giovedì 26 febbraio 2015

Futurismo anniversario, giovani da 106 anni


 
20 febbraio 1909, 20 febbraio 2015, anniversario compleanno 106 del futurismo.  Futuristi giovani da 106 anni.... parafrasando una speciale pubblicità recente, Edison, già griffa infatti particolare, dal grande Thomas, inventore della luce elettrica con il nostro Alessandro Volta? Pare proprio di si, alla luce della grande retrospettiva del 2014 al Guggenheim Museum di New York sul futurismo storico, non ultimo in Italia dal volume appena edito da Armando editore, Marinetti 70 Sintesi della critica del futurismo, a cura di Antonio Saccoccio, netfuturista digitale - Univ. Tor Vergata, Roma e del sottoscritto, poeta futurista e elettronico: una re-visione aggiornata per l'anniversario stesso settantesimo della scomparsa di Marinetti, con - tra gli autori- alcuni dei principali storici e critici del futurismo, stprico e digitale, per la prima volta assieme per un bilancio critico aggiornato ed in progress. 
Il futurismo continua oggi e in Italia  ancora la sua Capitale, in chiave contemporanea, alla luce dell'era informatica:  Marinetti e il futurismo? Precursori del computer world attuale, di Internet.
E chiarita, attualmente, anche la famosa querelle storica sull'equazione futurismo-fascismo: ben più complessa anche storicamente,  contingenze quasi skinneriane o pavloviane...: se Marinetti era in Russia sarebbe stato con Lenin, viveversa Majakowskij .. con Mussolini, peraltro considerato quasi fin alla viglia della marcia su Roma dallo stesso Lenin un rivoluzionario, particolarmente irritato dalla rottura dei socialisti con l'ex "rivoluzionario", più o meno lo stesso giudizio di Gramsci sul futurismo in tempo reale. 
Noi aggiungiamo, senza rimuovere  certa comunque secondaria collusione in Italia, né certa clamorosa ingenuità in Russia.., che per spiriti e idee rivoluzionarie come ... il futurismo, politicamente era quello che passava  il secolo, il convento dell'epoca, e se non osano gli artisti il salto nel futuro e nel mondo nuovo, il mondo.. sarebbe sempre vecchio, anzi si sarebbe già estinto dal neolitico...
E nessuna iperbole: se gli orizzonti sani del nostro tempo,  il mondo tecnoscientifico - e poco altro-  segnala ancora nella crisi contemporanea totalmente imprevista solo negli anni '60, scenari futuri desiderabili, ripetiamo captati eccome dal Futurismo, l'Ombra, per dirla con Jung, del nostro tempo è in primo piano, come tutti sanno: dovevamo andare in vacanza su Marte nel duemila, invece,  nonostante i progressi scientifici,  il Reale è paradossalmente un nuovo medio evo (ben poco meraviglioso alla Huizinga o Le Goff) con incubi di  povertà retromoderne, terza guerra mondiale e scontri di civiltà impensabili.
E l'arte scienza futurista, al passo con l'evoluzione scientifica contemporanea, ci ricorda, pur in dinamiche globali del genere, più nello specifico  di abusata società liquida, di compiacimento nichilista autodistruttivo, di vera e propria patologia politica generalizzata, certa nuova configurazione e  cambio di rotta, probabilmente l'unica ricetta planetaria, dalla forza della scienza e dell'immaginario futurista in senso espansivo, non solo ovvio i futuristi, per pilotare le soluzioni vincenti.  Dalla follia e dalla stessa patologia della normalità (l'infame buon senso o la voluttà di essere fischiati denunciato e ... provocatorio di Majakowskij e Marinetti) al regno della macchina  rivoluzionaria, ovvero della scienza, oggi non più mera utopia, ovvero della libertà e del pensiero complesso e della Conoscenza, anziché le superstizioni religiose storiche o non riconosciute ancora dominanti (dietro una patina di "democrazia" in Occidente e di "autodeterminazione"  nel terzo/quarto mondo - con sceicchi e  capi tribu che sguazzano nell'oro o nelle allucinazioni  primordiali ancora animistiche... inclusi i terrorismi ben noti...),  Politica e Economia pre-scientifiche incluse (necessari altri Registri di Sistema, come dall'astrologia all'astronomia per intenderci).   
Ecco,  il pozzo senza fondo, il buco nero già s'intravede nell'attuale quasi orizzonte degli eventi: come nell'ouverture di 2001 .. di Kubrick, allora forse, anzi probabilmente scatterà la scintilla...  I popoli come estrema ratio di sopravvivenza si affideranno alla Comunità Scientifica, ai veri esperti, tempo di essere chiari.  E in tale rivoluzione democratica ma informatica, effetto misconosciuto della/dalla Rete e dal Web, che l'attuale ancora pianeta delle scimmie... capta solo come una specie di elettrodomestico gigante, credenti solo nella numerologia delle Borse e dei capi di stato diversamente babbuini..., i futuristi saranno in prima fila accanto agli Scienziati e al People Web 3.0.Roby Guerra

