martedì 18 ottobre 2022

Roby... Guerra in Pillole di Libertà...



On line per Tiemme Digitali di/da Ferrara, specializzata (solo) in eBook ,e principalmente Classici, il volume elettronico Pillole di Libertà, autori vari, centrato sulla Libertà (come dal titolo) in chiave narrativa e breve prosa riflessiva.
Autori noti e meno noti, questi i protagonisti:  
(Racconti- Maria Francesca Febo, Velia Ferrioli, Roberto Guerra, Dino Marsan, Paolo Orsatti, Davide Pelizzari, Elisa Poletti, Riccardo Roversi, Enrico Stabellini)
(Riflessioni-Flavio Baroni, Carlo Bolelli, , Raimondo Galante, Maurizio Ganzaroli, Angelo Giubileo, Marzia Marchi,  Anonimo...)
A nostro giudizio relativo e soggettivo, spiccano in particolare i contributi di M.F. Febo, V. Ferrioli, E. Poletti e Marzia Marchi: la prima in chiave mitico letteraria ispirata dalla figura di Clitemnestra, la seconda con un microracconto di fantascienza, la terza con un social fantasy, la quarta  con un breve saggio inno alla Libertà della donna moderna..
Pillole di Libertà è Iniziativa editoriale lanciata dal Gruppo Facebook di Ferrara, Magica Via Mazzini a cura di P. Orsatti in collaborazione con Tiemme Digitali di R. Roversi.  Cover e Acquerelli, infine del noto artista visivo Daniele Carletti.
 
 

sabato 8 ottobre 2022

Ferrara, Internazionale la solita Solfa? by Corriere Nazionale

 
di Roberto Guerra info https://robertoguerra.onweb.it/it
Nuova edizione (troppe senza riformatizzazioni) per Internazionale, sorta si dice,  sintetizzando (vedi link) di preziosissima...rara finestra sul futuro e la conoscenza contemporanea e magari d'avanguardia...
Nel 2022! Lo stesso Assessore Gulinelli, puramente enfatico nella "presentazione", al di là sia ben chiaro del legittimo gioco linguistico dei festival - oggi plateale, rimuovendo problemi già evidenti da anni, secondo il ben noto copione di certa egemonia culturale dell'intellighenzia sinistroide.  Come se l'Occidente soprattutto Dem cosiddetto non fosse e da almeno un decennio... in grave decadenza. Come se l'Unione Europea e l'Onu non fossero in crisi continua, come se in Italia, non sia successo nulla nelle recentissime elezioni. Come, è Festival del Giornalismo! se i Media non fossero in quest'epoca quasi tutti mainstream, nessun credibile dubbio sul giornalismo attuale!
Sia ben chiaro, come detto gioco linguistico chiaramente di sinistra e legittimo, livello medio dei partecipanti sopra la media, ad esempio l'iniziativa pro donne in Iran  apprezzabile) ma non l'avanguardia della conoscenza  intellettuale, scientifica e culturale e tanti luoghi comunismi sconfitti (e da tempo anche) dalla Storia e dalla Realtà.... Poi, ovvio, per Ferrara iniziativa mediatica sempre di successo, ma mai vere autocritiche degli organizzatori della nota testata giornalistica e per  i giovani  una finestra sul mondo, ma sempre parziale e non in nome dell'eccellenza anche perturbante, sempre ideologica e un poco almeno dejavu. Insomma , con una iperbole, per i giovani non un Mozart trasversale e magari dal Metaverso ma  i Maneskin!

I Lavoratori hanno votato la Meloni.... by Pensa Libero


 
 
