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martedì 29 dicembre 2009

Neofuturismo e Arte Elettronica di Roberto Guerra (2003-2008)

Futurismo Neofuturismo e Arte Elettronica

2003 - POESIA SONORA - TOTALE
* Circolo Culturale Zuni, Ferrara.

"Vi è anche una specie di microbi necessaria alla vitalità dell'arte, questo prolungamento delle nostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo"
FILIPPO TOMMASO MARINETTI


Nel primo novecento Marinetti e i futuristi inventarono la cosiddetta poesia sonora basata sull'abbandono del supporto cartaceo e sull'utilizzo delle nuove tecnologie - all'epoca la radio e radiodrammi furono chiamati tali esperimenti futuristi. In seguito verso il 1940, Carlo Belloli ha elaborato il pionierismo futurista in tale nuova poetica, infine negli e dagli anni sessanta, sempre del secolo scorso, le neoavanguardie - da Umberto Eco a Sanguineti a Zanzotto a Adriano Spatola e Enzo Minarelli - hanno codificato le sperimentazioni futuriste adattate alle nuove tecnologie, dal magnetofono infine al computer e al digitale. ispirati non più dalla rivoluzione artistica e no ma da nuove scienze quali, cibernetica, semiotica e linguistica. Due sono attualmente le rotte principali della nuova poetrica sonora anticartacea: 1. la poesia sonora neoprimitiva un poco come i graffiti di Basquiat neopop; 2. la poesia sonora cibernetica basata sulle nuove tecnologie del XX-XXI secolo, dal futurismo all'arte programmata fino all'arte elettronica... video... computer art, compresa la tecno music da discoteca e generi affini. A partire dagli anni ottanta a Ferrara, oltre al centese Enzo Minarelli (tra i nomi più prestigiosi internazionali), poeti sperimentali come Federica Manfredini, Trentini, Luciana Arbizzani, Sergio Altafini, Marco Tessaro, fino -oggi- a Giuseppe Calò, Futurguerra, con tape, volumi, cd e performance (Sala Polivalente... Centro Video Arte, eccetera) hanno espresso con interesse anche internazionale la nuova poetica cosiddetta sonora. Va da sé il ruolo pionieristico e forse ineguagliato dello stesso Minarelli (le stesse "rivista" sonore Baobab e V3/Tre di Reggio Emilia e Cento, il suo lavoro autobiografico Polipoesia mon Amour) dove la parola, tra neofuturismo e neodadaismo, appare definitivamente filtrata dalla ricerca scientifica, sorta di linguistica o semiotica immaginaria con esiti pure sorprendentemente ironici e freddamente "micidiali" per le poetiche cartacee...

Roby Guerra

(*da Futurismo Manifesti Scientifici .Este Edition, 2008)


2006 - VIDEOPOETRY - MANIFESTO SCIENTIFICO
di Roby Guerra
* Circolo Culturale Zuni, The Scientist Festival Video 2007, Ferrara-controfirmato da Filippo Landini e Andrea Forlani.


"La filosofia e la religione sono per noi futuristi due questure create dalla paura dell'al di qua... (guerra o rivoluzione) e dalla paura dell'al di là..."
FILIPPO TOMMASO MARINETTI

Anni 2000: qual è stato il segno di mutamento culturale più significativo e rivoluzionario a Ferrara dei decenni scorsi? A livello di sperimentazione artistica certamente la generazione dei vari Giorgio Cattani, Maurizio Camerani, Fabrizio Plessi, Emidio De Stefano, Gianni Toti, Franco Ferioli, ecc., attraverso il Centro Video Arte, quando Ferrara fu capitale video con Kassel (Germania), New York e Tokio... "Recentemente" il Circolo Arci Zuni (anche High Foundations e Renfe) ha raccolto quella difficile eredità video e-o arte elettronica: i vari, Andrea Forlani, Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Massimo Croce, oppure... Max Czertok, Seba Zuccatelli, DJ. Afghan, Alfonso Santimone, Calò, Futurguerra, Parma, Tuzet, Calò, Giorgio Felloni, Vitaliano Teti, Andrea Durante, Farg, Marinella Rescigno, Luvi Lu, Giacomo Verdoia, lo stesso scrittore Riccardo Roversi. E oggi la Video Arte electro suggerisce nuove mosse ultrascientifiche, il medium video come nuovo dna; nessun segno, significante, logica del senso, purissime macchine desideranti, parole, suoni, numeri, colori, immagini alineari, spaziali, stocastiche, caotiche... stringhe vibratorie, corpi frattali, virtuali, nessun romanticismo, l'arte come scienza dell'immaginario. Le avanguardie storiche hanno ucciso e distrutto il Passato! Quelle del secondo novecento hanno eseguito l'autopsia del Passato!Il Primo Duemila compone nuovi corpi mutanti, cyborg, il Futuro come cibo-cibernetica ossigeno del nascente Homo Technologicus, postumano, oltre le impronte dell'ormai estinto homo sapiens. L'avanguardia come Libertà dell'Homo Sapiens! Computer Darwin!

(*da Roby Guerra Futurismo-Manifesti Scientifici-Este Edition, 2008)

2008 Video Computer Art

*The Scientist Video Festival Internazionale 2008

Negli anni Sessanta (quelli del boom economico internazionale, della televisione, della pop music, della guerra fredda, dello sbarco sulla Luna, dei primi esperimenti elettronici destinati a modificare radicalmente la vita quotidiana), sperimentando tecnologie e mezzi espressivi, alcuni pionieri danno vita alla video-arte, ovvero la forma espressiva che più efficacemente rappresenta la società contemporanea. Tecniche primitive e spesso ibride mutuate dal cinema, dalla-fotografia e dalla televisione (utilizzate da Maestri del calibro di Nam June Paik e Fabrizio Plessi) inaugurano l’epoca elettronica dell’arte. Umberto Eco (Cfr. soprattutto U. Eco, Apocalittici e integrati, Milano, Bompiani, 1964), Marshall McLuhan (Cfr. in particolare M. McLuhan, Understanding Media, London, Routledge & K.Paul, 1964), il primo, provocatorio Baudrillard, i cosiddetti futurologi, Alvin Toffler, Roberto Vacca e Silvio Ceccato, sono gli studiosi che ispirano e sostengono la prima avanguardia dichiaratamente “post-umana”, la quale recupera (i contenuti e) l’estetica futurista incentrata sul dinamismo e sull’artificialità. Uno dei maggiori centri italiani di diffusione della video-art è Ferrara, città nella quale operano, tra gli altri, Giorgio Cattani, il già citato Plessi, Maurizio Camerani e Gianni Toti. I loro lavori suscitano ammirazione nella critica specializzata, la quale a causa del retaggio borghese e di un congenito conservatorismo (e al pari di alcuni degli stessi videoartisti) non ne comprende pienamente il significato e la portata. In flagrante contrasto con le più elementari regole della comunicazione, numerose opere si rivelano inoltre velleitari, cervellotici e sterili esercizi di stile degni del Ghezzi più neoaccademico e antipopolare. Caratterizzata dalla contaminazione linguistica più radicale e dall’uso di sofisticate tecnologie, l’attuale video arte (italiana ma non solo) appare invece maggiormente consapevole, libera e capace di rinnovarsi ed evolvere. Tra le fila dei più quotati (e dotati) dei suoi esponenti nazionali vanno di sicuro annoverati i ferraresi Andrea Forlani, Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Massimo Croce e… FuturGuerra

Roby Guerra
(* da Arte in Movimento Este Edition, 2008)
http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=336

VIDEO YOU TUBE CANALE FUTURGUERRA

Sandro Battisti Connettivismo e Neofuturismo Interview di Roberto Guerra


da Controcultura Supereva

....Oggi si parla, sulla scia degli sviluppi della computer science, ormai di Homme Robot: Sandro Battisti è senz’altro in Italia uno dei tecnovisionari cantori della contemporanea e prossima fusione Uomo-Macchina, dove le Macchine diventeranno, forse, più umane degli umani.



E dall’A.I (Intelligenza Artificiale), paradossalmente, nella scienza e nell’arte, inclusa la nuova fantascienza, è già fiorita una nuova poetica, etichettabile come Sensibilità Artificiale o Intelligenza emotiva: non a caso gli scrittori i suoi messaggeri. E Battisti, tra i più chiari e analitici nella Parola (e poetici).

L’abbiamo intervistato:


D- Dopo pochi anni il Connettivismo, in questo 2009, è decollato, tra partecipazioni a centenari futuristi, compleaanni connettivisti, antologie, Premi Urania, Tv >, Radio e partecipazioni a festival Jazz prestigiosi: una sintesi?


