*photo Luca Gallesi,economista e giornalista de IL Giornale ecc., tra gli autori intervistati nel libro eBook Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 01 "Al di là della destra e della sinistra..."
Il Tempo La Storia di Roma, a cura di Roberto Bonuglia, giovane associazione culturale della Capitale, già premiata dal Presidente Napolitano stesso, per la sua azione culturale particolarmente creAttiva (con due t, nessun refuso), incontri culturali ad esempio con i vari Corrado Augias, Oliviero Beha, Gianni Borgna, Achille Bonito Oliva, Franco Cardini, Umberto Croppi, Ernesto Galli della Loggia, Emilio Gentile, Paolo Guzzanti, Carlo Lizzani, Bruno Vespa, Luciano Violante... ha ogg con un lungo articolo segnalato e elogiato particolarmente il nuovissimo eBook de La Carmelina di Ferrara, Futurismo Oggi 2000 01 Urfuturismo, versione ampliata del cartaceo Al di là della destra e della sinistra, del 2013, entrambi a cura del poeta ferrarese Roby Guerra e del filosofo Sandro Giovannini. Nello specifico evidenziata la sinergia con la storica rivista sempre di Roma, Futurismo Oggi a cura di Enzo Benedetto, secondo novecento (poi Centro Studi omonimo a cura di Luigi Tallarico, famoso storico dell'arte del futurismo, con i nuovi futuristi di oggi, tra i membri, i vari Vitaldo Conte, Riccardo Campa, Anonio Saccoccio, tutti inclusi nei volumi). Note anche del celebre Graziano Cecchini (La Fontana Rossa di Trevi del 2007) e di Marcello Francolini, giovane critico d'arte. E tra gli autori, circa 50, nomi di spicco nazionale: ad esempio Luca Gallesi, Pierfranco Bruni, Miroslava Hajek, Sandro Battisti, Giuseppe Manias (Biblioteca Gramsciana, Ales), Giovanni Sessa (Scuola romana di filosofia politica). Non ultimo anche diversi scrittori ferraresi: Riccardo Roversi, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Raimondo Galante, Mauirizio Ganzeoli, Sylvia Forty, gli stessi Laura Rossi (operatrice culturale) e Alberto Ferretti Così la testata blog de Il Tempo La Storia: (estratto minimo)".. L'obiettivo di Roby Guerra, futurista antagonista ferrarese e Sandro Giovannini, poeta e filosofo del Movimento Nuova Oggettività e della Scuola Romana di Filosofia Politica (Università La Sapienza di Roma), è proprio riesumare il Futurismo come una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Questo nuovo, vecchio e sempiterno Futurismo è la voce della Cybercultura italiana, a cominciare dall'essere letto e pubblicato come ebook. Questo "Futurismo senza alcun -ismo'", come dice lo stesso Guerra: perché non è un regime totalitario dell'Arte, ma una perpetua scienza dell'invenzione e della produzione umanistica.Nell'era di Internet e della Rivoluzione Mediatica, il Web e l'Immaginazione sono al potere, anzi. Sono il Potere."Contro la società liquida e dei simulacri. Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria (…) Ognuno un nanouniverso parallelo."
Roma, Ferrara rilancia la rivista Futurismo Oggi di Benedetto e Tallarico giugno 5, 2014 • Cultura e Spettacolo
On line la nuova edizione versione ebook per il volume del 2013, AA.VV., Al di là della Destra e della Sinistra… a cura di Roby Guerra, futurista ferrarese antagonista e di Sandro Giovannini, poeta – filosofo, del Movimento Nuova Oggettività e Scuola Romana di Filosofia Politica (area Univ. La Sapienza, Roma). E importanti download: Sempre edito da La Carmelina di Federico Felloni, l'eBook ora inaugura i quaderni cosiddetti Futurismo Oggi 2000, primo numero URFUTURISMO, ovvero il rilancio digitale della storica ultima rivista futurista del secondo novecento a cura di Enzo Benedetto e lo stesso celebre storico d'arte Luigi Tallarico, benemerito di Stato per la cultura, entrambi di Roma. Futurismo Oggi fu attiva dagli anni '60 al 1993 con la scomparsa di Benedetto, futurista amico di Marinetti fin dalla gioventù. (Poi dallo stesso Tallarico, elaborata in Centro Studi Futurismo Oggi, sempre a Roma).