di Roberto Guerra info https://robertoguerra.onweb.it/it


Elezioni pro Meloni e Fratelli d'Italia fin troppo chiare, anche i Lavoratori hanno votato per la Meloni e la sua più evoluta Destra Sociale.
Come noto Pd debacle, la peggiore probabilmente dalla Repubblica postPCI: hanno ragione area...Cacciari e Sansonetti, il PD è nato morto e ora uno Zomby, soggetto ex novo non solo di idee ma anche persone, anche il logo fallimentare.
Al di là di tante ulteriori motivazioni della sconfitta epocale, proprio il dato più strettamente si diceva di classe un tempo è o dovrebbe essere il più eclatante, l'abc predefinito per capire la sconfitta.
Ripetiamo, i Lavoratori che votano la Meloni e la Destra Sociale, decretano il fallimento e da qua dovrebbe partire ogni riformattazione o cambio di paradigma per la futura sinistra.
Basta come priorità i Gay ecc, i Migranti per il Partito un tempo dei lavoratori, oggi dei banchieri e dei vip   radical chic!
Il post PD ritorni ai lavoratori come sua radice,  riformatti e ovviamente e potenzialmente in modalità più evolute la cosiddetta destra sociale dei cosiddetti conservatori , fine dell'ideologismo parallelamente (vizio congenito del Dna comunista anche all'italiana) non perchè la Destra Sociale vincente della Meloni non sia legittima in democrazia, ma perchè la proposta di un vero partito di sinistra è migliore.
E ora chissà quali cerebralismi, Letta in primis ha perso per le motivazioni più semplici il ché è sconcertante e la dice - riassumendo- lunghissima. Nello stesso tempo basta affidarsi come in tutta la campagna elettorale sciagurata a livello mediatico su spesso pseudo artisti, storici obsoleti e giornalisti poco credibili e ideologici fino al midollo (Repubblica in primis?, seguendo per giunta criteri puramente orwelliani, la Meloni fascista  come Grande Nemico e anche questo incredibile per la pseudosinistra, la prima donna premier in Italia (al di là del solito pseudoprogressismo) è di destra! Un fatto oggettivo e indiscutibile che dimostra ancor di più, la sconfitta epocale psicologica ancor più grave dei numeri del fu PD e della Fu, si spera, pseudosinistra.


giovedì 15 settembre 2022

Moana Pozzi (15 9-1994-2022 anniversario)

*Photo di repertorio, eBook cover V. Conte


......L'AUTUNNO FATALE DELLA PORNOSTELLA MOANA POZZI di Roby Guerra

Il 15 settembre 1994, quasi all'improvviso (pochi lo sapevano) moriva Moana Pozzi , sex simbol dell'Italia del secondo novecento, capace nell'Immaginario erotico e sociale di superare anche magari Lucrezia Borgia e Edwige Fenech, la stessa Stefania Sandrelli (al di là di evidenti differenze iconiche e contestuali).

Fu una fine estate particolarmente fresca quel "94: Moana gravemente ammalata e ricoverata segretamente a Lione, secondo la leggenda cadde come le prime foglie premature ungarettiane, leggendo Sant'Agostino, sorta di specchio in certo senso della prima porno star italiana capace di bucare i media con autorevolezza ineguagliata. E civettò con l'Autunno dietro la porta…chiudendo le ciglia per sempre.

Ad un certo punto, infatti, dopo anni di scandali, provocazioni, film a luci rosse mai visti in Italia, ovvio supertrash ma con un "non so che" archetipico, poi decisivo per la percezione diversa di Moana, la prima dama dell'erotismo moderno italiano divenne quasi ospite fissa persino della Tv pubblica, invitata a dibattiti e talk show (anche seri): un rara breccia controculturale… (a costo di scandalizzare i puristi) nei copioni canovacci convenzionali, monodimensionali, bianco o nero, manichei, dei salotti nazionali; finalmente una TV o uno schermo… a tinte forti multicolori.


Valentine de Saint Point (futurista e autrice de il Manifesto della Lussuria), Anna Kulisioff, le stesse Rosa Luxemburg, Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, eccetera probabilmente l'avrebbero apprezzata, come appunto, quasi la famiglia stessa media italiana negli ultimi anni: in Televisione o sui media e giornali, nelle interviste, Moana, stupiva per la naturalezza sincerissima, genetica e fluida come magari il fiume classico di Eraclito trasformato in sorgente femmina inesauribile..

Una parola geneticamente erotica e sensuale quella di Moana, ben poco ocalinghevole (magari alla Marini, ma nulla di male dopo il duemila, anzi), persino intelligente e d'avanguardia: piaccia o meno Moana nelle parole e nella vita (ma anche nei film porno naturalmente tra gli intersttzi e certi witz in lei riflessi, al di là delle trame e dei soggetti prevedibili) era una donna-femmmina-bambola-pornostella libera!


