lunedì 15 marzo 2021

1983 Fiori della Scienza (I nostri Libri, story 1) di Roberto Guerra

 


1983  FIORI DELLA SCIENZA 

 

Il nostro libro numero 1, una raccolta di poesie futuriste, uscì, giovanissimo,  nei primissimi anni 80: all'epoca vantavo una unica poesia, 1 Bimbo Robot Innamorato,  uscita nel numero 0 della rivista Poeticamente di Lamberto Donegà, in seguito, con una storia rilevante per la rivista stessa, segnalata dallo stesso Bertoni per la sua cifra poetica lacaniana e "padana".

Oltre a un breve periodo con un gruppo letterario La Torre di Babele con la quale si fece una rilevante performance al Castello Estense (Sala dell'Imbarcadero): chi scrive con poesie  mai edite almeno in quella forma e supportato da un tape musicale (versi ghirigori di nostro fratello Riccardo registrati a pochissimi mesi e sigla di Goldrake)  attrasse in particolare l'attenzione del folto pubblico e dello stesso giornalista e critico A. Caggiano.

Col senno di poi, destino, caso e necessità,  fu quasi la nostra prima performance quella  con maggiori consensi (suppongo per l'avanguardia insolita in quel contesto letterario) da parte dei ferraresi... La nostra mini performance in assoluto risale al settembre  1979, alla Festa della Città Futura della FGCI, giorno del nostro compleanno, poesie mai edite, di taglio psicanalitico e elettroniche, Radioactivity dei Kraftwerk in sottofondo, al Boldini di Ferrara. 

In quegli anni, ricordo altre due performance, oltre a quella di "successo" alla Sala dell'Imbarcadero, ne ricordo un altro paio:

1...Nel cinema- teatro di San Benedetto,  a più voci, collettiva, anche se individuali, con in sottofondo la Mannish Blues Band: una mezz'ora di poesia sonora, un tape con vocal mio fratello Riccardo di 9-10 anni, con testi stile Bimbo Production, secondo me deliziosi (citazioni anche di Umberto Eco, in stile futurista puro...), purtroppo sia troppo sperimentale per il pubblico ferrarese, sia per l'audio imperfetto con la sala in effetti colma, un tape purtroppo, in seguito andato poi perduto.

2. Un anno dopo, presso un Arci zona Porotto, partecipai, diversi ospiti singoli (tra essi il poi noto Mago Mirko, ferrarese) con Karl Marx Giocattolo: testi dal vivo con sullo sfondo in uno schermo, immagini della Montedison.. di Ferrara. Testi sempre inediti, già comunque futuristici, sorta di minitrailers in fondo, di Fiori della Scienza.

Fiori della Scienza, sul piano tecnico, fu   autoprodotto, nominalmente  edizioni Robota e Thc polimedia di soprattutto Franco Ferioli, incluso chi scrive (Avanguardia cosiddetta postatomica in quegli anni a Ferrara), che curò anche una videopoesia specifica, presentata alla celebre rassegna video U-Tape , 2004. Sala Polivalente-Centro Video Arte di Ferrara.

Abbiamo detto nominalmente quest'opera d'esordio, in quanto, per questo primo libro fu una produzione totale al 100% di chi scrive (The Polimedia era appena nata, un secondo libro del 1994 fu anche sinergico). Uscì anche una segnalazione sul Resto del Carlino della  città.

Sul piano grafico, Fiori della Scienza, fu un delizioso tecnonaif... testi futuristi puri aggiornati, anche nella bibliografia acclusa insolita (per un libro poetico), su carta gialla e inchiostro rosso, in cover sullo sfondo la cover stessa di una edizione russa di Marinetti, ogni pagina certicata.. virtualmente nel bordo dal logo  originario Estetica Futurista.

Ma Fiori della Scienza, soprattutto, fu il nostro miglior libro (anche rispetto a quelli per Armando Editore,  negli anni 2000...). La mia poetica neofuturista (con tanto di micromanifesto..) nacque già  relativamente perfetta; una impronta digitale, un Dna che anticipava già la nostra poetica in senso sistemico, soprattutto a livello di temi e contenuti futuribili;  nuova poesia tecnofuturista, cibernetica e intelligenza artificiale, robot in primo piano, la fine della politica e delle ideologie, una nuovo umanesimo scientifico futuro potenzialmente  vincente sul piano sociale e culturale.

La primissima poesia (Ninna Nanna Robot) è scritta in codice binario e  traduzione ..umana.