La rivista pur di nicchia conservò la memoria del futurismo nel secondo novecento e ebbe aderenti illustri quali il MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Ci scrissero, in età giovanile, lo stesso Guerra e anche Riccardo Roversi, tra i ferraresi, oltre a tutta l'area futurista ancora superstite dopo la scomparsa di Marinetti, gli stessi Antonio Fiore, Giovanni Lista, Gino Agnese, Francesco Grisi, Vitaldo Conte, Marzio Pinottini e altri. La nuova versione ebook, tra le note collaudi introduttivi lo stesso Tallarico e Antonio Saccoccio, Sandro Giovannini e Giovanni Sessa, Marcello Francolini, inoltre, integralmente replicata con gli stessi autori del "cartaceo" – sempre in forma intervista - (vedi elenco di seguito), no è ampliata con una nuova sezione e nuovi autori, alcuni molto rilevanti. Infine così Guerra annuncia la News editoriale: " Con questa sinergia, grazie a Federico Felloni, l'editore, La Carmelina edizioni – una sede anche a Roma – si pone come Link editoriale inedito a Ferrara, oltre il localismo deja vu e mummificante, al passo con la nuova cibercultura nascente in Italia, antagonista e conoscitiva, come devono fare scrittori e editori: La cultura Viva come autentico Ossimoro 3.0, rispetto a certa ignoranza conclamata e alla spersonalizzazione della Casta Politica e degli intellettuali attardati".
*(NEWS-parte 4… IL SUBLIME AVVENIRE) : (Interviste a ) Marco Tani, Max Scordamaglia, Laura Rossi, Daniela Rispoli, Antonella Pignotta, Miroslava Hayek, Giancarla Parisi, Luca Gallesi, Alessandro Guzzi, Mimmo Centonze, Luca Calselli,, Tommaso Busatto, Pierfranco Bruni, Roberto Bonuglia, Sandro Battisti. PARTE 1 NUOVA OGGETTIVITA' E-O NEW REALISM (Interviste a ) Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Roby Guerra, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale. PARTE 2 URFUTURISMO E DINTORNI (Interviste a ) Stefano Vaj, Riccardo Roversi, Maurizio Ganzaroli, Marcello Francolini, Sylvia Forty, Antonio Fiore (di A. Brugnoli), Alberto Ferretti, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Riccardo Campa, Pierluigi Casalino (di Alessia Mocci) , Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli. PARTE 3 (TEMPI NETMODERNI) (Interviste a ) Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Raimondo Galante, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi. Info FERRARA-ITALIA http://www.ferraraitalia.it/roby-guerra-rilancia-futurismo-oggi-con-la-carmelina-11540.html
Futurismo Oggi 2000… C'era una volta l'ultima… rivista ufficiale "Futurismo Oggi", periodico dei giovani futuristi italiani: a Roma e diretta da Enzo Benedetto. Memoria storica del futurismo Idea del secondo novecento. Pur chiamata alle armi per i futuristi sopravvissuti, come lo stesso Benedetto, alla fine del movimento storico con la scomparsa di Marinetti, la dis-continuità futurista – sopravvissuta anche alla seconda guerra mondiale – fu costretta per certo ben noto "negazionismo" culturale e ideologico a vivere praticamente clandestina. In Italia, sia ben chiaro: Tra gli aderenti, infatti il MoMa di New York e il Centre Pompidou. Quel negazionismo culturale nazionalcomunista, alla faccia, sia ben chiaro dello stesso immenso Antonio Gramsci, è oggi tra le pagine più vergognose della storia dell'arte italiana. Come noto, in questo 2014, il Museo Guggenheim di New York, non a caso, a cura della bravissima Vivien Greene, con la grande mostra retrospettiva "Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe", archivia definitivamente qualsivoglia residuale scetticismo o peggio sull'avanguardia italiana fondata da Marinetti. Avanguardia che continua dowloadata, aggiornata, e nella sua logica del senso "scientifica" e neoumanistica. Futurismo senza alcun "ismo", l'arte scienza del nostro tempo eco-techno-scientifico. Neofuturisti e-o scrittori, artisti, giovani e meno giovani, noti o emergenti, per la parola e la bellezza del / dal futuro, per il XXI secolo. Spiriti liberi, oltre