Roby Guerra è come
l’eterno fanciullo che gioca con la realtà. Ed è bene precisarlo subito:
nella vita non c’è niente di meglio che giocare con la propria realtà. E
così, anche in questa raccolta di racconti fantasy, che “interpretano”
paesaggi di Fiera di Primiero, siti nell’omonima Valle.
Roby Guerra è come l’eterno fanciullo che gioca con la
realtà. Ed è bene precisarlo subito: nella vita non c’è niente di meglio
che giocare con la propria realtà. Conosco Guerra e le sue opere da
oltre un lustro, e sembra proprio che egli non perda occasione per
dichiararsi fedele al movimento futurista. E così, anche in
questa raccolta di racconti fantasy, che “interpretano” paesaggi di
Fiera di Primiero, siti nell’omonima Valle.
Si potrebbe allora pensare a una rivisitazione di antichissimi luoghi
“naturali” come impreziositi da cosiddette nuove “macchine” del futuro?
No, non è così. Dall’immagine delle “Guane fate” all’immagine
dell’“Aquila nera” di Sylvia Forti, la centrale futurista rappresenta la sostanza di una realtà continuamente da leggere e reinterpretare.
Non si tratta più della fisica degli atomi duri e pesanti ma
dell’energia dei campi. Ovvero: una realtà metamorfica, dalla fisica dei
presocratici al famoso manifesto futurista, che è immagine estetica ed estatica dell’umano sapere artistico e scientifico.
da Paperino su Marte, microracconti di fantascienza, inedito di Roby Guerra
GUERRA CLIMATICA…
Robbie desiderava le stelle, il
pianeta Marte: da neonato rifiutava il latte materno, preferiva il
biberon al solito ermo colle naturale consigliato dal Dottor
Leopardi…: tre anni dopo si vendicava - Robbie - pubblicizzandolo
come “il felino gobbo di Recanati” … all’asilo Microsoft
applaudito dai suoi soldatini di silicio-stagno!
Insomma, dopo la rivoluzione
verde.., Robbie, ancora infante, mentre pregustava con l’amico
Turingo l’ennesima “electro-caramella” destinata a rompere…
parecchio la Central Bank degli Adulti (i due a 7 anni, come i poeti
di Rimbaud 01, si dilettavano come baby-hackers!), aveva una idea
fissa, assoluta e innocente come soltanto le menti fanciulle possono
concepire…
Robbie desiderava il pianeta
Marte, le stelle… ma i programmi spaziali, dopo quella terribile
data di ormai troppi decenni prima, erano stati sospesi! E fu
soltanto il primo grande veto dei Monaci verdi al Potere contro il
futuro ed il progresso!
I monaci verdi adoratori di
Natura, uno spirito primitivo gay di quasi due millenni fa…,
avevano persino smantellato Disneyland e Paperinotown, tra la solita
mollezza dell’Europa e l’incredibile anoressia cerebrale dei suoi
capi di governo, ricattati da una razza – quella europea – ormai
prossima all’estinzione come gli Eurosauri di milioni di eoni fa…
altrettanto impazzita e semiautistica!
Neppure la clamorosa autarchia
planetaria degli UYUSA, i Giovani Stati Uniti d’America, decretata
in diretta via Internet e via Satellite appena due lune prima,
stanchi di fare da ombrello a popoli in fase terminale o addestrare
le scimmie afroasiatiche alla Democrazia, la Scienza e la Libertà,
aveva destato l’Europa, la Bella Addormentata del Futuro, senza
avvenire!
I Giovani Americani, figli di
Internet, della Scienza e del computer, l’avevano letteralmente
messo nel culo ai fossili verdi e a tutti i loro paleoregni
umano-vegetariani
I Giovani Americani si erano
rotti il cazzo! Avevano segretamente e rapidamente convertito tutta
la supereconomia americana dal Petrolio all’Idrogeno ed alla
fusione solare, mentre in Europa discutevano se gli americani erano
per la Natura o per le Macchine!
Ed avevano lasciato finalmente
la vecchia senile moribonda Europa al suo destino neomedievale! La
cosiddetta rivoluzione verde europea era finita come tutte le
rivoluzioni! La più ferrea dittatura di tutti i tempi, inventori e
scienziati perseguitati e massacrati nei gulag verdi; proibita la
scienza e distrutte le macchine ovunque! Ritorno all’agricoltura
neolitica con - assai presto - il ritorno al feudalesimo - ora
ecocollettivo - e relativi regni vegetali e città-serre!
Ma Robbie, in Europa, voleva
Marte e le Stelle! Con il suo leggendario Commodore 64, mutato
milioni di volte grazie al genio involontario del giovane amico
Turingo, come un incredibile bambolotto pitagorico, aveva alla fine
scoperto la formula tecnomagica per vincere la guerra finale!
E il nano-ordigno virus tech
s’insinuò come l’Aids in tutta la Matrix di Europa e le capitali
sia d’Europa - il Grande Albero del Green Power sia afroasiatiche..
quei popoli primitivi tutti alleatasi con la Nuova Europa Verde e
antiamericana! Uno, dieci tsunami naturalissimi, uno, dieci terremoti
naturalissimi in un paio d’ore cancellarono persempre dalla faccia
dalla Terra le Gestapo di Natura, tutti i regni verdi e le città
serra che comandavano Eurasia e Eurafrica…
A proposito, Robbie era un
piccolo robot, i bambini in Europa si erano da un pezzo estinti, non
nascevano più dal grande esperimento celebrato per festeggiare la
rivoluzione verde, alcuni eoni prima: un asteroide aveva colpito la
Terra, osannato dai Monaci Verdi che anziché deviarlo con l’ultima
riserva di missili nucleari rimasta, vedevano nell’evento la giusta
cerimonia per decretare la morte dell’era industriale, convinti che
si abbattesse in America!