R- Una sintesi? Poco fattibile, anzi io espanderei il campo d’azione perché accanto a tutto quello che hai elencato te, che vede protagonista ogni componente del collettivo con il proprio percorso artistico, aggiungerei anche la creazione di una casa editrice (EDS) di Marco “pykmil” Milani e di una etichetta (Avatar, curata da Francesco “Xabaras” Verso, il vincitore del Premio Urania 2008, e da me) per un’altra casa editrice (Kipple Officine Librarie, del Kremo) altra entità storica del Connettivismo.


Significa che il Movimento vuole espandersi pure nell’editoria, non solo letteraria ma multimediale, anche se ciò non vuol dire che si pubblicheranno solo opere connettiviste: significa, più propriamente, che il Connettivismo non vuole isolamenti ma si propone come interlocutore verso la cosiddetta cultura mainstream, perché il flusso degli eventi è uno solo e noi tutti vi siamo dentro, densi di passato ma anche pregni di aspettative per il futuro.


D- Connettivismo, Futurismo e Transumanesimo…


R- I Movimenti che hai citato sono, in realtà, frutti del Futurismo stesso. Il Connettivismo non annovera tra i suoi padri, però, solo il vulcanico ensemble ideato da Marinetti, ma anche altre idee derivate e pure non affini - vedi Surrealismo - oppure i Crepuscolari, o discipline interiori ed energetiche come l’esoterismo. Connettere le varie culture, le varie discipline scientifiche o filosofiche al fine di ottenere una visione unitaria e superiore, proiettata direttamente nel kernel del Futuro, è un po’ la missione che ci siamo posti cinque anni fa quando fondammo, la notte del solstizio buio, il Connettivismo.cinque anni fa ....

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/lhomme-robot-intervista-a-sandro-battisti

http://cybergoth.splinder.com/

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=o0PPozAfiUA

martedì 22 dicembre 2009

Graziano Cecchini e Giorgio De Chirico


...Aveva annunciato- Rosso Trevi- una nuova Azione Futurista in Campidoglio...Invece, spiazzando tutti, in Campidoglio c'è entrato dalla porta principale con un omaggio a De Chirico... Metafisica e Futurismo, scacco matto ai residui criptici d'arte....



DA CONTROCULTURA SUPEREVA di R.Guerra

OMAGGIO A DE CHIRICO ASSE ITALIA-USA CON GRAZIANO CECCHINI

Il 30 novembre scorso, alla presenza del sindaco di Roma, in Campidoglio, inaugurazione di una mostra particolare, itinerante, dedicata a Giorgio De Chirico, padre della metafisica e dell’arte del novecento italiana. Conivolti alcuni dei più importanti artisti contemporanei e Graziano Cecchini.


Così dalla stampa (La Repubblica Roma)


“…la mostra ”Omaggio a De Chirico” che vede protagonisti sessantasei artisti in un allestimento itinerante per tributare l’omaggio a Giorgio De Chirico, in occasione dell’anniversario dei 120 anni dalla sua nascita e i 30 anni dalla sua scomparsa.


Le opere di grandi artisti come Renato Guttuso, Mario Ceroli, Alberto Sughi, insieme ai lavori di giovani promesse italiane ed internazionali dell’arte contemporanea come Stefano Branca, Isabella Orsini e anche Graziano Cecchini, sono state esposte questa mattina in Campidoglio nella sala della Protomoteca in occasione dell’ inaugurazione alla presenza tra gli altri del commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. Le opere dal 7 dicembre in poi saranno portate negli Stati Uniti per un tour nelle citta’ di Miami, New York, Los Angeles. Alemanno ha anche tenuto a sottolineare come il Comune di Roma abbia ”peccato” nei confronti dell’artista poiche’ non fu presente ai suoi funerali. ”Vogliamo rimediare attraverso la nostra vicinanza alla famiglia di questo artista”, noto per il suo talento e per i suoi ”valori spirituali e metafisici’‘.”




Evento letteralmente dinamico, in quanto dall’ 8 dicembre, poi, la mostra omaggio è esportata appunto negli Usa, da Miami, a New York a Los Angeles


L’evento, già di per sé, atipico, rivitalizza, con una scelta degli artisti non neoaccademica, la figura stessa di De Chirico, finalmente sottratta a certo manierismo critico che da tempo edulcora il genio dei “manichini…inquietanti “eccetera, come grande artista certo, ma quasi ostile alle contemporanee avanguardie storiche, dal surrealismo al futurismo.

In particolare, la presenza di Cecchini appare significativa e innovativa da più punti di vista. Onore, intanto ai curatori, creativi nell’allestire un florilegio anticonvenzionale, proprio per la presenza di Rosso Trevi diventato celebre con la nota performance neosituazionista de La Fontana Rossa....


continua http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/omaggio-a-de-chirico-asse-italia-usa-con-graziano-cecchini




VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=D3GjVlnQm1A

domenica 20 dicembre 2009

Neofuturismo Manifesto 1983 Microchip Neofuturista di Roberto Guerra

1983 - MICROCHIP (MANIFESTO) NEOFUTURISTA



* da Roberto Guerra, Fiori della Scienza, Poesie, Thc Polimedia, Ferrara
** poi in Opere Futuriste Complete (Nomade Psichico, 2000)
***poi in Futurismo: Manifesti Scientifici (Este Edition, 2008, libri on line)



"La morale futurista difende l'uomo dalla decomposizione determinata dalla lentezza, dall'analisi, dal ricordo e dall'abitudine. L'energia nuova centuplicata dalla velocità dominerà il tempo e lo spazio"


FILIPPO TOMMASO MARINETTI



L'era cibernetica suggerisce una co-scienza cibernetica: la tecnofantasia futurista suggerisce un rapporto vivente con l'estetica della realtà. L'era della scienza suggerisce la dissoluzione organica di religione e mito, nonché la valorizzazione delle intuizioni presenti in tali sistemi di comprensione umana storicamente superati. Politicamente, il capitalismo industriale (pre-cibernetico) e il comunismo sono incompatibili con la natura scientifica dell'uomo: perché entrambi sono l'esatta negazione della libertà umana. Il problema, a rigor di logica, non è quale chiesa scegliere, ma come vivere nel rispetto del principio di realtà, deducibile dall'etica della conoscenza scientifica (Jacques Monod), dalla psicoanalisi di Freud, dall'umanesimo marxista, dalle avanguardie artistiche, dall'Illuminismo... dei nostri antenati di Parigi e... Atene, dalla semiotica dei massmediologi critici. Al di là del bene e del male, c'è l'aurora del nuovo mondo, ma anche le tenebre del vecchio: da cui il cinismo dell'impotenza... La paura irrazionale contemporanea delle macchine è l'ultima fuga dalla libertà della nostra società industriale, ancora inquinata di religione.


NOI TRASFORMIAMO IL '68 PERDENTE IN UN COMPUTER VINCENTE!


http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=332

giovedì 17 dicembre 2009

Netfuturismo: i futuristi del web


da Controcultura SuperEva di R.Guerra

Da inizio anni duemila è il massimo promotore del futurismo nella Rete: Antonio Saccoccio, suo il primo blog e manifesto del neofuturismo on line, nella Rete, fino all’evoluzione costante, griffata appunto Netfuturismo, una rete ulteriore disseminata in Italia e anche all’estero, decine di aderenti, tra cui il giovanissimo talento NetBalla, Gianluigi Ballarani e il romagnolo Gianni Getto. altro ideologo del movimento.



E’ l’ala giovane e propulsiva più autorevole del neofuturismo contemporaneo post 1944, con un sito assai bello e numerosi blog (Liberi dalla Forma e altri), tutti interfacciati, in una sorta di transnet sottomenu in divenire ed elaborazione. Con -anche- l’importante magazine periodico cartaceo off line (e on line) Ad Futurum Post.
Con Saccoccio e i netfuturisti, il “web è il messaggio” preconizzato dalla Scuola mcluhaniana, oggi Derrick de Kerckhove, è specchio verificabile: al di là dei contenuti, sempre arditi e provocatori, peraltro soprattutto nel leader supportati da una solidissima formazione umanistica e cibernetico sociale (è Professore atipico), la news netfuturista, rispetto alle altre ali del neofuturismo contemporaneo, è proprio il leitmotiv di Internet e i suoi codici come matrice rivoluzionaria dinamicamente autoreferente.


