sabato 2 aprile 2022

Roby Guerra segnalato su Il Sole 24 Ore (da Zairo Ferrante)



 
INTERVISTA A ZAIRO FERRANTE E IL DINANIMISMO.... di Minghetti

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Nei giorni scorsi ho avuto il grande piacere di vedere pubblicato il poemetto Armageddon Cyberjazz – Una rapsodia in Metaversi (corrispondente al Bonus Track della Seconda Stagione di Ariminum Circus) sul Sito ufficiale del DinAnimismo: movimento Poetico-Artistico fondato da Zairo Ferrante nel 2009. Zairo, medico radiologo, poeta e scrittore, è originario di Aquara, un paese del Cilento, ma vive a lavora a Ferrara. Autore di diversi libri di poesia e di prosa, nonché di pubblicazioni scientifiche, anche in ambito etico-deontologico e sindacale.  Attualmente è Segretario Regionale per l'Emilia Romagna del Sindacato Nazionale Radiologi (Snr) e consigliere in carica della sezione di Etica e Radiologia Forense della Società Scientifica Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (Sirm).

Ma, soprattutto, dal 2009 è il promotore del DinAnimismo, movimento poetico/artistico, che segue insieme ad altri Artisti e Scrittori e che ha contribuito concretamente a sviluppare con poesie sono state anche inserite in diverse antologie collettive e tradotte in inglese, spagnolo, francese e cinese.  Chiediamo dunque a lui di parlarci di questa sua bella avventura.

Ferrante: Sì, una felice avventura, lunga già 13 anni. Era il 2009 ed avevo pubblicato da poco la mia prima raccolta di poesie (ndr. "D'amore, di sogni e di altre follie" Este-edition). Fui contattato dal critico ferrarese Roberto Guerra per un'intervista e alla domanda "Che cos'è per te la poesia?", io risposi: "La poesia deve essere dinamite per l'Uomo, tutto quello che smuove e crea dinamismo dell'Anima è poesia. La poesia è DinAnimismo".


Minghetti: Hai menzionato i futuristi russi: ma come si colloca il DinAnimismo rispetto al Futurismo italiano?

Ferrante: Parto dal fatto che al centro del progetto dinAnimista c'è l'Uomo, con il suo bisogno di introspezione.

Introspezione, oggi, significa rallentare; fermarsi a riflettere in un'era che invece, per mille ragioni, corre via veloce.

Oggi il sogno futurista è stato ampiamente superato dalla realtà e quindi il DinAnimismo non può essere Futurismo, ma quest'ultimo, come espresso da Roby Guerra, resta comunque l'archetipo fondamentale per qualsiasi forma d'arte che voglia tentare di sperimentare la sintesi creativa tra Uomo, Tecnologia e Scienza.


Oggi, in una società – per dirla alla Bauman – sempre più liquida, in cui tutto velocemente si crea e tutto velocemente si dissolve, il ruolo della Poesia, dell'Arte e di qualsivoglia movimento culturale dell'era digitale, deve essere quello di tirare il freno a mano e costringere l'Uomo a riflettere. A guardarsi dentro. A prendere consapevolezza dei propri reali bisogni.

Insomma, richiamando Hillman, adesso più che mai occorre continuare a fare Arte per continuare a fare Anima.


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giovedì 10 marzo 2022

Intervista di Stefania Romito allo scrittore futurista Roby Guerra by Oraquadra


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Di recente hai pubblicato "Space Mammy" una raccolta di racconti dedicati a tua madre nei quali la tua infanzia viene rivissuta in chiave narrativa fantascientifica. Quando e come nasce l'idea di dar vita a quest'opera di impianto prettamente autobiografico?