qualsiasi nostalgismo novecentesco paleopolitico. La politica e i partiti sono morti, non gli umani e gli dei! Oltre ogni narcisismo s-oggettivo e implosivo e autoallucinatorio: oltre ogni eteronomia collettivistica. Nell'era della Internet revolution, il Web (e l'Immaginazione) al Potere. Contro la società liquida e dei simulacri… Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria, la rotta di questa esplorazione. Ognuno un nanouniverso parallelo. Alcuni nomi? Chi scrive e Sandro Giovannini (Scuola romana di filosofia politica), Antonio Saccoccio (Nelfututurismo e docente universitario, Roma), Vitaldo Conte-Vitaldix (critico d'arte, poeta, saggista, performer), Riccardo Campa, Stefano Vaj e Giancarla Parisi (transumanisti), Antonio Fiore Ufagrà (Cosmofuiurista ex Movimento Agrà) e Graziano Cecchini (Fontana Rossa, Piazza di Spagna blitz, Free Tibet, Biennale Principato di Monaco 2014…), Mimmo Centonze (pittore del ritorno alla Forma degli anni 2000) Marcello Francolini (Critico d'arte, conferenze sul futurismo in Albania ecc. ), Luca Calselli (architetto, Palazzo delle Esposizioni, Roma, ecc.), Pierluigi Casalino (Fuiurismo magico-arabo), Mauro Biuzzi (ariista, critico d'arte, e ass. Moana Pozzi official) ecc., Elena Cecconi (Space Renaissance Art), Stefano Balice, Max Scordamaglia, Tommaso Busatto (electromusicisti del Mov. arte vaporizzata, anche segnalato per il live set MoMAV in Usa). Naturalmente anche critici e storici doc del/nel/sul/futurismo (senza ismo!): Lista, Carpi, Antonucci, Di Genova, Duranti, Hajek, Bruni… "Futurismo prossimo venturo" diceva Francesco Grisi. Dopo il Guggenheim… è finalmente chiaro anche in Italia! RobyGuerra
Non abbiamo bisogno di stati etici ma di stati macchina che
risolvono i problemi. I problemi eventuali sociali in un regime antiproibizionista sono
individuali e ne rispondono eventualmente le persone ecc.,. Ogni
stato etico è reazionario. Essere proibizionisti oggi alla luce
della scienza, quella vera, e del Reale Criminale che sfrutta il
proibizionismo significa essere complici della criminalità che
neppure deve fare gli spot per la sua attività! Il resto sono balle
e primitivismo neuronale e sinaptico. E lo dicono anche i
Conservatori illuminati, vedi:
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/i-nemici-libert-saranno-spazzati-risata-scettica-980080.html
Ecco questo incipit off topic apparentemente, mai e poi mai
potrebbe essere controfirmato da qualsivoglia reazionario... lo
rilanciamo come icona vivente e ad futurum per chiarire
definitivamente una certa querelle politica a tutta una serie di
ambienti culturali e giornalistici attardati che – purtroppo-
inquinano Internet e la Rete, ma a volte anche off (per fortuna quasi
sempre,almeno dialettici a parte certi scenari fondamentalisti),
scrivendo alcune delle più grosse balle contemporanee sul
Transumanesimo cosiddetto, la nuova futurologia scientifica. In
particolare chiariamo quel che i transumanisti stessi denunciano ogni
tanto, ovvero certa strumentalizzazione reazionaria da parte in
Italia e all'estero di -appunto- sedicenti gruppuscoli esplicitamente
di estrema destra. Prima (siamo anche noi futuristi e transumanisti)
ci hanno rotto le palle in Italia quelli di Casa Pound con certe
velleità transumaniste inconciliabili. E sia ben chiaro, noi a suo
tempo neppure li abbiamo demonizzati, alla luce di certi manifesti
promettenti (pubblicizzati anche dalla stampa nazionale) e di alcuni
studi, uno in particolare di un giornalista di sinistra che appunto
analizzava anni fa il fenomeno con esiti sorprendenti: nessun
revisionismo ma neppure li demonizzava. Poi recentemente, ma già
ampi segnali regressivi da troppo tempo, CP non ha trovato di meglio
che allearsi ufficialmente con in neonazisti greci di Alba Dorata
(con buona pace sia di Yeats e dello stesso Ezra Pound). Ultimamente
in ambito internazionale sono a quanto pare stati segnalati poi
Transumanisti Monarchici e addirittura Ariani!!!