Come accennato, tutto ebbe inizio verso il 2005, con un primo manifesto neofuturista di Antonio Saccoccio. Già nel primo blog Liberi dalla Forma e nei primi manifesti, periodicamente seguiti da molti altri, la filosofia netfuturista era lucidamente delineata e suggerita: guerra elettronica a passatismo e presentismo dominanti nella cultura nazionale, l’elaborazione di un vero e proprio umanesimo informatico, inzialmente appunto direttamente nella Rete con l’approfondimento e la prassi di una nuova comunicazione non più+ monodirezionale, passiva, come i media preRete,(ma attiva e squisitamente cibernetica come sognavano Norbert Wiener e Von Neumann…) contro certo stesso link diffuso degli Internauti che spesso usano ancora la Rete in tal senso arcaico e moderno; inoltre l’esaltazione del blog come nuova arma e astronave della mutazione....

continua http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/antonio-saccocio-e-il-netfuturismo-del-web

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/12/futurismo-futuristi-a-torino-con-netfuturismo

martedì 15 dicembre 2009

Neofuturismo letterario Schegge di Utopia INTERVISTA (2007)

«Ferrara città di scrittori» Zoom plurigenerazionale



la Nuova Ferrara — 27 agosto 2007 pagina 17 sezione: CULTURA E SPETTACOLI

di Vincenzo Iannuzzo

FERRARA. Con un brillante dibattito fuori programma che ha coinvolto alcuni dei protagonisti più noti della cultura ferrarese, è stato presentato al Bar Tiffany il libro «Ferrara città di scrittori-Schegge di Utopia» (edizioni La Carmelina). A fare da padroni di casa il curatore dell’opera Roberto Guerra e l’editore Federico Felloni, per presentare questo zoom plurigenerazionale sul fare scrittura a Ferrara, composto da 250 pagine e 37 scrittori. Un’operazione ampia, di ottimo livello globale della quale abbiamo voluto saperne di più intervistando i due protagonisti. Una città di scrittori è il sottotitolo programmatico, quali sono stati i criteri di scelta? Felloni: «Nessuna antologia scolastica, una libera carrellata, ovvio non esauriente e discutibile, coinvolgendo scrittori tutti operativi a partire dagli anni ottanta sul territorio e non solo. Inoltre nessuna banale raccolta tematica, se non sguardi nuovi al e dal futuro: scrivere è comunque desiderio, sogno e utopia, anche nell’era postmoderna». Infatti sono presenti scrittori e poeti di più generazioni? Guerra: «Quasi tutti autori gravitanti in diverse situazioni culturali. Collaboratori di riviste quali Giocare in Libertà, Poeticamente, Luci della Città o lavori tratti da case editrici davvero ardite a Ferrara, poco o nulla sostenute dalle istituzioni quali: Liberty House, Este Edition, la stessa Carmelina oppure da iniziative persino istituzionali creative degli anni novanta e del 2000 - Fuoriluogo, Zooculture, Sguardi Consonanti - Insomma la Ferrara soprattutto underground più autentica! Da anni desideravo questo progetto che ho condiviso con Marco Felloni». Dopo questa presentazione che cosa bolle nel... microonde per usare il vostro linguaggio? Felloni: «La prima edizione va bene: però non amiamo ripeterci, quindi procederemo l’anno prossimo con un nuovo progetto più mirato e selezionato. Sono previste altre presentazioni live a Ferrara e altrove ed un videoclip. Inoltre per alcuni degli autori più giovani o d’avanguardia è aperta una trattativa con una nota casa editrice nazionale». Guerra: «Siamo comunque già soddisfatti: tanti giovani di talento, ben pilotati da alcuni prestigiosi irriducibili eretici. Però è operazione difficile a Ferrara dove esistono troppi orticelli culturali di retroguardia, preda di quella “sindrome di Gutenberg’’ di cui hanno brillantemente parlato la Scuola di Palo Alto (L’istituto di psicologia e comunicazione americana guidato a suo tempo da Paul Watlavichtz, ndr) o lo stesso grande scrittore e saggista Enzensberger».

Neofuturismo AAVV.SCHEGGE DI UTOPIA da Emilio Diedo

AA.VV. Schegge di Utopia Ferrara Città di Scrittori (La Carmelina, 2007)

da Literary

a cura di R.Guerra e postfazione
prefazione di M. Felloni

L’opera ora in disamina è l’antologica performance d’un nutrito numero – ben 37 sono gli autori aderenti –, di scrittori ferraresi, nella doppia tipologia prosa e poesia. Narratori e poeti, sia al maschile sia al femminile, di un’età media relativamente giovane.



Come mi è solito procedere, nel rispetto di tutti, elenco i nominativi nell’esatto ordine di presentazione del libro: Enrico Astolfi, Fausto Bassini, Giuliana Berengan, Teresa Calabria, Antonella Chinaglia, Elisabetta Chinarelli, lo scrivente, Lamberto Donegà, Marco Felloni, Sergio Fortini, Michele Frabetti, Maurizio Ganzaroli, Oscar Ghesini, Roberto Guerra, Stefano Marcolini, Lorenzo Mazzoni, Giuseppe Muscardini, Giovanni Ricci, Riccardo Roversi, Claudio Strano, Gabriele Turola, Alex Gezzi (tutti questi per la prosa); Simone Bavia, Paola Bellini, Emanuela Calura, Sylvia Forty, Aster Hope, Filippo Landini, Luvi Lu, Cristina Malaguti, Luigi Perfetti, Lucio Scardino, Eugenio Squarcia, Marco Tani, Gian Pietro Testa, Giovanni Tuzet, Debora Villani (per la poesia).


Inutile dire, considerata la numerosità dei partecipanti, senza peraltro sottovalutarne la prospettiva d’azione – in quanto nessun tema era stato prefissato –, quale varietà di stili, d’argomentazioni e finalismi… di stimoli interpretativi esprima l’antologia.


Ma, in un così eterogeneo ambito, un concetto in ogni caso emerge nitido, uniformemente eloquente. È l’originalità d’una ricerca del linguaggio, che, pur nel suo differenziato, musivo ensemble, ravvisa un carattere certamente non passatista. Sono modelli preminentemente avanguardisti il leitmotiv di questa ricca collezione d’idee. Non solo nella versione poetica, che più si addice a tale sollecitazione, bensì, ed in modo inaspettatamente intenso, nella propensione narrativa. Il rilievo sulla predetta sperimentazione è bene sintetizzato dalla nota di copertina (nell’aletta in quarta) di Roberto Guerra, autore e critico a cui non sfugge il benché minimo indice d’intenti neofuturisti. Anzi, ne ravvisa in primis i sintomi più reconditi, che, ne sono certo, sfuggirebbero, alla più ordinaria critica.


La rappresentazione che la metafora della raccolta richiama, nella poetica accessione del titolo, Schegge di utopia, è il più appropriato input per addentrarne il lettore. È una duplice manifestazione allegorica, nel senso di radiante penetrazione, quanto alle schegge; e di profonda proposta creativa, allargata sino agli estremi di un’appetibilità sempre e comunque ideale e purtuttavia non ideologica, straripante quell’orizzonte semantico e teoretico aduso alla definizione più stretta dell’utopia. L’utopia qui esce dal guscio dell’ideologia per adagiarsi nell’afflato di vita estrapolato dall’invenzione creativa, già di per sé improbabile realtà, frutto della fantasia prestata dalla quasi totalità dei 37 scrittori, nella demiurgica simulazione che annerisce e rende opera d’arte la pagina scritta.

Emilio Diedo
 
http://librerialacarmelina.com/index.php?catid=6
 
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/08/20/UTYPO_UTY03.html

sabato 12 dicembre 2009

Riviste Neofuturiste on off line


 RIVISTE FUTURISTE ON E OFF LINE

Il centenario futurista del 2009 non soltanto ha rilanciato certa continuità futurista aggiornata al postduemila e all'era di Internet: Neofuturisti, Transumanisti, Netfuturisti e Connettivisti... oltre a diversi altri segni "minori". Fin dalla vigilia... storica, sono apparse nuovamente magazine on e off line dichiaratamente o indirettamente legate alla grande avanguardia italiana di Marinetti.

Una novità rilevante, dopo lo stop dell'ultima rivista ufficiale del secondo novecento, attiva dagli anni sessanta al 1993, vale a dire la mitica ormai Futurismo Oggi (Roma) dell'aeropittore del secondo futurismo storico (!) Enzo Benedetto che riunì a suo tempo - appunto- gli ultimi futuristi cosiddetti ufficiali, promuovendo inoltre nuovi futuristi, quali ad esempio Antonio Fiore Ufagrà e anche chi scrive.

Calato il sipario con la scomparsa di Benedetto, per alcuni anni un suo seguace G. Lotti curò la rivista Simultaneità.... poi paradossalmente quasi il silenzio.

Finalmente con l'esplosione di Internet nuovi magazine e webzine raccolgono oggi l'eredità futurista: on line Futurismo 2009 e Sands From Mars di chi scrive e dello scrittore di fantascienza Maurizio Ganzaroli; anche  in sinergia la prima con FTM Azione Futurista di Graziano Cecchini, quindicinale attiva dalla primavera 2008, sorta di bollettino di tutti i futurismi contemporanei attualmente attivi. La seconda, mensile, attiva dal gennaio 2008 è più specializzata nell'arte alternativa, dal futurismo alla musica dark wave e-o gothic...industrial alla fantascienza a certa letteratura sperimentale. Entrambe le webzine sono prodotte a Ferrara, tra le capitali del neofuturismo.

