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venerdì 24 agosto 2018

Manifesti Futuristi (Tiemme edizioni eBook)



Trenta “spregiudicate provocazioni” culturali! In questa antologia sono raccolti i Manifesti Futuristi scritti da Filippo Tommaso Marinetti (talvolta in collaborazione con altri) pubblicati fra il 1909 e il 1941. Dall’iniziale celeberrimo Manifesto del Futurismo del 1909 al Manifesto tecnico della Letteratura Futurista del 1912, dalle Parole in libertà del 1913 al Teatro Futurista Sintetico del 1915, dalla Cinematografia Futurista al Manifesto della Aeropittura e così via… leggere per credere. In apertura una preziosa Prefazione del neofuturista Roberto Guerra.

Manifesti Futuristi (1909-1941)

domenica 10 maggio 2015

Marinetti e il Futurismo? Cuore+cervello+libertà


FERRARA ITALIA, 25 gennaio 2015

di R. Dalbuoni

 intervista a Roberto Guerra

“Il nuovo futurismo ha cuore, cervello e libertà”


Roberto Guerra, poeta futurista, futurologo e blogger, attivo tra Ferrara e l’Italia dagli anni Ottanta, è curatore, assieme a Antonio Saccoccio, di “Marinetti 70. Sintesi della critica futurista” (Armando, Roma, 2015), un testo che a settant’anni dalla morte di Marinetti, ma a un secolo di distanza dalla nascita del futurismo, ripensa alla figura chiave del movimento attraverso una raccolta di saggi e approfondimenti curati, appunto, da Guerra e Saccoccio.

I futuristi precursori e innovatori, cibernauti ante litteram e promotori di un nuovo gusto estetico, ma anche di un nuovo umanesimo fiducioso della creatività dell’uomo in tutti i suoi campi, dalla macchina alla pubblicità, come sono interpretati oggi nel 2015?

“Marinetti 70″ sintetizza l’attuale livello critico e operativo. Analisi eclettiche tra i bordi della storia dell’arte e del nuovo futurismo operativo: da un lato il paradigma strettamente estetico o estetico sociale, come gli interventi di Di Genova, Duranti, Prampolini, Ceccagnoli, Antonucci, la Barbi Marinetti, oppure Crispolti, Tallarico, Valesio, Conte, Bruni, dall’altro paradigmi dopo la scienza e internet. In ogni caso come fare anima o ‘brain’ nel mondo computer, registro di sistema condiviso, più o meno, da tutti gli autori.
Il futur-ibile di Marinetti potrebbe coincidere con il nostro virtuale? Intendendo virtuale come qualcosa che nasce dalla virtus e che qui ha la forza per diventare qualcosa…
I contributi dei vari Berghaus, Cigliana, Hajek, Carpi, Campa, Saccoccio in particolare per il focus italiano, rispondono verosimilmente. Noi futuristi o futuribili oggi parliamo di immaginario tecnologico, sistema operativo al passo con il divenire della conoscenza, forza di scienza controintuitiva rispetto all’infame buon senso ancora dominante, infatti il mondo è in crisi, per radicali cambiamenti sociali. Oltre lo shock del futuro o il complesso di Frankenstein, per dirla con Toffler e Asimov, se si vuole un umanesimo, anche post, estetico-scientifico del ventunesimo secolo.
Superando i travisamenti che ci sono stati della filosofia futurista che, in maniera riduttiva, hanno spesso equiparato i futuristi alla macchina, come possiamo spiegare la ‘sensibilità’ futurista verso un futuro desiderabile?
La macchina e i computer sono nuovi simboli della rivoluzione scientifica, industriale, informatica. Nell’Ottocento emersero Liberalismo, Socialismo e Positivismo, i primi due, storicamente dominanti, non funzionano più. Noi ripartiamo dal Positivismo ovviamente dopo l’evoluzione umanista della scienza contemporanea, da Einstein e Russell a Popper e Kurzweil. Oltre l’ideologismo storico, sottolinea con volontà di bellezza Giordano Bruno Guerri (altro celebre autore nel volume), con cuore-cervello-libertà… il sottoscritto.
Sappiamo che la pubblicità è legata ai futuristi. Lasciando da parte il marketing, com’è cambiato il messaggio pubblicitario che da espresssione di un movimento culturale, artistico e filosofico si è fatto, in certi casi, più ‘sensoriale’ ed ‘evocativo’? Penso alle pubblicità mute delle auto o dei profumi dove nessuna voce ci sta spiegando il prodotto, ma noi vediamo immagini o sentiamo una musica e immaginiamo.
Nella grande retrospettiva al Guggenheim di New Work del 2014, Vivien Greene ha descritto Marinetti come precursore di Andy Warhol: nel libro con riferimento a McLuhan, Gino Agnese suggerisce certa decifrazione. Il cosiddetto marketing e i file mitici sensuali sono sempre esistiti, dai segnali di fumo e la parola come medium ai satelliti e il wireless. La pubblicità oggi è arte elettronica. Oggi ne siamo vagamente consapevoli. L’uomo è animale economico, meglio tecnoeconomico, ma per fortuna sempre desiderante.

