelle che possiamo scoprire in ognuno di noi alla ricerca della 'verità', non intesa come l'accettazione di un comune credo, ma della scoperta dell'Anima che trova la sua adesione con le leggi universali esistenti di cui sentirsi tutti parte e uniti. Nella sua consapevolezza risvegliata, Adam si appresta a cambiare il mondo nel volere benevole e collettivo di amore, di fratellanza e di pace.

 

 D- Casalini J.C.- Sempre nello specifico science fiction, come vedi questa dimensione letterale (a volte proprio una quarta...), scienza d'anticipazione o mito squisitamente moderno e persino postumano?  

 

La trama in Hypnos si sviluppa dentro anelli temporali del presente. Essa invita il lettore a una profonda riflessione partendo da una semplice domanda: "Cosa succede se…?". Le risposte diventano un discernimento sulla libertà individuale qualora i sogni venissero condivisi in rete, consentendo agli algoritmi di un software come HYPNOS di poter analizzare la parte più intima del proprio inconscio, fino a entrare in contatto con l'anima ospite in ogni essere vivente. Per coloro che necessitano conoscere le intenzioni di tutti i consumatori, l'ultima psico-frontiera da conquistare rimane nei sogni. Se la tecnologia fosse disponibile, l'intercettazione di ogni soddisfazione personale avverrebbe ancor prima del pensiero cosciente e, quindi, dell'azione. Tuttavia la conoscenza dei nostri desideri individuali, elementi importanti per 'dominare' un mercato, sono volubili, mutevoli finanche imprevedibili perché suscettibili nell'onda emotiva. L'elaborazione immensa di dati complessi sul nostro preventivo comportamento richiederebbe una potenza di calcolo turbolenta e dispendiosa, non vantaggiosa in una economia turbo capitalista dove il margine di guadagno è il tornaconto per ogni produttore speculatore. Poter accedere ai sogni significherebbe riuscire a condizionare e uniformare le nostre scelte attraverso l'imposizione di gusti e preferenze fin dentro il nostro subconscio, perché essi diventino un'abitudine consumistica di facile manipolazione all'occorrenza. Si arriverebbe al compimento di una massa cerebrale omogenea di un 'gregge di pecore' monocolore, dal pensiero unico come si conviene in ogni dittatura. Collegati a un social onirico, il ribelle non avrebbe scampo perché ogni suo messaggio anti sistemico e rivoluzionario sarebbe prontamente individuato; per quanto criptico, la reazione neuronale al messaggio da parte degli spettatori sarebbe palese ed evidenziata.

HYPNOS è una esasperazione della condizione odierna, dove la paura viene utilizzata per condizionare la vita degli esseri umani. L'incubo del presente viene edulcorato dall'illusione patinata di una felicità raggiungibile e da continui messaggi di speranza. Nel calcolo delle convenienze personali, il miraggio proposto di un roseo futuro prossimo evita alla disperazione e alla rabbia di agire nell'immediato presente, e ne rimanda oltre il passo più lungo della gamba ogni impulsiva reazione, esortandoci tutti alla rinuncia nello sconveniente rapporto tra dispendio e risultato.

 

D-Casalini J.C. Tornando a Otto.... che differenza secondo te scrivere Noir Fantastico e Science Ficition?  

 

Cambia il genere, ma non il terreno analitico in cui mi muovo. Mi ritengo uno scrittore surrealista

che scrive ogni storia sul limite di una realtà accettabile, in cui il confine tra 'fisico' e 'metafisico' è a discrezione del lettore. In fondo cos'è una realtà se non un insieme di sollecitazioni raccolte dai nostri sensi dentro il nostro cervello? Basta inserire un elemento ignoto e svilupparne gli effetti fino ad esasperarli, come l'illusione di un mago (OTTO) o il condizionamento dei sogni (HYPNOS) per Indurre il lettore a comprendere la deriva del nostro mondo come la conseguenza della nostra natura umana. Anche nel mio blog mi addentro nelle storie di vita quotidiana cercando di snidare e rivelare l'inclinazione al 'male', intesa come la nostra riluttanza ad amare il prossimo come se stessi. Mi piace pensare che il lettore possa provare fastidio e vergognarsi di sé riconoscendosi nei personaggi descritti, anche tra quelli secondari. L'empatia deriva nell'affinità evolutiva attraverso la sofferenza, dove la morale che si trae da ogni storia è da considerarsi il riscatto finale alla propria condizione umana.

