mercoledì 28 ottobre 2009

Graziano Cecchini interview 2 anni dopo la Fontana di Trevi


da Controcultura Supereva

Intervista di Roberto.Guerra a Graziano Cecchini

19 ottobre 2007: due anni fa Graziano Cecchini rilanciò il futurismo con una performance storica; la celebre Fontana Rossa di Trevi. Rosso Trevi… dapprima fu etichettato come vandalo ad esempio da Rutelli, poi, alla luce, dell’ecovernice usata- studiata per mesi- nell’operazione (nessun danno alla Fontana) rilanciato dagli stessi Toscani e Sgarbi, tutt’oggi assessore a Salemi con quest’ultimo.



D- La Fontana Rossa, due anni dopo:


R- E’ ancora una grande evento, se ne parla ancora, nonostante oggi, era elettronica, 1 anno equivalga a 10; ogni anno ad esempio aumenta del 30% circa la pubblicazione di ricerche scientifiche… Festeggerò questo non anniversario ma compleanno… della Fontana Rossa e del nuovo futurismo…. con una piccola grande sorpresa: due anni fa fu una protesta contro la giunta Veltroni e l’immobilismo politico-culturale romano. Ora la dedica è per Alemanno. Nulla di nuovo sotto il Sole Romano, altro che libero e giocondo… I giovani a Roma sono costretti ad una esistenza virtuale, praticamente non esistono. La cultura è tornata nelle catacombe! Roma è soltanto una capitale abitata da fantasmi di Pietra!” ROSSO TREVI

D- L’Informazione in Italia, oggi:


R- Recentemente han fatto, come noto una grande manifestazione per la libera stampa e la libera informazione. Ma è un bluff, un simulacro. Libera ..da che cosa? Un gatto che si morde la coda- Le persone libere non hanno bisogno di gridare e urlare… Il controllo dei Media è assoluto, ma in forme meno primordiali di quanto dicano giornalisti di sinistra e anche di destra cosiddette… Libertà di stampa e d’informazione da Berlusconi, per sostituirlo con un altro big Brother? In realtà, i quotidiani sono sottomenu del potere editoriale e quest’ultimo delle Banche, in Italia comandano le Banche…. Il vero Regime esoterico e segreto (ma alla luce del Sole!). In realtà quando si è liberi di urlare e gridare in televisione o in piazza per la libertà di parola, stampa, informazione è anche un controsenso evidente…. In profondità il conflitto è individuale.. tra l’Imbecillità e la Creatività. GRAZIANO CECCHINI...

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/la-fontana-rossa-di-trevi-2-anni-dopo-intervista-a-graziano-cecchini

martedì 6 ottobre 2009

NEOFUTURISTI AL VIDEO FESTIVAL INTERNAZIONALE


ROSSO TREVI E FUTURGUERRA A THE SCIENTIST 2009 FERRARA


Dal 9 all’11 ottobre Ferrara ospita un interessante festival di video arte. L’evento, giunto alla terza edizione, ha le radici nel Centro Video Arte del Comune di Ferrara, attivo dal 1972 al 1994. Nella Sala Estense in Piazza Municipio, 3 va in scena The Scientist 2009, diretto da Vitaliano.
Cinque sezioni, quella internazionale, quella storica, la video danza, la selezione universitaria e quella dedicata ad artisti ferraresi. Fra gli italiani presenti Masbedo, Laurina Paperina, Graziano Cecchini, Andreco, Luca Matti, Roby Guerra e Tecnologo Crew. Prevista anche una Vjing Special Night per sabato 10 ottobre alle 23.00 presso il Circolo Arci Bolognesi e Loop Visions ’09 da Barcellona.


MOANA LISA CYBERPUNK VIDEO A THE SCIENTIST 2009



Nell'ambito nel video festival internazionale The Scientist 2009 , III edizione, a cura di Ferrara Video&Arte (presidente Professor Vitaliano Teti, Università di Ferrara) per la sezione d'avanguardia V-Art a cura del videomaker Filippo Landini, 9-10-11 Ottobre, è in programma il clip futurista e transumanista Moana Lisa Cyberpunk di Futurguerra (R.Guerra), "remixato" anche dal videomaker G. Verdoia, produzione Associazione Italiana Transumanisti - AIT- Ferrara, il gruppo futurologico italiano e internazionale di cui Guerra è membro attivo.
E' un video omaggio provocatorio e molto cybersex alla principale erede della futurista Valentine de Saint-Point: quest'ultima, amica di Marinetti lanciò all'epoca manifesti rivoluzionari tipo Elogio della Lussuria: Moana, nel clip in tal senso è reinterpretata, vista anche sibilla elettronica della Futurdonna degli imminenti tempi postumani, alla luce anche dell'interfaccia molto cyber appunto cybersex, tra i temi attuali del movimento neofuturista pilotato in Italia da Riccardo Campa e i transumanisti, recentemente intervistati anche su Playboy!
Moana Lisa ricalca nella griffa-titolo non a caso il prototipo dell'avanguardia cyberpunk (Monna Lisa Cyberpunk di William Gibson), primo esempio consapevole di parola virtuale: la pornostella, diva, del cinema hard, prematuramente scomparsa ormai 15 anni fa, ha incarnato letteralmente, nella sua arte.vita straordinaria e sconcertante, almeno nell'immaginario anche a livello artistico avanguardistico, la mutazione sia postumana che sessuale in corso, autentica sperimentatrice del riaffiorato dionisiaco, da Moana celebrato con volontà di bellezza, al di là del bene e del male, il Sì al Mondo di memoria nietszchiana, fondamentale oggi contro certo oscurantismo ben noto.
"Moana? Una oscena bambola rosa atomica che ci ama dal video..." R.Guerra