Roberto Guerra ha pubblicato raccolte poetiche, fantascienza e diversi saggi futuribili. Tra essi segnaliamo: Il futuro del villaggio. Ferrara città d’arte del 2000 (Liberty House, Ferrara,1991), Futurismo per la nuova umanità… Armando, Roma, 2012). Collabora con riviste (MeteoWeb.eu) e case editrici (La Carmelina). Cura il Laboratorio Letteratura Futurista per l’AIT (Associszione Italiana Transumanisti, Milano).

 http://www.ferraraitalia.it/lintervista-roberto-guerra-il-nuovo-futurismo-ha-cuore-cervello-e-liberta-32460.html

venerdì 27 dicembre 2013

2014 Il Manifesto del Futurismo download/MANIFEST 2.0 des FUTURISMUS 2014 download HEUTE

Ecco il manifesto 2.0 del futurismo contemporaneo, nei tempi nuovi postumani e transumanisti come forse lo scriverebbe Marinetti, oggi, dopo un lungo sonno crionico, al risveglio… un remix, download del celebre Manifesto de 1909.  Un gioco naturalmente, o No?
di Roby Guerra (curatore Laboratorio Letteratura Futurista, AIT), autore di “Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti …” per Armando Editore (Roma, 2012)
  1. Noi vogliamo cantare l’amor del futuro, la mai abitudine all’energia e alla libertà.
  2. Il coraggio, l’audacia, la ribellione, sono elementi essenziali della nostra poesia e della nostra scienza.
  3. La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento creatore, l’insonnia visionaria, il passo di corsa e danza, il salto immortale, la parola- pensiero-azione!
  4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un’astronave in volo col suo metallo adorno di grandi neuroni simili a serpenti dall’alito esplosivo… un’ astronave ruggente, che sembra correre sulle comete, è più bella della  Divina Commedia di Dante e Benigni.
  5. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita e della Via Lattea.
  6. Bisogna che il poeta e lo scienziato si prodighino con ardore, conoscenza e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali e dal futuro.
  7. Non v’è più bellezza se non nella verità. Nessuna opera che non abbia un carattere rivoluzionario può essere un capolavoro. La poesia e la scienza devono essere concepite come un meraviglioso assalto contro le forze ignote, per ridurle a sognare davanti all’uomo.
  8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!… Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nella Relatività di Einstein, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità liberatrice, Internet. Noi siamo la Rete!
  9. Noi vogliamo glorificare la Terra – sola igiene del mondo – il Futuro , il patriottismo terrestre, il gesto distruttore/costruttore dei libertari, le belle idee per cui si vive e l’opera d’arte della donna.
    10. Noi vogliamo liberare i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il conformismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
    11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal sogno, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne e postumane; canteremo il vibrante fervore non stop dei robot e del web, incendiati da erotiche lune elettriche; le stazioni spaziali sazie, divoratrici di meteore d’oro che brillano ; le officine digitali appese alle nuvole senza fili e smog ; gli Avatar simili a ginnasti giganti che scavalcano gli oceani, balenanti al sole con un luccichio di sinapsi in libertà ; gli hackers antigravità avventurosi che fiutano l’orizzonte, le macchine immateriali dall’ampio petto ad alta velocità , che scalpitano/danzano sulle rotaie di elettroni, come invisibili Ippogrifi d’acciaio imbrigliati di nanotubi, e il volo galattico degli Shuttles senzienti , il cui cuore di silicio batte nel vento spaziale come una Stella innamorata e applaude come una (post) umanità entusiasta.