"Space Mammy", dedicato alla mia sempre giovane madre, Maria T. Brugnara (nacqui quando lei aveva 16 anni!), praticamente è stato ed è l'ultimo libro ex novo che ho scritto. E lo considero il più "bello". Dedicato subito dopo… la sua scomparsa prematura, per malattia ma anche per errori medici. Elaborato in stile, appunto, science fiction, ricordi d'infanzia in sé Reali…. Ne ho dimenticato almeno uno, mia madre che mi leggeva da bambino "La Piccola Fiammiferaia". E in quei ricordi, l'origine del "personale" cosiddetto Puer Aeternus junghiano, matrice letteralmente del mio futurismo… Negli anni' 60, mia madre era giovanissima e grazie a Lei, ho captato quei tempi propulsivi, l'era spaziale, elettronica, nascenti…il  mito del 2000…

Un lavoro letterario che ti ha appena dato grandi soddisfazioni. Il racconto  "La pièces de cinq-cents lires – argent" è infatti stato pubblicato all'interno della famosa rivista surrealista francese "In Toto" fondata dal poeta El Janabi Abdul Kader, leader del surrealismo arabo e del gruppo del Desiderio Libertario. Ti aspettavi questo importante riconoscimento?

Questa recente piccola grande impresa ha suggellato il libro "Space Mammy".  Come il libro, un racconto da esso tratto e  tradotto in francese (una "fiaba vera, a 10 anni circa regalai alla mamma un maglioncino d'angora comprato sotto casa, con le mie monete da 500 lire d'argento),  è stato come darle vita ancora, un tempo, ora meno, credevo nella clonazione e nella crionica. Almeno nell'immaginario ci sono riuscito. In generale avevo già pubblicato negli anni '90, racconti e poesie sonore in Francia, grazie alle Riviste letterarie La Revolte des Chutes diretta dal Poeta Surrealista, Marc Kober  (all'epoca in Italia  e a Ferrara) e la stessa Saprifhage di Nanterre. Ci scrissero anche i ferraresi Riccardo Roversi e Claudio Strano. Recentemente dopo anni, abbiamo avuto nuovi contatti con Marc Kober, redattore e scrittore di In Toto, e quindi questa nuova sorpresa francese ed estera. Kober ha recentemente edito un delizioso (anche graficamente) libro d'arte, Proverbes Lapins…  Un onore, anche, pubblicare sulla Rivista In Toto, diretta dal celebre scrittore arabo, o El Janabi Abdul Kader.

E ora parliamo di "Visualpoetry", il tuo nuovo e-book che rappresenta per lo più un percorso poetico visivo in cui l'immagine interagisce con la parola. Qual è il significato intrinseco di quest'opera?

"Visualpoetry" è una mia estensione nella cosiddetta Poesia Visiva, oggi anche elettronica o genericamente Net Art.  Immagini + Versi… elaborate con il computer, dagli anni duemila dieci circa: un "libro" di Poesie Visive, per la prima volta a livello personale, ufficiale. La Poesia Visiva è stata una delle ultime avanguardie, attualmente il cosiddetto Metaverso segnala orizzonti nuovi e possibili della ricerca anche letteraria…

 
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domenica 20 febbraio 2022

Futurismo113 (20 2 1909-2022)

 Adesso parla Lui: dialogo con Roberto Guerra su Mussolini e il “FuturFascismo” – La Voce di New York




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Intervista provocazione con l'autore di "Adesso parlo io. Un Mussolini rivoluzionario, scandaloso e sorprendente", edito da Armando editore


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"Il libro è chiaro, almeno nelle mie intenzioni, un pamphlet fantastorico... Tuttavia, in molti punti ho sempre ribadito i ‘bordi’ del discorso, la duplicità di Mussolini. Da un lato una personalità rivoluzionaria, dall'altro nei fatti anche criminosa... Oggi fascismo e comunismo appartengono alla paleopolitica, restano le idee di Mussolini e anche Lenin, ancor di più quelle di Nietzsche e Marx........   Mussolini ha realizzato il comunismo, ma i compagni non se ne sono ancora accorti". Roberto Guerra

