martedì 11 settembre 2012

Roby Guerra in Trans Art di Vitaldo Conte




FERRARA. Dopo Pulsional Gender Art (Avanguardia 21, Roma), indagine sulle avanguardie contemporanee, dove il futurista ferrarese Roberto Guerra (che pubblica per Armando editore e cura il Laboratorio di letteratura futurista) è stato evidenziato fra i promotori principali italiani del postfuturismo attuale, Vitaldo Conte, scrittore e storico d’arte, ha appena edito Pulsional Trans Art per la Gepas. Un volume complementare quasi biografico e con tanti contributi critici. Tra essi anche i netfuturisti come il ferrarese Roberto Guerra con due interventi: un’intervista a Conte e una recensione all’opera intellettuale di quest’ultimo, mirata sulla reinvenzione futurdada di Conte stesso. Nel volume citazione della Nuova Ferrara, estratto da un articolo su Pulsional Gender della primavera scorsa. Trans Art sarà corso di studio all’Accademia delle Belle arti di Catania nel 2012/2013.

la Nuova Ferrara

*cartaceo e ebook

lunedì 10 settembre 2012

Futurismo Manifesto 2012-2013 Armando editore

 

Roberto Guerra-Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia

http://lasinorosso.myblog.it/futurismo-per-la-nuova-umanita-rassegna-stampa-non-stop.html

http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit

http://www.armando.it/news-file/Presentazione-del-volume--Futurismo-per-la-nuova-umanit--.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Roby_Guerra/Sandbox




Roberto Guerra, futuristicamente “Roby”, patito di cibernetica, gestore di diversi blog, autore di non-so-quante pubblicazioni di vario genere letterario, tra cartaceo ed e-book, con questa sua ultima fatica (si fa per dire perché scommetto che per lui dev’essersi trattato, se non d’un divertimento, senz’altro d’un piacere) ha voluto porre in chiaro una volta tanto quella che magari per taluni potrebbe essere stata, fino a che non abbiano letto il libro, la fantomatica esperienza del post-futurismo. Ora, e sia ben chiaro anche a questi scettici, finalmente è stato innalzato lo stendardo-manifesto che indica l’effettiva, attiva, nutritissima schiera dei dichiarati neofuturisti.

Nella sostanza è stato sottolineato l’aspetto di novità che, prolungando di fatto, ed imprevedibilmente, la vita al futurismo, dopo averlo fatto risorgere dalle sue ceneri, è propositivo di nuove contestuali energie, tali da darne una sinergica spinta verso un ben lontano orizzonte, che, a guardarlo con occhi di lince, sembrerebbe, piuttosto che precario, in continua crescita, con aperture sempre più interessanti e sempre più incentrate nell’epoca in cui viviamo. Non per niente gli sviluppi teorici del neofuturismo vengono colti dalle due fervide menti dei massmediologi e sociologi canadesi Marshall McLuhan e Derrick De Kerckhove.

Come non evidenziare il fatto che, vista la cittadinanza ferrarese dell’autore, è stata data continuità ad una tendenza artistica d’analoga provenienza geografica. Con l’unica differenza d’un leggero sconfinamento: se, al suo nascere s’era diffusa in area romagnola, adesso, nella sua proclamata rifondazione, si può dire che sia divenuta emiliano-romagnola. Ma sia doveroso sapere che Roby Guerra non è da oggi, e neppure da ieri, ma da una vita che crede alla persuasiva impronta del neofuturismo. Questa volta, proprio in forza dell’onnipotenza informatica (quella vertiginosa, calamitante sirena del web), il neofuturismo sembrerebbe, anche dal punto di vista geografico, in espansione verso orizzonti via via più ampi, sempre più assorbente. Perciò attenzione! la rinnovata storia del futurismo, a lungo andare, potrebbe essere destinata a fare tabula rasa d’ogni altra forma d’organizzazione o di corrente artistica.

Del futurismo d’inizio Novecento rimane ben poca cosa, quando imperversava come entità d’incongruo, infruttuoso, astruso e persino disumanizzato pensiero. Certamente oggi ne rimane inalterato il fondamento, la smania di ricercare nuove più originali estetiche, d’impatto, sia nell’arte in generale sia soprattutto nella poesia, arte-madre, idea artistica per eccellenza.

