lunedì 24 dicembre 2012

La letteratura ferrarese contemporanea - rubrica dal 30 ottobre in Eccolanotiziaquotidiana-Roma...




(*30 ottobre 2012) Eccolanotiziaquotidiana come piccolo e virtuale contributo culturale per Ferrara città terremotata (meno colpita dal noto sisma del 20 maggio scorso, ma con ingenti danni storico-culturali per la città emiliana estense, già capitale del Rinascimento, oggi tra le città d’arte d’Italia – celebrata anche dall’Unesco) presenta – in esclusiva nazionale- da oggi e per circa 30 puntate settimanali- ogni lunedì-venerdì l’eBook (cartaceo anche nel 2013) di Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, appena edito da La Carmelina/Este Edition (Ferrara-Roma).

Opera inedita nel panorama “neoestense” editoriale contemporaneo. Per Ferrara città d’arte e di scrittori (dall’Ariosto a Giorgio Bassani)..: basta questo dato significativo come presentazione per il Dizionario… , a cura di Roby Guerra, scrittore e critico letterario, con all’attivo pubblicazioni con Armando Editore, Roma, la rivista editoriale Divenire (Milano), Heliopolis (Pesaro-Roma) per il libro manifesto Nuova Oggettività a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, eccetera, membro dell’avanguardia netfuturista della Capitale (Antonio Saccoccio, Unversità Tor Vergata, Vitaldo Conte, Accademia Belle Arti di Roma, il celebre Graziano Cecchini). Più noto come promotore del futurismo contemporaneo, Guerra per il dizionario presente, ha optato ovviamente per una cifra neutra, oggettiva, selezionando (e spesso aggiornando) anni di promozione della stessa letteratura ferrarese del nostro tempo, tra scrittori lineari e-o sperimentali (video e “trans-poeti”inclusi) distillata in riviste, ecc., ferraresi e nazionali. Futurista qua ..soltanto per l’opzione esclusivamente creativa e meritocratica, audience o meno dei nomi e degli scrittori “storicizzati” e per lo stile atipico, creativo e certamente non meramente “tipografico”. Ecco l’elenco completo, oltre 90 protagonisti:

Andrea Amaducci-Alberto AmorelliIvano Artioli-Guido Barbujani-Federico Benedetti-Giuliana Berengan-Sandro Bevilacqua-Daria Bignardi-Andrea Biscaro-Francesca Boari-Davide Bregola-Debora Bubalini-Emanuela Calura-Antonio Caggiano-Giuseppe Calò-Alberto Canetto-Barbara Cannetti-Giorgio Cattani-Franco Cavazzini-Marisa Cecchetti-Elisabetta Chinarelli-Luca Chizzoni-Gaia Conventi-Caterina Costanzo-Alexandra Dadier-Luigi Dal Cin-Fabio De Luigi-Antonio Di Bartolomeo-Emilio Diedo-Lamberto Donegà-Luca Duò-Giorgio Felloni-Marco Felloni-Zairo Ferrante-Andrea Forlani-Arturo Forti-Sylvia Forty-Sergio Fortini-Maurizio Ganzaroli-Raimondo Galante-Federico Garberoglio-Alex Gezzi-Enrico Gherardi-Dario Gigli-Corrado Govoni-Caterina Gruber-Roby Futur Guerra-Ennio Guirrini-Vincenzo Iannuzzo-Marc Kober-Filippo Landini-Federica Manfredini-Diego Marani-Stefano Marcolini-Carlo Mascellani-Luvi Lu-Lorenzo Mazzoni-Marco Milani-Enzo Minarelli-Matteo Musacci-Andrea Pagani-David Palada-Franco Patruno-Matteo Pazzi-Roberto Pazzi-Monica Pavani-Michele Perfetti-Marco Piron-Ivan Plivelic-Carlo Rambaldi-Fabrizio Resca-Alberto Rizzi-Piermaria Romani-Gianfranco Rossi-Riccardo Roversi-Lucio Scardino-Seba-Eugenio Squarcia-Vittorio Sgarbi-Marcello Simoni-Giorgio Stefani-Claudio Strano-Guido Tagliati-Ilaria Tani-Marco Tani-Stefano Tassinari-Gianpietro Testa-Vitaliano Teti-Selim Tietto-Gianni Toti-Maurizio Tumiati-Giovanni Tuzet-Gianna Vancini-Cristina Venturini-Debora Villani-Matteo Zagagnoni-Zizzo Magic
Tutti contemporanei, eccetto pochissimi, selezionati per certo ruolo archetipico fondamentali per la letteratura ferrarese (e non solo) di fine secolo e del primo Duemila. A partire da Corrado Govoni….
CORRADO GOVONI la poesia elettrica
(Poeticamente, Ferrara, 1996)