È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di libertà travolgente e incendiaria col quale rifondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di politicanti, pennivendoli, usurai e zombi. Già per un altro secolo… l’Italia è stata un mercato di maiali ignoranti democratici, fascisti e comunisti. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli cimiteri che la coprono tutta di lacrime. Noi sconfiggeremo la Morte!
*from KlausPeterSchneegass
carissimi amici netfuturisti intercontemporanei avanguardisti21,
ormai stiamo sull'estremo promontorio posteriore dell‘anno verdiwagneriano MMXIII in pieno tardotonno posto postautunnale nebuloso della mente: corpore insano in mens insana! 
Ed eccoci prestissimo entrati nell‘anno nuovo DADAfuturista MMXIV, che sta subito volando verso le creature creAttive noi tutti quanti omuncoli alati volanti invitandoci a ripensare le antiPresentAzioni di anti-collage decollanti perferenzAnti perforAnti sConcerTanti enArmonici aTonali paroliberaMente tritaModaioli. Adunque ci spetterà la grandiosissima avventura interdisciplinAria della ninna nanna dell'arte con la “a“ nana e la “r“ megalòmanEroica: e questa sorta di audicissima ricostruzione interFuturista dell‘universo DADAnostro sarà interaMente intervenzione intervenuta invenzione noStrana: 
E finalMente ci spetterà il fine finale dell‘imboscata DADAfuturista anno creAttivo MMXIV
E … eccola qua, la traduzione tedescoRana del “Manifesto 2.0 download Futurismo 2014 contemporaneo“ di Roby!!!
--- Nero secundus dixit --- 

“MANIFEST 2.0 des FUTURISMUS 2014 download HEUTE“ (Roby Guerra – Nero Nevini) 

