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giovedì 3 novembre 2011

Futuristi e rottamatori: videopresentazione di Nuovi Futuristi-Nuovi Umanisti

ESTENSE COM -Da Ferrara la presentazione del nuovo e-book di Guerra su YouTube
Roba da futuristi… per giunta rottamatori. L’ultimo libro di Guerra, solo in versione eBook per la ferrarese Este Edition, è stato presentato on line, direttamente su You Tube. Da metà ottobre, nel canale Futurguerra, è visibile la videopresentazione, focalizzata su uno dei manifesti più sorprendenti del volume, “ovvero – spiega lo scrittore – quello sul futurismo rottamatore dedicato a Matteo Renzi, contemporaneamente al big bang per il Pd e la sinistra futura in quel di Firenze -Lepolda 2011, dell’ultimo wekend”.
Il clip mixa icone del forse futuro leader della sinistra italiana, compreso il logo di Asino Rosso (il giornale blog filo rottamatori di Ferrara…), con un clip con lo stesso Roby Guerra, girato al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio, nel mausoleo degli eroi caduti, “reinterpretato – avverte l’autore – però come auspicata rottamazione della vecchia nomenklatura del Pd attuale”.

venerdì 29 gennaio 2010

Primo Manifesto del Robotismo di Futurguerra

Neofuturismo e arte elettronica: Robotismo.


 2005 - FUTURISMO 2000


* 2005-www.blogger.it/futurguerra. blogdrop




“Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita”


FILIPPO TOMMASO MARINETTI


FUTURISTI-DI-TUTTA-ITALIA-UNITEVI!


I am not a man - I am a robot - ultimo futurista ex collaboratore dell’ultima rivista ufficiale dell’avanguardia italiana rivoluzionaria fondata dal genio di Marinetti nel 1909!

Fratelli di carne metallo oggi l’Italia è alla deriva affondata da scimpanze politici! Voglio inaugurare questo mio primo blog con una rivista virtualissima di fantapolitica! Ritengo urgentissimo immaginare soluzioni alternative al declino italiano! Quindi inizio ricordandovi un sublime racconto di un futurista geniale del secondo novecento Isaac Asimov: il grande scrittore di fantascienza immaginava un mondo futuro dove macchine pensanti sostituiranno gli umani politici oltre che nell’economia! Ecco tale scenario ora da me liberamente elaborato…

Ad un certo punto sulla terra, l’inquinamento raggiungerà livelli incontrollabili - naturalmente tutte le cassandre pseudoecologiche brinderanno convinte di assicurarsi il potere e condannare l’umanità alla staticità irreversibile, al salutismo più noioso ed ipocrita, in poche parole alla pace eterna dei camposanti, anche se puri e in coma mentale come le vette del Tibet, per buddisti rintronati! Ma difficilmente la razza umana sarà realmente disposta a regredire al medioevo, a rinunciare al piacere assolutamente moderno dei dvd, dei telefonini, dei computer e di ogni altra meraviglia del progresso!

Al contrario la gente domanderà agli scienziati soluzioni vincenti, parallelamente al rifiuto definitivo di qualsiasi partito politico e al disprezzo generalizzato verso gli scimpanzè politici. Come solo gli analfabeti scientifici non sanno, le soluzioni per un progresso rivoluzionario in armonia con la vera ecologia non passatista esistono da un pezzo: da molti decenni gli scienziati le annunciano, ma gli scimpanzè politici di tutte le ideologie fanno sempre i sordi - forse neppure è questione di udito ma proprio di difetti genetici nell’area cerebrale dell’intelligenza!

Non a caso attualmente, tutti gli scimpanzè politici ruffianano tutti i nuovi guru pseudoecologici - la personalità è, infatti, simile, pseudoecologisti e scimpanzè politici odiano entrambi la scienza ed il futuro, i primi perché nell’era della scienza sono già anacronismi viventi, i secondi sfruttano la vera ecologia come alibi per le loro personalità fossili, destinati all’estinzione, mossi solo dal risentimento tipico delle personalità gregarie. Pseudorivoluzionari che mirano esclusivamente alla conquista del potere per instaurare regimi autoritari (sempre basati sul culto della natura ed il disprezzo della scienza): la pseudoecologia è o sembra la nuova classe dirigente futura destinata a salvare il mondo!