A partire dal secondo Novecento, e non prima, un’intonsa verve artistica nata da una costola di quella matrice del primo Novecento ha incominciato a rifarsi espressione molto chiara ed esplicita. Oggi come oggi che l’arte nasce come cosa manifesta, nitidamente sgravata dall’artista e subito adottata, recepita, dal suo fruitore, non è più un fastoso moto ludico soprattutto di nonsense ad imporsi; e nemmeno, peggio ancora, certa follia estetica. E se la scienza e la tecnologia ne costituiscono ancora il trampolino di lancio dell’estro ispiratore, lo sono in quanto massivamente, ineludibilmente legate al progresso della società. In quanto tali affiancano la vicenda umana cercando di renderla poietica aspirazione scevra da tiranniche imposizioni. Ecco perché quest’incipiente, dilagante nuova frontiera del futurismo del Duemila è portatrice d’ulteriori modelli poetici, i più variegati.

Andando nel particolare, tra di essi si sta facendo strada, quasi in parallelo, un nobile concetto “cosmologico”. Preciso subito che non sto parlando di Poesia Cosmica, bensì dell’idea lata che ne ispira una più annacquata riflessione. Orbene, tale concetto anelante al cosmo, nell’atto della sua adozione, sa rendere essenziale il minimo particolare, ogni microscopico dettaglio col quale s’intenda fare arte e/o fare poesia. Si parla d’un processo d’essenzializzazione dell’insignificante.

Secondo l’ordine sistematico di questo apprezzato libro, con cui Roby Guerra conduce nel percorso futurista, emergono i multiformi aspetti della correlativa neotendenza: Futurismo Renaissance; Futurismo Rosso Trevi; Tempi Postumani; Neofuturisti Transumanisti; Net Futuristi del web; Fantascienza Connettivista; Futurismo Postcontemporaneo; Futurismo Robot; Neopostavanguardia; Poesia Logica; Urfuturisti; Avanguardia senza “ismi”; Cibernetica Virtuosa; Nuovo Futuro Postpop. È evidente come buona parte delle contemporanee avanguardie ne costituiscano un unisono, compatto mosaico.

Ed in corrispondenza di tante fonti ispiratrici d’un ripescato futurismo vi sono anche, consequenzialmente, altrettanti ideatori, nonché conduttori, delle matrici di pertinenza, che, ancora una volta, con serietà cognitiva, il nostro Roby, non solo nomina, ma intervista (cfr. pp. 56-92), ricavandone le motivazioni e le esigenze inerenti ogni singolo movimento in seno all’infinito amnio del neofuturismo. Vediamoli questi acuti, perspicaci precursori: Enzo Benedetto, Antonio Fiore, Alessandro Amaducci, Sandro Battisti, Riccardo Campa, Graziano Cecchini, Dj Afghan, Sandro Giovannini, Filippo Landini, Emmanuele Pilia, Riccardo Roversi, Antonio Saccoccio, Ugo Spezza, Rémi Sussan, Vitaliano Teti, Stefano Vaj.

Nel chiudere la parentesi critica circa questa benvenuta opera, mi si lasci porre una domanda – che non troverà, qui, in questo ideale luogo dello scrivere, alcuna risposta, ma che penso possa comunque aprirsi un potenziale varco –, domanda che peraltro sottolinea un’irrisolta osservazione. E cioè: come mai, tra una moltitudine di nomi di protagonisti in un tale oceano di redivivi futuristi, tutti al maschile, non ce n’è uno solo al femminile? Detto ciò, lascio la palla rimbalzare al suo destino ed altro non resta che fare gli onori al merito all’autore di questo cruciale nonché epocale supermanifesto.