A cosa è dovuta, a suo parere, l’estrema attualità di un personaggio controverso come Benito Mussolini? Perché molti giovani, nati decenni dopo la fine del ventennio, lo ricordano ancora con affetto?
“Controverso certamente, ma per questioni ideologiche ancora prevalenti soprattutto in Italia e non solo: il compagno duce, come preferisco chiamarlo, fu un caso-limite psicologico e sociale; davvero un rivoluzionario/reazionario indivisibile, gli opposti inconciliabili. Eppure in tal senso una personalità eccezionale nel cosiddetto bene e male. La meglio ‘giovinezza’ italiana, memeticamente al di là della destra-sinistra… – nei nostri tempi liquidi – per molti aspetti ben più totalitari del cosiddetto fascismo (oggi la mediocrità al potere e non l’immaginazione) sta riscoprendo di Mussolini certa sua ‘essenza’ misconosciuta o sempre edulcorata, succintamente post-futuristica e  post-dannunziana (nel cosiddetto bene), la sua rivoluzione moderna incompiuta e inedita ma di un Ventennio Altro – non quello ‘solito’, quello dagli anni Dieci del ‘900, quando Mussolini fu anche il primo leader del socialismo – fino alle leggi razziali criminali e quel che storicamente avvenne. Fu un bivio incredibile della storia, una Singolarità. In questo senso la ‘retorica’ della Resistenza resta innegoziabile. Ma molto altro, attorno e attraverso….  oggi domanda sguardi diversi (per dirla con Wittgenstein). Alla luce, poi, di certa nuova storiografia anti-ideologica post-De Felice. Il mio è un mero contributo innovativo fantapolitico e cyberlinguistico”.
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sabato 19 febbraio 2022

Roby Guerra in Pensa Libero sul Mito Migranti


di R.Guerra

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Uno dei sintomi ormai decennali e clamorosi della fine contemporanea, almeno nel vero senso progressista, della cosiddetta sinistra attuale (PD e altri quasi simulacri) è la quasi totale incapacità di gestire in modo decente e vero umano, la questione migranti.
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Qualcosa francamente non torna: in questi ormai lunghi anni, con effetti di costume e di sicurezza indubitabili, a parte a "sinistra" un poco Minniti e piaccia o meno- altrove- lo stesso Salvini, quando era al governo con Conte (lasciamo perdere ora, poi, le semplicemente incredibili denunce a Salvini per il controllo degli sbarchi) alcuni punti  ci sembrano fondamentali: in fondo semplici ma stranamente assenti dal dibattito perenne, nello specifico- se esistesse- più stile progressista vero che conservatore, per definizione….al di là dell'attuale relativismo concreto delle categorie almeno culturali destra o sinistra.
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Accoglienza "totale", tranne terroristi e soggetti chiaramente criminosi, per gli esseri umani africani, donne, bambini, giovani, uomini, ma sequestro immediato delle navi e gommoni, arresto immediato dei "capitani" delle navi e degli scafisti. Oltre a veri accordi se possibili con la Libia, ecc., con l'Italia (l'Europa nei fatti inutile)  per trasporti umanitari, perfettamente legali e organizzati razionalmente.

lunedì 7 febbraio 2022

Space Mammy ebook: un racconto tradotto in francese sulla rivista "IN TOTO"

 



IN TOTO  3 rivista surrealista francese di Parigi (2 2022)

da Space Mammy* ebook (Asino Rosso, 2018) di Roberto Guerra

"Les pieces de cinquents lire argent" traduzione M. Kober



*Ricordi d’infanzia... dell’autore, in chiave narrativa fanta-scientifica, dedicato alla madre speciale, una… Space Mammy...



 (1) Marc Kober | Facebook

Il futurista Roby Guerra (collaboratore del dinanimismo) con i surrealisti Francesi nella rivista"In Toto" - Dinanimismo (dinanimismopoetico.it)