Già "divinato" anche il futuro antropologico e evoluzionistico dei Robot e l'Intelligenza Artificiale senzienti... come scritto anche nella bibliografia, con riferimenti a Asimov, oltre a scienziati, ecc.

Nei fatti, dopo Fiori della Scienza (ristampato in seguito per Armando Editore, integrale e da La Carmelina, in altra versione con inediti, in eBook) ogni altra nostra produzione poetica e saggistica è sempre stata ua elaborazione in divenire  del nostro primo libro, Fiori della Scienza

venerdì 19 febbraio 2021

Futurismo 112 : Il Pornofuturismo di Vitaldo Conte e Roberto Guerra

 
 
20 2 2009: dalla Francia /e dall'Italia) Marinetti lanciò il futurismo destinato a rivoluzionare e inaugurare praticamente l'arte contemporanea, fantascienza e tempi postumani attuali inclusi. Oggi (20 2 2021, era del virus ma ancora del futurismo come antivirus artistico con il lancio di due futuristi (Conte e Guerra)i contemporanei di una nuova stagione futurista e italiana
Vitaldo Conte, teorico dell'arte e docente Belle Arti a Roma, noto in Italia per la postavanguardia e tra gli ultimi futuristi ha recentemente lanciato,  nei suoi recenti libri , editi dalla ferrarese Tiemme Digitali (a cura del ferrarese scrittore e editore Riccardo Roversi), Dioniso Legami e Sguardi di Eros Donna, e   ha coinvolto in tale progetto il futurista ferrarese Roby Guerra, ispirato in particolare alla futurista storica Valentine de Saint Point e a Moana Pozzi,  coautori Conte e Guerra  anche di un nuovo manifesto pornofuturista  : un estratto  "... La libera sessualità  non solo concreta ma anche e soprattutto neuroimmaginale  è la risposta possibile per rifuturizzare i cosiddetti millenial, le nuove generazioni (perciò un filo di Arianna e Dioniso che va da Saffo a Lady Gaga…), rotta di speranza e per un Altro Avvenire, per superare lo stesso Stato Terapeutico.."
Il porno futurismo di Guerra e Conte.è  già stato ampiamente segnalato in Italia, da  riviste nazionali e autorevoli quali Fynpaper, Critica Impura, La Zona Morta, Pensiero Libero e diverse altre.


Info: 

 


domenica 7 febbraio 2021

Psicanalisi del Futurismo... di Roberto Guerra by Heliopolis

On line sulla rivista Heliopolis (di Sandro Giovannini) Psicanalisi del futuro, L'homme machine futurista di Roberto Guerra Tiemme Digitali a cura di Riccardo Roversi)

  • COME un "semplice" mind game specifico ancora psico-letterario: come captare certe mappe psichiche nella psicanalisi del futuro (senza alcuna pretesa, sia ben chiaro, tecnica), immaginandoci di incontrare Freud e Jung (e seguaci) magari nel bar alieno di Star Trek?     Per l'alieno Freud":   Eros e Thanatos, nella loro complessità, cosiddetto bene e cosiddetto male restano micropsicochip "binari" con la pulsione sessuale in senso sempre complesso ma "primaria".    Per l'alieno Jung: a ben vedere Jung a modo suo, i suoi archetipi erano e sono comunque espressioni originarie di pulsioni del corpo o sensoriali, un gioco dell'Es elevato infatti a mito, come sublimazione e il Gioco del Sé un potenziamento del Gioco dell'Io nel e al di là del male e del bene.

  • E ora a tutti uno psicospritz galattico per un Brindisi sempre freudiano alla fine di ogni analisi, com'era il fondatore della psicanalisi.   E con Jung accanto... e magari anche il padre della cibernetica Norbert Wiener...