Invece, l’asteroide colpì in
pieno Roma… deviato all’ultimo momento dai giovani americani!
L’impatto fu così attenuato, ma le radiazioni resero sterili i
nuovi europei, i pelleverde…, e bambini non ne nacquero più!
Un secondo prima Robbie aveva
clonato sé stesso in un piccolo robot per completare l’ultima
opera d’arte occidentale e scientifica. La Guerra climatica della
Libertà!
Ed ora Robbie, il piccolo robot,
contemplava sul proprio monitor il nuovo Oceano PROGRESSO!
Futurismo Duemilaè il titolo dell'e-book diRoberto Guerra(Tiemme Edizioni Digitali, 2021), che ha come indicazione:Breve storia del NeoFuturismo.Questo visionario autore trans-futurista, attento e instancabile blogger, ha pubblicato raccolte poetiche, racconti di fantascienza e saggi. L'autore traccia questa storia nei due testi iniziali: nel primo c'è, appunto, laStoria del NeoFuturismo (1950-2009); nel secondo2020 - Fine del NeoFuturismo Viva il Futurismo! (2010-2020). L'e-book include una sua scrittura narrativa:Lucrezia Borgia CyberLove(2006-2021).
......."Vitaldo Conte, (…) fin dai tempi di Futurismo Oggi di Benedetto, è stato un protagonista della cosiddetta rinascita del Futurismo, (…) artista e (…) teorico delle ultime avanguardie di fine secolo e inizio Duemila, (…): un mix tra NeoFuturismo, Dadaismo e le più recenti avanguardie di fatto tecnologiche e neo-situazioniste". Ricorda il miovolo/poemanel 2009 (espresso per il centenario futurista), da cui nasce il mioavatarVitaldix.
La miaTrans Artdionisiaca partorisce, nel 2020, l'ipotesi delPornoFuturismo, che è condivisa daRoberto Guerra. Il percorso è documentato nei mei e-book –Dioniso LegamieSguardi di Eros Donna(Tiemme Edizioni Digitali) –, con diversi contributi critici. Questa tappa "altra" di un possibile TransFuturismo ha il suomanifestopulsionale, in cui ilPornoFuturismoè espresso attraverso una saggistica narrativa: una possibile testimonianza può essere rintracciata nella stessa scrittura dell'autore presente in questo e-book.
La conclusione delNeoFuturismocome Retepuò aver causato la nascita di una dionisiaca "arte narrazione" transfuturista, che si esprime attraverso lasfida alle stelledi unErosFantastico.
A questa ipotesi appartiene anche la mia "con-figurazione" di Valentine/Valentina, che "vive" attraverso lanarrazione fantasticadella pulsione. In questa l'Eros può divenire possibilità di creazione immaginale, liberandosi dall'imperativo di dover essere oggetto consumistico per l'eccitazione sessuale. Le sue figurazioni desideranti di donne e di bambole ricercano Dioniso nei legami dellaLussuriache diviene mistica d'amore.
Nota. Gran parte del testo è pubblicato su 'Fyinpaper' (rivista online, 28/07/2021) con il titoloQuestioni di Futurismo, un libro di Roberto Guerra:
On line Futurismo Duemila, dello scrittore ferrarese (Diverse pubblicazioni in Italia per Armando Editore – Roma e Heliopolis-Pesaro) per Tiemme/TED digitali, eBook,maggio 2021).
In breve "La cosiddetta Storia del Neofuturismo (cosiddetto anch'esso, come vedremo) in realtà, alla luce sia delle conoscenze storiche sia del centenario del 2009, dopo decenni di oblio spesso in malafede degli storici dell'arte oppure per disinformazione e assenza di… download e aggiornamenti, in realtà altro non può essere che la storia della continuità futurista, dopo Marinetti, dopo la scomparsa di Marinetti e la fine del Movimento "storico" del 1944 del secolo scorso". Riccardo Roversi
Roberto (o Roby) Guerra… chiude il cerchio dell'ultimo futurismo anni 2000. Una stagione interessante dell'avanguardia fondata nel 1909 da Marinetti, sulla scia (purtroppo illusoria) del fatidico anno Duemila e l'allora nascente rivoluzione elettronica.
Una stagione ovvio inferiore al futurismo storico ma con alcuni picchi (AA.VV, Marinetti 70 (Armando Editore), con i curatori neofuturisti A. Saccoccio e lo stesso Guerra e i suoi protagonisti nuovi, Conte, Fiore, Giovannini, Campa, Vaj,, noti critici d'area (Berghaus, G.B. Guerri, Tallarico e altri); , la sinergia internazionale transumanista (Transvisiom 2010, MIlano),ll volume Transumanesimo della Vita Qutidiana, collettaneo (Armando Editore) lateralmente Giubileo , Bruni, Ferrante , Battisti dei connettivisti science fiction, Istvan dei transumanisti internazionali, ecc. "Chiude" l'eBook il poemetto fantascientifico Lucrezia Borgia cyberlove (dedicato a Lucrezia Borgia, duchessa di Ferrara) e una rassegna stampa minima.