Più recentemente un altro giovane neofuturista neoromantico, con la nuova etichetta Dinanimismo ha lanciato una nuova webzine squisitamente letteraria e poetica Dinanimismo: ovvero il giovane talento letterario Zairo Ferrante, tra Salerno e la stessa Ferrara.

Chiude il cerchio tra i neofuturisti o futuristi post1944 (il neo è puramente "temporale") lo stesso Rosso Trevi con una webzine aperiodica irregolare specifica all'Azione Futurista di Cecchini.

I transumanisti di Riccardo Campa, sempre on line, hanno recentemente ufficializzato il magazine H+ magazine direttamente nel sito ufficiale, specializzato sulle tematiche d'area futurista strettamente scientifiche o estetico tecnologiche.

Off line già dal 2007, invece il magazine Next dei Connettivisti di Battisti, Milani, De Matteo, dedicato alla fantascienza e indirettamente al futurismo.

Infine, finalmente a partire proprio dal 2009, i Netfuturisti di Saccoccio e Giorgetti pubblicano la prima nuova rivista squisitamente futurista dell'era del web, dopo praticamente Futurismo Oggi : Ad Futurum Post. Cadenza irregolare, ma assai costante, già ben 4 numeri distribuiti in molte università e biblioteche italiane, anche in versione on line direttamente nel sito Netfuturismo.

Riassumendo, altre prove solide, concrete e oggettive non solo del futurismo post1944, ma anche postcentenario, oltre la moda contingente, software non rimuovobili da parte della storia dell'arte e del futurismo, finora, tranne eccezioni, pigra e fannnullona nel constatare e studiare, anzi prendere atto, del fenomeno futurista, nelle sue voci polifoniche (e a volte anche complementari e interfacciate).

http://futurismo2009.myblog.it/  voci menu Futurismo 100 e + e Trans-Futurismo
www.myspace.com/futurismo2009
http://www.netfuturismo.it/
www.myspace.com/sandsfrommars
www.myspace.com/azionefuturista
http://www.transumanisti.it/
http://recensionedinanimista.myblog.it/
http://www.next-station.org/

RG

venerdì 11 dicembre 2009

Futurismo e Fantascienza


LA MECCANICA ROSA DEL PO  *da Un PoDiVersi 5/6 2001



di Roberto Guerra

Chissà perché tutti i mari Verdi o Azzurri hanno nomi fallici: eppure il Principe italiano delle guance d’acqua dolce, dopo le sfilate patinate nell’alchemico Piemonte e nella robotica Lombardia,
non fiorisce forse nell’Adriatico.., come Marte nella schiuma o la schiena di una venere vestita di
pori silicei, pornostella appena caduta sulla Terra da una Luna di San Lorenzo?

Immaginiamo il Mare Adriatico in un universo parallelo ma al femminile. . .battezzato da Lucrezia Borgia, nel nostro spazio-tempo sicuramente sibilla della Dea. La corsa del Principe Po, ora verdiana, ora ferrarista poi soavemente.. madrigale, non sembra forse un vergine sperma danzante oltre l’orizzonte degli eventi del Delta, in boccio dall’uno all’altro miracolo cosmico, tra i versi-universi dell’Ariosto e i colori iperlunatici di Ligabue?

Gli archetipi di Lucrezia Borgia e il Principe Po sono oggi la password per ciberspaziare da Mantova a Ferrara fmo a Pomposa in quella realtà virtuale e virtuosa della Bellezza con la B maiuscola che la previsione di scienza ha macchiato divinamente non di futurali raggi xx xy del Sole ma di rughe contro-natura e minuscole..


.L’orizzonte degli eventi, celato nel delta, evoca la distopia dell’Ozono, il Titanic dei Grandi
Ghiacci, l’isteria delle Acque, la "devoluzione" di Eoni padani all’era dei dinosauri, quando
l’Adriatico faceva quasi il solletico alle Alpi, delirante macchina del tempo.

Ebbene, se la Bellezza è ecologia dell’Angelo o macchina da guerra Clorofilliana (secondo Gregory Bateson...), fabuliamo il Principe Po come arcacosmonave capace di dribblare lo Spazio e il Tempo e di rovesciare a valle, prima di Armagheddon, non i detriti delle scimmie parlanti, ma i Cristalli-Gioielli con le iniziali Maiuscole; immaginiamo il Principe Po come poeta armato e amato in omaggio cosmico al Mare di Venere dell’amata Lucrezia.. .per sconfiggere l’annunciata entropia.

"Finalmente la Ciglia destra ammiccò al Principe Po, dai riccioli-vortici brillanti della Gioia di tutti i nomadi psiconauti, messaggeri delle R maiuscole al benzene della gotica Torino e delle antenne della futurista Milano. Finalmente la Ciglia sinistra già rifletteva le fiamme a fusione dei Draghi di
plastica- uranio  del radioso futuro. Finalmente Lucrezia battè le palpebre di entrambi gli universi
(come gatta diKriptenstein. . .). . .tutti gli ippogrifi donati giocarono a surf con cerbiatti e cavallucci
marini, la C e la G maiuscole, il regno d’oro del Principe Po s’incastonarono come 7 note in tutti i
suoi pori  silicei.

...Le stelle perdute di Tondelli, le stelle a forma di campana di Guareschi, gli aironi interstellari di Bassani e Micol in fuga dai monumenti inquinati della città volante, stelle-finestre cyber e ridenti di Pupi Avati, l’anguilla cybersex della stella Valeria e.. tutti i fotoni-chip cartacei rubati dal Po al meravighoso ma stupefacente volo della Terra attorno al Sole nel XX secolo.

Una stella nuovissima, sublime orgasmo del Principe Po e Lucrezia, brillò nella Costellazione dei Pesci, fu catturata sulla Terra dai Pescatori di Stelle di sempre che con la rete da Spina ricamarono nel Buco Nero del Cielo la Nuova Rosa del Ciberazzurro!
 
videohttp://www.youtube.com/watch?v=w2WURHY3D4A

giovedì 10 dicembre 2009

RE-VISIONI Futurismo e Donne 2 da Divenire 3 Futurismo


Futurismo e femminismo di Roberto Guerra
*da Marinetti e il 2000 in Divenire 3 Futurismo (Sestante Edizioni, 2009) a cura di Riccardo Campa  Associazione Italiana Transumanisti (AIT)

 «Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d‟ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria… In questo sforzo di liberazione, le suffra-gette sono le nostre migliori collaboratrici….» (F. T. Marinetti). La questione “femminista” al pari di quella politica ha sollevato nume-rosi equivoci ancor oggi non dissipati (nonostante ad esempio i bei libri di Claudia Salaris). Eppure, una straordinaria Valentine de Saint Point, di-chiaratamente futurista e amica di Marinetti, pubblicò a suo tempo mani-festi tipo Elogio della Lussuria a dir poco indicativi e chiarificatori. Que-sta donna intellettuale e futurista inneggiò provocatoriamente e realistica-mente alla massima libertà e sessualità femminile: lo stile, il linguaggio è tutt‟oggi ben più persuasivo e seducente della generazione femminista che sarebbe venuta. I futuristi – insomma – (e le futuriste) contrariamente a stereotipi e menzogne ideologiche, rifiutavano nettamente il femminismo come reli-gione neo-matriarcale e bugiarda da un lato; dall‟altro la donna passatista, bigotta o piccolo borghese, incapace di libertà e piacere sessuale. Amava-no persino – i futuristi – la donna “amazzone” ma sensuale, forte e dina-mica capace di combattere per la battaglia del futuro e il rinnovamento totale della vita quotidiana e i costumi, al passo (di corsa) con l‟accelerazione e la velocità moderne: insomma i futuristi apprezzavano... le eroiche suffragette semmai ottocentesche o d‟inizio novecento, ancora, un altro tipo di donna, di cui i futuristi furono sorprendentemente precur-sori, erroneamente accomunate alle femministe di Woodstock o altri “mo-nasteri” degli anni „60/70.