Corrado Govoni, nato a Ferrara (Tamara di Copparo, 1884), spirato a Roma (Anzio, 1965) resta tutt’oggi il più geniale poeta ferrarese del XX secolo, uno dei più grandi della letteratura italiana contemporanea. Dopo anni di relativo oblio… a partire dal trentennale della morte l’editoria e l’ambiente poetico nazionale hanno riportato all’attenzione Corrado Govoni, capace di assurgere a suo tempo fra i protagonisti del futurismo e tra i più fedeli amici (almeno nella fase eroica dei primi tempi) di Marinetti e Palazzeschi: il carteggio di quest’ultimo con Govoni appare significativo e altrettanto un eloquente tributo postumo del poeta al fondatore Marinetti (citato da De Maria in Marinetti e il futurismo). Tale riscoperta segue la riscoperta stessa del Futurismo, di cui sono stati recentemente promotori i vari Benedetto, Grisi, Agnese, Tallarico, Verdone e De Maria (ecc.):
Nel trentennale stesso della morte (1995), Ferrara stessa con la rivista Poeticamente gli ha dedicato un omaggio contemporaneo, Elettriche Poesie, ricordandolo come poeta vivo e vitale di questi anni duemila (anche in Rete a Ferrara in versione trailer).. Invece negli anni Ottanta la città dedicò al Poeta un importante Convegno (centenario della nascita) ben puntualizzato anche da Antonio Caggiano, il noto critico e scrittore nonché cronista d’arte del Resto del Carlino. Corrado Govoni fu autenticamente futurista, cavalcò la rivoluzione della poesia italiana e mondiale, scoprì lo spirito moderno con colori squisitamente artistici. Al passo con i futuristi e con le avanguardie, Corrado Govoni immaginò e sperimentò un rinascimento moderno in netta polemica con il modernismo volgare e materialista che ha poi dominato l’intero secolo 20: Corrado Govoni anticipò – pure – con esiti raramente uguagliati la Poesia Visiva e le Neoavanguardie del secondo novecento; e i vari Spatola, Sanguineti e Perfetti provengono tutti dalla lezione govoniana. Alle soglie del 2000, in particolare, i toni non solo aggressivi, ma aurorali, sereni e cosmici della poesia govoniana, rispetto alla”tradizione” futurista (ad esempio, tra l’anarchismo letterario di Marinetti e il lirismo meccanico di Soffici), ci indicano autentiche preveggenze ecologiche di ovvia importanza: in Govoni, l’utopia futurista diventa un’utopia verde, futuribile, come è evidente anche in certo suo crepuscolarismo, una visione della macchina, tra i bordi di Spengler e lo stesso Marinetti.
Letto oggi, in Govoni non vibrano più soltanto virilismo guerriero, automobili, aeroplani e radio bellicose, ma anche auto elettriche, centrali solari e sensualità: la poesia del futuro come ecologia dirompente…

info:
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Govoni

http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=751

ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA Rubrica non stop

 