http://lanotiziah24.com/2015/02/roma-futurismo-anniversario-giovani-da-106-anni/


sabato 7 febbraio 2015

Domenica futurista, presentazione di Marinetti 70....Roma

febbraio 4, 2015 • Regione Lazio
Domenica Futurista…  8 febbraio dalle ore 11.30 alle ore 14.30 – Presentazione del libro "Marinetti 70. Sintesi della critica futurista", a cura di Antonio Saccoccio e Roberto Guerra, futurista ferrarese. (ArmandoEditore, Roma), presso la Galleria edieuropa Roma – Piazza deiCenci, 56.

(*Galleria,già Editalia, dal 1966, storica per l'avanguardia italiana del/dalsecondo novecento). Tavola rotonda con i seguenti autori del volume: Giovanni Antonucci, Francesca Barbi Marinetti, Giancarlo Carpi, Simona Cigliana, Vitaldo Conte(Vitaldix T Rose), Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Massimo Prampolini, Antonio Saccoccio, Luigi Tallarico. (Nel volume Marinetti70… oltre ai relatori per l'evento in questione, contributi inoltre di Gino Agnese, Günter Berghaus, Pierfranco Bruni, Riccardo Campa, Massimo Duranti, Roberto Guerra, Giordano Bruno Guerri, Miroslava Hajek,  Paolo Valesio).


*Marinetti 70 anni dopo, a cura di due esponenti del futurismo ultima generazione, Antonio Saccoccio e Roberto Guerra: un libro-esplorazione collettaneo intrigante e innovativo:

I diversi autori inclusi (alcuni dei piu importanti storici e critici del futurismo) segnalano probabilmente una nuova fase per il fu Movimento futurista fondato da Marinetti: FTM è scomparso nel 1944, ma quale influenza tutt'oggi sull'arte contemporanea!. Anzi, a quanto pare Marinetti e il futurismo oggi, anni 10 del 2000, vanno considerati a tutti gli effetti precursori dell'odierna età informatica, anche come futurismo sociale o futurologia (per dirla all'anglosassone):.
.. Una re-visione 2.0, del futurismo che delinea orizzonti se non di continuità ovviamente del futurismo storico movimentista, almeno una sua dis-continuità, in ambito culturale, creativamente accademica e – come accennato- futuribile, in dinamiche già postumane, oltre la stagione ambigua postmoderna. critico verso la società liquida contemporanea….
…Un download del medium messaggio futurista per nuovi orizzonti finalmente solidi sebbene dinamici e aperti alla complessità contemporanea: nel divenire e al passo sia con l'arte contemporanea in imprevedibile ancora definizione – nell'attuale mutazione- sia con il divenire della conoscenza: Come direbbe Brian Eno, Before and after the science…prima e dopo il futurismo, oggi 2.0.


INFO DOMENICA FUTURISTA...e Marinetti 70…

EXIBART  http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=146558
ITALIAN NETWORK  http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=26979

