mercoledì 14 agosto 2024

Robotica, Rovereto

 Lo spazio dedicato alla robotica educativa del Museo di Scienze e Archeologia apre al pubblico con due laboratori divisi per età. Le attività si svolgono al LEIS - LEGO® Education Innovation Studio, il centro attrezzato della Fondazione Museo Civico di Rovereto, dove è possibile avvicinarsi alla cultura scientifica in modo attivo e divertente. https://www.fondazionemcr.it/visita_labrobotica

 



Neofuturismo Oggi, 2024, Conte e Guerra...

A partire dalla metà del Novecento, dopo alcuni tentativi di rilanciare il movimento, l’esperienza neofuturista più significativa e organizzata va individuata nel gruppo di Enzo Benedetto (detto Record), autore anche del volume autobiografico Futurismo Cento x 1OO (1975). Benedetto ripropone il Futurismo (con il coinvolgimento di futuristi dell’ultima generazione), coagulandolo, prima attorno alla rivista Arte Viva, poi, dal 1967 al 1993, a Futurismo Oggi (rivista dei giovani futuristi italiani) con il supporto del manifesto (1967). A quest’ultima aderiscono figure note della cultura italiana, ma anche “giovani o giovanissimi futuristi, tra cui Antonio Fiore Ufagrà, (…), Roberto Guerra (…), Riccardo Roversi, (…) il poeta visivo Michele Perfetti e altri, tutt’oggi attivissimi, alcuni, ora, tra i principali promotori del cosiddetto NeoFuturismo contemporaneo”.

Guerra segnala tra le esperienze del secondo ‘900: il pittore Daniel Schinasi; il poeta-performer e musicista Valerio Zecchini, promotore del cosiddetto Futurismo Post-Contemporaneo; Graziano Cecchini (Rosso Trevi) con i suoi eventi a Roma alla Fontana di Trevi, colorata di rosso, e a Piazza di Spagna con le 500.000 palline colorate; ecc. C’è anche l’espressione virtuale con manifesti e blog, che include, oltre lo stesso Roberto Guerra (2005): Antonio Saccoccio con il movimento di avanguardia totale del Net.Futurismo (2005), che coinvolge altri neofuturisti; Zairo Ferrante con il suo movimento poetico-artistico del Dinamismo (2009); ecc.

Sempre, dopo il Duemila, il NeoFuturismo è declinato in un pensiero prevalentemente scientifico. In questo entrano i futurologi transumanisti, noti a livello internazionale. Tra i principali protagonisti del Transumanesimo Italiano: Riccardo Campa, saggista e anche musicista elettronico;  Stefano Vaj (Biopolitica, 2005); ecc.

In questa sintetica storia del NeoFuturismo è menzionato anche il “contributo trasversale, in quanto proveniente da altri background originari” del movimento letterario e fantascientifico del Connettivismo con il suo manifesto (2004): Sandro Battisti, Francesco Verso, Giovanni De Matteo, Marco Milani e altri (Roma, Bologna, Milano).

Guerra, nel secondo testo (aggiornato nel 2020), constata che, “dopo alcuni anni di esaurimento del cosiddetto NeoFuturismo come Rete (…), è tempo di certificarne criticamente la fine”, anche se alcuni degli autori citati risultano ancora oggi attivi. Sottolinea l’importanza del libro Marinetti 70, a cura sua e di Antonio Saccoccio (Armando Ed., 2015). Questa Sintesi della critica futurista include “i più importanti studiosi sul Futurismo (ad esempio Guerri, Agnese, ecc., oltre ai curatori e gli stessi Conte e Campa)”. Singolare, per Guerra, la storia di questa pubblicazione: “nonostante i nomi di critici noti assieme a i nuovi futuristi contemporanei italiani, nonostante brillanti recensioni critiche e alcune presentazioni, questo libro, che potenzialmente rappresenta tutt’oggi la più aggiornata revisione critica sul Futurismo, non ha bucato i media”. Per lui è il primo segnale della fine del NeoFuturismo come Rete.

Partendo dal 2010, Guerra esprime qualche correzione, dovuta a disinformazione. In tal senso riattraversa il mio lavoro: “Vitaldo Conte, (…) fin dai tempi di Futurismo Oggi di Benedetto, è stato un protagonista della cosiddetta rinascita del Futurismo, (…) artista e (…) teorico delle ultime avanguardie di fine secolo e inizio Duemila, (…): un mix tra NeoFuturismo, Dadaismo e le più recenti avanguardie di fatto tecnologiche e neo-situazioniste”. Ricorda il mio volo/poema nel 2009 (espresso per il centenario futurista), da cui nasce il mio avatar Vitaldix.