Il nostro libro numero 1, una raccolta di poesie futuriste, uscì, giovanissimo,nei primissimi anni 80: all'epoca vantavo una unica poesia, 1 Bimbo Robot Innamorato,uscita nel numero 0 della rivista Poeticamente di Lamberto Donegà, in seguito, con una storia rilevante per la rivista stessa, segnalata dallo stesso Bertoni per la sua cifra poetica lacaniana e "padana".
Oltre a un breve periodo con un gruppo letterario La Torre di Babele con la quale si fece una rilevante performance al Castello Estense (Sala dell'Imbarcadero): chi scrive con poesiemai edite almeno in quella forma e supportato da un tape musicale (versi ghirigori di nostro fratello Riccardo registrati a pochissimi mesi e sigla di Goldrake)attrasse in particolare l'attenzione del folto pubblico e dello stesso giornalista e critico A. Caggiano.
Col senno di poi, destino, caso e necessità, fu quasi la nostra prima performance quella con maggiori consensi (suppongo per l'avanguardia insolita in quel contesto letterario) da parte dei ferraresi... La nostra mini performance in assoluto risale al settembre1979, alla Festa della Città Futura della FGCI, giorno del nostro compleanno, poesie mai edite, di taglio psicanalitico e elettroniche, Radioactivity dei Kraftwerk in sottofondo, al Boldini di Ferrara.
In quegli anni, ricordo altre due performance, oltre a quella di "successo" alla Sala dell'Imbarcadero, ne ricordo un altro paio:
1...Nel cinema- teatro di San Benedetto, a più voci, collettiva, anche se individuali, con in sottofondo la Mannish Blues Band: una mezz'ora di poesia sonora, un tape con vocal mio fratello Riccardo di 9-10 anni, con testi stile Bimbo Production, secondo me deliziosi (citazioni anche di Umberto Eco, in stile futurista puro...), purtroppo sia troppo sperimentale per il pubblico ferrarese, sia per l'audio imperfetto con la sala in effetti colma, un tape purtroppo, in seguito andato poi perduto.
2. Un anno dopo, presso un Arci zona Porotto, partecipai, diversi ospiti singoli (tra essi il poi noto Mago Mirko, ferrarese) con Karl Marx Giocattolo: testi dal vivo con sullo sfondo in uno schermo, immagini della Montedison.. di Ferrara. Testi sempre inediti, già comunque futuristici, sorta di minitrailers in fondo, di Fiori della Scienza.
Fiori della Scienza, sul piano tecnico, fu autoprodotto, nominalmenteedizioni Robota e Thc polimedia di soprattutto Franco Ferioli, incluso chi scrive (Avanguardia cosiddetta postatomica in quegli anni a Ferrara), che curò anche una videopoesia specifica, presentata alla celebre rassegna video U-Tape , 2004. Sala Polivalente-Centro Video Arte di Ferrara.
Abbiamo detto nominalmente quest'opera d'esordio, in quanto, per questo primo libro fu una produzione totale al 100% di chi scrive (The Polimedia era appena nata, un secondo libro del 1994 fu anche sinergico). Uscì anche una segnalazione sul Resto del Carlino dellacittà.
Sul piano grafico, Fiori della Scienza, fu un delizioso tecnonaif... testi futuristi puri aggiornati, anche nella bibliografia acclusa insolita (per un libro poetico), su carta gialla e inchiostro rosso, in cover sullo sfondo la cover stessa di una edizione russa di Marinetti, ogni pagina certicata.. virtualmente nel bordo dal logooriginario Estetica Futurista.
Ma Fiori della Scienza, soprattutto, fu il nostro miglior libro (anche rispetto a quelli per Armando Editore,negli anni 2000...). La mia poetica neofuturista (con tanto di micromanifesto..) nacque giàrelativamente perfetta; una impronta digitale, un Dna che anticipava già la nostra poetica in senso sistemico, soprattutto a livello di temi e contenuti futuribili;nuova poesia tecnofuturista, cibernetica e intelligenza artificiale, robot in primo piano, la fine della politica e delle ideologie, una nuovo umanesimo scientifico futuro potenzialmentevincente sul piano sociale e culturale.
La primissima poesia (Ninna Nanna Robot) è scritta in codice binario etraduzione ..umana.
Già "divinato" anche il futuro antropologico e evoluzionistico dei Robot e l'Intelligenza Artificiale senzienti... come scritto anche nella bibliografia, con riferimenti a Asimov, oltre a scienziati, ecc.
Nei fatti, dopo Fiori della Scienza (ristampato in seguito per Armando Editore, integrale e da La Carmelina, in altra versione con inediti, in eBook) ogni altra nostra produzione poetica e saggistica è sempre stata ua elaborazione in diveniredel nostro primo libro, Fiori della Scienza
Fantascienza d’avanguardia, iperbolica e anticonvenzionale che si interroga sul nostro futuro nell’epoca dei robot
Dal 2017 il blog tecnoanarchico Asino Rosso pubblica periodicamente ebook d’avanguardia in diversi campi: dalla fantascienza alla letteratura erotica, passando per la futurologia e le cyberculture. Si tratta di saggi, romanzi, poesie opera di autori di spicco nel panorama culturale italiano, curati ed editati dallo scrittore futurista e transumanista Roberto Guerra.
Il transumanesimo (o transumanismo, a volte abbreviato con >H o H+ o H-plus) è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l'invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umana (Wikipedia).
