lunedì 9 dicembre 2013
Gramsci e il 2000. E Matteo Renzi * recensione
ROMA - La sinistra 2.0 di Roby Guerra, tra Gramsci e... Matteo Renzi. "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina edizioni-Ferrara-Roma, 2013) è il titolo intrigante dell'ultimo saggio di Roby Guerra, più noto come scrittore neofuturista: ha già edito tra l'altro, "Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti" per Armando editore di Roma e cura il laboratorio letterario futurista per l'Associazione Italiana Transumanisti - di Milano (una sezione italiana di un Movimento futurologico scientifico internazionale) a cura di R. Campa, S. Vaj, G. Vatinno e altri.
E' un breve trattato futuribile, infatti, arditamente fin dai titoli, con l'obiettivo di indicare una via nuova politico-culturale per la sinistra storica italiana.
Già presentato in anteprima, con un filmato molto 2.0, recentemente a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (a c. di Giuseppe Manias e sua una delle note critiche, le altre di Graziano Cecchini, Zairo Ferrante e Luca Siniscalco), terra natale dello stesso... Gramsci, Guerra rilegge in chiave appunto sintetica e presentistica il grande leader storico progressista, articolando il discorso, alla luce di certo divenire e futurismo sociale, in chiave certamente atipica e collegandolo ulteriormente vuoi con certa psicologia sociale in voga nel secondo novecento (il "vecchio" umanesimo socialista dei vari Reich, Fromm, Marcuse, finanche poi Deleuze e Baudrillard già postmoderni), vuoi - come accennato - con certa futurologia (da Mc Luhan a Toffler ai più recenti artisti V. Conte, A Saccoccio, gli stessi Campa e Vaj, colleghi oggi neofuturisti), non ultimo con sguardi diretti da Berlinguer a Cacciari a Beppe Grillo e soprattutto Matteo Renzi (un manifesto del 2011, tempi non sospetti).
Ne esita un lavoro certamente discutibile e peraltro affascinante, oseremo dire diversamente utopico, discutibile per il non metodo storicistico, semmai, nel bene e nel male, letterario. A tratti dispersivo e spiazzante: già un neofuturismo di sinistra e rottamatore suona probabilmente insolito (i futuristi si sa, anche se molti equivoci, storicamente, nonostante - vero - insospettati consensi da Gramsci stesso - percepiti come anarchici di destra, se non peggio...), non ultimo, quasi come una provocazione ulteriore appare un rimando finale al Wilde socialista utopico di un saggio - di Wilde - altrettanto atipico anche se del consueto talento.
Va da sé, ferme queste ed altre riserve, Guerra viene dalla letteratura e in tempi liquidi e di gran confusione nel progressismo italiano, un libello certamente innovativo e stimolante, da riflettere, pur nella sua intenzionale leggerezza spettacolare.
di Fabio Scorza by CINQUEW
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Roby Guerra segnalato su hPlus Magazine, Usa
Prestigiosa segnalazione per il futurista ferrarese Roby Guerra, scrittore e blogger di ampiezza nazionale. Ora Hplus (Humanity+) magazine di Los Angeles (Usa), ovvero la rivista on line ufficiale del cosiddetto Transumanesimo internazionale (movimento scientifico culturale che vanta tra i membri figure come Ray Kurzweil, Max More, Natasha Vita More, Nick Bostrom, David Peirce, Aubrey de Gray, gli stessi Bruce Sterling e Dan Brown, gli italiani Riccardo Campa, Giuseppe Vatinno e altri) ha rilanciato tradotta l’intervista di Guerra al transumanista italiano, Stefano Vaj (in italiano sul quotidiano web romano Eccolanotizia.it dove il ferrarese collabora).
Vaj fu ospite anche a Ferrara nel 2009 per il centenario futurista alla Sala Estense.
Guerra stesso da tempo cura per i transumanisti italiani il Laboratorio di Letteratura Futurista.
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sabato 19 ottobre 2013
19 10 2007 2013 la rivoluzione futurista 2.0
NEW YORK TIMES
19 10 2007 INTERVISTA A GRAZIANO CECCHINI dopo l'azione della Fontana Rossa futurista di Trevi a Roma
6 anni fa, il ritorno del Futurismo in prima pagina, con il famoso blitz di Graziano Cecchini, da allora ROSSO TREVI. Si scomodò persino il NEW YORK TIMES.
Dopo Marinetti e dopo Graziano Cecchini, il futurismo contemporaneo è testimoniato da diverse pubblicazioni rilevanti, convegni rilevanti, altre azioni performative rilevanti, artisti o oltre artisti o persino sociologi, futurologi rilevanti... Ma la cultura italiana nel suo complesso?
Quest'ultima, e non a caso lo proclamiamo nel compleanno numero 6, continua a fare schifo, esattamente come nel 1909 con il Manifesto fondatore di Marinetti: dopo 100 anni e + la cultura italiana continua - vera e propria cloaca di zombi, a esorcizzare, rimuovere, non comprendere, la rivoluzione futurista che continua, l'unica stagione concreta di modernizzazione e di evoluzione socioculturale per la Nazione Italia...
Qua, nel 2013 comandano ancora i nipotini idioti e imbecilli di Dante Alighieri, Manzoni, Croce, d'Annunzio, Gramsci... sia ben chiaro, figure tutt'oggi rilevanti, ma essi stessi stuprati da un umanaio di glossatori.... campioni italiani di mediocrità ai vertici della cultura, della politica, dei media, dell'economia.
