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sabato 5 novembre 2022

L'Entropia e Internet

 
di Roberto Guerra

Forse qualcuno se ne è già accorto. Magari qualche nerd vero residuo che si ricorda come funzionava la Rete anni fa, magari prima dell'involuzione SN e Facebook in particolare....
Vuoi negli anni l'astronomica complessità, vuoi il degrado delle multinazionali HI TECH, vuoi  il degrado stesso contenutistico, il profitto uber alles sempre di Google et company, la Rete non solo spesso è quasi schifosa,  soprattutto ritornando al punto cruciale, siamo già nella fase entropica?  Solo alcuni punti e fatti conclamati che indicano banalmente il fenomeno...
A parte l'assurdità di normali media giornali cartacei, nella versione Web, quasi inesistenti se non via abbonamento,  la stessa Repubblica è un capolavoro negativo in tal senso, ma anche magari testate invisibili...fuori dal coro come La Verità. 
In ogni caso, anche post... i sedicenti coockie e la pubblicità ultraossessiva praticamente leggere un articolo, senza non solo che spuntano come funghi alluvione interruzioni e magari saltano le pagine, 10 minuti per leggere un articolo di 1 minuto!
Non mi risultano, se non criptiche, proteste di qualche associazione di consumatori, istituzionale ecc.  la Normalità come follia al potere..
Ma ripetiamo ancora, il fenomeno è più strutturale. L'Entropia come fenomeno macrofisico del Sistema una volta innestato è difficilmente controllabile, senza adeguati feedback e soprattutto professionisti del web, sempre più sostituiti da algoritmi ancora stupidi (altro che intelligenti), o da umani mediocri stagisti , effimeri, appena trovano di meglio fanno qualcosa d'altro. E le corporation tagliano tagliano ....il destino sono gli algoritmi infiniti, massimo profitto a scapito non solo della qualità ma anche della tecnologia Internet destinata sempre più a bachi imprevedibili e ai crash!
Un caso in controluce, sul divenire entropico e attualissimo è quello del genialoide visionario E. Musk:
Avveniristico e futuribile (non solo utopico) con Space X, le Auto Robot... Tesla, ecc,, e i programmi infatti spaziali già avviati, perde letteralmente tempo con Twitter che ha comprato...Quando i SN sono in involuzione nonostante l
e apparenze e il loro futuro, almeno in democrazie vere progressiste evolute, sicuramente da ridimensionare e controllare sul serio, i Media stessi in primis.
Succintamente l'entropia nella dimensione anche umana di Internet..
 

mercoledì 5 maggio 2021

Roby Guerra, Futuropa e Commodore 64 (1984-85) ( I Nostri Libri Story )

 Futuropa e Commodore 64 (1984-85)(Poeticamente)

Con la rivista Poeticamente di Lamberto Donegà con cui collaborammo per oltre 10 anni (all'epoca per la poesia la rivista editoriale più avanzata a  Ferrara- e non solo) in piena era nucleare, pubblicammo due silloge: plaquette su inchiostro verde e carta bianca, eleganti e decadenti raffinate secondo lo stile di Lamberto..., "formalmente" sempre con il metodo uni-verso per riga per accentuare la nostra poetica dell'uomo-macchina.
Entrambe  futuriste in pieno, ma con il senno di poi, pur praticamente contemporanee (euforia della giovinezza), in effetti anche assai diverse,
Futuropa fu la raccolta più hard letteralmente che scrissi, come scrisse un giornale veneto, in piena atmosfera apocalittica per la situazione internazionale da guerra fredda tra Usa-Reagan e la Russia (Urss) comunista, postatomica. E parallelamente da un lato  denunciavo la già evidente patologia democratica occidentale e in particolare europea, oltre al ruolo già decisivo dell'informatica, della biogenetica e all'urgenza di una rivoluzione elettronica generazionale fortemente ribelle e virtuosa, finalmente esaurito il '68  boomerang residuo; dall'altro avevo il sogno di una Europa diversa, forte, di matrice culturale primo novecento, futurista  o persino romantica decadente, capace di ergersi a baluardo contro lo strapotere (e il pericolo nucleare) di Urss e Usa.
Commodore 64, dedicato quasi a Charlotte, a Asimov, ecc. e i giocattoli elettronici come simbolo di una nuova generazione, fu la migliore e armonica delle mie silloge: versi caldi freddi elettronici,  come una trottola, misurati: già il titolo del computer di massa più famoso e i videogiochi segnalava una nuova cultura ludica e scientifica possibile. 
Mi divertii molto a scriverlo e per la prima volta, con quasi serenità, ero e sono tutt'ora convinto che ero un poeta elettronico, al passo con il futuro. Sulla stampa, uscì la mia prima intervista (Resto del Carlino, a firma B. Diolaiti). Mi sentivo senza turbolenze nel futuro.
Furono anche anni, più o meno di performance, con la rivista Poeticamente. Sotto il grattacielo a una Festa dell'Avanti socialista, andai proprio grazie a poesie composte (anche la voce!)con il Commodore 64, in tape, a cui attinsi spesso in seguite come poeta sonoro elettronico, poi in CD...e - dal 2000 inoltrato in videopoesie su You Tube.

Ninna Nanna Marinetti original

domenica 23 dicembre 2012

Moana Lisa Cyberpunk *recensione Luuk Magazine


 
La fantascienza pornosof di Roby Guerra
FuturGuerra continua a stupire con iniziative ed opere neofuturiste tese a sconvolgere il panorama culturale italiano mediante una vis polemica che ben rispecchia il futuristissimo cognome dell’autore.
Roberto Guerra convoglia la riflessione artistica del futurismo italiano del nuovo millennio in un romanzo -o meglio un collage di storie- non certo aderente al perbenismo ed al political correct, ma appunto determinato a minare quell’ormai “umano, troppo umano” modo di sentire radicato nell’Occidente moderno.