lunedì 8 dicembre 2014

I Libri Le Scienze

METEO WEB EU


martedì 16 settembre 2014 
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di Roberto Guerra - Nel 2014  si segnala certamente una iniziativa editoriale periodica in corso dalla primavera scorsa, ovvero i libri Le Scienze, collana Le Frontiere della Scienza, volumetti agili, scorrevoli e rigorosi, a più voci, il meglio della nota rivista  e dei suoi autori, dedicati allo stato attuale del sapere scientifico sui grandi temi dell’umanità contemporanea, problematici e-o strettamente “speculativi”.  Se gira e rigira, anche in Italia, al di là del rumore mediatico e politichese, certa crisi strutturale fin troppo nota, in fondo viene anche da certa cronica arretratezza culturale scientifica,  tale iniziativa divulgativa e accessibilissima, indica,  la via se non regia certamente evolutiva per seminare i memi del nostro tempo più verosimili e conoscitivi. Se la collana spazia, come accennato, da analisi su certe problematiche urgenti (Ecoambientali e economiche energetiche) ad altre solo apparentemente astratte o per addetti ai lavori ( l‘esobiologia e la fisica contemporanea) il verosimile scientifico analizzato e discusso suona spesso in flagrante iato con i pregiudizi giornalistici, del senso comune, popolare  e  della risposta politica.
Ad esempio pare che la causa prima di certo inquinamento, CO2 e buchi d’ozono vari sia più l’agricoltura selvaggia e dissipatrice di certi fertilizzanti che automobili e industrie. Che gli OGM non siano affatto quel demonio che paventano l’Unione Europea e certo ambientalismo, lasciando poi ((in assenza di alternative realistihe) nell’indigenza  i paesi sottosviluppati. Che l’energia  solare non sia un flop ma neppure quella panacea su cui parecchi spergiurano. Che davvero noi umani non siamo soli nell’universo, ma che la storia temporale dell’universo permetta  pochissime finestre compatibili per qualche interazione con parallele cività intelligenti aliene. E così via. Stupisce forse questa dinamica costante che invita, in ultima analisi, a radicali svolte fin dalla scuola elementare e nei media, per incidere concretamente verso qualche cambiamento strutturale per la psicologia collettiva, finalmente  orientabile verso livelli conoscitivi decenti  E la conoscenza quasi amata, rivela in tutti i ricercatori delle varie pubblicazioni tematiche  prospettive sempre plurali, dialettiche, danzanti, dinamiche, a colori,  anche contraddittorie, ma dopo la scienza,  punto di non ritorno, Stile democratico abbastana diverso da quello “daltonico” e riduzionistico di certo andazzo sociopolitico.  La collana, supportata da La Repubblica, consta, sempre con prefazioni di Marco Cattaneo dei seguenti volumi: Fisica estrema; Il cammino dell’uomo; Gli enigmi del cosmo; La medicina del futuro; In cerca di altre Terre; La seconda rivoluzione verde; Il problema dell’energia. Della serie, riassumendo: quando in Italia si capirà che la scienza – e già da un pezzo – è se non il nostro cuore, certamente il Cervello e  lo stomaco del presente  e del futuro?



La Grande Guerra futurista (Centenario 1915-2015)

In uscita “La grande guerra futurista (Wold War I, Centenario 1915-1918). Italo Balbo trasvolatore”

“La grande guerra futurista (Wold War I, Centenario 1915-1918). Italo Balbo trasvolatore”

Il futurismo e la prima guerra mondiale per il centenario della cosiddetta Grande Guerra del 15-18, riletta con sguardi psicostorici e futuribili. trasversali e anti-ideologici Una ventina di noti scrittori, filosofi e artisti, alcuni di Ferrara, intervengono con brevi saggi e interviste, sull’evento epocale che stimolò Freud e Einstein a una famosa corrispondenza storica e che vide l’avanguardia italiana in prima linea. Interviste anche sul trasvolatore Italo Balbo, celebrato oltreoceano come archetipo del primo novecento: con brevi saggi e interviste dai ferraresi Barbieri Lorenzo (politologo), Ferretti Alberto (politologo e storico), Giardini Paolo (politologo), Marco Tani (scrittore) e altri.  A cura del neofuturista Roberto Guerra con contributi e note critiche inoltre di Calselli Luca (Roma, architetto. già collaboratore di Fuksas), Casalino Pierluigi (Imperia. futurologo e islamista), Cecchini Graziano (Roma, Futurista.. la Fontana Rossa di Trevi) , Conte Vitaldo (Roma, Critico d’Arte… Docente Belle Arti Roma), D’Aquino Gianluca, (Alessandria, scrittore, Premio Giallo Mondadori) Daco (Belluno, Net artista, SL), Fiore Antonio, (Roma, pittore futurista) Giovannini Sandro (Pesaro, filosofo, scuola romana di filosofia politica), Guglielmini Stefano (Politologo, Ferrara, Federalismo Regionale Emilia-Romagna), Manias Giuseppe (Oristano, sociologo, curatore Biblioteca Gramsciana di Ales), Melandri Paolo (Faenza, poeta e musicologo), Pignalosa Vanessa (Salerno, pittrice, cocuratrice Circolo Arianna), Pinna Maria Antonietta (Londra, scrittrice e blogger), Russo Gennaro (Napoli, presidente Space Renaissance Italia, ricercatore aerospaziale), Saccoccio Antonio (Roma, ricercatore ciberculturale, Univ. Tor Vergata), Scorza Fabio, (Londra, filosofo e giornalista culturale) Sgroi Luigi (Milano, critico d’arte e curatore Nord Italia Mov. Nuova Oggettività), Siniscalco Luca (Milano, Filosofo e redattore Luuk Magazine) Vaj Stefano,(Milano, filosofo e futurologo, dirigente Ass. Italiana Transumanisti) Vatinno Giuseppe (Fisico e Filosofo), Venturini Filippo (Perugia, scrittore e ricercatore archeologico).