Per la rivoluzione femminile e femminista del novecento, anzi ben più autentica, credibile ed efficace Moana di tante ciarle e parodie di illustri sindacaliste… del movimento delle donne stesso: più di quest'ultimo Moana ha probabilmente mutato i costumi e la percezione della sessualità in Italia, un poco come Marylin Monroe e Brigitte Bardot o la stessa Mary Quant delle minigonne. A zig zag le vie e le civetterie della rivoluzione, parola femminile, non sempre a suo agio quando comparata con modelli maschili…

Oggi, ragazze stupende (e anche carine) di 18 anni le fanno il verso quantomeno nel look, un progresso in Italia, checchè ne dicano certi bacchettoni eterni teocratici o laici.

Persino nella finzione Moana Pozzi amava trasparentemente l'erotismo e la sessualità! Come una rosa postmoderna, fuggita dalle solite serre o vasi o giardini, emanava nel Bel Paese profumi di rivoluzione appunto sessuale: viva anche nella fiction del cinema , realtà virtuale ante litteram, insomma una futuristica precorritrice, come una Vestale o Sibilla ma dionisiaca, come una Geisha ma occidentale, la stessa Innnocenza provocatoria di memoria dannunziana…

Tra le sante fasulle e bambole libertarie-edonistiche come Moana (non solo boutade le sue simpatie ricambiate radicali) , persino Goethe "parte di quella forza il male (il peccato..) che sempre crea il bene, o Nietszche (una nuova Lou Salomé avrebbe osato…. ), nel sublime e arduo miracolo della Vita – e della natura umana per sua essenza paradossale e contradditoria, salvo eccezioni appunto beate e rarissime, le avrebbero chiesto sia la mano sia: "da quale pianeta è caduta sulla Terra?"

In fine estate del 1994, Moana, consapevole della malattia fatale, ancora nel fiore del piacere e della Bellezza (e della fama persino seria!), leggendo Sant'Agostino, secondo le leggende temeva l'Autunno incombente preludio dell 'Inverno: l'ha beffato di pochi secondi luce, durante la luna piena, cara anche ad un'altra figura immaginale a lei affine , la Lilith luna nera, seconda luna di certa tradizione ebraica ( e secondo ques

t'ultima ..prima la ribelle e sensuale Lilith  che la "melomane…" Eva).

Moana…. ha preso…il toro per le corna, chiuso gli occhi per sempre, dribblando, Lei donna del duemila, il suo Autunno del Medioevo pronto metaforicamente a .. bruciarla!

E Moana a quel suo 'Autunno Inquisitore imprevisto e prematuro, senza scampo, dalle parti di Rennes-les Chateau, a Lione, dove forse fuggì una certa Maria Maddalena, il suo Sacro Graal moderno, intriso di tutto il mistero dell'Eros, l'ha negato!

E' stata (e da allora anche prima stella indiscussa luminosa dell' Immaginario erotico italiano), invece, la prima foglia ungarettiana di quell'Autunno 1994.



sabato 10 settembre 2022

Angelo Giubileo blog, Transumanesimo Italiano e Transumanesimo della Vita Quotidiana

*2018 e 2019, segnalazioni  R. Guerra e Zoltan Istvan

PER UNA SCIENZA SOCIALE DEL XXI SECOLO

… Se certi umanistici tradizionalisti e ecologistici fossero vissuti ai tempi di Neandertal, con una iperbole, non si sarebbe scoperto il fuoco … Qualsiasi antivirus o principio di precauzione, ha senso mai a priori in genere, ma solo nel divenire della libera ricerca scientifica … Se le "scimmie" gestiranno (come avviene già … e si vede osservando la schizofrenia sociale oggi prevalente e il sintomo conclamato della ben nota crisi contemporanea), il postumano nascente e la nuova società informatizzata …, allora le nuove tecnologie genereranno 2084 … o il New Brave World. Il transumanesimo –inteso in senso culturale e sociale …, al contrario indica scenari alternativi desideranti e rivoluzionari: neppure è in contrasto per forza con la Tradizione …: un certo T. de Chardin, considerato dalla netgeneration un profeta della Rete indica la sintesi …

(Tratto da: R. Guerra, Il Transumanesimo Italiano. Una nuova scienza sociale del XXI secolo, Asino Rosso-Street Lib 2018)



POLVERE DI STELLE

… Certamente, la sfida con tale progresso è la domanda se ci stiamo lasciando alle spalle la nostra umanità. E' una bella domanda!