Revue de la poésie in toto n°3 - Les éditions de l'Asymétrie (editionsasymetrie.org)



domenica 6 febbraio 2022

Elettriche Poesie Roby Guerra I nostri libri story (1995) 8



Da: ROBERTO GUERRA
 
 
Nei primi anni '90, produzioni di poesia sonora elettronica, partecipazioni collettive, nel nostro caso poetiche, a performance rassegne a Ferrara negli spazi del Boldini e relativi cataloghi (Zooculture ecc.) a cura del circuito giovani artisti istituzionale (L. Punginelli e altri): e Elettriche Poesie, a cura di chi scrive, florilegio della poesia d'avanguardia a Ferrara, tra essi Riccardo Roversi) in collaborazione con la rivista Poeticamente e L. Donegà, per qualche tempo una versione on line (tra le prime digitalizzazioni in città), successivamente stranamente rimossa... 
Dedicato a Corrado Govoni per il trentennale dalla scomparsa-
Comunque, edito da Librit (Spazio Libri), solite alcune recensioni sui media locali e anche sul Giornale Giovani ( periodico della testata nazionale, su cui abbiamo anche scritto alcuni articoli): in città, nonostante una operazione notevole, solito in fondo silenzio della già casta culturale estense....
Il libro fu anche il canto del cigni della rivista stessa Poeticamente, attiva dal 1980, con notevoli riscontri almeno a livello regionale....e in certa misura anche nazionale, l'unica in quegli anni antiprovinciale e non ideologica.... Cover di L. Olivencia,,,,

giovedì 20 gennaio 2022

Pulsional Gender Art, il decennale di Vitaldo Conte



 

PULSIONAL GENDER ART, IL DECENNALE DI VITALDO CONTE – AUGUSTE BRUNI SU 'FYINPAPER'


Nel 2011 Avanguardia 21 Edizioni pubblica il libro "Pulsional Gender Art" di Vitaldo Conte. Le principali argomentazioni sono: i Corpi d'Arte Estrema e le Avanguardie in Arte-Vita come il Futurismo.
Su quei temi diversi intellettuali hanno aggiunto le proprie riflessioni. Segno questo, non soltanto dell'attualità di quelle topiche ma anche della loro fascinazione culturale.

L'archetipo avanguardistico

Roby Guerra, scrittore e blogger futurista, nota: «Pulsional Gender Art è uno di quei libri assolutamente innovativi, che squarciano come una saetta di Giove certa palude culturale italiana, spesso ostile al futuro (…). Conte traccia una storia parallela di certa avanguardia che viene dal novecento futurista-dada, implode/esplode nel secondo novecento (…). L'archetipo avanguardista (…) si espande infine e infatti nei giovani mutanti dell'era digitale e pre-post-Internet (…) sul divenire del secondo Novecento e primo Duemila transfuturista, transavanguardistico in senso globale, in certa cifra dinamica dionisiaca e technosex» (in 'Spigoli & Culture' magazine, 2012).

All'insegna della contaminazione

Lo stesso editore, Antonio Saccoccio, che è anche il teorico del Net-Futurismo, così delinea questo percorso contiano in un altro volume collettaneo intitolato Pulsional TransArt (Gepas, 2012): «Pulsional Gender Art. Un libro che sin dall'inizio non è solo un libro, ma un progetto, un percorso, un'intenzione, una visione. Ci deve essere qualcosa di speciale, a ben vedere, in un libro che coinvolge attivamente e in pochi mesi decine e decine di artisti, scrittori, filosofi, sociologi, tutti coinvolti nel mondo dell'arte estrema o in operazioni d'avanguardia in senso lato, anche se talora provenienti da circuiti e scene differenti, da aree di pensiero lontane. (…) Vitaldo Conte non ha certo bisogno di presentazioni. (…) è proprio la contaminazione (parola non a caso molto cara allo stesso Conte) una delle chiavi di lettura di Pulsional Gender Art e della poetica di cui il testo si fa portatore».

La ferita come segno

L'artista Marco Fioramanti, animatore di Night Italia, riconosce: «Finalmente un manuale che consente di fare luce e capire "l'arte estrema" degli ultimi decenni legata al corpo femminile. Vitaldo Conte, poeta, teorico e saggista d'arte, parte dall'analisi della "ferita" intesa come segno/immagine/tratto pertinente che diventa oggetto catartico in chiave estetica» ('Articolo 33', 2012).