Al contrario la gente non si farà abbindolare dalle ultime caricature delle buffonate di Woodstook, oggi spesso no global tecnoidioti più falsi dei loro padri ultraborghesi, anche se ferocemente antiamericani. Insomma, la gente si affiderà agli scienziati- gli affiderà l’antico potere politico- si aprono ora scenari diversi: in ogni caso gli scienziati avranno come obiettivo finale a medio-lungo termine (ma assai meno remoto di quel che si pensa) di risolvere una volta per tutte l’economia mondiale ed umana, nonché il disastro ambientale dovuto alle follie di scimpanzè politici e dei loro sedicenti esperti pseudoeconomisti (in realtà le loro banane!).

Come nel racconto di Asimov di partenza, avremo un mondo scientifico concertato dal genio umano evoluto, grazie ad un’economia completamente automatizzata; alla fine (diciamo tra un secolo) tale scenario sarà letterale… robot e computer gestiranno l’economia ed il controllo ambientale quasi in piena autonomia, finalizzati al massimo benessere umano per la maggior parte degli umani (e anche per i nostri eredi imminenti robot d’altro tipo cloni e forse alieni). Una minoranza di idioti passatisti certamente esisterà sempre, ma saranno trovate soluzioni democratiche!




“Grazie a noi verrà il tempo in cui la vita non sarà più schiavitù o ozio ma sarà opera d’arte!”.

Così… profetizzavamo noi futuristi e tutti gli scienziati da Galileo Galilei in poi! Ognuno si dedicherà ai suoi sogni d’arte e scienza o magari del non fare nulla se non divertirsi, se proprio ci tiene! Il ricatto eterno della sopravvivenza e dell’ignoranza nevrotica, la strategia eterna di ogni potere-lavoro-croce-piramide-moschea… tipica di ogni potere in nome di dio o del partito sarà finalmente consegnata alla paleontologia - solo allora saremo realmente nella civiltà, sconfiggendo finalmente anche la nostra preistoria tecnologica! Ma trattasi solamente dello scenario ultimo! Molte fasi intermedie saranno necessarie! alla prossima puntata- e fatevi vivi fratelli futuristi di tutta Italia!

Futurguerra

http://roboterguerra.spaces.live.com/  blog robotismo

venerdì 22 gennaio 2010

Avanguardia a Ferrara La Città Lunare eBook recensione da Estense Com

da ESTENSE COM Quotidiano on Line Ferrara

Nuova release per il microdizionario dell’avanguardia ferrarese


di Redazione


Nel 2006 per Este Edition pubblicò “La Città Lunare”, originale e futuribile microdizionario dell’avanguardia ferrarese da fine anni ‘80 a inizio Duemila. Ora Roberto Guerra, per l’editing neofuturista on line Futurist Editions ha rilanciato il saggio ampliandolo a oltre cento artisiti o scrittori o personaggi secondo l’autore rivolti al futuro, secondo le teorie futuribili di cui è promotore.


Nomi illustri e meno noti, in una cifra di parola, anticonvenzionale e atipica per Ferrara: da Vittorio Sgarbi e Roberto Pazzi a Riccardo Roversi e Vitaliano Teti, ai giovani talenti Eugenio Squarcia e Zairo Ferrante.


Con interviste a nomi altrettanto noti in certo modo coinvolti con l’avanguardia ferrarese o residenti a Ferrara: tra cui Rosso Trevi e il connettivista Marco Milani o l’italo danese Ms Larsen. Oppure, tra le interviste lo stesso Francesco Bettin del Jaz Club Ferrara. E anche qualche politico eretico: da Tavolazzi a Barbieri a Ronchi.