mercoledì 30 settembre 2009

MOANALISA CYBERSEX

DA CONTROCULTURA SUPEREVA

L'AUTUNNO DELLA PORNOSTELLA: MOANA POZZI

Il 15 settembre 1994, quasi all’improvviso (pochi lo sapevano) moriva Moana Pozzi, sex simbol dell’Italia del secondo novecento, capace nell’Immaginario erotico e sociale di superare anche magari Lucrezia Borgia e Edwige Fenech, la stessa Stefania Sandrelli (al di là di evidenti differenze iconiche e contestuali).
Fu una fine estate particolarmente fresca quel ”94: Moana gravemente ammalata e ricoverata segretamente a Lione, secondo la leggenda cadde come le prime foglie premature ungarettiane, leggendo Sant’Agostino, sorta di specchio in certo senso della prima porno star italiana capace di bucare i media con autorevolezza ineguagliata. E civettò con l’Autunno dietro la porta…chiudendo le ciglia per sempre.
Ad un certo punto, infatti, dopo anni di
scandali, provocazioni, film a luci rosse mai visti in Italia, ovvio supertrash ma con un “non so che” archetipico, poi decisivo per la percezione diversa di Moana, la prima dama dell’erotismo moderno italiano divenne quasi ospite fissa persino della Tv pubblica, invitata a dibattiti e talk show (anche seri): un rara breccia controculturale… (a costo di scandalizzare i puristi) nei copioni canovacci convenzionali, monodimensionali, bainco o nero, manichei, dei salotti nazionali; finalmente una TV o uno schermo… a tinte forti multicolori...

continua http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/09/lautunno-fatale-della-pornostella-moana-pozzi

vedi anche http://guide.supereva.it/controcultura/galleria/moana-pozzu-cyberpunk

Roby Guerra

lunedì 28 settembre 2009

CONTROCULTURA DUEMILA! a cura di Roberto Guerra


CONTROCULTURA SUPEREVA LA GUIDA...Roberto Guerra


Biografia
Scrittore futurista: pubblicazioni Opere Futuriste Complete (Nomade Psichico, 2000, Mantova); L'Immaginario Futurista (Schifanoia, 2000, Ferrara); La Città Lunare (Este Edition, 2006, Ferrara); AA.VV. Divenire 3 Speciale Futurismo a cura dell'Associazione Transumanisti Italiani-AIT, Milano- Sestante Edizioni, 2009, Begamo); Ha collaborato con le riviste culturali Poeticamente (Ferrara); Futurismo Oggi (Roma). Collabora con la rivista culturale on line Spigoli&Culture/Spigolature, Ferrara; Ha curato con l'Associazione Culturale Ferrara Video&Arte Futurismo100 LIve-Centenario del Futurismo, Ferrara, 20 2 2009 e The Scientist 2007 e 2008 Video Festival Internazionale. Cura la webzine Futurismo 2009 su My Space. E' membro dell'AIT e di Azione Futurista/Graziano Cecchini......