E i risultati in Italia sono alla luce del Sole: abbiamo combattuto una guerra mondiale (e l'abbiamo anche vinta!) per liberarci di certa tirannide anti-italiana, germanica.. ma oggi l'Italia ha perso con l'Eurogeramania uber alles, la sua sovranità...
Che fare?
Dobbiamo ricordarci che Noi abbiamo ormai 104 anni di azione rivoluzionaria, moderna, postmoderna e anche postumana, al passo di corsa, gigabyte, alta velocità con la forza rivoluzionaria della Scienza e della Tecnologia: oggi i nostri scienziati hanno quasi scoperto l'elisir scientifico della quasi eterna giovinezza..
Noi futuristi siamo, piaccia o meno, alla vecchia cultura italiana terminale, compresi certi storici stessi prossimi al futurismo che vergognosamente sembrano sottovalutarci, già ultracentenari ma sempre la meglio gioventù italiana....
Tra breve, sarà il centenario della prima guerra mondiale, che forse non a caso cadrà nel cuore della più grave crisi epocale contemporanea strutturale dell'Occidente.
Il futurismo, la rivoluzione futurista è tutt'oggi un AUT AUT..... testate nucleari democrazia e artecrazia prossima ventura...
O gli zombi che circondano Noi futuristi, si svegliano o replichiamo, per dirla con scienziati militari, ingegneri genetici, cibernetici, la grande antiprofezia di Marinetti:
Molti cadaveri esige il progresso! (Bleriot... per gli ultimi accademici terminali)
Scienza sola igiene del Mondo (Marinetti remix ...per gli ultimi accademici terminali)
Una macchia di colore vi seppellirà (Graziano Cecchini)
"Vi ringrazio" ci diranno le nuove generazioni futuriste nativo digitali (WEBMIND)
RobyGuerra futurista 19 10 2013
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domenica 22 settembre 2013
Politica Mente: Roma, Nuova Oggettività il 27 9: presentazione de Al d là della destra e della sinistra e Perchè Israele...?
POLITICAMENTE ANNO VIII,
N. 85 – settembre 2013
Nuova Oggettività project
*
*i volumi Al di là della Destra e
della Sinistra...e Perchè Israele...? saranno presentati a Roma il 27 settembre prossimo, ore 21, presso
la Libreria/Galleria Universale – con Giovanni Sessa,
Sandro Giovannini, Vitaldo Conte,
Matteo Marconi e Roby Guerra
−
4 pubblicazioni nel 2013 per una kultur
non ideologica 2.0 -in Italia
Nel 2011, dopo una lunga gestazione,
uscì nel panorama culturale italiano, un volume
programmatico a cura di noti
intellettuali (almeno in certa ambito) dell'area di Roma (ma non
solo) atipico e controcorrente, ovvero Sandro
Giovannini,Gianfranco Lami, Stefano Vaj, Claudio
Bonvecchio e altri:
Il Libro Manifesto “Per una Nuova
Oggettività”
, oltre 80 contributi, tra estetica,
geopolitca, filosofia, persino futurismo,
per Heliopolis edizioni. Editore
prezioso e dalla storia anche incredibile (
persino ospite anni fa alla Fiera di
Francoforte del Libro), purtroppo paradigma di certo andazzo
pubblicistico che, come fin troppo noto, penalizza, per la
distribuzione, percorsi controculturali (si diceva una volta) che- almeno alcuni –
smentiscono – almeno potenzialmente- il disco rotto prevalente nei dibattiti sulla fine
della cultura e-o di certa alternativa di Idee, in Italia.
Al contrario, proprio il Libro
Manifesto in questione, programmaticamente anti-ideologico, dis-integrato e dis-organico, laddove,
per dirla con Ionesco, “le parole sono fatti”, segnalava già
benefici certificati di morte su certo
Novecento ideologico che ancora infetta il libero pensiero in
Italia, lanciando sguardi e pensieri
persino diversamente diversi, resettando certa coazione a ripetere sia paraprogressista che passatista
antifuturibile si auspicava la possibilità di orizzonti capaci d
i connettere creativamente, anche con
spregiudicati witz contraddittori elevati quasi a assioma, Tradizionalità e Futuro, oltre i
limiti fin troppo solari dell'abusata società liquida alla Baumann,
della frattura postmoderna stessa. Non
ultimo questi temi, oggi, quasi neopostplatonici (con tutta l'autoironia ad personam
che si desidera), si presentavano nel libro manifesto, perfino articolati in una sorta di libro
software alla luce degli effetti di Internet nella sfera della parola e della cosiddetta Kultur.
La critica più attenta, nonostante
certa indifferenza e rimozione dei giornali e i media culturalchic..., notava anche una chiara
dialettica danzante (per così dire) tra l'overground Nuova
Oggettività project e il radical chic
parallelo progetto New Realism discusso dai vari Eco, Ferraris,
Vattimo .
Ebbene, in questo 2013, il progetto
Nuova Oggettivi tà ha ulteriormente sdoppiato le cellule,trasformandosi e puntualizzando alcune
delle pro-vocazioni del libro manifesto: in ben 4 nuove
esplorazioni pubblicistiche, edite
dalla ferrarese underground La Carmelina (ma attiva anche a
Roma Capitale) che vanta operazioni
culturali anche con figure quali il guru ambientalista Moni
Ovadia e il comico Paolo Rossi .