Il futurismo, riguardo la questione femminile, decretò con grande lun-gimiranza la morte del femminismo e il trionfo della Donna! D‟altra parte erano – i futuristi – artisti e poeti, individui e tipi umani in sé ben predi-sposti verso il femminile, ma quello appunto creativo, al di là di
quell‟artificio innato che caratterizza i poeti. Una “menzogna” se si vuole quella “estetica” che peraltro ad un certo livello della guerra dei sessi (non comune...) trae comunque vitalità dal conflitto e la differenza “anatomi-ca”: diventando per via squisitamente poetica...superiore verità e amore: Uomini speciali i futuristi, così la Donna, speciale!

martedì 8 dicembre 2009

Transumanesimo Futurismo e ..Storia



FUTURISMO, TRANSUMANESIMO E STORIA... estratto da Riccardo Campa



in “Il superuomo del futurismo: tra biomeccanica e socialismo rivoluzionario”


(da AA.VV. Divenire 3 Futurismo (Sestante Edizioni) a cura dell'Associazione Italiana Transumanisti)


....Quando viene chiesto dalla Dabbous allo storico Emilio Gentile, autore di  “La nostra sfida alle stelle”. Futuristi in politica, Laterza, Bari 2009,  se «c‟è qualcosa di futurista nell‟odierna società veloce, dinamica e tecnologica», lo storico risponde così: «Di quei miti non rimane più nulla. I futuristi era-no entusiasti del progresso, noi ne siamo spaventati, loro non avrebbero mai accettato l‟idea di un uomo succube della velocità. La concezione che in particolare aveva Marinetti era quella di un essere trasformato attraver-so l‟innesto della macchina. L‟uomo moltiplicato, tecnologico, privato dei sentimenti è molto diverso dalla smarrita creatura romantica di oggi. Se il futurismo avesse realizzato la sua rivoluzione si sarebbe arrivati all‟antropoide meccanico, un‟autentica bestia moderna, fatta di pura vitali-tà, che avrebbe accettato tutto quello che oggi ci fa orrore nella modernità, compresa la sperimentazione biologica sui corpi umani. Noi, per fortuna, siamo molto più cauti».


Ecco, sul fatto che di quei miti non rimane più nulla non siamo affatto d‟accordo.


Evidentemente.....Gentile non ha mai sentito parlare dei transumanisti. È lecito allora chiedersi: che cosa indica quel “noi”? Se “noi” in-dica la maggioranza degli italiani, può anche darsi che l‟autore abbia ra-gione. Glielo possiamo concedere anche in assenza di un sondaggio. Ma i futuristi erano forse maggioranza alla loro epoca? Non c‟era anche allora una forte resistenza del mondo tradizionale nei confronti del nuovo mondo tecnologico e industriale? Non credo che Gentile non si renda conto di questo aspetto. Dunque, è probabile che voglia dire che oggi non c‟è più nessuno che sogna l‟uomo moltiplicato, la fusione tra uomo e macchina, la sperimentazione sui corpi umani, per sconfiggere l‟invecchiamento e la morte. E qui si sbaglia. Tra l‟altro, non sa che – aldilà dei transumanisti – * esiste tuttora un movimento nominalmente futurista, nato per filiazione diretta da quello di Marinetti, che è ancora vitale e non ha affatto preso le distante dai programmi del suo progenitore.*** Per questo, a differenza di altri critici, quando parliamo del movimento di Marinetti, parliamo di “fu-turismo del XX secolo” o “futurismo storico” e non di futurismo tout court. Aggiungiamo infine che la sola lettura delle pagine dedicate alla scienza, nei quotidiani e nelle riviste, avrebbe aiutato Gentile a riconosce-re che proprio ora – grazie allo sviluppo dell‟elettronica digitale, della ro-botica, della nanotecnologia, dell‟ingegneria genetica – sembra realizzabi-le la rivoluzione antropologica profetizzata da Marinetti. Dunque, è sull‟attualità del futurismo che batteremo il chiodo, ma lo faremo sgomberando sin dall‟inizio il campo da alcuni possibili malintesi. Si può ritenere attuale il futurismo in due sensi alquanto diversi, a seconda che si ponga l‟accento sulle forme espressive o sui contenuti espressi. Co-sì, vi sono oggi artisti che si definiscono futuristi perché scrivono o dipin-gono alla maniera dei futuristi storici, pur proponendo contenuti nuovi o addirittura opposti a quelli originari. Nel contempo, vi sono intellettuali e artisti che ripropongono quelle che considerano le idee basilari del futuri-smo storico, utilizzando nuove forme espressive e nuovi strumenti di crea-zione e comunicazione, come il computer. (.....)


*** Uno degli esponenti più attivi di questo movimento è senza dubbio il poeta Roberto Guerra, autore del saggio Marinetti e il Duemila, già pubblicato da Schifanoia Editore (Ferrara 2000) e riproposto integralmente in questo volume.(Divenire 3 Futurismo).

RE-VISIONI La guerra-festa futurista



Prima guerra mondiale, la Grande Guerra, 1915-18 (invero iniziata nel 1914)!



Oggi, secondo certa storiografia popolare, spesso neopopulista, e pacifista unilaterale, nient'altro che il primo grave sintomo del Novecento folle industriale che ha generato anche la seconda guerra mondiale, oltre alle dittature nazifasciste, dal Duce a Pinochet (sul Comunismo sovietico o maoista, ovviamente, la questione – secondo certa vulgata marxista semi-estinta sarebbe tutt'oggi più complessa...Sic!).,


Va da sé, l'assoluta inconsistenza scientifica e storica di tale assioma anzi dogma ideologico contemporaneo, non soltanto per i suoi presupposti filosofici errati sulla Natura Umana, laddove in conto è l'utopia – ovviamente condivisibile- della Pace altrettanto assoluta, dall'altro il Divenire storico stesso, oltre la conoscenza scientifica specifica sui cosiddetti istinti umani, di ieri, oggi e domani..


Anticipando le conclusioni di questo breve saggio sul tema specifico:tra il bordo per cos' dire live quasi della guerra sola igiene del mondo dei futuristi, tra i principali fautori interventisti in Italia per la Grande Guerra, condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani, soprattutto giovani, intellettuali o operai stessi e diciamo il Pacifismo lisergico di Woodstook oggi clonato dai No Global, la complessità contemporanea e la temporalità storica esigono relativismi e contestualizzazioni stesse storiche, non solo strettamente scientifiche, i dati reali psicosociali e politici dell'epoca, ma persino affettivi.


Nonostante certo andazzo economicista, condiviso – vista l'ossessione- non a caso dagli stessi pacifisti, le guerre non son mai state o sono solo questioni economiche, ma anche di volontà di potenza (motivazioni psicologiche) e di liberazione a volte, anche. Come magari la stessa Resistenza!


La prima guerra mondiale, non solo per l'Italia, completava la guerra di liberazione nazionale,la quarta guerra d'indipendenza fu live definita: l'Austria e la Germania – ultimi residui del decadente e fuori storia Impero Asburgico occupavano ancora territori italiani da liberare. Il resto sono dietrologie astratte.


In ballo,anche due modelli epocali. La Rivoluzione Democratica delle nascente civiltà moderna occidentale basata sulla libertà, lo stato di Diritto e la democrazia (anche l'Italia di Cavour e monarchica già in quel solco) e il moribondo modello dinastico autoritario di cui l'Impero Austro-Ungarico, gli Asburgo erano in Europa l'ultima Realtà ormai in coma terminale ( a parte la Russia zarista che non a caso- proprio durante la Guerra Mondiale, vide esplodere e vincere la rivoluzione comunista).


L'idea stessa della Pace assoluta, più realisticamente della Pace Relativa, con il ricorso alla guerra stessa come ultima ratio per la difesa della democrazia, è acquisizione psicosociale recente, contemporanea alla luce della seconda guerra mondiale, quella sì il punto di non ritorno per la Guerra come sola igiene del mondo o rivoluzionaria liberatrice (salvo eccezioni...) come Valore collettivo...e ovviamente della consapevolezza planetaria-almeno in linea di principio- durante la Guerra Fredda e l'incubo concreto dell'olocausto nucleare..


Pertanto, alla luce di queste e altre motivazioni “storiche”, qua ovvio tremendamente sintetizzate,


almeno per le potenze vincitrici, compresa l'Italia futuristica nazionalistica e in contro luce la nuova Russia del compagno Lenin, la prima guerra mondiale fu una guerra di liberazione, per il Progresso e per il futuro, per la democrazia e gli ideali moderni illuministici (ovvio-almeno in linea di principio).


E fu anche in certo senso l'anno zero proprio per le guerre del futuro, potenzialmente più distruttive, ma – proprio per questo- sinapsi per così dire delle riflessioni condivise e planetarie che lasciano ipotizzare oggi, la possibilità di ridurre al minimo assoluto il ricorso alle armi, appunto solo in caso di difesa della Democrazia... Per la prima volta la scienza trasformò le guerre quasi corpo a corpo letterali tra gli umani in nuove dinamiche sempre più tecnologiche con la discesa in campo di nuovi ordigni e macchine appunto belliche...


Se un giorno, persino, avremo scenari sociali in cui le guerre saranno combattute solo da robot o affini, preferibilmente in duelli postumani si dirà rapidi e veloci tipo Orazi e Curiazi diciamo del XXI secolo, proprio la Grande Guerra fu la prima matrice di tale umanistica evoluzione!

* note bibliografiche

Anatomia della Distruttività Umana di Eric Fromm come esempio contradditorio, nello stesso tempo molto brillante ma buonista (certa antropologia romantica contemporanea), comunque opera scientifica tra le più importanti per l'analisi globale e psicosociale della natura umana e della violenza

Il Cosiddetto Male di Konrad Lorenz: opera letteralmente disarmante che senza rimuovere come Fromm, certa natura umana genetica o almeno sociobiologica, relativizza l'aggressività umana vista nella sua ambivalenza anche fondamentale positiva, sano realismo e  rifiuto di certo idealismo contemporaneo, a volte più dannoso e dissimulato della violenza alla luce del Sole...