Dal testo pubblicato su 'Fyinpaper', rivista online diretta da Carmelo Strano (18/01/2022):
https://www.fyinpaper.com/pulsional-gender-art-il-decennale-di-vitaldo-conte/




mercoledì 12 gennaio 2022

Tecno-Lavoro? In pensione a 60 anni! by Pensa Libero

 
 


di Roby Guerra scrittore info https://robertoguerra.onweb.it/it

Detto, oggi, e nel 2022, ancora nell'era del virus, sembra una follia, neppure una utopia! Pure, come il vero scienziato si astrae dalle interferenze cosiddette live o - sul piano epistemologico ne è consapevole (dopo Heisenberg...) e indaga la Natura anche sociale (o dovrebbe...) con sguardi e verifiche oltre e dall'alto (come si diceva una volta), dichiarare anche oggi dopo la rivoluzione dell'automazione e robotica industriale (per inciso già a livello di Intelligenza Artificiale) Pensioni a 60 anni, dal punto di vista umanistico e dei veri valori umani, non è né utopico, né folle, soprattutto dal punto di vista di un vero progressismo che nella realtà oggi non esiste più...
Sembra utopico e folle, solo nelle società orwelliane attuali, purtroppo anche nell'opinione pubblica, "Amava il Grande Fratello", così si concludeva anche per Winston Smith, l'eroe protagonista dissidente dopo la rieducazione nel celeberrimo 1984 di Orwell.  Tale invece follia storica orwelliana, è evidente anche nel banale governo Draghi in Italia, dove le pensioni a 60 anni sono indicibili.
Eppure, in fine secolo scorso soltanto, all'alba di robot e automazione del lavoro..., diversi futurologi e sociologi, si pensi solo a Alvin Toffler, con persino bestsellers con Lo Choc del Futuro e La Terza Ondata, indicavano verosimilmente, la necessità storica di programmazioni a medio, lungo temine della rivoluzione elettronica:
Non sono mai stati presi sul serio dai soliti Politici Neandarthaliani, la Macchina... al massimo è stata fatta, e in Italia particolarmente male, in termini solo tecnocratici e veterocapitalistici, solo per i soliti profitti a breve termine.....
Tale gap clamoroso storico, oggi, crisi economica persistente e aggravata dal Covid, ora, già nel 2022, è flagrante: ma i soliti politici e anche quasi tutti gli economisti, in questi 20-40 anni hanno fatto il contrario: in nome del mito della longevità, non parallela anche ad un aumento della qualità della vita esistenziale coincidente con l'aumento dell' età media (più facile Parkinson, Alzhaimer e Tumori....) , mirano a far lavorare gli umani fino a 70 anni!
Infame veterocapitalismo, altro che turbocapitalismo cibernetico..., un errore conoscitivo è tutt'oggi, il Lavoro come Valore anzichè Necessità, era vero e solo parzialmente fino al Novecento preelettronico. Altro, più profondo, è insito nell'evoluzione sociale e nel Capitalismo stesso: il Lavoro, in realtà, arma letale ancora di inciviltà, di controllo disumano dei lavoratori,  robot in lingua slava,vero ricatto della sopravvivenza!
In una epoca virtualmente di Tecnologie quasi senzienti potenzialmente in grado di  captare la fine del lavoro, lo stesso Rifkin, neppure un secolo e oltre fa..., come già "divinarono" in fine Ottocento, ma all'epoca naturalmente, mancavano le macchine rivoluzionarie di Oggi, gli stessi, guarda guarda, Marx e Nietzsche e anche l'italiano futurista Marinetti.
Negli scenari attuali, quando di questo passo, 10 anni? persino l'Inps andrà definitivamente in Crash! ancora l'assenza di una programmazione graduale a medio-lungo termine verso l'automazione quasi totale del Lavoro industriale e burotico soprattutto, con gli umani che vedranno il Lavoro solo come un a estensione comunque necessaria del proprio sé e non una alienazione o reificazione della propria esistenza, non serve neppure discutere a vanvera in 100000 conferenze.
Gli umani in pensione a 60 anni! E gli effetti collaterali sarebbero strutturali in ogni settore, transizione (sic!) ecologica inclusa. Il resto è solo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, lavoratori compresi! Si legga, tra diversi futurologi contemporanei gli stessi Zoltan Istvan TranshumanistWager (zoltanistvan.com) e l'italiano Riccardo Campa La società degli automi. Studi sulla disoccupazione tecnologica e il reddito di cittadinanza - Campa, Riccardo - Ebook - EPUB con Light DRM | + IBS