Nello specifico due volumi collettivi:
Al di là della Destra e
della Sinistra (Per l'Italia del XXI secolo). Dopo il libro
manifesto
,
Perché Israele può avere
400 testate atomiche e
l'Iran nessuna.? L'impero interiore
quasi superpostille divulgative e
pop-filosofiche del Libro Manifesto stesso,
rispettivamente tra interviste mirate
sul New Realism stesso, il neofuturismo e la cibercultura nascente a cura di Sandro Giovannini e
Roby Guerra,
e interventi in libertà
strutturalmente depistanti rispetto al titolo “logo” esca, a cura
dello stesso Giovannini, Laura Pesante,
Luigi Sgroi, Gianni Bertuccioli, Paolo Silvestri.
Complessivamente altri circa 80 autori,
dalle matrici culturali trasversali, eclettiche, come nel libro manifesto nomi noti o emergenti,
plurigenerazionali, giovani e postgiovani..., tra scrittori, filosofi, sociologi, ricercatori scientifici o
digitali che facilmente confutano certo imprinting apparente, pur tacitamente anche riformattato..,
inferibile dai sottotitoli che rimandano ovviamente a certo dibattito di fine secondo novecento, europeo e
italiano prossimo alla famigerata e sublime incompiuta
Nouvelle Droite (Alain de Benoist e
molti altri).
(Nei link finali tutti gli autori, qua
segnaliamo soltanto i vari Luigi Tallarico, Antonio Saccoccio,Giuseppe Manias- curatore della
Biblioteca Gramsciana in Sardegna!), Luca Siniscalco, Giuseppe
Casale, Vitaldo Conte, Andrea
Scarabelli, Francesco Franci, Mauro Biuzzi- curatore ufficiale
Associazione Moaana Pozzi, Maria
Antonietta Pinna, Daco, Graziano Cecchini- l'artista romano
della Fontana Rossa di Trevi!),
Ludovico Ellena, Claudio Mutti, Matteo Marconi, Giovanni
Sessa.........................
continua Politica Mente rivista
Info:
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613 LA CARMELINA
POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 85 –
settembre 2013
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Nuova Oggettività, presentazioni a Roma il 27 9 '13: per la Nuova Italia 2.0
Presentazione libri
“Nuova Oggettività, popolo, partecipazione, destino”,
Galleria l’Universale,
Via Caracciolo 12, 00192, Roma
VENERDì 27 SETTEMBRE 2013, ore 21,00
VENGONO PRESENTATI I LIBRI:
“Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna?”
AUTORI VARI, vari curatori, La Carmelina Edizioni, 2013.
“Al di là della destra e della sinistra…”, AUTORI VARI, a cura di Roby Guerra; la Carmelina edizioni, 2013.
(NEL VOLUME GLI SCRITTORI DI FERRARA:
RICCARDO ROVERSI, EMILIO DIEDO, ZAIRO FERRANTE, SYLVIA FORTY. MAURIZIO GANZAROLI, ALBERTO FERRETTI...)
Libro/manifesto, AUTORI VARI, vari curatori, Heliopolis 2011.
Dialogano:
Vitaldo Conte, Federico Felloni, Roberto Guerra, Matteo Marconi,
presiede e modera: Giovanni Sessa
Il movimento di pensierodella “Nuova Oggettività, popolo, partecipazione destino”
si è formato nel 2010 sulla spinta di un’esigenza diffusamente sentita,
sia in ambienti accademici che più ampiamente creativi, di reazione al
degrado complessivo della nostra qualità di vita relazionale.
E’ facile presumere che infinite e ripullulanti reazioni di tal genere e
che possano seguire un percorso analogo, non perverranno disperatamente
mai a creare qualcosa di reale e di duraturo, se non riusciranno ad
insediarsi su una stabilità di stile comportamentale e su una efficace
capacità di incidere, nello specifico. Ovvero non si può chiedere ad un movimento di pensiero di progettare e poi compiere un periplo simile a quello di un movimento di opinione o di un movimento politico.
La confusione dei piani è direttamente proporzionata alla confusione
generalizzata che presiede corrivamente al degrado. Ma è ovvio che nello specifico, appunto,si
giocano i destini di ogni intrapresa. Per questo abbiamo progettato un
accordo fra anime distinte e ben consapevolmente coordinate in funzione
di un possibile massimo comun denominatore, che una idea tradizionale e progressiva assieme, potesse rendere raggiungibile, al di là delle ormai logore mappature sinistra-centro-destra. A tal fine, se pure il movimento stesso non può rinunciare, a pena d’intrinseca negazione, al pensiero inattenuato, è certo che si procede sulle linee che meglio definiscono l’orizzonte cupo di rovine e macerie e
le aurorali luci reali e potenziali. Nella logica organica di una
visione del mondo spiritualmente orientata, per noi conta la scelta olista, comunitarista, partecipativa, differenzialista, anticapitalista ed antiglobalista. Non crediamo che tali scelte possano oggi reputarsi “minimali”, ma anzi “massimali”, perché individuano le vere afflizioni ed i veri rimedi,
e quindi possono saggiamente e nobilmente mettere in secondo piano
differenze di etichettature e far venire in primo piano desiderio di
unità e di riscatto…
Nel mondo della follia globalista, nuovamente scatenata, tesa a minacciare con se stessa tutti ifilistei,
dobbiamo mantenere l’equilibrio del nostro mondo, generato da secoli di
civiltà orgogliosa e tenace, ed ora in mano ad una oligarchia
plutocratica di usurai del pensiero e della comunità senescente, noi
consci che le divisioni ed i distinguo inutili sono lo strumento
essenziale per i nostri avversari. Non siamo responsabilmente
interessati alle etichette letteraliste,
essendo consapevoli di quale livello d’impotenza e di neutralizzazione
esse abbiano prodotto nella coscienza comunitaria. Per ora quindi
disgraziatamente le subiamo, ma appena potremo le rivolgeremo contro chi
le impone con il visusdegli
ipocriti e con la sicumera degli inutili. Procederemo quindi
valorizzando riconoscibilmente lo stile antinarcisista, sobrio e
rispettoso di ogni nostra dimensione, sensibilità e potenzialità, ma
anche sicuro nel dovere, potere e voler riconoscere, nel nostro movimento di pensiero, una élite compatta, forte ed agente.