Tavolette Heliopolis.. "non aver paura di dire" a c. di Sandro Giovannini

Italian Network

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - "ITALIA 2014" - A META' FRA OPERE D'ARTE E IL LIBRO LE "TAVOLETTE DELL'EDITRICE HELIOPOLIS PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ITALIANA NEL MONDO

(2014-12-02)
    Libri d'arte in polvere di lignite e incisi al laser per le preziosissime cosidette Tavolette,: questa la firma per la Casa editrice Heliopolis di Pesaro, specializzata in produzioni a metà tra volumi collezionistici d'altri tempi e nuove modulazioni contemporanee. Un poco come le produzioni della ben celebre Franco Maria Ricci.  Nello specifico ecco le produzioni del 2014, recentemente edite e in uscita.  A cura del poeta filosofo Sandro Giovannini, si segnalano: Nel presente eterno, la felicità delle cose...VII note di Sandro Giovannini al testo di Giovanni Sessa su Emo pregiata tiratura Heliopolis in contemporanea con il libro di Giovanni Sessa: “La meraviglia del Nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo”, Bietti, Milano, 2014 e tende a rimarcare alcuni plessi logici del testo di Sessa, in una dialettica costruttiva e serrata.

Ciò fa ben rilevando tale lavoro organico sul filosofo veneto, condotto da Sessa con determinazione ed efficacia notevole, sia per le implicanti risonanze filosofiche di contesto che per l’unicità/esemplarità della cometa/chimera emiana, ricca di una forza imaginale potente che non concede nulla  all’ovvietà, comunque paludata...Prefazione di Romano Gasparotti. 200 copie numerate e personalizzabili i  4 tipologie di copertura: 1) pergamena naturale con disegno di copertina a mano, copertura in cuoietto nero, in cuoietto naturale, in legno (varie essenze) con incisioni e traforature laser.

seconda novità 2014  “...non aver paura di dire...”

Fine 2014. Pregiata tavoletta Heliopolis Edizioni, in parallelo con un e-book (La Carmelina, Ferrara), stesso testo. Ma al di là della ormai storica collana a cui tanti scrittori hanno partecipato, cosa ricerca  questo doppio filosofico e comunicazionale? Se è vero che oggi è improponibile non cercare di comunicare e nello stesso tempo tutto si sfilaccia nella quantità e nell’indifferenziato, allora questo ossimoro vivente, questo duplice registro serve a soddisfare una esigenza rimanendo fedeli alla profonda vocazione ed evocazione del bello nella sostanza (che è forma), aggiungendo e non sottraendo. Una cartina di tornasole. Uno scandaglio veritativo. Contenutisticamente gli autori perseguono una propria ricerca di verità e di coraggio, oggi altrettanto preziosa.
“non aver paura di dire…” 42 contributi di:

Angela Ales Bello, Luigi Alfieri, Alberto Cesare Ambesi, Umberto Bianchi, Mariano Bizzarri, Ettore Bonessio di Terzet, Claudio Bonvecchio, Giuliano Borghi,  Riccardo Campa, Agostino Carrino, Vitaldo Conte, Raimondo Cubeddu, Giovanni Damiano, Vittorio de Pedys, Gianfranco de Turris, Massimo Donà, Adriano Fabris, Francesco Franci,  Luca Gallesi, Romano Gasparotti, Giuseppe Gorlani, Luca Grecchi, Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Vito Limone, Luigi Lombardi Vallauri, Francesco Mancinelli, Gian Ruggero Manzoni, Gianluca Montinaro, Raffaele Perrotta, Miro Renzaglia, Antonio Saccoccio, Andrea Scarabelli,  Giovanni Sessa, Luca Siniscalco, Francescomaria Tedesco, Stefano Vaj, Marco Vannini, Marcello Veneziani, Filippo Venturini, Piero Visani, Eduardo Zarelli.
curatela: Gianni Bertuccioli, Sandro Giovannini, Luigi Sgroi.(02/12/2014-ITL/ITNET)


