giovedì 12 maggio 2022

Il Futurismo Eterno e Progressista di Riccardo Campa (intervista)

 

Tutto il potere ai cyborg! Pillole di futurismo (1993-2019) (Italian Edition) di Riccardo Campa (2022)

a cura di Roberto Guerra

Nuovo libro per Riccardo Campa, pubblicato  (Orbas Idearum, Polonia) leader futurista e transumanista, mirato sul Futurismo, florilegio soggettivo dagli anni novanta ad oggi. Campa, da molti anni Docente alla Jagellonica di Cracovia (Polonia), brevemente, parafrasando in senso letteralmente opposto lo stesso Eco (le sue teorie sul fascismo eterno), conferma il valore archetipico "eterno" del Futurismo,  evidenziando,  gli inevitabili limiti obsoleti del futurismo storico. In primis il futurismo interventista (e visti i tempi fondamentale), quello ambiguo politico e sulle donne; per lo specifico transumanista, le tante disinformazioni che inquinano il web- E pagine ,...dedicate  al Futurista Roberto Guerra (spesso sinergico con i futuristi transumanisti di Campa) e al centenario futurista di Ferrara del 2009, a cura di R. Guerra, Sylvia Forty e Vitaliano Teti-Ferrara Video Arte, segnalato a suo tempo da Rai 2.

Intervista a Riccardo Campa

RG: Dopo il Trattato di filosofia futurista, nuovo contributo alla causa del futurismo…

RC: Nel 2012 ho pubblicato il Trattato di filosofia futurista, un libro piuttosto denso sui fondamenti filosofici del movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti. Il Trattato è un lavoro organico, sistematico, storiografico, volto a comprendere, analizzare, ricostruire la filosofia del Futurismo storico, attivo nella prima metà del Novecento. Al contrario, gli scritti raccolti in Tutto il potere ai cyborg! non hanno soltanto una valenza analitico-descrittiva, ma anche assio-normativa. Lo scopo di questi scritti non è soltanto quello di interpretare e ricostruire il Futurismo di Marinetti e dei suoi sodali, ma anche e soprattutto di riattivarlo e attualizzarlo

RG: Nel libro sono inclusi scritti che risalgono a trent'anni fa. Un tempo biblico, nell'era della tecnoscienza…

RC: Ho avvertito la necessità di fare spazio anche agli scritti acerbi della gioventù, per rimarcare che non faccio parte di quella schiera di critici occasionali che si sono avvicinati alla tematica futurista di recente. Quelli, per intenderci, che sono stati risucchiati dall'onda mediatica prodotta dal Centenario nel 2009, o magari dalla mostra Italian Futurism, 1909–1944: Reconstructing the Universe, organizzata dal museo Guggenheim nel 2014. Un evento, quello di New York, che ha definitivamente consacrato il movimento futurista come fenomeno culturale a livello planetario. VaSia chiaro che sono benvenuti anche gli interessamenti occasionali dei critici e le performance degli artisti che, di norma, si occupano di tutt'altro. Da un interessamento occasionale può, in fondo, nascere anche un amore duraturo. E non è mai troppo tardi per innamorarsi di un'idea. Non tutti sanno, però, che nel passato non era facile farsi vessilliferi di quest'idea. Per decenni, dopo la morte di Marinetti, i futuristi sono stati visti come animali strani. Agli occhi dei più, i più anziani apparivano come dei "sopravvissuti" e i giovani come dei "folli".

Perché riaprire un capitolo chiuso? Perché gettarsi come kamikazein un vicolo cieco? Perché non cercare un posto comodo e fruttifero nelle caselle già predisposte dal mercato della cultura? La spiegazione più semplice e onesta è, probabilmente, la nostalgia(nel caso degli anziani) e l'incoscienza (nel caso dei giovani). Tuttavia, dietro entrambi gli atteggiamenti, resta il retroterra della ribellione. I futuristi – per definizione e vocazione – se ne infischiano della critica, delle mode, dei compilatori di manuali. I futuristi sono geneticamente anticonformisti. Sono un'avanguardia anche quando sembrano una retroguardia. Ogni loro gesto vuole dimostrare al mondo che non sono marionette manovrate, ingranaggi di un sistema. Perciò, si sono detti "futuristi" anche quando questa professione di fede non faceva altro che esporli alle insistenti, indebite e noiosissime accuse di cripto-fascismo, all'indifferenza generale, o ai sorrisi saccenti degli "esperti". Se si tiene conto di questo quadro, non è difficile comprendere il motivo per cui i futuristi autentici fanno ora il possibile per distinguersi dagli epigoni di passaggio e dagli studiosi occasionali del fenomeno, mostrando prove della propria adesione al Futurismo in tempi non sospetti.