Nei primi tre libri che si presentano sono coinvolti centinaia di scriventi,
ricchi di una differenza ineliminabile raggiunta per qualità, ma
consapevoli di voler stabilire salde teste di ponte espressive e
comunicative.
Portavoce: Giovanni Sessa: Sessa_Giovanni@libero.it
Segretario: Sandro Giovannini: Giovannini.sandro@libero.it 338.9089828
Medialità: Roby Guerra: guerrazzi1@live.it
Info:
http:nuovaoggettivita.blogspot.com
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mercoledì 19 giugno 2013
Gramsci e il 2000 alla Biblioteca Gramsciana
Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.
La biblioteca Gramsciana Onlus, Nur s.n.c. e il Circolo Cultura Cinematografica Fitzcarraldo Ales organizzano per sabato 22 giugno 2013 alle 18,30 presso la sala Convegni del Municipio di Ales, un incontro dal titolo : Gramsci, Futurismo, Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi.Sarà presente Graziano Cecchini.
Programma: - videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti (*testo R. Guerra, musica G. Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). Dopo i filmati incontro dibattito con Graziano Cecchini. Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti"
Programma: - videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti (*testo R. Guerra, musica G. Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). Dopo i filmati incontro dibattito con Graziano Cecchini. Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti"
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TRIPLA PRESENTAZIONE A FERRARA PER
"AL DI LA' DELLA DESTRA E DELLA SINISTRA"
Giovedì 20 giugno 2013, a Ferrara, Bar Tiffany, Piazza Municipale, tripla presentazione dalle 18 30 alle 19.45 per il Movimento Nuova Oggettività, sedi a Roma , Milano, Ferrara. Tra i libri in particolare quello ferrarese appena edito da La Carmelina edizioni di Federico Felloni, “Al di là della Destra e della Sinistra….dopo il libro manifesto a cura di Roby Guerra (referente per Ferrara) e Sandro Giovannini (coordinatore nazionale, noto da decenni a Roma per la costante attività culturale, rivista Letteratura/Tradizione, Gruppo Vertex, attualmente anche collaboratore della prestigiosa rivista Via Biblioteca del Senato – Milano).
Nel volume, oltre a Guerra, anche altri scirittori ferraresi inclusi, ovvero Riccardo Roversi, Maurizio Ganzaroli, Emilio Diedo, Zairo Ferrante, Alberto Ferretti, Sylvia Forty, tutti presenti all’incontro, alcuni anche nell’originario Libro Manifesto. Tra gli altri autori, alcuni molto noti segnaliamo di Roma Capitale: Vitaldo Conte, Giuseppe Casale, Giovanni Sessa , Antonio Saccoccio, Lugi Tallarico, Mauro Biuzzi, Maria Antonietta Pinna, Antonio Fiore Ufagrà, Alessio Brugnoli (rispettivamente…, Belle Arti, università La Sapienza, Tor Vergata, benemerito della Repubblica italiana, curatore ass. Moana Pozzi, blog gruppo letterario Destrutturatori, premio Kipple 2011 science fiction.), oltre al celebre Graziano Cecchini (Fontana Rossa di Trevi, 2007, sua anche la cover libro). Ulteriormente…. Stefano Vaj (Milano, dirigente dei futurologi transumanisti), Luigi Sgroi e Luca Siniscalco (area Lettere e Filosofia), Daco (artista digitale di Belluno), i critici d’arte Marcello Francolini (Salerno) e PL. Casalino (Imperia) giovani scrittori Fabio Scorza, Giovanna Guardiani, Seconda Carta (Reggio Calabria, Pescara, Ogliastra..ecc, Giuseppe Manias, direttore Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), luogo natale di Antonio Gramsci, inoltre Francesca De Carolis, redattrice culturale di…. Eccolanotizia… Giovannini e Guerra presentano anche: La Cetra Scordata, saggio su Mozart dello scrittore e musicologo romagnolo Paolo Melandri (presente l’autore) e il Libro Manifesto “Per una Nuova Oggettività “(2011) Heliopolis, oltre 80 autori (circa 100 gli aderenti nazionali complessivi al progetto, il compianto celebre Gian Franco Lami, La Sapienza di Roma, tra i curatori con lo stesso Giovannini) già evidenziato nella cultura italiana come una risposta dialettica e antagonista, programmaticamente anti-ideologica, tra Nuova Tradizione e Futurismo futuribile, al parallelo percorso del cosiddetto New Realism di Eco, Ferrarris, area Alfabeta e la cultura postideologica ““progressista”
http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2013/06/18/tripla-presentazione-a-ferrara-per-al-di-la-della-destra-e-d.html
Info:
Al di là della destra e della sinistra (per l’Italia del XXI secolo)- dopo il Libro Manifesto a cura di Sandro Giovannnini e Roby Guerra (LA CARMELINA EDIZIONI)
http://www.edizionilacarmelina.it/
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613
http://nuovaoggettivita.blogspot.com
**Fonte originale della notizia:
http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/roma-nuova-oggettiv...