Un testo costituito da una cinquantina di “fiabe wireless antifemministe”, così definite dal futurista ferrarese in quanto capaci di far sorgere un ologramma di un mondo fantascientifico e cybernetico decisamente distante dagli stereotipi femministi; un volume che rivendica come padri nobili Philip K. Dick, Oscar Wilde, Valentine De Saint Point e Friedrich Nietzsche, in un’ alchemia talmente esplosiva da suggerire realmente l’icastica affermazione nietzscheana, “Io sono dinamite”; una simbiosi fra arte, scienza e poesia calata in una narrativa lirica e sagace; un’opera organica, insomma, che le recensioni dell’artista futurista Graziano Cecchini e di Sandro Battisti inseriscono in una tradizione dinamica inesausta, connessa ai Manifesti sulla Donna Futurista, alla fantascienza cyberpunk di Gibson, all’estetica punk, fino ad arrivare alle riflessioni di Calvino sulla cibernetica.
Tale portato culturale trova una inedita veste inserendosi in un filone dai chiari toni pornografici, dove sensualità, erotismo e lussuria vengono trasfigurati nel mondo ipertecnologico delle macchine e degli androidi, in un Matrix leviatanico ove l’eros può jungerianamente assurgere ad oasi a cui abbeverarsi contro il nichilismo moderno. L’amore è abbozzato con crudezza e al limite dell’oscenità, ma è sempre tratteggiato in modo simbolizzato, come forma di unione sintetica e propositiva.
Una “metafisica del sesso” compendiata in un un micro-inno al femminile archetipico, ad un nuovo odi et amo tra maschi e femmine, naturalmente sensuale, a ricordare come fra un volgare maschilismo presuntuoso ed un livellatore femminismo radical chic si giochi una partita destinata alla sconfitta di una dimensione ben più autentica del vivere umano.
Un edonismo che può suscitare critiche ragionevoli, ma a cui va il merito di suggerire scenari artistici nuovi, in cui icone pop del trash moderno dialogano con giganti del passato in un gioco ironico per nulla banale, il cui filo conduttore è una Moana Pozzi esibita come sexy prototipo futurista.
Un efficace schiaffo alla pruderie ipocrita ed al moralismo piccolo-borghese dunque, ma anche una sessualità transumanista parecchio inquietante; d’altro canto, compito di una letteratura che abbia ancora qualcosa da dire è proprio suscitare inquietudine, non certo alleggerire coscienze.

“Moana Lisa Cyberpunk”, di Roberto Guerra, Edizioni Diversa Sintonia, 2012 eBook, 2010 prima edizione cartacea
Luca Siniscalco  LUUK MAGAZINE Milano

giovedì 19 gennaio 2012

Futurismo per la Nuova Umanità (Armando Editore) Rassegna Stampa

Roberto Guerra

Futurismo per la nuova umanità

22155_18071_guerra_Image.jpgDopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando Editore, 2012) *cover Marco Lodola

La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l’autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.... C
http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit-
http://www.armando.it/page-home/Home.htm

RASSEGNA STAMPA

FUTUROLOGY di Ugo Spezza, futurologo e giornalista informatico

Futurismo per la Nuova Umanità (Armando Editore, 2012)”, U. Spezza




LA NUOVA FERRARA quotidiano gruppo Espresso (di Ferrara),

Guerra e il Nuovo Futurismo” V. Iannuzzo



H+ WEBZINE … ASSOCIAZIONE ITALIANA TRANSUMANISTI (Milano)

Futurismo per La Nuova Umanità. Dopo Marinetti....” /News



* “Roberto Guerra, Futurismo per la nuova umanità - Armando Editore (2012)”, *Ugo Spezza


http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=90

http://www.transumanisti.it/ *HOME PAGE … banner libro link



HYPERHOUSE/NeXT Hyper Obscure/ sitoblog di Sandro Battisti, scrittore di fantascienza



Futurismo per la nuova umanità – Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia” *S. Battisti






RECENSIONE DINANIMISTA WEBZINE * di Zairo Ferrante, scrittore


ROBERTO GUERRA, ARMANDO EDITORE- E IL SUO NUOVO LIBRO”. * Z. Ferrante

http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2012/01/07/roberto-guerra-ed-il-suo-nuovo-libro.html


OUBLIETTE MAGAZINE ON LINE

L’asino Rosso intervista Graziano Cecchini/Il Nuovo Movimento Futurista” a cura A. Mocci http://oubliettemagazine.com/2012/01/12/lasino-rosso-intervista-graziano-cecchini/

NUOVA OGGETTIVITA' (sitoblog del progetto libro manifesto Nuova Oggettività)

*a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Gianfranco Lami e altri)

Graziano Cecchini e il Nuovo Movimento Futurista-Intervista” a cura Nuova Oggettività (*)
http://nuovaoggettivita.blogspot.com/2012/01/graziano-cecchini-e-il-nuovo-movimento.html

e Asino Rosso giornale on line Ferrara futurista e transumanista

domenica 1 gennaio 2012

2012: Asino Rosso journal on line del nuovo Movimento Futurista

a cura di Roby Guerra e Graziano Cecchini Rosso Trevi
http://asinorosso.xoom.it
http://lasinorosso.myblog.it


"Italian futurist and transhumanist movements

The sociologist Riccardo Campa, founder and President of the Italian Transhumanist Association, offered a sensible analysis of today’s transhumanist community in a wider cultural, societal and political context. In another talk, Campa traced the origins of modern transhumanism to the Italian Futurist movement of the early 20th century
The second half of the first day was dedicated to the current Italian “neo-Futurist” literary and artistic movement (but we should actually not call it “neo” because Futurism is always Neo, by definition). The Italian Futurist artists who made waves last year with celebrations of the first centenary of the publication of Filippo Tommaso Marinetti’s “Futurist Manifesto” — Graziano Cecchini, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio and Vitaliano Teti — showned samples of their work after Campa’s introduction to Futurism. Cecchini summarizes Futurism as “Action, speed, technology, creativity, communication. ‘Futurist Action’ is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world, at gigabyte speed.”
Campa made it clear that Italian Futurism should be considered as a precursor of Transhumanism...." 

from: http://www.kurzweilai.net/transhumanist-science-futurist-art-telepresence-and-cosmic-visions-of-the-future-at-transvision-2010

L'estetica transumanista in Italia (Futurist Editions, 2011)

 


ATOMIC PUFFO FELICE big .jpg
*Roby Guerra- L'estetica transumanista (Futurist Editions on line, 2011)
Un virus si aggira per l'Europa e in Italia, il cosiddetto transumanesimo, ultima ondata futuribile, di forte anche derivazione futurista. In Italia esso è promosso dall'AIT di Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, Emmanuele Pilia, Ugo Spezza, Giuseppe Vatinno e molti altri.

Non a caso anche dagli ultimi eredi del movimento futurista: Roby Guerra, lo stesso più celebre Graziano Cecchini, l'uomo della Fontana Rossa di Trevi, il giovane nativo digitale Antonio Saccoccio, Convegni internazionali (Milano 2010), editoria sul postumano e il futuribile (Divenire 1-5 dal 2008 e saggi sul movimento dei vari Campa, Vaj e Guerra) siti e blog nel web segnalano una nuova avanguardia culturale italiana, umanistico-radicale, scientifica e nello stesso tempo, però, artistica.

Oltre frontiera, si parla e sperimenta eccome di Arte Transumanista, certa fantascienza inclusa (persino William Gibson e Bruce Sterling, padri del cyberpunk): Natasha Vita More, Khannea Suntzu e altri, tra net art, arte elettronica e- o situazionista contemporanea i nomi più accreditati, tra molti altri. In Italia, appunto i nuovi futuristi o certo neosituazionismo stesso.....

C-



Moana Lisa in Future Shock n. 59 (2011) *da Estense com

La storica rivista prende in esame opere di Roby Guerra...