Gramsci 2017 (Armando editore) recensione di Emilio Diedo

LITERARY MAGAZINE PADOVA 11 2014

Gramsci 2017. Dopo Berlinguer... Renzi, Grillo: per una sinistra italiana nell'era di Internet

L’opera qui proposta, mix saggistico, antologico, di Roby Guerra su Antonio Gramsci, è una seconda edizione riveduta ed ampliata del cartaceo edito da La Carmelina Edizioni, Ferrara-Roma 2013.
È ivi incluso, a fine saggio, un originale “Chip Chip Microchip” dedicato all’evento sismico che colpì, e devastò, l’Emilia nel periodo maggio-giugno 2012: ventiquattro componimenti poetici ispirati ad un’estetica postfuturista, del medesimo Guerra.
Ancor prima della premessa dell’autore sono inclusi quattro “Collaudi”, indicanti l’effettiva positività critica d’una, appunto, collaudata pubblicazione, la precedente. Collaudi eloquentemente espressi nelle allettanti note raccolte da: il giornale d’informazione La Nuova Sardegna; lo scrivente Emilio Diedo (da Literary); Marcello Francolini (da Salerno Magazine); e Roberto Bonuglia (da Il Tempo La storia).
Accurato saggio, ampio quanto a cronologia, da Gramsci e fino al presente, all’insegna d’un modulo di scrittura globalmente postfuturista, com’è nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile del curatore. In pratica è una guida ad un approfondimento sulla poliedrica attività intellettuale ed innegabilmente politica di Antonio Gramsci – Ales (OR), 1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale Comunista, 1923; e poi, segretario e deputato del Partito Comunista d'Italia (PCdI), 1924, affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti.
Un Gramsci che proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer). Sardo Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984; segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi, transitando per il sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo Cacciari (2009 Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra), il confronto giunge a convergere su un attuale interprete, molto gettonato protagonista della politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima, che, benché ideologicamente più centrista se non addirittura tenuemente destrorsa, è in ogni caso mossa da un piglio ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più spregiudicato ancora (2011 Manifesto per Matteo Renzi).
Il libro, come s’era detto, edito per la prima volta nel giugno 2013, e segnalato dall’Istituto Gramsci di Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales, non poteva che essere riproposto: prima ristampato dalla stessa Carmelina e, ad un anno, rivisto ed ampliato in questo e-book di Armando Editore. È anche questa una delle motivazioni del richiamo che la presente recensione si propone come obiettivo, oltre al largo merito in sé dell’opera, condotta con acume d’indagine e lungimiranza.
L’analisi, nella sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare alla prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che un nuovo futurismo, di cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica (postfuturismo), può essere inteso addirittura in transito nell’opposta strada di ‘sinistra’, rispetto a quella ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo sviluppo del primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico, inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista ovviamente, agganciata alla dinamica della storia. Anche se, già trattando della Nuova Oggettività, che ormai invade la sfera di questa nuova tendenza in seno ad un redivivo, più umano futurismo, non è proprio il caso di dare definizioni né di destra né di sinistra e neppure centriste. Ma lo si vuole sottolineare solo per un’ulteriore mera osservazione, integrativa di quest’analisi. Di fatto, e non per niente, i doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente pertinente ma certamente più attuale di Baudrillard, unitamente ad altri nomi quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali, un tantino più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini, reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto della ricerca è egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti; sull’intervista, questa volta arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra; e su un’eloquente nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio semi-para-poetico di un indifferente,); oltre le dovute indicazioni di riferimento: nota curricolare sull’autore e bibliografia.
Con eloquenza e gustosa ironia Roby Guerra, in chiusura di Premessa, inneggia ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di tipo indubbiamente pacifista (2012 Lotta amata X il futurismo: i futuristi per la netgeneration / Rottamatori, antipolitici e pirati). Dimodoché l’oramai sbiadita teoria della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta armata’, come la si voglia definire, lascia il posto ad una molto più congeniale e gradita ‘lotta amata’, priva di quella bellicosa erre che, dacché Marx la concepì, ha fatto tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.