Guerra è tra i promotori del futurismo contemporaneo, coordinatore per Ferrara dell’Associazione Italiana Transumanisti con sede a Milano, e guida di Controcultura per il network on line di SuperEva.


Da quest’ultimo sito-blog diversi i contributi inseriti come novità, rispetto al cartaceo del 2006.


Il tutto è scaricabile all’indirizzo
http://futurismo2009.myblog.it/  voce menu Ferrara La Città Lunare...

lunedì 18 gennaio 2010

Le Muse Impudenti (1997)

Da Ferrara Voci di una Città numero 8 1997

La scrittura giovanile in città (estratto) di Roberto Pazzi

...Motivo di compiacimento e di fiducia nel clima culturale della città, l'operazione fatta con tanta spregiudicatezza e intelligenza da Riccardo Roversi, Roberto Guerra e Louis Olivencia, che hanno di recente dato alle stampe la sapiente provocazione del loro libro Le muse impudenti (ed. Delta).



I due poeti ferraresi Roversi e Guerra, insieme all'amico pittore newyorchese Olivencia, ferrarese di adozione, nei racconti che allineano, tutti giocati fra miti e spettri del passato ferrarese - Lucrezia Borgia, Marfisa d'Este, Charles de Brosses di passaggio da Ferrara, Goethe che per la prima volta da quando è in viaggio in Italia è preso da depressione proprio a Ferrara, il mago Chiozzino, Ugo e Parisina, una lettera immaginaria ad Alfonso II, i bordelli e i conventi... - rivisitano alle soglie del Duemila l'intero millennio di esistenza della nostra città.


È come se questi giovani autori facessero il bilancio di quel che conviene portare e quel che conviene buttare prima del salto nel nuovo millennio, si fanno dissacratori e onirici, surrealisti e metafisici, grotteschi e iconoclasti. In altre parole, vivi e moderni, testimoniando la difficoltà di vivere e di creare il nuovo in una città narcisa, afflitta da una malattia del passato che le impedisce, talvolta, di vivere il suo irripetibile e unico presente.


Roversi e Guerra pare che facciano il verso alla tradizione, per potersi salvare dall'abbraccio mortale della Storia. Viene in mente un consimile atteggiamento di rottura di Federico Nietsche nella sua famosa opera Sull'utilità e il danno della storia. Un'opera che fu scagliata in viso all'accademia tedesca, al mondo universitario e alla sua cultura ingessata nella filologia e nel culto meduseo del passato, circa a metà del secolo scorso.


Al di là degli esiti formali del libro..., si può cogliere la salute del gesto che i nostri autori ferraresi hanno avuto il coraggio di affidare alla scrittura, puntando anche sul suo valore di denuncia e provocazione.

martedì 15 dicembre 2009

Neofuturismo AAVV.SCHEGGE DI UTOPIA da Emilio Diedo

AA.VV. Schegge di Utopia Ferrara Città di Scrittori (La Carmelina, 2007)

da Literary

a cura di R.Guerra e postfazione
prefazione di M. Felloni

L’opera ora in disamina è l’antologica performance d’un nutrito numero – ben 37 sono gli autori aderenti –, di scrittori ferraresi, nella doppia tipologia prosa e poesia. Narratori e poeti, sia al maschile sia al femminile, di un’età media relativamente giovane.



Come mi è solito procedere, nel rispetto di tutti, elenco i nominativi nell’esatto ordine di presentazione del libro: Enrico Astolfi, Fausto Bassini, Giuliana Berengan, Teresa Calabria, Antonella Chinaglia, Elisabetta Chinarelli, lo scrivente, Lamberto Donegà, Marco Felloni, Sergio Fortini, Michele Frabetti, Maurizio Ganzaroli, Oscar Ghesini, Roberto Guerra, Stefano Marcolini, Lorenzo Mazzoni, Giuseppe Muscardini, Giovanni Ricci, Riccardo Roversi, Claudio Strano, Gabriele Turola, Alex Gezzi (tutti questi per la prosa); Simone Bavia, Paola Bellini, Emanuela Calura, Sylvia Forty, Aster Hope, Filippo Landini, Luvi Lu, Cristina Malaguti, Luigi Perfetti, Lucio Scardino, Eugenio Squarcia, Marco Tani, Gian Pietro Testa, Giovanni Tuzet, Debora Villani (per la poesia).