1.) Wir wollen die Liebe zur Zukunft, zur freien Energie und zur universellen Freiheit besingen. 
2.) Mut, Kühnheit, und Rebellion sind wesentliche Bestandteile unserer Poesie und Wissenschaft. 
3.) Die Weltliteratur hat bis HEUTE die nachdenkliche Unbeweglichkeit, die Ekstase und den Schlaf gepriesen. Wir hingegen wollen die schöpferische Bewegung, die visionäre Schlaflosigkeit, den Sturmschritt und den Tanz, den unsterblichen Sprung des “Salto immortale“, das Heldenwort, den genialen Gedanken und die demonstrative Aktion der propagandistischen Tat lobpreisen. 
4.) Wir behaupten, dass die Herrlichkeit der Welt durch eine neue Schönheit bereichert worden ist: die Schönheit der Geschwindigkeit. Ein im Sternenflug befindliches Raumschiff mit seinem von großen Neuronen geschmückten Metall, welche wiederum eine starke Ähnlichkeit mit diversem Schlangengetier explosivsten Atems aufweisen dürften, ein in seiner Lichtgeschwindigkeit brüllendes Raumschiff, das die Kometen rasend hinter sich liegen lässt, ist weitaus schöner als die Neunte Symphonie von Beethoven! 
5.) Wir wollen den Menschen lobpreisen, der das Steuerrad in der Hand hält, dessen ideale Achse die Erde geometrisch präzise durchschneidet – und der bis zur äußersten Beschleunigung mit hyperdynamischem Schwung in der Umlaufbahn seines Orbits im nassforsch-kühnen Wettlauf durch die Milchstraße rast. 
6.) Es wird notwendig sein, dass der Dichter und der Wissenschaftler sich in gelehriger Glut, eifriger Kenntnisnahme und großzügiger Freigebigkeit aufopfern, um so die begeisterungstrunkene Inbrunst für die Urgewalten der Zukunft bis ins Unermessliche zu steigern. 
7.) Es gibt keine größere Schönheit als diejenige, die die Wahrheit beinhaltet. Kein schöpferisches Werk, das nicht von revolutionärem Charakter sei, kann ein Meisterwerk darstellen. Poesie und Wissenschaft müssen wie ein einziger Sturmangriff gegen die unbekannten dunklen Kräfte konzepiert werden. Nur mittels dieser anti-obskurantistischen Vorgehensweise werden die unbewussten Träume des Menschen zur vollen Erfüllung gelangen! 
8.) Wir stehen auf dem höchsten Vorgebirge der Jahrhunderte – ja, wir stehen gar auf dem HÖCHSTEN VORGEBIRGE DER JAHRTAUSENDE! … Warum sollten wir uns jetzt ängstlich umschauen, wenn wir heute noch die geheimnisvollen Türen des Unmöglichen einrennen wollen? ZEIT UND RAUM SIND GESTERN GESTORBEN. Und schon leben wir in der RELATIVITÄT eines Einstein, denn wir haben bereits die befreiende EWIGE GESCHWINDIGKEIT geschaffen: Wir sind das INTERNET! 
9.) Wir wollen die Erde verherrlichen, die uns die einzige Hygiene der Welt bereitet, den terrestrischen Patriotismus der Erdenbürgerinnen und -bürger, die schöpferische Zerstörungstat der Anarchistinnen und Anarchisten, die schönen Ideen, für die man lebt – sowie die Frau als Kunstwerk. 
10.) Wir wollen die Welt von den Museen, den Bibliotheken und den Akademien jeglicher Unart befreien sowie gleichzeitig gegen moralistische Heuchelei, konformistische Trittbrettfahrermentalität, jedwede opportunistische Feigheit und billig-utilitaristisches Mitläufertum kämpfen. 
11.) Wir werden die großen Menschenansammlungen besingen, die durch den Traum, durch die Volksbelustigung, durch die Spaßgesellschaft und durch den Aufruhr bis aufs Äußerste fieberhaft erregt aufgewiegelt werden: Wir werden die vielfarbige Polyphonie der permanenten Revolutionen in den modernen Hauptstädten und posthumanistischen Metropolen besingen; wir werden die vibrierende Non-Stop-Inbrunst des weltweiten INTERNET und der Roboter, die von elektrifizierten erotischen Monden aufgereizt sind, besingen; wir werden die satten Raumstationen, die heißhungrige Verschlinger strahlend goldener Meteore sind, besingen; wir werden die digitalen Denkfabriken, die im Stratosphären-Smog an den Wolken hängen, besingen; wir werden die Avatare, die gigantischen Gymnasten gleich über die Ozeane ziehen und an der Sonne in freischwebenden Synapsen glitzernd aufblitzen, besingen; wir werden die Computer-Hackers, die mit drahtloser Antigravitation unendliche Horizonte hinter dem Horizont wittern, besingen; wir werden die weitbrüstigen materielosen Hochgeschwindigkeitsmaschinen, die wie unsichtbare mit Nanoröhren aufgezäumte stählerne Hippogryphen auf den Elektronenschienen stampfend tanzen, besingen; wir werden den galaktischen Expressflug der mitfühlend empfindenden Shuttles, deren Silikonherzen wie verliebte Sterne im Sonnenwind erregt schlagen und einer posthumanistischen Restmenschheit begeistert Beifall zollen, besingen. 