Guerra, uno dei più noti attivisti di questo movimento futurologico ha contribuito al suo sviluppo attraverso studi, monografie, recensioni ed articoli editi online su testate ufficiali di una certa rilevanza, e raccogliendo questi ultimi in un ebook (Il Transumanesimo italiano Una nuova scienza sociale del XXI secolo), pubblicato qualche anno fa, ne ha esteso la conoscenza ad un pubblico più ampio.
Nell’ambito del progetto La Fantascienza di Asino Rosso, è uscito pochi giorni fa un ebook che sembra molto interessante. Noi, Robot, è chiaro e dichiarato il riferimento alla celebre antologia di racconti stilata da Isaac Asimov, raccoglie una serie di contributi, di diversi autori, sul tema della nuova epoca robotica. Tra i nomi di rilievo, salta subito all’occhio, quello di Sandro Battisti, premio Urania 2014, presente anche nell’antologia Altri futuri curata da Carmine Treanni ed edita da Delos Digital. Esponente di spicco del Connettivismo, con Asino Rosso aveva già pubblicato Stateless e Transitional, una serie di aforismi poetici futuristici che spaziano tra umano e artificiale in una serie di sperimentazioni sorprendenti.
Gli altri scrittori sono: Davide Longoni, curatore del sito La Zona Morta che tratta tutto ciò che rientra nel termine fantastico; Pierluigi Casalino, saggista geopolitico, creativo e poeta; Angelo Giubilei, filosofo e blogger (Pensalibero.it); Bruno Virgilio Tura, sociologo, valutatore indipendente, formatore e facilitatore, consulente strategico, fondatore del network valut-azione.net.
Il libro
“Io Robot (I Robot) è una raccolta di racconti di fantascienza di Isaac Asimov, del 1950. … hanno per protagonisti i robot positronici. Sono basate sul tema delle tre leggi della robotica…”. A cura dello stesso Guerra, futurista, in questo eBook, ispirato liberamente al celebre maestro della Fantascienza, diversi futuribili italiani omaggiano la nuova era robotica, i nostri amici intelligenti del futuro prossimo… salvo possibili errori umani…
Gli autori
Roberto Guerra (Ferrara, 9 settembre 1960), noto anche come Roby Guerra e Futurguerra, è uno scrittore italiano e videopoeta, promotore dagli anni '80 del nuovo futurismo e per una nuova poetica prossima al futurismo, al connettivismo ed al transumanesimo, di cui è coordinatore del LLF, Laboratorio Letteratura Futurista (AIT). Ha pubblicato alcune raccolte poetiche, alcuni saggi, romanzi di fantascienza, tape o CD di poesia sonora e computerpoesia, video. Ha curato (con lo scrittore e critico letterario Lamberto Donegà) la rivista Poeticamente (anni '80 e '90). Ha partecipato (con Franco Ferioli), con Fiori della Scienza alla rassegna video U-Tape 1985, a cura del Centro Video Arte di Ferrara. Ha collaborato e pubblicato (anni 90) con la rivista letteraria La Revolte des Chutes (Parigi), (a cura del poeta Marc Kober) e partecipato – con il tape di computerpoesia Les Robots de 7 ans – all'evento Marché de la poesie, 1991 (Parigi). Ha collaborato (anni' 80 e '90) con il periodico Futurismo Oggi (a cura di Enzo Benedetto, Roma). Ha pubblicato alcuni testi per la rivista letteraria Argo di Bologna (2010), la poesia L'era dei robot (con lavoro grafico del videoartista Maurizio Camerani) per la rivista Numero Zero (Ferrara). Da Balla Marinetti (2005, poesia sonora con G. Felloni), ha realizzato( con lo scrittore Riccardo Roversi e la coreografa/ballerina Alessandra Fabbri) lo spettacolo transfuturista (tecnodance), Punkedelyc Cybernova. Ha realizzato i video Bunker e New Dance Pop (con Andrea Forlani e Filippo Landini, 2000), Automata Voltaire (con Vitaliano Teti, 2007), Ninna Nanna di Marinetti (con Massimo Croce, 2008), Moana Lisa cyberpunk (2010). Ha partecipato, nel 1999 (Ferrara) al Convegno sull'Immaginario Contemporaneo (a cura di Roberto Pazzi). Ha partecipato a alcune edizioni di The Scientist, video festival internazionale di Ferrara: città in cui, nel 2009 ha curato con Ferrara Video&Arte, un centenario futurista, segnalato dalla Rai nello speciale Il Futuro del Futurismo. Nel 2007 ha curato a Ferrara, Futurismo Renaisance, anteprima del centenario futurista (versione video con Eugenio Squarcia). Ha curato «Biancaneve a New York» della poetessa Sylvia Forty (Este Edition, 2002, Ferrara). Ha partecipato a Tranvision 2010 (Milano) convegno internazionale sul transumanesimo. Come blogger, dal 2008, cura, la rivista online Futurismo 2009, il blog giornale futurista Asino Rosso, la casa editrice online Futurist Editions e dal 2011, il blog Nuova Oggettività , per l'omonimo progetto culturale. Ha curato, dal 2009 al 2012, le guide Controcultura e Ferrara per SuperEva.
Gli scrittori e i testi inclusi nell’antologia sono: Lorenzo Barbieri, La Zettabyte Era; Sandro Battisti, La sconfitta fluisce nella rete; Pierluigi Casalino, Dopo Golem Aleph; Vitaldo Conte, Robot invisibili; Angelo Giubileo, Una mente discreta; Roby Guerra, Robot di tutta Italia unitevi!; Davide Longoni, Un esercito di robot; Bruno V. Turra, Robot Revolution.