http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2013/06/18/tripla-presentazione-a-ferrara-per-al-di-la-della-destra-e-d.html
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Al di là della destra e della sinistra (per l’Italia del XXI secolo)- dopo il Libro Manifesto a cura di Sandro Giovannnini e Roby Guerra (LA CARMELINA EDIZIONI)
http://www.edizionilacarmelina.it/
http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613
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**Fonte originale della notizia:
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domenica 26 maggio 2013
Futurguerra e la sfida alle stelle: intervista *Luuk Magazine
Roberto Guerra non è nuovo ai lettori di Luuk Magazine. Intellettuale poliedrico di “fede” neofuturista ma consapevole della necessità di un perpetuo movimento di autosuperamento culturale e dell’esigenza di nuove sintesi, Roby Guerra è sin dagli anni ’80 promotore del nuovo futurismo e di una poetica prossima al futurismo, alla poesia totale di Adriano Spatola e alla computer art. Ha pubblicato alcune raccolte poetiche, romanzi di fantascienza, CD di poesia sonora e computerpoesia, video e alcuni saggi, fra cui il decisivo “Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia” (Armando Editore, 2011).
Guerra ha recentemente partecipato attraverso una videoperformance al Convegno Internazionale “Eredità e attualità del Futurismo”, organizzato a Roma presso il Centro Culturale “Elsa Morante” in data 11-12 aprile 2013, occasione di riflessione sul portato epocale del movimento artistico.
Perché percepire la necessità del Futurismo nel Ventunesimo secolo?
Come ho analizzato fin dal 1991 a livello saggistico con “Il Futuro del Villaggio” (Liberty House di Lucio Scardino), “Marinetti e il Duemila” e “L’Immaginario Futurista” (Schifanoia), “Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti” (Este Edition, eBook), non ultimo appunto per Armando editore, l’esplorazione finale con “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti…” (2012) e – anteprima – “Gramsci e il 2000 – per un futurismo rottamatore” (La Carmelina, giugno 2013), il Futurismo tutt’oggi, aggiornato, è necessario sia dal punto di vista estetico che sociale. É una risposta possibile, creativa, sia vs l’arte contemporanea, spesso degenerata e reificata (direbbero Marx e Nietzsche) sia un baluardo alla finanzocrazia liquida, a certo ecocattofasciocomunismo incombente neoluddista, ostile a scienza, tecnologia, futuro, alle netgeneration, “scorrettamente” intese in senso neoumanistico radicale, ideale, plurale, libertario. Oggi Marinetti e Majakowskij in Italia sarebbero con Matteo Renzi e Beppe Grillo (nel mondo con… Steve Jobs, Bill Gates… e i pirati – hackers più geniali).
Qual è il suo bilancio del Convegno romano, primo ed audace tentativo di affrontare con serietà l’eredità di un movimento spesso tradito dalla reificante prassi di “imbalsamazione” operata da parte della critica?
La storia dell’arte convenzionale italiana è inutile o fuorviante, riduttiva, anche se – a volte – brillante.
I paradigmi giusti sono diversi: non quelli storicistico-estetologi “standard” ma nuovi, scientifici, invocati fin dal futurismo storico, la sua grande News epistemologica quasi sempre rimossa: nessuno si farebbe operare di una semplice appendicite da storici e critici della medicina. Per il futurismo (ma non solo) storici e critici pretendono ancora questo. Marinetti invece fu… per l’arte moderna, oggi contemporanea, come Darwin, Freud, Einstein, Norbert Wiener, per la teoria dell’evoluzione, psicologia, fisica, sociologia (o cibernetica sociale). Il convegno di Roma recente curato anche dal “nostro” Antonio Saccoccio, (anche Tallarico, Conte e Campa, protagonisti, noi e Cecchini nel menu focus artistico video e nella mostra) leader giovane dell’era digitale e postInternet ha superbamente innestato il virus tecno-futurista nel mondo accademico-universitario-istituzionale: per la prima volta dalla scomparsa di Marinetti. Tra molti contributi rilevanti, ha forse spiccato il tributo della eccellente Miroslava Hajek al grande Munari, con Schifano e Lodola (area Renato Barilli) futuristi pre-Internet doc (altrove anche certamente Nam June Paik, Kraftwerk, David Bowie, Asimov. Kubrick, Dick…). Non è stato però il primo convegno neofuturista. Il 20-2-2009 a Ferrara noi, Graziano Cecchini e Ferrara Video&Arte (Vitaliano Teti e Filippo Landini, curatori di The Scientist Video International, oggi tra i più rilevanti in Italia) abbiamo festeggiato uno dei rarissimi centenari (compleanni) del Futurismo con futuristi o futuribili viventi, attivi da tutta Italia (circa 30, conferenze e videomenu ad esempio); oltre al sottoscritto e RossoTrevi, Stefano Vaj, lo stesso Campa, Baldo Savonari, Lamberto Donegà in live set; via video invece Antonio Fiore Ufagrà (già con Enzo Benedetto e Futurismo-Oggi), Paolo Ruffilli, Miss Mykela-In Sintesi, Maurizio Ganzaroli, Massimo Croce, Andrea Forlani, Dino Marsan, Ale Fabbri, Riccardo Roversi (quest’ultimo con il sottoscritto, già del giro di Futurismo Oggi).