  • https://www.amazon.it/dp/B08QHDK7RL/ref=sr_1_1__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=psicanalisi+del+futuro&qid=1607936756&s=digital-text&sr=1-1





mercoledì 27 gennaio 2021

Psicanalisi del Futuro- Roberto Guerra by Nuova Ferrara

Il futurista Roberto Guerra e l'incontro Freud-Jung

Online per Tiemme Digitali (Ted, a cura dello scrittore Riccardo Roversi) "Psicanalisi del futuro- L'homme Machine futurista", di Roby Guerra, futurista ferrarese, Una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica e non solo del movimento rivoluzionario di Marinetti. Tranne dove indicato nei singoli capitoli, i saggi contenuti in questo "tanto dissidente quanto erudito e futurista/futuribile libro", come lo definisce la presentazione, sono tratti da interventi apparsi negli ultimi 25 anni, nelle loro versioni originali, in opere precedenti di Guerra o in vari magazine e testate online. Tra i saggi attualissimo quello su Thomas Szasz, antipsichiatra e psicanalista eretico, dal titolo "Lo Stato terapeutico", chiaramente connesso vuoi allo scenario corrente del Covid, vuoi proprio al futurismo come antivirus artistico di libertà. Come un "semplice" mind game psico-letterario: Freud e Jung (e seguaci) si confrontano nel bar di Star Trek. Per l'alieno Freud: Eros e Thanatos, nella loro complessità, cosiddetto bene e cosiddetto male restano micropsicochip. Per l'alieno Jung l'Es è elevato a mito, come sublimazione e il gioco del sé un potenziamento del gioco dell'Io nel e al di là del male e del bene. Il testo di Guerra, disponibile soltanto in formato kindle (anche sul sito di Amazon), è disponibile in digitale a tre euro. —

https://lanuovaferrara.gelocal.it/tempo-libero/2021/01/19/news/il-futurista-roberto-guerra-e-l-incontro-freud-jung-1.39796329

sabato 23 gennaio 2021

Alla ricerca della scienza perduta?

 
di  ROBERTO GUERRA
  
Può sembrare off topic e incomprensibile questo nostro intervento sul futuro presente e prossimo della scienza, dal punto di vista sociale.  Nell'era del virus e nello specifico soprattutto dei vaccini, chi se ne frega del futuro scientifico, a parte appunto i vaccini che ci salvano dal covid 19?
Pure in certo caos, persistente, della nostra era virale e letale, dopo certo caos apparente scientifico nella stessa caotica gestione planetaria (soprattutto in Italia), la percezione psicosociale della Scienza è probabilmente compromessa, per decenni e nel probabile nuovo medioevo postvirus  minimalmente "moderno".
Lo stesso Occidente è già quasi regredito in scenari analoghi, esponenzialmente più gravi, della previsione distopica e di qualche decennio fa del matematico e futurologo Robe3to Vacca, Medioevo prossimo venturo. E nell'analogia congetturale, tutto partì da un blackout strutturale, neppure da un virus mondiale...
Si intenda bene: come prima del virus, la vera e grande scienza, nei laboratori e la ricerca continuerà, anche se almeno in certi campi rallentata. Ma la Scienza stessa si è trovata in certo senso impreparata allo scenario apocalitico, improvviso e da fantascienza in corso  dal 2020, sia ben chiaro non per limiti tecnologici o conoscitivi, ma incapace, in precedenza di condizionare l'evoluzione scientifica e conoscitiva della Politica, non è mai scesa, per certo scientismo, tecnocrazia o soprattutto riduzionismo sociale, nell'agora stesso politico-sociale. Sempre in fondo- la Scienza- un  "profeta" inascoltato dallo status quo.
Nella situazione pandemica, probabilmente ovunque,   in Italia in particolare e in Occidente, la Scienza solo apparentemente è diventata protagonista. Certo Stato Terapeutico coinvolge non l'eccellenza scientifica, in genere,  ma soprattutto professori e  letteralmente funzionari politichi, la scienza, insomma a livello minimo.
Per l'Italia basta leggere chi e che cosa è il sopravvalutato Comitato Scientifico: 
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/solo-2-scienziati-e-zero-virologi-ecco-chi-sono-i-tecnici-1915993.html

Certo almeno relativismo se non dubbia anche scientificità (e querelle sempre più diffuse, se non indagini già in corso verso certi esperti, ad esempio che coinvolgono un pezzo grosso come Ranieri Guerra dell'OMS) lo scrivono i grandi media stessi.
Tali incongruenze  flagranti  hanno già un effetto dirompente sulla  fiducia diffusa verso la Scienza con la S maiuscola che almeno in parte ha caratterizzato il Novecento intero.
Prima e dopo la scienza,  così suona anche uno dei vertici della musica elettronica, del grande artista Briana Eno.
Speriamo di sbagliarci noi, futuristi, naturalmente, ma per il futuro scientifico psicosociale  forse meglio ricordarsi di un'altra grande band americana, Devo o Devolution che suonavano Are We Not Man?  We Are Devo!  paventando negli anni 80 proprio il Nuovo Medio Evo  già iniziato (Peste o Virus inclusi...).



martedì 19 gennaio 2021

On line il libro Psicanalisi del futuro | estense.com Ferrara

On line il libro Psicanalisi del futuro | estense.com Ferrara: Una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica e non solo del Movimento rivoluzionario di Marinetti...