 

  D-Casalini J.C. 2020-2021: domanda d'obbligo..., che senso ha scrivere nell'era del virus purtroppo attuale? Tra il Virus Reale e la sua Narrazione, secondo te tutto quadra o molte Aree 51 oscura (parafrasando Horror e Fantascienza?"

 

Ogni accadimento ha un suo perché. Lo scrittore non inventa nulla, al massimo elabora le idee informi di un'ispirazione raccolta e le trasmette al lettore tramite  lettere e parole perché diventino oggetto di discernimento nella sua mente. Citi un virus, che va intesa come una forza che si esprime, così come può esserla il surriscaldamento, lo scioglimento dei ghiacci o in un tornado che sono la conseguenza di un ecobiosistema che ha perso il proprio equilibrio. Quando soddisfiamo il nostro egoismo senza tenere in considerazione le conseguenze di uno sfruttamento irrispettoso e incontenibile della Natura è ovvio che prima o poi si paga il conto.

Cosa suggerisce HYPNOS? È un monito alle nostre esistenze. È un dato di fatto che l'umanità venga condizionata quando la libertà individuale diventa una vulnerabilità sociale, intesa come l'impedimento agli interessi egoistici di forze economiche. Basta leggere i resoconti sui guadagni dei miliardari per constatare come essi traggano vantaggio nella miseria e nella disperazione umana. Ben chiaro, non vanno demonizzati i miliardari. Essi sono uno strumento a loro volta soggetti alle leggi universali. Possiamo al massimo stupirci di come l'avidità possa arrivare ad un livello di accumulo di piacere superiore alle proprie necessità. Il problema non va infatti affrontato incolpando sempre l'altro della propria miseria, perché così facendo ci deresponsabilizziamo senza mai giungere alla soluzione per risolvere la sperequazione tra ricchi e poveri, l'inquinamento, la deforestazione, la desertificazione. Il problema siamo noi tutti, nel nostro innegabile bisogno spasmodico di trarre piacere in ogni cosa. Questa semplice considerazione, che potrebbe essere tradotta in una 'condizione di esistenza', diventa uno strumento efficace per chi conosce o, meglio, definisce in anticipo il termine noto di una incognita 'x' accettabile dalla maggioranza.

 

  D- Casalini J.C. Quasi in certo senso top secret per la dinamica, ti è molto cara anche certa produzione mirata alla tua Grande Fata Madre... 

 

Non nascondo il progetto divulgativo su mia madre, Annette Lorentzen Casalini (1942-2004) pittrice danese. Sto definendo la sua biografia dopo aver scansionato tutte le fotografie di famiglia su suggerimento di Bo Krabbe, regista interessato a realizzare un docufilm su di lei.

Mia madre era sposata con Paul Casalini, regista pubblicitario e di telefilm. Era inevitabile la passione di entrambi per le immagini. La nostra famiglia ha una documentazione fotografica invidiabile di vecchie stampe e negativi.

Ho realizzato un archivio di oltre diecimila foto che ho scansionatoe, quindi digitalizzato per realizzare un archivio di oltre diecimila foto tutte taggate e che mi sono servite per ritrovare la cronologia degli eventi. Il percorso artistico di Annette si scopre essere a più livelli: un dialogo con i figli, l'abnegazione di una madre amorevole ma, soprattutto, un percorso spirituale, inteso come il contatto ritrovato con le forze della Natura. Certamente un esempio da cogliere per trovare la chiave della felicità.



www.ca43.com

https://www.facebook.com/AnnetteLorentzenCasalini



mercoledì 2 giugno 2021

Intervista a Emmanuele Pilia (D Editore, Roma)


 

 a cura di Roby Guerra

D Emmanuele, l'avanguardia dicono che è morta (soprattutto in quest'era orwelliana), ma l'editoria che produce tu e da anni, ne è la confutazione, difficile, nel tuo catalogo, non restare impressionati, da titoli e autori  che continuano sempre a sfidar le stelle, con libri anche persino profetici sul nostro futuro presente...