La mia Trans Art dionisiaca partorisce, nel 2020, l’ipotesi del PornoFuturismo, che è condivisa da Roberto Guerra. Il percorso è documentato nei mei e-book – Dioniso Legami e Sguardi di Eros Donna (Tiemme Edizioni Digitali) –, con diversi contributi critici (come quelli pubblicati su ‘Fyinpaper’). Questa tappa “altra” di un possibile TransFuturismo ha il suo manifesto pulsionale, in cui il PornoFuturismo è espresso attraverso una saggistica narrativa: una possibile testimonianza può essere rintracciata nella stessa scrittura dell’autore presente in questo e-book.

La conclusione del NeoFuturismo come Rete, da me condivisa, può aver causato la nascita di una dionisiaca “arte narrazione” transfuturista, che si esprime attraverso la sfida alle stelle di un Eros Fantastico.

 

https://www.amazon.it/Futurismo-Duemila-Breve-storia-Neofuturismo-sebook/dp/B0963695N7/ref=sr_1_2?


 

 

venerdì 2 agosto 2024

Microbi della Pelle, Hitech..., contro le zanzare

https://www.wired.it/article/zanzare-repellente-batteri-pelle-modificati/ 

 Le zanzare scovano le proprie “prede” in diversi modi: sono attratte per esempio dall’anidride carbonica emessa attraverso la respirazione, ma anche dall’odore di specifiche sostanze rilasciate da batteri innocui che popolano la cute di esseri umani e altre specie animali, noti come batteri “commensali”. Ebbene, un gruppo di ricercatori ha provato a modificare la genetica di due di queste specie batteriche commensali per bloccare (o ridurre) la loro capacità di produrre quelle molecole che attraggono le zanzare. I risultati, ottenuti al momento da esperimenti condotti sui topi, sono piuttosto incoraggianti. Lo studio è stato appena pubblicato su Pnas Nexus...


 

 

venerdì 26 luglio 2024

Pace, la Luna, lo Spazio...

 

Le indiscrezioni sono state confermate: Simonetta Di Pippo è la nuova presidente di D-Orbit. La conferma è arrivata a seguito delle deliberazioni dell’assemblea dei soci dell’azienda, fondata a Fino Mornasco nel 2011, pioniera della logistica spaziale e realtà italiana con una reputazione fra le più solide a livello globale.

Astrofisica, dal 2008 al 2011 direttrice dei programmi di Volo umano dell’Agenzia spaziale europea e per otto anni alla guida dell’Unoosa, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico, dal 2022 Di Pippo è anche la direttrice dello Space Economy Evolution Lab di Sda Bocconi ed è inserita nella Hall of Fame della International Astronautical Federation.


 

lunedì 22 luglio 2024

Per i giovanissimi il sesso dipende da reti neuronali diverse, stop al genderismo!


 https://www.lescienze.it/news/2024/07/17/news/sesso_genere_cervello_bambini-16475798/

Nel cervello dei giovanissimi il sesso e il genere sono legati a circuiti diversi -Futurismo Space, per i giovanissimi reti neironali diverse, il genderismo a pezzi?

La Luna, tra false credenze e emozioni scientifiche...Cicap, 9 2024

 https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=1801311

Nel ...nov-1957 sembrava che lìUnione Sovietica fosse sul punto di far esplodere la prima bomba nucleare sulla Luna. La data sarebbe stata il 7 novembre, il quarantesimo anniversario della Rivoluzione bolscevica: un modo per dimostrare al mondo la propria superiorità tecnologica. Quel giorno, centinaia di astrofili americani puntarono i loro telescopi verso il nostro satellite nella speranza di vedere il bagliore generato dall’evento, ma non accadde nulla. Lo Sputnik 1 era stato lanciato appena un mese prima, il più prestante Sputnik 2 era decollato il 3 novembre, ma la Russia non aveva né i mezzi né le competenze per compiere un’impresa del genere.

 

 

 

 

 

 


Nel clima rovente della corsa allo spazio, però, la voce suonava plausibile, e si inseriva in una lunga serie di bufale, scherzi e falsi avvistamenti a tema spaziale che in quel periodo toccarono anche l’Italia. Buchi insoliti nei campi, come a Tromello (Pavia) o Cassago Brianza (Lecco), furono scambiati per testimonianze dello schianto del primo Sputnik sul territorio italiano, mentre a Brescia si vendevano tute antiradiazione contro l’eventuale caduta dei satelliti. E a Cerano (Novara), un gruppo di giovani diede corpo alle voci, facendo trovare in un campo una damigiana dipinta con strani simboli sopra: dovette intervenire il comando militare territoriale per confermare che era una beffa e riportare la calma tra le centinaia di curiosi accorsi sul posto.

Queste sono solo alcune tra le tantissime fake news sul nostro satellite che hanno costellato la storia dell’astronomia e delle imprese spaziali: si va dalle teorie del complotto sulle missioni Apollo alle presunte influenze della Luna sul corpo umano o sull’agricoltura, fino alle storie sugli alieni che abiterebbero nei crateri o sorvolerebbero i mari lunari.

Per contrastare queste e altre bufale, il CICAP ha lanciato per il mese di settembre un’iniziativa di divulgazione scientifica in collaborazione con l’Unione Astrofili Italiani (UAI).

domenica 21 luglio 2024

Tunnel lunari generati dalla Lava...