domenica 23 dicembre 2012

Dizionario letteratura ferrarese contemporanea *recensione Luuk Magazine

 
Ferrara caput mundi: la rivincita della letteratura

O deserta bellezza di Ferrara.”(Gabriele D’Annunzio)
Il verso del Vate esprime sinteticamente il fulgido splendore solitario di un centro cittadino dalla storia inesausta. Governata dalla famiglia d’Este, fu città fiorente e improntata al mecenatismo nel Basso Medioevo ed ancor più nel Rinascimento, tanto da ospitare figure del calibro di Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Niccolò Copernico, Paracelso, Andrea Mantegna, Tiziano, Pico della Mirandola e Pietro Bembo.
Riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità sin dal 1995, Ferrara non cessa di generare ampi stimoli culturali ed artistici, ben conscia dell’attualissima “inattuale” lezione nietzscheana sui rischi connessi ad un improvvido adagiarsi su fondamenta storiche non più propulsive. Ferrara pare districarsi con successo nei punti nodali del dibattito culturale italiano e Roby Guerra, futurista e futurologo ferrarese, ha inteso fornirne una diagnosi quanto mai estesa ed accurata. Il “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea” include articoli dell’intellettuale, lievemente riveduti ma già apparsi su diverse riviste, cartacee ed on-line, ferraresi e nazionali, tra gli anni ’90 ed il 2012; sono comprese anche alcune note critiche inedite ideate quest’anno.
I protagonisti dell’attualità ferrarese presentati al pubblico da Guerra si distinguono per qualità e settori di impegno differenti. Ne risulta un quadro variegato e policromo, un arcobaleno affascinante e labirintico, privo di una strutturazione sistematica ma ricco di suggestioni. Fra le oltre 90 figure tratteggiate spiccano Marcello Simoni, Luigi Dal Cin, Roberto Pazzi, Diego Marani, Vittorio Sgarbi, Lucio Scardino, Daria Bignardi, Giuliana Berengan e Guido Barbujani.
La passione di Guerra per il web, integralmente vissuta come nuovo luogo di soggiorno di un’umanità sempre più sradicata, l’ha spinto a collaborare con Eccolanotiziaquotidiana, quotidiano on line di Roma e Provincia, per presentare in esclusiva nazionale, mediante circa 30 puntate settimanali, il proprio eBook (destinato a divenire anche cartaceo nel 2013). Un progetto, questo, inteso come un piccolo contributo virtuale per il sostegno a Ferrara in quanto città terremotata.
Un invito a concepire la crisi come apertura di possibilità, gettando un ponte di consapevolezza, emozione ed esperienza fra passato e futuro: questo il messaggio fondamentale della lente utopica e futurista attraverso cui il Dizionario delinea orizzonti in divenire.

Luca Siniscalco Luuk Magazine Milano
“Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea” di Roberto Guerra, La Carmelina/Este Edition, 2012 eBook

Moana Lisa Cyberpunk *recensione Luuk Magazine


 
La fantascienza pornosof di Roby Guerra
FuturGuerra continua a stupire con iniziative ed opere neofuturiste tese a sconvolgere il panorama culturale italiano mediante una vis polemica che ben rispecchia il futuristissimo cognome dell’autore.
Roberto Guerra convoglia la riflessione artistica del futurismo italiano del nuovo millennio in un romanzo -o meglio un collage di storie- non certo aderente al perbenismo ed al political correct, ma appunto determinato a minare quell’ormai “umano, troppo umano” modo di sentire radicato nell’Occidente moderno.

Un testo costituito da una cinquantina di “fiabe wireless antifemministe”, così definite dal futurista ferrarese in quanto capaci di far sorgere un ologramma di un mondo fantascientifico e cybernetico decisamente distante dagli stereotipi femministi; un volume che rivendica come padri nobili Philip K. Dick, Oscar Wilde, Valentine De Saint Point e Friedrich Nietzsche, in un’ alchemia talmente esplosiva da suggerire realmente l’icastica affermazione nietzscheana, “Io sono dinamite”; una simbiosi fra arte, scienza e poesia calata in una narrativa lirica e sagace; un’opera organica, insomma, che le recensioni dell’artista futurista Graziano Cecchini e di Sandro Battisti inseriscono in una tradizione dinamica inesausta, connessa ai Manifesti sulla Donna Futurista, alla fantascienza cyberpunk di Gibson, all’estetica punk, fino ad arrivare alle riflessioni di Calvino sulla cibernetica.
Tale portato culturale trova una inedita veste inserendosi in un filone dai chiari toni pornografici, dove sensualità, erotismo e lussuria vengono trasfigurati nel mondo ipertecnologico delle macchine e degli androidi, in un Matrix leviatanico ove l’eros può jungerianamente assurgere ad oasi a cui abbeverarsi contro il nichilismo moderno. L’amore è abbozzato con crudezza e al limite dell’oscenità, ma è sempre tratteggiato in modo simbolizzato, come forma di unione sintetica e propositiva.
Una “metafisica del sesso” compendiata in un un micro-inno al femminile archetipico, ad un nuovo odi et amo tra maschi e femmine, naturalmente sensuale, a ricordare come fra un volgare maschilismo presuntuoso ed un livellatore femminismo radical chic si giochi una partita destinata alla sconfitta di una dimensione ben più autentica del vivere umano.
Un edonismo che può suscitare critiche ragionevoli, ma a cui va il merito di suggerire scenari artistici nuovi, in cui icone pop del trash moderno dialogano con giganti del passato in un gioco ironico per nulla banale, il cui filo conduttore è una Moana Pozzi esibita come sexy prototipo futurista.
Un efficace schiaffo alla pruderie ipocrita ed al moralismo piccolo-borghese dunque, ma anche una sessualità transumanista parecchio inquietante; d’altro canto, compito di una letteratura che abbia ancora qualcosa da dire è proprio suscitare inquietudine, non certo alleggerire coscienze.