Ora questi trolls pseudoculturali danneggiano parecchio l'Immagine
pubblica dei transumanisti. Non bastavano altri grupppuscoli o pazzi solitari, più o meno new
age o appunto fanatici fondamentalisti cristiani che delirano sul
Transumanesimo affibbiando etichette da vero e proprio TSO: Nuovo
Ordine Mondiale e via dicendo. O certa stessa stampa italiana, in
avaria sinaptica e epistemologica che confonde il transumanesimo per
fantascienza (peccato che Asimov e Orwell(e molti altri) spieghino
meglio oggi il Reale dei loro spesso editoriali sulla cronaca
politica e sociale e italiana degli ultimi decenni...) o per
Scientismo ottocentesco, come se figure come Freud, Jung, Huxley,
Wittgenstein, Wiener, Kuhn, Jacob, Popper, Feyerabend ( e nomi
intercambiambili per la scienza del '900 stessa e contemporanea) non
fossero mai esistiti; mal interpretando pure magari gli stessi
Galileo, Voltaire, Lamettrie, Pascal, Leibniz, Babbage, Marx, Darwin,
Comte, Sant-Simon... In Italia si sa la conoscenza sarebbe nata con
Dante o Manzoni o il Gramsci stravolto dei Bignami rossi... o
Benedetto Croce o magari il conservatore (ma non banale anche se
passapresentista) Fukujama per quel che riguarda il Transumanesimo,
peggio ancora quel sosia del Re di Dune di G. Ferrara!!!! Neppure serve confutare chissà quale punto e virgola: ci sono
libri, blog, conferenze, soprattutto ricerche, promotori del
transumanesimo nei paesi più evoluti, Usa – dove nacque, GB ecc.,
promotori di fama spesso internazionale, scienziati e accademici
atipici (per fortuna!), pure scrittori di fantascienza (sic)
certamente più celebri di qualsivoglia scrivano italico
contemporaneo, ricercatori che lavorano per la Nasa e per Google, lo
stesso... Google...: Minsky, Kurzweil, De Grey, Bruce Sterling, Dan
Brown, e solo un “coriandolo” di un arcobaleno di nomi... Ebbene uomini o macchine pensanti nel futuro prossimo, il
Transumanesimo è essenzialmente rivoluzionario, basato
esclusivamente sull' etica della conoscenza scientifica (per dirla
con Huxley e Monod) e sull'estetica della conoscenza scientifica (per
dirla con Natasha Vita More e altri artisti futuristi e
transumanisti). Libertario, ateo e progressista, se si vuole- di
Sinistra, LEFT : tuttavia non roba di estrema sinistra o
veteromaterialismo... Ateo ma aperto- CHI LO DESIDERA- alla
esplorazione e alla ricerca del divino, qualsiasi cosa esso sia
eventualmente: ammette anche transumanisti cristiani. Ma NULLA NULLA
A CHE VEDERE CON QUALSIVOGLIA NOSTALGIA REAZIONARIA O DI ESTREMA
DESTRA NAZISTA O ESTREMA SINISTRA COMUNISTA TANTO PER ESSERE CHIARI
SENZA SE E SENZA MA.