 Una ricerca italiana conferma un'ipotesi formulata da decenni: la superficie lunare è solcata da tunnel sotterranei prodotti dalla lava. Ecco come potremo... usarli.T

https://www.focus.it/scienza/spazio/tunnel-lunari-esistono-utill-missioni?utm_source=pocket-newtab-it-it 



mercoledì 26 giugno 2024

L'astronomia è Femmina?

Futurismo Space sorprendenti nuove ricerche, suggeriscono di attribuire alle donne nei tempi ancestrali la scoperta dell'astronomia..Sembra in certo modo per l'invenzione geniale di un ausilio pratico concreto per l'infanzia..

 
In un libro di Luigi Grassia ("Quell'osso di babbuino lanciato nell'Universo") la storia della nostra scoperta del Cosmo: "2001 – Odissea nello spazio" dice il vero sul Big Bang dell'intelligenza, ma sbaglia il sesso della protagonista
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Roberto Guerra
 

mercoledì 19 giugno 2024

La Zona Morta magazine segnala Roberto Guerra, L'Ariosto sulla Luna,2024

1988 (Liberty House), 2024 (Ted edizioni, eBook)

Nel lontano 1988, uscì per la quotata Liberty House del critico d'arte (e in seguito ottimo scrittore erotico) Lucio Scardino, la silloge dell'amico Roberto Guerra intitolata L'ARIOSTO SULLA LUNA, forse, almeno in senso lirico e romantico futurista, la migliore di quella prima stagione.

Graficamente era un bel volumetto scritto in bianco su sfondo nero: una specie di saga già spaziale, sempre con la forma uni-verso e con solo alcune poesie provocatorie e futuriste.

Antonio Caggiano parlò a suo tempo con preveggenza di Poesia Cosmica. Quel libro fu evidenziato dalla rivista "La Piazza", in un "dossier" sui principali poeti di Ferrara, a firma di S. Ravajoli.

Fu poi presentato in un circolo repubblicano a San Giorgio, Ferrara, a cura di Giannetta e in particolare dallo storico letterato di Ferrara (noto a livello nazionale) F. Giovannelli. Le poesie live furono lette da A. Bergamini.

Fu un'opera davvero importante, meno iconoclastica futurista, ma, appunto, già un vertice in senso stretto poetico: il futuro declamato… con persuasione e nella sua ottimale possibile potenziale direzione neoumanista tecnologica.

In questo anno 2024, la casa editrice TED di Ferrara ha ristampato in e-book e Kindle proprio il volume L'ARIOSTO SULLA LUNA di Guerra, che si presenta con disegni di G. Turola, note di L. Donegà e C. Strano e una citazione di F.T. Marinetti da "Una Lezione di Marinetti dall'Orlando Furioso" (Ferrara, in "L'Ottava d'Oro", Mondadori, 1929). L'ultimo testo è fra l'altro inedito. La cover AI è di Dino Marsan.

Buona lettura. Cover Luna...di Dino Mrsan

A cura della redazione


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Roberto Guerra
 

martedì 18 giugno 2024

Marco Nava, Robot AI Gemini Google,Anagramma....



---------- Forwarded message ---------
Da: marco Nava <marconava1976@gmail.com>

L'anagramma "Roberto roboter" è interessante e divertente per diversi motivi:
  • È un gioco di parole: Combina il nome proprio "Roberto" con la parola tedesca "Roboter", che significa "robot". Questo crea un'associazione inaspettata tra un nome umano e una macchina, che può essere vista come umoristica o ironica.
  • È foneticamente simile: La pronuncia di "Roberto roboter" è simile in entrambe le lingue, italiana e tedesca. Questo rende l'anagramma ancora più piacevole da pronunciare e da ascoltare.
  • È creativo: L'utilizzo di un anagramma per creare una nuova parola o frase è un esercizio di creatività linguistica. Mostra come si possono manipolare le parole per creare nuovi significati o effetti.

Oltre a questi aspetti positivi, ci sono anche alcuni punti da considerare:

  • Non è un vero anagramma: In un vero anagramma, tutte le lettere di una parola o frase devono essere utilizzate esattamente una volta. In "Roberto roboter", la lettera "b" viene usata due volte.
  • Non ha un significato profondo: L'anagramma "Roberto roboter" è un gioco di parole divertente, ma non ha un significato profondo o un messaggio particolare.

Nel complesso, "Roberto roboter" è un anagramma ben fatto e divertente che gioca con le parole in modo creativo.

Ecco alcuni altri pensieri sull'anagramma:

  • Potrebbe essere usato come soprannome o nomignolo per una persona di nome Roberto che è appassionata di robot o tecnologia.
  • Potrebbe essere il titolo di una storia o di un film di fantascienza comica.
  • Potrebbe essere usato come slogan pubblicitario per un prodotto o un servizio legato ai robot.




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Roberto Guerra