Continua l’azione futurista ferrarese oltre le mura estensi: nell’ultimo numero 59 di ottobre, Future Shock, storico periodico in Italia di fantascienza (Bari) diretto daAntonio Scacco, autore di Fantascienza Umanistica e del giornalista Antonio Gaspari (accreditato alla Sala Stampa del Vaticano), recensioni di Roby Guerra e Maurizio Ganzaroli a cura di Cristina Bellon.
Guerra per Moana Lisa Cyberpunk, edito nel 2010 (Edizioni Diversa Sintonia, a cura del connettivista Marco Milani), Ganzaroli per il racconto breve L’Ultimo Uomo, estratto da AA.VV Schegge di Utopia, Ferrara città di scrittori (La Carmelina, 2007).
Future Shock, dal celebre besteseller del futurista e futurologo Alvin Toffler edita dal 1986, 25° celebrato quest’anno, è la rivista italiana di science fiction di più lunga data in attività, ispirata alle visioni della cosiddetta Scienza sapienzale del gesuita Padre Enrico Cantore o dello stesso Antonino Zichichi, celebe fisico fondatore del Centro Ettore Majorana di Erice, città della scienza.
Moana Lisa …di Guerra è stato paragonato al famoso Manifesto Tecnico di Marinetti dove il padre del Futurismo celebrava l’Uomo-Macchina del futuro a noi oggi contemporaneo..... Continua

venerdì 16 dicembre 2011

Nuovi Futuristi.... recensione di Antonio Saccoccio

domenica, 04 dicembre 2011
Inesauribile. L’operazione di Roberto Guerra in favore del Futurismo contemporaneo è letteralmente inesauribile. Un diluvio. Uno tsunami. Un’esplosione nucleare.
Da quando si è affacciato sul web, ormai diversi anni fa, Guerra si è dato da fare in ogni modo per riallacciare tutte le possibili variabili futuriste presenti in Italia (e non solo). Generosissima la sua operazione a tappeto, come solo i veri futuristi sanno fare: alla ricerca di ogni possibile talento da arruolare nelle truppe anti-passatiste.
L’ultimo suo libro, “Nuovi futuristi nuovi umanisti” (Este Edition), Manifesti e Poesie, è una consistente ricognizione storico-critica, ma al tempo stesso è anche, come sempre gli capita, una visione del passato-presente-futuro del Futurismo e dei Futurismi. C’è poi tanta scrittura futurista, di quella scrittura che, da futurista, non posso che apprezzare, perchè è capace di uscir fuori anche involontaria nel bel mezzo di un resoconto o di un testo saggistico. È la grande eredità dei manifesti futuristi marinettiani, che ancora si fa sentire in Guerra. Prendiamo questo passo in cui si scaglia contro certo ecologismo reazionario postmoderno, quasi in un remix Nietzsche-Marinetti:
“Tutti gli scimpanzè politici ruffianano tutti i nuovi guru pseudoecologici - la personalità è, infatti, simile, pseudoecologisti e scimpanzè politici odiano entrambi la scienza ed il futuro, i primi perché nell’era della scienza sono già anacronismi viventi, i secondi sfruttano la vera ecologia come alibi per le loro personalità fossili, destinati all’estinzione, mossi solo dal risentimento tipico delle personalità gregarie”.

Ma torniamo ora al diluvio. Il diluvio è spesso di idee, ma è anche diluvio di nomi. E qui Guerra dimostra di padroneggiare testi e opere di un’infinità di artisti, scrittori, intellettuali, filosofi, musicisti, performer, psicologi. Certo, a volte si può restare spiazzati da accostamenti inediti, a tratti paradossali. Ma non è forse sempre stata questa l’anima dei futuristi? È sempre il Marinetti delle “vecchie idee a braccetto da separare”, delle “idee-muri da sfondare” che torna prepotentemente. Magari qui si mettono a braccetto non idee, ma nomi dissonanti. Neppure al sottoscritto alcuni accostamenti convincono fino in fondo. Ma in questa palude tardomoderna che è il postmoderno, è sempre preferibile il coraggio di un accostamento nuovo che mille correttissime e noiosissime riproposizioni del già detto.

Per inciso, nel testo vengo anche menzionato, assieme a Gianluigi Giorgetti, Klaus-Peter Schneegass, Stefano Balice e Marco Raimondo, tra i membri del Net.Futurismo (movimento che Roberto Guerra frequenta da tempo), riconoscendo loro l’interpretazione più estrema e radicale dei postulati futuristi (eguagliata soltanto, e su altri versanti, da quella transumanista). In particolare Guerra cita il dialogo, partito proprio da alcune frange del net.futurismo, tra anarchici e futuristi, riprendendo anche qui analogo tentativo cominciato già ai tempi del futurismo storico.

“ANARCHIST FUTURISM si aggiunge alla specifica rete netfuturista, sito e una decina di blog tutti interconnessi, segnala ed evidenzia, una volta per tutte, l’essenza rivoluzionaria, persino tecnoanarchica, progressista, libertaria e radicale, sia storica sia contemporanea del futurismo, oggi in quello contemporaneo alla luce del Sole, confutando definitivamente certa vulgata ideologica”

Tra le altre cose ultimamente Guerra sembra decisamente posizionato al fianco di questa ala del futurismo tecnoanarchico. Questo è Roberto Guerra. Sempre sul promontorio estremo dei secoli.

Antonio Saccoccio

Nuovi Futuristi.. recensione di Giovanni Tuzet by Argo rivista


ARGO RIVISTA D'ESPLORAZIONE 11/2011



Roby Guerra, Nuovi Futuristi-Nuovi Umanisti, collaudo di Graziano Cecchini,
Este Edition (collana Liber-eBook), 2011

L’irriducibile Roby Guerra torna a pubblicare un volume sul futurismo. Lo scrittore ferrarese ha ripubblicato le sue Opere futuriste complete 1983-2000 (Nomade Psichico, Mantova 2000, ristampa febbraio 2011) e a poca distanza (luglio 2011) realizza in digitale questo volume di ricognizione poetico-saggistica (con manifesti e poesie inedite). I due libri sintetizzano una quasi trentennale attività di scrittore e divulgatore, sempre attento alle innovazioni tecnologiche e sempre innamorato del futurismo.
Il punto è: cosa fare del futurismo oggi? Si è da poco consumato il centenario del Manifesto futurista. Si continuano a pubblicare gli scritti di Marinetti, Soffici, Govoni, Palazzeschi ecc.

Si continua a riflettere sull’eredità del futurismo. E si visitano i musei che ne testimoniano, cristallizzata, l’azione dirompente. (Proprio da poco ho visto il “Museo del Novecento” a Milano, uno spazio espositivo molto bello in cui la forza delle opere futuriste mi è sembrata ancora enorme rispetto ai pasticci dell’arte informale e alle varie mode, più o meno onanistiche, che hanno esaurito la seconda metà del Novecento).