Inutile dire, considerata la numerosità dei partecipanti, senza peraltro sottovalutarne la prospettiva d’azione – in quanto nessun tema era stato prefissato –, quale varietà di stili, d’argomentazioni e finalismi… di stimoli interpretativi esprima l’antologia.


Ma, in un così eterogeneo ambito, un concetto in ogni caso emerge nitido, uniformemente eloquente. È l’originalità d’una ricerca del linguaggio, che, pur nel suo differenziato, musivo ensemble, ravvisa un carattere certamente non passatista. Sono modelli preminentemente avanguardisti il leitmotiv di questa ricca collezione d’idee. Non solo nella versione poetica, che più si addice a tale sollecitazione, bensì, ed in modo inaspettatamente intenso, nella propensione narrativa. Il rilievo sulla predetta sperimentazione è bene sintetizzato dalla nota di copertina (nell’aletta in quarta) di Roberto Guerra, autore e critico a cui non sfugge il benché minimo indice d’intenti neofuturisti. Anzi, ne ravvisa in primis i sintomi più reconditi, che, ne sono certo, sfuggirebbero, alla più ordinaria critica.


La rappresentazione che la metafora della raccolta richiama, nella poetica accessione del titolo, Schegge di utopia, è il più appropriato input per addentrarne il lettore. È una duplice manifestazione allegorica, nel senso di radiante penetrazione, quanto alle schegge; e di profonda proposta creativa, allargata sino agli estremi di un’appetibilità sempre e comunque ideale e purtuttavia non ideologica, straripante quell’orizzonte semantico e teoretico aduso alla definizione più stretta dell’utopia. L’utopia qui esce dal guscio dell’ideologia per adagiarsi nell’afflato di vita estrapolato dall’invenzione creativa, già di per sé improbabile realtà, frutto della fantasia prestata dalla quasi totalità dei 37 scrittori, nella demiurgica simulazione che annerisce e rende opera d’arte la pagina scritta.

