martedì 1 novembre 2022
Internet e l'Entropia
mercoledì 26 ottobre 2022
Pensa Libero, Roby Guerra in Pillole della Libertà
On line per Tiemme Digitali di/da Ferrara, l'eBook Pillole di Libertà, autori vari: una ventina circa di contributi, fiction e brevi saggi sulla Libertà, nel nostro tempo, dal Covid alla guerra e l'attuale società orwelliana, operazione letteraria notevole e coraggiosa, in cifra critica e non banale.
Autori noti, tra essi i racconti sciencefiction di Dino Marsan (famoso illustratore di fantascienza), lo scrittore futurista Roberto Guerra, il nostro vicedirettore Angelo Giubileo in chiave filosofica e microanalitica, lo scrittore Riccardo Roversi in un racconto minimal erotico, l'artista Maurizio Ganzaroli in cifra riflessiva politicamente scorretta
https://www.pensalibero.it/on-line-lebook-pillole-di-liberta/
Angelo Giubileo Intervista IL CODICE GIUBILEO
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lunedì 24 ottobre 2022
martedì 18 ottobre 2022
Roby... Guerra in Pillole di Libertà...
sabato 8 ottobre 2022
Ferrara, Internazionale la solita Solfa? by Corriere Nazionale
I Lavoratori hanno votato la Meloni.... by Pensa Libero
giovedì 15 settembre 2022
Moana Pozzi (15 9-1994-2022 anniversario)
Il 15 settembre 1994, quasi all'improvviso (pochi lo sapevano) moriva Moana Pozzi , sex simbol dell'Italia del secondo novecento, capace nell'Immaginario erotico e sociale di superare anche magari Lucrezia Borgia e Edwige Fenech, la stessa Stefania Sandrelli (al di là di evidenti differenze iconiche e contestuali).
Fu una fine estate particolarmente fresca quel "94: Moana gravemente ammalata e ricoverata segretamente a Lione, secondo la leggenda cadde come le prime foglie premature ungarettiane, leggendo Sant'Agostino, sorta di specchio in certo senso della prima porno star italiana capace di bucare i media con autorevolezza ineguagliata. E civettò con l'Autunno dietro la porta…chiudendo le ciglia per sempre.
Ad un certo punto, infatti, dopo anni di scandali, provocazioni, film a luci rosse mai visti in Italia, ovvio supertrash ma con un "non so che" archetipico, poi decisivo per la percezione diversa di Moana, la prima dama dell'erotismo moderno italiano divenne quasi ospite fissa persino della Tv pubblica, invitata a dibattiti e talk show (anche seri): un rara breccia controculturale… (a costo di scandalizzare i puristi) nei copioni canovacci convenzionali, monodimensionali, bianco o nero, manichei, dei salotti nazionali; finalmente una TV o uno schermo… a tinte forti multicolori.
Valentine de Saint Point (futurista e autrice de il Manifesto della Lussuria), Anna Kulisioff, le stesse Rosa Luxemburg, Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, eccetera probabilmente l'avrebbero apprezzata, come appunto, quasi la famiglia stessa media italiana negli ultimi anni: in Televisione o sui media e giornali, nelle interviste, Moana, stupiva per la naturalezza sincerissima, genetica e fluida come magari il fiume classico di Eraclito trasformato in sorgente femmina inesauribile..
Una parola geneticamente erotica e sensuale quella di Moana, ben poco ocalinghevole (magari alla Marini, ma nulla di male dopo il duemila, anzi), persino intelligente e d'avanguardia: piaccia o meno Moana nelle parole e nella vita (ma anche nei film porno naturalmente tra gli intersttzi e certi witz in lei riflessi, al di là delle trame e dei soggetti prevedibili) era una donna-femmmina-bambola-pornostella libera!