*by LITERARY MAGAZINE PADOVA/EMILIO DIEDO

mercoledì 11 luglio 2012

Futurismo Nuova Umanità a High Foundation '12

*da Estense com

L’avanguardia elettronica tra Ferrara e Roma

Presentazione di 'Futurismo Nuova Umanità' di Roby Guerra a High Foundation festival 14 LUGLIO 2012

Così ha significativamente dichiarato Luigi Tallarico, storico italiano e romano del futurismo per eccellenza su “Futurismo per la Nuova Umanità, Dopo Marinetti, arte, società, tecnologia” del poeta e saggista ferrarese Roby Guerra (Armando editore, Roma): “Ho letto con vivo interesse il libro di Roberto Guerra, “Futurismo per la Nuova Umanità….”: tra i molti libri su Marinetti e il Futurismo, è questo uno dei più acuti e che fa luce sulle anticipazioni del mondo elettronico profetizzato da Marinetti e di cui noi siamo i beneficiari” (Luigi Tallarico- Centro Studi-Futurismo-Oggi, Roma, 24 marzo 2012).
Ora il volume viene per la prima volta presentato a Ferrara, per High Foundation, nella città d’arte estense (ore 22 al Parco Urbano). A cura di Filippo Landini con promo video di quest’ultimo (con A. Santimone e Xeba) e dell’autore stesso.
Come segnalato dal celebre critico Tallarico, il libro di Guerra è forse la revisione contemporanea più completa sulla più grande avanguardia italiana: futurismo oggi riletto come nuovo rinascimento o umanesimo elettronico. nel secondo novecento testimoniato dallo stesso Tallarico, Francesco Grisi e in particolare Enzo Benedetto, curatori infatti dell”ultima rivista ufficiale del futurismo, Futurismo Oggi, sede a Roma. Il noto cosmopittore attuale Antonio Fiore Ufagrà, Vitaldo Conte (sempre di Roma) e gli stessi Guerra e Riccardo Roversi, tra altri, tra gli ultimissimi collaboratori.
Guerra ha segnalato ampiamente i principali promotori attivissimi: oltre allo stesso Guerra (attivo come futurista fin dagli anni ’80) Fiore, Tallarico, Conte, sempre area romana, il celebre Graziano Cecchini (l’artista della Fontana Rossa di Trevi) i vari nativo digitali Antonio Saccoccio, Stefano Balice, Sandro Battisti, Marco Milani, Francesco Verso, Alessio Brugnoli- non ultimo l’area sociologica di Riccardo Campa e Stefano Vaj. Per certa arte contemporanea futuribile gli stessi celebri Renato Barilli, Marco Lodola, Alessandro Amaducci, Mimmo Centonze, Cesare Inzerillo, Pietro Puccio.
Infine, Guerra ha evidenziato proprio Ferrara accanto a Roma, come le capitali delle nuove avanguardie futuribili: parte del volume dedicato a certa avanguardia ferrarese, letteraria, video e elettronica (circa 50 protagonisti): in particolare, oltre a DJ Afghan, i vari Filippo Landini, Vitaliano Teti, Giorgio Cattani, Riccardo Roversi, Giovanni Tuzet, Maurizio Ganzaroli, Zairo Ferrante, Alfonso Santimone, Giorgio Canali, ecc., tutti nomi ben noti a livello nazionale, persino il famosissimo Vittorio Sgarbi per la discussa ma spettacolare e creativa esperienza di Salemi.

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lunedì 4 giugno 2012

Chip Chip Microchip... (microcanti dalla Terra Rossa)

*R.G.
1.
lieve, d'incanto liquido
come un sorso di Terra isterica
dopo il sogno rem
l'usignolo sopravvissuto
Un sublime horror
microchip


2.
L'ultimo usignolo
non soltanto al Lenin
del poeta della revolution
sopravvissuto
alla Natura Mantide
Altro che Madre Natura!
quanti neuroni piatti
gli eloi verdagnoli
materia grigia evaporata
anche sismografo
il cannocchiale di Galileo
La scienza fredda e calda gravità
solo funghi velenosi
i subumani al Potere

4
quasi neutrini oltre la luce
quasi ologramma della sudicia morte
gli ufo onde terrestri troppo terrestri
quando predano gli umani
alle spalle
con la tecne impotente

5.
Eppure la sterilità ha colpevoli
Un allineamento planetario di scienza
il tribunale della luce scintilla al laser
La Natura e Dio i Mandanti
i politìci con l'accento
i muti esecutori