Emilio Diedo
 
http://librerialacarmelina.com/index.php?catid=6
 
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/08/20/UTYPO_UTY03.html

venerdì 10 aprile 2009

TRANS-FUTURISMO I MANIFESTI E-BOOK


FUTURIST EDITIONS E-BOOK

*from ESTENSE.COM QUOTIDIANO ON LINE FERRARA 8 4 2009

Prefazione dell'opera affidata ad autorevolissime firme
E-book made in Ferrara coi più bei manifesti futuristi
Dopo l'e-book delle biografie dei futuristi contemporanei, Futurist Editions On Line completa l'operazione editoriale con l'e-book complementare "Trans-Futurismo": i manifesti dei gruppi neofuturisti intervenuti a Futurismo 100 Live di Ferrara. Ovvero Azione Futurista, Connettivisti, Transumanisti, La Voce Futurista, Postcontemporanei, ed anche i più giovani Transavveristi e gli ultimi futuristi ex Futurismo Oggi di Enzo Benedetto, Francesco Grisi e Luigi Tallarico.
Nel nuovo e-book, che si avvale delle prefazioni autorevolissime degli stessi Riccardo Campa e Paolo Ruffilli, sono presenti i manifesti degli stessi Graziano Cecchini Rosso Trevi, il leader indiscusso del Nuovo Futurismo; ancora il promotore futurista ferrarese Roby Guerra, di Alessio Brugnoli e Armando Di Carlo, tra i primi attivi su Internet, dei Connettivisti della new wave italiana di fantascienza (Battisti, Milani e De Matteo); naturalmente dell'ala più scientifica- i Transumanisti futurologi dello stesso Campa e Stefano Vaj - del Futurismo attuale. Inoltre, i manifesti dei futuristi attivi quasi storici come Antonio Fiore Ufagrà, Baldo Savonari (Terzo Futurismo, 1986) lo stesso bolognese Valerio Zekkini, poeta musicista e saggista. Inoltre i giovanissimi Balducci e Rocchi (Transavverismo quasi neodecadenti) ed il primo a promuovere il Futurismo in Rete (2005) ovvero Antonio Saccoccio.
Infine anche il gruppo aperto ferrarese: oltre a Guerra, Vitaliano e Marco Teti di Ferrara Video&Arte (il gruppo che ha rilanciato la Video Art a Ferrara con la rassegna "The Scientist"), gli scrittori postfuturisti Lamberto Donegà, Riccardo Roversi e Maurizio Ganzaroli.
L'e-book segnala il rilancio concreto del futurismo postcentenario stesso: tra Ferrara stessa protagonista con Roma e Salemi del Leader Rosso Trevi, ma pure praticamente tutta Italia con più generazioni di futuristi (noti e meno noti) trasparentemente operativi e interfacciati. Entro il 2010 l'annunciata edizione cartacea.

martedì 11 novembre 2008

IL LIBRO NERO DEL PASSATISMO SPECIAL LUCA VERDONE


FESTIVAL DEL FILM DI ROMA, LUCA VERDONE:




"IGNORANTE LEGARE FASCISMO A FUTURISMO"


«Chi lega il fascismo al futurismo è un ignorante» parola di Luca Verdone, fratello di Carlo, che sul movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti sta realizzando una docu-fiction «Futurismo. Movimento di arte/vita» presentata i nello spazio della Film Commission allestito all'interno del Festival Internazionale del Film di Roma. Un contributo ancora in fase di produzione ma che secondo Verdone avrà anche il compito «di sgombrare il campo da inganni di natura politica che hanno creato fraintendimenti». «Il movimento futurista - ha continuato - non ha nulla a che vedere con il fascismo se non il fatto di averci convissuto storicamente». Partendo dalla vita di Marinetti, la docu-fiction di Verdone dedicherà anche uno spazio al «complesso rapporto» come l'ha definito il regista, tra Mussolini ed il fondatore del futurismo, colui che il 20 febbraio del 1909 firmò il «Manifesto». Quanto a chi oggi si dichiara un moderno futurista come l'autore del «Rosso di Trevi» Graziano Cecchini, Verdone non ha dubbi: «Il futurismo finisce con la morte di Marinetti, tutto il resto è un'invenzione». «Cecchini? Un teatrante, un bravo attore» ha detto.

A nome dei neofuturisti italiani tutt'oggi attivi ci dispiace persino di catalogare il bravissimo Luca Verdone in questo live Libro nero del Passatismo non stop... fratello del più celebre Carlo, uno tra gli attori e cineasti più squisitamente italiani e per fortuna post-realisti, capaci di esprimere cose intelligenti con homour tutto italiano, appunto, degno erede del più grande di tutti, l'Albertone nazionale, il compianto Alberto Sordi, persino sindaco virtuale a Roma per un giorno, a suo tempo. Tra l'altro la boutade del fratello del Coatto (lo diciamo affettuosamente) è simultaneamente futuristissima. Da un lato demolisce l'equazione da cabalisti.. futurismo-fascismo che ha caratterizzato per decenni certa sconcertante pseudocritica ideologica, ancora viva in Italia peraltro, nonostante le revisioni dei vari Salaris, Scudiero, Tallarico, Agnese, Pinottini, Grisi, Benedetto, De Maria, Lista, gli stessi Curi, Bertoni e molti altri. ...Della cui omissione ci scusiamo, perchè tutti -scrostando e purificando certa masochista anche pseudocritica nazionale- restano tutt'oggi esempi di libero pensiero in certa involuzione regressiva della storia e della critica d'arte (e anche parzialmente nelle postavanguardie artistiche ..) in Italia nel secondo novecento.