Per la rivoluzione femminile e femminista del novecento, anzi ben più autentica, credibile ed efficace Moana di tante ciarle e parodie di illustri sindacaliste… del movimento delle donne stesso: più di quest'ultimo Moana ha probabilmente mutato i costumi e la percezione della sessualità in Italia, un poco come Marylin Monroe e Brigitte Bardot o la stessa Mary Quant delle minigonne. A zig zag le vie e le civetterie della rivoluzione, parola femminile, non sempre a suo agio quando comparata con modelli maschili…
Oggi, ragazze stupende (e anche carine) di 18 anni le fanno il verso quantomeno nel look, un progresso in Italia, checchè ne dicano certi bacchettoni eterni teocratici o laici.
Persino nella finzione Moana Pozzi amava trasparentemente l'erotismo e la sessualità! Come una rosa postmoderna, fuggita dalle solite serre o vasi o giardini, emanava nel Bel Paese profumi di rivoluzione appunto sessuale: viva anche nella fiction del cinema , realtà virtuale ante litteram, insomma una futuristica precorritrice, come una Vestale o Sibilla ma dionisiaca, come una Geisha ma occidentale, la stessa Innnocenza provocatoria di memoria dannunziana…
Tra le sante fasulle e bambole libertarie-edonistiche come Moana (non solo boutade le sue simpatie ricambiate radicali) , persino Goethe "parte di quella forza il male (il peccato..) che sempre crea il bene, o Nietszche (una nuova Lou Salomé avrebbe osato…. ), nel sublime e arduo miracolo della Vita – e della natura umana per sua essenza paradossale e contradditoria, salvo eccezioni appunto beate e rarissime, le avrebbero chiesto sia la mano sia: "da quale pianeta è caduta sulla Terra?"
In fine estate del 1994, Moana, consapevole della malattia fatale, ancora nel fiore del piacere e della Bellezza (e della fama persino seria!), leggendo Sant'Agostino, secondo le leggende temeva l'Autunno incombente preludio dell 'Inverno: l'ha beffato di pochi secondi luce, durante la luna piena, cara anche ad un'altra figura immaginale a lei affine , la Lilith luna nera, seconda luna di certa tradizione ebraica ( e secondo ques
t'ultima ..prima la ribelle e sensuale Lilith che la "melomane…" Eva).
Moana…. ha preso…il toro per le corna, chiuso gli occhi per sempre, dribblando, Lei donna del duemila, il suo Autunno del Medioevo pronto metaforicamente a .. bruciarla!
E Moana a quel suo 'Autunno Inquisitore imprevisto e prematuro, senza scampo, dalle parti di Rennes-les Chateau, a Lione, dove forse fuggì una certa Maria Maddalena, il suo Sacro Graal moderno, intriso di tutto il mistero dell'Eros, l'ha negato!
E' stata (e da allora anche prima stella indiscussa luminosa dell' Immaginario erotico italiano), invece, la prima foglia ungarettiana di quell'Autunno 1994.
sabato 10 settembre 2022
Angelo Giubileo blog, Transumanesimo Italiano e Transumanesimo della Vita Quotidiana
… Se certi umanistici tradizionalisti e ecologistici fossero vissuti ai tempi di Neandertal, con una iperbole, non si sarebbe scoperto il fuoco … Qualsiasi antivirus o principio di precauzione, ha senso mai a priori in genere, ma solo nel divenire della libera ricerca scientifica … Se le "scimmie" gestiranno (come avviene già … e si vede osservando la schizofrenia sociale oggi prevalente e il sintomo conclamato della ben nota crisi contemporanea), il postumano nascente e la nuova società informatizzata …, allora le nuove tecnologie genereranno 2084 … o il New Brave World. Il transumanesimo –inteso in senso culturale e sociale …, al contrario indica scenari alternativi desideranti e rivoluzionari: neppure è in contrasto per forza con la Tradizione …: un certo T. de Chardin, considerato dalla netgeneration un profeta della Rete indica la sintesi …
(Tratto da: R. Guerra, Il Transumanesimo Italiano. Una nuova scienza sociale del XXI secolo, Asino Rosso-Street Lib 2018)
POLVERE DI STELLE
… Certamente, la sfida con tale progresso è la domanda se ci stiamo lasciando alle spalle la nostra umanità. E' una bella domanda!
