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martedì 1 novembre 2022

Sandro Battisti, Stateless, 2017

 ASINO ROSSO/Street Lib) EBOOK Fantascienza (onweb.it) di/da Ferrara

 


"Microversi da un Avatar quantico". Più noto come esponente di spicco della nuova fantascienza italiana cosiddetta Connettivista, diverse pubblicazioni rilevanti, già anche Premio Urania Mondadori, Sandro Battisti presenta ora nanosperimentazioni linguistiche e semplicemente sorprendenti. Anche, infatti, blogger creativo (scrive anche su Fantascienza com) nel suo personal universo parallelo nella Rete, oltre a cartografare puntualmente il divenire della science fiction contemporanea, da tempo innesta parole diversamente poetiche compresse come un microchip quantico. In una manciata letterale di versi dilatati come coriandoli lanciati nello spazio, la parola esita come in assenza di gravità, sembrano messaggi criptati di una specie aliena inviati sulla Terra con password prossime alla pubblicità d'avanguardia ancora non creata oppure a ideogrammi Zen o geroglifici o persino Haiku d'Oriente.

ROBY GUERRA

 

RAI NEWS
La Zona Morta magazine
Amazon


Asino Rosso eBook sito (onweb.it)





domenica 11 settembre 2016

David Bowie tribute: Romantronica

by Hyperhouse,  Sandro Battisti

 Anche la poesia d’avanguardia omaggia il genio pop di David Bowie. Lo fa il futurista Roberto Guerra, da sempre ispirato dalla poetica spaziale e elettronica del duca bianco, scomparso nel gennaio scorso, con la nuova raccolta poetica Romantronica (NETtarg editore, Caserta, giugno 2016, prefaz. di M. Blindflowers), già presentato in anteprima a Milano, Festival del Nuovo Rinascimento a cura di D. Foschi.  Da Space Oddity a Heroes fino a Blackstar, per Roberto è proprio David Bowie il prototipo della nuova stagione neofuturista del nostro tempo. Un Futurismo essenzialmente anche romantico e new renaissance, come Roberto spiega in un’interessante introduzione dove riconnette Bowie persino a Preffaelliti e dandy decadenti, con tanto di riferimenti critici a Franco Rella, James HIllman, oppure cogliendo nei testi incorci con Walter Pater e Oscar Wilde, Lindsay Kemp fino a Carmelo Bene, un omaggio anche alla particolare creatività performativa e visual di Bowie (si pensi solo al celebre film L’uomo che cadde sulla Terra).
Il lavoro rappresenta il ritorno alla poesia pura per Roberto ed è suddiviso in diverse raccolte, con una sezione finale aforistica.  Il Bowie di Life on Mars e la trilogia berlinese molto futuristica (con Brian Eno) è fortemente evocato dai versi di Guerra, cibernetici e sorprendentemente lirico-minimalisti.

Digital Heroes/Leonardo da Vinci:
Natura+Tekne
di generazione in generazione
impariamo ad amare
a conoscere le emozioni sinapsi neuroni
del bimbo sapiens sapiens
pronunceremo ti amo in tutte le lingue
in tutte le variabili dell’infinito matematico
tra zero e uno
verso il transfinito
we can be heroes
from here to eternity da qui all’eternità
Dio in persona inventò i numeri
Leonardo time machine

martedì 4 marzo 2014

Futurismo e Transumanesimo recensione di Sandro Battisti

"...Ho letto Futurismo e Transumanesimo, la poetica di Internet, saggio uscito in eBook per le Edizioni La Carmelina, a cura del vulcanico e attivissimo neofuturista Roberto Guerra, che ho già segnalato qui.
Roberto esplora da tempo la galassia avanguardista dell’arte e del pensiero speculativo a essa correlato, sviscerando i molteplici punti di adesione che la realtà ha stabilito saldamente con gli insegnamenti del Futurismo di Marinetti. Lo fa guardandosi bene intorno, considerando le conoscenze attuali mediate dalla tecnologia e dalle scienze e usando un metro connettivista in cui non c’è nulla di veramente slegato, in cui tutto si amalgama per donare a chi riesce a vedere con gli occhi della propria consapevolezza un corpo coeso di informazioni, in cui l’umanità sta rapidamente mutando per donarci un futuro nuovo, un’evoluzione della nostra razza che, tramite il Transumanesimo, ci porterà verso molteplici mutazioni dei nostri organi, fisicità, potenza, che cambieranno inevitabilmente il nostro modo di pensare e di rapportarci con quello che abbiamo intorno.
Veramente tanti i punti di discussione presenti nel saggio, che toccano la psicoanalisi, Jung, la politica, i robot, la Fantascienza, la Scienza, le arti elettroniche e sperimentali in genere, la Letteratura, il Cinema; considerazioni in ordine sparso e caotico ma che tornano sempre al punto di discussione unico: la nuova umanità, la pulsione verso il futuro, il cambiamento epocale che stiamo cominciando ad attraversare. Tutto appare come l’atto di fondazione, finalmente, del Futuro, di questo nuovo futuro che fin dai tempi di Dick e del cyberpunk sentiamo teorizzare e che, finalmente, sembra essere arrivato; Guerra ci fa scivolare su questo tappeto di realtà incipienti e ci rende partecipi, c’illumina con rara lucidità il cammino che ci aspetta"  (Sandro Battisti)