Tra i molti altri, più o meno noti, uno famoso è certamente Mario Verdone, padre proprio di Carlo e Luca Verdone, specializzato sul cinema futurista... quindi figli d'arte, quasi. Va da sé, la stessa maggiore complessità dell'interfaccia futurismo-fascismo, alla luce della storiografia più recente dei vari Nolte, De Felice, Gentile: ma nel contesto (il Festival ex del Cinema a Roma) non discutiamo certo Luca Verdone per tale omissione, anzi questo aspetto della sua "boutade creativa" dal punto di vista mediatico, come accennato è una grande chiarificazione efficacissima.
Quel che non va è -sempre nello stesso contesto - un medium caldo!- fare il verso ai pappagalli passatisti persistenti dichiarando morto il Futurismo con la scomparsa di Marinetti nel 1944, bollando pure il nuovo futurismo mediatico e pubblicitario (ma non solo, se si è informati, anzi!) di un certo Graziano Cecchini Rosso Trevi, che con un sol gesto clamoroso- il noto blitz alla Fontana di Trevi (colorata di Rosso), un anno fa ha riportato il Futurismo in prima pagina, ecc. (poi le battaglie per il Futurismo dei Diritti Umani, con reportage live trasmessi dalla Birmania da Radio Radicale... non da Santoro o altri zombies rosso antico...). La censura ... di Verdone alla vigilia del centenario è un grave errore. Anche perché proprio il futurismo di Cecchini,il post Fontana Rosso Trevi nei fatti non significano solo -come accennato- il ritorno di certo futurismo neoumanista (al passo con certe revisioni di cui prima e in seguito), ma anche affinità intellettuali non indifferenti di Graziano con ... Vittorio Sgarbi, Oliviero Toscani, (tutti a Salemi-Trapani persino a livello istituzionale), ecc., performance più autentiche e davvero futuriste del duemila magari dello stesso Cattelan (peraltro nientaffatto un bluff!), anche video arte (Cecchini ha partecipato anche a un Video Festival Internazionale con un bel video programmatico sul Futurismo... festival con in scaletta- tanto per informazione- anche un certo Naim June Paick ("la video arte è ispirata dal futurismo", a suo tempo disse forse il più grande dei video artisti elettronici).
Il Rosso Trevi... ha riportato l'attenzione pure su certo neofuturismo del secondo novecento, certamente diverso da quello storico (primo o secondo o... terzo che dir si voglia), successivo alla scomparsa di Marinetti. Neofuturismo attivo..sempre tacito nei critici di cui prima, ma alcuni (Benedetto e Grisi ad esempio), promotori nel secondo novecento anche della continuità del futurismo, con opere, mostre, iniziative e riviste: si pensi alla rivista Futurismo Oggi di Benedetto, attiva da fine anni '60 al 1993, che raccolse tutti i cosiddetti futuristi del/dal secondo dopoguerra fin quasi ai giorni nostri, con nuovi artisti, che stanchi magari di neoposttrans etichette, si accorgevano semplicemente di essere semplicemente futuristi, se non altro perché la miglior verifica quasi popperiana del futurismo come "estetica" possibile degli anni duemila è proprio la nuova era informatica, la nuova net-cultura nascente: Internet... è il regno della Macchina sognata da Marinetti e i futuristi.
E ulteriormente, alcuni proprio prendendo le mosse dall'esperienza di Futurismo Oggi (tra gli aderenti della rivista di Enzo Benedetto.. gli stessi MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi...), non proprio sconosciuti, tutt'oggi sono promotori di certa dis-coninuità futurista, nuovi scrittori e critici, autori di libri e saggi regolarmente in commercio, finanche noti e assai attivi nel web., con tanto di riviste on line dichiaratamente futuriste. Ci riferiamo ai vari Alessio Brugnoli, Armando Di Carlo, Cosimo Zecchi , Antares, del giro de La Voce Futurista, blog rivista on line (Roma-Milano-Catania, ecc); a... chi scrive (Roby Guerra), ex collaboratore di Futurismo Oggi e Maurizio Ganzaroli, curatori rispettivamente delle riviste on line Futurismo 2009 e del Video Festival The Scientist (Ferrara) - e Sands From Mars, a Giovanni Tuzet (scrittore e saggista - docente alla Bocconi di Milano..), Eugenio Squarcia , Alberto Canetto e altri (futuristi di Ferrara); agli stessi neofuturisti del web di Antonio Saccoccio (Latina, Roma, ecc.); ai vari cosiddetti Transumanisti, Connettivisti ecc. dei vari Schinasi, Cioni; a musicisti d'area futurist quali Massimo Croce (italo-egiziano), INSINTESI (Francesco Andreani De Vito) e Funkman e Klaus D.J (Lecce); a Nuovo Futurismo (Davide Grosso- Roma-Catania); a video artisti o del web (Second Life) quali Giorgio Castelli e Roberto Carraro. E molti altri di cui mi scuso per l'omissione. Tutti artisti e intellettuali futuristi, spesso interfacciati: basta navigare un poco, evidentemente certa cultura ancora dominante in Italia (magari come D'Alema o Fazio) snobba incredibilmente ancora la Rete!
Ebbene: nei fatti il Futurismo in Italia, e non solo, è più vivo che mai, l'unica avanguardia storica ancora attiva. Certamente nella dis-continuità postmoderna; su basi oggi che estraggono dal futurismo storico soprattutto la sua "filosofia" centrale, il Futurismo come arte-scienza, come estetica scientifica d'anticipazione e eretica, estetica peculiare e possibile, tra altre, senza più il dogma dell'ismo, ma nientaffatto un corpo morto. Verdone e altri critici hanno ragione solo su un punto: il Futurismo come movimento è morto nel 1944; ma non come Idea, vettore, estetica possibile degli anni duemila. Perchè sono i fatti a dimostrare le parole, e i fatti esistono! La cultura italiana ha bisogno di ... aggiornamenti, qualsivoglia sistema operativo desideri!
"FIORIRE NON MARCIRE" !