Allora il punto è proprio questo: cosa fare del futurismo oggi, quando si è ormai compiuto il processo di imbalsamazione museale di un movimento che si avventava contro i musei e l’accademismo? Per chi ama il futurismo, celebrandolo il rischio è di fare qualcosa che ha ben poco di futurista.
Il lavoro di Guerra ha il pregio di metterci davanti a questa domanda. E l’altro pregio di compiere una ricognizione sull’eredità futurista, mostrando quali correnti genericamente “neofuturiste” si possono distinguere nel panorama contemporaneo. In questo senso il doppiotitolo del libro (Nuovi Futuristi ma anche Nuovi Umanisti) è molto indicativo: si tratta di capire cosa viene dopo il futurismo e ne applica la lezione a un mondo già abissalmente diverso da quello rappresentato da Marinetti & C. un secolo fa. Il volume è una vera mitraglia di nomi e di fatti. (Oltre a contenere alcuni interventi di taglio politico – come già accadeva in Marinetti – fra cui si inneggia infine a un futurismo di sinistra).
Così anche il sottoscritto ha l’onore di essere arruolato fra queste nuove correnti, all’insegna del “Futurismo logico” che ho cercato di teorizzare nel mio A regola d’arte (Este Edition, Ferrara 2007) e di praticare nella mia trilogia poetica 365 (i primi due volumi con Liberty House di Ferrara nel 1999 e 2000, il terzo con Raffaelli di Rimini nel 2010).
Tutto bene dunque? Per chi, come il sottoscritto, ama l’analisi oltre alla sintesi, il limite del lavoro di Guerra è quello di non puntare abbastanza sulle differenze. Differenze di due tipi: qualitative e di stile. Partendo dalle prime, non tutti gli autori menzionati in Nuovi Futuristi-Nuovi Umanisti hanno una produzione artistica dello stesso livello ed è comprensibile che Guerra non voglia mettersi a fare il critico che sbadiglia giudizi (non è nella sua natura); con ciò rimane inevasa una domanda seria: quali fra gli autori menzionati sono più interessanti a livello di opere più che di intenti? Sulle seconde differenze, di stile, dico invece che il libro di Guerra mi sembra troppo ecumenico: troppi nomi sono arruolati nell’esercito neofuturista, troppo diversi i loro profili, troppo lontani i loro orizzonti. Cosa c’entra l’umanista Vittorio Sgarbi con il transumanista Riccardo Campa, per esempio? Cosa c’entra il filosofo Gianni Vattimo con il performer Graziano Cecchini? Cosa c’entra la prosa di Antonio Pennacchi con la poesia di Paolo Ruffilli o dello stesso Guerra? O magari mi sbaglio, ci sono molte affinità che non afferro e che superano le differenze, come Guerra sostiene. Certa è una cosa: la matrice del futurismo è ancora attiva e Roby Guerra è il suo clone e agitatore numero uno.

Giovanni Tuzet

venerdì 5 agosto 2011

Roby Guerra Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti *recensione di Sandro Battisti

*COLLAUDO/PREFAZIONE di Graziano Cecchini ROSSOTREVI
La storia del futurismo dopo Marinetti in stile manifesti: questa in pillole la chiave di lettura del lavoro ufficiale del futurista ferrarese Roby Guerra, dedicato appunto all’avanguardia italiana (ma non solo), quella che in certo senso si è perduta.
Questo è l’incipit che può meglio identificare, forse, il nuovo lavoro di Roberto Guerra (neofuturista per il cui cognome vale davvero la regola del nomen omen) Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti (Este Edition, 2011), in cui compare (in quanto figlioccio del Futurismo) anche il Connettivismo, insieme alla prefazione di Graziano Cecchini. Da cui prendo qualche brano:
Nella primavera 2010, per i tipi di Diversa Sintonia a cura di Marco Milani, scrittore del giro dei cosiddetti connettivisti (l’attuale fantascienza italiana) così presentai nelle prime righe Roby Guerra e il suo libro fantafuturista dedicato a Moana Pozzi, “Moana Lisa Cyberpunk”. Il futurista ferrarese, da me conosciuto un paio d’anni prima proprio a Ferrara, invitato per una anteprima video del centenario futurista.
Ora mi limito a clonare le stesse parole al passo – sempre di corsa – anzi come un ghepardo quadricromatico, con le ulteriori sinergie del nuovo futurismo, lanciate con gli amici scienziati transumanisti (Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, i giovanissimi Emmanuele Pilia e Bruno Lenzi) e i giovani nativi digitali doc del web (i netfuturisti di Antonio Saccoccio ed altri). Sinergie con sempre il futurista semi-eroico ferrarese quasi nodo centrale di tutti quanti.
Perché questo è quel che emerge da quest’ultimo lavoro ufficiale di Guerra: un titolo programmatico che – alla faccia di molti pregiudizi persistenti nella casta culturale nazionale – dichiara con spregiudicatezza che se ieri, noi futuristi eravamo l’Avanguardia, oggi – noi ultime generazioni – sia ben chiaro, semplici robot esecutori e aggiornati dei grandi padri fondatori Marinetti,
Boccioni, Balla, Depero, Palazzeschi e tutti gli altri (fino all’eroico nel secondo novecento Benedetto), in certo senso lo siamo ancor di più. Non solo nuovi futuristi, ma anche nuovi umanisti. Noi neo-futuristi (ma il neo è puramente diciamo storico-giornalistico…) oggi, anche contro certa pseudoavanguardia presentista, siamo appunto umanisti anche se tecnologici e scientifici… L’Anima della Macchina – persino… ecopoetici (ma in senso non luddista, anzi…) per citare due dei manifesti-saggi che compongono il lavoro, tra letteratura e saggistica.
*RECENSIONE DI SANDRO BATTISTI

*ESTE EDITION

mercoledì 6 luglio 2011

Moana Lisa Cyberpunk a High Foundation 2011-videopresentazione

RESTO DEL CARLINO 3 LUGLIO FERRARA

HIGH FOUNDATION C'E' "MOANA LISA" INCONTRO FUTURISTA CON GUERRA
Serata anarcofuturistica con Roby Futurguerra oggi all'High Foundation Festival. Alle 21.30, al parco urbano Bassani, è in programma la videopresentazione del volume di Guerra "Moana Lisa Cyberpunk" (Edizioni Diversa Sintonia a cura di Marco Milani)



NUOVA FERRARA
Futur Guerra protagonista a High Foundation


FERRARA Questa sera alle 21.30 Roby Futur Guerra e il futurismo anarchico a High Foundation. L’appuntamento è al Parco Urbano G. Bassani. Guerra, tra i promotori a Ferrara e in Italia del futurismo contemporaneo e ricercatore per i futurologi italiani libertari di Riccardo Campa (Milano) e per Netfuturismo di Antono Saccoccio (Latina), presenta diverse videopoesie a tema, proprie e in collaborazione con i vari Filippo Landini, Andrea Forlani, Giacomo Verdoia, Maurizio Ganzaroli, Riccardo Roversi, Giorgio Felloni, ecc.. Da segnalare un clip tributo per Graziano Cecchini, la svolta a sinistra dell'uomo della fontana rossa di Trevi lo scorso 2010 per il concertone del 1 maggio a Roma e a Ms Larsen, vocalist dei Lunacy Box e street artista. Il ricco programma del festival si sviluppa sulla progettualità giovanile e sulle nuove tecnologie usate dai giovani per sviluppare arte e cultura nel miglior relax possibile del meraviglioso parco ferrarese. Da sottolineare la presenza di vere e proprie leggende della musica reggae internazionali. E il 9 luglio appuntamento con 9 luglio con uno dei migliori mc della scena inglese Mc Navigator, che ad oggi è uno dei personaggi più vicini alla label musicale interna al festival, la prestigiosa SouLove records....