AA.VV. a cura di Roby Guerra, Noi, Robot, Asino Rosso Ebook (41), pagg. 48, ebook formato kindle (su Amazon.it) o epub (sugli altri store), Euro 3,99
Adesso parla Lui: dialogo con Roberto Guerra su Mussolini e il "FuturFascismo" Intervista provocazione con l'autore di "Adesso parlo io. Un Mussolini rivoluzionario, scandaloso e sorprendente", edito da Armando editore
"Su IlGiornaleOFF recensisco l'ultimo discusso volume neofuturista di Roby Guerra, dedicato al populismo e a una lettura postmoderna della politica contemporanea (2018, Asino Rosso FERRARA ) ....
Roberto (Roby) Guerra è la prova che il pensiero eccentrico è sempre più, nel nuovo millennio, apartitico e metapolitico. E armato del «taser futurista»!
Tiemme digitali (specializzata in classici) ha prodotto questa estate una raccolta selezionata di interviste (1985-2017) al ferrarese Roberto Guerra, definito “l’ultimo futurista estremo”. Alcune interviste risalenti ai lontani anni ’80 e ’90 sono tratte proprio dalla stampa ferrarese del Resto del Carlino, l’Unità e altre testate.
Trattasi quasi di un bilancio relativo alla produzione di Guerra, autore di diversi libri per Armando editore di Roma e riviste nazionali quali Divenire di Milano, da anni collaboratore di diversi gruppi futuribili quali l’Associazione Italiana Transumanisti di Milano, Space Renaissance di Genova e Netfuturismo di Roma.
Così nella prefazione, un altro ferrarese Riccardo Roversi, editore, scrittore e giornalista presenta l’ebook: “Fin dal suo esordio letterario, ben oltre trent’anni fa, Roberto Guerra ha rivendicato la sua formazione futurista e la propria arte neofuturista e avanguardistica. Ma questo libro non accoglie sue opere significative o esemplari (forse l’autore nemmeno l’avrebbe consentito), piuttosto antologizza una selezione di interviste – mai edite prima in volume – che giornalisti, intellettuali e scrittori gli hanno sottoposto nel corso del tempo e alle quali Guerra non si è sottratto ma anzi ha accolto di buon grado approvandone la “creativa” impostazione critica…”.
Personalmente, segnalo un brano dell’ultima intervista del 2018 – tratta dal 2° capitolo avente a oggetto il 2° congresso di Space Renaissance Italia. Officine orbitali …, svoltosi a Bologna il 18 e 19 maggio di quest’anno – dal titolo L’ultimo volo del poeta futurista: Space Renaissance ad opera dello stesso Riccardo Roversi.
Roby Guerra, nel maggio scorso a Bologna, presso l’Inaf, per il Convegno di Space Renaissance “Officine Obitali …”, nuovamente live, una rarità nelle ultime tue stagioni, uno zoom … via Satellite?
Sì, un grande onore alla Star Trek o come un viaggio alla Time Machine, penso al mio vertice. In mezzo a esperti noti di astronautica e aerospaziali, eravamo appena in 3 (in certo senso) extraspaziali, artisti. Per un enteglement – poi – molto personal ho deciso (come in effetti anche richiesto) di andare live per l’ultima volta “celeste”, rilanciando certa poetica dello Spazio di Bowiana memoria che mi ha sempre ispirato fin da bambino (robot!). Per ‘Life on the Sun? Poesie spaziali per David Bowie. (Live Set + video)’
Alla fine, quindi, il tuo ultimo futurismo è sbarcato nello Spazio?
Marinetti parlava di “Conquista delle Stelle”, David Bowie di Vita su qualche esopianeta (Marte come simbolo). Per il pensiero comune sembra ancora fantascienza o utopia: invece, proprio questo Convegno dedicato alla Nuova Era Spaziale, quella di un certo Elon Musk per intenderci e altri (lo stesso geniale fondatore di Space Renaissance, Adriano Autino), focalizzato sul nascente turismo spaziale civile, semplicemente anticipa futuri sorprendenti e rivoluzionari.
Fin dal suo esordio letterario, ben oltre trent’anni fa, Roberto Guerra ha rivendicato la sua formazione futurista e la propria arte neofuturista e avanguardistica. Ma questo libro non accoglie sue opere significative o esemplari (forse l’autore nemmeno l’avrebbe consentito), piuttosto antologizza una selezione di interviste - mai edite prima in volume - che giornalisti, intellettuali e scrittori gli hanno sottoposto nel corso del tempo e alle quali Guerra non si è sottratto ma anzi ha accolto di buon grado approvandone la “creativa” impostazione critica. Tiemme edizioni digitali/StreetLib...