mercoledì 24 settembre 2008

SERATA FUTURISTA A FERRARA-ROBY GUERRA E MASSIMO CROCE


Elettrica serata futurista a Ferrara, lo scorso 20 9 2008, all'interno del Video Festival Internazionale The Scientist 2008 (a cura di Ferrara Video&Arte) dal 19 al 21 9. Futurismo Marinetti 100, anteprima del centenario del Futurismo (20 2 2009) a cura di Roby Guerra futurista (tra i curatori del Festival) con la collaborazione del musicista electro e videomaker Massimo Croce, ferrarese di origini, affermatosi in Egitto, dove risiede da anni (Il Cairo), Partecipazione straordinaria con il video programmatico Futurismo di Graziano Cecchini Rosso Trevi, il noto artista che ha riportato il Futurismo in prima pagina, supportato da Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani. Clip anche dello stesso Croce - Ninna Nanna di Marinetti e produzione di Emma Rochester (Australia), Angiola Maria Conti (Spagna) con E-Ozky video, tra glia altri clip in programma. Infine l'eretico Futurguerra (alias R.Guerra) con una futursuite iconoclasta e perturbante, come l'introduzione fulminea della serata. Infine Clip di Giacomo Verdoia Album 100 foto tratto dal libro di fotografie elctro del noto scrittore Riccardo Roversi. Videopresentazione del futurista logico... Giovanni Tuzet (Università Bocconi di Milano). Per la cronaca Roby Guerra e Massimo Croce, nel lontano 1984 parteciparono a U-Tape 1984, la rassegna video del celebre Centro Video Arte di Ferrara, quando la città estense era protagonista mondiale del settore. Rispettivamente con la videopoesia Fiori della Scienza (da una raccolta di Guerra) e il clip Non-Forme Electonique (musica di Massimo Croce) realizzati con il videomaker Franco Ferioli. DI SEGUITO LE SCHEDE CRITICHE SU FUTURISMO MARINETTI 100 a cura di Ferrara Video&Arte (Marco Teti):