Centenario di Ferrara, rilanciato alla vigilia in Il Futuro del Futurismo, Palco e Retropalco, RaiDue, a cura di Felice Cappa, accanto alle grandi celebrazioni del Mart, Casa Depero, Le Scuderie, Milano, Firenze…
Quale arte in un’era che pare aver abdicato tanto alla ricerca del Bello quanto dell’avanguardia, preferendo attestarsi su una paradossale logica di reiterazione acritica di modelli che nel tentativo di sbarazzarsi dell’Arte ne rimangono inevitabilmente invischiati?
Come accennato, questione di paradigmi nuovi conoscitivi per superare i limiti trash, mistificatori del postmoderno e rilanciare nuove estetiche “memetiche” contemporanee riconoscibili, non effimere, condivisibili, cifra s-oggettiva peculiare del nostro tempo. Dai graffiti al computer, magari con i contrometodi… evoluti di McLuhan, Jung, Feyerabend, Baudrillard, Gremais, Enzensberger, nomi qua interscambiabili ad personam (mai più Marconi….subordinato ai Manzoni, quello di Don Abbondio o delle feci d’artista…), nuove estetiche sono possibili, reinventandole, sia ex novo figlie della Rete, dall’arte rupestre primordica a Lady Gaga ai nuovi talenti geniali appunto dal web. Il futurismo semplicemente una di queste oggi nuovamente in primo piano.
Progetti prossimi e futuri?
Come accennato, una revisione futuribile di Gramsci, grande massmediologo ante litteram misconosciuto (come noto stuprato da certa vulgata comunista totalitaria) in occasione di un prossimo evento a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (luogo prestigioso e natale dello stesso Gramsci) con Graziano Cecchini; vi presenterò in futuro anche “Futurismo per la nuova umanità. Per il futurismo come avanguardia e rivoluzione”. RossoTrevi ribadirà simbolicamente la celebre “bomba” futurista decisiva (19-10-2007) della Fontana Rossa di Trevi: senza di essa tutto oggi sarebbe più difficile e diverso. In pillole, il Futurismo e… Gramsci! Scacco matto a ogni criptica ideologico o accademica.
Inoltre con il Movimento Nuova Oggettività (Giovannini, Vaj, Sessa, Lami, ecc.) usciranno due nuovi volumi collettivi. Nel 2014/15 ho in programma l’inedito “Fiori del Computer”: un ritorno definitivo alla Poesia d’avanguardia e futurista doc…per poi una coerente, direbbe Marinetti, autorottamazione dopo 30 anni al fronte. E largo ai neo/net/post/trans-futurismi o alle superavanguardie digitali-naturali che verranno, come proclamano, futurismo o meno (ogni ismo è morto!) con cognizione di causa e effetto, oltre a Saccoccio, Vitaldo Conte e Stefano Balice, giovani ricercatori quali Marcello Francolini, Roberto Bonuglia, Maria Antonietta Pinna, Zairo Ferrante, Sandro Battisti, Andrea Scarabelli, Luca Siniscalco, e altri, gli stessi già molto noti Alessandro Amaducci, Mimmo Centonze (lanciato da Vittorio Sgarbi, raro artista della critica), Giuseppe Manias, Giuseppe Casale, Mauro Biuzzi (ultimo raro complice di una certa Moana Pozzi, nuova Valentine de Saint Point) ecc.
Intervista a cura di Luca Siniscalco
Guerra ha recentemente partecipato attraverso una videoperformance al Convegno Internazionale “Eredità e attualità del Futurismo”, organizzato a Roma presso il Centro Culturale “Elsa Morante” in data 11-12 aprile 2013, occasione di riflessione sul portato epocale del movimento artistico.
Perché percepire la necessità del Futurismo nel Ventunesimo secolo?
Come ho analizzato fin dal 1991 a livello saggistico con “Il Futuro del Villaggio” (Liberty House di Lucio Scardino), “Marinetti e il Duemila” e “L’Immaginario Futurista” (Schifanoia), “Nuovi Futuristi Nuovi Umanisti” (Este Edition, eBook), non ultimo appunto per Armando editore, l’esplorazione finale con “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti…” (2012) e – anteprima – “Gramsci e il 2000 – per un futurismo rottamatore” (La Carmelina, giugno 2013), il Futurismo tutt’oggi, aggiornato, è necessario sia dal punto di vista estetico che sociale. É una risposta possibile, creativa, sia vs l’arte contemporanea, spesso degenerata e reificata (direbbero Marx e Nietzsche) sia un baluardo alla finanzocrazia liquida, a certo ecocattofasciocomunismo incombente neoluddista, ostile a scienza, tecnologia, futuro, alle netgeneration, “scorrettamente” intese in senso neoumanistico radicale, ideale, plurale, libertario. Oggi Marinetti e Majakowskij in Italia sarebbero con Matteo Renzi e Beppe Grillo (nel mondo con… Steve Jobs, Bill Gates… e i pirati – hackers più geniali).
Qual è il suo bilancio del Convegno romano, primo ed audace tentativo di affrontare con serietà l’eredità di un movimento spesso tradito dalla reificante prassi di “imbalsamazione” operata da parte della critica?
La storia dell’arte convenzionale italiana è inutile o fuorviante, riduttiva, anche se – a volte – brillante.