martedì 28 ottobre 2014

Gramsci 2017 e il progressismo digitale

Gramsci 2017 ebook  armando editore
*Roberto Guerra, Gramsci 2017.... (Armando editore, ebook, 2014)
Sulla Treccani on line l'autore persino segnalato, in altre enciclopedie web sfigate..  quasi la Guerra dei Mondi con un marziano parodia convinto ancora che il Futurismo sia fascista! Niente di più falso e lo prova l'editoria nazionale storica italiana pubblicando questo saggio di Guerra che ripercorre criticamente e con stile dis-organico la storia della siinistra italiana (e area affine progressista)  fino ai giorni nostri.  Da Gramsci a Berlinguer alle news 2.0 di Matteo Renzi e Beppe Grillo, anche Marx, anche Majakowskij e Marinetti. Anche infatti il futurismo contemporaneo, ad esempio Riccardo Campa e Antonio Saccoccio, da cui - Saccoccio- il testo in questo caso inserito dal  fondatore del netfuturismo.....
ANARCHISMO (E FUTURISMO) PER RENZO NOVATORE
di Antonio Saccocccio
Futurismo e anarchismo sono due strade di ribellione destinate ad incrociarsi inevitabilmente. Il fuoco vitale e volontaristico che brucia nelle anime dei futuristi e in quelle degli anarchici è spesso indistinguibile. Alcuni testi di Renzo Novatore (1890-1922), anarchico che nel suo breve percorso incrociò il Futurismo, dimostrano perfettamente quanto gli anarchici siano profondamente anche futuristi.
Nell'anarchismo – in fatto di vita praticamente e materialmente vis dei due diversi concetti filosofici, comunistico e individualistico, che lo dividono nel campo teorico, due istinti spirituali e fisici i quali servono a distinguere due temperamenti di proprietà comune a tutte e due le tendenze teoriche e filosofiche. Pur figli entrambi della stessa sofferenza sociale, abbiamo due istinti diversi che ci danno due diverse sofferenze di origine edonistica.
Vi sono quelli che soffrono – direbbe il Nietzsche – per esuberanza di vita (comunisti e individualisti) e vi sono quelli che soffrono d'impoverimento della vita. A questi ultimi appartengono quei comunisti e quegli individualisti amanti della quiete e della pace, del silenzio e della solitudine. Ai primi appartengono quei comunisti e quegli individualisti che sentono l'io interiore che sentono l'io interiore come un possente fremito dionisiaco traboccante di potenza, e la vita come una manifestazione eroica di forza e di volontà. Sono coloro che hanno il bisogno irresistibile di gettare la fiamma del loro "io" contro le muraglie del mondo esteriore per scardinare e vivere la tragedia. Noi siamo di questi!
Oggi la storia dell'umanità è giunta a uno – forse il più grandioso – di quei suoi tanti vortici ove l'anima dell'uomo è chiamata a rinnovarsi radicalmente sulle rovine magnificamente orrende del fuoco e del sangue, della catastrofe e della distruzione, o cristallizzarsi vigliaccamente nel decrepito e cadaverico concetto di vita che ci ha dettato e imposto l'anacronistica società borghese.
Il vitalismo e il volontarismo degli autentici futuristi appartengono anche a Novatore. L'audacia, e quindi la lotta contro tutti gli atteggiamenti vili, è un'altra caratteristica imprescindibile per i ribelli anarchici e futuristi. Come lo è l'istinto dionisiaco-nietzschiano.
Se questo pugno di audaci non balzerà fuori dall'ombra per gettare sulla laida faccia della società borghese il nero guanto di sfida e di rivolta, i rettili della demagogia politicantesca e tutti i saltinbanchi speculatori ed ipocriti dell'umano dolore rimarranno essi i padroni del campo e sul tragico sole rosso che cerca illuminare l'oscuro vortice della cupa storia che passa, getteranno l'oscena maschera di biacca portata sul libero orizzonte dell'umano pensiero da quel debosciato arlecchino che nomasi "Marx" e tutto finirà in una commedia turpe e grottesca innanzi alla quale ogni anarchico dovrebbe suicidarsi per dignità e per vergogna.
*ANTONIO SACCOCCIO (Roma, 1974), ricercatore ciberculturale compositore, scrittore, net.artista, (Università Tor Vergata, Roma). Ha pubblicato: AA.VV. Manifesti Netfuturisti (Avanguardia 21); numerosi articoli e saggi sul Futurismo, ha partecipato a conferenze, convegni e rassegne nazionali e internazionali (Università degli Studi di Genova, Rutgers University, Università Roma Tre, Universidad Complutense de Madrid, Università di Foggia, Carl von Ossietzky Universität Oldenburg, NeMLA, Usa ecc.) anche in altri centri di cultura (Musei Capitolini di Roma, Conservatorio "A. Casella" di L'Aquila, Eur Palazzo dei Congressi, Klaviere Backaus di Brema). Ha curato "Eredità e attualità del futurismo" (Roma, 2013). Fondatore del Net.Futurismo, tra i curatori della casa editrice Avanguardia 21, è autore di composizioni letterarie liriche e parolibere, oltre che di diversi manifesti programmatici, pubblicati in volumi internazionali. Ha realizzato numerosi brani elettrorumoristici, opere concettuali e installazioni multimediali esposte in diversi eventi nazionali.
*VIDEOPROMO