FUTURISMO 100 MARINETTI ANTICENTENARIO 20 2 1909 20 2 2009

GIOVANNI TUZET - VIDEOPRESENTAZIONE - MILANO/FERRARA - ITALIA 2' 45'' 2008 videopresentazione tratta da Traumanesimo Scientifico; clip del dicembre 2006 a Ferrara, Biblioteca Ariostea; intervento di Giovanni Tuzet sul Futurismo durante la presentazione de La Città Lunare (Este Edition) di R.Guerra. Falso filmato bianconero, old style, tipo Istituto Luce (Camera Eugenio Squarcia, Computermix-Futurguerra)

GRAZIANO CECCHINI - FUTURISMO -FTM AZIONE FUTURISTA - ROMA - ITALIA 3'50'' 2008 video programmatico sul futurismo contemporaneo del futurista contemporaneo che ha riportato il futurismo in prima pagina, con le sue celebri performance (Fontana di Trevi, Castel Gandolfo a Roma), tra arte e battaglie per i diritti umani in Tibet e Birmania, ecc.mix videate sulle sue performance, assemblate con videoparole in libertà.

EMMA ROCHESTER - LIVE IN CAIRO - E-OZKY VIDEO - VICTORYA - AUSTRALIA 2' 2008 videorumorista della videomaker australiana dedicato al concerto sonoro live delle Vie della capitale egiziana, registrate nell'aprile scorso durante il Festival di Musica Elettronica, nelle vie stesse adiacenti. Un concerto nel concerto, sulla scia della musica contmeporane di Cage, Varese e lo stesso futurista Russolo. Musica e produzione di Massimo Croce.

ANGIOLA MARIA CONTI - ACUSMATICO - E-OZKY VIDEO - BARCELLONA - SPAGNA 5' 2008 video della videomaker spagnola, di intensa iconografia mediterranea, filtrata dalle nuove tecnologie; immagini neconcettuali raffinate e estetizzanti, sorta anche di graffiti evoluti di una civiltà sconosciuta, echi d' Europa. Musica contemporanea (e produzione) di Massimo Croce, complementare nella cifra sonora simultaneamente neoarcaica (mediterranea) e futuribile.

MASSIMO CROCE - NINNA NANNA DI MARINETTI - E-OZKY VIDEO - IL CAIRO - EGITTO - 4 30'' 2008 video rumorismo techno di matrice futurista, inno al nascente umanesimo scientifico. Tra futurismo e Web-Art, mix di icone cyberpunk e cyberscience, (flash sui Kraftwerk), electrosound filtrato dalla poesia futurista di R.Guerra (del 1983), parole sintetizzate da una sorta di bambino robot del XXI secolo. Produzione dello stesso Croce.

GIACOMO VERDOIA - RICCARDO ROVERSI - ALBUM 100 FOTO - FREI ART - FERRARA - ITALIA - 3' 30'' 2008 Tratto da un volume di fotografie al computer dello scrittore Riccardo Roversi (Este Edition) sulla città di Ferrara, il video è un rimontaggio elettronico dove la Città d'arte estense si trasforma per sempre ... in un suggestivo Villaggio elettrico e cibernetico.A cura anche di R. Guerra, musica di Eugenio Squarcia.

FUTURGUERRA - NERONEMIX - FUTURISTI ITALIANI - FERRARA - ITALIA - 5' - 2008 Supermix futurista, videopoesie minimalizzate, sorta di videograffiti, iconoclastici e perturbanti; una dedica a Graziano Cecchini (Godzilla che... libera Roma); un chipmonologo da Bunker (di Andrea Forlani), un elogio a Paperinetti... un clip eretico su Ferrara città d'arte. Futurismo al 100%.