I paradigmi giusti sono diversi: non quelli storicistico-estetologi “standard” ma nuovi, scientifici, invocati fin dal futurismo storico, la sua grande News epistemologica quasi sempre rimossa: nessuno si farebbe operare di una semplice appendicite da storici e critici della medicina. Per il futurismo (ma non solo) storici e critici pretendono ancora questo. Marinetti invece fu… per l’arte moderna, oggi contemporanea, come Darwin, Freud, Einstein, Norbert Wiener, per la teoria dell’evoluzione, psicologia, fisica, sociologia (o cibernetica sociale). Il convegno di Roma recente curato anche dal “nostro” Antonio Saccoccio, (anche Tallarico, Conte e Campa, protagonisti, noi e Cecchini nel menu focus artistico video e nella mostra) leader giovane dell’era digitale e postInternet ha superbamente innestato il virus tecno-futurista nel mondo accademico-universitario-istituzionale: per la prima volta dalla scomparsa di Marinetti. Tra molti contributi rilevanti, ha forse spiccato il tributo della eccellente Miroslava Hajek al grande Munari, con Schifano e Lodola (area Renato Barilli) futuristi pre-Internet doc (altrove anche certamente Nam June Paik, Kraftwerk, David Bowie, Asimov. Kubrick, Dick…). Non è stato però il primo convegno neofuturista. Il 20-2-2009 a Ferrara noi, Graziano Cecchini e Ferrara Video&Arte (Vitaliano Teti e Filippo Landini, curatori di The Scientist Video International, oggi tra i più rilevanti in Italia) abbiamo festeggiato uno dei rarissimi centenari (compleanni) del Futurismo con futuristi o futuribili viventi, attivi da tutta Italia (circa 30, conferenze e videomenu ad esempio); oltre al sottoscritto e RossoTrevi, Stefano Vaj, lo stesso Campa, Baldo Savonari, Lamberto Donegà in live set; via video invece Antonio Fiore Ufagrà (già con Enzo Benedetto e Futurismo-Oggi), Paolo Ruffilli, Miss Mykela-In Sintesi, Maurizio Ganzaroli, Massimo Croce, Andrea Forlani, Dino Marsan, Ale Fabbri, Riccardo Roversi (quest’ultimo con il sottoscritto, già del giro di Futurismo Oggi).
Centenario di Ferrara, rilanciato alla vigilia in Il Futuro del Futurismo, Palco e Retropalco, RaiDue, a cura di Felice Cappa, accanto alle grandi celebrazioni del Mart, Casa Depero, Le Scuderie, Milano, Firenze…
Quale arte in un’era che pare aver abdicato tanto alla ricerca del Bello quanto dell’avanguardia, preferendo attestarsi su una paradossale logica di reiterazione acritica di modelli che nel tentativo di sbarazzarsi dell’Arte ne rimangono inevitabilmente invischiati?
Come accennato, questione di paradigmi nuovi conoscitivi per superare i limiti trash, mistificatori del postmoderno e rilanciare nuove estetiche “memetiche” contemporanee riconoscibili, non effimere, condivisibili, cifra s-oggettiva peculiare del nostro tempo. Dai graffiti al computer, magari con i contrometodi… evoluti di McLuhan, Jung, Feyerabend, Baudrillard, Gremais, Enzensberger, nomi qua interscambiabili ad personam (mai più Marconi….subordinato ai Manzoni, quello di Don Abbondio o delle feci d’artista…), nuove estetiche sono possibili, reinventandole, sia ex novo figlie della Rete, dall’arte rupestre primordica a Lady Gaga ai nuovi talenti geniali appunto dal web. Il futurismo semplicemente una di queste oggi nuovamente in primo piano.
Progetti prossimi e futuri?
Come accennato, una revisione futuribile di Gramsci, grande massmediologo ante litteram misconosciuto (come noto stuprato da certa vulgata comunista totalitaria) in occasione di un prossimo evento a Ales (Oristano) presso la Biblioteca Gramsciana (luogo prestigioso e natale dello stesso Gramsci) con Graziano Cecchini; vi presenterò in futuro anche “Futurismo per la nuova umanità. Per il futurismo come avanguardia e rivoluzione”. RossoTrevi ribadirà simbolicamente la celebre “bomba” futurista decisiva (19-10-2007) della Fontana Rossa di Trevi: senza di essa tutto oggi sarebbe più difficile e diverso. In pillole, il Futurismo e… Gramsci! Scacco matto a ogni criptica ideologico o accademica.
Inoltre con il Movimento Nuova Oggettività (Giovannini, Vaj, Sessa, Lami, ecc.) usciranno due nuovi volumi collettivi. Nel 2014/15 ho in programma l’inedito “Fiori del Computer”: un ritorno definitivo alla Poesia d’avanguardia e futurista doc…per poi una coerente, direbbe Marinetti, autorottamazione dopo 30 anni al fronte. E largo ai neo/net/post/trans-futurismi o alle superavanguardie digitali-naturali che verranno, come proclamano, futurismo o meno (ogni ismo è morto!) con cognizione di causa e effetto, oltre a Saccoccio, Vitaldo Conte e Stefano Balice, giovani ricercatori quali Marcello Francolini, Roberto Bonuglia, Maria Antonietta Pinna, Zairo Ferrante, Sandro Battisti, Andrea Scarabelli, Luca Siniscalco, e altri, gli stessi già molto noti Alessandro Amaducci, Mimmo Centonze (lanciato da Vittorio Sgarbi, raro artista della critica), Giuseppe Manias, Giuseppe Casale, Mauro Biuzzi (ultimo raro complice di una certa Moana Pozzi, nuova Valentine de Saint Point) ecc.
Intervista a cura di Luca Siniscalco
Biblioteca Gramsciana 20 2 2013 Videopresentazione Futurismo per la Nuova Umanità ...