INSTITUTO HUMATINAS UNISOS di Luciano Mazzoni Benoni, vice-presidente da Associação Italiana Teilhard de Chardin
Sexta, 10 de abril de 2015
Teilhard de Chardin, místico da matéria
...."No campo do debate, sempre aberto, entre fé e ciência: comentando O futuro do homem de Pierre Teilhard de Chardin, Roberto Guerra (Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, Ed. Armando, 2012) escreve: "Einstein
já sonhava com uma nova religiosidade cósmica, para além das
ambiguidades literais e históricas de todo Credo, certamente necessidade
legítima de devoção, mas depois da Ciência: mais recentemente, figuras
como C. G. Jung, N. Wiener (Dio & Golem...), E. Fromm, M. McLuhan, J. Guitton, F. Capra, muitos cientistas e os próprios físicos (em relação ao Big Bang, as perguntas "metafísicas" parecem "fatais"), na Itália, o próprio A. Zichichi,
até mesmo teólogos, assinalam perspectivas de reflexão (senão, talvez,
até de insuspeitas explorações científicas) no sentido de uma possível
metassíntese entre Ciência e Deus (...) Para a atual geração da internet
e na era da informática, talvez a figura histórica mais célebre – em
debates em curso constantemente – seja precisamente o filósofo
paleontólogo jesuíta Pierre Teilhard de Chardin, considerado praticamente um precursor, até mesmo desconcertante, da Rede. A chamada Netsfera
é muitas vezes comparada à Noosfera prevista pelo grande cientista
místico. E especificamente: paradoxalmente, no século XX, o mais genial
voo poético no futuro, síntese extraordinária entre a tradição cristã e o
futurismo modernista, talvez tenha o nome do padre Pierre Teilhard de
Chardin, cientista e jesuíta (...) As mais recentes descobertas
científicas (sobretudo em física e matemática, mas também na genética e
na tecnologia, além das viagens espaciais e da internet (...) a Rede por
ele adivinhada como Noosfera) evidenciam atualmente as intuições
sensacionais de Teilhard, quase como – também – uma espécie de
obras-primas da arte sacra renascentista ou tardo-medieval em versão
científica ou computadorizada! (...) Em suma, a obra de Teilhard parece
ser maravilhosa no seu impulso futurista de longo prazo, também pela sua
formação aparentemente conservadora, religiosa: Teilhard praticamente
traduziu em chave científica – em nome de Jesus e, portanto, do Ocidente
– o celebérrimo poema místico-cósmico do Cântico dos Cânticos"!"
TEILHARD DE CHARDIN sacerdote del mondo mistico della materia
di Luciano Mazzoni Benoni
Sul terreno del confronto, sempre aperto, tra fede e scienza: commentando “L’avvenire dell’uomo” di Pierre Teilhard de Chardin (ripubblicato da Jacabook) Roberto Guerra (Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti,
Armando, 2012) scrive: “Già Einstein sognava una nuova religiosità
cosmica, oltre le ambiguità letterali e storiche di ogni Credo, certo
legittimo bisogno di devozione, ma dopo la Scienza: Più relativamente
recentemente, figure come C. G. Jung, N. Wiener (Dio &Golem…), E.
Fromm, M. McLuhan J. Guitton, F. Capra, molti scienziati e fisici stessi
(verso il Big Bang le domande “metafisiche” sembrano “fatali”), in
Italia lo stesso A. Zichichi, anche teologi, segnalano prospettive di
riflessione (se non forse anche insospettate esplorazioni scientifiche)
verso una possibile metasintesi tra Scienza e Dio … Per l’attuale
generazione di Internet e nell’era informatica, forse la figura già
storica” più celebre, dibattiti in corso costantemente, è appunto il
filosofo paleontologo gesuita Pierre Teilhard de Chardin, considerato
praticamente un precursore, anche sconcertante, della Rete. La
cosiddetta Netsfera è spesso paragonata alla Noosfera prevista dal
grande scienziato mistico. E nello specifico: paradossalmente, nel
novecento, il più geniale volo poetico nel futuro, sintesi straordinaria
tra la tradizione cristiana e il futurismo modernista, forse ha il nome
di Padre Pierre Teilhard de Chardin, scienziato e gesuita… Le più
recenti scoperte scientifiche (soprattutto in fisica e matematica ma
pure nella genetica e nella tecnologia, oltre ai viaggi spaziali e ad…
Internet… la Rete da lui divinata come Noosfera!) evidenziano
attualmente le intuizioni clamorose di Teilhard, quasi – pure -una sorta
di capolavori dell’arte sacra rinascimentale o tardomedievale in
versione scientifica o computerizzata!… In breve, l’opera di Teilhard
appare meravigliosa nel suo slancio futuribile a lungo termine, anche
per la sua formazione apparentemente conservatrice, religiosa: Teilhard
ha praticamente tradotto in chiave scientifica – nel nome di Gesù e
quindi dell’Occidente…- il celeberrimo poema mistico-cosmico Il Cantico dei Cantici !”
Una piccola maratona di letture
mercoledì 8 luglio per la rassegna Autori a Corte 2015 svoltasi
all’interno di un Giardino delle Duchesse quasi stracolmo durante tutta
la serata.
L’attesa era tutta per Marcello Simoni,
“l’uomo da un milione di copie” così definito da Marco Zavagli,
moderatore dell’incontro e direttore di Estense.com. Salito sul palco
fra gli applausi Simoni ha snocciolato pillole di sapere per inaugurare
la lunga fila di presentazioni che lo porterà un po’ in ogni città
italiana con “L’abbazia dei cento delitti”(Newton Compton editore) sua
ultima fatica e libro già in vetta alle vendite a meno di una settimana
dalla sua uscita.
Per lui, a fine serata un’infinita fila
di lettori in procinto di ricevere la dedica con un Simoni sempre
gentilissimo e disponibilissimo con tutti.
La serata è iniziata alle 19,45 e inframmezzate dalle sempre gradite
degustazioni gratuite delle Ditte Panificio Dellepiane e Azienda
Vinicola Zanatta.Si sono alternati sul palco: Roberto Guerra con una performance futurista per la presentazione del suo volume
Futurismo per la nuova umanità (Armando Editore). Guerra, dopo anni di
polemiche a tutto tondo ha trovato la sua riappacificazione con la città
ricevendo i complimenti anche del sindaco Tiziano Tagliani presente
alla serata.