RE-VISIONI Futurismo e Donne


FUTURISMO E QUESTIONE FEMMINILE E-O FEMMINISTA



Nel manifesto futurista fondativo del 1909... come noto, è scritto:


“Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria”

Iperbole marinettiana futurista da interpretare, fin dall'epoca, non letteralmente ma appunto simbolicamente (erano artisti), peraltro spesso spiegata dallo stesso Marinetti in tal senso e anche nei fatti. I futuristi erano contro la donna svenevole tardoromantica e borghese, ancora matriarcale e edipizzante, che privatizzando e familiarizzando lo slancio vitale dell'Uomo creativo, lo imprigionava e castrava psicologicamente e culturalmente.

Peraltro sia nel manifesto originario che in altri testi, i futuristi erano per il Libero Amore, il divorzio e anche il voto alle donne! (Furono forse i primi a proporlo seriamente in un manifesto politico ufficiale...). Nei fatti proprio nel futurismo per la prima volta nella storia dell'arte e forse culturale, le donne artiste erano assai ben viste, le stesse suffragette elogiate.

Nei fatti mai tante donne furono attive in un movimento culturale, fino allora, come nel movimento futurista. Valentine de Saint Point e la moglie poi di Marinetti, Benedetta Cappa le più celebri. La prima per Manifesti sulla lussuria e sulla donna futurista, semplicemente scandalosi e iconoclastici a quei tempi, un femminismo ante litteram vitalistico alla luce del Sole: e non solo parole, Valentine, quasi una Moana Pozzi del primo novecento!

E proprio chi scrive da tempo ha sottolineato con poesie, saggi e anche video, l'attualizzazione futuristica contemporanea di Moana... Oltre, sulla questione generale, futurismo e questione femminile, nel senso persino opposto al convenzionalismo ideologico e femminista volgare, un breve saggio , in Marinetti e il duemila del 2000, poi incluso recentemente in Divenire 3 Futurismo a cura dell'Associazione Italiana Transumanisti diretta dal sociologo della scienza Riccardo Campa, nota in Italia e all'estero: "Uomini speciali i futuristi, e Speciale la Donna!", così si chiude programmaticamente il testo.

Benedetta Cappa invece fu protagonista nel cosiddetto secondo futurismo, dagli anni venti al 1944, soprattutto con alcune delle più importanti produzioni pittoriche e già poetico visive dell'avanguardia italiana: la cosiddetta aeropoesia o aeropittura (ma non disdegnò neppure la produzione letteraria). La critica d'arte Franca Zoccoli recentemente ha evidenziato la sua alta partecipazione al movimento futurista con un bellissimo volume biografico su Benedetta.


Proprio questa revisione critica della Zoccoli è uno dei numerosi volumi editi negli ultimi anni, spesso da donne, che fanno quasi tabula rasa del persistente pregiudizio antifuturista, invero antifascista volgare (per l'equazione futurismo fascismo avallata spesso nel secondo novecento stesso dopo la seconda guerra mondiale) da parte infatti di certa storia dell'arte - nel caso del futurismo tout court- d'ispirazione "marxista" (virgolette d'obbligo!) quasi esclusivamente in Italia.

Claudia Salaris, di sinistra, e altre e anche, ovvio, molti storici progressisti non ideologici, hanno ormai, a partire soprattutto dalla celebre mostra del 1996 a Venezia sul Futurismo,ancor di più dopo il centenario del 2009 stesso, contestualizzato scientificamente la questione sia politica che femminista e-o femminile del futurismo.

Oltre alla Saint Point e a Benedetta, è dato acquisito quanto evidenziato nelle prime righe di questa nota: il futurismo vide come non mai fino ad allora la partecipazione attiva di molte artiste. dalla scrittura alla pittura alla danza.


http://libreriadelledonnefirenze.blogspot.com/2009/04/benedetta-cappa-marinetti-lincantesimo.html

http://www.google.it/search?hl=it&q=FUTURISMO+E+DONNE&btnG=Cerca&meta=&aq=f&oq=

http://www.ilgiornale.it/cultura/la_bella_valentine_molto_futurista_poco_femminista/01-10-2006/articolo-id=122768-page=0-comments=1

http://museiincomuneroma.wordpress.com/2009/03/08/il-manifesto-della-donna-futurista/
 
http://it.wikipedia.org/wiki/Claudia_Salaris


http://www.transumanisti.it/ 

vedi Divenire 3 Futurismo
 

domenica 6 dicembre 2009

Moana Pozzi Futurpunk Recensione da Estense Com


DA ESTENSE COM

Moana Pozzi riletta in chiave futuristica



Un ebook multimediale parallelo alla fiction in programma su Sky
 
Moana Pozzi


Il mito di Moana Pozzi è sempre vivo. Ed anche da Ferrara arriva un input in tal senso. Dopo il video anteprima presentato al Video Festival The Scientist 2009 svoltosi in città ad ottobre, Roby Guerra ha lanciato ora on line Moana Futurpunk per Futurist Editions (www.myspace.com/edizionifuturiste), l’editing neofuturista, Ferrara-Roma, a cura dello stesso
Guerra, Graziano Cecchini e Maurizio Ganzaroli.


Un ebook multimediale in coincidenza con la fiction in questi giorni in programma su Sky, dedicata a Moana Pozzi, icona trasgressiva per eccellenza italiana, interpretata da Violante Placido. Moana Pozzi, in questo book multimediale, è riletta in chiave futuristica e transumanista, attraverso clips, racconti e aforismi inediti, un breve saggio (edito su Controcultura SuperEva di cui Guerra è guida), un poesia già edita nel 1995, una poesia sonora clip version del 1992.


Una suite-omaggio di Guerra alla celebre attrice scomparsa precocemente nel 1994.


L’ebook è liberamente scaricabile al seguente indirizzo:
http://sandsfrommars.myblog.it menu Moana Futurpunk

http://www.estense.com/moana-pozzi-riletta-in-chiave-futuristica-e-transumanista-03851.html

martedì 17 novembre 2009

Futurismo Prossimo Venturo


FUTURISMO: SCIENZA SOLA IGIENE DEL MONDO



(Contro Bonito Oliva presentista)


Il centenario futurista, volge al termine.... Tra celebrazioni di indubbio valore mediatico, compleanni di ...futuristi e futurismi contemporanei, tutt'oggi attivi, meno giovani e giovani che confermano e dimostrano la continuità aggiornata del Movimento (pur nell'accezione contemporanea postmoderna più liquida e immateriale e sinergica che rigida e militante...): tra l'altrettanto mediatica pretesa commemorazione liturgica e storicizzante tipologia burocratica archiviante.


Archiviazione, censure più o meno volontarie o per analfabetismo o scarsa volontà d' informazione (parzialmente anche casuale, dovuto alla velocità incontrollabile dell'informazione stessa attuale) da parte dei grandi quotidiani cartacei, delle riviste e delle istituzioni anche “ufficiali”, di molti critici contemporanei.


Tra quest'ultimi, l'improbabile Bonito Oliva del recente centenario fiorentino e non solo... da combattere negli anni a venire (Bonito Oliva non è un cretino, noi futuristi siamo oggettivi, scientifici e aperti,.idem lo staff del Mart di Trento, sede anche di archivio importante, ma....

Noi vogliamo la codificazione ufficiale senza se e senza ma o qualsivoglia altra congiunzione del Futurismo post1944 (Futurismo Oggi) post2005(Liberi dalla Forma blog Netfuturismo) post2007 (la Fontana Rossadi ...Rosso Trevi) e post2009 (Futurismo 100! neofuturisti, transumanisti, connettivisti) nell'interesse nazionale e dell'avanguardia -futurista- che ha rivoluzionato l'arte e la cultura moderna, finanche oggi, postmoderna o neomoderna e postumana!


Alcune realtà neofuturiste organizzate comunque sono dati di fatto a volte interfacciate.


Il neofuturismo quasi accademico(ma in senso assolutamente atipico, anzi rivoluzionario..dall'Accademia all'Avanguardia delle Scienze) Transumanista (sede a Milano) dei vari Riccardo Campa, Stefano Vaj, Giulio Prisco, Guillame Faye, Adriano Scianca, Mafalda Grandi,Emanuele Pilia, e altri, associazione culturale scientifica, sezione italiana di un movimento internazionale ben noto, che coinvolge centinaia di scienziati di chiara fama o anche artisti, quali Nick Bostrom, Natasha Vita More e Max More, Marvin Minsky, lo stesso Bruce Sterling e molti scrittori di science fiction.