Von Italien aus schleudern wir dieses unsere Manifest der umwälzenden und umstürzlerisch aufreizenden universellen Freiheit der Welt entgegen. Hiermit proklamieren wir HEUTE den FUTURISMUS 2.0 DOWNLOAD 2014, weil wir dieses unsere Land von seinem stinkenden Wundbrand an politikasternden Politikdarstellerinnen und -darstellern, pedantischen Federfuchsern, zinslüsternen Wucherern und Amok laufenden Zombies BEFREIEN wollen. 
Bereits während des Zeitraums eines geschlagenen vollen Jahrhunderts ist Italien ein fruchtloser Marktplatz sich dort tummelnder demokratischer, faschistischer und kommunistischer Ignoranten gewesen: Wir wollen Italien – und auch Europa! – endlich von den unzähligen Friedhöfen befreien, die ganze Länder und Kontinente mit tragisch vergossenen Tränen bedecken. 
WIR WERDEN DEN TOD BESIEGEN!  
Info


sabato 19 ottobre 2013

19 10 2007 2013 la rivoluzione futurista 2.0




NEW YORK TIMES
19 10 2007  INTERVISTA A GRAZIANO CECCHINI dopo l'azione della Fontana Rossa futurista di Trevi a Roma

6 anni fa, il ritorno del Futurismo in prima pagina, con il famoso blitz di Graziano Cecchini, da allora ROSSO TREVI. Si scomodò persino il NEW YORK TIMES. 


Dopo Marinetti e dopo Graziano Cecchini, il futurismo contemporaneo è testimoniato da diverse pubblicazioni rilevanti, convegni rilevanti, altre azioni performative rilevanti, artisti o oltre artisti  o persino sociologi, futurologi rilevanti...  Ma la cultura italiana nel suo complesso?  


Quest'ultima, e non a caso lo proclamiamo nel compleanno numero 6, continua  a fare schifo, esattamente come nel 1909 con il Manifesto fondatore di Marinetti: dopo 100 anni e + la cultura italiana continua - vera e propria cloaca di zombi, a esorcizzare, rimuovere, non comprendere, la rivoluzione futurista che continua, l'unica stagione concreta di modernizzazione e di evoluzione socioculturale per la Nazione Italia... 

Qua, nel 2013 comandano ancora i nipotini idioti e imbecilli di Dante Alighieri, Manzoni, Croce, d'Annunzio, Gramsci... sia ben chiaro, figure tutt'oggi rilevanti, ma essi stessi stuprati da un umanaio di glossatori.... campioni italiani di mediocrità ai vertici della cultura, della politica, dei media, dell'economia.
E i risultati in Italia sono alla luce del Sole: abbiamo combattuto una guerra mondiale (e l'abbiamo anche vinta!) per liberarci di certa tirannide anti-italiana, germanica..  ma oggi l'Italia ha perso con l'Eurogeramania uber alles, la sua sovranità...
Che fare? 
Dobbiamo ricordarci che Noi abbiamo ormai 104 anni di azione rivoluzionaria, moderna, postmoderna e anche postumana, al passo di corsa, gigabyte, alta velocità con la forza rivoluzionaria della Scienza e della Tecnologia: oggi i nostri scienziati hanno quasi scoperto l'elisir scientifico della quasi eterna giovinezza..
Noi futuristi siamo, piaccia o meno, alla vecchia cultura italiana terminale, compresi certi storici stessi prossimi al futurismo che vergognosamente sembrano sottovalutarci, già ultracentenari ma sempre la meglio gioventù italiana.... 
Tra breve, sarà il centenario della prima guerra mondiale, che forse non a caso cadrà nel cuore della più grave crisi epocale contemporanea strutturale dell'Occidente.
Il futurismo, la rivoluzione futurista è tutt'oggi un AUT AUT.....  testate nucleari democrazia e artecrazia prossima ventura...
O gli zombi che circondano Noi futuristi, si svegliano o replichiamo, per dirla con scienziati militari, ingegneri genetici, cibernetici, la grande antiprofezia di Marinetti:




Molti cadaveri esige il progresso! (Bleriot... per gli ultimi accademici terminali)