http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2011/07/03/NZ_14_06.html?ref=search

*clip:
*Moana Lisa Cyberpunk videoset (**youtube canale futurguerra)
1 Ninnananna di Marinetti (Netfuturismo tribute) 2 Moana Lisa cyberpunk 3. Eve cyberpunk 4 Remember and Worm (tribute Ms Larsen) 5 Moon Girl 6 New Dance Pop (featuring F.Landini-A.Forlani) 7 La Terra Top Model (Associazione Italiana Transumanisti "Milano"- Ferrara production) 8 Cybernova (featuring TerzoMillennio/R.Roversi) 9 Moana Lisa ciberpunk 2 (featuring M.Ganzaroli) 10 Paperinetti 11 RossoTrevi tribute (1 maggio futurista)

http://www.edizionidiversasintonia.it/page008.htm

*vedi anche Associazione Italiana TRANSUMANISTI Site
http://www.transumanisti.it/6.asp?idNews=68

martedì 14 settembre 2010

Transvision 2010 Toward Scientic Futurism (a cura di Giulio Prisco)

TRANSVISION 2010 Toward Scientific Futurism



Published July 28, 2010 english 


Some translated excerpts of Roberto Guerra’s TRANSVISION 2010 Verso il Futurismo Scientifico (original in Italian), with comments. Roberto is one of the leading Italian Futurist (not Neo-Futurist: Futurism is always Neo) artists and, like all Futurist writers, he uses language in a mercurial and unconventional way which makes his writings a pleasure to read, but difficult to translate. My translation is understandable, but does not have the futurist sparks of the original, and I encourage those who read Italian to read the original.

“Soon (October 2010, Milano) starts Transvision 2010, the periodic event of the Transhumanist Movement, the futurology of the age of Internet, globally disseminated. A Great Event once promoted by the Humanity + (ex W.T.A) mother-ship. This edition is organized by the Italian Transhumanist Association (AIT).”


Of course, the “mother-ship” Humanity+ will be represented by many participants and speakers, including the Chair David Orban, the Vice Chair Ben Goertzel and the Executive Director Alex Lightman. From this article is evident that TransVision 2010 will not be focused only on contemporary and future scientific advances, but also on the synergies between Science and Art, of which contemporary Italian Futurism represents one of the best examples.


“The AIT, in a recent and very significant turn of the movement toward activism in the media, collaborates with the promoters of contemporary Futurism: Graziano Cecchini (well known for the Red Fountain performance and other futurist actions, the only italian artist in the Taschen Usa 2010 catalog), Antonio Saccoccio (the net-futurist digital natives of the web), Giovanni Tuzet (teacher at the Bocconi in Milano, theorist of logic futurism) and the author [Roberto] (writer and electronic poet). A futurology-transhumanism-neofuturism synergy, officially defined in the year of the futurist centenary, with the live centenary in Ferrara-emphasized by Rai Due [Italian television] in The Future of Futurism… and the book published by the AIT Divenire 3 Futurismo: the re-invention of futurism in its essence, dynamic and techno-scientific ante litteram….”


Transhumanists of the world, unite and come to Milan to meet Italian Futurists! Many of the Futurist artists, writers and theorists above will participate in TransVision 2010. Issue 3 of the AIT’s print magazine Divenire, dedicated to Futurism, is available online.


“[Riccardo] Campa [in his recent book Mutare o Perire (Change or Perish - The Challenge of Transhumanism)] emphasizes also the need for the collaboration of the artists more attuned to the new cyber-cultures (for example the writers- in Italy, the young connectivists like Verso, Battisti and others- science-fiction film makers, even the still leading futurist aesthetics) to facilitate overcoming a certain future shock, whose neo-obscurantist symptoms are often clearly evident in old media (like the printed press), in Italy, in certain cultural circles historically entrenched in obsolete epistemologies, para-religious or para-secular and ideological (right/left together… not surprisingly!), the well known gap between the national humanistic tradition and… the Earth rapidly spinning in the universe. The urgency of new paradigms, also social and cultural, and especially institutional and economic, insists Campa, appears even more urgent in view of the most advanced frontiers of contemporary science, which is now close, beginning in the second half of this century, to make reality of apparently science fictional ideas like human hibernation, cloning, Artificial Intelligence, Mind-Up Loading (that is, the transfer of human consciousness in cloned, robotic or even virtual bodies, practically a form of semi-immortality), the so-called technological Singularity, not to speak of very current and “vulgar” developments like cognitive science, education after Internet, online information, eBooks, domotics, cybersex, almost total autimation, space travel, GMO and nanotechnology for medical and other applications (and similar things behind the corner…).”


Mind-Up Loading is Roberto’s Futurist version of the more frequent Mind Uploading, which will be extensively discussed at the conference in all its scientific, technical and philosophical aspects.


“Another plane of the human condition is already surfacing with the post- and trans- human, perhaps a new phase of evolution, which requires entirely new mental paradigms, even more complex and revolutionary, almost multitasking brains to answer with speed… beauty and truth (and well-being) to such new challenges of modernity…”


Speed is a quintessential Futurist meme. From the current version of the Wikipedia article on Futurism: “the ideals of futurism remain as significant components of modern Western culture; the emphasis on youth, speed, power and technology finding expression in much of modern commercial cinema and culture.” The article defines and characterizes Futurism as “Futurism was an artistic and social movement that originated in Italy in the early 20th century… The founder of Futurism and its most influential personality was the Italian writer Filippo Tommaso Marinetti. Marinetti launched the movement in his Futurist Manifesto, which he published for the first time on 5 February 1909 in La gazzetta dell’Emilia, an article then reproduced in the French daily newspaper Le Figaro on 20 February 1909. He was soon joined by the painters Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini and the composer Luigi Russolo. Marinetti expressed a passionate loathing of everything old, especially political and artistic tradition. “We want no part of it, the past”, he wrote, “we the young and strong Futurists!” The Futurists admired speed, technology, youth and violence, the car, the airplane and the industrial city, all that represented the technological triumph of humanity over nature, and they were passionate nationalists. They repudiated the cult of the past and all imitation, praised originality, “however daring, however violent”, bore proudly “the smear of madness”, dismissed art critics as useless, rebelled against harmony and good taste, swept away all the themes and subjects of all previous art, and gloried in science… Marinetti’s legacy is also obvious in philosophical ingredients of transhumanism, especially in Europe.” Modern transhumanists who may find something objectionable in this description should bear in mind that the strongly unPC language of Marinetti was typical of the artistic circles of his times, and that some historically inaccurate allegations written by the winners (like most of history) are not correct. Come to Milan to learn about Futurism – at TransVision 2010 many different interpretations of Transhumanism will be represented, including its most radical and hardcore interpretations.