E.P.  - Dire che l'avanguardia sia morta è un atto di miopia a dir poco avvilente: esiste sempre una avanguardia, solo che non sempre riesce a imporsi. Il futurismo, il cubismo, il dadaismo lo ha fatto, e oggi ne parliamo, ma altre correnti sono rimaste nell'underground. Il punto è che l'approccio utopistico è ciò che fa avanzare l'umanità. Ci avviciniamo di un passo all'orizzonte, e lui si allontana di un passo. Facciamo altri due passi, e l'orizzonte si allontana di ulteriori due passi. A cosa serve l'orizzonte? A farci camminare in una direzione.

D- Emmanuele, più nello specifico, quasi come paradigma e stile editoriale, la tua sembra una rotta ciberpunk virtuosa,  come Rete sistemica, tra arte, sociologia e molti rami avveniristici, quasi scienze del domani. Tra distopie e utopie possibili?

E-P. - In tutta sincerità, credo che la distopia è il mondo che stiamo vivendo. Il capitalismo sta assumendo ogni giorno che passa una forma sempre più simile a quella che gli autori e le autrici cyberpunk (ma non solo) hanno disegnato con così tanta attenzione. L'utopia non è possibile, per sua stessa natura, eppure è necessaria: come sarebbe il mondo senza utopia? L'utopia ci spinge a combattere, a scavare tunnel sotterranei dove affilare i coltelli. Qualche volta l'utopia si realizza, come nella rivoluzione russa, cubana o nel sogno infranto di Neto e Sankara, anche se poi il reale irrompe. Ma proprio per questo, proprio per non rendere il lavoro più duro al potere, è necessario combattere ogni fascismo.

D - Emmanuele, sulla nostra era del virus attuale, cosa scriveranno secondo te, gli storici del futuro?

E.P. - Credo che vivendoci dentro non ci rendiamo conto del contesto. Credo che due anni per la storia sia roba di poco conto: è necessario capire quali sono le conseguenze future.

D - Domanda Libera...

E:P. - E libere siano le domande

*photo 1 libro di D Editore
 


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Roberto Guerra
 

sabato 29 maggio 2021

Roby Guerra, L'Ariosto sulla Luna (1998, LIberty House)- I nostri Libri story (5)

photo dal web

Nei secondi anni 80, una pausa di anni, dopo fin troppe plaquette iniziali. Nel 1988, uscì per la quotata Liberty House del critico d'arte (e in seguito ottimo scrittore erotico) Lucio Scardino, la nostra silloge L'Ariosto sulla Luna, forse -almeno in senso lirico e romantico futurista, la migliore di quella prima stagione. 
Graficamente un bel volumetto scritto in bianco su sfondo nero: una specie di saga già spaziale, sempre la forma uni-verso, con solo alcune poesie provocatorie e futuriste.
Antonio Caggiano parlò  con preveggenza di Poesia Cosmica. Quel libro fu evidenziato dalla rivista La Piazza, in un "dossier" sui principali poeti di Ferrara, a firma S. Ravajoli.
Fu presentato in un circolo repubblicano a San Giorgio, Ferrara, a cura di Giannetta e in particolare dallo storico letterato di Ferrara (noto a livello nazionale) F. Giovannelli. Le poesie live furono lette dalla nostra giovane amica A. Bergamini. Se non erro lessi anche diverse poesie del libro in una serata curata dalla rivista Poeticamente.
Fu un'opera importante, meno iconoclastica futurista, ma, appunto, già un vertice in senso stretto poetico: il futuro declamato... con persuasione e nella sua ottimale possibile potenziale direzione neoumanista tecnologica.
Fu anche, più o meno, l'opera che mi "segnalò"  al massimo in certo senso a Ferrara, come uno dei Poeti convincenti d'avanguardia di Ferrara, città di scrittori....
La cover splendida è.... di Gabriele Turola, in contatto in quegli anni, degno seguace di un certo Depero, noto Pittore di Ferrara.  Molti anni dopo, in occasione (2016) del 500° anniversario dell'Ariosto, il libro fu nuovamente segnalato a livello nazionale da Meteo Web magazine di divulgazione scientifica, ecc., http://www.meteoweb.eu/2016/03/lariosto-spaziale-di-roby-guerra/660060/ e  in Cronaca Comune Ferrara, con una breve storia del libro:

"...Silloge di Guerra che a fine anni '80, lo stesso compianto Antonio Caggiano, definì "Poesia cosmica e scatenata" (sul Resto del Carlino); Guerra per il suo "Ariosto" futurista" fu anche ripreso da F. Vendemmiati in uno special televisivo globale su Ferrara di quegli anni "L'Ariosto è realmente volato nudo sulla Luna" (da un verso dello scrittore nella silloge in questione). Un "Ariosto" persino spaziale e neorinascimentale, più nello specifico, questa versione di Guerra: un Rinascimento 2.0 spesso attraversato dal poeta futurista : anche nei racconti omonimi fantascientifici degli anni '90 "Le Muse Impudenti" co-autore Riccardo Roversi (Ferrara) editi anche in francese dalla rivista parigina La Revoltes des Chutes.... Un testo da L'Ariosto sulla Luna: 

BATTEZZA IL SESSO DELLA LUNA/ LA NASCITA NUOVA/ DOVE IL TEMPOSPAZIO FINGE DI MORIRE/ROBOT POETI ESPLORANO L'AFFRESCO DEL 2000 /IPPOGRIFO AZZURRO ADDORMENTATO NELL'UNIVERSO/ SOGNI DEL 1000 IN VOLO VERSO IL MILLENNIO NUMERO 3/E IL CANTO DI ASTOLFO SVELA/ L'AURORA DELLE STELLE/L'ACQUA ROSA E LUNARE DI ANGELICA/DALLA PAROLA E LA SORGENTE DEI CORPI/VOLA ORLANDO NELLA PRIMAVERA SOLARE DEI CUORI/L'ARTE DELLA SCIENZA SEDUCE/DEMONI E ANGELI/ SEMPRE NEL PROFUMO DELLA VERITÀ/ E LA FOLLIA/OGGI SO SALUTARE LA TERRA

https://www.cronacacomune.it/notizie/28129/lariosto-futurista-lunare.html

https://www.unilibro.it/libro/guerra-roberto/l-ariosto-sulla-luna/827137


martedì 18 maggio 2021

Space Mammy


Ricordi d'infanzia dell'autore,  in chiave narrativa fanta-scientifica, dedicato alla madre speciale, una... Space Mammy:
(POETRY) FROM SNOW-WHITE DAWN/THE FIRSTSTAR IS FLYING IN ITS PARALLEL UNIVERSE/AU REVOIR/SPACE MAMMY/I AM ALWAYS YOUR BABY ROBOT/I WILL ALWAYS BE YOUR BABY ROBOT/BETWEEN 16 SECONDS LIGHT/WAKE UP! SLEEPING BEAUTY/WAKE UP! FIRST STAR OF THE MILKY WAY/THE YOUR ETERNAL COSMIC BIRTHDAY!/2044 5 18/ NINNA NANNA BIG BANG


mercoledì 5 maggio 2021

Roby Guerra, Futuropa e Commodore 64 (1984-85) ( I Nostri Libri Story )

 Futuropa e Commodore 64 (1984-85)(Poeticamente)

Con la rivista Poeticamente di Lamberto Donegà con cui collaborammo per oltre 10 anni (all'epoca per la poesia la rivista editoriale più avanzata a  Ferrara- e non solo) in piena era nucleare, pubblicammo due silloge: plaquette su inchiostro verde e carta bianca, eleganti e decadenti raffinate secondo lo stile di Lamberto..., "formalmente" sempre con il metodo uni-verso per riga per accentuare la nostra poetica dell'uomo-macchina.
Entrambe  futuriste in pieno, ma con il senno di poi, pur praticamente contemporanee (euforia della giovinezza), in effetti anche assai diverse,
Futuropa fu la raccolta più hard letteralmente che scrissi, come scrisse un giornale veneto, in piena atmosfera apocalittica per la situazione internazionale da guerra fredda tra Usa-Reagan e la Russia (Urss) comunista, postatomica. E parallelamente da un lato  denunciavo la già evidente patologia democratica occidentale e in particolare europea, oltre al ruolo già decisivo dell'informatica, della biogenetica e all'urgenza di una rivoluzione elettronica generazionale fortemente ribelle e virtuosa, finalmente esaurito il '68  boomerang residuo; dall'altro avevo il sogno di una Europa diversa, forte, di matrice culturale primo novecento, futurista  o persino romantica decadente, capace di ergersi a baluardo contro lo strapotere (e il pericolo nucleare) di Urss e Usa.
Commodore 64, dedicato quasi a Charlotte, a Asimov, ecc. e i giocattoli elettronici come simbolo di una nuova generazione, fu la migliore e armonica delle mie silloge: versi caldi freddi elettronici,  come una trottola, misurati: già il titolo del computer di massa più famoso e i videogiochi segnalava una nuova cultura ludica e scientifica possibile. 
Mi divertii molto a scriverlo e per la prima volta, con quasi serenità, ero e sono tutt'ora convinto che ero un poeta elettronico, al passo con il futuro. Sulla stampa, uscì la mia prima intervista (Resto del Carlino, a firma B. Diolaiti). Mi sentivo senza turbolenze nel futuro.
Furono anche anni, più o meno di performance, con la rivista Poeticamente. Sotto il grattacielo a una Festa dell'Avanti socialista, andai proprio grazie a poesie composte (anche la voce!)con il Commodore 64, in tape, a cui attinsi spesso in seguite come poeta sonoro elettronico, poi in CD...e - dal 2000 inoltrato in videopoesie su You Tube.