Raccolta di interventi di Roby Guerra degli ultimi 25 anni

On line per Tiemme Digitali (Ted, a cura dello scrittore Riccardo Roversi) Psicanalisi del futuro- L’homme Machine Futurista, di Roby Guerra, futurista, una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell’avanguardia italiana storica e non solo del Movimento rivoluzionario di Marinetti.

Tranne dove indicato nei singoli capitoli, i saggi contenuti in questo “tanto dissidente quanto erudito e futurista/futuribile libro”, come lo definisce la presentazione, sono tratti da interventi apparsi negli ultimi 25 anni, nelle loro versioni originali, in opere precedenti di Guerra o in vari magazine e testate on line.

Tra i saggi attualissimo quello su Thomas Szasz, antipsichiatra e psicanalista eretico, dal titolo “Lo Stato terapeutico”, chiaramente connesso vuoi allo scenario corrente del Covid, vuoi proprio al Futurismo come antivirus artistico di libertà.

giovedì 7 gennaio 2021

Psicanalisi del futuro di Roby Guerra (La Zona Morta Magazine)

E' online per Tiemme Digitali (TED), a cura dello scrittore Riccardo Roversi, l'e-book PSICANALISI DEL FUTURO – L'HOMME MACHINE FUTURISTA di Roberto o Roby Guerra che dir si voglia, futurista, una analisi non a caso del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica, e non solo, del Movimento rivoluzionario di Marinetti.
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PSICANALISI E CIBERNETICA…

Concludiamo con un "semplice" mind game specifico ancora psico-letterario: come captare certe mappe psichiche nella psicanalisi del futuro (senza alcuna pretesa, sia ben chiaro, tecnica), immaginandoci di incontrare Freud e Jung (e seguaci) magari nel bar alieno di Star Trek?

Per "l'alieno Freud": Eros e Thanatos, nella loro complessità, cosiddetto bene e cosiddetto male restano micropsicochip "binari" con la pulsione sessuale in senso sempre complesso ma "primaria".

Se si vuole l'Es, strizzando l'occhio ai seguaci creativi o anche paralleli storici, magari Groddeck e Lacan e Bion, rivalutato anche come potenziamento altrettanto creativo (come poi intendeva in realtà lo stesso Freud) e non solo regressione o subordinato all'Io e al Principio di realtà (come certa vulgata).

In ottica quindi coerentemente per intenderci almeno epicurea o relativamente "libertina", nello stesso tempo – pur importante e fondamentale certo ridimensionamento del Super Io (e anche del Super Es "matriarcale").

Molto succintamente, un relativo nuovo paradigma "culturale".

Nel gioco dell'Es soprattutto il cosiddetto Passato o Futuro anteriore, Arte, Filosofia o Religione o persino "scienze magiche" circoscritte e soprattutto all'Immaginario o l'Immaginale puri.

Per "l'alieno Jung": a ben vedere Jung a modo suo i suoi archetipi erano e sono comunque espressioni originarie di pulsioni del corpo o sensoriali, un gioco dell'Es elevato infatti al mito, come sublimazione e il Gioco del Sé un potenziamento del Gioco dell'Io nel e al di là del male e del bene.

Ovvio si parla di "semplici" mappe non del Territorio poi pragmatico che relativizza ogni mappa.

Poi magari, vano negarlo dopo decenni di politicamente corretto: il cosiddetto Irrazionale è anche razionalità simbolica e-semiotica positiva, l'Uomo (maschio) è quantitativamente e mediamente più intelligente della Donna (Femmina) e specularmente quest'ultima è mediamente più intuita e creativa dell'Uomo (Maschio) e più o meno così via…

Mentre tutti gli "alieni seguaci" più in gamba constaterebbero (al di là delle singole scuole conoscitive – e le gelosie o competizioni ancora presenti) la cosiddetta libido (per dirla con Lacan,) una megastruttura aperta e mobile o persino mutante, cibernetica simile al Dna, la Libido come Informazione.

…La Struttura di Lacan, l'Es di Groddeck, gli archetipi di Jung, i coinemi di Fornari, anche certa De-Struttura di Delo-Deleuze-Guattari e altri.