“Moana Lisa Cyberpunk”, di Roberto Guerra, Edizioni Diversa Sintonia, 2012 eBook, 2010 prima edizione cartacea
Luca Siniscalco  LUUK MAGAZINE Milano

domenica 4 novembre 2012

Futurismo Nuova Umanità... recensione Rivista Totalità

 

Roberto Guerra, Futurismo per la nuova umanità – Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando Editore, pagg. 96, Euro 10,00)

La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l’autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.
Da Futurismo Oggi (Roma) di Enzo Benedetto, Luigi Tallarico, Francesco Grisi, Antonio Fiore e Vitaldo Conte, all’ala culturale futuribile di Riccardo Campa, Stefano Vaj (Milano); a nativi digitali (net art e fantascienza) quali Antonio Saccoccio, Sandro Battisti , Marco Milani, Francesco Verso, Alessio Bugnoli, Maurizio Ganzaroli; al celebre Graziano Cecchini (Roma), l’uomo della Fontana Rossa di Trevi e altri blitz futuristici; allo stesso postcontemporaneo, performer e musicista postpunk Valerio Zekkini (Bologna) e ai video artisti .Alessandro Amaducci (Torino) e Filippo Landini (Ferrara). Capitoli speciali anche a figure molto celebri futuristiche quali i tedeschi elettronici Kraftwerk, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, la rock star Vasco Rossi, il nuovo futurismo stesso promosso dal critico d’arte Renat Barillii (e dall’artista contemporaneo Marco Lodola, sua la cover del volume) proprio l’inverno scorso celebrato al Mart della Rovereto di Depero.
Nello specifico del volume, in particolare, come accennato Guerra ha evidenziato il gruppo storico romano del secondo novecento Futurismo Oggi che- nonostante certa sottovalutazione per le vecchie questioni ideologiche sul futurismo, esita oggi come vera e propria arca di Noè per la più grande avanguardia italiana. Pure – fu avallato il neofuturismo del secondo novecento da critici anche ben noti, come appunto Grisi e Tallarico (nel 2002 benemerito di stato per la sua attività culturale) ed ebbe tra i suoi aderenti persino il celebre MoMa di New York


rivista TOTALITA' NOVEMBRE

Futurismo Nuova Umanità: presentazione a The Scientist 2012 * by Luuk Magazine

Per la sesta edizione del video festival internazionale di Ferrara, presentazione (14 ottobre, Porta degli Angeli, Sezione internazionale “VIDEO DIGITAL ART”) ) del volume di Roby Guerra, Futurismo per la nuova umanità… (Armando editore, Roma): con il clip book-trailer omonimo a cura dello stesso Guerra e di Riccardo Campa: il presidente AIT in versione musicista (noto in Usa anche così) con il suo brano Aurora come soundtrack
del video.

Ecco da Riccardo Campa, un commento su questa iniziativa, certamente significativa sul transumanesimo oggi in Italia in uno dei video festival più rilevanti (a cura di Ferrara Video&Arte, Vitaliano Teti, Filippo Landini e altri, Comune e Università di Ferrara, 6-12/14 ottobre 2012):
D- Con il Campa tecnomusicista il book trailer per Guerra, il futurismo come nuova… Aurora (il sound del clip)?
R-L’aurora, la nascita del nuovo giorno e’ forse la metafora più incisiva per rappresentare il futurismo. Il futurismo e’ una filosofia solare, ottimistica, coraggiosa, vitalistica, in cui si respira l’aria salutare del mattino.
Link al video: www.youtube.com/watch?v=2BgAS7lm58A&feature=youtu.be