Ninna Nanna Marinetti original

sabato 24 aprile 2021

Sylvia Forty, Biancaneve on the Sun, Recensione (Tiemme Digitali, 2021)



Da: ROBERTO GUERRA
  


Nuovo libro (eBook) per la poetessa cosmica Sylvia Forty, Dopo BIancaneve.... A New York (Este Edition, 2002, cartaceo), Biancaneve su Marte (2008, Asino Rosso eBook)..: Biancaneve on the Sun (Tiemme digitali, 2021).

Questo Biancaneve on the Sun...è in  lingua inglese e in italiano.
Un florilegio aggiornato... per  la poesia cosmica dell'autrice, Cosmopoetry il sottotitolo.
La mela cosmica erotica - esistenziale della Biancaneve (la Poetessa...) è  in volo infinito dal decollo terrestre d'inizio millennio.  La poetessa traduce in parole, ribelli e femminili,  il  gustoso morso sonoro della mela, destinata ai morsi di qualche principe alieno, ...
Versi che trascendono la data terrestre originaria e del lancio, in assenza di gravità e calendario temporale. 
E la fiaba archetipica terrestre diventa una fiaba spaziale...
Con Sylvia Forty la poesia cosmica cristallizza e sospende, sia nei versi lirici che il rumore lieve, certo  archetipo romantico... e sempre in un Odi et Amo  Duemila/Tremila come morso ribelle  tattile e sonoro soundtrack...
Anticipazione/intuizione rosa futuribile:
quando la Terra sarà proprio un'astronave... 
quando gli umani vivranno in colonie spaziali, prima o poi su esopianeti e Terre Gemelle, tra malinconia e speranza e viceversa, appunto in un balletto psicocosmico.

Biancaneve on The Sun è stato segnalato recensito a firma Stefania Romito in Il Corriere nazionale di Bari .


«Overlapping cubes / many shadows / in continuous movement / gratings on the windows / imprisoning space flights / The challenge to the sky / becomes necessary».
«Cubi sovrapposti / tante ombre / in continuo movimento / inferriate alle finestre / imprigionano voli spaziali / La sfida al cielo / diventa necessaria».

INNOCENT ATOMS 

 

I loved silence 

a long time ago 

when pulsing energy 

I invoked 

and then sucked up 

galaxies in explosion 

I hate silence 

today mirror of the world 

I let fall 

atoms of innocent amazement 

brilliant stars without time 

I change the Universe 

! 

ATOMI INNOCENTI 

 

Amavo il silenzio 

tanto tempo fa 

quando pulsante di energia 

invocavo 

e poi succhiavo 

galassie in esplosione 

Odio il silenzio 

oggi specchio del mondo 

Lascio cadere 

atomi di innocente stupore 

stelle brillanti senza tempo 

Cambio Universo 

! 