http://www.amazon.com/Gramsci-Italian-Edition-Roberto-Guerra-ebook/dp/B00N7T7XG0

Treccani

Futurismo: documenti, foto e citazioni nell ... - Treccani

www.treccani.it › Enciclopedia
«È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di .... 2012.07.12 Presentazione di 'Futurismo Nuova Umanità' (Armando Editore) di Roby Guerra

mercoledì 22 ottobre 2014

domenica 12 ottobre 2014

Gramsci 2017 (Armando editore eBook)

La Notiziah24 Roma

Roma, Gramsci 2017 di Roberto Guerra (Armando editore)

settembre 5, 2014 • Cultura e Spettacolo
Gramsci 2017 – Dopo Berlinguer… Renzi, Grillo: per una sinistra italiana nell'era di Internet -del futurista ferrarese Roberto (o Roby) Guerra è stato appena edito in eBook dalla prestigiosa editrice romana Armando editore, specializzata in scienze sociali e testi universitari. Guerra rilegge per via letteraria futuribile (sullo sfondo appunto il futurismo, Marinetti e Majakowski), certa storia del progressismo italiano storico a partire da Gramsci, inclusi …Marx…Berlinguer, Pasolini, Sanguineti e Cacciari, aggiornandolo alle news contemporanee di .. Matteo Renzi, dialetticamente anche verso Beppe Grillo (come sintomo mutazione del web), sia a certo futuribile, del secondo novecento (McLuhan ecc.) o certo postmoderno, Deleuze-Guattari e Baudrillard o attuale (Capitoli ad es. su R. Campa, transumanista di sinistra, il critico d'avanguardia V. Conte, sui centri studi futuribili IIF di R. Paura e Space Renaissance di A. Autino. Interviste su Gramsci a G. Ceccchini  e lo stesso G. Manias -sociologo e curatore Biblioteca Gramsciana di Ales…, a S. Giovannini sul'Urfuturismo , note su Gramsci di Z. Ferrante, di A. Saccoccio, futurista anarchico su Renzo Novatore, di Luca Siniscalco, intervista all'autore). Un testo controcorrente, provocatorio, un recupero del Gramsci secondo Guerra non ancora veramente storicizzato (appunto anche mediatico e futuristico ante litteram, celebri certe sue pagine sul Futurismo ).