Tuttavia, non dovremmo dimenticare che la nostra sensazione di esseri umani è in definitiva basata su milioni di anni di evoluzione. Alla fine, piaccia o no, siamo ancora polvere di stelle da milioni di anni fa, e non solo da esseri umani biologici. Forse nel profondo, l'essenza del nostro essere e il cablaggio del nostro cervello comprendono che in un modo spirituale non possiamo ancora capire razionalmente. Dopo tutto, il nostro patrimonio evolutivo è la pietra angolare del perché gli esseri umani sono ciò che sono: i mammiferi che stanno diventando essenzialmente dei.

Qualunque cosa accada, lungo il modo in cui gli umani e le loro tecnologie avanzate creeranno percorsi e progetti del nostro universo che ci trasformano in altre entità, in esseri transumani. Siamo alle porte di un nuovo mondo e sperimentiamo; e la ciotola del pugno transumanista è solo la nostra prima bevanda del futuro.

(Tratto da: Zoltan Istvan, Are you ready for the future of transhumanism?,  in AA.VV., T-Day. Transumanesimo della vita quotidiana, a cura di R. Guerra e P. Bruni, Armando editore)


giovedì 18 agosto 2022

C'era una volta Futurology... Marinetti, il 2000 e l'Immaginario Futurista di R. Guerra (2013)


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L'immaginario Futurista - Marinetti e il 2000, di Roberto Guerra

Creato il 10 marzo 2013 da Estropico

Di recente mi sento immotivatamente generoso nei confronti dei nostri cugini aittini... ;-) Dopo quella a Campa, ora faccio una pubblicita' a Roberto Guerra, futurista, transumanista, poeta ed ex guest-blogger di Estropico. Dalla recensione di Ugo Spezza del suo L'immaginario Futurista - Marinetti e il 2000: "Quando la tecnologia iniziava a produrre le sue prime realizzazioni di massa come l'automobile, il treno e l'aereo vi fu chi all'epoca riuscì a vedere oltre il puro utilitarismo del mezzo meccanico. Così, in modo transcendentale, lo elevò a poesia, ad arte, a pittura, o meglio ad aero-pittura. Questi furono i futuristi, fondatori di un movimento definito di "avanguardia" che realizzò una vera e propria mutazione genetica nell'arte, nella letteratura, nella musica, nel teatro. L'adorazione per (le allora) nuovissime ideazioni della tecnologia raggiunge l'estasi... Leggi tutto, su Futurology.


Nota di Roby Guerra


Nell'ormai lontano 2013, questo importante post di Estropico..... (il primo divulgatore del Transumanesimo in Italia, dal 2000!) testimonia la grande recensione di due nostri libri del duemila...ai tempi di Futurismo Oggi, la rivista di Roma di Enzo Benedetto Record, i primi saggi esplicitamente dedicati al futurismo e Marinetti, alla luce degli anni 2000... In Estropico e poi il network... Paperblog purtroppo solo un estratto, rimandando al link originale la lettura integrale del testo.

Alcuni anni fa, purtroppo Ugo Spezza, futurologo e informatico chiuse il suo  sito, all'epoca all'avanguardia tecnologica e transumanista (ricordo numerosi saggi e segnalazioni, anche di N. Bostrom e Riccardo Campa...).