domenica 1 gennaio 2012

L'estetica transumanista in Italia (Futurist Editions, 2011)

 


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*Roby Guerra- L'estetica transumanista (Futurist Editions on line, 2011)
Un virus si aggira per l'Europa e in Italia, il cosiddetto transumanesimo, ultima ondata futuribile, di forte anche derivazione futurista. In Italia esso è promosso dall'AIT di Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, Emmanuele Pilia, Ugo Spezza, Giuseppe Vatinno e molti altri.

Non a caso anche dagli ultimi eredi del movimento futurista: Roby Guerra, lo stesso più celebre Graziano Cecchini, l'uomo della Fontana Rossa di Trevi, il giovane nativo digitale Antonio Saccoccio, Convegni internazionali (Milano 2010), editoria sul postumano e il futuribile (Divenire 1-5 dal 2008 e saggi sul movimento dei vari Campa, Vaj e Guerra) siti e blog nel web segnalano una nuova avanguardia culturale italiana, umanistico-radicale, scientifica e nello stesso tempo, però, artistica.

Oltre frontiera, si parla e sperimenta eccome di Arte Transumanista, certa fantascienza inclusa (persino William Gibson e Bruce Sterling, padri del cyberpunk): Natasha Vita More, Khannea Suntzu e altri, tra net art, arte elettronica e- o situazionista contemporanea i nomi più accreditati, tra molti altri. In Italia, appunto i nuovi futuristi o certo neosituazionismo stesso.....

C-



martedì 15 giugno 2010

Moana Lisa cyberpunk recensione di Sandro Battisti da Fantascienza com


Scandagliare l’universo del sesso con un occhio volto alle fantasmagorie della ScienceFiction, con un linguaggio che è sì figlio del Futurismo ma che è usato pure per ricercare nuove strutture verbali, nuovi tempi dettati da esigenze avanguardiste, è un esperimento che andava tentato, a cui non era facile pensare ma che, una volta esperito, lascia un buon sapore sulle labbra.

I deliri lucidi, assolutamente futuribili (non ho detto futuristi) e ricchi di rimandi, di citazioni, d’abili scivolamenti sulle proprietà linguistiche e fonetiche dell’italiano, concepiti da Roberto Guerra, hanno come principio ispiratore il sesso; sesso e pornografia, sesso e voli pindarici galattici, stellari, siderali. Chi l’ha detto che nella Fantascienza non debba esserci il sesso? Sesso di qualsiasi tipo, anche, compreso quello volgare o quelle estremo, per esempio…
Inserire un concetto assai punk nel contesto sessuale è un’illuminazione scontata soltanto dopo che la si è avuta; scrivere cose tipo quelle sottostanti non è facile, non si leggono spesso e sono capaci di evocare memi, universi distanti eppure istantaneamente comprensibili, a patto che si riesca a scivolare sul significato letterale della frase e ci si ponga su un piano superiore, come se si leggessero versi e nuovi modi di esprimersi.
Pescando a caso, facendo davvero fatica nel non riportare anche altro, per darvi la sensazione del meraviglioso evocato ecco alcuni brevi brani che compongono il libro/poema:

La Bambola Moana stava ritornando sulla Terra. Gesù fece il diavolo a quattro con l’Arcangelo Gabriele per violare la prima legge dell’Ordine Cosmico, finalmente con inchiostro sottratto all’antimateria compose la formula magico-matematica esatta.

......................