I transumanisti hanno codificato il futurismo e la sua attualità persino ciberporfetica e postumana in uno dei centenari compleanni del 2009, evidenziato persino nello special mediatico (Rai Due) più importante dedicato al Centenario: Il Futuro del Futurismo. E non ultimo il volume più importante Divenire Futurismo 3 recentemente uscito, sull'avanguardia futurista appunto, oggi e nelle sue prospettive postumane.


Il neofuturismo d'avanguardia di FTM Azione Futurista, Roma, Ferrara--- di Graziano Cecchini Rosso Trevi Roberto Guerra (chi scrive) Maurizio Ganzaroli e altri, lo stesso Giovanni Tuzet: appunto intrecciato con il movimento transumanista sia per il centenario ferrarese Futurismo Live che per la pubblicazione significativa di cui prima.

Ancora: il performer poeta musicista e saggista di Bologna Valerio Zekkini e i PCCORP, il cosiddetto Futurismo Postcontemporaneo, molto noti nell'underground.


Oppure le astronavi più giovani: i fantascientifici cosiddetti Connettivisti (centenario di Bergamo, diverse antologie, un imminente volume letterario dedicato proprio al futurismo), i vari Sandro Battisti, Marco Milani, Kremo Baroncini, Francesca Fuochi (e molti altri), fino a Giovanni De Matteo e Francesco Verso, vincitori persino del Premio Urania Mondadori-Fantascienza, anch'essi in sinergia con i Transumanisti.


Non ultimo,anzi..(a medio lungo termine tra i più autorevoli). i giovani futuristi del web di Antonio Saccoccio, (anche Getto, NetaBalla e altri.  Ovvero, Netfuturismo, un 2009 esplosivo,  dopo molte web sperimentazioni, ricco di iniziative (Cagliari, Latina, Viterbo eccetera) anche all'estero (Spagna), autentici figli di Internet, flotta dalla rotta più singolare, ma non per nicchia avanguardistica, ma per la partcolare navigazione sperimentale (con Netfuturismo..il Web è il Messaggio.. autentici Nativi Digitali, Saccoccio il primo a lanciare scientificamente e sistematicamente il Futurismo nel web). Significativa anche una intrevista di Saccoccio  con Luce Marinetti, scomparsa incredibilmente proprio nel fatidico 2009 futurismo 100! (e contatti Netfuturismo anche con gli stessi Guerra, Scianca, Tallarico e i transumanisti).


Inoltre, il gruppo storico di Futurismo Oggi, letterario pittorico del compianto eroe del secondo novecento Enzo Benedetto, i vari Antonio Fiore, lo stesso Tallarico, anche in certa misura Baldo Savonari, eredi di Balla e Boccioni, con centenari personali e collettivi a Roma, Lecce e anche, via clip o convegno (Fiore e Savonari), per lo stesso centenario ferrarese.


Oppure, come sempre, artisti e scrittori, disseminatti in tutta Italia che a modo loro attraversano il futurismo, meno giovani e molto giovani.


Ad esempio, i giovani scrittori di Alesandria (o anche Venezia) del gruppo aperto di Gian Luca D'Aquino, tra cui Manuela Vio, Alessia Baldi, Massimo Leitembregher e altri. Lo scrittore, giovanissimo, di Salerno Zairo Ferrante (promotore del cosiddetto Dinanimismo letterario) Gli stessi Riccardo Roversi, Lamberto Donegà, Alex Gezzi, ferraresi. I cosiddetti, anche, Transavveristi.


I musicisti Daniele Lombardi, Nuovo Futurismo, Funkman, Massimo Croce (italo-egiziano prossimo a Netfuturismo, Alfonso Santimone, Rebecca (prossimi a FTM Azione Futurista di Rosso Trevi), BioBietaBunker, InSintesi, oltre ai PCCORP e Zekkini.


I video artisti o multimediali Filippo Landini, Eugenio Squarcia, Alessandra Fabbri, Andrea Forlani, D.J. Afghan, Ms Larsen (italo-danese): gli stessi celebri Roberto Carraro, Claudio Castelli (italo-belga), la straordinaria Laurina Paperina, Ms Larsen.


Da segnalare anche l'importante complicità di un certo Paolo Ruffilli, erede della migliore neoavanguardia italiana, la generazione di Adriano Spatola e Andrea Zanzotto, che ha aderito al centenario ferrarese curato da Guerra e Rosso Trevi. E lo stesso Vittorio Sgarbi, con l'esperimento quasi dannunziano politico-culturale di Salemi (con lo stesso Cecchini). Il celebre critico d'arte, certamente futuristico.


Concreta inoltre, nel nuovo futurismo l'attività editoriale:pubblicazioni continue singolari e collettive, i transumanisti, Guerra e altri, riviste on line e off line, da Ad Futurum Post dei Netfuturisti e Next dei Connetivisti, a Futurismo 2009 e Sands From Mars di FTM Azione Futurista, persino quest'ultima editing on line..; H+ Magazine dei Transumanisti, Connettivismo e l'asse editoriale Diversa Sintonia/Kaleidos di Milani e Alessandro Vitali, un volume anche dedicato al futurismo con gli stessi, tra altri D'Aquino, Vio, Ganzaroli, Sylvia Forty, Alberto Rizzi, Guerra e Ferrante. E Antonio Fiore, regolari prestigiosi cataloghi ogni personale, spesso a cura del critico d'area Giorgio Di Genova.


Sinergie anche con Video Festival Internazionali o d'avanguardia urbana (Guerra e i transumanisti, Cecchini, Landini- The Scientist e High Foundations a Ferrara)...partecipazioni individuali o collettive a mostre o performance importanti: la già citata equipe postfuturismo oggi di Fiore e Tallarico ( Roma., Lecce eccetera), idem i netfuturisti (vedi sopra i luoghi), Ms Larsen ancora a Roma, Maurizio Ganzaroli a Milano (New Ars Italica a cura di Kristina Snajder), ovvio Rosso Trevi, tra Salemi (dove è assessore) e la Sicilia a Firenze, Catanzaro eccetera, in particolare la mostra fotografica sul Tibet libero e i Karen in Birmania, esito di un reportage live, trasmesso a suo tempo anche dalla celebre Radio Radicale. Infine, a Ferrara, Guerra con Ganzaroli, la stessa poetessa Sylvia Forty il writer pittore Marco Jannotta, gli stessi Gezzi e Squarcia con la rassegna multimediale Tiffany Art Club quest'ultimi anche a Milano.


Per il futuro: al di là delle differenze, a volte non interfacciabili per contingenze storiche, resta il fatto della necessità probabile di una campagna continua sistematica, alternativamente hard e soft, provocatoria e scientifica, mediatica, nel web e off line on the road performance e editoriale, verso la generazione dei Bonito Olivo e di certa casta della cultura e della criptica d'arte nazionale, casta dei giornalisti d'arte... compresa. .


Il futurismo, oggi, come Scienza sola Igiene del Mondo (d'Italia nello specifico), per creare nel nome del futuro, dell'etica e dell'estetica della conoscenza scientifica, fondamentalmente condivisa da tutte le astronavi futuriste post1944 e post2009..., nuovi scenari possibili e desideranti anche metapolitici e ciberculturali.


Una sfida alle stelle sulla Terra e in Italia destinata comunque a vincere, in quanto nei fatti il Futurismo, la più complessa e geniale e ineguagliata avanguardia culturale italiana che ha semplicemente fondato l'avanguardia contemporanea e che, oggi, grazie anche al web eccetera, lancia nuovamente le sue bombe intelligenti e innamorate, o le sue parole colori numeri chip algoritmi digitali, umani e postumani, nell'agorà di certa stessa arte contemporanea, sempre propulsiva, ma fortemente inquinata da mediocrazia, consumismo deteriore e defuturizzazione.


L'esercito del Futuro è tornato, cari Bonito Oliva! From 1909 to Eternity!



WE SHALL BE GOD/ IMMORTALITY?


Welcome webcame new cyber generation
sperma rosa+azzurro cielo turchese lilla
all'assalto degli astri e le stelle


Dio Serial Killer nei secoli dei millenni


“We start for your lager big bang”

In principio era il Verbo?
Liberemo dai tuoi neutrini di parole mai in libertà
miliardi e miliardi di cellule e molecole e esseri viventi
trucidati dalla Parola di Dio
dalla Terra palla di Lava alla nostra Astronave Terra
finalmente in volo fly to eternity!


Webcame Nuova Generazione biotech MIND uploading
unica opera d'arte singolare tecnologica


Umanità staminale digitale pronta alla Rivoluzione Finale Interstellare!


E ruberemo una gioiosa aurora immortale immorale
senza mai più crepuscolo criminale
le comete
ne faremo trecce x liberare le Stelle!


Dalla Terra alla Luna al Sole a Andromeda alla Via Lattea al big bang!

Dopo finalmente canteremo la Libera Creazione.


Dio e la Morte l'equazione maledetta risolta!

“E m'incanto d'incantesimo!”