Ci vorrebbero, almeno a "sinistra" tanti Winston Smith....


domenica 9 gennaio 2022

Poesie visive del futurista Roby Guerra

Le avanguardie ferraresi omaggiate da Guerra nell'e-book 

2022: on line da/di Ferrara, il nuovo eBook di Futurguerra (alias Roby Guerra, futurista ferrarese e tra gli ultimi a livello nazionale di questo Duemila), Visualpoetry (Asino Rosso ebook) 
Guerra ha personalmente microstoricizzato un suo percorso poetico visivo, sulla scia dei celebri protagonisti di una delle ultime avanguardie di fine novecento: tra altri,  anche i ferraresi già protagonisti, Michele Perfetti, Federica Manfredini, Romulina Trentini, in Italia ad esempio tra altri Vitaldo Conte, Enzo Benedetto, lo stesso quasi futurista ancora storico Carlo Belloli...
Linguaggio nel mix parola immagine distintivo di questa avanguardia poetica, ridotto a meri input, minimi, persino a volte in omaggio alla stessa Poesia o Parola Muta.
In queste nano- net opere poetico visive, dall'autore fin dalle origini almeno in sottofondo o sottoverso..., rigorosamente elettroniche via computer...., alcune composizioni dedicate anche agli scrittori o artisti  ferraresi contemporanei, ben noti, Riccardo Roversi, Vitaliano Teti, Zairo Ferrante, Sylvia Forti e Maurizio Ganzaroli. Oltre a un personalissimo bacio poetico visivo ai genitori Giancarlo e Maria (Brugnara) Guerra.

FUTURISMO TRANSUMANESIMO Stefano Vaj, Progressista postvirus



recensione di Roby Guerra

Stefano Vaj, futurista e postumano, ha appena pubblicato I Sentieri della Tecnica, opera florilegio di decenni ormai di pubblicistica editoriale (Associazione Italiana Transumanisti)  e attivismo futuribile fuori dal coro.
Ha sempre scontato il suo  stile biopolitico, oltre le reliquie destrasinistra per certa discendenza giovanile dalle parti del miglior postmoderno francese, in apparenza prossimo a un certo A.de Benoist e la più creativa nouvelle droite francese. Ultimo episodio recente, certa polemica con Report...
Ma Vai già al'epoca e sempre più  già era vicino alla Riva Gauche critica  persino di figure come Baudrillard, Lyotard e Derrida....ecc.  oltra che il Futurismo e Marinetti aggiornati..
Un Vaj, infatti persino criticato parallelamente da certa destra nostalgica e reazionaria...e non a caso.
Infatti il nostro in realtà è un progressista nobile doc, come da tempo si contano quasi in un mano...
Un progressismo speciale, nella contingenza epocale epidemica, destinato a fiorire nei futuri tempi postvirus...
Il libro in questione è un Bolero elettronico e futurista in questa direzione: un inno al pensiero libero e contro  il politicamente corretto, persino oggi mondialmente corretto, ancora di matrice futurista... Contro il falso progressismo invece pensiero unico dominate che ha distrutto la sinistra, dai Dem Americani a quelli europei e italiani. Contro questa Unione Europea "totalitaria" e non  per i Popoli nelle loro peculiarità storiche e culturali creative. Contro la falsa libertà delle cosiddette minoranze, vertice dell'ipocrisia dominante. Il tutto connesso alla Nobile modernità futurista e postfuturista. Un libro ovviamente indicibile, ma dove la parola scrittura è piena e solida nel sublime divenire  del Sè mobile, irriducibile a qualsivoglia dogma. In tal senso ancora i grandi individualisti della nostra tradizione europea, da Nietszche, filosofi, artisti, scrittori , dal moderno al postmoderno al postumano, per l'avvenire, nonostante l'attuale era orwelliana.