6
Dove stupidità e oblio
sono faglia attiva parlamentare
e il silenzio muta in urla da bazaar
quando la Morte è nuda
profumata di Chanel n.5
comprato al Mercato delle Pulci-politik
7.
Micro-canto di un usignolo electro (dalla Terra Rossa)* A. Gramsci tribute
Le ceneri al formaggio doc
dal quaternario
quartina in libertà
sbocciano come zampilli
nanovulcani impazziti
nella MadreTerra rossa
di futuro e aurora del mondo nuovo
perduto e dissolvenza del radioso raggio
ma neppure un Sole femmina cassandra!
Chip Chip l'usignolo dell'ottobre
in blusa gialla
horror microchip
sublime vezzoso volo
l'usignolo del maggio
fatale 2012
rave della solitudine
il sogno banale popolare
dell'Isola felice
senza Scosse
mutazione delle ceneri
in vagiti di Quiete senza tempeste di panico
riflesso il dio minore del flauto
e dei belati a pastello
di un Giotto a 3D
di pelle e sangue nuovamente pulsante
Perfida Madre Natura
ma specchio
tra fango padano e silicio a 360° marino
della preistoria differenza
tra pre-visioni del domani
in versi sbarrati
e allucinazioni degli amici del popolo
in piedistalli sempre maleodoranti
d'argilla sempre al quadrato da abbattere
Verso l'im-possibile
Verso l'im-probabile
Umanomoto!
8.
(alla fata S)
Dal viaggio al centro della Poesia
contro la terra in trottola minuscola folle
ecco il tecnofolletto Verne
in full immersion nanosub nel web
alchimia ma chimica futuribilia
ecco la Fata scienza
verso la Rete 3.0
quando la visione sarà previsione
Via Lattea in microchip
per la nuova umanità
9.
d'incanto liquido
lieve sorso di Terra ruotante
dal sogno rem
al nanocanto
microinno al Sole
d''usignolo neonato
chip chip
microchip sublime

domenica 13 maggio 2012

Luuk Magazine Futurismo per la Nuova Umanità recensione

*cover Marco Lodola

by  Luca Siniscalco - Luuk Magazine-Milano

Un volume per tracciare una storia e delineare un percorso di cui si può scorgere il principio ma non la fine.
Un testo per stimolare interesse verso un mondo ampio e variegato, accomunato tuttavia da istanze decisive.
Un manifesto strutturato non in punti ma in immagini evocative, caoticamente disgregantesi e reintegrantesi in una rete capillare incredibilmente vicina tanto alla darwiniana “web of life” quanto al nietzscheano eterno ritorno: i riferimenti culturali e simbolici risultano chiari sin dalla modalità di strutturazione dell’opera.
Tutto questo, ma non solo è l’ultimo libro di Roberto Guerra, “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, recentemente pubblicato da Armando Editore.
Si tratta di un volume agile e sintetico, finalizzato alla costruzione di un cammino di continuità fra il movimento futurista “storico”, conclusosi con la morte di Marinetti nel 1944, e gli artisti che a tale esperienza si sono richiamati e continuano a richiamarsi in nome della condivisione non ideologica ma intimamente vissuta di un bagaglio di idee e di stile tramite cui configurare ed interpretare il mondo. Un’esperienza, quella futurista, che fu – ed è – integrale, non limitata alla sfera delle arti visive ma tesa ad indagare la realtà attraverso la totalità delle categorie culturali umane, dalla musica all’architettura, dalla poesia alla politica, sino alla scienza ed alla cibernetica. É in tale reintegrazione dei saperi che si configura un umanismo tecnologico, indirizzato alla creazione di senso e di valore nel mondo desertificato del Nichilismo. Nella Crisi di questa età di transito si cercano risposte, ma anche domande, dato che spesso il pensiero pare arrestarsi di fronte allo sfacelo ed alla mediocrità: i futuristi propongono una via forte, anticonformista, eversiva, diretta all’impostazione di un nuovo uomo, alternativo tanto all’homo oeconomicus aderente all’utilitarismo capitalista, quanto all’individuo ancorato ad idoli ormai tramontati.
Le nuove scoperte tecniche e scientifiche in ambito biologico, cibernetico ed informatico continuano a interrogare l’uomo moderno sulla necessità della propria comprensione. É in questa direzione che opera il Futurismo contemporaneo, senza tuttavia livellarsi ad uno scientismo progressista, bensì operando con la consapevolezza nietzscheana che l’arte rimane il contromovimento al nichilismo. Ecco allora presentati nel volume Neofuturismo, Nuovo Futurismo, Net.Futurismo, Transumanismo come forze movimentistiche; Enzo Benedetto, Tullio Crali, Alberto Sartoris, Mino Delle Site e molti altri artisti come futuristi della seconda metà del Novecento; Antonio Fiore-Ufagrà, Roberto Guerra, Graziano Cecchini-Rosso Trevi, Vitaldo Conte, Marco Lodola, Riccardo Campa, Stefano Vaj e molti altri come continuatori sempre autosuperantisi nella nostra contemporaneità: sono questi i nomi in cui lo spirito futurista ha trovato una dimora in chiave 2.0. Sono questi gli artisti la cui proposta, radicale e pertanto fortemente discutibile e criticabile, merita tuttavia una riflessione profonda, in quanto una delle ultime forme di utopia dotata di tensione progettuale e costruttiva.