LUUK MAGAZINE MILANO

martedì 11 settembre 2012

Roby Guerra in Trans Art di Vitaldo Conte




FERRARA. Dopo Pulsional Gender Art (Avanguardia 21, Roma), indagine sulle avanguardie contemporanee, dove il futurista ferrarese Roberto Guerra (che pubblica per Armando editore e cura il Laboratorio di letteratura futurista) è stato evidenziato fra i promotori principali italiani del postfuturismo attuale, Vitaldo Conte, scrittore e storico d’arte, ha appena edito Pulsional Trans Art per la Gepas. Un volume complementare quasi biografico e con tanti contributi critici. Tra essi anche i netfuturisti come il ferrarese Roberto Guerra con due interventi: un’intervista a Conte e una recensione all’opera intellettuale di quest’ultimo, mirata sulla reinvenzione futurdada di Conte stesso. Nel volume citazione della Nuova Ferrara, estratto da un articolo su Pulsional Gender della primavera scorsa. Trans Art sarà corso di studio all’Accademia delle Belle arti di Catania nel 2012/2013.

la Nuova Ferrara

*cartaceo e ebook

lunedì 10 settembre 2012

Futurismo Manifesto 2012-2013 Armando editore

 

Roberto Guerra-Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia

http://lasinorosso.myblog.it/futurismo-per-la-nuova-umanita-rassegna-stampa-non-stop.html

http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit

http://www.armando.it/news-file/Presentazione-del-volume--Futurismo-per-la-nuova-umanit--.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Roby_Guerra/Sandbox




Roberto Guerra, futuristicamente “Roby”, patito di cibernetica, gestore di diversi blog, autore di non-so-quante pubblicazioni di vario genere letterario, tra cartaceo ed e-book, con questa sua ultima fatica (si fa per dire perché scommetto che per lui dev’essersi trattato, se non d’un divertimento, senz’altro d’un piacere) ha voluto porre in chiaro una volta tanto quella che magari per taluni potrebbe essere stata, fino a che non abbiano letto il libro, la fantomatica esperienza del post-futurismo. Ora, e sia ben chiaro anche a questi scettici, finalmente è stato innalzato lo stendardo-manifesto che indica l’effettiva, attiva, nutritissima schiera dei dichiarati neofuturisti.

Nella sostanza è stato sottolineato l’aspetto di novità che, prolungando di fatto, ed imprevedibilmente, la vita al futurismo, dopo averlo fatto risorgere dalle sue ceneri, è propositivo di nuove contestuali energie, tali da darne una sinergica spinta verso un ben lontano orizzonte, che, a guardarlo con occhi di lince, sembrerebbe, piuttosto che precario, in continua crescita, con aperture sempre più interessanti e sempre più incentrate nell’epoca in cui viviamo. Non per niente gli sviluppi teorici del neofuturismo vengono colti dalle due fervide menti dei massmediologi e sociologi canadesi Marshall McLuhan e Derrick De Kerckhove.

Come non evidenziare il fatto che, vista la cittadinanza ferrarese dell’autore, è stata data continuità ad una tendenza artistica d’analoga provenienza geografica. Con l’unica differenza d’un leggero sconfinamento: se, al suo nascere s’era diffusa in area romagnola, adesso, nella sua proclamata rifondazione, si può dire che sia divenuta emiliano-romagnola. Ma sia doveroso sapere che Roby Guerra non è da oggi, e neppure da ieri, ma da una vita che crede alla persuasiva impronta del neofuturismo. Questa volta, proprio in forza dell’onnipotenza informatica (quella vertiginosa, calamitante sirena del web), il neofuturismo sembrerebbe, anche dal punto di vista geografico, in espansione verso orizzonti via via più ampi, sempre più assorbente. Perciò attenzione! la rinnovata storia del futurismo, a lungo andare, potrebbe essere destinata a fare tabula rasa d’ogni altra forma d’organizzazione o di corrente artistica.

Del futurismo d’inizio Novecento rimane ben poca cosa, quando imperversava come entità d’incongruo, infruttuoso, astruso e persino disumanizzato pensiero. Certamente oggi ne rimane inalterato il fondamento, la smania di ricercare nuove più originali estetiche, d’impatto, sia nell’arte in generale sia soprattutto nella poesia, arte-madre, idea artistica per eccellenza.