........
Lo spazio outsider è stata una vera rivelazione per il pubblico
ferarrese, la presentazione de Il sangue dei Sibillini (Capponi Editore)
di Francesco Eleuteri ha portato alla ribalta un autore istrionico e
capace che ha ammaliato la vasta platea con un fiume di parole.
The Transhumanist Party: intervista a Zoltan Istvan, candidato presidenziale Usa 2016: Per un partito della scienza? a cura /intervista di Roberto Guerra (inglese e italiano, traduzione di R.G.)
1 maggio 2015 11:53 - Redazione MeteoWeb
*(Wikipedia) … Zoltan Istvan è uno
scrittore americano, futurista, e filosofo transumanista, ha collaborato
e scrive per Psychology Today [4] “Transhumanist Futuro, National
Geographic The Huffington Post.Egli è l’autore di The Transhumanist
Wager, E’ candidato come Indipendente e con il neonato Partito
Transhumanist alle presidenziali degli Stati Uniti, 2016
D- Zoltan, Transhumanist Party, un partito di / dalla scienza? R -Il Partito transumanista è un’organizzazione politica che mira a mettere, innestare, programmare la tecnologia, la salute, e la scienza in prima linea nella politica degli Stati Uniti. Siamo il primo partito politico di matrice strettamente scientifica, “vera scienza”, negli Stati Uniti.
D- Zoltan, la conoscenza è il cibo mentale … per il nuovo uomo degli anni 2000?
R- Il nuovo modo essenziale per gli esseri umani di andare avanti e progredire è per via cyborgism, dove si integrano creativamente parti della macchina con il corpo umano. Tale fusione.. . potrebbe includere cuori robotici, arti artificiali e cuffie per leggere la mente. Queste sono le nuove tecnologie che andranno a caratterizzare l’uomo moderno che si muove in avanti, nel/dal futuro.
D- Zoltan, Stati Uniti del mondo, progetto o utopia? R- L’obiettivo del partito Transhumanist e il mio obiettivo personale è quello di creare un mondo con una mente-coscienza
transumanista Vogliamo che tutti abbraccino il transumanesimo. Vogliamo
che tutti vogliano liberamente migliorare se stessi con la tecnologia.
Questo può sembrare che ci stiamo battendo per un’utopia, e in effetti, è
vero. Noi “siamo” l’utopia del(dal presente. Vogliamo creare un mondo perfetto.
D- Zoltan, Più nello specifico e pragrmaticamente: quali le politiche in programma del nuovo Partito Transhumanist? R – Oltre a sostenere i valori americani, la prosperità e la sicurezza,
le tre cose principali che vorrei fare se diventerò presidente… sono: 1) Cercare di fare tutto il possibile per fare in modo che scienziati e tecnologi creativi americani
dispongano di risorse per superare la morte umana e l’invecchiamento
entro 15-20 anni – un obiettivo che con un numero crescente di
scienziati leader e nelle stanze dei bottoni credo sia raggiungibile. 2) Creare una mentalità culturale in America, per promuovere la
produzione di tecnologia radicale e la scienza : è nel migliore
interesse della nostra nazione e specie. 3) Creazione di garanzie e programmi che proteggano le persone contro la
tecnologia abusiva e altri pericoli planetari possibili che potremmo
affrontare durante la transizione verso l’era transumanista americana,
nazionali e globali.
Gramsci 2017. Dopo Berlinguer... Renzi, Grillo: per una sinistra italiana
nell'era di Internet
L’opera qui proposta, mix saggistico, antologico, di Roby Guerra su Antonio
Gramsci, è una seconda edizione riveduta ed ampliata del cartaceo edito da La
Carmelina Edizioni, Ferrara-Roma 2013.
È ivi incluso, a fine saggio, un originale “Chip Chip Microchip” dedicato
all’evento sismico che colpì, e devastò, l’Emilia nel periodo maggio-giugno
2012: ventiquattro componimenti poetici ispirati ad un’estetica postfuturista,
del medesimo Guerra.
Ancor prima della premessa dell’autore sono inclusi quattro “Collaudi”,
indicanti l’effettiva positività critica d’una, appunto, collaudata
pubblicazione, la precedente. Collaudi eloquentemente espressi nelle allettanti
note raccolte da: il giornale d’informazione La Nuova Sardegna; lo scrivente
Emilio Diedo (da Literary); Marcello Francolini (da Salerno Magazine); e Roberto
Bonuglia (da Il Tempo La storia). Accurato
saggio, ampio quanto a cronologia, da Gramsci e fino al presente, all’insegna
d’un modulo di scrittura globalmente postfuturista, com’è
nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile del curatore. In
pratica è una guida ad un approfondimento sulla poliedrica attività
intellettuale ed innegabilmente politica di Antonio Gramsci – Ales (OR),
1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece
parte dell'esecutivo dell'Internazionale Comunista, 1923; e poi, segretario e
deputato del
Partito Comunista d'Italia
(PCdI), 1924, affrontò la
questione meridionale,
indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti
massimalisti.
Un Gramsci che
proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene
coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico
Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer). Sardo
Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984;
segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi, transitando
per il sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo Cacciari (2009
Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra), il confronto giunge a
convergere su un attuale interprete, molto gettonato protagonista della
politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima, che, benché ideologicamente
più centrista se non addirittura tenuemente destrorsa, è in ogni caso mossa da
un piglio ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più
spregiudicato ancora (2011 Manifesto per Matteo Renzi).