Scienza sola igiene del Mondo (Marinetti remix ...per gli ultimi accademici terminali)
Una macchia di colore vi seppellirà (Graziano Cecchini)




"Vi ringrazio" ci diranno le nuove generazioni futuriste nativo digitali (WEBMIND)


RobyGuerra futurista  19 10 2013




domenica 13 maggio 2012

Luuk Magazine Futurismo per la Nuova Umanità recensione

*cover Marco Lodola

by  Luca Siniscalco - Luuk Magazine-Milano

Un volume per tracciare una storia e delineare un percorso di cui si può scorgere il principio ma non la fine.
Un testo per stimolare interesse verso un mondo ampio e variegato, accomunato tuttavia da istanze decisive.
Un manifesto strutturato non in punti ma in immagini evocative, caoticamente disgregantesi e reintegrantesi in una rete capillare incredibilmente vicina tanto alla darwiniana “web of life” quanto al nietzscheano eterno ritorno: i riferimenti culturali e simbolici risultano chiari sin dalla modalità di strutturazione dell’opera.
Tutto questo, ma non solo è l’ultimo libro di Roberto Guerra, “Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, recentemente pubblicato da Armando Editore.
Si tratta di un volume agile e sintetico, finalizzato alla costruzione di un cammino di continuità fra il movimento futurista “storico”, conclusosi con la morte di Marinetti nel 1944, e gli artisti che a tale esperienza si sono richiamati e continuano a richiamarsi in nome della condivisione non ideologica ma intimamente vissuta di un bagaglio di idee e di stile tramite cui configurare ed interpretare il mondo. Un’esperienza, quella futurista, che fu – ed è – integrale, non limitata alla sfera delle arti visive ma tesa ad indagare la realtà attraverso la totalità delle categorie culturali umane, dalla musica all’architettura, dalla poesia alla politica, sino alla scienza ed alla cibernetica. É in tale reintegrazione dei saperi che si configura un umanismo tecnologico, indirizzato alla creazione di senso e di valore nel mondo desertificato del Nichilismo. Nella Crisi di questa età di transito si cercano risposte, ma anche domande, dato che spesso il pensiero pare arrestarsi di fronte allo sfacelo ed alla mediocrità: i futuristi propongono una via forte, anticonformista, eversiva, diretta all’impostazione di un nuovo uomo, alternativo tanto all’homo oeconomicus aderente all’utilitarismo capitalista, quanto all’individuo ancorato ad idoli ormai tramontati.
Le nuove scoperte tecniche e scientifiche in ambito biologico, cibernetico ed informatico continuano a interrogare l’uomo moderno sulla necessità della propria comprensione. É in questa direzione che opera il Futurismo contemporaneo, senza tuttavia livellarsi ad uno scientismo progressista, bensì operando con la consapevolezza nietzscheana che l’arte rimane il contromovimento al nichilismo. Ecco allora presentati nel volume Neofuturismo, Nuovo Futurismo, Net.Futurismo, Transumanismo come forze movimentistiche; Enzo Benedetto, Tullio Crali, Alberto Sartoris, Mino Delle Site e molti altri artisti come futuristi della seconda metà del Novecento; Antonio Fiore-Ufagrà, Roberto Guerra, Graziano Cecchini-Rosso Trevi, Vitaldo Conte, Marco Lodola, Riccardo Campa, Stefano Vaj e molti altri come continuatori sempre autosuperantisi nella nostra contemporaneità: sono questi i nomi in cui lo spirito futurista ha trovato una dimora in chiave 2.0. Sono questi gli artisti la cui proposta, radicale e pertanto fortemente discutibile e criticabile, merita tuttavia una riflessione profonda, in quanto una delle ultime forme di utopia dotata di tensione progettuale e costruttiva.