A partire dal secondo Novecento, e non prima, un’intonsa verve artistica nata da una costola di quella matrice del primo Novecento ha incominciato a rifarsi espressione molto chiara ed esplicita. Oggi come oggi che l’arte nasce come cosa manifesta, nitidamente sgravata dall’artista e subito adottata, recepita, dal suo fruitore, non è più un fastoso moto ludico soprattutto di nonsense ad imporsi; e nemmeno, peggio ancora, certa follia estetica. E se la scienza e la tecnologia ne costituiscono ancora il trampolino di lancio dell’estro ispiratore, lo sono in quanto massivamente, ineludibilmente legate al progresso della società. In quanto tali affiancano la vicenda umana cercando di renderla poietica aspirazione scevra da tiranniche imposizioni. Ecco perché quest’incipiente, dilagante nuova frontiera del futurismo del Duemila è portatrice d’ulteriori modelli poetici, i più variegati.

Andando nel particolare, tra di essi si sta facendo strada, quasi in parallelo, un nobile concetto “cosmologico”. Preciso subito che non sto parlando di Poesia Cosmica, bensì dell’idea lata che ne ispira una più annacquata riflessione. Orbene, tale concetto anelante al cosmo, nell’atto della sua adozione, sa rendere essenziale il minimo particolare, ogni microscopico dettaglio col quale s’intenda fare arte e/o fare poesia. Si parla d’un processo d’essenzializzazione dell’insignificante.

Secondo l’ordine sistematico di questo apprezzato libro, con cui Roby Guerra conduce nel percorso futurista, emergono i multiformi aspetti della correlativa neotendenza: Futurismo Renaissance; Futurismo Rosso Trevi; Tempi Postumani; Neofuturisti Transumanisti; Net Futuristi del web; Fantascienza Connettivista; Futurismo Postcontemporaneo; Futurismo Robot; Neopostavanguardia; Poesia Logica; Urfuturisti; Avanguardia senza “ismi”; Cibernetica Virtuosa; Nuovo Futuro Postpop. È evidente come buona parte delle contemporanee avanguardie ne costituiscano un unisono, compatto mosaico.

Ed in corrispondenza di tante fonti ispiratrici d’un ripescato futurismo vi sono anche, consequenzialmente, altrettanti ideatori, nonché conduttori, delle matrici di pertinenza, che, ancora una volta, con serietà cognitiva, il nostro Roby, non solo nomina, ma intervista (cfr. pp. 56-92), ricavandone le motivazioni e le esigenze inerenti ogni singolo movimento in seno all’infinito amnio del neofuturismo. Vediamoli questi acuti, perspicaci precursori: Enzo Benedetto, Antonio Fiore, Alessandro Amaducci, Sandro Battisti, Riccardo Campa, Graziano Cecchini, Dj Afghan, Sandro Giovannini, Filippo Landini, Emmanuele Pilia, Riccardo Roversi, Antonio Saccoccio, Ugo Spezza, Rémi Sussan, Vitaliano Teti, Stefano Vaj.

Nel chiudere la parentesi critica circa questa benvenuta opera, mi si lasci porre una domanda – che non troverà, qui, in questo ideale luogo dello scrivere, alcuna risposta, ma che penso possa comunque aprirsi un potenziale varco –, domanda che peraltro sottolinea un’irrisolta osservazione. E cioè: come mai, tra una moltitudine di nomi di protagonisti in un tale oceano di redivivi futuristi, tutti al maschile, non ce n’è uno solo al femminile? Detto ciò, lascio la palla rimbalzare al suo destino ed altro non resta che fare gli onori al merito all’autore di questo cruciale nonché epocale supermanifesto.

*by LITERARY MAGAZINE PADOVA/EMILIO DIEDO

mercoledì 11 luglio 2012

Futurismo Nuova Umanità a High Foundation '12

*da Estense com

L’avanguardia elettronica tra Ferrara e Roma

Presentazione di 'Futurismo Nuova Umanità' di Roby Guerra a High Foundation festival 14 LUGLIO 2012

