mercoledì 27 gennaio 2021

Psicanalisi del Futuro- Roberto Guerra by Nuova Ferrara

Il futurista Roberto Guerra e l'incontro Freud-Jung

Online per Tiemme Digitali (Ted, a cura dello scrittore Riccardo Roversi) "Psicanalisi del futuro- L'homme Machine futurista", di Roby Guerra, futurista ferrarese, Una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica e non solo del movimento rivoluzionario di Marinetti. Tranne dove indicato nei singoli capitoli, i saggi contenuti in questo "tanto dissidente quanto erudito e futurista/futuribile libro", come lo definisce la presentazione, sono tratti da interventi apparsi negli ultimi 25 anni, nelle loro versioni originali, in opere precedenti di Guerra o in vari magazine e testate online. Tra i saggi attualissimo quello su Thomas Szasz, antipsichiatra e psicanalista eretico, dal titolo "Lo Stato terapeutico", chiaramente connesso vuoi allo scenario corrente del Covid, vuoi proprio al futurismo come antivirus artistico di libertà. Come un "semplice" mind game psico-letterario: Freud e Jung (e seguaci) si confrontano nel bar di Star Trek. Per l'alieno Freud: Eros e Thanatos, nella loro complessità, cosiddetto bene e cosiddetto male restano micropsicochip. Per l'alieno Jung l'Es è elevato a mito, come sublimazione e il gioco del sé un potenziamento del gioco dell'Io nel e al di là del male e del bene. Il testo di Guerra, disponibile soltanto in formato kindle (anche sul sito di Amazon), è disponibile in digitale a tre euro. —

https://lanuovaferrara.gelocal.it/tempo-libero/2021/01/19/news/il-futurista-roberto-guerra-e-l-incontro-freud-jung-1.39796329

sabato 23 gennaio 2021

Alla ricerca della scienza perduta?

 
di  ROBERTO GUERRA
  
Può sembrare off topic e incomprensibile questo nostro intervento sul futuro presente e prossimo della scienza, dal punto di vista sociale.  Nell'era del virus e nello specifico soprattutto dei vaccini, chi se ne frega del futuro scientifico, a parte appunto i vaccini che ci salvano dal covid 19?
Pure in certo caos, persistente, della nostra era virale e letale, dopo certo caos apparente scientifico nella stessa caotica gestione planetaria (soprattutto in Italia), la percezione psicosociale della Scienza è probabilmente compromessa, per decenni e nel probabile nuovo medioevo postvirus  minimalmente "moderno".
Lo stesso Occidente è già quasi regredito in scenari analoghi, esponenzialmente più gravi, della previsione distopica e di qualche decennio fa del matematico e futurologo Robe3to Vacca, Medioevo prossimo venturo. E nell'analogia congetturale, tutto partì da un blackout strutturale, neppure da un virus mondiale...
Si intenda bene: come prima del virus, la vera e grande scienza, nei laboratori e la ricerca continuerà, anche se almeno in certi campi rallentata. Ma la Scienza stessa si è trovata in certo senso impreparata allo scenario apocalitico, improvviso e da fantascienza in corso  dal 2020, sia ben chiaro non per limiti tecnologici o conoscitivi, ma incapace, in precedenza di condizionare l'evoluzione scientifica e conoscitiva della Politica, non è mai scesa, per certo scientismo, tecnocrazia o soprattutto riduzionismo sociale, nell'agora stesso politico-sociale. Sempre in fondo- la Scienza- un  "profeta" inascoltato dallo status quo.
Nella situazione pandemica, probabilmente ovunque,   in Italia in particolare e in Occidente, la Scienza solo apparentemente è diventata protagonista. Certo Stato Terapeutico coinvolge non l'eccellenza scientifica, in genere,  ma soprattutto professori e  letteralmente funzionari politichi, la scienza, insomma a livello minimo.
Per l'Italia basta leggere chi e che cosa è il sopravvalutato Comitato Scientifico: 
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/solo-2-scienziati-e-zero-virologi-ecco-chi-sono-i-tecnici-1915993.html

Certo almeno relativismo se non dubbia anche scientificità (e querelle sempre più diffuse, se non indagini già in corso verso certi esperti, ad esempio che coinvolgono un pezzo grosso come Ranieri Guerra dell'OMS) lo scrivono i grandi media stessi.
Tali incongruenze  flagranti  hanno già un effetto dirompente sulla  fiducia diffusa verso la Scienza con la S maiuscola che almeno in parte ha caratterizzato il Novecento intero.
Prima e dopo la scienza,  così suona anche uno dei vertici della musica elettronica, del grande artista Briana Eno.
Speriamo di sbagliarci noi, futuristi, naturalmente, ma per il futuro scientifico psicosociale  forse meglio ricordarsi di un'altra grande band americana, Devo o Devolution che suonavano Are We Not Man?  We Are Devo!  paventando negli anni 80 proprio il Nuovo Medio Evo  già iniziato (Peste o Virus inclusi...).



martedì 19 gennaio 2021

On line il libro Psicanalisi del futuro | estense.com Ferrara

On line il libro Psicanalisi del futuro | estense.com Ferrara: Una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica e non solo del Movimento rivoluzionario di Marinetti...