E ora a tutti uno psicospritz galattico per un brindisi sempre freudiano alla fine di ogni analisi, com'era il fondatore della psicanalisi.

E con Jung accanto… e magari anche il padre della cibernetica Norbert Wiener…

Buona lettura.

A cura della redazione


 

sabato 26 dicembre 2020

2020 - Fine del Neofuturismo/ Viva il Futurismo! (2010-2020)...



2020 - Fine del Neofuturismo/ Viva il Futurismo! (2010-2020)...


In quest'anno epocale 2020 (per ben altri tragici motivi, in certo senso dentro una sorta di guerra batteriologica), dopo già alcuni anni di esaurimento del cosiddetto neofuturismo come Rete anche organizzata, tempo di certificarne criticamente la fine almeno in tal senso, anche se alcuni autori sono tutt'oggi attivi, alcuni anche approdati in certi vertici contemporanei, qualcuno ancora in sinergie almeno interpersonali e culturali.

Ma andiamo con ordine, ripartendo dal 2010, anno in cui avevamo live... tentato già un succinto, relativo e provvisorio bilancio lavori in corso e premettendo almeno alcune rettifiche per il bilancio precedente, per nostra non lieve disinformazione, in un caso, e per una omissione dovuta a certe contingenze.

Nel primo caso, non abbiamo parlato, fin dall'inizio dell'artista, poeta, critico d'arte e docente alle Belle arti prima di Catania e poi Roma, oggettivamente tra i più importanti, anche storicamente, per il neofuturismo...


VITALDO CONTE


Vitaldo Conte, di Roma fin dai tempi di Futurismo Oggi di Benedetto, fu protagonista del cosiddetto futurismo renaissance, che risale dagli anni 60, proprio con la rivista del gruppo di Benedetto: Conte, tra alcuni neofuturisti successivi, fu il primo, fin dagli anni 70, ad aderirci e collaborarci , partecipando a iniziative importanti (ad es. il convegno "Marinetti Domani", contatti importanti anche con alcuni futuristi storici sopravvissuti).

E fin da quegli anni, già artista totale e critico d'arte, al passo e già in primo piano con le neoavanguardie dell'epoca: non solo poeta, anche poeta sonoro (diversi eventi nazionali del settore).

E fino al 2009, già, come accennato, verso un ruolo autorevole (poi decollato) di teorico delle ultime avanguardie di fine secolo e inizio duemila, con una propria elaborazione: mix tra neofuturismo, dadaismo e le più recenti infatti avanguardie tecnologiche e neosituazionisteneosituazioniste, Body Art stessa ecc., verso la "futura" Trans Art, griffate da subito da una marcatore Dionisiaco sempre più esplicito, un Dioniso elettronico. Notevole performance man, memorabile il suo centenario futurista con una diversamente trasvolata.. volo in parracadute a Roma e atterraggio e poesia dedicata a Marineti, anche con lo pesudonimo Vitaldix.


ALESSIO BRUGNOLI


Inoltre, alle origini del neofuturismo, fu protagonista Alessio Brugnoli, uno dei primi a occuparsene, blogger e scrittore di fantascienza, vicino ai Connettivisti.

Collaborò attivamente al Centenario di Ferrara, futurismo live con il sottoscritto: in quella breve stagione sinergica, scriveva con altri la rivista on line, La Voce Futurista (a cura del neofuturista siciliano Armando Di Carlo).

Tornando alla cronaca dello scorso decennio, il neofuturismo per alcuni anni fu autenticamente propulsivo con diversi vertici:

Sulla scia del Centenario del Futurismo, il neofuturismo di chi scrive, il netfuturismo di Saccoccio e il futurismo "scientifico" dei Transumanisti furono sinergici, persino simultanei e in certa misura anche sovrapponibili.

Neofuturismo e Cosmofuturismo...


In quest'ultimo decennio, alcuni già protagonisti visivi dal secondo novecento neofuturista hanno continuato e con risultati egregi (diverse mostre e nuove opere) l'attivismo futurista: Schinasi, ad esempio con mostre dedicate ancha a Galileo ecc., cataloghi sebbene senza contatti di Rete, mentre Antonio Fiore Ufagrà invece ha attraversato ancora il futurismo più recente. E diverse mostre, anche per il centenario, tra cui anche importanti cataloghi, Sinfonia di Tempeste Spaziali e Dal Neofuturismo Agrà alla Cosmpittura. Tra i più giovani a livello critico si è segnalato Marcello Francolini (anche a Milano per la presentazione di Giancarla Parisi), oltre al principale critico del futurismo contemporaneo, Luigi Tallarico, dai tempi di Futurismo Oggi. 

