venerdì 21 gennaio 2011

Futurismo doc contro Generazione Futuro: basta con l'equazione antimatematica.... futurismo=futuro e libertà!

Cstampa ufficiale: Movimento Futurista contemporaneo (Roby Guerra futurista)



I falsi finiani futuristi insistono nell'equivoco linguistico. Nonostante quel che abbiamo già puntualizzato in agosto-2010! vedi Futuristi contro Fini in Controcultura/Supereva. Nonostante Francesca Barbi, nipote ultima di Marinetti, storica dell'arte l'abbia ribadito a Il Giornale. Nonostante da più parti (compresi i radicali) sia stata denunciata la mistificazione, quasi orwelliana, neolinguistica. Neppure- in generale- e valga questo- la critica linguistica concerne le posizioni strettamente politiche di futuro e libertà e dei finiani, generazione futuro inclusa (in quanto altri aspetti politici, extra-artistici- non sono necessariamente condivisi dai diversi futurismi doc oggi attivi, vale a dire Neofuturismo- chi scrive e altri e-o FTM Azione Futurista- Graziano Cecchini e altri (I due gruppi sono gemellati), Net.futurismo, Antonio Saccoccio ed altri, i neofuturisti transumanisti (Stefano Vaj, Riccardo Campa ed altri), Italia Avanguardistica (Dario Gidantka Shining e altri). Semplicemente, tutta la costellazione finiana la smetta di usare arbitrariamente la parola futuristi o futurismo. Non la usino più, fuori dalle palle rispetto al futurismo storico, e contemporaneo attuale. S'inventino legittimamente altri loghi e griffe culturali, ma stop alla mistificazione linguistica che mediaticamente già produce danni. Non bastavano i soliti storici attardati incapaci di download e aggiornamenti, spesso in malafede: continuità autentica fututrista aggiornata e in progress post1944... come dimostrato da decenni, prima dal gruppo di Futurismo Oggi di Enzo Benedetto nel secondo novecento, poi dal duemila (ma noi eravamo già attivi anche prima- anche nel gruppo storico di Roma di Benedetto) appunto da neofuturisti e netfuturisti vari. Il web e non solo (anche gli old media, editoria inclusa) è colmo di notizie concretissime. Non bastavano decenni di censure per vecchie questione ideologiche non ancora sopite, nonostante fior di storici di sinistra stessi (o prossimi a quell'area) abbiano dimostrato essi stessi la complessità dell'ideologia futurista storica non circoscrivibile all'equivoco fascista, anzi....(Penso soltanto a Claudia Salaris, Franca Zoccoli, Alberto Bertoni ed altri): Ora, quasi per mutazione abnorme naturale spuntano, questi finiani o di generazione futuro (magari avallati anche purtroppo forse da alcuni storici d'arte ben noti ed esperti sul futurismo, ma non a caso quasi sconosciuti nel web, evidentemente poco aggiornati e diciamolo pure- colpiti da passatismo senile!). Il futurismo non ha nulla a che vedere con il falso pseudofuturismo finiano. E lo prova – in chiave persino popperiana- un ridicolo, come definirlo scritto specifico, cronaca live che riproduciamo integralmente....: da Generazione Italia, 18 1 2011.

“Essere futuristi. Nel ventunesimo secolo di Francesco Onorato


Un appunto sul termine FUTURISTI, riguardo a quanto si è detto a pomeriggio, credo non sia superfluo. A mio modo di vedere siamo futuristi nel senso di essere innovativi, totalmente diversi da quello che c’è stato prima di noi. Nel modo di fare, di pensare, a cominciare dal fatto di riunire in un unico movimento istanze liberali (per la maggior parte), ma anche sociali, riformiste, radicali, provenienti dalla società civile. Inoltre, siamo futuristi, nel senso pieno della parola, in quella mancanza di paura nell’abbattere ciò che rappresenta il “vecchiume” della politica e della società, e quindi non solo la gerontocrazia effettiva (infatti Generazione Futuro è un movimento politico UNDER 30) ma anche la c.d. “gerontocrazia morale”, basata su un modo di pensare passivo, arrendevole, accomodante.


Il Futurismo di Marinetti et alii per noi dev’essere uno spunto ideale, un’ispirazione, ma ovviamente loro sono vissuti nella loro epoca, ed erano pioneri e lungimiranti per la loro epoca. Noi lo siamo per la nostra. Quindi non saremo misogini, guerrafondai, – perlomeno non nel senso più greve del termine, perché essere combattivi è un bene, guerrafondai è un male – ma lo saremo, ad esempio, nello sfruttare il web all’ennesima potenza (ma MAI nel farci sfruttare dal web!!), nel rompere lo status quo, abbattere gli eccessi di burocrazia che stanno martoriando il nostro Paese. Questo si che significa essere futuristi!! Gestire e servirci degli strumenti che ci serviranno per raggiungere il futuro, rappresentare il futuro, ESSERE IL FUTURO”.

A parte considerazioni metapolitiche che sembrano comunque scritte assemblando pezzi di Bignami, quasi scritte (pare da under 30enni) come domande di assunzione in qualche ufficio politico per magari fare carriera prima o poi, con stile neppure perbenista ma appunto meno credibile di un colibri che vola più veloce di un'aquila...le poche righe dedicate a Internet (nel 2011!) come esempio di “essere futuristi” nel 2011, manco sono commentabili. Idem... quelle proprio su alcuni temi caldi storici di Marinetti e il futurismo storico- interpretati e (sic) aggiornati manco fossero parole di cruciverba o rebus da riempire (letteralismo politichese senza la minima necessaria sensibilità ermeneutica e simbolica o semiotica... poveretti, paroloni per Generazione Futuro!).


Neppure un prenativo digitale del 1984 con il Commodore 64 avrebbe scritto banalità del genere riferite a Internet. E i nuovi futuristi doc han scritto sulla Rete ormai decine e decine di netmanifesti (alcuni anche su carta in libri regolarmente pubblicati!)


Quindi Generazione Futuro, ecco, si accontenti di tale logo -futuro-, ma mai più la parola futurismo e futuristi. La parola futuro non è brevettata, la usano anche astrologi e indovini, quelli che predicono l'avvenire interpretando il volo degli uccelli. Legittimo. Ma neppure il verosimile, ma per la verità estetica e linguistica, per l'ultima volta ribadiamo: il futurismo doc, storico e contemporaneo è totalmente estraneo al parafuturismo di futuro e libertà e pulcini vari. Tra noi e costoro appunto è come paragonare marziani futurologi del XXI secolo e divinatori del novecento; noi non usiamo Internet. Il web è il Messaggio. Noi siamo La Rete in certo senso, futurismo non stop alla velocità del Terra(pianeta)byte! Pulcini e galli spiumati di futuro e libertà, nient'altro che scimpanzè politichesi che scrutano l'avvenire con palle di falso vetro. Tempo e Spazio per tutti nell'era informatica. Anche per la paleontologia politica e culturale. Il futurismo doc è altrove!!!