 RG: Il Futurismo è presentato come precursore del "transumanesimo", parola questa che ad alcuni fa paura. Ma il Futurismo fu movimento libertario, anarcoide, mentre alcuni associano il transumanesimo al controllo sociale ai QR code. Tempo di chiarire?

RC: Il transumanesimo di cui parlo io non ha nulla a che fare con il transumanesimo immaginario di tante teorie del complotto. Purtroppo, la parola "transumanesimo" viene oggi impropriamente utilizzata per denominare il controllo digitale e biopolitico imposto dalle élite tecnocratiche e globaliste ai popoli del mondo. Potremmo fare mille esempi di quest'uso distorto del termine. L'uso è improprio perché, da un lato, i sostenitori del globalismo tecnocratico non si sono mai detti "transumanisti" e, dall'altro, coloro che si definiscono esplicitamente transumanisti sposano una pluralità di posizioni politiche delle quali ben poche compatibili con il suddetto progetto.






Visual Poetry recensione


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E' arrivato il 2022 ed è arrivato online da/di Ferrara il nuovo e-book di Futurguerra (alias Roby Guerra, futurista ferrarese e tra gli ultimi a livello nazionale di questo Duemila) intitolato VISUALPOETRY, pubblicato da Asino Rosso ebook.

Guerra ha personalmente microstoricizzato un suo percorso poetico visivo, sulla scia dei celebri protagonisti di una delle ultime avanguardie di fine Novecento: tra gli altri, anche i ferraresi già protagonisti come Michele Perfetti, Federica Manfredini, Romolina Trentini, in Italia ad esempio tra altri anche Ufagrà, Vitaldo Conte, Enzo Benedetto, lo stesso quasi futurista ancora storico Carlo Belloli, lo stesso anche poeta sonoro assai noti Enzo Minarelli.




giovedì 5 maggio 2022

Roby Guerra, segnalato da Nature

*Photo, Roberto Guerra con la poetessa cosmica Sylvia Forty

Misteri del web, già perché la news risale al 2016, ma solo ora nel 2022, il futurista ferrarese Roby (o Roberto) Guerra ne è venuto a conoscenza. Per una sua intervista di tempo fa al futurologo Riccardo Campa (Tutto il potere ai Cyborg), Guerra è stato segnalato sulla prestigiosa rivista internazionale scientifica e di comunicazione Nature.  All'interno di un lungo articolo sull'estetica nei tempi postumani e di una nota specifica allo stesso Campa. Per Guerra, scrittore e blogger, (sulla scena da molti anni, pubblicazioni notevoli (5) per Armando Editore di Roma,  la rivista stessa futurista Divenire di Milano, Heliopolis di Pesaro, a Ferrara, Este Edition, Tiemme Digitali, Liberty House, sinergie con i nuovi futuristi italiani, dello stesso Campa e Conte, Space Renaissance, racconti di fantascienza tradottpubblicati in Francia ( e relative partecipazioni a convegni importanti o presentazioni di libri nel corso degli anni) questa segnalazione di Nature non è certo cosa da poco, anzi significativa. Quest'anno ha pubblicato per Asino Rosso, l'eBook di poesia visiva, Visualpoetry.