Spezza iniziava con un incipit sul Futurismo e poi la sua affascinante e gratificante doppia recensione con tanto di citazioni....Soprattutto individuava in quei testi insospettati, Internet ancora non esisteva quando furono da noi scritti e pubblicati, Schifanoia Editore (Marinetti e il 2000, poi in Divenire 3 Futurismo /autori vari nel 2009 per il centenario...), una significativa anticipazione  proprio di Internet e del mondo della Rete (naturalmente con, altrove molti altri  autori ben più noti del sottoscritto), naturalmente prima di facebook e i socialnetwork, quando Internet era libera e tecnoanarchica....



martedì 9 agosto 2022

eBook Futurismo e Fantascienza , di Roberto Guerra ...by .Pensa Libero



 

Da anni, oltre che poeta e saggista, il futurista Roberto (o Roby) Guerra di/da Ferrara, ha edito anche lavori di fantascienza, con riscontri su Futur Shock 

Fantascienza com e la Zona Morta (su David Bowie, i Robot di Asimov, e i più letterari Le Muse Impudenti (con Riccardo Roversi e L. Olivencia) e Space Mammy (biografico su ricordi d'infanzia)..

Nel suo recente saggio, cover del noto illustratore Dino Marsan, indica una lettura  più semplice e pop popolare di questo genere letterario che ormai si confonde con la letteratura in certo senso più realistica  del nostro tempo, soprattutto dopo le crisi del Covid e della guerra in corso in Ucraina…

Soprattutto, formalmente relativizza le ultime ondate cyberpunk e postcyberpunk (creative  ma con  un eccesso di sottomenu che assomigliano a un paradossale riduzionismo specialistico, dove il valore simbolico e segnico della science fiction in sè tende a obliarsi, verso paradossali neoaccademie manieriste. 

Nello specifico del mondo delle Idee, strana la storia percepita della fantascienza:  visionaria utopica in certi precursori (Verne, Salgari ecc…), pop nei tempi moderni e nella stagione originaria (primo novecento delle Fanzine  e di Asimov), poi espressione ideologica della fu Guerra Fredda o alla Orwell delle distopie sociali prossimo venture (ciòè …oggi…), negli anni 50 e 60, magari dopo e con la penna di Philip K. Dick, controcultura e possibile fantastico vero progressista…. Tutte definizioni secondo l'autore riduttive… in ottiche frammentarie.

Di verosimile resterebbero la "natura" pop di fare fantascienza, dove cercare sistematicamente possibili orizzonti di vero progressismo immaginario, se esistesse ancora qualche ipotesi attendibile in tal senso e non meramente reificata e non credibile.

In tal senso, con una esplorazione dichiaratamente soggettiva, da Asimov a persino la fantascienza diretta dei vari William Gibson, Robert Sawyer,, fino a certo suo "picco trend segnico" più recente (La fantascienza postumana del futurologo stesso americano Zoltan Istvan e altri), finanche registi come Tim Burton, Stanley Kubrick, musicisti e attori spaziali come David Bowie oppure i Kratwerk, fino a certi  autori contemporanei italiani, quali Sandro Battisti, J.F. Casalini  (e altri)  nel meno oggi impossibile di certa Sinistra (che però sembra persino oggi un neologismo!) si celano input per Futuri libertari e democratici.  Vu du Droyte, questo immaginario, secondo l'autore interessante ma non ottimizzato, esiste già, la stessa cosiddetta fantascienza americana "classica" della già citata stagione della guerra fredda… Un approccio, quindi non ideologico…  

--Tiemme Digitali *

martedì 26 luglio 2022

La Zona Morta, Rivista doc di fantasy e fantascienza in Italia segnala la fantascienza di Roby Guerra




http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=66869

  • by Davide Longoni curatore de La Zona Morta
  • cover di Dino Marsan

Parliamo di FANTASCIENZA E FUTURISMO di Roberto Guerra (Tiemme Digitali, luglio 2022): "due parole sul titolo di questa esplorazione, d'ispirazione futurista a dir la verità, ci pare, relativamente semplici. La cosiddetta Science Fiction moderna (al di là di precursori ottocenteschi e nei secoli precedenti) o Fantascienza "nacque" nel Novecento ufficialmente come nuova cultura popolare e simultaneamente d'avanguardia, rivolta al futuro in modalità diverse", dice l'autore, che prosegue così: "Poi, magari, anche con il senno di poi, via via si é sempre più rivelata in cifre d'avanguardia, in particolare a fine Novecento e dal Duemila, nel bene e nel male cosiddetti.