“In the healthy crisis of ideologies, beyond future shock in Italy, evident in the historic and cultural stagnation (even political…) facing the evolution of contemporary science, Transvision 2010, in summary, announces the arrival in the field of the new italian futuribiles- marching with the global movement- hoping in new synergies with possible scientific and cultural movements as a fundamental means to re-futurize XXI century’s Italy and cast it into new, strong, humanist and post-humanist, net-modern scenarios.”


Eppur si vola


Roberto Guerra: writer and video poet. His published works include, among other writings, “Marinetti e il Duemila” (in AA.VV. “Divenire 3 Futurismo” edited by AIT, 2009, Sestante Edizioni) and “Moana Lisa Cyberpunk” (Edizioni Diversa Sintonia, 2010). He participated in “The Scientist International Videoart Festival” organized by Ferrara Video&Arte. In 2009 he organized, with Graziano Cecchini “Futurismo 100 live”, dedicated to 100 years of Futurism. Since 2010 he is the coordinator of the Laboratory

http://transvision2010.wordpress.com/2010/07/28/transvision-2010-toward-scientific-futurism/

martedì 15 giugno 2010

Moana Lisa cyberpunk recensione da Associazione Moana Pozzi


31 maggio - Visitazione della B.V. Maria



Moana Lisa Cyberpunk.


Ritorno del Dottor Futurguerra, che ci spedisce il suo nuovo omaggio a Moana: una raccolta di fiabe postfemministe dai lontani altifondi delle province del suo CyberImpero, come confermato anche nell'introduzione antiartistica di quel Graziano Cecchini passato alle cronache (anche giudiziarie) per quel bliz nel quale colorò di rosso l'acqua della fontana di Trevi a Roma.

*thank you a AMP e al Dottor Mauro Biuzzi

http://www.edizionidiversasintonia.it/page008.htm  *Moana Lisa.... Edizioni Diversa Sintonia

mercoledì 2 giugno 2010

Divenire IV transumanisti Tecnosocietà

da Controcultura Supereva  e Tranusmanisti Blog
Presentazione di Divenire IV (Sestante Edizioni, 2010) AA.VV. a cura di Riccardo Campa



Gianni Vattimo, Max More, Remi Sussan, Riccardo Campa, Aldo Schiavone, Luciano Pellicani, Roberto Marchesini, Salvatore Rampone, Ugo Spezza, Mario Pireddu, Stefano Vaj, Francesco Boco, Emmanuele Pillia, Roberto Guerra.


Il tema dominante del quarto volume di Divenire è la rottura con l’umanismo, religioso ma non solo, che caratterizza la nostra era tecnologica. La questione è affrontata da varie angolature, nella maggior parte degli articoli, e in molti casi viene individuato nell’Umanesimo pre-rinascimentale e rinascimentale – per il suo stretto legame con il paganesimo greco-romano – un punto di svolta nel percorso che ci consente oggi di riflettere su un possibile futuro postumano.


Il numero, curato dal sociologo Riccardo Campa, si distingue anche per le firme prestigiose che contribuiscono a questa nuova esplorazione dei legami tra la tecnica e il postumano. Si comincia con un bel saggio di Luciano Pellicani, uno dei sociologi italiani più tradotti all’estero, per molti anni ideologo del Partito Socialista Italiano e direttore di Mondoperaio. “La scienza e la natura” mette a nudo l’incompatibilità “fisiologica” tra i principi del razionalismo scientifico e la visione provvidenzialistica della realtà che ereditiamo dal giudeo-cristianesimo, e collega la nascita della civiltà delle macchine ad un superamento dell’umanismo di matrice religiosa.


Il saggio che segue, sempre nella sezione Attualità, è di un altro intellettuale che non ha bisogno di presentazioni: Gianni Vattimo – forse il filosofo italiano vivente più noto al mondo. Teorico del pensiero debole e interprete autorevole di Nietzsche, è da sempre anche impegnato politicamente, essendo stato eletto per ben tre volte al Parlamento Europeo, con tre diversi partiti della sinistra. Nel saggio “La crisi dell’umanismo” riparte dalla morte di Dio per comprendere il processo che ha tolto centralità all’uomo, nell’età della tecnica.


È poi la volta di Roberto Marchesini, studioso di scienze biologiche ed epistemologia, ben noto ai lettori di Divenire in quanto autore di apprezzati volumi come Posthuman. Verso nuovi modelli di esistenza e La fine dell’uomo. In “Soggettività e ontopoiesi” esplora la mutazione antropologica e ontologica che ha investito l’uomo negli ultimi cinquant’anni, in seguito anche allo sviluppo della tecnica, con il passaggio da una concezione “individuale” a una “multividuale” dell’essere. E avverte che il multividuo non può essere compreso in una focale umanistica, ancora centrata sul concetto di identità individuale, ma piuttosto in una prospettiva postumanistica.


“Oltre la specie” è il magistrale contributo alla riflessione sulla trasformazione postumana di un altro intellettuale di spicco della sinistra italiana: Aldo Schiavone. Direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane e già direttore del prestigioso Istituto Gramsci, nonché collaboratore da molti anni del quotidiano la Repubblica, nel 2007 Schiavone ha dato alle stampe Storia e destino – un vero e proprio manifesto del nuovo umanesimo tecnologico. Il saggio qui pubblicato ne rappresenta un estratto.


Il massmediologo Mario Pireddu – docente all’Università IULM di Milano e curatore del volume Post-Umano. Relazioni tra uomo e tecnologia nella società delle reti – nel saggio “L’aroma del passato più prossimo” analizza la crisi della sinistra europea sullo sfondo della società delle reti, mettendo in risalto soprattutto le difficoltà identitarie e di comunicazione delle forze socialdemocratiche e progressiste. È in sostanza un invito ad una maggiore spregiudicatezza, facendo tesoro anche delle intuizioni dei futuristi, per rigenerarsi su nuove basi.


L’ultimo intervento per la sezione Attualità è del bioinformatico Salvatore Rampone che mostra come le tecnologie del potenziamento umano – in particolare sostanze come Viagra, testosterone e Provigil – creino una situazione di dipendenza per i consumatori, ma al tempo stesso evidenzia come sia perfettamente comprensibile che chi raggiunge prestazioni “sovrumane” a livello sessuale, muscolare e intellettivo, non voglia poi tornare a condizioni umane. È ormai tempo di “Dipendenze transumane”.