 

 




a cura di R.G. 



sabato 10 aprile 2021

Borges et Alii di Sandro Giovannini sul Corriere Nazionale

 
Borges et Alii di Sandro Giovannini (Libri Heliopolis-Asino Rosso 2021, eBook)


.....Sandro Giovannini è un "intellettuale" ai vertici qualitativi della cultura italiana: fin dagli anni '70.. con le sue ripetute e sempre hi-tech creazioni, di seguito solo alcune: a Pesaro, il Centro Culturale Heliopolis, tutt'oggi attivo, poi appunto casa editrice, la rivista Letteratura Tradizione già pluridecennale, il Movimento Vertex (1979-1991), a livello europeo, Poesia tradizonale e d'avanguardia, le magliette trendy antelitteram letterarie (Salone del Libro Torino 1989...), poi esplose con quelle Feltrinelli, una significativa presentazione al Salone del libro in Germania a Francoforte (tra le 5 migliori editrici italiane,  padiglione tedesco!),  anni 80, il progetto Nuova Oggettività negli anni duemila, coinvolgendo in ogni step temporale centinaia e centinaia di "dissidenti" culturali non solo italiani.
...........
Brevemente, un mistero l'eterno audience d'elite ("una diversa avventura dell'elitismo", il sottotitolo dell'eBook) di Sandro Giovannini nel panorama contemporaneo: mera rimozione e censura della solita cultura italiana ideologica in malafede dominante dalla seconda guerra mondiale...
.........
Un eBook insomma Cristallo se non Diamante che, meglio di un Satellite contemporaneo,  traccia di Borges la sua più verosimile (e naturalmente sempre Fantastica) essenza letteraria e culturale.

........dalla conoscenza personale di Giovannini a suo tempo di Borges stesso, nel 1977 ospite a uno dei numerosi convegni sempre a cura di Heliopolis...

di Roby Guerra

Bibliografia personale  di Sandro Giovannini:
"Terra di cieli", poesia 1960-1970, inedito; "Tratti dall'ombra", poesia, La Grafica, autoedizione, 1975; "Guardie", poesia, I quaderni di Heliopolis, 1980; "La sabbia e le piramidi", poesia, I quaderni di Heliopolis, 1980; "Kalisuite", poesia, I quaderni di Heliopolis, 1983; "Nel presente eterno - VII note al libro di Sessa su Emo", saggio filosofico, Heliopolis Ed., collana 'Tabulae', 2014; "Atemporale", varia, Edizioni Casa della Poesia, 1985; "Carme si-no", poesia, rivista "Parsifal", anno III, n° 19, Gennaio-Febbraio 1986; "Il piano inclinato", poesia, Heliopolis Ed., collana 'Tabulae', 1995; "L'armonioso fine", 50 saggi di critica letteraria e metapolitica, SEB, Milano, 2005; "Poesie complete - (1960- 2006)", Heliopolis Ed., 2007; "…come vacuità e destino", 50 saggi di critica letteraria e metapolitica, NovAntico, Pinerolo, 2013; "La capitale del tempo", romanzo, NovAntico, Pinerolo, 2014; "N-SNOB. Altre evocazioni", OAKS, Ed., Milano, 2021.




mercoledì 7 aprile 2021

Psicanalisi del Futuro, intervista di Stefania Romito a Roby Guerra

by Corriere Nazionale e  Ora Quadra

di Stefania Romito

Roby Guerra, nei tuoi libri ti avvali sempre di un occhio indagatore per interpretare la società contemporanea in un'ottica evoluzionista. In che cosa si differenzia questa tua nuova produzione psicoletteraria dal titolo "Psicanalisi del futuro"?

Fin dal primo libro negli anni '80, poesie in "Fiori della Scienza", poi riedito integrale nel 2014 da Armando Editore, in Gramsci 2017, già per la scelta di sperimentare una poetica tecnologica e scientifica del nostro tempo, futurista, sondavo dinamiche simultaneamente letterarie e sociali a orientamento scientifico. Nell'attuale drammatica era del virus e della fine o il rinvio di qualsivoglia utopia sociale tecnoscientifica, questo "Psicanalisi del Futuro", la dimensione letteraria è solo, in certo senso, minimale, centrata sul contenuto mentale e psichico, di cui certa psicanalisi culturale fornisce ancora, meglio delle stesse pur fondamentali neuroscienze o di certa futurologia o sociologia mediatica, i migliori antivirus mentali  per salvare l'esistenza in quest'era pandemica e di declino parallelo della civiltà occidentale. Arte e letteratura sono, in ogni caso, la migliore psicanalisi intuitiva e immaginaria, non solo il Futurismo.

Questa tua raccolta di interventi degli ultimi 25 anni (edita da Tiemme Digitali a cura dello scrittore Riccardo Roversi) rappresenta un'analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale che trae i suoi principali spunti di riflessione da alcuni fondamenti del Futurismo di Marinetti. Quali esattamente?