Da Nature
"Roberto Campa, the President of the Italian Transhumanist Association, has stated: "siamo gli eredi del futurismo italiano e russo, siamo neofuturisti, anche se il prefisso 'neo' non dovrebbe nemmeno essere necessario. Il futurismo è per definizione un movimento di idee e d'azione che rinnova perennemente se stesso, guardando sempre avanti" (Guerra, 2009).....Guerra R (2009) Tutto il Potere ai Cyborg! Intervista a Riccardo Campa. Associazione Italiana Transumanisti; online publication 26 January 2012: Transumanisti.it."


sabato 2 aprile 2022

Roby Guerra segnalato su Il Sole 24 Ore (da Zairo Ferrante)



 
INTERVISTA A ZAIRO FERRANTE E IL DINANIMISMO.... di Minghetti

ESTRATTO

Nei giorni scorsi ho avuto il grande piacere di vedere pubblicato il poemetto Armageddon Cyberjazz – Una rapsodia in Metaversi (corrispondente al Bonus Track della Seconda Stagione di Ariminum Circus) sul Sito ufficiale del DinAnimismo: movimento Poetico-Artistico fondato da Zairo Ferrante nel 2009. Zairo, medico radiologo, poeta e scrittore, è originario di Aquara, un paese del Cilento, ma vive a lavora a Ferrara. Autore di diversi libri di poesia e di prosa, nonché di pubblicazioni scientifiche, anche in ambito etico-deontologico e sindacale.  Attualmente è Segretario Regionale per l'Emilia Romagna del Sindacato Nazionale Radiologi (Snr) e consigliere in carica della sezione di Etica e Radiologia Forense della Società Scientifica Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (Sirm).

Ma, soprattutto, dal 2009 è il promotore del DinAnimismo, movimento poetico/artistico, che segue insieme ad altri Artisti e Scrittori e che ha contribuito concretamente a sviluppare con poesie sono state anche inserite in diverse antologie collettive e tradotte in inglese, spagnolo, francese e cinese.  Chiediamo dunque a lui di parlarci di questa sua bella avventura.

Ferrante: Sì, una felice avventura, lunga già 13 anni. Era il 2009 ed avevo pubblicato da poco la mia prima raccolta di poesie (ndr. "D'amore, di sogni e di altre follie" Este-edition). Fui contattato dal critico ferrarese Roberto Guerra per un'intervista e alla domanda "Che cos'è per te la poesia?", io risposi: "La poesia deve essere dinamite per l'Uomo, tutto quello che smuove e crea dinamismo dell'Anima è poesia. La poesia è DinAnimismo".


Minghetti: Hai menzionato i futuristi russi: ma come si colloca il DinAnimismo rispetto al Futurismo italiano?

Ferrante: Parto dal fatto che al centro del progetto dinAnimista c'è l'Uomo, con il suo bisogno di introspezione.

Introspezione, oggi, significa rallentare; fermarsi a riflettere in un'era che invece, per mille ragioni, corre via veloce.

Oggi il sogno futurista è stato ampiamente superato dalla realtà e quindi il DinAnimismo non può essere Futurismo, ma quest'ultimo, come espresso da Roby Guerra, resta comunque l'archetipo fondamentale per qualsiasi forma d'arte che voglia tentare di sperimentare la sintesi creativa tra Uomo, Tecnologia e Scienza.


Oggi, in una società – per dirla alla Bauman – sempre più liquida, in cui tutto velocemente si crea e tutto velocemente si dissolve, il ruolo della Poesia, dell'Arte e di qualsivoglia movimento culturale dell'era digitale, deve essere quello di tirare il freno a mano e costringere l'Uomo a riflettere. A guardarsi dentro. A prendere consapevolezza dei propri reali bisogni.

Insomma, richiamando Hillman, adesso più che mai occorre continuare a fare Arte per continuare a fare Anima.


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giovedì 10 marzo 2022

Intervista di Stefania Romito allo scrittore futurista Roby Guerra by Oraquadra


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Di recente hai pubblicato "Space Mammy" una raccolta di racconti dedicati a tua madre nei quali la tua infanzia viene rivissuta in chiave narrativa fantascientifica. Quando e come nasce l'idea di dar vita a quest'opera di impianto prettamente autobiografico?