Il libro,
come s’era detto, edito per la prima volta nel giugno 2013, e segnalato
dall’Istituto Gramsci di Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales,
non poteva che essere riproposto: prima ristampato dalla stessa Carmelina e, ad
un anno, rivisto ed ampliato in questo e-book di Armando Editore. È anche questa
una delle motivazioni del richiamo che la presente recensione si propone come
obiettivo, oltre al largo merito in sé dell’opera, condotta con acume d’indagine
e lungimiranza.
L’analisi,
nella sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare
alla prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che un nuovo futurismo,
di cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica
(postfuturismo), può essere inteso addirittura in transito nell’opposta
strada di ‘sinistra’, rispetto a quella ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo
sviluppo del primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico,
inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista ovviamente,
agganciata alla dinamica della storia. Anche se, già trattando della Nuova
Oggettività, che ormai invade la sfera di questa nuova tendenza in seno ad
un redivivo, più umano futurismo, non è proprio il caso di dare definizioni né
di destra né di sinistra e neppure centriste. Ma lo si vuole sottolineare solo
per un’ulteriore mera osservazione, integrativa di quest’analisi. Di fatto, e
non per niente, i doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente
pertinente ma certamente più attuale di Baudrillard, unitamente ad altri nomi
quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali, un tantino
più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini,
reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto
della ricerca è egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata
appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e
Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti; sull’intervista, questa volta
arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra; e su un’eloquente
nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio semi-para-poetico di
un indifferente,); oltre le dovute indicazioni di riferimento: nota
curricolare sull’autore e bibliografia.
Con eloquenza e gustosa ironia Roby Guerra, in chiusura di Premessa, inneggia
ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di tipo indubbiamente pacifista
(2012 Lotta amata X il futurismo: i futuristi per la netgeneration /
Rottamatori, antipolitici e pirati). Dimodoché l’oramai sbiadita teoria
della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta armata’, come la si voglia definire,
lascia il posto ad una molto più congeniale e gradita ‘lotta amata’,
priva di quella bellicosa erre che, dacché Marx la concepì, ha fatto
tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.
1. Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte società e tecnologia(Armando, Roma, 2012) 2. Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina eBook, 2012)
*Emilio Diedo da Literary magazine: (2012) …. “colpisce, almeno nelle intenzioni dell'autore, una progettualità politica esplicitamente neoprogressista, se non ancora più marcatamente di sinistra. Cosa che per il futurismo è sorprendente. Non si dimentichi come regredì il futurismo storico!
Oltre ad evidenziare i diversi gruppi attuali attivi (Neofuturismo, Netfuturismo, Azione Futurista, Transumanisti, Connettivisti ecc.), in quanto espressioni libertarie e talora tecno-anarchiche,v’è un indubbio fulcro futurista al 100%....”
FUTURISMO 100+4
PRESENTAZIONE VIDEO ore 16-19
*MENU VIDEO- Promo Netfuturista (con Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte) Roby Guerra- 1.Futurismo e Renaissance- 2.Futurismo Nuova Umanità (film con Roby Guerra) book trailer official dell'autore (musica Riccardo Campa)- Dizionario letteratura ferrararese contemporanea *book trailer official La Città Volante dell'autore e Renaissance 2000 di Guerra-Roversi-Verdoia (musica Eugenio Squarcia) -1 maggio futurista/artista per strada -tributo a Graziano Cecchini- dell'autore
20 2 2013- anniversario 100+4 o 200- 96 per il futurismo italiano. E Roby Guerra, tra i principali promotori contemporanei, dagli anni '80 del secondo novecento, oggi non a caso in un luogo storico per il progressismo italiano, lancia programmaticamente il suo Futurismo di sinistra: scongelando l'essenza rivoluzionaria anche sociale, non solo artistica, finora ambigua di Marinetti e i futuristi storici. D'ora in poi, gli storici attardati non potranno più etichettare il futurismo dalle parti del fascismo. E l'avanguardia italiana riparte secondo DNA: nuova arte per l'uomo netmoderno e rivoluzione sociale. Il futurismo come nuovo umanesimo digitale e neoprogressista.
“Noi trasformiamo il '68 perdente nel computer vincente” Roby Guerra (1983..2013...)
Karl Marx futurologo * da AA.VV. Divenire 4 (Sestante edizioni, 2010), Roby Guerra
“ ...Nel duemila, il celebre Manifesto del fu Partito Comunista, ora in crisi profonda, domanda di essere compreso come il primo manuale di futurismo politico: esso oggi ribadisce la necessità dell’azzeramento del Passato, suggerisce ricette e scenari postindustriali per marciare individualmente verso il regno della necessità-libertà, un’alternativa non anti ma post-capitalista, di cui gli umani percepiscono ancora confusamente il destino darwiniano.
La società high tech riscoprirà Marx tra i propri precursori, la supertecnologia cibernetica e transgenetica (e transumanista) ci condurrà al punto omega… della rivoluzione umana, liberata dal ricatto millenario della sopravvivenza, con buona pace dell’ecologia passatista ancora dominante. La democrazia elettronica e postcapitalista, immaginata recentemente dal futurista americano Alvin Toffler e da altri intellettuali futuribili, sembra quasi incarnare il sogno di un Marx redivivo e aggiornato...”
“I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi» ANTONIO GRAMSCI