Sempre del giro di Tallarico, ricordiamo (anche per mostre sul centenario) la stessa preziosa artista romana Tina Saletnich (Il futurismo nel 2000 e oltre. Futurismo elettronico).

Su Benedetto a livello retrospettivo da segnalare un importante catalogo (e mostra realtiva) con la stessa Stefania Lotti, a cura di L. Monachesi e G. Lotti.


NEOFUTURISTI


Nel 2011 un importante manifesto fu pubblicato dai principali protagonisti ultimi del futurismo (o neofuturismo), sottoindicati, oltre a Graziano Cecchini...: Manifesto dle Futurismo Smodato (Avanguardia 21, eBook).


ROBY (ROBERTO) GUERRA


Chi scrive ha pubblicato fino al 2020 diversi saggi tra il futurismo e il transumanesimo, in particolare e per la quotata e storica Armando Editore di Roma, Futurismo per la Nuova Umanità: Dopo Marinetti; inoltre Futurismo Renaissance , a cura di chi scrive e P. Bruni (eBook, Deleiwa editore), una collettanea con molti autori, tra cui i transumanisti Campa e Vaj, Cecchini e Zairo Ferrante, A. Fiore Ufagrà, A. Autino e R. Paura ecc.; uscito poi anche cartaceo in edizione riveduta come Futurist Renaissance (a cura anche del gruppo di Ivan Bruno).


ANTONIO SACCOCCIO


Sempre sul piano pubblicistico che ebbe in quegli anni il suo apice, Saccoccio e i Netfuturisti (già anche protagonisti con diversi eventi del centenario futurista nel 2009 (Cagliari ecc.)) pubblicarono Manifesti Nefuturisti, Saccoccio, tra l'altro fu protagonista negli Stati Uniti di alcun conferenze internazionali sul Futurismo.


RICCARDO CAMPA


Riccardo Campa diede alla stampa, dopo alcuni volumi collettivi precedenti per la Rivista transumanista Divenire, un volume proprio dedicato al futurismo, tra cui un saggio del sottoscritto- Marinetti e il 2000 (Seconda Edizione) e un Manifesto del Futurismo 2009 scritto proprio da chi scrive e Brugnoli, oltre a un saggio di Graziano Ceccchini.

Negli anni successivi Campa, pubblicò (tra l'altro) personalmente Mutare o Perire e in seguito Trattato di Filosofia Futurista (prodotto da A21 a cura di A. Saccoccio) e un nuovo volume Superare l'Umanismo, tra i saggi Marx Futurologo del sottoscritto.


STEFANO VAJ


Futurista doc e tra i principali protagonisti del transumanesimo futuristico italiano ha pubblicato , tra l'altro in inglese Biopolitics. A transhumanism paradigm e partecipato a diverse rassegne specifiche in Gran Bretagna, soprattutto. Da sempre, tra i primi intellettuali europei non ideologico, squisitamente al di là della destra e della sinistra, ha sempre scontato tale pregiudizio italico; di backround nouvelle droite da giovane ha sempre assimilato il meglio di figure ur-neofuturistiche quali Faye e A. de Benoist, nei fatti prossimo in senso più europeo al contrario a certo postmoderno persino alla Baudrillad...


MARINETTI 70


Nel 2015 a cura di chi scrive e A. Saccoccio sempre per Armando Editore venne pubblicato Marinetti 70. Sintesi della Critica futurista; una florilegio che includeva anche i più importanti studiosi sul futurismo (ad esempio Guerri, Agnese, oltre a un certo Berghaus.., ecc, oltre ai curatori e gli stessi Conte e Campa). Singolare la storia di questo libro: nonostante anche i nomi... assieme ai nuovi futuristi contemporanei italiani, nonostante brillanti recensioni critiche e alcune presentazioni, questo libro che potenzialmente rappresenta tutt'oggi la più aggiornata revisione critica sul futurismo, non ha bucato i media.

In controluce col senno di poi, fu il primo segnale purtroppo della fine del Neofuturismo come Rete.