E il poeta non le manda a dire: " Questo breve saggio, già presentato in anteprima alla Biblioteca Gramsciana di Ales in Sardegna (luogo natale di Gramsci!), , discusso in convegni a Salerno, segnalato da media nazionali e siti rilevanti,  illustra le potenzialità di una nuova sinistra 2.0 dell'era di Internet, per una nuova società della conoscenza e progressista, dialettica verso il pensiero evoluto liberale/conservatore e cattolico, necessariamente anche contro anche certa casta "rossa" o Intellighenzia culturale radical chic cattomunista o nichilista, dove ancora prevale il pensiero unico ideologico". Non ultimo l'ebook si chiude con un poemetto sempre tributo a Gramsci scritto da Guerra nel 2012, a memoria del sisma emiliano, preceduto dalla sua prima raccolta poetica, "Fiori della Scienza", 1983! dove già parlava di Futurismo di sinistra e Intelligenza Artificiale.
E una intervista zoom all'autore:
D- Antonio Gramsci?  R – Come tutti i grandi innovatori stravolto da verminai di glossatori, è il tempo di rilanciarlo …  ha anticipato McLuhan e la scienza dei media e persino in chiave progressista non solo come accademico.
D- Il comunismo? R -  Utopia fallimentare e criminale, tranne parzialmente il PCI, eccezione mondiale, ovviamente da storicizzare, riformattare nei suoi archetipi positivi, socialismo "scientifico" e "utopico" (compresi futurismo e rivoluzione liberale…) verso l'era ormai 3.0
D- Il compagno Marinetti?  R – Anche Majakowskij, ovviamente, ma Gramsci captò eccome la rivoluzione incompiuta del futurismo…
D-  Mussolini?  Dopo le leggi razziali un disastro epocale, ma – come dimostra la stampa internazionale dell'epoca – presidenti Usa inclusi ecc.,  sempre un socialista quasi utopico. E semmai l'unico che ha realizzato il comunismo (chiamandolo fascismo!) in Italia, ma i "compagni" non se ne sono mai accorti!
D- Berlinguer?  R – La via italiana al socialismo, si diceva… Era vero e salvò la nazione, negli anni di piombo, dalla deriva estremista ben nota.
D- Matteo Renzi?  R- E' forse davvero l'Uomo del Futuro per la nuova Italia del XXI secolo, ha tagliato – e nessuno come lui- il congenito complesso di Stalin nella sinistra italiana, per quello certo residuo scetticismo…
D- Beppe Grillo? R – Un comico visionario, il primo a captare la news epocale di Internet  in Italia, meglio di tanta intellighenzia: purtroppo ancora figlio anche del '68, ha un valore metapolitico

Futurismo e Transumanesimo recensione


LA NUOVA FERRARA  UN VOLUME ELETTRONICO PER IL FUTURISTA GUERRA

Transumanesimo, secondo i ricercatori Max More e l'italiano Giuseppe Vatinno è una filosofia futuribile: nata in Usa negli anni 90 e poi diffusa anche in Italia a partire dagli anni 2000, sul solco della futurologia classica a partire dagli anni 50 del secondo novecento (da Robert Jungk a Alvin Toffler, Marshall McLuhan, in Italia Silvio Ceccato, Roberto Vacca, il Club di Roma di Aurelio Peccei celebre per bestsellers ecologici e previsionali sui "Limiti dello Sviluppo" di Meadows e altri). Recentemente sempre in Italia, a Napoli è operativo l'Italian Institute for the Future (IIF) a cura di Roberto Paura (e altri) che segnala, stabilizzata la new transhumanist, nuove rotte propulsive e mediaticamente piu complesse e più strettamente scientifiche. Esiste da tempo all'estero, anche un'ala artistica del cosiddetto transumanesimo, in Italia elaborata recentemente da certo futurismo contemporaneo e da scrittori di fantascienza. Questo, in sintesi, lo scenario dell'ultimo saggio del futurista ferrarese Roby Guerra (Futurismo e Transumanesimo. La Poetica di Internet, La Carmelina, ebook, 2014)-  (autore anche per l'editoria nazionale con Armando editore di Roma): uno zoom divulgativo su certo futuribile contemporaneo in Italia, tra arte e scienza sociale: oltre allo stesso Paura, autore recente di Futuro in Progress, segnalati i principali protagonisti della futurologia attuale italiana, da Roberto Manzocco a Estropico, a Adriano Autino agli stessi Vatinno e Vaj, a ricercatori ciberculturali quali Giulio Prisco, Antonio Saccoccio , Vitaldo Conte, Marcello Francolini, Sandro Battisti, David De Biasi, a artisti stessi contemporanei quali la pittrice Giancarla Parisi, Antonio Fiore Ufagrà, Graziano Cecchini, Alessandro Amaducci e il net artista Daco. Evidenziati o segnalazioni anche per il "ferrarese" (originario di Salerno) scrittore dinanimista Zairo Ferrante, per gli stessi Vitaliano Teti, Riccardo Roversi, Andrea Amaducci, Dj Afghan e altri. Il libro elettronico nel suo focus divulgativo e letterario-artistico è preceduto da una breve revisione post internet del futurismo stesso.