Luca Siniscalco


“Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, di Roberto Guerra, Armando Editore, pp. 96

domenica 18 marzo 2012

Rinascita: Futurismo per la Nuova Umanità recensione


*cover Marco Lodola

Roberto Guerra: Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando editore, Roma, '12)

by STEFANO VAJ



La regola spavalda di scrivere prima di pensare…


Un fantasma si aggira per l’Europa messa a sacco dalle pseudo tecnocrazie finanziarie, piegata dalla senilità anagrafica e spirituale, espropriata di ogni residuo di sovranità ed autodeterminazione, ridotta a balbettare infiniti ma sterilizzati ‘revival’ della sua creatività passata, intanto che tagli e proibizionismi e ricatti strangolano sulle nostre terre la ricerca scientifica, storica, artistica, tecnologica, politica.



Questo fantasma è il futurismo. Qualcosa che ha una data di nascita, così come precisi e ben identificati genitori e precursori (foss’anche parzialmente rinnegati) nella ventata di superomismo ed entusiasmo volontarista della fine dell’ottocento; ma che non troverà mai un certificato di morte, di sicuro non sino a che come la bella addormentata. Giacerà irrisolto quale Urfrage, come questione fondamentale che interpella l’intera nostra epoca, al di là di rimozioni, “recuperi” e demonizzazioni. Una domanda, una opzione, che riemerge potenzialmente in ogni angolo, come una Medusa che ti fissa, o forse un’Idra di cui non è possibile tagliare tutte le zampe; e di sicuro come un incendio che sotto le ceneri continua a covare, un incubo che non abbandona il sonno della political correctness filosofica ed artistica che continua a celebrare la sua egemonia.


Ma Roberto Guerra non appartiene certo al mondo del non-detto e del ritorno freudiano del rimosso. E’ una scintilla ben accesa, che incarna perfettamente il concetto marinettiano che la vita è arte, l’arte è comunicazione, e la comunicazione è attivismo, e che in questo agile libretto appena uscito per i tipi di un editore di un certo peso come Armando, che lo promettono ad un’ampia diffusione, trova il dovuto riconoscimento e consacrazione per una presenza nel panorama culturale italiano tanto frenetica quanto eclettica - per generi, temi, stili, ambiti, riferimenti... - che si situa anch’essa nella migliore tradizione del movimento di riferimento.