Così ha significativamente dichiarato Luigi Tallarico, storico italiano e romano del futurismo per eccellenza su “Futurismo per la Nuova Umanità, Dopo Marinetti, arte, società, tecnologia” del poeta e saggista ferrarese Roby Guerra (Armando editore, Roma): “Ho letto con vivo interesse il libro di Roberto Guerra, “Futurismo per la Nuova Umanità….”: tra i molti libri su Marinetti e il Futurismo, è questo uno dei più acuti e che fa luce sulle anticipazioni del mondo elettronico profetizzato da Marinetti e di cui noi siamo i beneficiari” (Luigi Tallarico- Centro Studi-Futurismo-Oggi, Roma, 24 marzo 2012).
Ora il volume viene per la prima volta presentato a Ferrara, per High Foundation, nella città d’arte estense (ore 22 al Parco Urbano). A cura di Filippo Landini con promo video di quest’ultimo (con A. Santimone e Xeba) e dell’autore stesso.
Come segnalato dal celebre critico Tallarico, il libro di Guerra è forse la revisione contemporanea più completa sulla più grande avanguardia italiana: futurismo oggi riletto come nuovo rinascimento o umanesimo elettronico. nel secondo novecento testimoniato dallo stesso Tallarico, Francesco Grisi e in particolare Enzo Benedetto, curatori infatti dell”ultima rivista ufficiale del futurismo, Futurismo Oggi, sede a Roma. Il noto cosmopittore attuale Antonio Fiore Ufagrà, Vitaldo Conte (sempre di Roma) e gli stessi Guerra e Riccardo Roversi, tra altri, tra gli ultimissimi collaboratori.
Guerra ha segnalato ampiamente i principali promotori attivissimi: oltre allo stesso Guerra (attivo come futurista fin dagli anni ’80) Fiore, Tallarico, Conte, sempre area romana, il celebre Graziano Cecchini (l’artista della Fontana Rossa di Trevi) i vari nativo digitali Antonio Saccoccio, Stefano Balice, Sandro Battisti, Marco Milani, Francesco Verso, Alessio Brugnoli- non ultimo l’area sociologica di Riccardo Campa e Stefano Vaj. Per certa arte contemporanea futuribile gli stessi celebri Renato Barilli, Marco Lodola, Alessandro Amaducci, Mimmo Centonze, Cesare Inzerillo, Pietro Puccio.
Infine, Guerra ha evidenziato proprio Ferrara accanto a Roma, come le capitali delle nuove avanguardie futuribili: parte del volume dedicato a certa avanguardia ferrarese, letteraria, video e elettronica (circa 50 protagonisti): in particolare, oltre a DJ Afghan, i vari Filippo Landini, Vitaliano Teti, Giorgio Cattani, Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet, Maurizio Ganzaroli, Zairo Ferrante, Alfonso Santimone, Giorgio Canali, ecc., tutti nomi ben noti a livello nazionale, persino il famosissimo Vittorio Sgarbi per la discussa ma spettacolare e creativa esperienza di Salemi.

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lunedì 4 giugno 2012

Chip Chip Microchip... (microcanti dalla Terra Rossa)

*R.G.
1.
lieve, d'incanto liquido
come un sorso di Terra isterica
dopo il sogno rem
l'usignolo sopravvissuto
Un sublime horror
microchip


2.
L'ultimo usignolo
non soltanto al Lenin
del poeta della revolution
sopravvissuto
alla Natura Mantide
Altro che Madre Natura!
quanti neuroni piatti
gli eloi verdagnoli
materia grigia evaporata
anche sismografo
il cannocchiale di Galileo
La scienza fredda e calda gravità
solo funghi velenosi
i subumani al Potere

4
quasi neutrini oltre la luce
quasi ologramma della sudicia morte
gli ufo onde terrestri troppo terrestri
quando predano gli umani
alle spalle
con la tecne impotente

5.
Eppure la sterilità ha colpevoli
Un allineamento planetario di scienza
il tribunale della luce scintilla al laser
La Natura e Dio i Mandanti
i politìci con l'accento
i muti esecutori

6
Dove stupidità e oblio
sono faglia attiva parlamentare
e il silenzio muta in urla da bazaar
quando la Morte è nuda
profumata di Chanel n.5
comprato al Mercato delle Pulci-politik
7.
Micro-canto di un usignolo electro (dalla Terra Rossa)* A. Gramsci tribute
Le ceneri al formaggio doc
dal quaternario
quartina in libertà
sbocciano come zampilli
nanovulcani impazziti
nella MadreTerra rossa
di futuro e aurora del mondo nuovo
perduto e dissolvenza del radioso raggio
ma neppure un Sole femmina cassandra!
Chip Chip l'usignolo dell'ottobre
in blusa gialla
horror microchip
sublime vezzoso volo
l'usignolo del maggio
fatale 2012
rave della solitudine
il sogno banale popolare
dell'Isola felice
senza Scosse
mutazione delle ceneri
in vagiti di Quiete senza tempeste di panico
riflesso il dio minore del flauto
e dei belati a pastello
di un Giotto a 3D
di pelle e sangue nuovamente pulsante
Perfida Madre Natura
ma specchio
tra fango padano e silicio a 360° marino
della preistoria differenza
tra pre-visioni del domani
in versi sbarrati
e allucinazioni degli amici del popolo
in piedistalli sempre maleodoranti
d'argilla sempre al quadrato da abbattere
Verso l'im-possibile
Verso l'im-probabile
Umanomoto!
8.
(alla fata S)
Dal viaggio al centro della Poesia
contro la terra in trottola minuscola folle
ecco il tecnofolletto Verne
in full immersion nanosub nel web
alchimia ma chimica futuribilia
ecco la Fata scienza
verso la Rete 3.0
quando la visione sarà previsione
Via Lattea in microchip
per la nuova umanità
9.
d'incanto liquido
lieve sorso di Terra ruotante
dal sogno rem
al nanocanto
microinno al Sole
d''usignolo neonato
chip chip
microchip sublime