*LA NUOVA SARDEGNA
Da Marinetti a Guerra: sguardi sul futurismo
di Tigellio Sebis
ALES. «I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi». Questo era il pensiero di Antonio Gramsci sul movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, che ha poi influenzato tutta l’arte d’avanguardia del Novecento italiano, che ebbe nel Marinetti il suo idealista e vate, la sua punta di diamante. Un giudizio per certi versi sorprendente su un movimento culturale e artistico molto distante dalle posizioni gramsciane.
Ecco così che la Biblioteca Gramsciana Onlus, in collaborazione con l’associazione Fitzcarraldo e la Nur, società per servizi culturali, in occasione del 104° anniversario della pubblicazione del Manifesto Futurista domani pomeriggio alle 19, presso il Museo Cinematografico (ex stalla caserma carabinieri) manderà in scena la videopresentazione di “Futurismo per la nuova umanità” di Roby Guerra.
Roby Guerra, con tutta probabilità ritornerà ad Ales nel mese di giugno in compagnia di quello che oggi può essere considerato il futurista del terzo millennio, Graziano Cecchini, l’artista salito alla ribalta della cronaca per alcune sue “realizzazioni” che hanno destato le più disparate reazioni nell’opinione pubblica.
Performance spettacolari e “chiassose”: per tutte si ricordi la Fontana di Trevi a Roma che si tinge di rosso e le migliaia di palline che caracollano dalla scalinata di piazza Navona invadendola in ogni suo dove.
Artista al quale Roby Guerra nel suo video dedica un tributo particolare, Primo maggio futurista-artista per strada: “Noi trasformiamo il ‘68 perdente nel computer vincente”. A seguire i video “Dizionario letteratura ferrarese contemporanea”, promo Netfuturista con Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte, Futurismo e Renaissance e La Città Volante.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2013/02/19/news/da-marinetti-a-guerra-sguardo-sul-futurismo-1.6566304
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mercoledì 23 gennaio 2013
Biblioteca Gramsciana: Roby Guerra e il futurismo di sinistra, 20 2 2013
ROBY GUERRA E IL FUTURISMO DI SINISTRA
Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte società e tecnologia (Armando, Roma, 2012)
2. Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina eBook, 2012)
Biblioteca Gramsciana-
Ales-Oristano
20-2-2013 Presentazione
1. Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte società e tecnologia (Armando, Roma, 2012)
2. Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea (Este Edition/La Carmelina eBook, 2012)
*Emilio Diedo da Literary magazine: (2012) …. “colpisce, almeno nelle intenzioni dell'autore, una progettualità politica esplicitamente neoprogressista, se non ancora più marcatamente di sinistra. Cosa che per il futurismo è sorprendente. Non si dimentichi come regredì il futurismo storico!
Oltre ad evidenziare i diversi gruppi attuali attivi (Neofuturismo, Netfuturismo, Azione Futurista, Transumanisti, Connettivisti ecc.), in quanto espressioni libertarie e talora tecno-anarchiche,v’è un indubbio fulcro futurista al 100%....”
FUTURISMO 100+4
PRESENTAZIONE VIDEO ore 16-19
*MENU VIDEO- Promo Netfuturista (con Antonio Saccoccio e Vitaldo Conte) Roby Guerra- 1.Futurismo e Renaissance- 2.Futurismo Nuova Umanità (film con Roby Guerra) book trailer official dell'autore (musica Riccardo Campa)- Dizionario letteratura ferrararese contemporanea *book trailer official La Città Volante dell'autore e Renaissance 2000 di Guerra-Roversi-Verdoia (musica Eugenio Squarcia) -1 maggio futurista/artista per strada -tributo a Graziano Cecchini- dell'autore
20 2 2013- anniversario 100+4 o 200- 96 per il futurismo italiano. E Roby Guerra, tra i principali promotori contemporanei, dagli anni '80 del secondo novecento, oggi non a caso in un luogo storico per il progressismo italiano, lancia programmaticamente il suo Futurismo di sinistra: scongelando l'essenza rivoluzionaria anche sociale, non solo artistica, finora ambigua di Marinetti e i futuristi storici. D'ora in poi, gli storici attardati non potranno più etichettare il futurismo dalle parti del fascismo. E l'avanguardia italiana riparte secondo DNA: nuova arte per l'uomo netmoderno e rivoluzione sociale. Il futurismo come nuovo umanesimo digitale e neoprogressista.
“Noi trasformiamo il '68 perdente nel computer vincente” Roby Guerra (1983..2013...)
Karl Marx futurologo * da AA.VV. Divenire 4 (Sestante edizioni, 2010), Roby Guerra
“ ...Nel duemila, il celebre Manifesto del fu Partito Comunista, ora in crisi profonda, domanda di essere compreso come il primo manuale di futurismo politico: esso oggi ribadisce la necessità dell’azzeramento del Passato, suggerisce ricette e scenari postindustriali per marciare individualmente verso il regno della necessità-libertà, un’alternativa non anti ma post-capitalista, di cui gli umani percepiscono ancora confusamente il destino darwiniano.
La società high tech riscoprirà Marx tra i propri precursori, la supertecnologia cibernetica e transgenetica (e transumanista) ci condurrà al punto omega… della rivoluzione umana, liberata dal ricatto millenario della sopravvivenza, con buona pace dell’ecologia passatista ancora dominante. La democrazia elettronica e postcapitalista, immaginata recentemente dal futurista americano Alvin Toffler e da altri intellettuali futuribili, sembra quasi incarnare il sogno di un Marx redivivo e aggiornato...”
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