COMPUTER DARWIN?

www.myspace.com/edizionifuturiste

giovedì 12 novembre 2009

Sgarbi e Rosso Trevi ... a Milano Fabbrica del Vapore


da Controcultura SuperEva di R. Guerra

Dal 10 al 15 a Milano, è di scena Vittorio Sgarbi con le performance “teatrali” Sgarbi e l’Altro: per 5 giorni al Teatro del Vapore…. il celebre e futuristico critico d’arte, nonché sindaco in quel di Salemi, esempio non frequente di creatività istituzionale, nonostante una gestalt biogeografica notoriamente e anche pericolosamente ostile (in Sicilia…), rilanciato anche dalla stampa internazionale per una serie sorprendente e costante di iniziative culturali (e anche strettamente politiche).


Ora Sgarbi, lancia a Milano, a metà tra teatro d’ avanguardia e arte situazionista, la succitata iniziativa, destinata senz’altro a lanciare trend riproducibili poi altrove nel prossimo futuro.

"Sgarbi racconterà la sua visione del mondo, proiettando filmati e fotografie con un sottofondo musicale da lui scelto: Mozart, Rossini e Alberto Bruni Tedeschi, compositore padre di Carla Bruni, ex-modella ed attuale moglie di Nicolas Sarkozy, presidente francese. Si parlerà di attualità e di cronaca italiana ed internazionale: il crollo del muro di Berlino, che il 9 novembre celebrerà il ventesimo anniversario; l’abbattimento ignobile della villa liberty di Morazzone; l’artista contestatore Graziano Cecchini che dipinse di rosso l’acqua della fontana di Trevi e che Sgarbi ha nominato “assessore al Nulla” del comune di Salemi, città della provincia di Trapani di cui è sindaco.“Sgarbi, l’altro” è uno spettacolo che sarà diverso ogni serata, uno show fatto di parole, musica e arte e immagini” (da amosgitai blog)

E sempre ospiti quasi a sorpresa, ogni sera, personalità dell’arte e della cultura italiana in certo modo affini come cifra e spirito a Sgarbi, tra cui il celebre Graziano Cecchini Rosso Trevi, l’uomo della fontana rossa di Trevi (ottobre 2007) e delle battaglie per il futurismo dei diritti umani in Cina, Tibet e Birmania e che ha nei fatti rifondato il futurismo nell’era di Internet e dei media elettronici.

Tra la lava linguistica di Sgarbi e il cromatismo in libertà di Rosso Trevi, oltre alle parole libere degli altri ospiti, proprio Milano, capitale storica del Futurismo Marinettiano e della modernità indiscussa italiana, rilancia finalmente, anche contro certa reataurazione recente almeno spitiruale Morattiana, la sua innata vocazione di città del futuro e della provocazione e-o sperimentazione intelligente….

domenica 8 novembre 2009

1 Firma Futurista x Radio Radicale




DA CONTROCULTURA SUPEREVA di R.Guerra

Come ben evidenziato nel cstampa che riproduciamo e nel sito Radicale, una guerra fondamentale per la libera informazione è recentemente scoppiata in Italia. Non tanto per la Rete e Internet, di cui persino i cibercolti (eufemismo…)politicanti nostrani intuiscono l’impossibilità di qualsivoglia controllo, “Echelon” nazionale efficace se non in forme moto circoscritte, parziali e comunque provvisorie,



Ma per la vecchia Radio … di Guglielmo Marconi…. e dell’unico archetipo italiano dal secondo novecento garanzia ineguagliata di democrazia, libertà, libera cultura, libera sessualità, libera ricerca scientifica, stato di Diritto non statico alla Parmenide ma dinamico, capace di autorettificarsi come il più fantascientifico supercomputer.


Al di là delle ipotesi di verità condivisibili o meno, giuste o fallaci che siano, erano, o saranno: i radicali da Marco Pannella e Emma Bonino, la stessa Oriana Fallaci a Radio Radicale eccetera, appunto… sono insomma il miglior vaccino ad ogni tentazione autoritaria e antidemocratica (anche relativamente parlando) da parte della Casta dei Politici e dei loro vassalli, valvassori, valvassini disseminati nelle sottocaste della stampa stessa o dei media, della magistratura, della finanza e dell’economia italiane.

......CONTINUA CONTROCULTURA SUPEREVA VEDI LINK

Ecco l’appello Radicale:



“Dopo 33 anni che Radio Radicale, per generale riconoscimento, ha svolto e svolge un servizio pubblico senza precedenti e senza confronti possibili, si è forse sul punto di impedirle questa funzione, proprio nell’attuale contesto della comunicazione e della democrazia in Italia.


Non si tratta della vita di Radio Radicale, ma del continuare ad assicurare una funzione pubblica da decenni fornita ai cittadini e alle istituzioni, in una situazione in cui nessun altro svolge lo stesso servizio alle stesse condizioni, come dimostrano i fatti e i dati raccolti in questo dossier:


Ti chiediamo di firmare l’appello perché venga rinnovata la convenzione tra lo Stato e Radio Radicale per il servizio di trasmissione delle sedute del Parlamento, servizio assicurato da Radio Radicale fin dal 1976 senza alcuna interruzione, e dal 1994, a seguito della vittoria della gara per l’assegnazione del servizio, attraverso la convenzione……”


http://www.radioradicale.it/radio-radicale-uno-spreco-di-...?

martedì 3 novembre 2009

Moana Pozzi Futurpunk



***da Moana Moana   Associazione Moana Pozzi AMP

"Monna Lisa futur-punk. Riceviamo, da qualche astrogalera persa ai confini del cyberImpero, un tragicomico omaggio.chiamiamolo.omaggio ad una Moana punk italianizzata dal paroliberissimo Dottor FuturGuerra.

Se non altro, una risposta anti-narrativa alle mega.fiction ottocentesche, passatiste e di massa. Cmq l'immagine fissa del video in questa pagina ci sta tutta (il resto un po' meno ma va bene uguale)"
 
(* Nota graditissima dal sito ufficiale dedicato a Moana Pozzi e - dal Dottor M. Biuzzi- per il nostro clip Moana Lisa Cyberpunk  che ringraziamo con questo rilancio su questo nostro blog neofuturista linkato su Wikipedia alla Voce Transumanesimo Italiano).
 
Video Moana Lisa Cyberpunk

mercoledì 28 ottobre 2009

Graziano Cecchini interview 2 anni dopo la Fontana di Trevi


da Controcultura Supereva

Intervista di Roberto.Guerra a Graziano Cecchini

19 ottobre 2007: due anni fa Graziano Cecchini rilanciò il futurismo con una performance storica; la celebre Fontana Rossa di Trevi. Rosso Trevi… dapprima fu etichettato come vandalo ad esempio da Rutelli, poi, alla luce, dell’ecovernice usata- studiata per mesi- nell’operazione (nessun danno alla Fontana) rilanciato dagli stessi Toscani e Sgarbi, tutt’oggi assessore a Salemi con quest’ultimo.



D- La Fontana Rossa, due anni dopo:


R- E’ ancora una grande evento, se ne parla ancora, nonostante oggi, era elettronica, 1 anno equivalga a 10; ogni anno ad esempio aumenta del 30% circa la pubblicazione di ricerche scientifiche… Festeggerò questo non anniversario ma compleanno… della Fontana Rossa e del nuovo futurismo…. con una piccola grande sorpresa: due anni fa fu una protesta contro la giunta Veltroni e l’immobilismo politico-culturale romano. Ora la dedica è per Alemanno. Nulla di nuovo sotto il Sole Romano, altro che libero e giocondo… I giovani a Roma sono costretti ad una esistenza virtuale, praticamente non esistono. La cultura è tornata nelle catacombe! Roma è soltanto una capitale abitata da fantasmi di Pietra!” ROSSO TREVI

D- L’Informazione in Italia, oggi:


R- Recentemente han fatto, come noto una grande manifestazione per la libera stampa e la libera informazione. Ma è un bluff, un simulacro. Libera ..da che cosa? Un gatto che si morde la coda- Le persone libere non hanno bisogno di gridare e urlare… Il controllo dei Media è assoluto, ma in forme meno primordiali di quanto dicano giornalisti di sinistra e anche di destra cosiddette… Libertà di stampa e d’informazione da Berlusconi, per sostituirlo con un altro big Brother? In realtà, i quotidiani sono sottomenu del potere editoriale e quest’ultimo delle Banche, in Italia comandano le Banche…. Il vero Regime esoterico e segreto (ma alla luce del Sole!). In realtà quando si è liberi di urlare e gridare in televisione o in piazza per la libertà di parola, stampa, informazione è anche un controsenso evidente…. In profondità il conflitto è individuale.. tra l’Imbecillità e la Creatività. GRAZIANO CECCHINI...

continua
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/la-fontana-rossa-di-trevi-2-anni-dopo-intervista-a-graziano-cecchini