Eugenetica? Nulla a che vedere con certa degenerazione del primo
novecento: semplicemente oggi la genetica un pochino più evoluta
offre potenzialità di miglioramenti anche biologici (ma si legga non
solo chissà quale potenziamento, ma alla nascita già tutta una
serie di conoscenze sui nuovi umani per superare subito, dna
mappa docet, predisposizioni di malattie già inferibili anche per
l'età adulta ecc,). Eccetera eccetera... poi se essenzialmente, per storia
scientifica, progressista e LEFT potenzialmente almeno, grande
apertura a ogni posizione democratica anche relativamente
conservatrice. TECNOCRAZIA? assolutamente no. Per una democrazia compiuta ed
evoluta, basata sulla meritocrazia e la conoscenza (e
l'immaginazione) scientifica: Semmai ogni transumanista lavora per
estendere e favorire a tutti quanti, coloro che lo desiderano, sempre
optional ogni potenziamento presente e futuro, le conquiste della
scienza e della tecnologia, per una potenziale fruizione di massa, al
di là dei costi in sé che potrebbero favorire se non una
tecnocrazia politica una tecnocrazia finanziaria e oligarchica, una
casta di superuomini. Lavorando in tal senso, come antivirus, per
politiche future governative di agevolazioni alle classi meno
abbienti! Il Transumanesimo , parola stessa peraltro contingente e
provvisoria, all'estero da un pezzo si parla di Humanity+, è un
UMANESIMO SCIENTIFICO RADICALE, nel solco del Futurismo e della
Futurologia (scientifica). Null'altro.
Roberto esplora da tempo la
galassia avanguardista dell’arte e del pensiero speculativo a essa
correlato, sviscerando i molteplici punti di adesione che la realtà ha
stabilito saldamente con gli insegnamenti del Futurismo di Marinetti.
Lo fa guardandosi bene intorno, considerando le conoscenze attuali
mediate dalla tecnologia e dalle scienze e usando un metro connettivista
in cui non c’è nulla di veramente slegato, in cui tutto si amalgama per
donare a chi riesce a vedere con gli occhi della propria consapevolezza
un corpo coeso di informazioni, in cui l’umanità sta rapidamente
mutando per donarci un futuro nuovo, un’evoluzione della nostra razza
che, tramite il Transumanesimo, ci porterà verso molteplici mutazioni
dei nostri organi, fisicità, potenza, che cambieranno inevitabilmente il
nostro modo di pensare e di rapportarci con quello che abbiamo intorno.
Veramente tanti i punti di discussione presenti nel saggio, che toccano la psicoanalisi, Jung,
la politica, i robot, la Fantascienza, la Scienza, le arti elettroniche
e sperimentali in genere, la Letteratura, il Cinema; considerazioni in
ordine sparso e caotico ma che tornano sempre al punto di discussione
unico: la nuova umanità, la pulsione verso il futuro, il cambiamento
epocale che stiamo cominciando ad attraversare. Tutto appare come l’atto
di fondazione, finalmente, del Futuro, di questo nuovo futuro che fin
dai tempi di Dick e del cyberpunk sentiamo teorizzare e che, finalmente, sembra essere arrivato; Guerra
ci fa scivolare su questo tappeto di realtà incipienti e ci rende
partecipi, c’illumina con rara lucidità il cammino che ci aspetta" (Sandro Battisti)
Gramsci e
il 2000.
Per una
sinistra italiana nell'era di Internet (La Carmelina, 2013)
Quest’accurato saggio,
notevolmente spaziale quanto a cronologia (da Gramsci e fino al presente), di
Roby Guerra, all’insegna d’una scrittura neofuturista, com’è
nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile dell’autore, guida ad
un approfondimento sulla poliedrica attività intellettuale ed innegabilmente
politica di Antonio Gramsci – Ales (OR),
1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece parte dell'esecutivo
dell'Internazionale Comunista, 1923;e poi, segretario e deputato del Partito
Comunista d'Italia (PCdI), 1924,
affrontò la
questione meridionale,
indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti
massimalisti. Un Gramsci che
proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene
coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico
Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer, pp.
31-32). Sardo Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari,
25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984;
segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi,
transitando per il comunque sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo
Cacciari (2009 Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra, pp.
26-27), il confronto giunge a convergere su un attuale interprete, molto
gettonato protagonista della politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima,
che, benché ideologicamente più centrista, è in ogni caso mossa da un piglio
ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più spregiudicato (2011
Manifesto per Matteo Renzi, pp. 33-34).
Il libro, quale
produzione cartacea, edito nel giugno 2013, e segnalato dall’Istituto Gramsci di
Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales, non poteva che essere posto
in ristampa. È anche questa una delle motivazioni del richiamo che la presente
recensione si propone come obiettivo, oltre al largo merito in sé che l’opera ha
maturato, condotta con acume d’indagine e lungimiranza nell’intrinseca proposta.