Luca Siniscalco


“Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti: arte, società, tecnologia”, di Roberto Guerra, Armando Editore, pp. 96

domenica 18 aprile 2010

L'Immaginario Futurista recensione da Futurology

Recensione di Ugo Spezza, giornalista informatico e futurologo a L'Immaginario Futurista di Roberto Guerra
- Poeta e scrittore Futurista. Già autore di raccolte come "Opere futuriste complete" e "L’Ariosto sulla Luna"


« I figli di Luna e computer suggono latte dal nuovo simbolo materno scolpito nel chiaro argento lunare. Bramano le stelle del firmamento i generati della scienza e, sfidando la terrestre gravità, sognano l'Ippogrifo come cavallo a dondolo. Desio di navigare, come cavallucci marini, nell'oceano di Internet e nel sistema solare... »


Quelli appena citati sono versi del poeta futurista Roberto Guerra. Una poesia non rivolta alla contemplazione del passato ma a una visione estatica del futuro. Ma cosa è in realtà il futurismo? Ritengo di poter affermare oggi che esso sia stato una "reazione" alla stagnazione delle idee dei primi decenni del secolo scorso, idee incentrate nel conservatorismo e nell'immobilismo culturale. ...

articolo completo
http://www.futurology.it/recensione_libri/Libro_L'immaginario_Futurista.htm

sabato 5 settembre 2009

POESIE TRANSUMANISTE SU ARGO ON LINE



Roberto Guerra, Brain games (2008)
BRAIN GAMES


“Mi considero l’ambasciatore di Disneyland” PHILIP K. DICK


INTERNET GAME

Ninna nanna robot
America
Ninna nanna robot
Europa
Ninna nanna robot
Asia
Ninna nanna robot
Africa
Ninna nanna robot
Oceania
Ninna nanna robot

Pianeta Terra in volo non stop


domenica 23 agosto 2009

MARINETTI POST1944


*da CONTROCULTURA7SUPEREVA

MARINETTI post1944: la continuità futuristaE’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009), celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa[...]
E’ possibile, anche alla luce del centenario futurista(1909-2009),
celebrato ovunque più del bicentenario di Darwin (link… mediatico significativo), affermare criticamente certa continuità futurista, oggettivamente ininterrotta, fin dall’immediato secondo dopoguerra, dopo la scomparsa di Marinetti?
Come noto,
critici e storici dell’arte, spesso fino a pochi anni orsono francamente per motivi soprattutto ideologici, hanno archiviato l’avanguardia futurista proprio con la scomparsa del fondatore Filippo Tommaso Marinetti: peraltro, già ben prima del centenario altri critici e storici, minoritari nel panorama “accademico”, ma pur sempre autorevoli, hanno chi direttamente chi tacitamente rivendicato, al contrario la continuità del futurismo, se non come movimento organizzato, quanto meno sia come Idea ancora attuale, sia come esperienza concreta e documentabile di alcuni gruppi d’artisti, attivi anche dopo la scomparsa pretesa del futurismo.
Ci riferiamo ai critici e storici d’area futuristica: De Maria, Apollonio, Tallarico, Verdone, Grisi, Salaris, Di Genova, Crispolti, Scudiero, nonché ad artisti critici significativi quali Enzo Benedetto Record (cosiddetto dallo stesso Marinetti), Antonio Fiore, Baldo Savonari, finanche più recentemente a certa nuova ondata neofuturista (ma i suoi promotori rifiutano tale suffisso se non per convenzione), rappresentata dal celebre e spettacolare Graziano Cecchini, dai più giovani simultaneamente scrittori e saggisti Futurguerra e Giovanni Tuzet, fino a futurologi di fama internazionale, i cosiddetti transumanisti di Riccardo Campa (e anche altri storici o artisti, di cui ci scusiamo per eventuali omissioni).
Collateralmente anche i cosidetti Connettivisti, new wave della fantascienza italiana, rivendicano certa continuità futuristica, quantomeno come una delle matrici.
Infine: per dirla con Bloom, il futurismo è stato chiaramente rivendicato come matrice da parte delle più importanti cosiddette neovanguardie del secondo novecento: in Italia dallo stesso Gruppo 63 (la generazione dei vari Zanzotto, Eco, Sanguineti, Balestrini, lo stesso giovane all’epoca Ruffilli- e quest’ultimo ha aderito anche a certo neofuturismo contemporaneo). Finanche autori notissimi, in ambiti diversi: Nam June Paik per la video arte o arte elettronica, lo stesso Baj e gli stessi John Cage o Kraftwerk e Brian Eno nella musica elettronica, colta cosiddetta o tecnopop.
In ogni caso due fatti indiscutibili segnalano la continuità del futurismo, pur anche in certa ovviadi-scontinuità che, a ben vedere, appare trasparentemente una delle evoluzioni persino prevedibili del futurismo stesso storico (secondo la critica convenzionale): la continuità futurista si è sviluppata soprattutto sul versante filosofico-estetico modernista e postmoderno; insomma l’estetica della macchina futurista, il futurismo come futurologia quasi utopica.
Tale paradigma caratterizza, tra bordi più umanistici e altri più “scientisti” le aree neofuturiste sopraindicate. E attualmente quasi il Futurismo, alla luce proprio di certa futurologia italiana, appare quasi tutt’uno con il Transumanismo dell’
AIT di Riccardo Campa, quasi una codifica contemporanea ufficiale---