Dal bene con un sempre più divenire della fantascienza in fanta-scienza come futurologia possibile, oltre l'utopia e la dimensione estetica come Realtà simbolica e segnica…

Nel male, a volte, con la regressione di una letteratura creativa in accademie (scrittori e critici) off topic… e solo cerebrali, la Parola rinormalizzata…

Perciò, l'archetipo futurista e pop che "evochiamo", nei fatti caratterizza sempre la fantascienza, oltre gli ovvi "sottomenu" che stagionalmente e tutt'oggi la evidenziano: rivelando anche sguardi che oggi risultano spesso sistemici o "globali", "leggeri" nelle migliori ipotesi, la non frequente profondità della superficie, con forti connessioni psicologiche collettive, alla Jung e in tal senso filosofiche e appunto Marinetti e il Futurismo.

Certamente, anche se ancora provocatorio, la vera letteratura del nostro tempo, anche in tempi tragici come quelli attuali, dopo il Covid e la crisi bellica, dove gli orizzonti futuribili o futuri sembrano almeno ibernati… o persino (apparentemente) perduti o obliati.

La nostra infine spera di essere almeno una minima, "casuale", non analitica e parzialissima esplorazione Science Fiction aperta ed eclettica, attraversando, puro percorso soggettivo, alcuni nomi celebri anche contemporanei, alcuni nomi recenti o nuovi della cosiddetta Fantascienza italiana, artisti della musica e del cinema fantafuturistici, un semplice input critico.

Nella percezione stessa che nel divenire la fantascienza sembra persino anche il vero realismo squisitamente simbolico del nostro tempo stesso e del futuro prossimo o remoto.

In un'ottica sempre nel gioco linguistico specifico essenzialmente letterario…", conclude Roberto Guerra.

Nell'e-book in evidenza nei vari capitoli troverete: Marinetti, il Futurismo, Isaac Asimov, Curt Siodmak, Brian W. Aldiss, Stanley Kubrick, James Cameron, Mars Attacks!/Tim Burton, William Gibson, Michael Niemi, Robert Sawyer, S. Yosuke, Sandro Battisti, Vitaldo Conte, J.C. Casalini, Fabrizio Ulivieri, D. Grandi, Maurizio Ganzaroli, U. Spezza, I. Bruno,  Dino Marsan, Carlo Rambaldi, M. Nigro, Flammarion, Jules Verne, L. Cicogna, P. Mantegazza, Emilio Salgari, David Bowie, Kraftwerk, Devo… e tanto tanto altro.

Buona lettura.

A cura della redazione


lunedì 27 giugno 2022

Roberto Guerra: FUTURISMO FANTASCIENZA (cover di Dino Marsan)

  Fantascienza e Futurismo (Tiemme Digitali-TED), 2022
*Anche in EPUB IN ALTRE librerie store

Soltanto "recentemente" diversi critici hanno riscoperto certa matrice futurista anche nella science-fiction. In effetti, in parecchi lampi intuizionistici e già pop, Marinetti e i futuristi "intravedono" certa evoluzione culturale, scientifica e sociale sfociata, poi, nella fantascienza e nella cosiddetta futurologia contemporanea. In questo ebook, Roberto Guerra, futurista del Duemila, ha raccolto suoi contributi critici sulla fantascienza internazionale e italiana, recente e meno recente. Riccardo Roversi

Nuovo libro elettronico del futurista ferrarese Roby o Roberto Guerra, tra gli ultimi futuristi, diversi libri per Armando Editore sulla scena nazionale, ecc. In questo libro una analisi del Futurismo Storico come archetipo della moderna fantascienza e del futuribile contemporaneo. Nello specifico capitoli su Marinetti e i Futuristi,  precursori (Flammarion, ecc.),scrittori di Sci Fi  storici da Isaac Asimov a William Gibson e Robert Sawier, ecc., i cineasti o musicisti "elettronici"  Kubrick, Kraftwerk, ecc., i futuristi contemporanei Vitaldo Conte e Sandro Battisti, gli italiani J.C. Casalini, F. Ulivieri,  M. Nigro, U. Spezza, D. Grandi, M. Ganzaroli , I. Bruno, gli stessi ,indirettamente ben noti nella storia della fantascienza, Carlo Rambaldi e l'illustratore (tra l'altro) Dino Marsan.