FUTUROLOGIA E SCIENZA: IL LINK DI UGO SPEZZA


da CONTROCULTURA SUPEREVA


Futurologia e scienza, da sempre un binomio fuori discussione per i futurologi, eppure spesso contestato da sociologi e storici attardati, incapaci di comprenderne l’essenza (fisica in greco!), una nuova forma mentis, un metodo libero, creativo e spesso controcorrente (come il metodo e le scoperte scientifiche) rispetto alle idee tradizionali. Poi, a volte e non raramente, previsioni anche verificabili e probabili.
Il futurologo
Ugo Spezza, in due parole, sintetizza la futurologia come scienza:
“La Futurologia rappresenta il tentativo di prevedere, partendo da basi scientifiche, quale sarà il futuro, più o meno remoto, dell’umanità. Tale analisi riguarda sia l’espansione, prevista come migrazione su altri pianeti, e sia l’evoluzione individuale e sociale dell’uomo a seguito del sempre più veloce progresso tecnologico che contraddistigue la recente era dell’information tecnology” Ultriormente Spezza sottolinea: “In particolare famosi scienziati del calibro di
Raymond Kurzweil (Mit), Nick Bostrom (Oxford University) e lo stesso Stephen Hawking (Oxford University) oggi propongono una analisi del trend tecnologico che mostra una tecnologia sempre più pervasiva nell’ambito umano.” Già oggi non si può non notare un cambiamento del trend e delle abitudini regolato dalle nuove tecnologie: rispetto a soli venti anni fa i computer, la rete Internet e la telefonia cellulare hanno completamente rivoluzionato lo stile di vita umano, e dei più giovani in particolare, i quali hanno acquisito una vera e propria dipendenza da queste tecnologie. ..


continua



Roberto Guerra

sabato 5 settembre 2009

DIVENIRE 3 FUTURISMO Recensioni


da Il Resto del Carlino agosto 2009 Ferrara


“Divenire 3” Il Futurismo ha una nuova antologia
Resto del Carlino
Riccardo Roversi

Sebbene nel primo Novecento i Futuristi si siano concentrati, nella loro azione, soprattutto sulla letteratura e l'arte, mentre i Transumanisti abbiano oggi un approccio al futuro prevalentemente scientifico, è proprio su iniziativa dell' AIT (Associazione Italiana Transumanisti) che è stata da poco pubblicata questa interessante antologia – interamente dedicata al Futurismo – dal titolo Divenire 3 – Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica del postumano (Sestante Edizioni), a cura di Riccardo Campa. Non poteva mancare tra gli autori del volume il ferrarese Roberto Guerra, neofuturista da sempre, con il saggio “Marinetti e il Duemila” , un testo già edito una decina di anni orsono. Il volume contiene inoltre i “manifesti” del convegno per il centenario del Futurismo (curato anche dallo stesso Guerra.....




da La Nuova Ferrara Agosto 2009


Il fascino del Futurismo
Una raccolta completa di saggi nell'anno del centenario
La Nuova Ferrara
a cura di Vincenzo Iannuzzo

Saggi programmatici, sulla storia, la filosofia, la musica, la dimensione sociale, la fantascienza e la futurologia, sono questi gli argomenti del volume uscito in questi giorni, a cura di Riccardo Campa, dal titolo “Divenire 3 Futurismo” (Sestante Edizioni). Nell'anno del centenario è forse il trattato programmatico più significativo del Futurismo odierno che ancora affascina storici, storiografi, artisti, filosofi e studiosi. All'interno scritti dello stesso Campa, Vaj, Faye, Scianca, Grandi, Aguzzi, Boco, Cecchini, tutti docenti universitari o artisti di fama, compreso quello dello scrittore ferrarese Roberto Guerra (capostipite del nuovo futurismo ferrarese, in sinergia con Graziano cecchini, alias Rosso Trevi). ...


POESIE TRANSUMANISTE SU ARGO ON LINE



Roberto Guerra, Brain games (2008)
BRAIN GAMES


“Mi considero l’ambasciatore di Disneyland” PHILIP K. DICK


INTERNET GAME

Ninna nanna robot
America
Ninna nanna robot
Europa
Ninna nanna robot
Asia
Ninna nanna robot
Africa
Ninna nanna robot
Oceania
Ninna nanna robot

Pianeta Terra in volo non stop


domenica 23 agosto 2009

Graziano Cecchini Biografia Ufficiale Ebook (FUTURIST EDITIONS)


*da Controcultura(Supereva)