Raccolta di interventi di Roby Guerra degli ultimi 25 anni

On line per Tiemme Digitali (Ted, a cura dello scrittore Riccardo Roversi) Psicanalisi del futuro- L’homme Machine Futurista, di Roby Guerra, futurista, una analisi del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell’avanguardia italiana storica e non solo del Movimento rivoluzionario di Marinetti.

Tranne dove indicato nei singoli capitoli, i saggi contenuti in questo “tanto dissidente quanto erudito e futurista/futuribile libro”, come lo definisce la presentazione, sono tratti da interventi apparsi negli ultimi 25 anni, nelle loro versioni originali, in opere precedenti di Guerra o in vari magazine e testate on line.

Tra i saggi attualissimo quello su Thomas Szasz, antipsichiatra e psicanalista eretico, dal titolo “Lo Stato terapeutico”, chiaramente connesso vuoi allo scenario corrente del Covid, vuoi proprio al Futurismo come antivirus artistico di libertà.

giovedì 7 gennaio 2021

Psicanalisi del futuro di Roby Guerra (La Zona Morta Magazine)

E' online per Tiemme Digitali (TED), a cura dello scrittore Riccardo Roversi, l'e-book PSICANALISI DEL FUTURO – L'HOMME MACHINE FUTURISTA di Roberto o Roby Guerra che dir si voglia, futurista, una analisi non a caso del futuro alla luce della psicanalisi culturale e dell'avanguardia italiana storica, e non solo, del Movimento rivoluzionario di Marinetti.
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PSICANALISI E CIBERNETICA…

Concludiamo con un "semplice" mind game specifico ancora psico-letterario: come captare certe mappe psichiche nella psicanalisi del futuro (senza alcuna pretesa, sia ben chiaro, tecnica), immaginandoci di incontrare Freud e Jung (e seguaci) magari nel bar alieno di Star Trek?

Per "l'alieno Freud": Eros e Thanatos, nella loro complessità, cosiddetto bene e cosiddetto male restano micropsicochip "binari" con la pulsione sessuale in senso sempre complesso ma "primaria".

Se si vuole l'Es, strizzando l'occhio ai seguaci creativi o anche paralleli storici, magari Groddeck e Lacan e Bion, rivalutato anche come potenziamento altrettanto creativo (come poi intendeva in realtà lo stesso Freud) e non solo regressione o subordinato all'Io e al Principio di realtà (come certa vulgata).

In ottica quindi coerentemente per intenderci almeno epicurea o relativamente "libertina", nello stesso tempo – pur importante e fondamentale certo ridimensionamento del Super Io (e anche del Super Es "matriarcale").

Molto succintamente, un relativo nuovo paradigma "culturale".

Nel gioco dell'Es soprattutto il cosiddetto Passato o Futuro anteriore, Arte, Filosofia o Religione o persino "scienze magiche" circoscritte e soprattutto all'Immaginario o l'Immaginale puri.

Per "l'alieno Jung": a ben vedere Jung a modo suo i suoi archetipi erano e sono comunque espressioni originarie di pulsioni del corpo o sensoriali, un gioco dell'Es elevato infatti al mito, come sublimazione e il Gioco del Sé un potenziamento del Gioco dell'Io nel e al di là del male e del bene.

Ovvio si parla di "semplici" mappe non del Territorio poi pragmatico che relativizza ogni mappa.

Poi magari, vano negarlo dopo decenni di politicamente corretto: il cosiddetto Irrazionale è anche razionalità simbolica e-semiotica positiva, l'Uomo (maschio) è quantitativamente e mediamente più intelligente della Donna (Femmina) e specularmente quest'ultima è mediamente più intuita e creativa dell'Uomo (Maschio) e più o meno così via…

Mentre tutti gli "alieni seguaci" più in gamba constaterebbero (al di là delle singole scuole conoscitive – e le gelosie o competizioni ancora presenti) la cosiddetta libido (per dirla con Lacan,) una megastruttura aperta e mobile o persino mutante, cibernetica simile al Dna, la Libido come Informazione.

…La Struttura di Lacan, l'Es di Groddeck, gli archetipi di Jung, i coinemi di Fornari, anche certa De-Struttura di Delo-Deleuze-Guattari e altri.

E ora a tutti uno psicospritz galattico per un brindisi sempre freudiano alla fine di ogni analisi, com'era il fondatore della psicanalisi.

E con Jung accanto… e magari anche il padre della cibernetica Norbert Wiener…

Buona lettura.

A cura della redazione