In apertura della sezione Genealogia, appare un lungo saggio di Riccardo Campa intitolato “Le radici pagane della rivoluzione biopolitica”, dove la tensione verso il postumano che lo straordinario sviluppo delle tecnologie nell’era contemporanea convoglia viene geneticamente ricondotta ai valori del paganesimo greco-romano. Si tratta di uno studio complementare a quello che viene indicato come un capolavoro della sociologia storica: Le radici pagane dell’Europa di Luciano Pellicani.


Segue il saggio del fondatore del movimento estropico mondiale, il filosofo Max More, che difende la tesi di una figliazione diretta del transumanesimo dal sovrumanismo nietzscheano, facendo riferimento anche alle proprie vicende biografiche e chiarendo che democraticismo e morale utilitaristica – elementi assenti nella filosofia di Nietzsche – non sono elementi essenziali del transumanesimo. Il titolo non poteva essere più chiaro: “Il sovrumano nel transumano”.


Il celebre giornalista francese Rémi Sussan, esperto di nuove tecnologie, traccia invece la linea genealogica che unisce “Transumanesimo ed ermetismo” e, dunque, collega la nuova filosofia del postumano alle correnti mistiche pagane del tardo ellenismo, rivitalizzate e reintrodotte nel tessuto culturale europeo a partire dal Rinascimento.


Il poeta futurista Roberto Guerra dedica invece un articolo a Karl Marx, recuperandolo nella veste di pioniere del nuovo futurismo “scientifico”, inteso come stile di pensiero volto a migliorare la società industriale della Macchina – macchina meccanica nel passato ed elettronica ai nostri giorni. Dunque, Marx non più ideologo del comunismo, ma “Marx, il futurologo”.


Il giovane architetto Emmanuele Pilia, art director di Divenire, mette la propria firma in calce a “Una rovina perpetua”. Il saggio si interroga sulla possibilità per il movimento transumanista di raccogliere l’eredità del situazionismo e di certe istanze anarco-socialiste, al fine di ricostruire la società su basi nuove, prendendo l’Homo Ludens di Huizinga come paradigma del prossimo gradino dell’evoluzione umana, ma lasciando risplendere l’umanità attuale in tutta la sua rovinosa bellezza.


Per la sezione Futurologia, il giornalista informatico Ugo Spezza ripercorre il recente sviluppo delle tecnologie dell’informazione nel saggio “L’evoluzione della Net-Sfera”, tracciando poi le linee di quello che potrebbe essere lo sviluppo futuro di computer, telefoni e nuovi dispositivi elettronici.


Nella stessa sezione, il giovane filosofo Francesco Boco propone invece una recensione del film Avatar – “La tentazione a-storica” –, dove analizza l’opera di Cameron nella sua dimensione ideologica di veicolo di messaggi luddisti. Nel film, i personaggi “positivi” vivono infatti in un mondo a-storico e primitivo, oppure usano la tecnologia per sfuggire alla tecnologia, per sottrarsi al mondo dinamico, storico, sempre in divenire forgiato dallo spirito prometeico europeo.


Come sempre, chiude il volume la sezione Libreria, dove trova posto una recensione di Stefano Vaj del nuovo libro di Riccardo Campa: Mutare o perire. La sfida del transumanesimo. Nell’articolo, significativamente intitolato “Il transumanismo d’azione”, Vaj mette in luce in particolare lo spirito volontaristico che permea l’opera, ove non si dà mai per scontato l’avvento di un futuro postumano, ma lo si inquadra come possibile evento storico vincolato all’impegno delle generazioni presenti.

ART COMPLETO (da Controcultura)
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/05/divenire-postumani-gianni-vattimo-e-i-futuribili

venerdì 26 febbraio 2010

Futurismo 2009 webzine anno 3 a cura di Roby Guerra e Rosso Trevi

Terzo anno per la webzine Futurismo 2009: On line il numero 67 (Febraio 2010) della webzine futurista Futurismo 2009 a cura di Azione Futurista Roma-Ferrara, diretta da Roby Guerra e da Graziano Cecchini.



Numero Speciale: il compleanno video del 101° anniversario del futurismo clip Guerra-Cecchiini Rosso Trevi vs Grigio Ferrara con sequenza di Rosso Trevi al centenario di Ferrara del 2009.


Inoltre: la nascita dei laboratori nazionali del Movimento Transumanista AIT, neofuturista e futurologico, con in particolare il Laboratorio della Letteratura Futurista coordinato dallo stesso Guerra; tra i ricrecatori Rosso Trevi, Zairo Ferrante, Maurizio Ganzaroli.


(Gli altri laboratori a cura di Ugo Spezza-futurologia- Emmanuele Pilia- Postarchitettura e Antonio Sacoccio New Media e Comunicazione).


Di quest'ultimo in questo numero una esclusiva intervista tratta da Controcultura/SuperEva. Ancora in questo numero, i due più recenti eBook dell'editing neofuturista Futurist Editions: ovvero Ombre di Metallo di Maurizio Ganzaroli- interviste alle gothic metal dark band... o arrtisti di punta attuali, quali C.Ranier, Dhyamara, Midnight Syndacate, Dave Sixx, WayWarson, Visioni Gotiche. E l'esordio potente di Dario GidanTKa, poesia neofuturista Sinapsi Autostradali con prefazione di Graziano Cecchini.


In blog page vetrina clip d'arte, scienza e musica elettronica, tra Kraftwerk e Bill Gates. E due clip estratti proprio da Futurismo 100 Live Ferrara la conferenza.anti esplosiva di Graziano Cecchini del febbraio 2009.

mercoledì 3 febbraio 2010

Azione Futurista per Vittorio Sgarbi- manifesto contro la Mafia

“ Noi futuristi del terzo millennio, senza se e senza ma, siamo vicini al collega…Vittorio Sgarbi, reo in quel di Salemi (Sicilia) evidentemente anche lui, come Me, del Reato di Futurismo. Ma parliamo sul serio! Reo di avere con l’antimafia futuristica autentica della Cultura fatto saltare nell’isola.in Sicilia. tutti i piloni criminosi di Destra, Sinistra, Centro, della Grande Mama dominatrice e mantide da secoli dei suoi figli belli e intelligenti come il Sole, ma prigionieri ieri, come oggi, anche di uno Stato Non Stato. Un Non Stato che ha scatenato contro Vittorio tutti i nani paracollusi della stampa, della magistratura, della politica, meri lapilli puzzolenti del zolfo dell’Etna! Ancora: come leader del Futurismo del duemila, in sinergia con i futuristi di Ferrara, dove ho rilanciato la nostra avanguardia lo scorso 20 2 per il centenario, …domandiamo alla città di Ferrara di difendere pubblicamente il… ferrarese Vittorio Sgarbi, il ferrarese contemporaneo vivente più celebre e libero! Se non altro perchè..con gli amici ferraresi …con il centenario abbiamo portato la città alla ribalta nazionale! Anche le forze di sinistra sopravvissute, anziché corteggiare ancora a Bologna, quella mummia di Romano Prodi, dovrebbero pubblicamente difendere il critico d’arte ferrarese Vittorio Sgarbi, se davvero intendono combattere la Mafia, o invece combatterla solo se qualche pentito criminale delira sul Premier! W il Futurismo la Città futurista di Salemi e Vittorio Sgarbi sindaco fino al bicentenario!”



