Un sogno ricordo da Boy Poetry..
Correva circa l' anno 1980, un angolo.. piccola strada prossima la statua dell'Ariosto a Ferrara, città del rinascimento.
Da un lato tutta cinta da un muro, pieno di fiori rampicanti, un flash ormai pluridecennali incantato e sospeso del tempo, dal battito cerebrale cardiaco oggi tenue delizia ma ancora vivente...
La stagione dell'amore cantava anni dopo il grande Battiato, ma in sincronia anche retro...
E la primavolta rosa per il Poetry Boy....
Erano fiori speciali, bellissimi, quel muro continuum sembrava un angolo unico delle famose Mura Estense, in quella Singolarità vestito tutto di glicine alla moviola danzanti e volanti.
Una diversa velocità alla Einstein, femminile...
E Lei lo scoprì e me lo donò, io ancora colmo di timidezza azzurra, un attimo fuggente e caduco come un glicine lilla caduto dal cielo...
E la chiamai per un paio di microeoni (tra i più belli della mia passeggiata terrestre, Miss Lillà, dal corpo di Glicine...