L’analisi, nella
sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare alla
prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che il nuovo futurismo, di
cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica,
può (non è, ma può, in quanto l’apertura è a trecentosessanta gradi)
essere inteso addirittura in transito nell’opposta strada di ‘sinistra’,
rispetto a quella cogente ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo sviluppo del
primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico,
inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista, logicamente
agganciata alla dinamica della storia.
D’altronde è stato
ben colto il teorema stimolo a tale suggestione, emergente dal pensiero di
Gramsci:
«I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono
rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe
operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i
futuristi», cfr. p. 5, Premessa.
Ecco che, a parte i
doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente pertinente di Baudrillard,
altri nomi quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali,
più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini,
reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto della
ricerca è peraltro egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata
appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e
Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti (pp. 38-42); sull’intervista, questa
volta arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra (pp. 46-48); e
su un’eloquente nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio
semi-para-poetico di un indifferente,pp. 43-45); a parte le dovute
indicazioni di riferimento: nota curricolare sull’autore (p. 49) e bibliografia
(pp. 50-51).
Chiude con eleganza
ed eloquenza, futuristicamente parlando e soprattutto da autentico neofuturista,
Roby Guerra, inneggiando ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di
tipo indubbiamente pacifista (2012 Lotta armata X il futurismo: i futuristi
per la netgeneration / Rottamatori, antipolitici e pirati, pp. 34-35).
Dimodoché l’oramai sbiadita teoria della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta
armata’, come la si voglia definire, lascia il posto ad una molto più congeniale
e gradita ‘lotta amata’, priva di quella bellicosa erre che, da Marx in
poi, ha fatto tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.
Concetto
parzialmente evidenziato nel componimento che Guerra, molto candidamente nonché
poeticamente, dedica all’ideologista di Ales, a parodia de Le ceneri di
Gramsci, di Pasolini (II - Micro-canto di un usignolo electro (dalla
Terra Rossa, pp. 9-10).
Lasciatemi allora
dire ancora una cosa. Anzi, è una domanda che voglio porre, e con essa
terminare: non vi sembra che in ciò, cioè in quest’emergente idea d’un
futurismo, istituzionale sì ma antipolitico, vi sia una linea di continuità con
la nuova dottrina pontificale di Papa Francesco?
Ecco il manifesto 2.0 del futurismo contemporaneo, nei tempi nuovi postumani e transumanisti come forse lo scriverebbe Marinetti, oggi, dopo un lungo sonno crionico, al risveglio… un remix, download del celebre Manifesto de 1909. Un gioco naturalmente, o No?
di Roby Guerra (curatore Laboratorio Letteratura Futurista, AIT), autore di “Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti …” per Armando Editore (Roma, 2012)
Noi vogliamo cantare l’amor del futuro, la mai abitudine all’energia e alla libertà.
Il coraggio, l’audacia, la ribellione, sono elementi essenziali della nostra poesia e della nostra scienza.
La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento creatore, l’insonnia visionaria, il passo di corsa e danza, il salto immortale, la parola- pensiero-azione!
Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un’astronave in volo col suo metallo adorno di grandi neuroni simili a serpenti dall’alito esplosivo… un’ astronave ruggente, che sembra correre sulle comete, è più bella della Divina Commedia di Dante e Benigni.
Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita e della Via Lattea.
Bisogna che il poeta e lo scienziato si prodighino con ardore, conoscenza e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali e dal futuro.
Non v’è più bellezza se non nella verità. Nessuna opera che non abbia un carattere rivoluzionario può essere un capolavoro. La poesia e la scienza devono essere concepite come un meraviglioso assalto contro le forze ignote, per ridurle a sognare davanti all’uomo.
Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!… Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nella Relatività di Einstein, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità liberatrice, Internet. Noi siamo la Rete!
Noi vogliamo glorificare la Terra – sola igiene del mondo – il Futuro , il patriottismo terrestre, il gesto distruttore/costruttore dei libertari, le belle idee per cui si vive e l’opera d’arte della donna.