"Space Mammy", dedicato alla mia sempre giovane madre, Maria T. Brugnara (nacqui quando lei aveva 16 anni!), praticamente è stato ed è l'ultimo libro ex novo che ho scritto. E lo considero il più "bello". Dedicato subito dopo… la sua scomparsa prematura, per malattia ma anche per errori medici. Elaborato in stile, appunto, science fiction, ricordi d'infanzia in sé Reali…. Ne ho dimenticato almeno uno, mia madre che mi leggeva da bambino "La Piccola Fiammiferaia". E in quei ricordi, l'origine del "personale" cosiddetto Puer Aeternus junghiano, matrice letteralmente del mio futurismo… Negli anni' 60, mia madre era giovanissima e grazie a Lei, ho captato quei tempi propulsivi, l'era spaziale, elettronica, nascenti…il  mito del 2000…

Un lavoro letterario che ti ha appena dato grandi soddisfazioni. Il racconto  "La pièces de cinq-cents lires – argent" è infatti stato pubblicato all'interno della famosa rivista surrealista francese "In Toto" fondata dal poeta El Janabi Abdul Kader, leader del surrealismo arabo e del gruppo del Desiderio Libertario. Ti aspettavi questo importante riconoscimento?

Questa recente piccola grande impresa ha suggellato il libro "Space Mammy".  Come il libro, un racconto da esso tratto e  tradotto in francese (una "fiaba vera, a 10 anni circa regalai alla mamma un maglioncino d'angora comprato sotto casa, con le mie monete da 500 lire d'argento),  è stato come darle vita ancora, un tempo, ora meno, credevo nella clonazione e nella crionica. Almeno nell'immaginario ci sono riuscito. In generale avevo già pubblicato negli anni '90, racconti e poesie sonore in Francia, grazie alle Riviste letterarie La Revolte des Chutes diretta dal Poeta Surrealista, Marc Kober  (all'epoca in Italia  e a Ferrara) e la stessa Saprifhage di Nanterre. Ci scrissero anche i ferraresi Riccardo Roversi e Claudio Strano. Recentemente dopo anni, abbiamo avuto nuovi contatti con Marc Kober, redattore e scrittore di In Toto, e quindi questa nuova sorpresa francese ed estera. Kober ha recentemente edito un delizioso (anche graficamente) libro d'arte, Proverbes Lapins…  Un onore, anche, pubblicare sulla Rivista In Toto, diretta dal celebre scrittore arabo, o El Janabi Abdul Kader.

E ora parliamo di "Visualpoetry", il tuo nuovo e-book che rappresenta per lo più un percorso poetico visivo in cui l'immagine interagisce con la parola. Qual è il significato intrinseco di quest'opera?

"Visualpoetry" è una mia estensione nella cosiddetta Poesia Visiva, oggi anche elettronica o genericamente Net Art.  Immagini + Versi… elaborate con il computer, dagli anni duemila dieci circa: un "libro" di Poesie Visive, per la prima volta a livello personale, ufficiale. La Poesia Visiva è stata una delle ultime avanguardie, attualmente il cosiddetto Metaverso segnala orizzonti nuovi e possibili della ricerca anche letteraria…

 
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domenica 20 febbraio 2022

Futurismo113 (20 2 1909-2022)

 Adesso parla Lui: dialogo con Roberto Guerra su Mussolini e il “FuturFascismo” – La Voce di New York




ESTRATTO

Intervista provocazione con l'autore di "Adesso parlo io. Un Mussolini rivoluzionario, scandaloso e sorprendente", edito da Armando editore


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"Il libro è chiaro, almeno nelle mie intenzioni, un pamphlet fantastorico... Tuttavia, in molti punti ho sempre ribadito i ‘bordi’ del discorso, la duplicità di Mussolini. Da un lato una personalità rivoluzionaria, dall'altro nei fatti anche criminosa... Oggi fascismo e comunismo appartengono alla paleopolitica, restano le idee di Mussolini e anche Lenin, ancor di più quelle di Nietzsche e Marx........   Mussolini ha realizzato il comunismo, ma i compagni non se ne sono ancora accorti". Roberto Guerra