CONVEGNI TRANSUMANISTI E NEOFUTURISTI


Nel frattempo, nel 2010, fu certamente un apice Transumanista e neofuturista il Convegno Internazionale di Milano, Transvision 2020, a cura dell'AIT, con la presenza partecipazione (oltre agli italiani Campa, Vaj, Prisco ecc.) di chi scrive e Antonio Saccoccio, via video di Cecchini, in cui fu ufficializzato il neofuturismo anche come Transumanesimo (sua ala artistica e letteraria, elettronica).

In certo modo chi scrive e lo stesso Saccoccio curarono due laboratori ufficiali transumanisti soprattutto on line per qualche tempo: in quello artistico on line tramite alcuni blog personali (Neofuturismo e Asino Rosso) collaborarono dell'allora Azione Futurista Ferrara oltre a Cecchini, i ferraresi stessi Ganzaroli, Landini e Ferrante, spesso poi presenti in alcuni dei volumi futuristici che ho curato in quest'ultimo decennio (anche altri di/da Ferrara, ad esempio Gaia Conventi, Bruno Turra, Vitaliano Teti, Silvia Forty ecc.).

Altri vertici (neo)futuristi furono certamente sia sul piano pubblicistico che convegnistico fino a metà degli anni 10 del 2000:

Nel 2013 Saccoccio curò a Roma a cura dell'Università Tor Vergata, il convegno e Eredità e Attualità del Futurismo , con relatori fondamentali sul Futurismo storico e contemporaneo (Tallarico, Saccoccio, Campa, Hayek, Conte, ecc, anche video con chi scrive, Cecchini e i netfuturisti), a cura anche di un altro nuovo critico futurista G. Carpi.

In Sardegna a cura di Giuseppe Manias e la Biblioteca Gramsciana, ricordiamo l'evento Futurismo, Neofuturismo, con Cecchini e il sottoscritto (presentazione del nostro Gramsci e il 2000, poi in eBook Gramsci 2017 per Armando editore).


La meteora creativa Italian Transhumanist


Negli ultimi anni, infine, personalmente, a parte la relativa sinergia con Zoltan Istvan, abbiamo curato alcuni eBook e un libro cartaceo, con molti autori (anche Zoltan Istvan e altri transumanisti stranieri), spesso noti, in ottica futurista e transumanista... (Anche per l'editoria nazionale maggiore...) e molti anche vicini semplicemente al "neofuturismo".

Ad esempio, il primo eBook della serie Futurismo Renaissance, con circa 40 autori e co-curato con P. Bruni del Mibcat...(Deleyva.)

Il filosofo e giornalista Angelo Giubileo ha attraversato il transumanesimo in gran parte di questa pubblicistica ancora recente, anche in alcuni suoi libri e in articoli vari

In quel periodo lanciai un piccolo gruppo transumanista essenzialmente letterario e facemmo in tempo a farlo figurare tra i partner del 2° Congresso di Space Renaissance di Bologna (2018), il gruppo astronautico di Adriano Autino; partecipai come artista (eravamo in 2 o 3... con una breve performance parlando di David Bowie e degli stessi transumanisti...).

Tra i numerosi altri relatori, scienziati dell'agenzia spaziale italiana e europea...


DOPO MARINETTI 70


L'assenza di un discorso di Rete è ormai conclamata da alcuni anni, per vari motivi in effetti naturali, nessun dissidio, semplicemente, dopo il Marinetti 70 di pochi anni, la Rete si è esaurita, probabilmente per lo zeitgeist dei tempi: nonostante le suggestioni del fatidico duemila (certo stesso Futurismo Renaissance potenziato dal Centenario del 2009) e i vertici che abbiamo segnalato, in Italia il Futurismo, per questioni ideologiche, era e resta politicamente scorretto: censura culturale propro in quest'ultimo decennio accentuata con il dominio di certo pensiero unico...

Dopo il 2015 le reti neofuturiste (inclusa quella transumanista) inziarono ad esaurirsi:

in tal senso come ultimi input ancora di Rete abbiamo già accennato ad alcune pubblicazione della serie Futurismo Renaissance; e con Nuova Oggettività (Heliopolis)(Neo)URFUTURISMO


Una "sottorete", neofuturista, fu creata con il filosofo Sandro Giovanni e la Scuola Romana di Filosofia (i vari anche Sessa, Gallesi, lo stesso transumanista Vaj e molti altri in tutta Italia, genericamente neonietzschiani): alcune pubblicazioni notevoli, oltre alla presentazione a Roma nel 2013 di Al di là della Destra e della Sinistra, con la presenza di Conte, Sessa, Cecchini (sua anche la cover) chi scrive , Saccoccio, presentato anche a Ferrara, da chi scrive e S. Giovannini): oltre all'imponente (moltissimi autori) Libro Manifesto -Nuova Oggettività ( a cura di Giovannini e altri, anche Lami), inclusi alcuni ferraresi, chi scrive, Gaia Conventi, Maurizio Ganzaroli, Sylvia Forty.