AZIONE FUTURISTA ROMA FERRARA


Graziano Cecchini


Futurguerra

sabato 9 gennaio 2010

Neofuturismo: Futurist Editions on line 2009 13 eBook


NEOFUTURISMO FERRARA-ROMA 
a Ferrara in sinergia con Azione Futurista (Roma) di Graziano Cecchini la sede della casa editrice on line-


Tra le parole fatti del futurismo contemporaneo, spicca certamente l'editing o– leggi Ebook o meglio Fbook (futurbook), i libri on line di Futurist Ediitons (come le storiche Edizioni Futuriste del movimento), lanciato da Ferrara da chi scrive, in sinergia con Rosso Trevi, Maurizio Ganzaroli, Lamberto Donegà e Zairo Ferrante (Sylvia Forty ufficio stampa).


Dal gennaio 2009, ben 13 E(F) Book, tra neofuturismo e avanguardia, produzioni tutte bel segnalate da quotidiani on line, eccetera, vedi Estense Com. 3 collane, futurismo 2009, sands from mars, poeticamente, idealmente connesse alle 2 webzine omonime e alla storica rivista (Poeticamente) cartacea ed editoriale, testimonianza del neofuturismo ferrarese degli anni 80 e 90 scorso, a suo tempo ben evidenziata dallo stesso Alberto Bertoni (curatore anche dei Taccuini di Marinetti).

Futurismo 2009 contiene lavori saggistici specifici sul futurismo contemporaneo.


Su tutti le biografie dei futuristi/avanguardisti attuali (da Antonio Fiore a Graziano Cecchini a Giovanni Tuzet a Riccardo Campa allo stesso Paolo Ruffilli), poi i manifesti sempre del neofuturismo nelle sue diverse voci polifoniche (concrete anche off line), dai transumanisti a netfuturismo, a futurismo oggi all'arte elettronica. Ovvero Futurismo 100 e + e Transfuturismo (i manifesti presentati al centenario ferrarese curato da scrive.). Poi, Rosso Trevi on the Moon, la prima webgrafia autorizzata su Graziano Cecchini, a cura sempre di chi scrive, autore, infine dei saggi futurologici La Poetica di Internet e La Casta Ferrara.


Per Sands From Mars, collana:

invece opere narrative fantafuturistiche, vale a dire Premio Pulitzer di Ganzaroli, Il Centenario dell'Azzurro AA:VV. Racconti neofuruistici dedicati a Luce Marinetti, a cura di Gianluca D'Aquino di Alessandria(con- tra gli autori- oltre a quest'ultimo- gli stessi Manuela Vio- Venezia e il multimediale Claudio Braggio), L'Asino Rosso Dinanimismi (dedicato al primo compleanno del giornale blog d'avanguardia ferrarese omonimo ma 'orizzonti nazionali), curato sempre da Guerra, con Ferrante, con la presenza dei vari Sandro Battisti, Antonio Saccoccio eccetera, non ultimo la suite multimediale dedicata a Moana Pozzi (Futurguerra).


Infine per la collana lirica e antilirica... Poeticamente:

il noto multimediale e scrittore alternativo Filippo Landini con il poemetto cyberpunk TehnoTeppa, la poetessa sarda Lorena Melis, lo stesso Ferrante con Dinanimismo, sulla poesia dinanimista da lui brevettata, Riccardo Roversi con il noto Periplo di Millennio (versione on line).


Brevemente, un curriculum prezioso e significativo.

Sito Blog Vetrina


www.myspace.com/edizionifuturiste


vedi anche in home page Recensioni e le singole collane con link diretti sugli E(F)Book, - su Virgilio My Blog- liberamente scaricabili.

http://futurismo2000.myblog.it
http://sandsfrommars.myblog.it/
http://poeticamente.myblog.it/

*trailer ebook Futurist Editions canale Futurguerra You Tube
(Rosso Trevi On The Moon)

martedì 29 dicembre 2009

Sandro Battisti Connettivismo e Neofuturismo Interview di Roberto Guerra


da Controcultura Supereva

....Oggi si parla, sulla scia degli sviluppi della computer science, ormai di Homme Robot: Sandro Battisti è senz’altro in Italia uno dei tecnovisionari cantori della contemporanea e prossima fusione Uomo-Macchina, dove le Macchine diventeranno, forse, più umane degli umani.



E dall’A.I (Intelligenza Artificiale), paradossalmente, nella scienza e nell’arte, inclusa la nuova fantascienza, è già fiorita una nuova poetica, etichettabile come Sensibilità Artificiale o Intelligenza emotiva: non a caso gli scrittori i suoi messaggeri. E Battisti, tra i più chiari e analitici nella Parola (e poetici).

L’abbiamo intervistato:


D- Dopo pochi anni il Connettivismo, in questo 2009, è decollato, tra partecipazioni a centenari futuristi, compleaanni connettivisti, antologie, Premi Urania, Tv >, Radio e partecipazioni a festival Jazz prestigiosi: una sintesi?


R- Una sintesi? Poco fattibile, anzi io espanderei il campo d’azione perché accanto a tutto quello che hai elencato te, che vede protagonista ogni componente del collettivo con il proprio percorso artistico, aggiungerei anche la creazione di una casa editrice (EDS) di Marco “pykmil” Milani e di una etichetta (Avatar, curata da Francesco “Xabaras” Verso, il vincitore del Premio Urania 2008, e da me) per un’altra casa editrice (Kipple Officine Librarie, del Kremo) altra entità storica del Connettivismo.


Significa che il Movimento vuole espandersi pure nell’editoria, non solo letteraria ma multimediale, anche se ciò non vuol dire che si pubblicheranno solo opere connettiviste: significa, più propriamente, che il Connettivismo non vuole isolamenti ma si propone come interlocutore verso la cosiddetta cultura mainstream, perché il flusso degli eventi è uno solo e noi tutti vi siamo dentro, densi di passato ma anche pregni di aspettative per il futuro.


D- Connettivismo, Futurismo e Transumanesimo…


R- I Movimenti che hai citato sono, in realtà, frutti del Futurismo stesso. Il Connettivismo non annovera tra i suoi padri, però, solo il vulcanico ensemble ideato da Marinetti, ma anche altre idee derivate e pure non affini - vedi Surrealismo - oppure i Crepuscolari, o discipline interiori ed energetiche come l’esoterismo. Connettere le varie culture, le varie discipline scientifiche o filosofiche al fine di ottenere una visione unitaria e superiore, proiettata direttamente nel kernel del Futuro, è un po’ la missione che ci siamo posti cinque anni fa quando fondammo, la notte del solstizio buio, il Connettivismo.cinque anni fa ....

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/lhomme-robot-intervista-a-sandro-battisti

http://cybergoth.splinder.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=o0PPozAfiUA