Roberto Guerra

venerdì 10 aprile 2009

TRANS-FUTURISMO I MANIFESTI E-BOOK


FUTURIST EDITIONS E-BOOK

*from ESTENSE.COM QUOTIDIANO ON LINE FERRARA 8 4 2009

Prefazione dell'opera affidata ad autorevolissime firme
E-book made in Ferrara coi più bei manifesti futuristi
Dopo l'e-book delle biografie dei futuristi contemporanei, Futurist Editions On Line completa l'operazione editoriale con l'e-book complementare "Trans-Futurismo": i manifesti dei gruppi neofuturisti intervenuti a Futurismo 100 Live di Ferrara. Ovvero Azione Futurista, Connettivisti, Transumanisti, La Voce Futurista, Postcontemporanei, ed anche i più giovani Transavveristi e gli ultimi futuristi ex Futurismo Oggi di Enzo Benedetto, Francesco Grisi e Luigi Tallarico.
Nel nuovo e-book, che si avvale delle prefazioni autorevolissime degli stessi Riccardo Campa e Paolo Ruffilli, sono presenti i manifesti degli stessi Graziano Cecchini Rosso Trevi, il leader indiscusso del Nuovo Futurismo; ancora il promotore futurista ferrarese Roby Guerra, di Alessio Brugnoli e Armando Di Carlo, tra i primi attivi su Internet, dei Connettivisti della new wave italiana di fantascienza (Battisti, Milani e De Matteo); naturalmente dell'ala più scientifica- i Transumanisti futurologi dello stesso Campa e Stefano Vaj - del Futurismo attuale. Inoltre, i manifesti dei futuristi attivi quasi storici come Antonio Fiore Ufagrà, Baldo Savonari (Terzo Futurismo, 1986) lo stesso bolognese Valerio Zekkini, poeta musicista e saggista. Inoltre i giovanissimi Balducci e Rocchi (Transavverismo quasi neodecadenti) ed il primo a promuovere il Futurismo in Rete (2005) ovvero Antonio Saccoccio.
Infine anche il gruppo aperto ferrarese: oltre a Guerra, Vitaliano e Marco Teti di Ferrara Video&Arte (il gruppo che ha rilanciato la Video Art a Ferrara con la rassegna "The Scientist"), gli scrittori postfuturisti Lamberto Donegà, Riccardo Roversi e Maurizio Ganzaroli.
L'e-book segnala il rilancio concreto del futurismo postcentenario stesso: tra Ferrara stessa protagonista con Roma e Salemi del Leader Rosso Trevi, ma pure praticamente tutta Italia con più generazioni di futuristi (noti e meno noti) trasparentemente operativi e interfacciati. Entro il 2010 l'annunciata edizione cartacea.