Tuttavia, non dovremmo dimenticare che la nostra sensazione di esseri umani è in definitiva basata su milioni di anni di evoluzione. Alla fine, piaccia o no, siamo ancora polvere di stelle da milioni di anni fa, e non solo da esseri umani biologici. Forse nel profondo, l'essenza del nostro essere e il cablaggio del nostro cervello comprendono che in un modo spirituale non possiamo ancora capire razionalmente. Dopo tutto, il nostro patrimonio evolutivo è la pietra angolare del perché gli esseri umani sono ciò che sono: i mammiferi che stanno diventando essenzialmente dei.
Qualunque cosa accada, lungo il modo in cui gli umani e le loro tecnologie avanzate creeranno percorsi e progetti del nostro universo che ci trasformano in altre entità, in esseri transumani. Siamo alle porte di un nuovo mondo e sperimentiamo; e la ciotola del pugno transumanista è solo la nostra prima bevanda del futuro.
(Tratto da: Zoltan Istvan, Are you ready for the future of transhumanism?, in AA.VV., T-Day. Transumanesimo della vita quotidiana, a cura di R. Guerra e P. Bruni, Armando editore)
giovedì 18 agosto 2022
C'era una volta Futurology... Marinetti, il 2000 e l'Immaginario Futurista di R. Guerra (2013)
L'immaginario Futurista - Marinetti e il 2000, di Roberto Guerra
Creato il 10 marzo 2013 da EstropicoDi recente mi sento immotivatamente generoso nei confronti dei nostri cugini aittini... ;-) Dopo quella a Campa, ora faccio una pubblicita' a Roberto Guerra, futurista, transumanista, poeta ed ex guest-blogger di Estropico. Dalla recensione di Ugo Spezza del suo L'immaginario Futurista - Marinetti e il 2000: "Quando la tecnologia iniziava a produrre le sue prime realizzazioni di massa come l'automobile, il treno e l'aereo vi fu chi all'epoca riuscì a vedere oltre il puro utilitarismo del mezzo meccanico. Così, in modo transcendentale, lo elevò a poesia, ad arte, a pittura, o meglio ad aero-pittura. Questi furono i futuristi, fondatori di un movimento definito di "avanguardia" che realizzò una vera e propria mutazione genetica nell'arte, nella letteratura, nella musica, nel teatro. L'adorazione per (le allora) nuovissime ideazioni della tecnologia raggiunge l'estasi... Leggi tutto, su Futurology.
Nota di Roby Guerra
Nell'ormai lontano 2013, questo importante post di Estropico..... (il primo divulgatore del Transumanesimo in Italia, dal 2000!) testimonia la grande recensione di due nostri libri del duemila...ai tempi di Futurismo Oggi, la rivista di Roma di Enzo Benedetto Record, i primi saggi esplicitamente dedicati al futurismo e Marinetti, alla luce degli anni 2000... In Estropico e poi il network... Paperblog purtroppo solo un estratto, rimandando al link originale la lettura integrale del testo.
Alcuni anni fa, purtroppo Ugo Spezza, futurologo e informatico chiuse il suo sito, all'epoca all'avanguardia tecnologica e transumanista (ricordo numerosi saggi e segnalazioni, anche di N. Bostrom e Riccardo Campa...).
Spezza iniziava con un incipit sul Futurismo e poi la sua affascinante e gratificante doppia recensione con tanto di citazioni....Soprattutto individuava in quei testi insospettati, Internet ancora non esisteva quando furono da noi scritti e pubblicati, Schifanoia Editore (Marinetti e il 2000, poi in Divenire 3 Futurismo /autori vari nel 2009 per il centenario...), una significativa anticipazione proprio di Internet e del mondo della Rete (naturalmente con, altrove molti altri autori ben più noti del sottoscritto), naturalmente prima di facebook e i socialnetwork, quando Internet era libera e tecnoanarchica....