Per la casa editrice on line Futurist Editions a cura di alcuni neofuturisti, è stata appena edita (ebook: “Rosso Trevi on the Moon”) , a cura di Roby Guerra, la prima biografia ufficiale e autorizzata di Graziano Cecchini, alias RossoTrevi, il più celebre futurista contemporaneo che – come noto – nell’ottobre 2007 ha bucato i media con il blitz della Fontana Rossa di Trevi, tra gli eventi controculturali più significativi, certamente spettacolari, degli ultimi anni per la cultura nazionale.
Certamente, fin dalla Fontana,
Rosso Trevi è – corentemente futurista e al passo di corsa con l’arte-vita marinettiana, poco incline a voli pindarici filosofici e al contrario basata su “Pensiero+Azione” non stop (quasi post D.J. …) - sempre nel vortice di piccole e grandi querelle, non ultimo quelle giudiziarie, tutt’oggi ancora aperte, proprio a seguito delle sue performance il-legali, per così dire: quasi un invito a nozze per la particolare Magistratura italiana, lestissima a perdere tempo con eventi tacitamente e nei fatti irrilevanti, passatistissima e alla moviola su ben altre situazioni gravi e pesanti.
In contro-luce, peraltro, proprio l’incredibile rilevanza penale pretesa e supposta nei blitz marinettiani, ma pure sulla scia di Warhol e Christo, di Rosso Trevi, in sincronia con l’arte contemporanea postinternet, è un altro capitolo inedito della poetica virtuale di Cecchini, sorta di semi-inedito Futurismo giuridico (perchè, pur poco noto, nel campionario dei manifesti storici futuristi, spicca anche un travolgente Manifesto Giuridico!).
Queste vicende apparentemente extraartistiche e tutti gli eventi futuristi Rosso Trevi, dalla fontana rossa al… futuro prossimo.., si trovano distillate dinamicamente nell’ebook in questione: una specie di consolle non stop da discoteca, attraverso una webgrafia selezionata dai curatori direttamente dal web: una netgrafia ovviamente minimale considerata l’ampiezza delle news e delle informazioni rintracciabili su Internet dell’artista futurista.
Una scansione microstorica, cronologica che spazia, attraverso soprattutto interviste a Rosso Trevi (ma anche in taluni casi articoli e commenti), tratte spregiudicamente sia dai principali old media (dal New York Times e il Corriere della Sera, eccetera) sia da blog e siti on line, alcuni celebri, altri sorprendenti.

MARINETTI POST1944


*da CONTROCULTURA7SUPEREVA

MARINETTI post1944: la continuità futuristaE’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009), celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa[...]
E’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009),
celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa continuità futurista, oggettivamente ininterrotta, fin dall’immediato secondo dopoguerra, dopo la scomparsa di Marinetti?
Come noto,
critici e storici dell’arte, spesso fino a pochi anni orsono francamente per motivi soprattutto ideologici, hanno archiviato l’avanguardia futurista proprio con la scomparsa del fondatore Filippo Tommaso Marinetti: peraltro, già ben prima del centenario altri critici e storici, minoritari nel panorama “accademico”, ma pur sempre autorevoli, hanno chi direttamente chi tacitamente rivendicato, al contrario la continuità del futurismo, se non come movimento organizzato, quanto meno sia come Idea ancora attuale, sia come esperienza concreta e documentabile di alcuni gruppi d’artisti, attivi anche dopo la scomparsa pretesa del futurismo.
Ci riferiamo ai critici e storici d’area futuristica: De Maria, Apollonio, Tallarico, Verdone, Grisi, Salaris, Di Genova, Crispolti, Scudiero, nonché ad artisti critici significativi quali Enzo Benedetto Record (cosiddetto dallo stesso Marinetti), Antonio Fiore, Baldo Savonari, finanche più recentemente a certa nuova ondata neofuturista (ma i suoi promotori rifiutano tale suffisso se non per convenzione), rappresentata dal celebre e spettacolare Graziano Cecchini, dai più giovani simultaneamente scrittori e saggisti Futurguerra e Giovanni Tuzet, fino a futurologi di fama internazionale, i cosiddetti transumanisti di Riccardo Campa (e anche altri storici o artisti, di cui ci scusiamo per eventuali omissioni).
Collateralmente anche i cosidetti Connettivisti, new wave della fantascienza italiana, rivendicano certa continuità futuristica, quantomeno come una delle matrici.
Infine: per dirla con Bloom, il futurismo è stato chiaramente rivendicato come matrice da parte delle più importanti cosiddette neovanguardie del secondo novecento: in Italia dallo stesso Gruppo 63 (la generazione dei vari Zanzotto, Eco, Sanguineti, Balestrini, lo stesso giovane all’epoca Ruffilli- e quest’ultimo ha aderito anche a certo neofuturismo contemporaneo). Finanche autori notissimi, in ambiti diversi: Nam June Paik per la video arte o arte elettronica, lo stesso Baj e gli stessi John Cage o Kraftwerk e Brian Eno nella musica elettronica, colta cosiddetta o tecnopop.
In ogni caso due fatti indiscutibili segnalano la continuità del futurismo, pur anche in certa ovviadi-scontinuità che, a ben vedere, appare trasparentemente una delle evoluzioni persino prevedibili del futurismo stesso storico (secondo la critica convenzionale): la continuità futurista si è sviluppata soprattutto sul versante filosofico-estetico modernista e postmoderno; insomma l’estetica della macchina futurista, il futurismo come futurologia quasi utopica.
Tale paradigma caratterizza, tra bordi più umanistici e altri più “scientisti” le aree neofuturiste sopraindicate. E attualmente quasi il Futurismo, alla luce proprio di certa futurologia italiana, appare quasi tutt’uno con il Transumanismo dell’
AIT di Riccardo Campa, quasi una codifica contemporanea ufficiale---



Roberto Guerra