domenica 13 maggio 2012

Luuk Magazine Futurismo per la Nuova Umanità recensione

*cover Marco Lodola

by  Luca Siniscalco - Luuk Magazine-Milano

Un volume per tracciare una storia e delineare un percorso di cui si può scorgere il principio ma non la fine.
Un testo per stimolare interesse verso un mondo ampio e variegato, accomunato tuttavia da istanze decisive.
Un manifesto strutturato non in punti ma in immagini evocative, caoticamente disgregantesi e reintegrantesi in una rete capillare incredibilmente vicina tanto alla darwiniana “web of life” quanto al nietzscheano eterno ritorno: i riferimenti culturali e simbolici risultano chiari sin dalla modalità di strutturazione dell’opera.
Tutto questo, ma non solo è l’ultimo libro di Roberto Guerra, “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, recentemente pubblicato da Armando Editore.
Si tratta di un volume agile e sintetico, finalizzato alla costruzione di un cammino di continuità fra il movimento futurista “storico”, conclusosi con la morte di Marinetti nel 1944, e gli artisti che a tale esperienza si sono richiamati e continuano a richiamarsi in nome della condivisione non ideologica ma intimamente vissuta di un bagaglio di idee e di stile tramite cui configurare ed interpretare il mondo. Un’esperienza, quella futurista, che fu – ed è – integrale, non limitata alla sfera delle arti visive ma tesa ad indagare la realtà attraverso la totalità delle categorie culturali umane, dalla musica all’architettura, dalla poesia alla politica, sino alla scienza ed alla cibernetica. É in tale reintegrazione dei saperi che si configura un umanismo tecnologico, indirizzato alla creazione di senso e di valore nel mondo desertificato del Nichilismo. Nella Crisi di questa età di transito si cercano risposte, ma anche domande, dato che spesso il pensiero pare arrestarsi di fronte allo sfacelo ed alla mediocrità: i futuristi propongono una via forte, anticonformista, eversiva, diretta all’impostazione di un nuovo uomo, alternativo tanto all’homo oeconomicus aderente all’utilitarismo capitalista, quanto all’individuo ancorato ad idoli ormai tramontati.
Le nuove scoperte tecniche e scientifiche in ambito biologico, cibernetico ed informatico continuano a interrogare l’uomo moderno sulla necessità della propria comprensione. É in questa direzione che opera il Futurismo contemporaneo, senza tuttavia livellarsi ad uno scientismo progressista, bensì operando con la consapevolezza nietzscheana che l’arte rimane il contromovimento al nichilismo. Ecco allora presentati nel volume Neofuturismo, Nuovo Futurismo, Net.Futurismo, Transumanismo come forze movimentistiche; Enzo Benedetto, Tullio Crali, Alberto Sartoris, Mino Delle Site e molti altri artisti come futuristi della seconda metà del Novecento; Antonio Fiore-Ufagrà, Roberto Guerra, Graziano Cecchini-Rosso Trevi, Vitaldo Conte, Marco Lodola, Riccardo Campa, Stefano Vaj e molti altri come continuatori sempre autosuperantisi nella nostra contemporaneità: sono questi i nomi in cui lo spirito futurista ha trovato una dimora in chiave 2.0. Sono questi gli artisti la cui proposta, radicale e pertanto fortemente discutibile e criticabile, merita tuttavia una riflessione profonda, in quanto una delle ultime forme di utopia dotata di tensione progettuale e costruttiva.


Luca Siniscalco


“Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, di Roberto Guerra, Armando Editore, pp. 96