Sì, perché nella geometria variabile di un divenire caotico e di equazioni e sperimentalismi personali e di gruppo che si mischiano, si separano, si sovrappongono, si affiancano, un movimento esiste, anzi, dalla morte di Marinetti non ha mai smesso di esistere e tenacemente riemergere, consentendo così di realizzarne oggi la cartografia mitica di cui il libro, ricco in nomi, link, cronache, segnalazione di progetti ed iniziative, indicazioni bibliografiche, si compone, spaziando dalle provocazioni artistiche di Graziano Cecchini alla fantascienza connettivista alla continuità critica incarnata da Luigi Tallarico, dalla meta politica transumanista rispecchiata dall’AIT o dalla rivista Divenire (http://www.divenire.org) a Giulio Prisco, il fondatore dell’Ordine degli Ingegneri Cosmici, sino a correnti poetiche che trovano oggi canali privilegiati in Twitter o Youtube, magari applicando anche - contro l’estenuato e patinato ellenismo della cultura ufficiale - la regola spavalda dello scrivere prima di pensare, e pubblicare prima di rileggere, e riciclare e trasfigurare tutte le eredità, tutti i linguaggi semplicemente fregandosene delle norme o dei contesti e dei significati ricevuti. Alla ricerca, perché no, anche di quella Neue Sachlichkeit, “Nuova Oggettività”, che dà il titolo al volume delle Heliopolis tra i cui autori ho avuto l’onore di invitare personalmente Roberto Guerra ed altri amici e colleghi (neo?)futuristi come Antonio Saccoccio, Riccardo Campa, etc., che sono prepotentemente presenti anche in Futurismo per la nuova umanità attraverso le rispettive “parole ed opere” che Guerra vi echeggia.


Se è vero che come dice Stanislaw J. Lec “bisogna moltiplicare le idee al punto che non vi siano guardiani sufficienti a controllarle”, le convergenze magmatiche che l’autore disegna nel libro - e in gran parte addirittura incarna personalmente - di cui mi ritrovo io stesso a far parte, rappresentano davvero la grandiosa sfida e promessa di Guerra (nomen omen...) al mondo della stasi e della stagnazione passatista che minaccia di sottrarci definitivamente una possibilità di destino nel monotono rumore di fondo di una “decrescita” insensata e senza fine.






Roberto Guerra: Futurismo per la nuova umanità


Armando Editore


Pp. 97, EUR 10,00

venerdì 2 marzo 2012

giovedì 19 gennaio 2012

Futurismo per la Nuova Umanità (Armando Editore) Rassegna Stampa

Roberto Guerra

Futurismo per la nuova umanità

22155_18071_guerra_Image.jpgDopo Marinetti: arte, società, tecnologia (Armando Editore, 2012) *cover Marco Lodola

La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l’autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sulla più grande avanguardia italiana Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila.... C
http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit-
http://www.armando.it/page-home/Home.htm

RASSEGNA STAMPA

FUTUROLOGY di Ugo Spezza, futurologo e giornalista informatico

Futurismo per la Nuova Umanità (Armando Editore, 2012)”, U. Spezza




LA NUOVA FERRARA quotidiano gruppo Espresso (di Ferrara),

Guerra e il Nuovo Futurismo” V. Iannuzzo



H+ WEBZINE … ASSOCIAZIONE ITALIANA TRANSUMANISTI (Milano)

Futurismo per La Nuova Umanità. Dopo Marinetti....” /News



* “Roberto Guerra, Futurismo per la nuova umanità - Armando Editore (2012)”, *Ugo Spezza


http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=90

http://www.transumanisti.it/ *HOME PAGE … banner libro link



HYPERHOUSE/NeXT Hyper Obscure/ sitoblog di Sandro Battisti, scrittore di fantascienza



Futurismo per la nuova umanità – Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia” *S. Battisti






RECENSIONE DINANIMISTA WEBZINE * di Zairo Ferrante, scrittore


ROBERTO GUERRA, ARMANDO EDITORE- E IL SUO NUOVO LIBRO”. * Z. Ferrante

http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2012/01/07/roberto-guerra-ed-il-suo-nuovo-libro.html


OUBLIETTE MAGAZINE ON LINE

L’asino Rosso intervista Graziano Cecchini/Il Nuovo Movimento Futurista” a cura A. Mocci http://oubliettemagazine.com/2012/01/12/lasino-rosso-intervista-graziano-cecchini/

NUOVA OGGETTIVITA' (sitoblog del progetto libro manifesto Nuova Oggettività)

*a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Gianfranco Lami e altri)