Guerra è un neofuturista. La sua impostazione culturale lo ha portato a emulare, in senso lato, le gesta di Marinetti, cercando continui appigli per rinnovare la cultura, appigli alla sensazione di un mondo completamente nuovo che sta aspettando l’umanità dietro l’angolo. In questo contesto, il lessico usato dal neofuturista è ricco, innovativo, un graffiante invito a leggere le brevi storie che propone con l’ausilio di un piccolo volo radente sulle parole usate, sulle immagini che suggerisce che, magari, faranno storcere il naso a qualche purista della lingua italiana ma che hanno, di contro, il gran pregio di essere olografie verbali. Certo, il tema che è stato trattato da Guerra può essere un motivo — un altro motivo — per far storcere il naso ai puristi della fantascienza (e questo non vuol certo dire definirli “puritani”, bensì semplicemente amanti di una certa sfumatura più consolidata della SF): proiettare Moana Pozzi nell’universo siderale non è una cosa da fare a cuor leggero e la sensibilità richiesta nel percepire tale messaggio può non esser comune; in ciò, l’esperimento tentato da Roberto Guerra lo avvicina ad alcune acrobazie estetiche di Marinetti e già questo può essere sufficiente per apprezzare il volumetto (poco sopra evocavo l’estetica punk e in fondo, il punk altro non è stato che una netta riedizione del Dada, figlio legittimo del Futurismo). Io, però, vi ho ravvisato anche gusto e senso di bellezza, ho ricevuto indietro una buona vibrazione data dalla lettura, qualcosa che mi ha lasciato dentro soddisfazione, voglia di leggere altro dello stesso autore. Magari qualcosa che tratti pure di temi diversi, perché no?
Tante microstorie, quindi (quarantacinque, per la precisione) che si susseguono fulminanti e che lasciano con la sensazione di aver letto un buon libro, forse di narrativa o forse poesia. Ma, ha importanza catalogare il piacere? Ha importanza rincorrere il passato sperando che modelli fortemente il presente o il futuro?
Credo sia venuto il tempo, se ci consideriamo amanti del futuro, di scrollarsi di dosso la vecchiezza umana e di cercare altrove la nostra prossima dimensione. Anche dal punto di vista sessuale.

art completo
http://www.fantascienza.com/magazine/libri/13734/moana-lisa-cyberpunk/

SANDRO BATTISTI

martedì 29 dicembre 2009

Sandro Battisti Connettivismo e Neofuturismo Interview di Roberto Guerra


da Controcultura Supereva

....Oggi si parla, sulla scia degli sviluppi della computer science, ormai di Homme Robot: Sandro Battisti è senz’altro in Italia uno dei tecnovisionari cantori della contemporanea e prossima fusione Uomo-Macchina, dove le Macchine diventeranno, forse, più umane degli umani.



E dall’A.I (Intelligenza Artificiale), paradossalmente, nella scienza e nell’arte, inclusa la nuova fantascienza, è già fiorita una nuova poetica, etichettabile come Sensibilità Artificiale o Intelligenza emotiva: non a caso gli scrittori i suoi messaggeri. E Battisti, tra i più chiari e analitici nella Parola (e poetici).

L’abbiamo intervistato:


D- Dopo pochi anni il Connettivismo, in questo 2009, è decollato, tra partecipazioni a centenari futuristi, compleaanni connettivisti, antologie, Premi Urania, Tv >, Radio e partecipazioni a festival Jazz prestigiosi: una sintesi?


R- Una sintesi? Poco fattibile, anzi io espanderei il campo d’azione perché accanto a tutto quello che hai elencato te, che vede protagonista ogni componente del collettivo con il proprio percorso artistico, aggiungerei anche la creazione di una casa editrice (EDS) di Marco “pykmil” Milani e di una etichetta (Avatar, curata da Francesco “Xabaras” Verso, il vincitore del Premio Urania 2008, e da me) per un’altra casa editrice (Kipple Officine Librarie, del Kremo) altra entità storica del Connettivismo.


Significa che il Movimento vuole espandersi pure nell’editoria, non solo letteraria ma multimediale, anche se ciò non vuol dire che si pubblicheranno solo opere connettiviste: significa, più propriamente, che il Connettivismo non vuole isolamenti ma si propone come interlocutore verso la cosiddetta cultura mainstream, perché il flusso degli eventi è uno solo e noi tutti vi siamo dentro, densi di passato ma anche pregni di aspettative per il futuro.


D- Connettivismo, Futurismo e Transumanesimo…


R- I Movimenti che hai citato sono, in realtà, frutti del Futurismo stesso. Il Connettivismo non annovera tra i suoi padri, però, solo il vulcanico ensemble ideato da Marinetti, ma anche altre idee derivate e pure non affini - vedi Surrealismo - oppure i Crepuscolari, o discipline interiori ed energetiche come l’esoterismo. Connettere le varie culture, le varie discipline scientifiche o filosofiche al fine di ottenere una visione unitaria e superiore, proiettata direttamente nel kernel del Futuro, è un po’ la missione che ci siamo posti cinque anni fa quando fondammo, la notte del solstizio buio, il Connettivismo.cinque anni fa ....

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/lhomme-robot-intervista-a-sandro-battisti

http://cybergoth.splinder.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=o0PPozAfiUA