10. Noi vogliamo liberare i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il conformismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal sogno, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne e postumane; canteremo il vibrante fervore non stop dei robot e del web, incendiati da erotiche lune elettriche; le stazioni spaziali sazie, divoratrici di meteore d’oro che brillano ; le officine digitali appese alle nuvole senza fili e smog ; gli Avatar simili a ginnasti giganti che scavalcano gli oceani, balenanti al sole con un luccichio di sinapsi in libertà ; gli hackers antigravità avventurosi che fiutano l’orizzonte, le macchine immateriali dall’ampio petto ad alta velocità , che scalpitano/danzano sulle rotaie di elettroni, come invisibili Ippogrifi d’acciaio imbrigliati di nanotubi, e il volo galattico degli Shuttles senzienti , il cui cuore di silicio batte nel vento spaziale come una Stella innamorata e applaude come una (post) umanità entusiasta.
È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di libertà travolgente e incendiaria col quale rifondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di politicanti, pennivendoli, usurai e zombi. Già per un altro secolo… l’Italia è stata un mercato di maiali ignoranti democratici, fascisti e comunisti. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli cimiteri che la coprono tutta di lacrime. Noi sconfiggeremo la Morte!
ormai stiamo sull'estremo promontorio posteriore dell‘anno verdiwagneriano MMXIII in pieno tardotonno posto postautunnale nebuloso della mente: corpore insano in mens insana!
Ed eccoci prestissimo entrati nell‘anno nuovo DADAfuturista MMXIV, che sta subito volando verso le creature creAttive noi tutti quanti omuncoli alati volanti invitandoci a ripensare le antiPresentAzioni di anti-collage decollanti perferenzAnti perforAnti sConcerTanti enArmonici aTonali paroliberaMente tritaModaioli. Adunque ci spetterà la grandiosissima avventura interdisciplinAria della ninna nanna dell'arte con la “a“ nana e la “r“ megalòmanEroica: e questa sorta di audicissima ricostruzione interFuturista dell‘universo DADAnostro sarà interaMente intervenzione intervenuta invenzione noStrana:
E finalMente ci spetterà il fine finale dell‘imboscata DADAfuturista anno creAttivo MMXIV!
E … eccola qua, la traduzione tedescoRana del “Manifesto 2.0 download Futurismo 2014 contemporaneo“di Roby!!!
--- Nero secundus dixit ---
“MANIFEST 2.0 des FUTURISMUS 2014 download HEUTE“ (Roby Guerra – Nero Nevini)
1.) Wir wollen die Liebe zur Zukunft, zur freien Energie und zur universellen Freiheit besingen.
2.) Mut, Kühnheit, und Rebellion sind wesentliche Bestandteile unserer Poesie und Wissenschaft.
3.) Die Weltliteratur hat bis HEUTE die nachdenkliche Unbeweglichkeit, die Ekstase und den Schlaf gepriesen. Wir hingegen wollen die schöpferische Bewegung, die visionäre Schlaflosigkeit, den Sturmschritt und den Tanz, den unsterblichen Sprung des “Salto immortale“, das Heldenwort, den genialen Gedanken und die demonstrative Aktion der propagandistischen Tat lobpreisen.
4.) Wir behaupten, dass die Herrlichkeit der Welt durch eine neue Schönheit bereichert worden ist: die Schönheit der Geschwindigkeit. Ein im Sternenflug befindliches Raumschiff mit seinem von großen Neuronen geschmückten Metall, welche wiederum eine starke Ähnlichkeit mit diversem Schlangengetier explosivsten Atems aufweisen dürften, ein in seiner Lichtgeschwindigkeit brüllendes Raumschiff, das die Kometen rasend hinter sich liegen lässt, ist weitaus schöner als die Neunte Symphonie von Beethoven!
5.) Wir wollen den Menschen lobpreisen, der das Steuerrad in der Hand hält, dessen ideale Achse die Erde geometrisch präzise durchschneidet – und der bis zur äußersten Beschleunigung mit hyperdynamischem Schwung in der Umlaufbahn seines Orbits im nassforsch-kühnen Wettlauf durch die Milchstraße rast.
6.) Es wird notwendig sein, dass der Dichter und der Wissenschaftler sich in gelehriger Glut, eifriger Kenntnisnahme und großzügiger Freigebigkeit aufopfern, um so die begeisterungstrunkene Inbrunst für die Urgewalten der Zukunft bis ins Unermessliche zu steigern.
