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venerdì 27 dicembre 2013

Futurismo contro Casa Pound

by  ECCOLANOTIZIA QUOTIDIANA, ROMA 
*FUTURISMO E CASAPOUND  BINOMIO IMPOSSIBILE!
BY ESTROPICO BLOG
Di tanto in tanto ci riprovano, anche con iniziative non necessariamente banali, ma tempo di una presa di posizione ufficiale neofuturista rispetto a certi input provenienti dalla Destra più o meno estrema di Casa Pound. Purtoppo gli old media in particolare poi foraggiano vecchie e obsolete equazioni e già la farsa finiana di alcuni anni fa ha generato mistificazioni letteralmente orwelliane.
Più nello specifico: proprio recentemente a Trento, CP ha curato un omaggio a Depero, in tal caso oggettivamente decente e interessante…. e risaltato dagli old media…. A Roma e dintorni, se non erriamo è anche addirittura attivo un Circolo Futurista tutt’uno o quasi con CP. Questo andazzo deve finire:
se a suo tempo la questione fascismo e futurismo fu certamente molto più complessa della vulgata ben nota che ha ibernato i futuristi per poi mezzo secolo, questo non significa avallare una nuova destra futuristica negli anni duemila. Ma neppure per mera tattica, ora che il neofuturismo contemporaneo opta – punto di non ritorno in ottiche dichiaratamente neoprogressiste, libertarie, tecnoanarchiche se non anche come dis-continuità culturale della sinistra storica, pur non ideologica e aperta e dinamica (come in particolare proprio chi scrive).
Premesso che- alla luce anche di una visione più complessa di CP stessa, non demonizziamo quest’ultima (secondo noi e anche certa pubblicistica non banale …soprattutto speculare ai famosi centri sociali di estrema sinistra… che si fa si chiude gli uni e gli altri secondo coerenti dogmi novecenteschi ideologici?) dal punto di vista critico culturale certa presunta sinergia CP futurismo non esiste, è una – ripetiamo- mistificazione orwelliana quasi. Né basta curare oggi eventuali iniziative futuristiche per subappaltarne il nuovo brevetto,,,
Semplicemente: in questi anni 2000 Casa Pound, a dispetto di un paio di manifesti formalmente interessanti, in cui si proclamava la fine della destra e della sinistra, nei fatti globali movimentistici politici e metaculturali è rimasta neppure a metà del guado.
CP è di destra eccome…. ancora nostalgica, esattamente…. specularmente (ribadiamo) come molti Centri sociali.
Ora, sia un particolare insito nella Costituzione italiana stessa, poco noto o in malafede sempre ignorato ( il famoso reato di fascismo… era -così scritto- clausola provvisoria-), sia la storiografia contemporanea europea (se non anche italiana) più accreditata (da Nolte e Mauss a De Felice e lo stesso Gentile in certo senso, ecc. non 4 gatti ma la maggioranza) non delegittimano affatto né il fascismo né il socialcomunismo, piuttosto – e giustamente come dopo la Resistenza- il nazismo- e giustamente- dopo e già da Stalin- anche il comunismo internazionale (sovietico e maoista in primis ma tutti quanti… certa eccezione almeno parziale e complessa italiana è solo oggi una rondine che non farà neppure mai più primavera, semmai Praga….).
Nello specifico di CP, tuttavia, anche in ottiche anti-ideologiche, neppure nei fatti è lecito parlare di fascisti di sinistra, come nelle lontane origini, solo in parte già all’epoca futuristiche!
Quel che chiariamo oggi è il binomio impossibile tra CP e Futurismo: legittimo, nel menu culturale di CP parlare semmai di neo d’annunzianesimo, pur anche qua con molte X: meglio di neodecadentismo liquido. Nessuno criticamente parlando può demonizzare CP, negando anche certa operatività legittima metaculturale, ma il futurismo non c’entra nulla, è un falso storico 2.0, anzi il neofuturismo e il futuro sono- per quel che ci riguarda (ovvio spottizzando e semplificando) di Sinistra 2.0!
Anche perchè, al limite, ma ora in percorsi consolidati realmente al di là della destra e della sinistra oltre la destra sinistra, pur in rotte neoideali e anche neotradizionali evolute e mai più ideologiche, nell’ambito del neofuturismo contemporaneo, esiste già, semmai, comunque derivante da certa matrice non minimale o liquida europea e italiana post Nouvelle Droite francese di 2/3 decenni fa, genericamente anche ma già rivelatore- già postmoderna, altra ala/direzione metaculturale di spicco prossima all’area cosiddetta (in gran parte romana) di Nuova Oggettività (ex Letteratura e Tradizione): al limite in democrazia pluralistica legittima. Diciamo un bordo, laddove tuttavia, piaccia o meno, nei fatti comprovati sia a livelli editoriali che operativi che persino ormai di informazione, il razzo neofuturista oggi multiplo esita già in volo verso orizzonti, riassumendo, magari dialettici con certa neotradizione 2.0, ma l’energia nucleare e solare, downloadata, altro non può essere che l’essenza originaria già tecnoanarchica e d’avanguardia, per taluni ad esempio chi scrive (e non solo) finanche e trasparentemente neoprogressista, libertaria, netsocialista!

by  Roby Guerra, scrittore

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