A cosa è dovuta, a suo parere, l’estrema attualità di un personaggio controverso come Benito Mussolini? Perché molti giovani, nati decenni dopo la fine del ventennio, lo ricordano ancora con affetto?
“Controverso certamente, ma per questioni ideologiche ancora prevalenti soprattutto in Italia e non solo: il compagno duce, come preferisco chiamarlo, fu un caso-limite psicologico e sociale; davvero un rivoluzionario/reazionario indivisibile, gli opposti inconciliabili. Eppure in tal senso una personalità eccezionale nel cosiddetto bene e male. La meglio ‘giovinezza’ italiana, memeticamente al di là della destra-sinistra… – nei nostri tempi liquidi – per molti aspetti ben più totalitari del cosiddetto fascismo (oggi la mediocrità al potere e non l’immaginazione) sta riscoprendo di Mussolini certa sua ‘essenza’ misconosciuta o sempre edulcorata, succintamente post-futuristica e  post-dannunziana (nel cosiddetto bene), la sua rivoluzione moderna incompiuta e inedita ma di un Ventennio Altro – non quello ‘solito’, quello dagli anni Dieci del ‘900, quando Mussolini fu anche il primo leader del socialismo – fino alle leggi razziali criminali e quel che storicamente avvenne. Fu un bivio incredibile della storia, una Singolarità. In questo senso la ‘retorica’ della Resistenza resta innegoziabile. Ma molto altro, attorno e attraverso….  oggi domanda sguardi diversi (per dirla con Wittgenstein). Alla luce, poi, di certa nuova storiografia anti-ideologica post-De Felice. Il mio è un mero contributo innovativo fantapolitico e cyberlinguistico”.
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sabato 19 febbraio 2022

Roby Guerra in Pensa Libero sul Mito Migranti


di R.Guerra

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Uno dei sintomi ormai decennali e clamorosi della fine contemporanea, almeno nel vero senso progressista, della cosiddetta sinistra attuale (PD e altri quasi simulacri) è la quasi totale incapacità di gestire in modo decente e vero umano, la questione migranti.
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Qualcosa francamente non torna: in questi ormai lunghi anni, con effetti di costume e di sicurezza indubitabili, a parte a "sinistra" un poco Minniti e piaccia o meno- altrove- lo stesso Salvini, quando era al governo con Conte (lasciamo perdere ora, poi, le semplicemente incredibili denunce a Salvini per il controllo degli sbarchi) alcuni punti  ci sembrano fondamentali: in fondo semplici ma stranamente assenti dal dibattito perenne, nello specifico- se esistesse- più stile progressista vero che conservatore, per definizione….al di là dell'attuale relativismo concreto delle categorie almeno culturali destra o sinistra.
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Accoglienza "totale", tranne terroristi e soggetti chiaramente criminosi, per gli esseri umani africani, donne, bambini, giovani, uomini, ma sequestro immediato delle navi e gommoni, arresto immediato dei "capitani" delle navi e degli scafisti. Oltre a veri accordi se possibili con la Libia, ecc., con l'Italia (l'Europa nei fatti inutile)  per trasporti umanitari, perfettamente legali e organizzati razionalmente.

lunedì 7 febbraio 2022

Space Mammy ebook: un racconto tradotto in francese sulla rivista "IN TOTO"

 



IN TOTO  3 rivista surrealista francese di Parigi (2 2022)

da Space Mammy* ebook (Asino Rosso, 2018) di Roberto Guerra

"Les pieces de cinquents lire argent" traduzione M. Kober



*Ricordi d’infanzia... dell’autore, in chiave narrativa fanta-scientifica, dedicato alla madre speciale, una… Space Mammy...



 (1) Marc Kober | Facebook

Il futurista Roby Guerra (collaboratore del dinanimismo) con i surrealisti Francesi nella rivista"In Toto" - Dinanimismo (dinanimismopoetico.it)