Fu una breve stagione affascinante. uscì un prezioso libro d'arte a cura di Giovannini, Non Aver Paura di Dire con anche chi scrive, poi replicato e ampliato in eBook, con anche nomi assai illustri (Marcello Veneziani ecc. oltre a Sessa e Vaj).

Infine, da ricordare anche Italian Rose 2000... , Grazia Scanavini, Sylvia Forti, Caterina Gruber.

Sempre, più o meno in quest'ultima stagione ci furono almeno altre due importanti sinergie poi estinte come Rete:

Sul fronte soprattutto futurista e transumanista artistico e filosofico da ricordare l'artista transumanista Giancarla Parisi e il filosofo padovano Cristiano Rocchio (autore in seguito del futuristico Umanesimo e Avanguardie, Asino Rosso, oltre L Ribellione Umanista, di cifra neorinascimentale): la prima si segnalò in particolare per una mostra a Milano, a cura del'AIT... , per un parallelo nuova manifesto sulla Donna futurista e per alcune sinergie video con chi scrive. Il secondo nell'ultima fase, per la promozione della Parisi e del Transumanesimo (Conferenze all'Università di Tubinga), poi anche lui in alcuni volumi transumanisti finali a cura del sottoscritto.

Sempre anche con Rocchio, da segnalare altra importante sinergia con il movimento neorinascimentale e metateista di Milano, appunto Nuovo Rinascimento, dell'artista Davide Foschi (partecipammo chi scrive e Rocchio al suo.. primo Festival del 2016), Foschi stesso anche futuristico e Rocchio, presenti in alcuni libri neofuturisti, in particolate T-Day, Transumanesimo della vita quotidiana (Armando)

Oltre ancora in ottica futurista e transumanista, chi scrive ha curato e pubblicato, oltre a Futurismo Renaissance (curato con Pierfranco Bruni e poi parzialmente ristampato in cartaceo (con anche lo scrittore sciente fiction Ivan Bruno), Noi Robot a più voci (tra essi Angelo Giubileo) (ebook), segnalato da Fantascienza.com come altre pubblicazioni, soprattutto a cura di chi scrive T-Day- Transumanesimo della Vita Quotidiana (ancora Angelo Giubileo, Pierfranco Bruni e altri, tra cui Bruno Turra), per Armando Editor, oltre in Book (Asino Rosso) Transumanesimo. Una nuova scienza sociale del XXI secolo e Zoltan Istvan: Made in Italy, dedicato al transumananista e futurista americano attualmente più autorevole.


Vitaldo Conte e il PORNOFUTURISMO


In tutto questo decennio la figura di Conte ha continuato il suo attivismo costante e in progress: a parte numerose perfomance, anche diverse pubblicazioni, personali o collettive, proprio in questo fatidico anno, la sua ricerca è culminata in una nuova ipotesi futuristica, pornofuturista cosiddetta, con anche il sottoscritto, ispirata dalla stesse Valentine Saint Point fino a Moana Pozzi. Tra i suoi libri, segnaliamo almeno, Pulsional Gender Art (Avanguardia 21), L'Antico Futuro...(Avanguardia 21), I misteri di Dioniso, con D. Frau (Solfanelli)...

E soprattutto con Vitaldo Conte, due eBook nel 2020 (Dioniso Legami, Sguardi di Eros Donna, Tiemme Digitali), con alcuni contributi di scrive, in cui abbiamo lanciato una potenziale ennesima tappa del neofuturismo, un nuovo manifesto- il Pornofuturismo, soprattutto sul piano narrativo, con notevoli riscontri critici (ad esempio la rivista internazionale Fyinpaper, a cura di C. Strano) e il magazine "Fantastico" e Science Fiction storico (La Zona Morta a cura dello scrittore Davide Longoni)


2020.... Fine del Neofuturismo? Viva il Futurismo!




mercoledì 16 dicembre 2020

Roby Guerra, Psicanalisi del Futuro (Tiemme Digitali)

Psicanalisi del futuro: L'homme-machine futurista Formato Kindle