7.) Es gibt keine größere Schönheit als diejenige, die die Wahrheit beinhaltet. Kein schöpferisches Werk, das nicht von revolutionärem Charakter sei, kann ein Meisterwerk darstellen. Poesie und Wissenschaft müssen wie ein einziger Sturmangriff gegen die unbekannten dunklen Kräfte konzepiert werden. Nur mittels dieser anti-obskurantistischen Vorgehensweise werden die unbewussten Träume des Menschen zur vollen Erfüllung gelangen!
8.) Wir stehen auf dem höchsten Vorgebirge der Jahrhunderte – ja, wir stehen gar auf dem HÖCHSTEN VORGEBIRGE DER JAHRTAUSENDE! … Warum sollten wir uns jetzt ängstlich umschauen, wenn wir heute noch die geheimnisvollen Türen des Unmöglichen einrennen wollen? ZEIT UND RAUM SIND GESTERN GESTORBEN. Und schon leben wir in der RELATIVITÄT eines Einstein, denn wir haben bereits die befreiende EWIGE GESCHWINDIGKEIT geschaffen: Wir sind das INTERNET!
9.) Wir wollen die Erde verherrlichen, die uns die einzige Hygiene der Welt bereitet, den terrestrischen Patriotismus der Erdenbürgerinnen und -bürger, die schöpferische Zerstörungstat der Anarchistinnen und Anarchisten, die schönen Ideen, für die man lebt – sowie die Frau als Kunstwerk.
10.) Wir wollen die Welt von den Museen, den Bibliotheken und den Akademien jeglicher Unart befreien sowie gleichzeitig gegen moralistische Heuchelei, konformistische Trittbrettfahrermentalität, jedwede opportunistische Feigheit und billig-utilitaristisches Mitläufertum kämpfen.
11.) Wir werden die großen Menschenansammlungen besingen, die durch den Traum, durch die Volksbelustigung, durch die Spaßgesellschaft und durch den Aufruhr bis aufs Äußerste fieberhaft erregt aufgewiegelt werden: Wir werden die vielfarbige Polyphonie der permanenten Revolutionen in den modernen Hauptstädten und posthumanistischen Metropolen besingen; wir werden die vibrierende Non-Stop-Inbrunst des weltweiten INTERNET und der Roboter, die von elektrifizierten erotischen Monden aufgereizt sind, besingen; wir werden die satten Raumstationen, die heißhungrige Verschlinger strahlend goldener Meteore sind, besingen; wir werden die digitalen Denkfabriken, die im Stratosphären-Smog an den Wolken hängen, besingen; wir werden die Avatare, die gigantischen Gymnasten gleich über die Ozeane ziehen und an der Sonne in freischwebenden Synapsen glitzernd aufblitzen, besingen; wir werden die Computer-Hackers, die mit drahtloser Antigravitation unendliche Horizonte hinter dem Horizont wittern, besingen; wir werden die weitbrüstigen materielosen Hochgeschwindigkeitsmaschinen, die wie unsichtbare mit Nanoröhren aufgezäumte stählerne Hippogryphen auf den Elektronenschienen stampfend tanzen, besingen; wir werden den galaktischen Expressflug der mitfühlend empfindenden Shuttles, deren Silikonherzen wie verliebte Sterne im Sonnenwind erregt schlagen und einer posthumanistischen Restmenschheit begeistert Beifall zollen, besingen.
Von Italien aus schleudern wir dieses unsere Manifest der umwälzenden und umstürzlerisch aufreizenden universellen Freiheit der Welt entgegen. Hiermit proklamieren wir HEUTE den FUTURISMUS 2.0 DOWNLOAD 2014, weil wir dieses unsere Land von seinem stinkenden Wundbrand an politikasternden Politikdarstellerinnen und -darstellern, pedantischen Federfuchsern, zinslüsternen Wucherern und Amok laufenden Zombies BEFREIEN wollen.
Bereits während des Zeitraums eines geschlagenen vollen Jahrhunderts ist Italien ein fruchtloser Marktplatz sich dort tummelnder demokratischer, faschistischer und kommunistischer Ignoranten gewesen: Wir wollen Italien – und auch Europa! – endlich von den unzähligen Friedhöfen befreien, die ganze Länder und Kontinente mit tragisch vergossenen Tränen bedecken.