Revue de la poésie in toto n°3 - Les éditions de l'Asymétrie (editionsasymetrie.org)



domenica 6 febbraio 2022

Elettriche Poesie Roby Guerra I nostri libri story (1995) 8



Da: ROBERTO GUERRA
 
 
Nei primi anni '90, produzioni di poesia sonora elettronica, partecipazioni collettive, nel nostro caso poetiche, a performance rassegne a Ferrara negli spazi del Boldini e relativi cataloghi (Zooculture ecc.) a cura del circuito giovani artisti istituzionale (L. Punginelli e altri): e Elettriche Poesie, a cura di chi scrive, florilegio della poesia d'avanguardia a Ferrara, tra essi Riccardo Roversi) in collaborazione con la rivista Poeticamente e L. Donegà, per qualche tempo una versione on line (tra le prime digitalizzazioni in città), successivamente stranamente rimossa... 
Dedicato a Corrado Govoni per il trentennale dalla scomparsa-
Comunque, edito da Librit (Spazio Libri), solite alcune recensioni sui media locali e anche sul Giornale Giovani ( periodico della testata nazionale, su cui abbiamo anche scritto alcuni articoli): in città, nonostante una operazione notevole, solito in fondo silenzio della già casta culturale estense....
Il libro fu anche il canto del cigni della rivista stessa Poeticamente, attiva dal 1980, con notevoli riscontri almeno a livello regionale....e in certa misura anche nazionale, l'unica in quegli anni antiprovinciale e non ideologica.... Cover di L. Olivencia,,,,

giovedì 20 gennaio 2022

Pulsional Gender Art, il decennale di Vitaldo Conte



 

PULSIONAL GENDER ART, IL DECENNALE DI VITALDO CONTE – AUGUSTE BRUNI SU 'FYINPAPER'


Nel 2011 Avanguardia 21 Edizioni pubblica il libro "Pulsional Gender Art" di Vitaldo Conte. Le principali argomentazioni sono: i Corpi d'Arte Estrema e le Avanguardie in Arte-Vita come il Futurismo.
Su quei temi diversi intellettuali hanno aggiunto le proprie riflessioni. Segno questo, non soltanto dell'attualità di quelle topiche ma anche della loro fascinazione culturale.

L'archetipo avanguardistico

Roby Guerra, scrittore e blogger futurista, nota: «Pulsional Gender Art è uno di quei libri assolutamente innovativi, che squarciano come una saetta di Giove certa palude culturale italiana, spesso ostile al futuro (…). Conte traccia una storia parallela di certa avanguardia che viene dal novecento futurista-dada, implode/esplode nel secondo novecento (…). L'archetipo avanguardista (…) si espande infine e infatti nei giovani mutanti dell'era digitale e pre-post-Internet (…) sul divenire del secondo Novecento e primo Duemila transfuturista, transavanguardistico in senso globale, in certa cifra dinamica dionisiaca e technosex» (in 'Spigoli & Culture' magazine, 2012).

All'insegna della contaminazione

Lo stesso editore, Antonio Saccoccio, che è anche il teorico del Net-Futurismo, così delinea questo percorso contiano in un altro volume collettaneo intitolato Pulsional TransArt (Gepas, 2012): «Pulsional Gender Art. Un libro che sin dall'inizio non è solo un libro, ma un progetto, un percorso, un'intenzione, una visione. Ci deve essere qualcosa di speciale, a ben vedere, in un libro che coinvolge attivamente e in pochi mesi decine e decine di artisti, scrittori, filosofi, sociologi, tutti coinvolti nel mondo dell'arte estrema o in operazioni d'avanguardia in senso lato, anche se talora provenienti da circuiti e scene differenti, da aree di pensiero lontane. (…) Vitaldo Conte non ha certo bisogno di presentazioni. (…) è proprio la contaminazione (parola non a caso molto cara allo stesso Conte) una delle chiavi di lettura di Pulsional Gender Art e della poetica di cui il testo si fa portatore».

La ferita come segno

L'artista Marco Fioramanti, animatore di Night Italia, riconosce: «Finalmente un manuale che consente di fare luce e capire "l'arte estrema" degli ultimi decenni legata al corpo femminile. Vitaldo Conte, poeta, teorico e saggista d'arte, parte dall'analisi della "ferita" intesa come segno/immagine/tratto pertinente che diventa oggetto catartico in chiave estetica» ('Articolo 33', 2012).

Dal testo pubblicato su 'Fyinpaper', rivista online diretta da Carmelo Strano (18/01/2022):
https://www.fyinpaper.com/pulsional-gender-art-il-decennale-di-vitaldo-conte/