Il Futurismo, in quanto tale, oltre a anticipare il futuro in senso neoumanista (spesso misconosciuto ancora oggi) accentua sguardi anche critici verso certa tecnocrazia globale che ha ad esempio- palesemente degradato e pericolosamente ogni futuro possibile ben diverso nelle intenzioni, ad esempio già trasformato la liberatoria rivoluzione elettronica e scientifica in -con una metafora- algoritmi totalitari-: Anziché le utopie di Marinetti e Asimov e tanti altri artisti o scienziati moderni, prevalgono oggi 1984 di Orwell o altre distopie…  Anche la Psicanalisi di Freud e lo stesso Jung  puntavano, nelle loro estensioni sociali, a una Utopia scientifica per un Mondo Nuovo più evoluto, in senso umanista e scientifico, in modo simile alla rivoluzione futurista e artistica. Ma gli umani anziché ad esempio all'Inconscio o all'arte, credono tutt'oggi ai Sacerdoti della Politica e da un anno al Dio della Salute, al divino virus ben noto, neppure alla Vera Scienza, piuttosto a una Scienza tecnocratica e in ultima analisi…"Pseudo Scienza"…: siamo già tornati nel Medioevo!

Nei tuoi saggi contenuti nel libro emerge il concetto di uomo concepito come "animale desiderante", da sempre orientato verso il futuro. Un futuro inizialmente "inconsapevole" divenuto consapevole in virtù di quali fattori sociologici e psicologici?

L'uomo (e la donna)  vive-vivono nel futuro, in quanto è un animale che desidera e desidera la Libertà, l'unico animale, quindi con la propria identità da sempre proiettata quotidianamente verso il domani. Da Neandartal all'Homo Sapiens dalle origini inconsciamente, poi dalla rivoluzione scientifica e dal rinascimento, dopo millenni anche di relativa civiltà (è la storia occidentale…) semiconsapevole, l'ascesa della coscienza è stata ininterrotta e sempre più veloce e complessa fino all'era della pandemia. Per migliaia e migliaia di anni sempre una avanguardia, una minoranza "mutante" ha periodicamente innestato salti verso il futuro, trascinando le comunità… intuendo meglio e poi capendo meglio… la trasformazione del mondo grazie al dinamismo tecnologico (da ogni paleotecnologia…), l'arte e la filosofia e poi la scienza, liberando il mondo ad un certo punto dalle superstizioni  irrazionali e poi le religioni: sto parlando del vero progresso eterno…

In che misura la diffusione del coronavirus potrà contribuire a quella "defuturizzazione"  di cui accenni nei tuoi saggi?

L'evoluzione non convenzionale dell'umanità era già relativa e  contaminata da religioni e irrazionalismi (anche secolari e laici come la Politica e l'Economia) prima del Covid 19: l'esplosione del virus, come le prime bombe atomiche (ma non certo nonostante i Media collaborazionisti e il Main.tream dominante, ha già trasformato il mondo in un nuovo medioevo, non tanto il virus ma i Politici, i Media ecc, . di tutto il mondo (il resto è indicibile) hanno già ucciso il Futuro per le nuove generazioni, nuovamente divinizzato il virus come Religione tecnocratica della Salute (al di là della pericolosità autentica del virus – ma ripetiamo non è un asteroide come quello dei Dinosauri…).  Come scritto in uno dei saggi di questo libro, quello su Thomas Szasz e lo Stato Terapeutico,  psicanalista che scrisse di una certa possibile distopia, in fine secolo scorso circa, con il Covid 19, la disumanizzazione psicosociale è un fatto conclamato… Io personalmente, dopo questo saggio, non ho più nulla da dire, almeno in certo senso: e ti ringrazio per la possibilità che mi dai e date, come memoria del futuro e di un futurista che ha sbagliato, vano negarlo, le sue previsioni per un prossimo futuro, almeno non remoto, rivoluzionario,  a  suo tempo (fino al duemila….) possibile. Ma il miglior futuro comunque a tutti quanti, la storia è anche una singolarità da cui sbocciano eventi imprevedibili che cambiano in senso progressivo,  e non regressivo come le epidemie, il futuro, cioè il Presente…

https://www.corrierenazionale.net/2021/03/12/psicanalisi-del-futuro-di-roby-guerra-un-antidoto-alla-defuturizzazione/