Graziano Cecchini e il Nuovo Movimento Futurista-Intervista” a cura Nuova Oggettività (*)
http://nuovaoggettivita.blogspot.com/2012/01/graziano-cecchini-e-il-nuovo-movimento.html

e Asino Rosso giornale on line Ferrara futurista e transumanista

domenica 1 gennaio 2012

2012: Asino Rosso journal on line del nuovo Movimento Futurista

a cura di Roby Guerra e Graziano Cecchini Rosso Trevi
http://asinorosso.xoom.it
http://lasinorosso.myblog.it


"Italian futurist and transhumanist movements

The sociologist Riccardo Campa, founder and President of the Italian Transhumanist Association, offered a sensible analysis of today’s transhumanist community in a wider cultural, societal and political context. In another talk, Campa traced the origins of modern transhumanism to the Italian Futurist movement of the early 20th century
The second half of the first day was dedicated to the current Italian “neo-Futurist” literary and artistic movement (but we should actually not call it “neo” because Futurism is always Neo, by definition). The Italian Futurist artists who made waves last year with celebrations of the first centenary of the publication of Filippo Tommaso Marinetti’s “Futurist Manifesto” — Graziano Cecchini, Roberto Guerra, Antonio Saccoccio and Vitaliano Teti — showned samples of their work after Campa’s introduction to Futurism. Cecchini summarizes Futurism as “Action, speed, technology, creativity, communication. ‘Futurist Action’ is the only antidote to mental sleepwalking for our society. Thanks to today’s technology, Action can be shared with and communicated to the whole world, at gigabyte speed.”
Campa made it clear that Italian Futurism should be considered as a precursor of Transhumanism...." 

from: http://www.kurzweilai.net/transhumanist-science-futurist-art-telepresence-and-cosmic-visions-of-the-future-at-transvision-2010

Giuseppe Vatinno "Il Transumanesimo" recensione from Spigoli e Culture magazine

Vatinno G. - Il TransumanesimoGiuseppe Vatinno, Il transumanesimo. Una nuova filosofia per l'uomo del XXI secolo, Roma, Armando Editore, 2010,pp. 128, € 12,00
http://www.armando.it/schedalibro/21889/Il-transumanesimo--Una-filosofia-per-l-Uomo-del-XXI-secolo

Dopo Mutare o Perire, del collega Riccardo Campa (2010, Sestante edizioni), Armando Editore, storica casa editrice culturale scientifica e psicologica italiana (dagli anni '50 del secolo scorso), Karl Popper e Marshall McLuhan, tanto per intenderci in catalogo (e recentemente un cofanetto per l'anniversario del profeta del villaggio globale), ha recentemente dato alle stampe l'opera italiana forse più esauriente dedicata al cosiddetto Transumanesimo, sorta di nuovo umanesimo scientifico radicale, molto noto in Usa, da alcuni anni anche in Europa e allo stato nascente in Italia.
Ovvero, del fisico, docente a La Sapienza di Roma, Giuseppe Vatinno, il programmatico: Il Transumanesimo,- una nuova filosofia per l'uomo del XXI secolo; prefazione autorevolissima del noto futurologo Carlo Pelanda.
Il volume appare di straordinaria comunicazione e divulgazione: roba quasi alla Superquark per l'encomiabile cifra di scrittura, capace di frullare in rapidi e entusiasmanti parole (forse perturbanti per taluni, ma altra questione) gli orizzonti del nuovo movimento, tra futurismo sociale e epistemologia contemporanea, scienza d'avanguardia, temi dirompenti e “positivi”, controcorrente forse, rispetto a certo trend spesso pseudocologico o minimalista regressivo in gran voga (e sospetto autocompiacimento) nell'attuale cosiddetta società liquida...

C

*Vedi anche:

http://www.transumanisti.it/1.asp?idPagina=4

Giuseppe Vatinno...

Commissario alle politiche di ricerca: Giuseppe Vatinno

Giuseppe Vatinno, giornalista, laureato in Fisica teorica e perfezionato in Fisica delle particelle elementari, si occupa di problematiche energetiche sia a livello di insegnamento in master universitari che di consulenza; si occupa inoltre attivamente di problematiche relative alla scienza e alla tecnologia con articoli e saggi; nel 2010 ha pubblicato il libro Transumanesimo; una nuova filosofia per l'uomo del XXI secolo (Armando Editore). E' stato gia' direttore scientifico della AIT dal 2004 al 2006.